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Formaggi

INTERNATIONAL CHEESE AWARD 2024 

 

il Caseificio dei Barbi trionfa a Stafford: 3 ori e 4 argenti

 

Al campionato internazionale di formaggi e latticini svoltosi come ogni anno in Inghilterra ottimo bottino per il Caseificio dei Barbi, premiato per alcune delle sue produzioni più raffinate, dal cacio al Vinsanto a quello al Tartufo Bianchetto, entrambi Eccellenze di Montalcino, e uno straordinario Pecorino Stagionato di un anno.

 

Il Caseificio dei Barbi di nuovo sui gradini più alti del podio all’International Cheese & Dairy Awards 2024: altri sette premi, 3 ori e 4 argenti, tra cui quello per il miglior formaggio italiano con alcool, quello per il miglior pecorino affinato con muffe e per il miglior formaggio a pasta dura al tartufo.

Il Caseificio dei Barbi esiste da più di un secolo e mezzo, però mai avevamo avuto così tanto caci premiati nelle più prestigiose competizioni mondiali,”  dice Stefano Cinelli Colombini, oggi a capo della Fattoria dei Barbi comprendente anche il Caseificio. “Sono molto orgoglioso dei nostri bravissimi Salvatore e Angela, veri casari-maghi che hanno portato un prestigio enorme ai formaggi di Montalcino.” 

L'International Cheese & Dairy Awards è evento-concorso internazionale che premia i migliori formaggi del mondo e dal 1897 si svolge ogni anno in Inghilterra nell'ultima settimana di giugno. Quest’anno erano 5500 i prodotti presenti a Stafford, tutti a disposizione di una giuria da addetti ai lavori e del grande pubblico, in una manifestazione ricca di proposte, tra cooking show e attrazioni varie.

In Inghilterra il Caseificio dei Barbi conquista sette medaglie, tre ori (una per il Cacio al Tartufo Bianchetto | Eccellenze di Montalcino come miglior formaggio a pasta dura al tartufo, una per il Cacio al Vinsanto | Eccellenze di Montalcino miglior formaggio italiano con alcool e una per il Cacio Stagionato di un anno come miglior pecorino affinato con le muffe e a grana pastosa) e 4 argenti (con il Cacio al Miele di Castagno e Polline, il Cacio ubriaco, il Cacio al tartufo e il Cacio di Pio pecorino stagionato 24 mesi).

Medaglie che si vanno ad aggiungere al già ricco palmarès del Caseificio, già vincitore in passato di 6 medaglie internazionali, 4 d’oro (per Cacio al Tartufo Bianchetto | Eccellenze di Montalcino, 2 per Cacio alla Presura e Cacio stagionato 24 mesi) e 2 di bronzo (per il Cacio al Miele di Castagno e Polline e il Cacio all'aglione). 

Dei tre formaggi vincitori dell’oro a Stafford, due - il Cacio al Vinsanto e il Cacio al Tartufo Bianchetto - fanno parte della linea “Eccellenze di Montalcino”, il marchio che identifica i prodotti del territorio ilcinese nati, trasformati e confezionati in loco che rispettano e sottoscrivono un disciplinare di qualità e sostenibilità.

Il Cacio al Vinsanto  è un pecorino stagionato a pasta gessata, lavorato a freddo, di puro latte di pecora, a cui viene aggiunto Vinsanto dei Barbi in cagliata; dopo una stagionatura di 120 giorni su tavole di legno viene affinato in immersione per tre settimane nel

Vinsanto. Il gusto e il profumo sono penetranti, con note dolci e aromatiche, di burro e uva passita.

Il Cacio al Tartufo Bianchetto è un pecorino stagionato a pasta gessata, lavorato a freddo, di puro latte di pecora, a cui vengono aggiunte fette di prezioso tartufo bianchetto in cagliata; viene affinato 120 giorni su tavole di legno e trattato con cera d’api. La sensazione al palato è quella di un pecorino molto più maturo del formaggio stagionato, con una forte nota di tartufo. 

Il terzo Oro è andato a un Pecorino Stagionato 12 mesi su assi di legno d’abete e trattato in crosta con olio extravergine d’oliva della Fattoria dei Barbi e dal sapore inconfondibile: deciso, pungente, leggermente piccante. 

Nati dalla mano esperta dei giovani maestri casari Salvatore Soddu e Angela Zizi, i caci vittoriosi sono solo alcuni della ricca produzione del Caseificio, in continuità con una lunga tradizione di formaggi di solo latte di pecora e a crosta edibile.

Avviato per la prima volta a metà ‘800 al Molin del Fiore (ancora oggi parte delle tenute della famiglia Colombini), il Caseificio dei Barbi è la più antica attività di produzione di formaggi esistente a Montalcino e fa parte della Fattoria dei Barbi, storica cantina produttrice di Brunello.

I pecorini dei Barbi nascono da un'attenta ricerca delle ricette della tradizione (i caci rifermentati nello ziro senese, ad esempio, erano introvabili da anni sul mercato) o creandone di proprie, partendo dalle materie prime locali e mantenendo in tutti i passaggi produttivi - fatti esclusivamente a mano - i metodi di lavorazione tramandati dai casari locali. Specializzato in piccole forme monodose da 330 gr, il Caseificio dei Barbi propone più di quindici varietà di formaggio diverse, ma sono presenti in catalogo anche caci a media e lunga stagionatura e freschi. In base al periodo di lattazione in Caseificio disponibili ricotta fresca, anche al tartufo, e su prenotazione il raviggiolo. 

L’ampia gamma dei formaggi del Caseificio e dei vini della Fattoria dei Barbi costituiscono la base della proposta gastronomica della Taverna dei Barbi e sono sempre acquistabili sia al punto vendita di Fattoria, a Montalcino, che in una rete di negozi selezionati in Italia. 

Ai visitatori il Caseificio dei Barbi propone anche tour guidati e degustazioni personalizzate. 

