Ristoranti
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IL 22 AGOSTO NORBERT NIEDERKOFLER SARÀ ACCANTO A MICHELE TALARICO ALLA TÉA DEL KOSMO
Un fine dining a 8 mani per celebrare l’autentica cucina di montagna. Una cena per sole 14 persone
Più che una cena, si preannuncia come un’esperienza unica. Un menù a otto mani, ideato per l’occasione, e una location nuova e suggestiva in perfetta sintonia con la filosofia che ispira i piatti degli chef Michele Talarico di Kosmo Taste the Mountain e di Norbert Niederkofler, tre stelle Michelin e Stella verde per la sostenibilità.
Lo chef altoatesino – che da poche settimane ha aperto il suo nuovo Atelier Norbert Niederkofler a Villa Moessmer, Brunico (Bolzano) - torna così a Livigno, per firmare un evento che porterà gli ospiti a vivere una nuova esperienza di gusto con la montagna.
Martedì 22 agosto, Niederkofler e Talarico saranno per la prima volta insieme alla Téa del Kosmo: ad affiancarli Mauro Siega, executive chef dell’Atelier Norbert Niederkofler, e Matteo Grasso, sous chef del ristorante Kosmo Taste The Mountain.
Téa può essere definita la “piccola baita" di Kosmo Taste the Mountain, poiché si trova all’ultimo piano della struttura e in uno spazio chic e raccolto che ricorda i confortevoli chalet di montagna. Lo stesso nome è evocatore: “Téa” nella tradizione livignasca è la baita in legno, l'estetica e il concetto della Téa riflettono l'idea di una cucina etica di montagna, evidenziando il legame con il bosco e gli alpeggi locali. L'ambiente combina il calore dei materiali tradizionali, come la pietra e il legno, con la modernità della cucina contemporanea. La Téa – tra i primissimi ristoranti fine dining di Livigno, che ha aperto le porte agli ospiti da questo luglio 2023 - ha come obiettivo principale non solo quello di offrire un'esperienza gastronomica unica e memorabile, ma anche di far scoprire ai clienti il meticoloso lavoro dietro ogni piatto creato.
Il menù della serata, ideato per un massimo di 14 ospiti, prevede una prima parte di aperitivo che verrà servito in terrazza, e a seguire la cena vera e propria articolata in cinque portate.
A firma di Michele Talarico, chef della Téa: cavolo rapa con nocciola, ribes bianco e erbe di montagna (prima portata); anguilla, acetosella, limone e larice (quarta portata). Dell’Atelier Moessmer Norbert Niederkofler: il risotto ai porri bruciati “bordolese” di ribes nero e tastasal di agnello (seconda portata); pane e burro (terza portata); e infine la Mountain cheesecake per concludere l’esperienza in dolcezza.
DOC-COM
A TAORMINA APRE BATU, IL NUOVO RISTORANTE GOURMET DEL 5 STELLE LUSSO GRAND HOTEL SAN PIETRO
Un nuovo indirizzo che nasce dall’amore per la Sicilia e che si fonde con il rispetto e la passione per la cucina. Batu, il ristorante gourmet del Grand Hotel San Pietro di Taormina, apre le sue porte ed è pronto ad accogliere una clientela sempre più esigente e raffinata.
Situata sulla costa orientale della Sicilia, Taormina è una delle mete più ambite della Sicilia. I suoi paesaggi da cartolina che regalano vedute sconfinate sul mar Ionio e sull’Etna, i profumi della cucina siciliana che si diffondono nelle vie della città e il ricco patrimonio artistico e culturale fanno di Taormina una delle città più affascinanti dell’intera regione, tanto da essere definita come la Perla dello Ionio.
