Ristoranti
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SONO DUE LE FORCHETTE CONQUISTATE DAL RISTORANTE THE COOK DI IVANO RICCHEBONO
Con la nuova edizione del Gambero Rosso, il ristorante di Genova è stato premiato con un’importante crescita di punteggio.
Dopo l’uscita della 33^ edizione, il ristorante The Cook è rimasto piacevolmente sorpreso ed emozionato dal miglioramento della sua scheda: 2 forchette e non 1 come l’anno scorso, 80 punti contro i 76 dell’edizione 2022. Una differenza di punteggio che premia ciascuno dei parametri che lo compongono e presenta una crescita qualitativa per la cucina, per la cantina e per il servizio. Non solo, ma come si legge nella recensione i critici hanno notato un allineamento di livello tra queste tre voci, sottolineando come prima spiccasse invece l’aspetto culinario a discapito degli altri due: “Oggi Ivano Ricchebono ha un locale a punto, anche e soprattutto nel servizio e nella cantina: erano indietro rispetto alla cifra culinaria, sempre a buon livello ma ora ci siamo”. Non manca l’apprezzamento della location, gioiellino nel centro di Genova caratteristico per i suoi affreschi e per un’ambientazione del tutto particolare.
“La guida del Gambero descrive la sapienza dei migliori chef che riescono a trasformare le materie prime in piatti che esaltano sapori dei nostri territori” ha commentato Paolo Cuccia, Presidente di Gambero Rosso. Ed è proprio questa la capacità che anche Ivano Ricchebono ha saputo affinare negli anni, prestando attenzione alla stagionalità ma anche alla valorizzazione dei prodotti del territorio: una missione che forse in Liguria risulta più semplice che altrove, data la ricchezza e la varietà di ciò che si può trovare a disposizione dell’immensa conoscenza gastronomica dello chef che è così riuscito a proporre accostamenti e rivisitazioni di alta qualità. Ringraziando la giuria per aver riconosciuto il miglioramento dell’offerta di The Cook, Ivano Ricchebono si augura di poter continuare su questa strada, non stancandosi mai di nuove sfide e del desiderio di raggiungere nuovi traguardi.
THE COOK
Nel centro storico di Genova si respira aria di storia e si assapora l’innovazione della cucina di The Cook. Trasferito nel cuore della Superba nel 2016, il ristorante è il proseguimento del progetto che Ivano Ricchebono ha avviato quasi vent’anni fa. Qui porta avanti una ricerca gastronomica in continua trasformazione capace di coniugare i sapori e i profumi della Liguria in una veste nuova. Un’esperienza gourmet divertente e contemporanea che non solo colpisce il cliente con la sua eleganza ma stimola la sua curiosità con equilibri di gusto memorabili.
Vico Falamonica, 9R – 16123 Genova (GE)
+39 375 500 4773
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Giorno di chiusura: Martedì
Petra Cucci
DUE FORCHETTE PER IL SANTAMONICA
La prestigiosa guida Ristoranti d’Italia 2023 del Gambero Rosso premia la cucina sul Lungomare Lombardo
Con una votazione di 81 punti, il Santamonica di Genova si aggiudica due forchette del Gambero Rosso, una in più rispetto all’edizione dell’anno precedente.
Senza dubbio “una delle tavole più interessanti della città”: apre così la descrizione del Santamonica di Genova il Gambero Rosso che rimane piacevolmente stupito anche dell’atmosfera all’interno del locale formato da una grande terrazza sul mare e da un’elegante sala contemporanea.
Ai due menu degustazione il merito di immergere il commensale nell’idea di cucina che vuole trasmettere il giovane chef a cui non manca l’abilità di far sue le materie prime liguri, senza la paura di osare e di aggiungere un tocco originale: il primo, Noi, prevede cinque portate di pesce già stabilite dalla carta, mentre il secondo Libera-mente è un percorso di sette portate a discrezione della cucina. Non solo però al pesce il pregio di rendere il Santamonica così meritevole, ma anche le pietanze di terra e l’offerta dei dolci vanno a costruire un’esperienza gastronomica di prima qualità.
La valutazione del Gambero Rosso si sofferma infine sulla cantina “di livello” e definisce “esperta” la sommelier Monica Capurro che gestisce la carta dei vini. Questa racconta un amore unico per la Liguria: insieme ad una ricca proposta di etichette italiane ed estere, spicca infatti la selezione di bottiglie liguri, abbinamento perfetto al sapore del pesce che abita il suo mare.
Grazie al contributo speciale di Tomaso, fonte di energia e giovane ispirazione per tutta la famiglia del Santamonica.