Le schede tecniche dei formaggi e il catalogo completo sono scaricabili direttamente da www.caseificiodeibarbi.it. Altrimenti è sufficiente inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  

 

Fondata a Montalcino nel 1790, la Fattoria dei Barbi  è una delle realtà che ha visto nascere il mito del Brunello e contribuito allo sviluppo di uno dei territori vitivinicoli più conosciuti al mondo. Oggi l’azienda è guidata da Stefano Cinelli Colombini e la proprietà si estende su 325 ettari di cui 86 vitati, distribuiti tra Montalcino e la tenuta Aquilaia dei Barbi a Scansano (GR). Prima cantina d’Italia ad aprire le porte ai visitatori nel 1949, la Fattoria dei Barbi mette insieme un’offerta che unisce vino, gastronomia e cultura, grazie alla Taverna dei Barbi, al Caseificio dei Barbi e al Museo della Comunità di Montalcino e del Brunello, dedicato alla storia del celebre borgo toscano e di tutti i personaggi che ne hanno costruito la fama.

 

Daniela Mugelli

DAL FANCY FOOD SHOW IL PARMIGIANO REGGIANO ANNUNCIA LE NUOVE INIZIATIVE PER SOSTENERE LE AZIONI DI PROMOZIONE DELLA DOMANDA E DI RAFFORZAMENTO DELLA TUTELA NEGLI USA

 

 

A oggi, il Parmigiano Reggiano negli Stati Uniti rappresenta solo il 5% dei formaggi a pasta dura presenti nel mercato. Ottime le possibilità di crescita da cogliere facendo cultura di prodotto e mostrando quali sono le unicità del Parmigiano Reggiano Dop 

Dal Summer Fancy Food Show di New York, il Consorzio del Parmigiano Reggiano parla del futuro del formaggio che è nel cuore degli americani e non solo. Il presidente Nicola Bertinelli - dopo avere ricordato che gi Usa costituiscono il principale mercato estero con circa 6mila tonnellate esportate nel canale retail nei soli primi cinque mesi del 2024 - ha fatto un quadro delle esportazioni negli ultimi anni. Nel 2022 un + 8,7%, nel 2023 +7,7%, mentre nei primi 5 mesi del 2024 siamo già a +24,6%. Il Consorzio ha annunciato il consolidamento di un forte investimento per attività di digital e influencer marketing, partecipazione a fiere ed eventi, attivazione e presidio dei punti vendita, supporto agli operatori e, soprattutto, rafforzamento della vigilanza sul mercato a stelle e strisce.

 

Nel 2024 è stata infatti intensificata l’attività di controllo, effettuando un piano straordinario sulle principali città americane come per esempio New York, Boston, Chicago, Dallas, Houston, Los Angeles, Miami, San Francisco, e due canadesi, Montreal e Toronto, per valutare le modalità di commercializzazione del prodotto. L’obiettivo principale è quello di instaurare un rapporto con le catene che commercializzano il formaggio per informare gli operatori sulle corrette prassi da adottare, anche attraverso linee guida disponibili sul sito del Consorzio di tutela. Verranno inoltre coinvolti anche esportatori e importatori al fine di aumentare la sensibilizzazione su questo tema e avere maggiore possibilità di confronto con le catene di distribuzione. A questo scopo, il Consorzio ha annunciato l’apertura di un ufficio (corporation) negli Stati Uniti per avere una maggiore efficacia nelle operazioni di promozione e di tutela.

 

Le attività del Consorzio non si sono svolte solo all’interno del Fancy Food Show. Il presidente Nicola Bertinelli ha incontrato i principali stakeholder e opinion leader al 620 Loft & Garden del Rockefeller Center, una delle terrazze più suggestive di Manhattan. L’evento è stato anche uno dei momenti chiave, dopo quelli di Parigi, Roma e Parma, di celebrazione del novantesimo compleanno del Consorzio. Così come questa sera (lunedì 24) è previsto il tradizionale momento di confronto con la stampa al quale parteciperanno i media americani e i corrispondenti delle più importanti testate italiane presenti nella Grand Mela. 

 

«Abbiamo scelto la vetrina del Summer Fancy Food per annunciare le nuove iniziative del Consorzio mirate a sostenere le azioni di promozione della domanda e di rafforzamento della tutela negli USA», ha dichiarato  Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio. «Siamo entusiasti dei risultati raggiunti nel mercato americano e vediamo ampi margini di crescita, considerando che il vero Parmigiano Reggiano rappresenta oggi solo il 5% del totale formaggi a pasta dura. L’apertura di un ufficio (corporation) negli Stati Uniti ci consentirà di avere una maggiore efficacia nelle operazioni di promozioni e di tutela».

 

 

Fabrizio Raimondi - 

Consorzio Parmigiano Reggiano – Ufficio Stampa e Relazioni Esterne mobile +39 335 389848

FORMAGGI DOP LEADER NEGLI USA: EXPORT 2023 A 390 MLN (+7%) AFIDOP AL SUMMER FANCY FOOD SHOW

 

AURICCHIO: PRESTO ANCHE PER RISTORATORI USA LINEE GUIDA PER VALORIZZARE FORMAGGI DOP E IGP E DIFENDERLI DALL'ITALIAN SOUNDING

 

Corre l'export dei nostri formaggi Dop verso gli USA: con oltre 30mila tonnellate esportate nel 2023 (+3% sul 2022), i prodotti caseari a indicazione geografica certificata hanno messo a segno un +7% a valore per un fatturato pari a 390 milioni di euro, trainati da Grana Padano, Parmigiano Reggiano e pecorini.  Dati che attestano l'importanza dei formaggi DOP e IGP sull'export caseario nazionale verso gli Stati Uniti, rispetto al quale rappresentano quasi l'80% dei volumi e il 90% del valore.