Il Grand Hotel San Pietro, un 5 stelle lusso del gruppo Lindbergh Hotels & Resorts, è l’indirizzo perfetto per un soggiorno dai sapori siciliani. L’hotel sorge all’interno di una villa del ‘900 che ha subito un importante intervento di ristrutturazione durante lo scorso inverno. Una volta entrati in questo paradiso terrestre, i turisti verranno avvolti dal profumo inebriante della macchia mediterranea che avvolge la struttura; inoltre, i più romantici potranno gustarsi una cena a lume di candela alla Rotonda sul Mare, una terrazza a picco sullo Ionio che offre la possibilità di celebrare, in totale riservatezza, momenti speciali.
Non è da meno l’offerta gastronomica dell’hotel che regala un viaggio senza sosta tra i sapori e i profumi di questa magica terra. Oltre al Giardino degli Ulivi, il ristorante del Grand Hotel San Pietro, turisti e amanti del buon cibo ora potranno vivere una vera e propria esperienza sensoriale al nuovo ristorante gourmet Batu. Il nome del ristorante si ispira ai fiori dell’ulivo, che sbocciano nel periodo compreso tra maggio e giugno; non si conosce l’esatta origine della parola batu ma si pensa derivi dal greco antico e il termine veniva utilizzato per riferirsi ai fiori di ulivo. Il forte legame con quello che viene considerato l’oro verde ritorna poi in tutto il menu, a partire dalla copertina che presenta rami di ulivo fioriti per poi passare a un percorso degustazione denominato La raccolta delle olive, che mixa prodotti della terra e il profumo e l’aroma inconfondibile delle olive. Altro menu degustazione che rispecchia perfettamente l’estro dello chef è Luca, ago e filo: Miuccio, in questo caso, si fa guidare dalla sua creatività che in cucina trova la sua massima espressione e, proprio come in una sartoria dove si cuciono su misura degli abiti, così preparerà piatti ascoltando le emozioni e le sensazioni dei suoi ospiti, trasformando i desideri dei suoi commensali in vere e proprie opere d’arte da degustare. A fare da cornice a questa magnifica esperienza, l’hotel che, con la sua maestosità, avvolge dolcemente gli ospiti e i profumi tipici della macchia mediterranea, il tutto in un contesto di estrema pace e tranquillità con una vista mozzafiato sul mare.
Così come nel Giardino degli Ulivi, alla guida di Batu c’è l’Executive Chef e uno dei 10 Ambasciatori del Gusto siciliani, Luca Miuccio. Dopo una serie di esperienze importanti in Italia e all’estero, Miuccio torna in Sicilia, consapevole del fatto che la sua terra natia è in grado di offrire gli spunti necessari e le materie prime per dare vita a un autentico spettacolo di sapori. Quella che propone è una cucina che punta a esaltare la cultura siciliana, offrendo così la possibilità ai suoi ospiti di continuare il viaggio alla scoperta della Sicilia anche a tavola; attraverso giochi di consistenze, materie prime di qualità e di stagione, lo chef mira a far esprimere al massimo delle sue potenzialità un ingrediente. Tra i vari piatti che meglio rappresentano lo chef e il suo amore incondizionato verso la Sicilia c’è la ricciola alla brace con umami di pomodoro, un piatto semplice ma di grande gusto che racchiude la cultura e la tradizione culinaria della Sicilia.
Ad accompagnare lo chef Miuccio in questa nuova avventura ci saranno Luigi Bonomo, Food & Beverage Manager, Raffaele Nicotra, Sommelier che saprà guidare gli ospiti nella scelta del migliore vino da accompagnamento, e dulcis in fundo Sandro Mazza, Pastry Chef dell’hotel che si occuperà di chiudere in bellezza l’esperienza culinaria al Batu.
Eva Barri
LE TAVOLE DEL MANGIARBENE: LA CANTINA DEL PRIMITIVO
Di Virgilio Pronzati
La Cantina del Primitivo: un angolo di Puglia a Genova
La Puglia vanta un patrimonio storico, culturale, gastronomico e paesaggistico tra i maggiori d’ Italia. Da sempre è al vertice nazionale per olio (60%) e vino. Nel passato per quantità, oggi per qualità-prezzo. Ben noti i suoi oli DOP Collina di Brindisi, Dauno, Terra d’Otranto, Terra di Bari e Terre Tarentine. Se su una bottiglia d’olio extravergine di oliva c’è scritto da olive italiane, significa che almeno l’80% è pugliese!