È “non convenzionale” l’aggettivo per descrivere meglio il Santamonica di Genova, nonché il motivo di orgoglio per i suoi appassionati proprietari, i coniugi Monica Capurro e Andrea Giachino, protagonisti di un percorso gastronomico che li ha spinti, dopo la parentesi della storica Osteria della Foce, ad intraprendere da qualche anno questa nuova avventura. La natura originale e innovatrice del locale è lampante già a partire dal menu che, uscendo dai canoni classici, riporta i piatti senza alcuna suddivisione in antipasti, primi e secondi, lasciando piena libertà al cliente, che può così seguire spontaneamente le proprie inclinazioni del momento. La proposta rispecchia il flusso d’idee di Monica e Andrea, il loro progetto di cucina in costante divenire, basato sull’innovazione, sulla qualità della materia prima, sul rapporto diretto con produttori e fornitori, sulla ricerca quotidiana finalizzata a valorizzare sempre al meglio gli ingredienti scelti. Da qui la scelta di affidare la cucina del ristorante a tre giovani ragazzi genovesi che, dopo numerose esperienze fuori città, hanno deciso di farvi ritorno per abbracciare il progetto del Santamonica: lo chef Simone Lolli, il sous chef Andrea Cammarata e il pastry chef Nicolò Armani.
Petra Cucci
50 TOP ITALY: I CENTO MIGLIORI RISTORANTI ITALIANI PER IL 2023
Al vertice l’Osteria Francescana per la categoria Grandi Ristoranti e Zia Restaurant per la categoria Cucina d’Autore.
Il podio dei Grandi Ristoranti è completato da Uliassi, al secondo posto, e da D’O, in terza posizione.
Per la categoria Cucina d’Autore, sul secondo gradino del podio da Gorini e Marotta Ristorante al terzo posto.
Il migliore ristorante d’Italia si conferma l’Osteria Francescana a Modena, di Massimo Bottura, per la categoria Grandi Ristoranti; per la categoria Cucina d’Autore si impone Zia Restaurant di Antonio Ziantoni, a Roma. Il podio, per i Grandi Ristoranti, è completato al secondo posto da Uliassi a Senigallia, di Mauro Uliassi, e da D’O di Davide Oldani, a Cornaredo, alla terza posizione. Il podio, per la Cucina d’Autore, vede al secondo posto daGorini di Gianluca Gorini, a San Piero In Bagno, e Marotta Ristorante di Domenico Marotta, a Squille, al terzo posto.
“Abbiamo suddiviso i migliori ristoranti della Penisola – dichiarano i tre curatori della guida, Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere – secondo tipologia di locale e fascia di prezzo, in tre classifiche contenenti 50 nomi ciascuna: Grandi Ristoranti, Cucina d’Autore e Luxury. I Grandi Ristoranti senza limite di spesa e la Cucina d’Autore con un limite di spesa intorno ai 100 euro; la categoria Luxury, che presenteremo il 5 dicembre, comprende quei ristoranti di alto livello e con un servizio di standard elevato, presenti all’interno di Hotel, Relais, Residenze di Charme. Il tutto per avere, sempre di più, un occhio attento alla spesa e alla tipologia di locale che si vuole scegliere, e per essere quanto più chiari e diretti verso i consumatori”.
La top ten dei Grandi Ristoranti vede al quarto posto Enrico Bartolini MUDEC, a Milano, quinto Le Calandre, a Rubano, sesto Danì Maison, a Ischia, settimo Duomo a Ragusa, all’ottavo posto Enoteca Pinchiorri, a Firenze, nono Il Pagliaccio, a Roma, e alla decima posizione Taverna Estia, a Brusciano.
Per la Cucina d’Autore al quarto posto Dina, a Gussago, quinto Condividere, a Torino, sesto l’Argine a Vencò, a Dolegna del Collio, settimo Ristorante Villa Maiella, a Guardiagrele, ottavo posto per Antica Osteria Nonna Rosa, a Vico Equense, nona posizione per Gambero Rosso, a Marina di Gioiosa Ionica, e decima posizione per Colline Ciociare ad Acuto.
“Una ristorazione italiana che soffre – continuano Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere – che non ha perso creatività e smalto, ma che affronta dei costi di lavoro, energia e materie prime che sono più che raddoppiati negli ultimi mesi. Quest’anno abbiamo scelto di presentare la guida in varie fasi, dando tanto spazio al web e ai social per raggiungere un pubblico più vasto. Concluderemo la presentazione il 13 dicembre al Teatro San Babila di Milano, consegnando tutti i premi, compresi quelli speciali, che metteranno un punto d’attenzione su quei professionisti che si sono distinti in qualche maniera nell’ultimo anno; scopriremo poi quali saranno i 50 Migliori Ristoranti Italiani nel Mondo, fuori dai confini nazionali. Siamo una guida giovane, che si adatta alle esigenze dei consumatori”.
Appuntamento con il Gran Galà della Cucina Italiana, al Teatro San Babila di Milano, il 13 dicembre alle ore 18.00, per scoprire i 50 Migliori Ristoranti Italiani nel Mondo, per premiare i top delle classifiche Italia e per consegnare i tanto attesi premi speciali.
Partner dell’iniziativa:
Birrificio Fratelli Perrella, Ferrarelle, Latteria Sorrentina, D’Amico, Mulino Caputo, Pastificio dei Campi, Altamura OP, Goeldlin.
