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Ristoranti

CASTEL STEINBOCK: IL MESE GASTRONOMICO PIÙ AMATO DELL’ALTO ADIGE

 
 
Castel Steinbock
La dimora del cuore festeggia 
il mese gastronomico più amato dell’Alto Adige 
Una tenuta del 1750, da sempre regno devoto al piacere, è il luogo perfetto per un romantico spring break, scandito dal principio del lusso discreto, quello sottovoce fatto di mille attenzioni e privo di ostentazione.

Tra passeggiate sotto il tiepido sole di primavera all’Alpe di Villandro, le coccole della Private Spa e i piaceri del palato qui ci si bea di piaceri sensoriali. E dall’11 al 27 marzo prendono il via le celebri Settimane Gastronomiche della Valle Isarco “Eisacktaler Kost”.
Scarica il comunicato stampa in formato Word 
Occuparsi del proprio benessere, fisico e mentale, rappresenta il modo migliore per accogliere la primavera, che con la sua aria lieve stimola il risveglio di tutti i sensi e ci invita a trascorrere più tempo en plein air.

Riapre il 10 febbraio 2023 Castel Steinbock di Villandro, tenuta del 1750 ristrutturata di recente dalla giovane proprietaria Elisabeth Rabensteiner, che si rivela il “quartier generale” perfetto come base per un romantico spring break in grado di rigenerare corpo e anima. 
Qui l’immensa bellezza della semplicità, essenza per momenti di vita esclusivi, rivive in ogni dettaglio. l suoi assi nella manica? La garanzia di un riposo eccellente, piaceri del palato straordinari, le coccole superlative della Private Spa, l’allure poetica della dimora. Senza dimenticare la possibilità di poter effettuare piacevoli passeggiate sotto il tiepido sole primaverile della vicinissima Alpe di Villandro: nello scenario suggestivo di uno degli alpeggi più estesi dell’Alto Adige, tra i 1.700 e i 2.500 metri d’altezza, si hanno a disposizione infiniti sentieri per rinvigorenti camminate all’aria aperta come l’originale sentiero dedicato al pino mugo e alle sue virtù oppure l’escursione a Bad Dreikirchen, tre graziose cappelle gotiche (Santa Gertrude, San Nicola e Santa Maddalena), poste una accanto all’altra, diventate una meta alternativa per una passeggiata facile ma emozionante, che porta a 1.142 m s.l.m.
 
LE SETTIMANE GASTRONOMICHE DELLA VALLE ISARCO
A proposito di piaceri del palato, dall’11 al 27 marzo tornano le Settimane Gastronomiche della Valle Isarco “Eisacktaler Kost”, la più antica iniziativa enogastronomica dell’Altro Adige, giunta alla cinquantesima edizione. In queste due settimane 14 ristoranti, da Vipiteno a Barbiano, propongono i loro piatti primaverili, realizzati con i migliori ingredienti della Valle Isarco. Gli ospiti che consumeranno pranzo o cena in uno dei ristoranti aderenti alla kermesse potranno vincere un pasto gourmet.
Castel Steinbock partecipa alla “Eisacktaler Kost” da oltre 15 anni: per questa edizione verrà proposta la cucina tipica della Valle Isarco, rivisitata in chiave moderna e alleggerita. Nello specifico, saranno servite due imperdibili specialità altoatesine, presentate nel modo più fedele possibile alla tradizione.La prima è la “Zache Wiede”, una sorta di “crostolo” contadino preparato con l’aromatica farina di grano saraceno e le patate, ripieno di ricotta e spinaci. La seconda è il “Pletene Muas”, specialità tipica dell’Alto Adige a base di farina e latte, che un tempo si preparava nei masi di montagna con il latte appena munto: in questo caso viene servita con un sorbetto di sambuco in monoporzioni.
Agli appassionati di vino farà piacere scoprire che i rinomati vini bianchi della Valle Isarco, con la loro decisa nota minerale e il loro corpo elegante e deciso, si rivelano l’abbinamento ideale per tutti i piatti tipici della tradizione altoatesina.
 