Antonio, Miriana e Anna Palummieri
Sul vino c’è stato un cambiamento nell’ultimo trentennio: Prima era considerato vino da taglio, ossia massicciamente importato in molte regioni del nord per dare stuttura ai diversi vini rossi, anche a quelli blasonati. Oggi la Puglia produce vari tipi di vino Doc e Igt di equilibrata struttura e alcolicità e per tutti i gusti e le tasche. Sulla cucina ci sarebbe altrettanto da dire. Più che cucina regionale, è provinciale. Esistono la cucina barese, tarantina e brindisina.
Come per alcune regioni del sud, la gastronomia si è arricchita di contaminazioni derivate dall’invasione di non poche etnie. Una ricca cucina di mare e di terra, policroma, ricca di aromi e sapori ma naturale e genuina. Il piatto più conosciuto è le orecchiette con cime di rapa che, nel tempo, sono seguite in golose versioni per tutti i gusti e in tutte le salse: quelle con ceci e purea di fave, con salicornia (asparago di mare), al prosciutto di Faeto, con le cozze tarantine…
A Grottaglie città della ceramica e delle orecchiette: “Orecchiette nelle ‘nchiosce (i suggestivi vicoli bianchi) – on the road”, l’attesa manifestazione enogastronomica giunta alla 9a edizione che si terrà martedì 8 e mercoledì 9 agosto 2023. Ma ora è la volta di parlare della Cantina del Primitivo, un angolo di Puglia a Genova, situato alla metà della trafficata via Cornigliano. Un locale caratteristico, accogliente dove mangiare le autentiche golosità della cucina pugliese, abbinate ai migliori vini della stessa regione e, non solo.
Volte in mattoni, pareti in pietra e tinte in rosso-mattone, con mensole colme di bottiglie di vino in gran parte pugliesi, ma con buona scelta di etichette piemontesi e toscane. Un angolo della musica per sentirla e suonarla, una saletta con un grande tavolo dove è possibile pranzare e cenare proiettando slides e video per siglare eventi famigliari o di lavoro.
Il locale nacque nel 2009, quando Antonio Palummieri, originario di Manduria ed appassionato di vino e gastronomia pugliese, si trasferì a Genova per lavoro. Per dieci anni fu cantina-enoteca, nel 2019 diventò ristorante. Ad accogliervi troverete Antonio che con la dovuta cordialità, vi consiglierà il meglio delle varie proposte realizzate da Anna, moglie e provetta cuoca.
Tra gli antipasti, muscoli gratinati, crostini con gamberetti ed ortaggi. Ghiotti primi piatti con spaghetti al vino rosso, orecchiette cacio e ricotta salata e sugo fresco e spaghetti alle vongole; involtino di suino e broccoletti, lumache in umido. Il tutto congenialmente abbinato a buoni vini pugliesi e piemontesi ad un prezzo più che onesto.
Non solo: Se già con i piatti citati merita il viaggio, ci sono altre due ragioni per ritornarci periodicamente: l’eccellente pasta fresca fatta quotidianamente dalla figlia Miriana per il ristorante e l’asporto, l’acquisto di ottimi Primitivo di Manduria Doc in bottiglia e, in particolare, di buoni vini sia in bag box che sfusi, ideali e convenienti per il desco quotidiano.
Una piacevole esperienza che ho condiviso con i seguenti colleghi della stampa: Luca Bartesaghi (Liguria Notizie), Monica Benedetto (food blogger), Marco Benvenuto (Zena a Toua), Cristina Capacci (Radio Babboleo), Fernanda Demuru (food blogger), Massimiliano (Lussana Telenord), Domenico Papalia (Genova3000), Franco Ricciardi (Faro di Roma e Telegenova), Pietro Scioni (PSG Production), Tomaso Torre (Goa Magazine) e Paolo Zerbini (Telenord).