 

Nei primi tre mesi 2024 si registrano, complessivamente, nuovi importanti incrementi, a due cifre percentuali per Grana Padano, Parmigiano Reggiano e pecorini, formaggi da sempre vincenti e trainanti sul mercato USA. I primi due crescono a volume nel I trimestre del +28% mentre il Pecorino Romano di oltre il 20%.

 

A dare i numeri è Afidop, Associazione Formaggi Italiani DOP e IGP, alla vigilia del Summer Fancy Food in programma a New York dal 23 al 25 giugno prossimi, dove l'associazione sarà presente con i consorzi di tutela di Gorgonzola, Grana Padano, Mozzarella di Bufala Campana, Parmigiano Reggiano, Pecorino Romano, Pecorino Toscano e Piave per promuovere i propri formaggi negli USA, dove l'Italia detiene il primato mondiale per l'export di prodotti caseari.

 

Per Antonio Auricchio, Presidente Afidop: "Il Summer Fancy Food rappresenta l'occasione chiave per promuovere le nostre denominazioni ad un pubblico privilegiato come quello statunitense. Quello a stelle e strisce è un mercato dinamico che assorbe quasi il 12% delle esportazioni complessive di formaggi DOP e IGP italiani, a dimostrazione dell'efficacia del lavoro di promozione svolto in questi anni. Un mercato strategico su cui però occorre continuare lavorare per combattere l'italian sounding, facendo più cultura sui prodotti made in Italy nei luoghi stessi di consumo dei prodotti italiani, anche attraverso le nostre linee guida per i ristoranti, che presto saranno disponibili anche per i ristoratori USA. I formaggi sono infatti il prodotto italiano più utilizzato nei ristoranti esteri (94,7%) dopo il vino, seguiti da olio e pasta e infine i salumi”.

 

Tra le attività di promozione previste, la cena di gala con degustazioni dei formaggi DOP al The Pierre, alla presenza del Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, e del Presidente ICE, Matteo Zoppas, in programma il 22 giugno. Il 24 giugno riflettori puntati sui formaggi DOP e IGP all'interno del padiglione ICE con la degustazione in fiera "A Taste of Excellence! AFIDOP Presents the Italian PDO and PGI Cheeses" (24 giugno ore 15.00-16.00). Un'occasione per ribadire l'impegno di Afidop nella promozione delle linee guida per la valorizzazione dei formaggi DOP e IGP nei ristoranti in Italia e a breve anche all'estero.

 

Le linee guida messe a punto da AFIDOP in collaborazione con FIPE puntano anche a contrastare il falso Made in Italy dell'italian sounding, che genera un giro d'affari stimato in oltre 90 miliardi di euro (dati Ismea-MASAF). I formaggi certificati sono, da sempre, tra le vittime preferite di questo fenomeno, che tocca anche il fuori casa. Secondo le stime FIPE, nel mondo esistono circa 600mila ristoranti che si autodefiniscono italiani. Di questi soltanto 2.218 lo sono davvero. All'estero, esistono esercizi commerciali (ristoranti, bar, pasticcerie) che offrono servizi, hanno layout, possiedono gli stessi loghi e presentano la stessa offerta di quelli presenti nelle metropoli del nostro Paese. Almeno sulla carta. In realtà, i menù di questi pseudo "italian restaurant” non hanno nulla a che vedere con quelli che pretendono di imitare, senza conoscerne la qualità. Secondo un'indagine del Centro Studi Fipe del 2021 rivolta ai ristoranti certificati italiani all'estero, è emerso che nei loro Paesi, il 94% degli intervistati rileva nei competitor non certificati contraffazione dei prodotti, l'89% vede contraffazione nelle ricette, non conformi a quelle autentiche, mentre il 60% trova ristoranti falsi italiani e il 43% ha dubbi sull'origine dei prodotti.

 

Chiara Natalini

IL PARMIGIANO REGGIANO A NEW YORK PER IL SUMMER FANCY FOOD SHOW 

GLI USA SI CONFERMANO IL PRIMO MERCATO ESTERO CON OLTRE 5.500 TONNELLATE ESPORTATE NEI PRIMI QUATTRO MESI DEL 2024 (+33,4% SULLO STESSO PERIODO DEL 2023)

Il Consorzio torna sul palco del Javits Center per sostenere le azioni di promozione della domanda nel più rilevante mercato estero e per celebrare i 90 anni del Consorzio con una serata-evento al Rockefeller Center di Manhattan

Il Consorzio del Parmigiano Reggiano torna al Summer Fancy Food Show di New York (23-25 giugno), la principale fiera americana dedicata al mondo del food & beverage. Un appuntamento irrinunciabile per sostenere le azioni di promozione della domanda della Dop, che vede negli USA il principale mercato estero, con oltre 5.500 tonnellate esportate nel canale retail nei primi quattro mesi del 2024 (con un +33,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso viene pienamente recuperato il calo accusato nei primi mesi del 2023). Il Parmigiano Reggiano è la punta di diamante del sistema delle Indicazioni geografiche italiane, il cui valore supera i 20 miliardi di euro annui alla produzione (pari al 20% del fatturato complessivo dell’agroalimentare italiano), e il cui export assomma a circa 12 miliardi di euro. Escludendo dal computo il beverage, il comparto food sfiora i 9 miliardi di euro all’origine, un valore che è aumentato di oltre il 30% in 10 anni. In questo totale, il valore del solo Parmigiano Reggiano raggiunge quasi gli 1,7 miliardi di euro.

Il Consorzio sarà presente al Javits Center, il centro fieristico di New York, con un ampio stand (booth nr. 2418-2420-2422-2424). Le attività prevedono in primo luogo incontri one-to-one con i partner commerciali per condividere strategie e attività del 2024 e le prospettive per il 2025. Per l’intera durata della fiera, sarà presente lo chef ambassador Michele Casadei Massari del Ristorante Lucciola di Manhattan, che metterà in mostra il Parmigiano Reggiano nelle sue diverse interpretazioni, mostrando l’estrema versatilità del prodotto nei piatti tradizionali di vari paesi del mondo. Inoltre, il presidente Nicola Bertinelli incontrerà i principali stakeholder e opinion leader in occasione della serata che si terrà domenica 23 giugno al 620 Loft & Garden del Rockefeller Center, una delle terrazze più suggestive di Manhattan. L’evento sarà non solo l’occasione per raccontare le nuove iniziative di promozione negli States e per lanciare il progetto di rafforzamento della vigilanza di mercato, varata proprio nel 2024, ma sarà anche uno dei momenti chiave, dopo quelli di Parigi, Roma e Parma, di celebrazione del novantesimo compleanno del Consorzio.

