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NEWS DAL CHIANTI CLASSICO

Chianti Classico: una distribuzione capillare in tutto il mondo, uno dei punti di forza della denominazione. E non solo in tempi di pandemia

 

L’export continua ad essere trainante per la denominazione, con in testa, da oltre 15 anni, il mercato nord-americano. Nonostante le difficoltà e limitazioni  legate alla crisi pandemica, i consumatori di Gallo Nero rimangono fedeli alla denominazione e i vini Chianti Classico ancora oggi si trovano sulle tavole di tutto il mondo. Tiene anche il mercato interno, nonostante la prolungata chiusura del settore HoReCa.

 

Il primo quadrimestre del 2021 si è chiuso con un segno nettamente positivo per il Chianti Classico: la storica denominazione segna infatti un +31% di bottiglie vendute (circa 11 milioni), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Numeri che si confermano maggiori anche rispetto al 2019.

Se durante il primo anno della pandemia (2020), il consumo dei vini del Gallo Nero ha registrato una perdita contenuta (-8%), nonostante le note difficoltà del canale HoReCa, l’apprezzamento dei consumatori anche sui mercati internazionali è stato confermato nel 2021, con la presentazione delle nuove annate, il Chianti Classico 2019, i Chianti Classico Riserva e Gran Selezione 2018.

Un vino famoso e apprezzato in tutto il mondo, oggi il Chianti Classico è presente in oltre 150 paesi, che in media assorbono l’80% della produzione annua. Le relazioni con i mercati, consolidate con investimenti di promozione da parte del Consorzio e delle aziende associate, non si sono affievolite durante la pandemia: nonostante l’obbligata interruzione di attività promozionali in presenza, i consumatori affezionati dei mercati storici come Nord America, Germania e Regno Unito, ma anche dei mercati asiatici, hanno continuato a scegliere il Chianti Classico. A questo ha contributo anche il settore dell’e-commerce, che a livello globale ha aumentato sensibilmente il volume delle vendite, in particolare tra i Millennial con una buona disponibilità economica. 

 

“Questo risultato dimostra la forza della struttura commerciale del Chianti Classico, che lo vede distribuito in così tanti paesi del mondo e attraverso molteplici canali.” – afferma il Presidente del Consorzio, Giovanni Manetti. “Qualche difficoltà in più riscontrata dal mercato interno, con la ristorazione chiusa da mesi. Il consumatore di Chianti Classico si è dimostrato tuttavia fedele al prodotto e ha continuato ad acquistarlo anche per il consumo fra le pareti domestiche. Il valore e la notorietà della denominazione continuano a crescere, grazie alla qualità dei vini riconosciuta dalla critica e dal mercato.”

Per quel che riguarda il prodotto imbottigliato, si conferma l’importanza – sia per i volumi venduti che per il valore generato - delle tipologie “premium” del Chianti Classico, Riserva e Gran Selezione. Nel 2020 le due tipologie hanno infatti rappresentato, congiuntamente, il 44% della produzione e il 55% del fatturato  (fonte Maxidata).

 

Guardando in dettaglio ai mercati del Chianti Classico, gli USA si confermano ancora una volta al primo posto, una posizione che ormai detengono da più di 15 anni: una bottiglia su tre di Chianti Classico trova sbocco infatti in questo Paese (33% delle vendite totali); stabile al secondo posto il mercato interno dove oggi viene venduto il 20% del totale dei vini del Gallo Nero commercializzati.  Seguono ex aequo, al terzo posto, Canada e Regno Unito (10% ciascuno). Mentre per il Canada si tratta di una riconferma, crescono invece sensibilmente le quote di Chianti Classico vendute nel Regno Unito (+ 3% rispetto al 2019), segnale di grande vivacità del mercato e solo in parte effetto secondario del timore di possibili dazi post Brexit: un timore scongiurato a fine 2020 grazie all’accordo sull’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea che, dopo circa quattro anni di trattative, sembra aver messo al riparo da brutte sorprese il vino italiano.  Poi, a seguire, la vicina Germania con il 6%, mercato storico del Chianti Classico, i paesi Scandinavi e il Benelux (4% ciascuno). Anche i paesi asiatici (Giappone, Corea del Sud, Cina) mantengono la loro posizione, e proprio da questi mercati, negli ultimi mesi, i produttori di Chianti Classico segnalano un crescente e rinnovato interesse per i vini del Gallo Nero che prefigura un possibile ampliamento delle vendite in un futuro prossimo.