La Cantina del Primitivo
Via Cornigliano 204 R
Per prenotazioni:
Tel: 010 6011873
Cell: 3454619152
IL NUOVO MENU DEL RISTORANTE A SPURCACCIUN-A
Nei due menu degustazione e in quello à la carte nuove e ricercate proposte
che celebrano la tradizione ligure attraverso i suoi ingredienti principe,
ma la interpretano con abbinamenti sorprendenti e contaminazioni culturali frutto
delle esperienze internazionali dello Chef Simone Perata
L’estate porta sempre con sé una ventata di novità. Al Ristorante A Spurcacciun-a di Savona, sulla Riviera di Ponente, la bella stagione regala un nuovo menu, firmato dallo Chef Simone Perata che dal 2018, dopo diverse esperienze all’estero, è tornato nella sua Liguria e ha sposato il progetto ristorativo della famiglia Tiranini da oltre un secolo alla guida della Spurcacciun-a.
Il nuovo menu si compone di piatti inediti e ricercati, che rispettano in pieno i “canoni” della cucina dello chef: decisa, con sapori netti e ben definiti.
La proposta si declina in due menu degustazione d’eccezione, Alta e Bassa Marea, rispettivamente in undici e otto passaggi; in un percorso di quattro portate (Brezza Marina), disponibile solo a pranzo, che prevede una selezione dei piatti più iconici del ristorante A Spurcacciun-a; e nel menu à la carte suddiviso in sei antipasti, cinque primi piatti, cinque secondi piatti, e quattro dessert.
Nel menu degustazione Bassa Marea sono protagoniste portate dai sapori decisi, che lasciano sempre spazio al mare e ai prodotti tipici liguri. Nella cucina di A Spurcacciun-a, infatti, ogni giorno approdano pescatori, contadini, allevatori e piccoli produttori locali con le loro primizie. È grazie ai loro prodotti che nasce, ad esempio, la Spuma di rocoto, ceviche, gelato all’oliva taggiasca e alghe croccanti, una ricetta che si ispira a un piatto tipico dei Paesi dell’America Latina in cui il pesce o i frutti di mare crudi vengono abbinati a delle spezie, tra cui il peperoncino. Lo Chef Perata ha scelto il rocoto, una varietà di peperoncino originaria del Perù. In Bassa Marea ci sono anche Cocotte di riccio… omaggio a Claudio, piatto dedicato a Claudio Tiranini, l’ex chef e patron del ristorante A Spurcacciun-a scomparso improvvisamente nel 2022, la trippa di capesante, pecorino, katsuobushi (carne di tonno striato essiccata, affumicata e fermentata, ingrediente della cucina giapponese) e Cuore di bue servito con un sorbetto al limone e basilico.
Tra gli antipasti la Liguria viene celebrata nei Novellini, polenta morbida Mulino di Sassello e asparagi viola di Albenga, presidio Slow Food, come la toma di Pecora Brigasca utilizzata per condire gli gnocchi piastrati, con pil-pil di baccalà, zucchetta trombetta e nduja.
Come primo piatto lo chef propone anche una ricetta tipica della cucina ligure di Levante, il ciuppin: un passato di pesce con cui Perata condisce degli spaghettoni. E dopo il Tonno rosso alla brace con salsa Périgueux, grande classico della gastronomia francese, per finire un fresco Mojito e un cremoso all’olio extravergine taggiasco, asparago viola di Albenga, gianduia, limone.
Il menu degustazione Alta Marea prevede due dei signature dish dello chef Perata: la Millefoglie di foie gras, tonno rosso, alga nori, daikon marinato e sumiso (personale re-interpretazione di un famoso icon dish di Martin Berasategui), e Il mio Cappon Magro, un piatto di grande tradizione ligure tra storia e contemporaneità.