L’ente di tutela che associa tutti i produttori di Parmigiano Reggiano venne infatti fondato il 27 luglio 1934, con la funzione di tutelare, difendere e promuovere un prodotto millenario le cui antiche e nobili origini risalgono addirittura al Medioevo, salvaguardandone la tipicità e pubblicizzandone la conoscenza nel mondo. La prima testimonianza di quest’ultimo sforzo fu, proprio a New York, la partecipazione all’Esposizione universale del 1939. Nei decenni successivi, la funzione del Consorzio è evoluta, arrivando a impiegare nuove risorse e competenze dedicate a mantenere remunerativa la produzione della Dop e ad aumentare la domanda nei mercati terzi. Il Parmigiano Reggiano è infatti un prodotto sempre più internazionale, con esportazioni progressivamente cresciute fino ad arrivare a rappresentare il 43% del mercato (pari a quasi 64.000 tonnellate) in oltre 50 paesi nel mondo. SFFS è anche l’occasione che il Consorzio ha scelto per riconfermare il proprio impegno nel rinforzare non solo le attività di comunicazione e promozione sul mercato a stelle e strisce, ma anche la vigilanza attraverso un sistema di prelievi, analisi e controlli che consentano da un lato di garantire la migliore qualità possibile per il consumatore, dall’altra di dare supporto a operatori commerciali che contribuiscono allo sviluppo del mercato della Dop.

«Partecipare alla fiera più importante del principale mercato del mondo dopo l’Italia», ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio, «nonché quello che in termini di potenziale di sviluppo offre maggiori opportunità per l’aumento della domanda nei prossimi anni, rappresenta per noi un onore e un impegno simbolico di una presenza negli USA che si è fatta ormai costante e quotidiana. Nel prossimo futuro, il Consorzio dovrà sempre più investire sulla crescita nei mercati esteri, in primis gli Stati Uniti, che rappresentano il futuro della nostra Dop. Ciò impone una partnership sempre più forte tra i produttori e quei commercianti che dispongono di una rete vendite e della forza per affrontare i mercati internazionali. Infine, siamo onorati di poter proseguire le celebrazioni dei 90 anni del Consorzio da un luogo così simbolico come il Rockefeller Center, nel cuore di Manhattan. Fin dal 1939, quando il neonato Consorzio partecipò all’Esposizione universale di New York, la Grande mela è stata il palcoscenico prediletto da cui ci rivolgiamo ai consumatori di tutto il mondo, che scelgono il Parmigiano Reggiano non solo perché è un prodotto d’eccellenza e un simbolo del Made in Italy, ma per i valori che incarna: naturalità, sostenibilità, artigianalità e legame con la tradizione».

Fabrizio Raimondi 

 

SABATO 20 E DOMENICA 21 APRILE TORNA CASEIFICI APERTI, L’APPUNTAMENTO PRIMAVERILE PER SCOPRIRE I SEGRETI DEL PARMIGIANO REGGIANO

 

Dopo il grande successo delle due edizioni 2023, che hanno registrato 24.500 partecipanti con un aumento del 19,5% sul 2022, i produttori del Parmigiano Reggiano riaprono le porte al pubblico con visite guidate ai caseifici, alle stalle e ai magazzini di stagionatura, spacci aperti, spettacoli, aperture di forme, laboratori, eventi per bambini, degustazioni e pranzi con prodotti del territorio

 

Dopo il grande successo delle due edizioni 2023, che hanno registrato 24.500 partecipanti con un aumento del 19,5% sul 2022, i caseifici del Parmigiano Reggiano riaprono le porte al pubblico: sabato 20 e domenica 21 aprile torna l’edizione primaverile di Caseifici Aperti. Promosso dal Consorzio, l’appuntamento darà a tutti – dai foodies e appassionati ai curiosi, grandi e piccini - la possibilità di partecipare e immergersi nella produzione della Dop. L’iniziativa coinvolge 52 caseifici in tutte le province della zona di origine del Parmigiano Reggiano, ovvero Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna alla sinistra del fiume Reno e Mantova alla destra del Po.

 

Lo scopo di Caseifici Aperti e dell’accoglienza turistica nei caseifici è quello di contribuire a generare una relazione con i turisti che transitano nel territorio e che possa continuare anche dopo la visita, offrendo la possibilità di acquistare e ricevere il Parmigiano Reggiano direttamente a casa attraverso gli e-commerce proprietari di ciascun caseificio e il portale shop.parmigianoreggiano.com. Il turismo enogastronomico si riconferma dunque un vero e proprio pilastro valoriale per il Consorzio, che vede nell’esperienza diretta della visita in caseificio e in magazzino il metodo più efficace per spiegare i valori e le distintività del Parmigiano Reggiano. Nel 2023, i visitatori totali nei caseifici del comprensorio sono stati 170.000, in aumento del 10% sul 2022. Di questi, 44.600 visitatori (+19% sul 2022), di cui la metà provenienti dall’estero, hanno prenotato la visita tramite il portale dedicato sul sito del Consorzio. Il Consorzio ha dunque salutato con grande favore la firma del nuovo Regolamento UE sulle Indicazioni Geografiche, avvenuta giovedì 11 aprile a Bruxelles alla presenza di Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, Paolo De Castro, relatore per l'Eurocamera del nuovo testo unico sulla qualità europea, e Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano. Il testo dovrà essere attuato dalle prossime settimane e rafforzerà ulteriormente il ruolo dei Consorzi nella promozione del turismo enogastronomico.