La Classifica Completa di Cucina d’Autore di 50 Top Italy - Guida ai Migliori Ristoranti Italiani 2023
1 Zia Restaurant – Roma, Lazio
2 daGorini - San Piero in Bagno (FC), Emilia-Romagna
3 Marotta Ristorante - Squille (CE), Campania
4 Dina - Gussago (BS), Lombardia
5 Condividere – Torino, Piemonte
6 L'Argine a Vencò - Dolegna del Collio (GO), Friuli-Venezia Giulia
7 Ristorante Villa Maiella - Guardiagrele (CH), Abruzzo
8 Antica Osteria Nonna Rosa - Vico Equense (NA), Campania
9 Gambero Rosso - Marina di Gioiosa Ionica (RC), Calabria
10 Colline Ciociare - Acuto (FR), Lazio
11 Abocar Due Cucine – Rimini, Emilia-Romagna
12 Re Santi e Leoni - Nola (NA), Campania
13 Oasis Sapori Antichi - Vallesaccarda (AV), Campania
14 Dalla Gioconda - Gabicce Monte (PU), Marche
15 L'Asinello - Castelnuovo Berardenga (SI), Toscana
16 Il Povero Diavolo - Poggio Torriana (RN), Emilia-Romagna
17 al Metrò - San Salvo Marina (CH), Abruzzo
18 Trattoria Al Cacciatore - La Subida - Cormons (GO), Friuli-Venezia Giulia
19 Casa Rapisarda - Numana (AN), Marche
20 Casa Sgarra - Trani (BT), Puglia
21 Modì - Torregrotta (ME), Sicilia
22 Hostaria Ducale – Genova, Liguria
23 Acqua Pazza - Ponza (LT), Lazio
24 Ristorante Giglio – Lucca, Toscana
25 L'Acciuga – Perugia, Umbria
26 Antica Corte Pallavicina - Polesine Parmense (PR), Emilia-Romagna
27 Quintessenza Ristorante - Trani (BT), Puglia
28 L'Alchimia – Milano, Lombardia
29 Octavin - Arezzo, Toscana
30 Essenza - Terracina (LT), Lazio
31 Cannavacciuolo Bistrot Torino – Torino, Piemonte
32 Gagini Restaurant – Palermo, Sicilia
33 Mater1apr1ma - Pontinia (LT), Lazio
34 Atelier Restaurant - Domodossola (VB), Piemonte
35 La Favellina - Malo (VI), Veneto
36 Somu - Baja Sardinia (SS), Sardegna
37 Lazzaro 1915 - Pontelongo (PD), Veneto
38 æde – Roma, Lazio
39 Luigi Lepore - Lamezia Terme (CZ), Calabria
40 La Bandiera - Civitella Casanova (PE), Abruzzo
41 L'Arcade - Porto San Giorgio (FM), Marche
42 Il Marin – Genova, Liguria
43 Contaminazioni Restaurant - Somma Vesuviana (NA), Campania
44 Fradis Minoris - Pula (CA), Sardegna
45 Gianni D'Amato – Miranda - Tellaro (SP), Liguria
46 Coria - Caltagirone (CT), Sicilia
47 Gardenia - Caluso (TO), Piemonte
48 SanBrite - Cortina d'Ampezzo (BL), Veneto
49 Zum Löwen - Tesimo (BZ), Trentino-Alto Adige
50 Locanda Mammì - Agnone (IS), Molise
La Classifica Completa di Grandi Ristoranti di 50 Top Italy - Guida ai Migliori Ristoranti Italiani 2023
1 Osteria Francescana – Modena, Emilia-Romagna
2 Uliassi - Senigallia (AN), Marche
3 D'O - Cornaredo (MI), Lombardia
4 Enrico Bartolini MUDEC – Milano, Lombardia
5 Le Calandre - Rubano (PD), Veneto
6 Daní Maison - Ischia (NA), Campania
7 Duomo – Ragusa, Sicilia
8 Enoteca Pinchiorri – Firenze, Toscana
9 Il Pagliaccio – Roma, Lazio
10 Taverna Estia - Brusciano (NA), Campania
11 Madonnina del Pescatore - Senigallia (AN), Marche
12 Del Cambio – Torino, Piemonte
13 Andrea Aprea – Milano, Lombardia
14 Piazza Duomo - Alba (CN), Piemonte
15 Krèsios - Telese (BN), Campania
16 Dal Pescatore - Canneto sull'Oglio (MN), Lombardia
17 La Tana Gourmet - Asiago (VI), Veneto
18 Lido 84 - Gardone Riviera (BS), Lombardia
19 Angelo Sabatelli Ristorante - Putignano (BA), Puglia
20 Casa Perbellini – Verona, Veneto
21 Agli Amici – Udine, Friuli-Venezia Giulia
22 La Peca - Lonigo (VI), Veneto
23 Il Luogo di Aimo e Nadia – Milano, Lombardia
24 Pascucci al Porticciolo - Fiumicino (RM), Lazio
25 La Torre del Saracino - Vico Equense (NA), Campania
26 La Madia - Licata (AG), Sicilia
27 AALTO – Milano, Lombardia
28 El Molin - Cavalese (TN), Trentino-Alto Adige
29 Ristorante Andreina - Loreto (AN), Marche
30 Ristorante Berton – Milano, Lombardia
