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LA MINISTRA BELLANOVA SCEGLIE LA FILIERA DEL BASILICO GENOVESE DOP COME ESEMPIO DI ECCELLENZA E DI SISTEMA AGROALIMENTARE DI SUCCESSO

 

Nella sua giornata in Liguria, volta a incontrare le realtà agricole più importanti della regione, la ministra Bellanova ha scelto di fare visita ai protagonisti della filiera del Basilico Genovese DOP.

Ad Albenga si è recata presso “La compagnia del basilico”, società agricola consortile che riunisce una ventina di imprese agricole per la coltivazione e trasformazione del Basilico Genovese DOP per l’uso industriale. Una realtà innovativa che ha saputo interpretare le richieste del mercato mantenendo saldo il valore della produzione agricola del territorio, interfacciandosi in maniera diretta e aggregata alla clientela industriale, senza intermediari; il tutto facendo della certificazione DOP un elemento di grande prestigio.

Il Basilico Genovese DOP della società viene coltivato e trasformato direttamente per diventare l’ingrediente caratterizzante in circa 15 milioni di kg di pesto, di cui circa il 60% all’estero. Teresa Bellanova ha fatto i complimenti: “Realtà come queste sono la dimostrazione più efficace delle enormi capacità del nostro sistema agroalimentare e delle sue ancor più grandi potenzialità, in un mondo senza muri e senza barriere.”

Prima di giungere ad Albenga la ministra ha fatto tappa a Genova Pra’, luogo storico della produzione del Basilico Genovese DOP per il mercato fresco, più locale e rappresentata in particolare dalla cooperativa Unione Agricola Genovese.

Il Basilico Genovese si conferma un prodotto di grande successo commerciale grazie alla garanzia dalla certificazione d’origine che ne tutela la provenienza e la tipicità, legandolo in maniera forte e chiara alla caratterizzazione del pesto in tutto il mondo.

Giovanni Bottino 

 

Chi dice Liguria dice Basilico Genovese DOP

Ingrediente determinante nella ricetta del pesto genovese, il basilico è la coltura tipica della Liguria. Il Basilico Genovese D.O.P. è tenero e dall’aroma inconfondibile: la sua  tipicità è dovuta al territorio d’origine e alla coltivazione tradizionale, come è stato scientificamente dimostrato. 

Il Basilico Genovese DOP è coltivato sul versante tirrenico della Liguria secondo la tecnica tradizionale e, grazie alla certificazione D.O.P., si distingue dalle produzioni non tradizionali o provenienti da altre zone meno vocate.

Sul sito www.basilicogenovese.it sono censite le aziende agricole che producono Basilico Genovese D.O.P., sia per il mercato fresco che atto alla trasformazione industriale.D.O.P., certificazione d’origine

D.O.P. è l’acronimo di "Denominazione di Origine Protetta": la certificazione comunitaria di cui si fregiano gli alimenti le cui caratteristiche sono determinate dal territorio di origine. 

Il basilico è una pianta aromatica la cui essenza risente fortemente dell'ambiente di coltivazione: è stato scientificamente dimostrato che gli oli essenziali sono differenti quando è il basilico è coltivato entro i confini della Liguria, nel versante a mare dello spartiacque.

Così, la certificazione del Basilico Genovese D.O.P. sancisce come l’ambiente mediterraneo della Liguria, unito alle tecniche tradizionali tramandate negli anni, dà origine a un prodotto inimitabile. 

Il Basilico Genovese DOP è garantito da un disciplinare di produzione e da un sistema di controlli eseguiti da un ente autorizzato dal Mi.P.A.A.F..

 

Tre elementi chiave: territorio, coltivazione tradizionale e terreno naturale

Il Basilico Genovese DOP segue le regole previste dal disciplinare di produzione, che stabilisce la coltivazione solo sul versante tirrenico della Liguria. 

La produzione avviene su terreno naturale, terricci e altri substrati non sono ammessi. Le tecniche di coltivazione sono quelle tradizionali: un patrimonio prezioso per la cultura e per l’alimentazione. 

La sua coltivazione segue poi due linee specifiche: quella per il mercato fresco e quella per l’industria.

 

Riassumendo, il Basilico Genovese D.O.P. garantisce: Tradizionalità , come previsto del disciplinare

Caratteristiche eccellenti: profumato, tenero e dall’ottima resa

Provenienza certa e rintracciabilità dell'azienda produttrice 

Produzione controllata,  grazie a un sistema di verifiche ufficiali che vigila sul rispetto delle norme

 

D.O.P., certificazione d’origine

D.O.P. è l’acronimo di "Denominazione di Origine Protetta": la certificazione comunitaria di cui si fregiano gli alimenti le cui caratteristiche sono determinate dal territorio di origine. 

Il basilico è una pianta aromatica la cui essenza risente fortemente dell'ambiente di coltivazione: è stato scientificamente dimostrato che gli oli essenziali sono differenti quando è il basilico è coltivato entro i confini della Liguria, nel versante a mare dello spartiacque.

Così, la certificazione del Basilico Genovese D.O.P. sancisce come l’ambiente mediterraneo della Liguria, unito alle tecniche tradizionali tramandate negli anni, dà origine a un prodotto inimitabile. 

Il Basilico Genovese DOP è garantito da un disciplinare di produzione e da un sistema di controlli eseguiti da un ente autorizzato dal Mi.P.A.A.F..

 

Tre elementi chiave: territorio, coltivazione tradizionale e terreno naturale

Il Basilico Genovese DOP segue le regole previste dal disciplinare di produzione, che stabilisce la coltivazione solo sul versante tirrenico della Liguria. 

La produzione avviene su terreno naturale, terricci e altri substrati non sono ammessi. Le tecniche di coltivazione sono quelle tradizionali: un patrimonio prezioso per la cultura e per l’alimentazione. 

La sua coltivazione segue poi due linee specifiche: quella per il mercato fresco e quella per l’industria.

 

Riassumendo, il Basilico Genovese D.O.P. garantisce: 

Tradizionalità , come previsto del disciplinare

Caratteristiche eccellenti: profumato, tenero e dall’ottima resa

Provenienza certa e rintracciabilità dell'azienda produttrice 

Produzione controllata,  grazie a un sistema di verifiche ufficiali che vigila sul rispetto delle norme

Protezione dalle frodi, grazie al Consorzio di Tutela che lo valorizza e difende in accordo con  l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari.

 

 

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