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UN VIGNETO PRONTO: SI PROSPETTA UN BUON MILLESIMO 2020 PER L’ALSAZIA

 

Il vigneto alsaziano, il più verde di Francia, con più del 95% delle parcelle erbose nella globalità o parzialmente (minimizzando così il ricorso a diserbanti), 10% delle superfici in confusione sessuale (tecnica che sopprima il ricorso agli insetticidi), a cui fa seguito il 25% delle superfici certificate BIO alle quali si aggiunge un  50% in via di certificazione Haute Valeur Environnementale livello 3. Tutti questi dettagli importanti fanno sì che l’Alsazia sia uno dei vigneti più marcanti al mondo. 

 

Da tempo impegnato in pratiche virtuose, sin dall’inizio sostenitore della biodinamica, il vigneto alsaziano prosegue nel suo cammino sviluppando, anno dopo anno, il suo livello di performance ambientale. 

Esemplare in termini di preservazione dell’ambiente e del mantenimento del paesaggio circostante, l’Alsazia conta di conservare questo primato per lungo tempo. 

Ma questa tecnica dinamica non è la sola virtù da mettere in risalto quest’anno. La qualità delle uve del millesimo 2020 si preannuncia, anche lei, notevole. 

 

La vendemmia che si sta svolgendo in questi giorni in Alsazia si annuncia bella e precoce.

Le temperature eccezionalmente miti dell’inverno 2020, le previsioni clementi in uscita dal periodo invernale, hanno permesso una fioritura precoce osservata intorno al 10 aprile per il Riesling sul sito di riferimento di Bergheim. Il regime anticiclonico molto secco et ventoso durante parecchie settimane ha lasciato temere per un inizio di siccità. Tutto ciò senza tenere conto del regime piovoso e temporalesco che ha permesso di ridare umidità al suolo e di scartare definitivamente il timore di uno stress idrico. Con una parziale fioritura intorno al 30 maggio, il millesimo si annunciava come precoce. Ma le condizioni climatiche fresche registrate all’inizio del mese di giugno hanno finalmente procrastinato uno sviluppo rapido della vigna, allungando così il periodo di fioritura. 

 

 

Dopo l’annata 2019, la cui qualità è stata abbondantemente elogiata dai professionisti, il 2020 viene annunciato sotto i migliori auspici, con un bel potenziale di raccolta stimato a 1,1 MHl. È necessario ricordare che nel 2019 la iniziale fioritura ebbe inizio in condizioni metereologiche ottimali  : la dolcezza e l’assenza di idro azoto lasciavano intravedere un buon potenziale inflorescenza per il 2020. Ed è quello che si può constatare nelle vigne attualmente. Il peso dei grappoli è nella media degli ultimi anni, con una relativa eterogeneità rispetto alla dimensione della parcella e della vite, legata ad una fioritura più lunga in alcuni settori. Si notano casi di colatura per alcuni vitigni e diversa pluviometria tra settori che sembrano condizionare un potenziale leggermente in ritardo per i territori al di sotto di Molsheim e di Barr. 

 

Dal punto di vista sanitario, la situazione è stata perfettamente controllata sino a questo momento dai professionisti di settore. Il verme del grappolo, la peronospera e l’oidio non saranno particolarmente problematici quest’anno. La parziale invaiatura è prevista per la fine di luglio e inizio agosto, anche se sono già presenti acini pronti nelle situazioni più precoci. 

 

 

Alessandra Zaco

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