Oltre alla Spuma di rocoto, ceviche, gelato all’oliva taggiasca e alghe croccanti, presente anche nel menu Bassa Marea, in Alta Marea spiccano il Kitsch Tea, tortellini di nocciola, zuppa di miso (un piatto presente nel menu dello scorso anno che ha riscosso particolare successo) e la Linguina fredda, tonno rosso, caviale, melanzana alla brace.
Nel percorso Alta Marea carne e pesce si alternano in un’esplosione di sapori che fa fare il giro del mondo a tavola: dalla Liguria con il gambero viola di Sanremo, gazpacho alle fragole, fagioli di Pigna, curry rosso, si approda in Corea con il kimchi di fragole che accompagna il Piccione alla brace assieme alle ciliegie.
Altra ricetta davvero particolare è il Risotto Riserva San Massimo, aglio orsino, capasanta e triglia affumicata, lampone fermentato, così come la Cima di pescatrice alla Wellington e salsa d’ostrica, con cui Chef Perata rivisita in versione “marittima” l’iconico piatto genovese (nella versione tradizionale con carne di vitello e verdure).
E prima del dessert Il Limone in Giardino (un “finto” limone ripieno di una mousse al limone e yuzu, adagiato su diversi tipi di crumble che ricordano il terroir, e accompagnato da un sorbetto allo shiso del giardino della Spurcacciun-a) un Gin tonic alla Rosa di Tiglieto.
Il menu à la carte, infine, propone alcuni dei piatti dei due menu degustazione Bassa Mare e Alta Marea insieme ad altre originali creazioni, come l’Anguilla alla brace, salsa al Rossese, foie gras, kumquat. Nei primi piatti, la Liguria incontra il Piemonte nei Plin di Coniglio grigio di Carmagnola alla ligure, scampi, asparagi viola di Albenga; mentre le Linguine ai ricci, con amaranto soffiato e “Zafferano di Quiliano” celebrano un’eccellenza della regione.
Anche tra i secondi piatti non mancano sorprendenti commistioni di sapori: un “semplice” trancio di pesce nostrano alla brace viene servito con salsa ciuppin, zabaione al Chateau Chalon 1990 e asparagi viola di Albenga; il prelibato Tonno rosso alla Rossini è un omaggio alla cucina francese e al celebre compositore italiano; l’Agnello arrostito con terrina di patate e pancetta e acciughe crea un contrasto di sapori grazie al gusto leggermente acidulo della prescinsêua, il cremoso formaggio tipico dell'entroterra ligure.
E per finire in dolcezza, la carta dei dessert contempla, oltre al Limone in Giardino, il Cremoso all’olio extravergine di olive taggiasche e cioccolato bianco, un signature dello chef che segue la stagionalità degli ingredienti (nella versione estiva è accompagnato da una ganache alla crema di gianduia e melanzane alla brace e zucchine trombetta), una Tartelletta “coulant” con cuore morbido al cioccolato fiondente e gelato al tè matcha; e la divertente Ligurian Breakfast, una focaccia passata in padella con burro e zucchero, servita con gelato al caffelatte.
Marco Bianchessi
LA NOTTE BIANCA DI BOLZANO: CHEF FILIPPO SINISGALLI PRESENTA LO SPECIALE MENÙ TOTAL WHITE
Chef Filippo Sinisgalli ha creato un menù esclusivo dedicato alla Notte Bianca di Bolzano da gustare in anteprima al ristorante Zur Kaiserkron giovedì 27 luglio durante la Shopping Night.
La Notte Bianca di Bolzano, organizzata dall’associazione Bzheartbeat, animerà le strade di Bolzano giovedì 27 luglio con l’apertura straordinaria delle attività commerciali fino alle ore 22:00 accompagnata da musica, animazione openair ed esibizioni artistiche itineranti.