31 Laite - Sappada (UD), Friuli-Venezia Giulia
32 Aqua Crua - Barbarano Vicentino (VI), Veneto
33 Qafiz - Santa Cristina d'Aspromonte (RC), Calabria
34 Piazzetta Milù - Castellammare di Stabia (NA), Campania
35 Caino - Montemerano (GR), Toscana
36 Antica Osteria Cera - Campagna Lupia (VE), Veneto
37 Ristorante Romano - Viareggio (LU), Toscana
38 Materia - Cernobbio (CO), Lombardia
39 Damini Macelleria & Affini - Arzignano (VI), Veneto
40 Il Faro di Capo d'Orso - Andrea Aprea - Maiori (SA), Campania
41 Virtuoso Gourmet - Tenuta Le Tre Virtù - Scarperia e San Piero (FI), Toscana
42 Pashà - Conversano (BA), Puglia
43 Palazzo Petrucci – Napoli, Campania
44 Retroscena - Porto San Giorgio (FM), Marche
45 Impronta d'Acqua - Lavagna (GE), Liguria
46 Ristorante Dattilo - Strongoli (KR), Calabria
47 Senso Alfio Ghezzi Mart - Rovereto (TN), Trentino-Alto Adige
48 Peter Brunel Ristorante Gourmet - Arco (TN), Trentino-Alto Adige
49 Volta del Fuenti by Michele De Blasio - Vietri sul Mare (SA), Campania
50 Dimora Ulmo – Matera, Basilicata
Morgana Lupica
BUONISSIMA 2022
A Torino dal mercoledì 26 a domenica 30 ottobre
la seconda edizione di
BUONISSIMA
cibo, arte e altre bellezze
Cinque giorni di eventi che mescolano la cultura dell’enogastronomia a musica e spettacolo, arte, insieme a momenti di riflessione e confronto che si intrecceranno in alcuni dei luoghi più suggestivi e significativi di Torino: la Centrale Nuvola Lavazza, Ristorante del Cambio, Reggia di Venaria, Mole Antonelliana – Museo Nazionale del Cinema, Eataly Lingotto, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Combo, le piole e i ristoranti e alcuni fra i più bei caffè della città.
I grandi nomi della cucina internazionale Alain Ducasse, Davide Oldani, Chicco Cerea, Chiara Pavan, Francesco Brutto, incontrano i cuochi e i sapori piemontesi, tartufo e barolo in testa. Nei luoghi più creativi della città.

Alain Ducasse
“La buona cucina – quella “alta” e quella popolare – riempirà tutta la città: dalle “piole” (le tipiche osterie torinesi) ai ristoranti classici fino a quelli di cucina contemporanea, e pure alcuni dei luoghi più suggestivi, dalla Mole Antonelliana alla Reggia di Venaria. Per cinque giorni Torino diventerà il posto dove essere per i gourmet internazionali. E naturalmente per i torinesi, che troveranno la propria città più buona che mai. Anzi: Buonissima” annunciano i direttori Stefano Cavallitto, Luca Iaccarino e Matteo Baronetto.
L’apertura ufficiale di Buonissima si terrà mercoledì 26 ottobre alle 17,30, alla Centrale Nuvola Lavazza. Durante l’evento, aperto a tutti, verrà assegnato ad uno chef che si è contraddistinto per una cucina ironica il Premio Bob Noto, dedicato al grande gourmet e fotografo torinese scomparso nel 2017. La Giuria, composta da Ferran Adrià, Davide Scabin, Antonella Fassio, Sara Peirone, Marco Bolasco, Paolo Griffa oltre i direttori artistici di Buonissima, assegnerà il premio, che sarà consegnato da Luis Andoni Aduriz, vincitore dello scorso anno.
LE CENE EVENTO
Due le cene evento in programma, per gustare, assaporare e sperimentare il connubio fra enogastronomia di eccellenza e grande spettacolo.
Giovedì 27 ottobre alla Reggia di Venaria, la cena Vivaldi Rocks: La Cena del tempo. Nella magia della Reggia, tra fiandre e antiche porcellane, una cena di gala nella Galleria di Diana accompagnata dalla musica di Vivaldi, i cui spartiti manoscritti sono conservati nella Biblioteca Nazionale di Torino. Ma nulla è come sembra. A scombinare le cose sulla classicità di una cena di Alain Ducasse e Davide Oldani l’opera originale, creata espressamente per l’occasione da Samuel Romano dei Subsonica, connubio di musica elettronica e barocca.