Per quanto riguarda la differenziazione dei canali di vendita, le aziende del Chianti Classico non solo hanno continuato a lavorare nel comparto della grande distribuzione, l’unico rimasto sempre in funzione nei mesi della pandemia, ma hanno anche investito su nuove modalità di vendita, accelerando soprattutto sull’e-commerce, le vendite online aziendali e sul delivery.

Come si sono parzialmente modificati i canali di acquisto, anche le modalità di promozione sono state rimodulate utilizzando i nuovi strumenti di comunicazione, in particolare per i   paesi stranieri. Le attività, prevalentemente online, organizzate dal Consorzio Vino Chianti Classico nell’ultimo anno sono state realizzate sotto forma di webinar, seminari e masterclass, in alcuni dei principali mercati della denominazione, a cominciare dagli Stati Uniti e dal Canada per finire con i mercati asiatici, dove, in alcuni casi è stato possibile realizzare anche eventi in presenza (degustazioni di Chianti Classico con servizio sommelier). Complessivamente, ad oggi hanno partecipato oltre 1800 operatori del settore e rappresentanti della stampa internazionale.

Un grande risultato per il Consorzio Vino Chianti Classico che è l’associazione di produttori più antica d’Italia, fondata nel 1924, a pochi anni ormai dal prestigioso traguardo del suo centenario: è un’associazione fra le più attive nel panorama nazionale e internazionale con i suoi 480 soci, di cui 342 sono le aziende che presentano le proprie etichette sul mercato.  Il fatturato globale stimabile nel territorio del Chianti Classico è di circa 800 milioni di euro e il valore della produzione vinicola imbottigliata è di oltre 500 milioni di euro.

 

E’ il territorio che fa la differenza

 

Inimitabile, complesso, sempre nuovo:    è  questo il mix che rende unico il Chianti Classico , un patrimonio da conoscere sempre più a fondo attraverso il paesaggio e la geologia. Dalla collaborazione tra il Consorzio Chianti Classico e Alessandro Masnaghetti sono venuti alla luce due nuovi strumenti in accesso libero per scoprire la complessità della terra del Gallo Nero.

Firenze, 21 maggio 2021 - Noto in tutto il mondo per la sua bellezza, il territorio del Chianti Classico da pochi mesi è diventato il soggetto di 37 immagini panoramiche   capaci di rivelare dall’alto le peculiarità di ogni valle, di ogni collina o di un intero comune.

Accessibili dalla pagina  “comuni" del sito ufficiale del Consorzio Chianti Classico  (https://www.chianticlassico.com/territorio/comuni/) e navigabili in modo davvero intuitivo, queste immagini permettono a tutti gli appassionati e ai professionisti di immergersi nel territorio in modo attivo e privo di limitazioni, passando così da semplici spettatori a veri e propri   protagonisti delle proprie esplorazioni, in grado di calarsi nel paesaggio e di (ri)vivere emozioni fino a ieri comuni e oggi – in tempi di Covid – più che mai rare e preziose.  

Ma non è tutto. Da oggi sarà finalmente possibile parlare anche di geologia in modo chiaro e comprensibile, grazie alla nuovissima carta geoviticola della denominazione: approfondita, accurata e allo stesso tempo semplice nell’approccio grazie alla suddivisione in 11 unità cartografiche individuate avendo in mente prima di tutto la vite e il suo rapporto con i suoli e appunto la geologia, frutto della collaborazione con il prof. Simone Priori, Università degli Studi della Tuscia.