Per questa occasione Chef Filippo Sinisgalli ha creato un menù speciale dedicato al tema “notte bianca” tutto giocato sui toni candidi e sui gusti estivi con un omaggio al cocco, frutto dal cuore candido e gusto estivo per eccellenza. Ad accogliere gli ospiti ci pensa il cocktail di benvenuto Velvet Coconut realizzato dal bartender Daniele Turrina per l’occasione. Protagonista della tavola sarà poi un primo, il Risotto in bianco apparente con pomodoro, basilico lime e stacchino e per finire il dolce creato a quattro mani con la pasticcera Alice Vialetto, O' Cocc il cocco al contrario, cocco in bianco con un cuore di cioccolato fondente e batida de cocco. Sarà possibile anche optare per le portate del menù alla carta che spazia tra ingredienti locali e suggestioni mediterranee, in una vera esaltazione dei sapori della cucina italiana.
Gli ospiti avranno modo di vivere una serata all'insegna dell'alta cucina nell'atmosfera unica del dehor del Zur Kaiserkron, sotto le signorili facciate di palazzo Pock e dell’elegante Piazza della Mostra. Oltre all'esperienza culinaria, coloro che prenderanno parte alla cena potranno assistere anche ad uno spettacolo d'intrattenimento musicale. Infatti, ad accompagnare la serata ci saranno le Ladies in Dress, quartetto d'archi bolzanino tutto al femminile, che si esibiranno presso il ristorante Zur Kaiserkron dalle 19:00 alle 22:00
Sara Martinelli
DOPPIO MALTO ARRIVA A MAGENTA CON IL SUO 38° RISTORANTE IN ITALIA
Apre i battenti il nuovo locale del brand Doppio Malto: un posto felice che unisce il piacere della birra artigianale a una cucina semplice, genuina e creativa
ngredienti semplici, ma di qualità, e voglia di stare insieme. Questa è la ricetta della felicità per Doppio Malto che da oggi, giovedì 27 luglio, è pronto ad accogliere i suoi clienti ogni giorno nel nuovo ristorante di Magenta. Un nuovo posto felice posizionato in una zona strategica e di passaggio in via Boffalora 34 proprio nel cuore del Magentino, con oltre 400 metri quadrati di spazio interno e 160 metri quadrati di dehors per chi preferisce consumare all’aperto.
Con questa nuova apertura i numeri di Doppio Malto diventano sempre più importanti, ora sono 38 i ristoranti in Italia e 41 in Europa coi locali di Glasgow in Scozia, Newcastle in Inghilterra e Parigi La Defense in Francia. I clienti del locale di Magenta potranno scegliere tra oltre quattordici tipologie di birre artigianali diverse, tutte di produzione propria, sia alla spina che in bottiglia da 33cl (anche gluten free), oltre che a cocktail classici e a base di birra. Per Doppio Malto, però, la cucina è altrettanto protagonista col suo stile innovativo e gustoso in grado di offrire una scelta ricca e varia che va dalle sfiziosità da condividere, alla carne alla griglia spaziando tra hamburger succulenti, insalate creative e dessert golosi. Tra i best of di ogni categoria il godurioso Filetto lardellato, 250 g di filetto di Black Angus con lardo alle erbe, rifinito con fiocchi di sale di Maldon e olio EVO, la braca mista, una selezione della migliore carne della casa servita per due persone in uno scenografico braciere da mettere a centro tavola, i nostri galletti alla birra, teneri e saporiti. L’estate, poi, porta con sé uno speciale menu con le nuove tartare di carne con stracciatella e tartufo o alla carbonara, gli arrosticini e la cotoletta gigante. Da segnalare anche l’alternativa no meat disponibile per tutti i burger a menu. Per chiudere in bellezza, una bella selezione di dolci tra cui spiccano il nostro gran classico e amatissimo Birramisù, tiramisù in barattolo con biscotti savoiardi inzuppati nella speciale birra Black Stout e scaglie di cioccolato, e la Cheesecake all’italiana, crema di Robiola in barattolo e crumble di Sbrisolona con salsa al cioccolato o ai mirtilli.