Venerdì 28 ottobre, al Museo Nazionale del Cinema, la cena Cinemagika: Roy Paci darà vita a uno spettacolo originale di musica, colori, immagini che incontra la cucina di Chicco Cerea, Chiara Pavan e Francesco Brutto con Matteo Baronetto, insieme in una cena di beneficienza destinata all’IRCC di Candiolo. Ospiti speciali Vladimir Luxuria, direttrice di Lovers, e Steve Della Casa, direttore di Torino Film Festival, che hanno selezionato per noi una serie di film che parlano di stupore, meraviglia, magia.

Samuel Romano
BUONISSIMA – 29 OTTOBRE
Venerdì 29, dalle ore 10 alle ore 12 la Factory 1895 ospiterà l’evento per celebrare le eccellenze torinesi. Debora Massari, Matteo Baronetto e Guido Gobino offriranno ai presenti una colazione contemporanea con i prodotti della Collezione 1895.
(Partecipazione ad invito)
Tutto il programma di Buonissima, poi, sarà un’occasione per scoprire e lasciarsi ispirare dalla grande cucina: sabato 29 ottobre a Eataly Lingotto la Cena Agnolotto & Friends. ovvero la sfida tra paste ripiene: dagli agnolotti, ai tortellini, dai tortelli di zucca ai culurgiones, dai ravioli cinesi ai panzerotti. Gli Agnolotti del Plin di Ugo Alciati, Guido Ristorante (Cn); I tortellini con crema di Parmigiano di Tortellante (Mo); i cappelletti in brodo di Giuseppe Rambaldi, Cucina Rambaldi (To); i pansotti di Roberto Panizza, Il Genovese (Ge); i culurgiones ogliastrini di Gabriele Rubiu, Sa’ Cadrea (Nu); i gyoza di Giulia Lui, Gong Oriental Attitude (Mi); i jiaozi di Piero Ling, Zheng Yang (To)
Non può mancare Il pranzo della domenica. Alla piemontese. Al Museo di Arte Contemporanea del Castello di Rivoli, si allestirà una grande lunga tavola per un tipico pranzo in famiglia con i migliori prodotti e le migliori ricette piemontesi con antipasti misti, tajarin, secondi di carne e in cucina, i migliori cuochi della regione, top e pop.
Cucineranno tutti insieme: Gemma (da Gemma), Renza (La Terrazza), Davide Palluda (All’Enoteca), Alessandro Mecca, Christian Macario (Il Nazionale), Antonella Rota (Antiche Sere), Filippo Giaccone (Oste in Albaretto).
Non manca, anche in questa seconda edizione, Piolissima, la celebrazione delle osterie tipiche piemontesi: per tutta la durata dell’evento cene, acciughe e spettacoli d’arte varia con prezzo fisso a 28 euro.
Le Piole: Antiche Sere, Ballatoio Bistrot di Ringhiera, Barbagusto, Cantinone San Paolo, Du’ Cesari, il Pastis, La Fucina Ristorantino, Le Putrelle, Le Ramine, Magazzini Oz, Pescheria Gallina, POdiciotto, Trattoria Amicizia, Vitel Etonné.

Da martedì 25 a sabato 29 ottobre nei ristoranti di Torino Metti Torino a cena: incontri culinari fra cuochi d’Italia e del mondo e gli chef padroni di casa per speciali cene a quattro mani.
I Ristoranti:
Del Cambio | Matteo Baronetto ospita Materia | Davide Caranchini
Antonio Chiodi Latini | Antonio Chiodi Latini ospita Latta, fermenti e miscele
Spazio 7 | Antonio Romano ospita Bros | Floriano Pellegrino
Kensho | Alessandro Daddea e Stefano Atzeni ospita Alessandro Mecca
Azotea | Alexander Robles ospita Gong Oriental Attitude | Guglielmo Paolucci
Gufo bianco | Maurizio Zito e Andrea Pio ospita La Gritta di Palau | Roberto Pierro
Limonaia | Cesare Grandi ospita Reis | Juri Chiotti
Magorabin | Marcello Trentini ospita pashà | Antonello Magistà
Mare Nostrum | Stefano Lanzafame ospita castello di Pavarolo | Stefano De Gregori
Insieme | Ded Gaci ospita De Pisis Restaurant Venezia
Opera | Stefano Sforza ospita Gucci Osteria | Karime Lopez
Casa Vicina | Claudio e Anna Vicina ospita Piropiro | Marco Maltese
Condividere | Federico Zanasi ospita Come | Paco Mendez e Fabrizio Fiorani
Rebel | Nicola Di Tarsia ospita Casa Vissani | Gianfranco Vissani
Da mercoledì 26 a domenica 30 in dodici caffetterie e pasticcerie storiche e modernetorinesi con caffè Lavazza, proporranno una “Colazione d’Autore” per i propri clienti, ricreando quello storytelling tutto italiano che fa della colazione un’arte da tutelare e promuovere. I partecipanti avranno la possibilità di visitare il Museo Lavazza ad un prezzo agevolato.
Le caffetterie aderenti all’iniziativa sono: Pasticceria Abrate, Caffè Torino, Bar Zucca, Daf Elite, Gerla 1927 Ristorante Caffetteria C.so Vittorio, Caffè Platti, Gerla 1927 Via Lagrange, Gerla La Croisette, Combo, Mokita, Roma già Talmone, Gran Bar.