 

Assistere alla nascita e all’apertura di una forma di Parmigiano Reggiano, passeggiare attraverso le “cattedrali di formaggio” dei magazzini di stagionatura, acquistare la Dop direttamente dalle mani degli artigiani che l’hanno creata: tutte esperienze uniche che gli appassionati potranno vivere in prima persona. Non si tratta infatti di semplici visite guidate ai caseifici, alle stalle e ai magazzini di stagionatura, di spacci aperti, spettacoli, aperture di forme, laboratori, eventi per bambini, degustazioni e pranzi con prodotti del territorio, ma di un viaggio nel tempo alla scoperta del metodo di lavorazione artigianale della Dop, rimasto invariato da oltre nove secoli (si produce oggi con gli stessi ingredienti di mille anni fa - latte crudo, sale e caglio, con una produzione del tutto naturale, senza l’uso di additivi o conservanti): un tour nella zona d’origine ricca di storia, arte e cultura.

 

Partecipare a Caseifici Aperti è semplice: basta visitare il sito www.parmigianoreggiano.com/it/caseifici-caseifici-aperti per consultare l’elenco dei caseifici aderenti e accedere all’area dedicata, dove sono disponibili orari di apertura, attività proposte e un comodo strumento di geolocalizzazione per individuare il caseificio più vicino. Inoltre, la due giorni è anche un’imperdibile occasione per tutti, dagli appassionati d’arte alle famiglie, per scoprire i capolavori storici, l’enogastronomia e i luoghi d’intrattenimento della zona di origine: dai prodotti d’eccellenza della Food Valley di Parma al trekking nell’Appennino di Reggio Emilia; dai capolavori su quattro ruote della Motor Valley di Modena e Bologna agli splendori rinascimentali dei palazzi dei Gonzaga a Mantova.

 

«Dopo il grande successo delle due edizioni 2023, che hanno registrato 24.500 partecipanti con un aumento del 19,5% sul 2022, siamo orgogliosi di lanciare anche nel 2024 l’appuntamento primaverile con Caseifici Aperti», ha dichiarato  Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano. «Quella degli appassionati che desiderano scoprire i luoghi di produzione della Dop è una domanda in costante aumento. Pertanto, abbiamo salutato con grande favore la firma del nuovo testo unico europeo sulle produzioni di qualità, che dovrà essere attuato dalle prossime settimane e rafforzerà ulteriormente il ruolo dei Consorzi, la protezione di Dop e Igp e la trasparenza verso i consumatori. Finalmente viene stabilito con chiarezza che le Indicazioni geografiche non sono solo un fattore economico per chi le produce, ma sono anche un vero e proprio elemento di sviluppo territoriale per la loro zona di origine. Se consideriamo che le Ig per loro natura non possono essere delocalizzate, che nel 2021 un turista straniero su due ha visitato il nostro Paese in funzione dell’enogastronomia e che il turismo rappresenta circa il 15% del Pil italiano, risulta lampante l’importanza di questo nuovo regolamento che dà finalmente ai Consorzi gli strumenti per impegnarsi nello sviluppo del turismo esperienziale. Buon Caseifici Aperti a tutti!».

 

CASEIFICI PARTECIPANTI

 

PROVINCIA DI BOLOGNA

 

Matricola

Caseificio

Indirizzo

Comune

3511

BAZZANESE

VIA MORETTO SCUOLE  7 BAZZANO

VALSAMOGGIA

3617

CAS.SOC. CANEVACCIA

PRATOROTONDO 326-328

GAGGIO MONTANO

3627

PIEVE ROFFENO

VIA SANTA LUCIA  19

CASTEL D'AIANO

 

PROVINCIA DI MANTOVA

 

Matricola

Caseificio

Indirizzo

Comune

1567

LATT. VO GRANDE

STRADA VO'

PEGOGNAGA

1579

LATTERIA SOCIALE GONFO

VIA ARGINE PO 86 VILLA SAVIOLA

MOTTEGGIANA

1644

SOC. AGR.FIENILNUOVO

STR. C. GUERRIERI GONZAGA 6

PALIDANO

1720

LATTERIA AGRICOLA BEGOZZO

STR. BEGOZZO 10

PALIDANO

1835

LATTERIA AGRICOLA MOGLIESE

VIA GALVANI 1

SERMIDE

 

PROVINCIA DI MODENA

 

Matricola

Caseificio

Indirizzo

Comune

1002

REGGIANI ROBERTO

VIA BARACCA 6 A

CASTELFRANCO EMILIA

1019

CASEIFICIO LA CAPPELLETTA

VIA MATTEOTTI 80

SAN POSSIDONIO

1026

CAS. ROSOLA DI ZOCCA

VIA ROSOLA 1083

ZOCCA

1120

AZIENDA AGRICOLA MOSCATTINI

VIA VIAZZA DI SOPRA 48

FORMIGINE

1240

4 MADONNE CASEIFICIO DELL'EMILIA

STR. LESIGNANA 130

LESIGNANA

1358

LATT. DI CAMPOGALLIANO

VIA REGGIO 1

CAMPOGALLIANO

2608

ORATORIO SAN GIORGIO

VIA DELLE NAZIONI UNITE 16   INT. 1

CARPI

2935

CASEIFICIO SOCIALE S. ANTONIO

VIA GIARDINI NORD 155

CROCETTE - PAVULLO NEL FRIGNANO

2949

CAS. DISMANO

VIA MONTEBEVEDERE 300

CASTELLO DI MONTESE

 

PROVINCIA DI PARMA

 