Oltre al buon cibo, la ricetta della felicità di Doppio Malto prevede anche tanto divertimento. Ecco perché nel nuovo ristorante di Magenta si potrà giocare a biliardo, a calcio balilla (anche nel suo formato XL), ping pong e scacchi giganti. Non vengono dimenticati anche i più piccoli, per loro un calcio balilla baby e divertenti altalene. La nuova apertura di Magenta prevede, infine, due promozioni da non perdere. La seconda birra, infatti, sarà gratis fino a Ferragosto per tutti i clienti che pranzeranno o ceneranno al locale. Per i bambini, invece, la festa continua: per loro menu gratuito ogni giorno fino al 31 agosto.
Per maggiori info: https://www.doppiomalto.com/it/ristoranti/magenta/
Il birrificio Doppio Malto nasce a Erba nel 2004 (CO). L’ingresso dell’imprenditore Giovanni Porcu ne fa in pochi anni una delle principali esperienze italiane legate al mondo della birra artigianale affiancando all’anima prettamente industriale del marchio il mondo del food retail. Doppio Malto diventa così un format di ristorazione in cui la birra di produzione propria è al centro della scena insieme ad un'offerta gastronomica semplice e genuina. Le birre di Doppio Malto sono oggi tutte prodotte nel nuovo birrificio in Sardegna (Iglesias), che ha una capacità produttiva di cinque milioni di litri. Il marchio conta ad oggi 41 locali tra Italia ed estero e l’espansione continua con nuove aperture in programma sia in Italia che in Francia, che porteranno a 50 il numero totale dei locali della rete.
Ivan Filannino
RIVINGTON CELEBRA IL GRANDE RITORNO DI BRUCE SPRINGSTEEN IN ITALIA CON UN MENÙ DEDICATO
Rivington, Il primo ristorante di ispirazione newyorkese all’interno dell’Hyatt Centric Milan Centrale, l’hotel che strizza l’occhio alla moda e al design con una delle viste più mozzafiato della città, celebra il ritorno on the road di Bruce Springsteen e The E Street Band, con un menù dedicato, disponibile a partire dal 24 luglio.
Martedì 25 luglio, quando il celebre rocker, noto anche come The Boss, andrà live all’Autodromo di Monza, nella spettacolare cornice di Rivington si potrà degustare una selezione di piatti a tema 100% americano, seduti tra le vetrate a tutta altezza con vista sullo skyline di Porta Nuova e immersi in un’atmosfera jazzy a lume di candela.
Lo chef del ristorante, Guglielmo Giudice, ha creato per l’occasione un menù composto da 4 portate e un dessert. Gli ospiti saranno accolti con un Martini Cocktail di benvenuto, a seguire una selezione di tre antipasti: il grande classico “Iced Shrimps Cocktail” accompagnato da Bloody Mary, il “Mini Burger” di Fassona, con maionese al timo e cheddar, il “Crab & Pulled Pork”, champignons, cialda di riso nero alla birra.
Come main course, lo “Spaghettone” ai due pomodori e meatballs”. E, per finire, l’intramontabile “Banana Split”.
L'ingresso di Rivington si trova in Via G.B. Pirelli 20.
Rivington è aperto dal lunedì al sabato dalle ore 19.30.
Info e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 348 968 7419
Cena con Menù Bruce Springsteen: 60 €.
Meridian Communications Srl
IL VENETO TRIONFA AL NUOVO "TINO JESOLO"
LO CHEF VETTORELLO INCORONATO AMBASCIATORE NEL MONDO DELLA CUCINA DEL TERRITORIO
C’è tutto l’amore di Tino Vettorello per il mare della costa veneziana in Tino Jesolo, ristorante dell’elegante ed esclusivo Michelangelo Residence e dell’annesso Yachting Club. Quello spicchio d’Adriatico che guarda le spiagge dorate di Jesolo Lido è lo stesso dove lo chef, diventato il simbolo gastronomico della Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia, ha imparato a conoscere il profumo del mare trascorrendovi le estati che hanno reso indimenticabile la sua infanzia. Oggi Vettorello al Tino Jesolo accompagna i suoi ospiti alla scoperta della cucina di mare della tradizione veneta senza compromessi, rimanendo fedele al rispetto per la materia prima e alla valorizzazione dei prodotti del territorio.