L’ultimo giorno di questa seconda edizione, per fare festa insieme, Bistromania: con i piatti di Bistrot Contesto Alimentare, Gaudenzio Vini e Cucina; Luogo Divino; Razzo; Scannabue; Smoking Bar; XXL Cafè, e altri bistrot da tutta Italia: Osteria alla Concorrenza- Milano; Estro- Venezia; Il Genovese- Genova; Cantina del Tormento-Vicenza; Bar Bozza- Roma; Osteria Pavesi- Piacenza; Locanda del Falco- Valdieri (Cn), Trattoria da Burde (Fi).
Sabato 30 sarà anche il giorno dei Laboratori di Degustazione per conoscere meglio alcuni prodotti base della cucina: il parmigiano, l’olio, il riso, i lieviti, le ostriche, lo champagne, il barolo, il cioccolato.
Tutte le informazioni e prenotazioni su www.buonissimatorino.it.
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BUONISSIMA
Direzione artistica: Matteo Baronetto, Stefano Cavallito, Luca Iaccarino
Direzione Organizzativa: Simona Arpellino e Mauro Tunis - Idee al Lavoro | Paola Farinetti - Produzioni Fuorivia
Il progetto è reso possibile grazie a:
- Regione Piemonte, Città di Torino, Turismo Torino, Museo Nazionale del Cinema, Reggia di Venaria, Castello di Rivoli
- Barilla, Eataly, Lavazza, 1895, Alberto Massucco Champagne, Consorzio Parmigiano Reggiano, Mastercard, Tartuflanghe
- Acquerello, Fontanafredda, Guido Gobino
- Campari, Del Cambio, Lurisia, Olio Roi Vestil, Pastiglie Leone, Rear
- AIS Piemonte, Combo, Red Oyster
Ufficio stampa Laschicas
IL MORO DI MONZA ILLUMINA LA SCENA ENOGASTRONOMICA CITTADINA CON 7 “APPUNTAMENTI STELLATI” DA OTTOBRE A MARZO
Primo appuntamento con lo chef Gianni Tarabini il 19 ottobre
Dopo il successo dello scorso anno, il ristorante il Moro di Monza torna ad illuminare la scena enogastronomica cittadina con una serie di serate “stellate”, da ottobre a marzo, per sperimentare la cucina a stelle di tutta Italia.
I fratelli Butticè organizzeranno infatti cene placée a quattro mani all’insegna della complementarità e della sinergia culinaria coinvolgendo diversi chef stellati che proporranno i loro menù studiati ad hoc per l’occasione.
Il primo appuntamento, il 19 ottobre con lo chef Gianni Tarabini, una Stella Michelin e una Stella Verde, del ristorante La Preséf dell’agriturismo La Fiorida a Mantello (SO).
Alla serata sarà esclusivamente presente anche la maison di Champagne Volleraux con il suo proprietario che selezionerà 5 champagne da abbinare al percorso enogastronomico pensato dagli chef.
A seguire, il 3 novembre, sarà presente Alessandro Rossi del ristorante Gabbiano 3.0 di Marina di Grosseto.
Il 23 novembre, invece, una serata cui presenzieranno alcuni tra gli illustri colleghi del territorio brianzolo: lo chef Fabio Silva del ristorante Derby Grill di Monza,- lo chef monzese Luca Mauri- lo chef Dhian Singh del ristorante Il Gusto della Vita - Gianfranco Chavez capo barman del Dive Club di Monza -lo chef Antonio Pepe del ristorante Atmosfera di Monza e il maestro panificatore Adriano Del Mastro del Forno del Mastro a Monza. Alla serata, tra le eccellenze del territorio, anche il Gruppo Meregalli, specializzato dal 1856 nell’importazione ed esportazione di vino da tutto il mondo, che si occuperà della selezione e del servizio dei vini da pasteggio in abbinamento con i piatti degli chef.
Il 6 dicembre sarà la volta di Alessandro Gilmozzi del Ristorante El Molin di Cavalese (TN).
Tra gli ospiti per il nuovo anno, Enrico Cerea del Ristorante Da Vittorio di Brusaporto (BG) e Edoardo Fumagalli del ristorante Locanda Margon di Ravina (TN).