Matricola

Caseificio

Indirizzo

Comune

2002

CIAOLATTE

VIA BORGHETTO 15

NOCETO

2010

CASEIFICIO BASSA PARMENSE

STRADA CHIOZZOLA 33/BIS RAMOSCELLO

SORBOLO MEZZANI

2023

CAS. IL BATTISTERO

VIA PROVINCIALE 94

VARANO MELEGARI

2037

SOC.AGR.GIANSANTI

STR.TRAVERSETOLO 228

PARMA

2064

AGRINASCENTE- PARMA 2064

VIA S. MICHELE CAMPAGNA 22/5

FIDENZA

2121

LATTERIA S. SANTO STEFANO

VIA PARMA 78

BASILICAGOIANO

2157

CAS. LA MADONNINA

VIA SCIPIONE PONTE 19

SALSOMAGGIORE TERME

2165

CAS. IL TRIONFO

STR. PROV. PER PARMA 3

SAN SECONDO PARMENSE

2186

SORAGNA

STRADA PER DIOLO  118

SORAGNA

2189

CASEIFICIO UGOLOTTI

VIA M.E. LEPIDO 72

PARMA

2243

RASTELLI FRATELLI

VIA VITTORIO VENETO 1 RUBBIANO

SOLIGNANO

2300

SOC.AGR.SALICETO

VIA TOSCANINI 3

MULAZZANO

2322

CONSORZIO PRODUTTORI LATTE

VIA PUPPIOLA 15 LOCALITA' BAGANZOLINO

PARMA

2396

AZIENDA AGRICOLA IRIS

VIA TORCHIO 3/1

LESIGNANO BAGNI

2419

CASEIFICIO SAN BARTOLOMEO

STRADA BEDUZZO 3 COZZANO

LANGHIRANO

2446

CAS. BASILICANOVA

VIA ARGINI 27 BASILICANOVA

MONTECHIARUGOLO

2461

CASEIFICIO PALAZZO

VIA CANALETTO 8

ROCCABIANCA

2467

MONTAURO PRIORATO

VIA BERETTINE 48/A PRIORATO

FONTANELLATO

2472

AGRIZOO

STR. GAZZANO 69

PARMA

3001

CASEIFICIO SAN MARTINO

VIA PIANI DI RIVA 5 VIAZZANO

VARANO DE' MELEGARI

3013

LA CROCETTA-CACCIALI GRAZIANO

VIA GERENZANA 3

POLESINE PARMENSE

3030

SOC.AGR.BERTINELLI GIANNI E NICOLA

VIA PEDEMONTANA 2

NOCETO

3084

CASEIFICIO SOCIALE DI RAVARANO E CASASELVATICA

VIA RAVARANO COSTA 106/A RAVARANO

CALESTANO

3280

SOC AGR. BUTTERI

STR.PROVINCIALE 109

SALSOMAGGIORE TERME

 

PROVINCIA DI REGGIO EMILIA

 

Matricola

Caseificio

Indirizzo

Comune

101

CONSORZIO VACCHE ROSSE

VIA F.LLI ROSSELLI 41-2

REGGIO EMILIA

106

SOC. AGR. FERRARINI

VIA L. F.LLI MENOZZI 29

QUATTRO CASTELLA

240

ROSSI F.LLI SRL

VIA MANDRIO 8

RIO SALICETO

245

CAS.SOC. CASTELLAZZO

VIA DON MAZZOLARI 12

CAMPAGNOLA EMILIA

300

SAE SOC AGRICOLA

VIA XXV APRILE 50

CASALGRANDE

358

LATTERIA SOC. CASALE DI BISMANTOVA

VIA CASALE 10

CASTELNOVO NE' MONTI

520

LATTERIA SAN GIROLAMO

VIA PEROGGIO 8

GUASTALLA

585

LATTERIA SOC. COLLINA

VIA GEN. REVERBERI 3 B

TOANO

599

LATT. LA GRANDE SOC. COOP.

VIA CASE MELLI 60

CASTELNOVO SOTTO

692

CASEIFICIO S. SIMONE

VIA G. LORCA 18

REGGIO EMILIA

896

CASEIFICIO IL BOIARDO - MATILDE DI CANOSSA

VIA DELLE SCUOLE  5

SCANDIANO

 

 

Benedetto Colli - Consorzio Parmigiano Reggiano – Ufficio Stampa e Relazioni Esterne

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Fabrizio Raimondi - Consorzio Parmigiano Reggiano – Ufficio Stampa e Relazioni Esterne

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GRANA PADANO DOC, CRESCONO PRODUZIONE (+⯑,⯑⯑%) E EXPORT GERMANIA, ⯑RANCIA E STATI UNITI, MERCATI DA PODIO

Grana Padano DOP è molto più di una denominazione: è la storia di un formaggio eccezionale, di secoli di tradizioni, passione e maestria.

 

Un prodotto unico. Non esiste Immagini e linknessun’altra classificazione casearia che può utilizzare il termine “grana”. Ed è per questa ragione che il nome di questo formaggio italiano va sempre pronunciato per intero: Grana Padano.

 

Grana Padano DOP è molto più di una denominazione: è la storia di un formaggio eccezionale, di secoli di tradizioni, passione e maestria.

 

Un prodotto unico. Non esiste nessun’altra classificazione casearia che può utilizzare il termine “grana”. Ed è per questa ragione che il nome di questo formaggio italiano va sempre pronunciato per intero: Grana Padano.

 

Se il 2023 del Consorzio Grana Padano si è chiuso con un aumento di produzione del 4,69% rispetto all’anno precedente – con una produzione di 5.465.500 forme pari a 211.830,742 tonnellate (+4,84%) -, il 2024 è iniziato consolidando il trend di crescita, con le 518.660 forme prodotte a gennaio (+2,69% rispetto al 2023).

Sono alcuni dei dati forniti dal Consorzio Grana Padano. Nel 2023 è aumentato anche il peso medio delle forme di Grana Padano, 38,82 kg nel 2023 contro i 38,77 kg del 2022.

In crescita il valore della produzione. Il 2022 aveva chiuso con 3 miliardi e 200 milioni di euro (51,56% estero e 48,44% Italia); mentre la proiezione sul 2023 è di 3 mld e 700 mln di euro (PLV) con il 52,70% estero e 47,30% Italia.