LA DIMORA
Diversamente dalla tipica, sconfinata proposta degli Hotel di lusso, allo Steinbok troviamo un concetto volutamente puristico di essenza del soggiorno, secondo la filosofia “qualità anziché quantità”. Ognuna delle 12 Suite è un piccolo capolavoro unico e individuale, tra parquet centenari, pietra locale, luce soffusa. Una sensualità allo stato puro pervade i momenti nelle saune private e negli eleganti bagni di Antonio Lupi: il nuovo servizio di Private SPA permette di scegliere la propria essenza preferita per il bagno e mentre si sorseggia un drink al bar del Castello, il bagno e la sauna vengono portati alla temperatura perfetta.

Le mura storiche di Castel Steinbock sono intrise di calore, i tanti angoli nascosti e le tre caratteristiche “Stube”, pensate per condividere l’amore per le specialità enogastronomiche, magistralmente orchestrate da chef Tomek Kinder (premiato da Gault Millau), invitano a godersi momenti di tranquillità e piacere. 
Castel Steinbock si trova a Villandro, un suggestivo paese a 880 metri di quota a pochi minuti da Chiusa e a circa 30 minuti da Bolzano, sul versante orientale delle Alpi Sarentine e precisamente sotto l'Alpe di Villandro, il secondo alpeggio più grande d'Europa, situato a 2.509 m. Una curiosità: nel comune di Villandro si individua anche il centro geografico dell'Alto Adige.

Tariffe da 260 euro per Suite/notte con la prima colazione Royale, servita in Suite senza supplemento o presso la Stube del tribunale. www.ansitzsteinbock.com/it
 
Castel Steinbock
Via Defregger 14
39040 Villandro – Italia

www.ansitzsteinbock.com/it
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+39 0472 843 111

L’ATTIMO PRIMA DEL BACIO: ARRIVA A IMPRONTA D’ACQUA UN VIAGGIO ENOGASTRONOMICO ALLA SCOPERTA DEI CINQUE SENSI

Un percorso al buio che porta luce agli altri sensi

 

Il 26 gennaio a Impronta d’acqua si alza il sipario sulla prima data di un calendario fitto di eventi: L’attimo prima del bacio, un’esperienza sensoriale al buio in collaborazione con i ceramisti di Albissola.

Lo chef Ivan Maniago, che nel 2017 ha dato vita al concept Impronta d’acqua, oggi in sinergia con Sophie Madeleine, lavora per far vivere ai suoi commensali l’istante della creazione del piatto, immergendo chiunque varchi la soglia nell’atmosfera di un teatro, dove le pietanze che vanno in scena sono uniche e irripetibili. È con questa filosofia che è stata ideata L’attimo prima del bacio: non una semplice cena, ma una vera e propria esperienza alla scoperta dei cinque sensi.

Lo spettacolo che andrà in scena il 26 gennaio 2023 alle ore 20:00 mira a far vivere agli spettatori, o meglio ai protagonisti, un percorso sensoriale a 360° che porta a tavola tutte le emozioni che si vivono l’istante prima di un bacio. Tutto ciò senza l’ausilio della vista, il senso a cui l’uomo tende per natura ad appoggiarsi di più. Privarsi di questo senso per qualche ora aiuterà ad approfondire meglio gli altri quattro sensi, affidandosi alle emozioni che rumori, profumi, sapori e gesti trasmettono. Siamo abituati a sapere quello che mangiamo, a vedere le pietanze che stiamo per degustare, creandoci spesso preconcetti e barriere. Quando viene meno la vista, entrano in gioco gli altri percorsi di conoscenza: il tatto ci permette di mappare il territorio che ci circonda, i rumori ci consentono di percepire cosa la cucina sta creando e, infine, gusto e olfatto ci concedono di cogliere la pietanza che abbiamo davanti e di viaggiare nel tempo rimembrando antichi sapori e ricordi.

Da sempre celebrato nell’arte, nel cinema e nella letteratura, il bacio è uno dei gesti più affascinanti che lega le persone. Ma cosa precede il bacio? L’invito è quello di fermarsi, sedersi e scoprirlo attraverso questa esperienza sensoriale. Durante gli antipasti proveremo curiosità, buio, desiderio di scoprire, di osservare e di ascoltare. La volontà di condividere momenti sarà forte ed è qui che si inserisce la fantasia, il fascino. Il primo piatto evocherà invece l’attrazione e la chimica e, subito dopo, il secondo ci farà sentire il desiderio di sentirsi avvolti dall’altra persona. Poi di nuovo buio: bisogna attraversare l’ignoto quando ci si affida a qualcuno e, infine, ecco il dessert con l’attimo prima del bacio.