Uno strumento nato con il preciso scopo di fornire a produttori, professionisti e appassionati un linguaggio comune per comunicare un argomento di così grande importanza come è appunto la geologia. Un linguaggio accurato   ma allo stesso tempo divulgativo capace di raggiungere l’obiettivo riducendo il più possibile   l’uso di complessi tecnicismi.

“Il paesaggio non è soltanto emozione, ma anche uno strumento efficacissimo per approfondire la propria conoscenza di un territorio. – dichiara Alessandro Masnaghetti - Basta poco, basta un po’ di attenzione, e attraverso la “lettura” del   paesaggio, delle sua vegetazione, della sua morfologia, possiamo capire molto per esempio del microclima e persino della geologia. Un progetto che in Chianti Classico assume i contorni di una vera e propria sfida, sia per la vastità della denominazione che per i suoi profili capaci ogni volta di mostrarsi nuovi e sorprendenti".

“Abbiamo finalmente uno strumento che ci permette   di raccontare con un linguaggio comune la terra su cui noi viticoltori camminiamo ogni giorno – dichiara il Presidente Giovanni Manetti -   i nostri consumatori e i nostri interlocutori sui mercati sono sempre più interessati alla zona di origine, e sempre meno ai dettagli tecnici dell’invecchiamento, e la geologia è un elemento essenziale per descrivere un territorio, per definirne l’unicità.   Possiamo finalmente raccontare la storia del Chianti Classico dai suoi albori,  145 milioni di anni fa.”

 

Chi è Alessandro Masnaghetti: Storico collaboratore di Luigi Veronelli, è stato degustatore e critico enoico per più di 25 anni, lavorando per alcune tra le più importanti testate italiane e straniere. Soprannominato  “Map Man” dalla rivista americana Wine Spectator, è oggi considerato la figura di riferimento in tema di cartografia e analisi dei territori vitivinicoli nonché del rapporto tra vino e ambiente che lo produce. Da cinque anni collabora con Vinous di Antonio Galloni nella mappatura dei vigneti californiani.

 

Chianti Classico Card

Momenti unici nel territorio del Gallo Nero 

Un vero e proprio passe-partout che apre tutte le porte sul mondo del Gallo Nero: oltre 200, le indimenticabili esperienze proposte dalla carta, dalle degustazioni guidate in cantina ai picnic in vigna, dalle visite ai musei del territorio alla scoperta dei tesori architettonici e artistici, nascosti tra le vigne del Chianti Classico. Senza dimenticare una sosta per godere della speciale offerta gastronomica locale.  

Firenze, 21 maggio 2021 -  Nasce in collaborazione con il Comune di Firenze e SILFI spa e si fonda sul principio ispiratore della Firenze Card che è un invito e uno strumento utile per facilitare l’accesso ai capolavori artistici del capoluogo toscano, la Card del Gallo Nero intende guidare il turista alla scoperta di uno degli elementi fondamentali della storia e della cultura della nostra regione: il vino Chianti Classico ed il suo territorio di produzione, con i suoi tesori.      

“Promuovere il Chianti e le cantine del Consorzio Vino Chianti Classico - sottolinea l’assessora al Turismo del Comune di Firenze Cecilia Del Re - rappresenta un’occasione importante per valorizzare l’enoturismo e, in particolare, una nuova forma di turismo esperienziale outdoor idonea ad aiutare la ripartenza dei flussi in questo momento storico. La nuova Chianti Classico Card potrà inoltre sostenere un comparto agricolo strategico per l’economia del nostro territorio e per il nostro paesaggio; la città di Firenze è dunque pronta a fare la propria parte, insieme ai comuni dell’ambito turistico fiorentino e a quelli del Chianti, per dare alla Card la visibilità che merita attraverso i propri canali di promozione turistica fisici e digitali. Valorizzare un territorio più ampio risponde agli obiettivi che ci siamo posti nell’ottica di un miglior governo dei flussi e di una narrazione allargata dell’area metropolitana, che dalla città d’arte porterà poi ad immergersi nelle colline più belle al mondo”.