 

L’export 2023 registra il +6,55% con 2.482.891 forme esportate, poco meno del 50% del totale consumato nel 2023. La Germania, con il 24,2%, rappresenta il primo Paese estero per consumo di Grana Padano. Seguono la Francia, gli USA e la Spagna.

Tali risultati evidenziano che ormai il 50% del Grana Padano è consumato fuori dall’Italia grazie all’appeal del Grana Padano, al dinamismo degli esportatori e agli ingenti e mirati investimenti promo-pubblicitari esteri del Consorzio di Tutela. Dopo Germania, Francia e Stati Uniti, i maggiori importatori di Grana Padano solo la Spagna, il Regno Unito, quindi Svizzera, Belgio e Olanda, Austria e Svezia al decimo posto.

 

 

Una produzione che ha visto crescere anche Grana Padano DOP Riserva: nel 2023 sono state marchiate 694.486 forme (+3,51% sul 2022). Nel 2023 crescita anche del grattugiato, con oltre 2 milioni di forme

Un lavoro fondamentale ed insostituibile quello del Consorzio, al vertice di un sistema Grana Padano che riunisce 127 aziende produttrici, 137 caseifici, 148 stagionatori e 200 preconfezionatori (fra porzionato, grattugiato, e cet). Mentre sono 3.835 le aziende zootecniche che hanno conferito il latte nel 2023 (per 2.858.093 tonnellate di latte trasformato in Grana Padano nel 2023, +3,85%), per un comparto che coinvolge 50 mila addetti.

 

Consorzio Tutela Grana Padano

GORGONZOLA DOP: OLTRE 2 MILIONI DI FORME ESPORTATE NEL 2023

 

Secondo i dati appena resi noti relativi all’export caseario nel 2023, il Gorgonzola Dop tiene bene a volume in un anno non facile e cresce a valore.

Nel dettaglio lo scorso anno le esportazioni sono cresciute dell’1,1% per un totale di 24.982 tonnellate, pari a 2.081.834 di forme esportate, con un incremento a valore di circa 202 milioni di euro in crescita del 15,5% rispetto all’anno precedente (fonte Clal). 

 

Il Gorgonzola DOP rimane uno dei formaggi italiani più conosciuti all’estero con una diffusione in 91 Paesi in tutto il mondo e una percentuale di prodotto esportato sulla produzione totale 2023 (5 milioni 179mila forme) che, come l’anno precedente, si attesta intorno al 40%. 

 

Con 1.785.167 forme, l’Unione Europea assorbe gran parte dell’export. Sostanzialmente stabile la quota diretta ai primi due Paesi importatori in assoluto, Francia (485.803 forme) e Germania (442.800), seguiti dalla Spagna (155.164) dove si registra una crescita dell’8%. Ottime le performance di Macedonia (+89%), Bosnia-Erzegovina (+51%), Norvegia (+40%), Ucraina (+28%) e Polonia (+15%).

 

Cresce del 2,9% l’export di Gorgonzola Dop verso il resto del mondo raggiungendo quota 296.583 forme. Lo scorso anno sono andate in Svizzera 85.465 forme. Il Regno Unito, che torna a crescere (+8%) per la prima volta dopo Brexit, è stato destinatario di 44.347 forme. Fuori dai confini fisici del continente europeo il Giappone si conferma per il terzo anno consecutivo primo Paese importatore extra UE (44.482 forme) con una crescita del 15%, seguito dagli USA (32.738, +1,56%). Ottime le performance di Indonesia (+147%), Costa Rica (+48%), Hong Kong (+40%).

 

Manuela Adinolfi

LE OTTO DOP DI LOST EU CONQUISTANO BERLINO!

GRANDE SUCCESSO PER LA PRIMA MISSIONE ESTERA DI LoST 

CON LE SUE PICCOLE DOP D’ECCELLENZA 

 

In collaborazione con

Associazione ALTE TERRE

Consorzio per la Tutela del Murazzano DOP

Consorzio per la Tutela del Roccaverano DOP

Consorzio per la Tutela dell’Ossolano DOP

Consorzio Tutela Puzzone di Moena DOP

Consorzio per la Tutela dello Strachitunt DOP

Consorzio di Tutela Vastedda della Valle del Belice DOP

Consorzio di Tutela del Pecorino Siciliano DOP

Consorzio di Tutela del Provolone del Monaco DOP 

 

GERMANIA – 10-12 FEBBRAIO 2024

 

È stato un grande successo il primo evento all’estero del progetto LoST EU, che si è svolto a Berlino dasabato 10 a lunedì 12 febbraio 2024. I protagonisti di questa missione in Germania sono stati, naturalmente, gli otto formaggi di eccellenza del paniere LoST: il Murazzano DOP, il Roccaverano DOP,l’Ossolano DOP, il Puzzone di Moena DOP, lo Strachitunt DOP, la Vastedda della Valle del Belice DOP, il Pecorino Siciliano DOP e il Provolone del Monaco DOP.

Nel weekend tra il 10 e il 12 di Febbraio i rappresentanti dei consorzi e i produttori sono partiti da tutta l’Italia per raggiungere la capitale tedesca, con lo scopo di promuovere le loro eccellenze e raccontarle al pubblico di professionisti, giornalisti, buyer e foodlover berlinesi. Un primo viaggio che ha avuto come obiettivo non solo la promozione ma anche la creazione di reti di distribuzione rivolte a quella nicchia di consumatori tedeschi che sanno cogliere i valori della tradizione legati alla qualità, al rispetto per l’ambiente, e soprattutto al tema della sostenibilità così fortemente radicata nelle diverse realtà casearie protagoniste di questo viaggio.