A fine cena, quando toglieremo la benda dagli occhi, ci chiederemo: abbiamo veramente assaggiato quello che pensavamo? Avremmo provato comunque queste sensazioni?

Durante la serata, grande importanza verrà data ai portaposate, creati dalle abili mani dei ceramisti di Albissola in esclusiva per Impronta d’acqua. Il lavoro dei ceramisti porta con sé un significato che si sposa completamente con quello che è il percorso della serata. L’argilla è un’incognita: arriva dalla terra, passa attraverso le mani di un uomo, entra in un forno buio e poi si trasforma in un oggetto. L’attesa all’interno del forno è lunga e permette poi di cogliere la gioia, la dolcezza e l’eleganza dell’oggetto finito. Quando il ceramista modella l’argilla e poi la inforna, non scorge il processo che porta al prodotto finito e lo stesso fanno gli ospiti che, attraverso il tatto, potranno percepire la forma dei portaposate, ma li vedranno solamente alla fine dell’esperienza.

Per chi ama avere un assaggio di come sarà strutturato l’evento, ecco il menu in otto portate: 

Antipasti

Pollo al forno, limone, rosmarino

“Buio”, il mondo sottoterra
(consistenze e cotture diverse di radici e Tuberi)

“A spasso nel bosco”
(cervo crudo, profumi di bosco)

La patata liquida alla carbonara

Primo

Ravioli di Robiola al caramello di camomilla

Secondo

Love Duck

Dessert

L’attimo prima del bacio

Impronta
Pane di argilla

Prezzo della cena a persona: 100,00 € (bevande incluse)

 

Per assicurarsi il proprio posto in platea è necessario prenotare direttamente ai recapiti del ristorante. I posti sono limitati. Impronta d’acqua è un concept nato nel 2017 a Cavi di Lavagna dall’incontro tra le esperienze dello chef Ivan Maniago e il territorio del Levante Ligure che offre materie prime di terra e di mare spesso ancora poco valorizzate. Impronta d’acqua è un teatro dove i piatti che vanno in scena sono unici e irripetibili: chi ne assapora l’essenza vivrà ogni volta un viaggio diverso. Il direttore d’orchestra e il regista sono lo chef Ivan Maniago e Sophie Madeleine che pongono grande attenzione ai prodotti locali, non solo quelli ittici, ma anche dell’entroterra grazie a un proficuo rapporto con pescherecci, coltivatori e allevatori del luogo con i quali hanno instaurato un rapporto di rispetto e fiducia. Una stella Michelin nel 2020, il riconoscimento sancisce un punto nel lungo percorso di crescita ed evoluzione del ristorante, che fa della ricerca il modus operandi fondamentale e punta a diventare collettore delle prestigiose realtà del territorio lavagnese, i cui prodotti valorizzano il patrimonio enogastronomico ligure e non solo.

 

Multiverso

ATMOSFERA INTIMA, 100% NEWYORKESE, CON VISTA SULLO SKYLINE DI MILANO

 

Per il giorno più romantico dell’anno, regala un’esperienza unica: immergersi nella spettacolare cornice di Rivington, il primo ristorante di ispirazione newyorkese all’interno dell’Hyatt Centric Milan Centrale, l’hotel che strizza l’occhio alla moda e al design con una delle viste più mozzafiato della città.

L’esperienza prevede un menù dedicato, una notte in una camera King con colazione e una bottiglia di Franciacorta Purabolla e fragole per il dopocena, oltre all’ingresso nell’area spa.

 

Seduti tra le vetrate a tutta altezza con vista sullo skyline di Porta Nuova, immersi in un’atmosfera jazzy a lume di candela, Rivington promette grandi emozioni a tutti gli innamorati, catapultandoli in un viaggio culinario e sensoriale 100% made in NYC.

 

Il menù, composto da 4 portate con vini inclusi in abbinamento, prevede: le famose “Ostriche alla Rockfeller”, cotte al vapore e servite con spinaci e formaggio pecorino cremoso, la profumata “Capasanta scottata” con crema al Bloody Mary e finger lime e l’intenso “Crudo di scampo con salicornia, uova di salmone e Patanegra disidratato”.