I menù delle cene stellate
19 ottobre: Con Gianni Tarabini del ristorante La Preséf dell’agriturismo La Fiorida
Entrée: Lingotto Morbido al caprino, pellicola ai mirtilli selvatici e uova di salmerino (Tarabini)
Antipasto: Trippa e lumache (Tarabini)
Minestra Brodosa: Il fungo, la sarda e il suo caviale (Butticè)
Minestra asciutta : Gnocco: Patate di montagna con cuore di Bitto DOP 2021, burro montato, misultin del Lario e scorzette di limone ”. (Tarabini)
Portata centrale : La polenta e la zuppa
Dessert: Visioni sulla pera
Beverage:
Acqua Lauretana naturale
Acqua Lauretana frizzante
Vini:
In abbinamento, selezione champagne maison Volleraux
- Vollereaux Champagne Brut Réserve (Chardonnay 34%, Pinot Noir 33%, Meunier 33%)
- Vollereaux Champagne Brut Nature (Chardonnay 30%, Pinot Noir 35%, Meunier 35%)
- Vollereaux Champagne Blanc de Blanc (Chardonnay 100%)
- Vollereaux Champagne Rosé de Saignee Brut (Pinot Noir 100%)
- Vollereaux Champagne Rosé de Saignee Brut (Pinot Noir 100%)
Prezzo complessivo, degustazione champagne compresa, 150
Il Moro
Il savoir-faire e il gusto per l’accoglienza di una famiglia siciliana coesa come quella dei fratelli Butticè che, dal 1996, propone una cucina gourmet di chiara vocazione siciliana con il ristorante Il Moro. Salvatore Butticè che, dopo un carriera in sala, oggi è lo chef del ristorante insieme a Vincenzo Butticè, general manager di tutti i progetti della famiglia e Antonella Butticè, sommelier de Il Moro.
Un’atmosfera elegante e contemporanea e un savoir faire da Grandes Tables quello del Moro, in cui interni si arricchiscono della presenza di arti figurative contemporanee e di elementi dell’artigianalità ceramista siciliana. Le poltrone, di design contemporaneo, completano la tavola in radica di noce nazionale in modo da rendere l’esperienza unica, comoda ed avvolgente. In carta una commistione tra la terra d’origine e il territorio che li ha accolti: tra Sicilia e Lombardia.
Il Menu de Il Moro
“Viaggio in Sicilia” racconta l’essenza della territorialità siciliana in un menu da 8 portate (a 72 euro) che crea un connubio tra i prodotti con cui i fratelli Butticè sono cresciuti, come la mandorla di Raffadali, le prugne nere di Sicilia, il pomodoro alla carrettiera , il suino dei Nebrodi, fino alla scoperta di nuovi piccoli produttori di nicchia che hanno iniziato a coltivare mango e curcuma in Trinacria.
Il pane viene realizzato due volte al giorno in casa usando solo antichi grani siciliani che necessitano circa 36 ore di lievitazione con la tecnica del lievito madre. Ma nell’esperienza de Il Moro si mescolano anche tanti piccoli produttori che la famiglia Butticè ha conosciuto e apprezzato dal 1996, quando hanno aperto il locale e che sono il fil rouge della loro storia familiare, dalla natia Sicilia alla Lombardia che li ha accolti ed è ora la loro casa. Tra i piatti signature: Ostrica e mandorla di Raffadali (un assoluto di mandorla); il Polpo Imbufalito; i Bottoni con ragusano, pomodoro alla carrettiera e mitili; i Paccheri Senatore Cappelli, pistacchio di Raffadali e gamberi di Marzara.
La carta dei vini racconta i terroir delle regione più vicine alla filosofia del ristorante, Sicilia e Lombardia, in una ricerca verso tante piccole realtà con cui costruire un’ottima qualità prezzo per 450 etichette.
Camilla Rocca
MENU A QUATTRO MANI CON LE ECCELLENZE ITTICHE DELL’ALASKA FIRMATO DA CLAUDIO SADLER E MARC MURPHY
Claudio Sadler e Marc Murphy
Le culture enogastronomiche di Stati Uniti e Italia, insieme, il 27 settembre, per una serata esclusiva allo Chic’n Quick, la Trattoria Moderna dello stellato guru della ristorazione milanese.
Nessuna competizione, solo una straordinaria dimostrazione culinaria di due talenti stellati, il milanese Claudio Sadler e lo statunitense Marc Murphy è quella che si è svolta martedì 27 settembre allo Chic’n Quick, il locale milanese di Claudio Sadler ubicato proprio accanto al più famoso “Sadler”, in via Ascanio Sforza 77, a Milano. Un ambiente easy, come lui stesso ama definirlo, che rivela quanto la semplicità possa offrire proposte raffinate sia per atmosfera sia per assaporare delizie enogastronomiche.
La cena è stata fortemente voluta da Alaska Seafood Marketing (ASMI) nella persona del suo direttore David McClellan e da Charles L. Rush, Consigliere per gli Affari Agricoli presso l’Ambasciata Americana a Roma. Gli Stati Uniti e l’Italia hanno un legame molto forte nel settore ittico e sono un partner fondamentale per la crescita dell’economia blu nel nostro Paese.
Gli ospiti, giornalisti esperti del settore, leader del mondo Horeca e buyers sono stati invitati alla degustazione di un menu creato ad hoc dai due celebri chef a base di Salmone Selvaggio, Ikura, Black Cod e King Crab, autentici gioielli del pescato dell’Alaska.