IL PROGRAMMA DEGLI EVENTI

La missione berlinese ha avuto inizio sabato 10 febbraio 2024, con una singolare cena di benvenuto tutta dedicata alle otto DOP di Lost. Nella celebre Pizzeria gourmet Prometeo Authentic Pizza di Berlino, i produttori e gli oltre 20 professionisti tedeschi presenti hanno potuto gustare un menù speciale elaborato per l'occasione dai maestri pizzaioli che hanno creato pizze gourmet dedicate a ciascun formaggio DOP del paniere LoST, abbonandoli ad altri prodotti tipici non solo italiani.

Gli eventi promozionali sono poi proseguiti Domenica 11 febbraio presso il Bar Café Aedes di Christinenstraße, con una masterclass dedicata a una platea selezionata di giornalisti, buyer, distributori e operatori del settore alimentare tedesco (oltre 40) per presentare il progetto e conoscere i produttori presenti, che hanno raccontato le proprie realtà e spiegato le caratteristiche delle diverse DOP. Elemento centrale del dibattito è stata la riflessione sulla crisi agricola che sta affrontando l'Europa, tra rivolta dei trattori e crescente sfiducia dei consumatori verso gli allevamenti intensivi, rispetto a cui le piccole produzioni di LoST, rispettose dell'ambiente possono essere una risposta e un esempio virtuoso.

 

A seguire, dopo un pranzo a base di pasta fresca cucinata per l'occasione dal pastificio artigianale berlinese Mamma che Pasta con le otto DOP di Lost, ha avuto inizio il Walkaround tasting, che ha visto la partecipazione di oltre 500 visitatori lungo tutto l’arco della giornata, in due sale appositamente allestite con banchi d’assaggio dedicati a ciascuna DOP del paniere LoST. Un momento fondamentale di incontro e dialogo tra produttori e consumers, che hanno potuto assaggiare i prodotti e conoscere le diverse eccellenze casearie direttamente dal racconto dei produttori. Ma anche un'opportunità di incontro e dialogo con i numerosi importatori. Grossisti, ristoratori e negozi berlinesi che hanno aderito all'iniziativa incuriositi da prodotti ancora poco conosciuti in Germania.

La cena della domenica, a cura dello Chef Stefano Savoca, è stata nuovamente organizzata per esaltare la qualità dei diversi formaggi LoST, con portate dedicate, come l’insalata piemontese con Murazzano DOP e Roccaverano DOP, lo spaghetto al nero di seppia e fonduta di Provolone del Monaco DOP, o il risotto con crema di Pecorino Siciliano DOP e cubetti di Ossolano DOP, o ancora la parmigiana con salsa teriyaki e riduzione di Puzzone di Moena DOP e Strachitunt DOP.

Ad occupare i produttori del Progetto Lost nella giornata di lunedì 12 febbraio, sono state le visite insieme a Fabio Esposito, grossista berlinese, alle più significative realtà business della città, come FRESCO, storico grossista di riferimento per i formaggi dedicati alla ristorazione di Belrino. Oppure la salumeria Da PINO, una vera e propria istituzione e il simbolo del Made in Italy a Berlino, che vanta un’incredibile selezione di formaggi regionali e un’ottima cucina autentica italiana.

Il successo di questo primo evento LoST all’estero non è solo confermato dal numero straordinario di pubblico e dalla qualità professionale dei profili business che hanno partecipato, ma anche dall’entusiasmo che si legge nei loro commenti:

"Anche se già conoscevo questi formaggi" commenta Gherlando Savaia, titolare della Made in Italy UG, importatore wine & food italiano da oltre 20 anni sul mercato Berlinese, "ho avuto modo di apprezzare l'alta qualità dei produttori coinvolti, con la speranza di poter instaurare con loro rapporti di collaborazione.”

"La ricchezza dei prodotti enogastronomici italiani è così immensa che occorre continuare a studiare ogni giorno con umiltà nel nostro lavoro" commenta Tulio Gentili, responsabile della Salumeria da Pino, feinkost e ristorante top a Berlino "per questo le giornate come quella di oggi sono preziosissime anche per noi professionisti del settore che da oltre 30 anni promuoviamo l'Italia qui nella capitale tedesca."

Marco d'Urso di Fresco Gmbh, storico importatore e grossista berlinese di prodotti italiani freschi per la ristorazione e i retail markets, commenta: "Negli ultimi anni stiamo assistendo a un fenomeno interessante nel nostro lavoro di distribuzione di formaggi e prodotti freschi italiani. Cresce a poco a poco la richiesta di formaggi e salumi di qualità a discapito di quelli da prezzo. I ristoratori e i loro clienti sono molto più attenti alla qualità della materia prima e questo apre enormi opportunità a nicchie di mercato che fino ad ora faticavano sul mercato tedesco. Proprio per questo ho aderito con interesse all'evento di oggi, e ho avuto modo di scoprire tanti formaggi eccellenti che non conoscevo.”

Claudio Baracato, titolare del ristorante Angolino al centro di Berlino ha avuto modo di apprezzare "l'altissima qualità delle DOP presentate nel progetto LoST Eu, occasioni che mi auguro più numerose nella città di Berlino, dove viene dato molto spazio al vino italiano, ma raramente si ha l'opportunità di incontrare produttori food come oggi all'Aedes".

"Sono sempre interessato a scoprire nuovi formaggi italiani," commenta Stefano Savoca, chef e titolare di Mamma che Pasta, azienda che produce pasta fresca artigianale a Berlino, "E trovo che questi formaggi sarebbero molto interessanti per alcune nuove linee di ripieni".

LoST EU - Looking for the Sustainability of Taste in Europe - è un progetto sostenuto dall’Unione Europea sul tema sostenibilità e la promozione delle piccole denominazioni casearie. Obiettivo è portare avanti un piano di comunicazione e di eventi finalizzati alla valorizzazione di alcune eccellenze casearie italiane, che rappresentano ad oggi una delle tante ricchezze del patrimonio gastronomico italiano, oltre che un esempio di sostenibilità.

LoST EU

 

Veronica Sisinni 

 

 

 

 

 

 

 

 

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