Come main course, un “Risotto riserva San Massimo con crema di Castelmagno, cuore di barbabietola, nocciole e fave di cacao tostate” e la “Costoletta di agnello pré-salé in bassa temperatura con pane alle erbe, jus ai frutti rossi e patate tartufate.  E, per finire, l’iconica New York style Cheesecake. 

 

Nell’intimità dell’area SPA dell’hotel, gli innamorati potranno trascorrere un paio d’ore di totale relax, tra un idromassaggio all’interno del suggestivo bagno romano, una sauna, un bagno turco, una grotta di sale, docce sensoriali e perdersi sotto una volta stellata con indimenticabili giochi d'acqua.

 

L'ingresso di Rivington si trova in Via G.B. Pirelli 20. I clienti vi accedono tramite un ascensore dedicato che li catapulta nel cuore di Manhattan.

Rivington è aperto dal lunedì al sabato dalle ore 19.30.

Info e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 348 968 7419 

Pacchetto San Valentino per due persone costo indicativo: 450€.

Cena con Menù San Valentino: 180€.

 

 

Meridian Communications Srl

MIRROR: IL 4 MANI CHE VALORIZZA L’ATTENZIONE ALLA MATERIA PRIMA E AI SUOI UTILIZZI

 

Chef Nicola Bonora ospita a Motelombroso chef Jorg Giubbani di Orto by Jorg Giubbani per dare vita a un sorprendente viaggio gastronomico

 

Chi lo conosce lo sa: la cucina dello chef stellato Jorg Giubbani si caratterizza per una tecnica attenta alla digeribilità, al rapporto nutrizionale e alla connessione tra mare, orto e montagna. La direzione che ha preso la sua filosofia rappresenta al meglio il concetto di sostenibilità, grazie al rispetto totale della materia prima e della sua stagionalità. Ciò significa saper adattare la propria offerta e fare in modo che le tecniche utilizzate per la preparazione dei piatti tengano conto delle svariate proprietà degli ingredienti, delle sfumature di gusto apportate dai diversi tipi di cottura e dal saperle coniugare con condimenti ed erbe differenti. E in un certo senso, sono proprio quest’ultime a divenire il terreno comune su cui è stato ideato il 4 mani in programma martedì 24 gennaio: Mirror, per la serie di incontri “Take a look at the world” promossa da Motelombroso e dal suo team.

Nicola Bonora apre infatti la sua cucina allo chef ligure, con l’intento di creare un menu unico ed esclusivo. La serata vedrà anche la straordinaria partecipazione di In Aéras, Ancient herbal ritual from Sardinia for Contemporary Care. Il brand di skincare e lifestyle Made in Sardinia fondato da Alice Ziccheddu e concepito per prendersi cura di mente, corpo e anima grazie all’intima connessione con la natura più pura e potente dell’isola, accompagnerà gli ospiti aprendo il coinvolgimento di tutti i sensi, in un viaggio tattile e olfattivo, oltre che culinario.

L’idea riprende una comune filosofia di pensiero, condivisa dai due chef e dalle loro brigate, che raggiunge la massima espressione nelle loro preparazioni: una ricerca continua che porta a scoperte innovative, dove a fare da bussola è l’eliminazione degli sprechi e l’osservanza della stagionalità. Per coniugare al meglio la serata, i due cuochi hanno studiato un menu il cui punto di incontro è ciò che sta nel mezzo delle loro terre natali, la Sardegna e la Liguria: il Mar Mediterraneo e in particolare la tipica macchia mediterranea. Le sue essenze e i suoi odori diventano aspetti fondamentali per proporre una cena che sottolinea come la natura e il suo rispetto rappresentino una risorsa imprescindibile per il benessere della persona.


Mirror
accoglierà 26 ospiti, un numero di coperti che permetterà agli chef di prendersi cura di ognuno e alle esperienze proposte da In Aéras nel corso della serata di essere vissute con attenzione: i partecipanti sapranno godere di tutti i dettagli e di tutte le sensazioni. Motelombroso aprirà le sue porte alle ore 19:30, proponendo un aperitivo di benvenuto e invitando poi a prendere posto all’unico tavolo imperiale di specchio alle ore 21:00 per iniziare la cena. Mirror si prospetta come un’occasione unica, in cui le personalità dei due chef sapranno trasportare i commensali in una dimensione fuori dal tempo, dove al centro c’è l’individuo e il suo lifestyle, in strettissima sintonia con la natura, i suoi prodotti, i suoi profumi, i suoi sapori e i suoi ritmi.