La carta. Non è un caso che a dominare il menu siano il pesce locale e le verdure degli orti del Cavallino, il parco turistico in cui famiglie di agricoltori coltivano tra la terra e il mare ortaggi dal sapore unico. Si parte da un’imponente offerta di crudi di pesce del Mediterraneo, tra cui si segnalano le ostriche Rosa dal vicino Delta del Po e la tipologia autoctona di Caorle. E ancora: piatti come il Pescato del giorno al forno, il Branzino al sale, il Baccalà dorato e il Gran fritto dell’Adriatico sempre accompagnati dalle verdure del territorio. Nella carta non manca l’anguilla servita con cipollotto e aglio nero per esaltarne i sapori, e melone per donarle la freschezza che si conviene alla stagione. Il clou del menu, però, è dedicato alla “Tradizione” nell’Arcobaleno di bolliti con seppia, piovra, latticini (le uova di seppia), canoce, moscardini, gambero, capesante, canestrelli locali, e il maestoso Gransoporo (il granciporro). Immancabile è il Baccalà mantecato, piatto simbolo della cucina veneta, mentre tra i primi spiccano lo Spaghetto all’astice o alla busera di scampi fino a quello freddo con il granchio blu tipico della zona.
La location. L’ambiente è elegante, moderno e ricercato com’è nel dna dello chef Vettorello abituato a ricevere le celebrità della Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia. A impreziosire la location c’è la terrazza sul mare per goderne la vista o cenare in intimità. «Il mio Tino Jesolo è di tutti, da coloro che attraccano con le loro imbarcazioni allo Yachting Club a chi trascorre le vacanze nella Riviera veneziana, una zona alla quale – afferma lo chef - mi piacerebbe dare un contributo alla crescita, magari cercando di allungare il tradizionale periodo della stagione. La carta proposta esprime il meglio che il mare e la terra riescono ogni giorno a offrirci, prodotti da valorizzare perché parlano di noi, della nostra tradizione e della nostra ricchezza agroalimentare».
About Tino Vettorello
Trevigiano, muove giovanissimo i primi passi in cucina. Dal padre, imprenditore alimentare, eredita il rispetto per la materia prima e la valorizzazione del territorio. Lui ci mette la curiosità e la cultura veneta del lavoro che lo porta, a soli 22 anni, prima a prendere le redini di uno dei più importanti ristoranti di Treviso, poi a sperimentarsi come chef-patron. Il suo primo ristorante è stato Al traghetto, oggi denominato Tino-Traghetto Trattoria sulle rive del Piave. La sua cucina insieme alla sua spiccata vena imprenditoriale gli permettono di farsi conoscere e diventare punto di riferimento gastronomico di eventi prestigiosi che è capace di trasformare in momenti da ricordare. Da 14 anni è il responsabile delle aree ristorazione della Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia, ma nel tempo ha dato il suo contributo, tra gli altri, al Festival del Cinema di Berlino e Cannes e cucinato ai Giochi Olimpici invernali a Vancouver e Sochi, ai Mondiali di Nuoto a Roma, a quelli di scherma a Catania, all’America’s Cup a Napoli e a Venezia, diventando ambasciatore nel mondo della cucina italiana e della tradizione veneta, ruolo riconosciutogli direttamente dal Governatore, Luca Zaia. Attualmente è lo chef dei ristoranti Tino Gourmet nell’hotel Villa Soligo a Farra di Soligo in Valdobbiadene, e Tino Jesolo all’interno del Resort Michelangelo Yachting Club. Ha portato la cultura della sua regione anche a Klagenfurt, in Austria, dove nel 2023 ha aperto l’Osteria Veneta.
TINO JESOLO
Viale Oriente 152, Jesolo Pineta (VE)
Tel. 0421 341313
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Aperto dal martedì alla domenica, a pranzo e cena
Piermaurizio Di Rienzo