La Chianti Classico Card sarà una sorta di lasciapassare nel mondo del Gallo Nero: acquistandola il turista e l’appassionato potranno scegliere infatti fra oltre  200 indimenticabili esperienze  e vivere “momenti unici”, potendo scegliere fra le offerte delle oltre 100 aziende viticole e olivicole del territorio che hanno aderito al progetto, degustando i prodotti a marchio Gallo Nero e visitando i tesori artistici e architettonici che si trovano tra le stupende colline tra Firenze e Siena. In sostanza, dentro una piccola card è racchiuso, come in uno scrigno prezioso, tutto il mondo del Gallo Nero da scoprire e godere nelle sue molteplici sfaccettature: cultura, storia, arte ed enogastronomia di altissima qualità.

“Sebbene l’economia del turismo in generale sia stata duramente colpita dalla pandemia di Coronavirus, - afferma Carlotta Gori, direttore del Consorzio -   già nel 2020 i mesi estivi avevano visto una buona ripresa del flusso turistico nella zona di produzione del vino Chianti Classico, che è stata scelta come meta di vacanza soprattutto da ospiti locali e italiani. Poter passare alcuni giorni di relax, di sport o di approfondimento culturale, da soli, in coppia o in famiglia, in luoghi aperti, nel verde, senza il pericolo di assembramenti e godendo della bellezza di un paesaggio unico al mondo, di un altissimo patrimonio storico-culturale e dei piaceri offerti dall’enogastronomia locale, sono solo alcune delle motivazioni per chi ha deciso di scegliere la terra del Gallo Nero. Con la Chianti Classico Card, il Consorzio intende supportare il rilancio del territorio, anche nel 2021, come meta turistica di eccellenza, mettendo a disposizione del viaggiatore uno strumento in grado di offrire una guida sintetica alle bellezze e al patrimonio artistico del comprensorio e un pacchetto di esperienze davvero uniche, ad un prezzo preferenziale.”

“Lavorando sul rafforzamento della rete istituzionale, della collaborazione tra i comuni fiorentini e senesi, abbracciati dai territori del Chianti Classico, – dichiara il sindaco Roberto Ciappi, coordinatore dell’Ambito Turistico Chianti - operiamo a sostegno delle nostre comunità e del tessuto economico che necessita di risposte concrete soprattutto in questo momento storico così complesso, segnato dagli effetti negativi della pandemia.   La sfida è cooperare, attivare sinergie e mettere a sistema tutte le risorse che qualificano e internazionalizzano il brand Chianti. Vogliamo fare la differenza integrando le tante anime del Chianti, intrecciando professionalità dell’accoglienza, strumenti innovativi e tecnologici della cultura digitale, qualità del buon vivere”.

Come funziona la Card: La Chianti Classico Card funzionerà a punti. O meglio a “Galli Neri”. Al momento dell’acquisto, il turista potrà scegliere diverse tipologie di Card e ognuna delle 214 esperienze proposte dalla card avrà un valore da 1 a 3 “Galli Neri”. Una volta acquistata nei luoghi preposti, sul portale  card.chianticlassico.com  o sulla App “Chianti Classico Card”, l’utente dovrà solo attivarla inserendo nell’App un codice specifico che gli verrà trasmesso via mail dopo l’acquisto online o che troverà sul retro della Card. Fatto questo potrà dare inizio al suo viaggio, prenotando le sue esperienze preferite, nel territorio del Gallo Nero.  

A gestire per conto del Consorzio Vino Chianti Classico questo complesso e variegato meccanismo sarà la società SILFI spa già impegnata con successo nel management della Firenze Card.

Chianti Classico Card Green: Per chi vuole vivere i momenti unici della Chianti Classico Card ma non ha un mezzo con cui raggiungere il territorio del Gallo Nero, il Consorzio ha stretto una partnership con TiMove, il car sharing  green  che porterà i wine-lovers nel Chianti Classico su veicoli a impatto zero.

 

Silvia Fiorentini

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