Aperitivo dalle ore 19:30
Cena ore 21:00

Menu degustazione MIRROR 130€

Pairing bevande 80€

 

Multiverso

IL RISTORANTE KOSMO TASTE THE MOUNTAIN DI MOTTOLINO FUN

Il ristorante Kosmo Taste the Mountain di Mottolino Fun Mountain organizza una cena d’eccezione in collaborazione con lo chef pluristellato Norbert Niederkofler

 

Grande successo per la cena a otto mani nel nuovo ristorante di Mottolino Fun Mountain, con un menù realizzato dallo chef Norbert Niederkofler con Fabio Curreli, Executive chef di AlpiNN-Food Space & Restaurant, insieme a Michele Talarico e Matteo Grasso, il duo - Chef e Sous Chef – che cura la cucina di Kosmo Taste the Mountain.

 
 
 
 

Livigno, 17 gennaio 2023_ Più che una cena un’esperienza a tutto tondo: l’arrivo di Norbert Niederkofler al Kosmo Taste the Mountain – Livignodi Mottolino ha suscitato l’entusiasmo di tutti, ospiti, staff, chef e operatori del territorio. È stata l’occasione rara di accogliere, nelle cucine valtellinesi, uno dei simboli della cucina di montagna, tre stelle Michelin e Stella verde per la sostenibilità. Non sarà ad ogni modo l’ultima: ci sarà un nuovo appuntamento nel mese di aprile 2023.

Lo chef altoatesino ha curato antipasto e secondo insieme a Fabio Curreli, l’Executive chef di AlpiNN-Food Space & Restaurant di Plan de Corones, la “casa” di Cook the Mountain. I resident chefs, ovvero Michele Talarico e Matteo Grasso, rispettivamente Chef e Sous Chef di Kosmo, si sono invece occupati di realizzare il primo e il dolce.

Un menù specialissimo, e più unico che raro: è stato difatti ideato esclusivamente per la serata del 13 gennaio.

Otto mani hanno creato un’armonia di sapori che ha sorpreso tutti i presenti. La cena ha rappresentato anche un interessante e costruttivo momento di confronto con i ristoratori e gli operatori turistici di Livigno che hanno partecipato all’esperienza.

La serata ha permesso di raccontare, nel modo migliore, come la filosofia etica Cook the Mountain rappresenti un punto di svolta nella ristorazione di montagna. Ideata da Niederkofler, è la fonte di ispirazione alla base del progetto di Kosmo, inaugurato da poco più di un anno. Una proposta basata sul rapporto instaurato con i produttori del territorio e gli ingredienti locali di stagione. Senza sprechi: tutto ciò che entra in cucina si trasforma in ingrediente, opportunamente trattato. Grazie a questo approccio Kosmo si apre a un target ampio e desideroso di novità.

L’evento è stato anche l’occasione per scoprire i nuovi Headquarters di Mottolino Fun Mountain, la struttura che ospita il ristorante. Si tratta della prima opera olimpica privata per Milano-Cortina 2026, un centro servizi unico nel suo genere in Italia, che incorpora un innovativo hub digitale.

SAIMIR XHAXHAJ: QUANDO I RICORDI DI INFANZIA DANNO VITA A UN MENU ESCLUSIVO

 

SAIMIR XHAXHAJ: QUANDO I RICORDI DI INFANZIA DANNO VITA A UN MENU ESCLUSIVO

Passato di pomodoro è composto da otto portate, in equilibrio tra la tradizione albanese e le rivisitazioni dello chef

12 gennaio 2023, Verona – Da sempre Saimir Xhaxhaj racconta le sue origini creando i suoi piatti: nel menu del ristorante La Canonica alcune preparazioni parlano albanese, hanno ingredienti che rimandano alla terra natale dello chef e ai sapori della sua infanzia. Il riscontro positivo dei clienti affascinati è diventato ora motore per una nuova sfida: creare un intero menu che facesse di quei gusti e profumi appartenenti alle origini un ponte tra l’Italia e l’Albania, capace di collegare il passato impreziosendo l’attuale. Nasce così il menu Passato di pomodoro: otto portate che valorizzano la semplicità della cucina albanese, tradizione assaporata e apprezzata dallo chef fino a quanto non si è trasferito in Italia.

Il richiamo ai sapori casalinghi è accompagnato da una certa nostalgia: “Ogni piatto di questo percorso è collegato a ricordi, alle ricette della nonna, ai profumi che percepivo in casa e alla ricchezza che sapevamo cogliere anche nelle preparazioni più semplici, allora considerate povere. I nomi dei piatti o la loro descrizione non vengono presentati con il menu: chi lo sceglie si lascia trasportare in un viaggio che è altrove e in un altro tempo, il tutto condotto dallo chef che racconta il piatto al servizio di ogni singola portata, parlando così anche un po’ di sé.

Affinché si riescano a percepire tutte le emozioni e le sfumature di un piatto, trovo fondamentale raccontare come è nato, come è composto e come è stato ideato. Se avessi scelto un nome per ogni piatto, sarebbe certamente stato un nome albanese, chiaro per me ma non per i miei ospiti”.

Fondamentale il contributo di Luca Peretti, sommelier e responsabile di sala, che ha abbinato a ciascuna portata alcune etichette della più che fornita cantina del ristorante. Chi ha provato il menu è rimasto stupito da alcune note di sapore che hanno inaspettatamente saputo collegare due paesi e le loro rispettive cucine, attraverso gusti legati all’infanzia di ciascuno.

Per spiegare come Passato di pomodoro evochi emozioni e richiami inusuali, basti pensare che l’infuso albanese servito prima del dessert, è in realtà la stregonia italiana: un thè tipico e diffuso anche in Sicilia. 
Con questo menu, Saimir Xhaxhaj e in generale La Canonica continuano in una direzione di spiccata originalità che, senza timore, tenta l’ospite trasportandolo in territori inizialmente sconosciuti: con passione e dedizione, lo chef e le sue preparazioni sanno rendere anche i gusti più stranieri, familiari e testimoni di richiami al passato.

Il menu Passato di pomodoro è disponibile fino alla fine del mese, al costo di euro 110 bevande escluse. Per chi sceglie di farsi guidare anche sulla scelta del vino, l’abbinamento viene proposto al costo di euro 90.

 

La Canonica 
Creare in totale libertà: una cucina di qualità che non impone limiti o confini all’inventiva dello chef Saimir Xhaxhaj e della sua brigata. È così che nasce l’esperienza del ristorante La Canonica, grazie all’intuito del patron Lorenzo Donadel che ha deciso di scommettere fin da subito, in un rapporto di reciproca fiducia, sulla sua creatività e su un progetto che ha la curiosità e la voglia di osare nel suo DNA. Un sentimento che anima Saimir e tutti i suoi collaboratori. La cucina dello chef valorizza il patrimonio enogastronomico locale con suggestioni e rimandi provenienti da diverse culture. Quella che si può degustare a La Canonica è una versione alta e moderna del patrimonio culinario italiano, capace di rielaborare magistralmente i sapori della memoria e della tradizione con sempre nuovo estro e nuovo slancio; una cucina contemporanea, vivida e libera espressione di storie, idee, tecniche e culture. Il maître e sommelier del locale, Luca Peretti, condivide con lo chef la stessa passione per la ricerca e per la sperimentazione, per gli abbinamenti innovativi e sorprendenti. Il risultato è una cantina ricca di etichette di pregio, attenta ai piccoli produttori e alle eccellenze artigianali locali, a cui si affiancano le creazioni uniche di Luca, bevande e fermentati rigorosamente home-made.

Ristorante La Canonica
Vicolo S. Matteo 3 – 37121 Verona
Tel. 0454 732625
ristorantelacanonicaverona.it

 

HORTERIA, LA NUOVA APERTURA A FILIERA CORTISSIMA IN MOSCOVA A MILANO

 

 

Un progetto di due giovani under 35, Giorgia Codato e Mauro Salerno 

 

Il nuovo indirizzo in via della Moscova 24 a Milano è una cucina autentica che vuole essere uno strumento per introdurre le persone alla cultura del cibo in un ambiente genuino e di fiducia, dove la sperimentazione culinaria viene arricchita dalla consapevolezza del proprio impatto sul mondo. Il progetto è di due giovani under 35, Giorgia Codato, classe 1988 e Mauro Salerno, classe 1990.

Horteria Mirano nasce nel 2017 dal desiderio di Giorgia di creare un luogo in cui “poter stare bene” insieme al cibo. 

È proprio a Mirano che avviene il fatidico incontro tra lei e Mauro che, in viaggio per lavoro, rimane incantato dal progetto e dalla passione di Giorgia. Da qui nasce la decisione di aprire una nuova sede di Horteria nella città metropolitana di Milano.

Green senza essere vegani o vegetariani, la selezione dei prodotti viene fatta a filiera cortissima come Domus Salerno, azienda agricola di proprietà di Mauro Salerno, a conduzione familiare ospitata nel cuore più verde del Parco Nazionale del Cilento, a Vallo di Diano e Alburni, come il prezioso olio extravergine di oliva che si può degustare in accompagnamento ai piatti. Il nome stesso del locale, Horteria, è un chiaro richiamo alla genuinità dei prodotti dell’orto di casa. Ma non si tratta di un locale per vegetariani, ma per chi ama un'alimentazione corretta e ragionata, ma allo stesso tempo gourmet: proteine come carne e pesce non mancano, ma il vegetale e la sua trasformazione vengono esaltate al medesimo livello. Ricerca della materia prima, filiera corta e creatività non mancano in cucina. Passione ed estro la completano. Il design del locale segue questa filosofia, pulito, piante come decorazione e come protagoniste in tanti piatti. La sala vive di un’atmosfera propria: piante, legno, argilla, corten emergono in un contesto dalla forte espressività. La sala è intima e raccolta, come il servizio, attento, premuroso e gestito direttamente da Giorgia e Mauro.

L’attenzione per la sostenibilità e lo spiccato senso creativo che li contraddistinguono sono espressi non solo attraverso i piatti, ma anche esaltati dalla carta dei vini e dal menù, realizzati saggiamente con il riutilizzo di scarti alimentari. La prima è creata a partire dalla buccia dell’uva, mentre il secondo da quella d’arancia.

 

Giorgia Codato e Mauro Salerno

Figlia d'arte, Giorgia Codato  seguiva spesso il padre a Venezia dove lavorava come chef e nel poco tempo libero che aveva curava l'orto di casa, che usava come test per i suoi piatti. Laureata in psicologia, approfondisce in particolare il campo dei disturbi dell’alimentazione; il progetto Horteria nasce dopo un tirocinio post laurea a Londra dove, dopo aver lavorato in diversi ristoranti, si rende conto quanto intimo e forte possa essere il legame tra il cibo e la mente e quanto abbia da dire di ognuno di noi. Questa consapevolezza nasce anche, e soprattutto, dalla sua esperienza personale con i disturbi alimentari da giovane. Dopo questo periodo negativo nasce in lei il profondo desiderio di aiutare gli altri ad avere un rapporto sano con il cibo. Cucinare per le persone prestando attenzione alla materia prima, vedere nei loro occhi soddisfazione e gratitudine la fanno sentire viva e fiera di compiere questo mestiere e perseguire la sua missione personale.

Giorgia, Mauro e la squadra di Horteria lavorano ogni giorno con entusiasmo per offrire ai propri clienti un cibo sano, di qualità e bello sia esteticamente che qualitativamente.

Mauro Salerno nasce a Como, ma trascorre molto tempo con il papà, di origini cilentane e negli uliveti che possiedono in Campania. Crescendo, nel tempo libero, diventa parte “attiva” nell’ecosistema e fornisce un aiuto concreto alla manutenzione dell’orto: semina, innesta, raccoglie. Cresce quindi con un’idea chiara di stagionalità, filiera corta, territorio, educazione alimentare. Tematiche diventate i pilastri del suo locale e che sposa con la compagna Giorgia nella loro Horteria. Prima di approcciarsi al mondo della ristorazione, Mauro studia economia e management a Milano, lavora in una società di consulenza per svariati anni per poi decidere che le passioni devono essere coltivate con l’obiettivo di far nascere qualcosa, proprio come faceva da ragazzo con la terra dell’orto. 

 

Lo chef e la cucina

Roberto Cogni, classe 1994 di Magenta, ha iniziato subito all'estero con un'esperienza nella gestione di un ristorante a Valencia. Tornato in Italia, ha lavorato con lo chef Antonello Colonna a Milano per poi diventare sous chef al ristorante Desco. 

A fare da spalla a Roberto sono Leandro Santoli e Hisham Bendebka. Entrambi hanno collezionato importanti esperienze lavorative,  Leandro come membro di Gucci Osteria e Attimi di Heinz Beck, mentre Hisham di Langosteria e Trippa.

Tra i piatti signature di Horteria, la tartare di manzo con marmellata di tuorlo, verdure pickles, pane di segale e finocchietto; Horto (tripudio green con verdure cotte, crude e fermentate); la zuppa di cipolle con formaggio fontina d’alpeggio e tuille di verdure; i ravioli ripieni di coda di toro e cioccolato amaro; come secondo il diaframma di cavallo con chimichurri e cavolo romanesco e come dolce la tatin di mela e gelato allo yogurt. Degustazione 3 portate a 60 euro, da 5 portate a 80 euro. 

 

Horteria

via Della Moscova, 24 Milano

Telefono: 353 4419985

E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Orari

Dal Martedì al Sabato : 12:00 > 15:00 – 19:00 > 23:30

La Domenica: 12:30 > 15:00

Chiuso il Lunedì

 

Camilla Rocca

LA TABLE D’ANTONIO SALVATORE ENTRA NELLA CLASSIFICA DEI 50 MIGLIORI RISTORANTI ITALIANI NEL MONDO

 

Con il 23° posto viene riconosciuto l’impegno dello chef Antonio Salvatore nel rappresentare il meglio del Made in Italy all’estero

Con il 23° posto viene riconosciuto l’impegno dello chef Antonio Salvatore nel rappresentare il meglio del Made in Italy all’estero

20/12/2022, Monte Carlo – Durante il Gran Gala della guida 50 Top Italy del 13 dicembre scorso, è stata svelata l’attesissima classifica annuale dei 50 Migliori Ristoranti Italiani nel Mondo 2023. Nell’elenco dei più importanti interpreti di cucina italiana all’estero, lo chef Antonio Salvatore ha debuttato al 23° posto con il ristorante La Table d’Antonio Salvatore presso il Rampoldi di Monte Carlo. L’inclusione tra i Top 50 sancisce il riconoscimento del suo rinnovato impegno nel raccontare ai monegaschi la cultura del Belpaese, che trova una delle sue migliori espressioni proprio nell’enogastronomia.

Oltre alla maestria in cucina, la chiave del successo dello chef Salvatore è la sua grande capacità di coinvolgere la brigata in un obiettivo comune: rendere il ristorante un’isola di creatività e eccellenza italiana nel Principato. “Sono onorato e orgoglioso di essere stato inserito tra i migliori ambasciatori della cultura gastronomica del nostro paese. Devo ringraziare il mio team per questo risultato, i nostri i sacrifici sono stati ripagati” ha commentato Antonio Salvatore. In particolare, è stato importante il ruolo ricoperto dalla proprietaria e partner del ristorante Rampoldi, Ekaterina Verozub. Il loro sodalizio proseguirà anche in futuro con nuove avventure, tra cui l’imminente apertura di Rampoldi New York, insegna oltreoceano del gruppo MCHG.

 

LA TABLE D’ANTONIO SALVATORE

All’interno del leggendario ristorante di Monte Carlo Rampoldi, l’Executive Chef Antonio Salvatore ha ritagliato uno spazio di raffinata intimità dove le emozioni gastronomiche ed enologiche trovano il loro punto di eccellenza, La Table d’Antonio Salvatore. Un concept nuovo in cui la personale e continua indagine creativa dello chef si esprime attraverso una carta esclusiva dalle radici italiane e accenti francesi che rompe con i cliché dell’alta cucina. Nel 2021 la Stella Michelin ha confermato il valore della sua intuizione artistica e del suo instancabile lavoro, una gratificazione che non segna un traguardo finale per uno chef la cui ricerca dell’eccellenza non si ferma mai.

 

LA TABLE D’ANTONIO SALVATORE 

3, Avenue des Spélugues - 98000 Monaco 

+377 93 30 70 65

 

Petra Cucci

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