Prima della cena si è parlato proprio di questo Stato per il quale, la pesca, è la più importante fonte di sostentamento per i suoi abitanti. Le leggi dell’Alaska dettano regole rigorose per la pesca e puntano sulla sostenibilità. Una sostenibilità annunciata dalla Costituzione dello Stato che definisce: “il pescato deve essere sempre utilizzato e conservato in conformità con lo sfruttamento sostenibile”.
“Selvaggio, Naturale e Sostenibile” è il pesce, che nasce, vive e cresce in acque incontaminate e si nutre esclusivamente di ciò che offre il suo habitat, senza interventi umani. Questo, non solo lo rende sano per il consumatore ma mantiene in salute anche l’ecosistema. I pesci dell’Alaska rappresentano una fonte inestimabile di virtù benefiche, dagli antiossidanti, alle vitamine, compresa la rarissima D, agli omega 3. Inoltre, le loro carni offrono una consistenza e una bontà ineguagliabile.
Claudio Sadler e Marc Murphy sono stati abilissimi nel dimostrare la versatilità di alcuni tra i pesci dell’Alaska più apprezzati a livello internazionale, proponendo ricette esclusive che ben hanno rappresentato Stati Uniti e Italia nella loro composizione.
Gli chef, profili in breve:
Claudio Sadler
La fama di Claudio, classe 1956, dopo la classica gavetta, comincia a Milano, in zona Navigli, dove riceve la prima stella nel 1991 e continua nell’attuale ristorante Sadler. Ma la sua favolosa carriera non si limita a questo. Diverse sono infatti le sue esperienze nel mondo, da Tokio, dove è stato aperto un ristorante con la sua insegna, a Pechino, in Piazza Tienanmen. Recente, poi, (2021) il “Gusto by Sadler” all’interno del Baglioni Resort Sardegna, insignito di una stella Michelin nella guida 2022, esperienza di partnership che è continuata, nel 2022, con il Baglioni Hotel Luna di Venezia oltre al Canova Bistrot.
Oltre all’attività di ristorazione, Claudio è, dal 1992, tra i fondatori di Jeunes Restaurateurs d’Europe, l’associazione che riunisce giovani chef talentuosi. Da ricordare, tra l’altro, la sua Presidenza, dal 2012, dell’Associazione Le Soste e i suoi libri tra cui il monografico “Pesce”.
Nel 2018, è stato insignito dell’Ambrogino d’Oro dal Comune di Milano.
Marc Murphy
Importante anche il curriculum del cosmopolita Marc Murphy, che ha vissuto tra Milano, Parigi, Villefranche, Washington D.C., Roma e Genova. Il sogno proibito, a causa della mancanza di fondi, era quello di diventare un pilota di auto da corsa, attività ben lungi dalla cucina. Ma, dopo aver seguito il fratello all’Institute of Culinary Education, a New York, si è fatto per così dire “le ossa” in Francia e in Italia prima di ritornare nella Grande Mela. Il successivo ritorno in Europa lo vede prima al Miraville di Parigi e poi ospite di Alaine Ducasse che lo propone al prestigioso Le Cirque. Di lui, i critici dicono che sia persona geniale nel trasformare una semplice insalata! Finalmente “solista” con il Landmarc Tribeca, a Broadway, la sua cucina ottiene grandi successi con un eclettico menu italiano - francese. Oggi, oltre ai suoi ristoranti, riveste importanti ruoli come giudice nei più prestigiosi eventi culinari newyorkesi e continua le sue avventure nel mondo come rappresentante della cucina americana.
Lucia Villa
ORTO DIVINO
Villa Edera & La Torretta annuncia una cena unica ed esclusiva: giovedì 29 settembre Orto by Jorg Giubbani ospita la Proprietà Sperino e propone un menu che si fonde con i vini della loro produzione. In un connubio perfetto di gusti e profumi prende vita “Orto diVINO”: un vero e proprio incontro tra Liguria e Piemonte, possibile grazie alla filosofia condivisa dalle due aziende. Infatti, sia Orto che la Proprietà basano le loro attività sulla valorizzazione del territorio e delle materie prime, sul rispetto della stagionalità e su una capacità di rinnovarsi rigorosamente fedele ai principi di sostenibilità. La costante ricerca promossa dal giovane chef e la sua capacità di innovazione si sposano con la grande tradizione che sostiene la Proprietà Sperino e i suoi vini. Basti pensare a Lessona, territorio di importantissima storicità per il mondo enologico e origine dei prodotti vinicoli che verranno serviti durante la cena. Niente è lasciato al caso: Jorg Giubbani mette a disposizione la propria originalità e propone nuovi accostamenti, mentre la Tenuta lo sostiene con la competenza maturata nei tanti anni di esperienza.
“ORTO diVINO” è concretizzare l’idea che ogni prodotto e ogni preparazione siano studiati affinché venga rispettata l’alta qualità, in concomitanza con il sapiente utilizzo degli scarti e con un’efficace condivisione di informazioni per incrementare consapevolezza e cultura del cibo.
Per chi conosce Orto by Jorg Giubbani è l’opportunità di provare i piatti dello chef con degli abbinamenti esclusivi, mentre chi ancora non l’ha mai provato si immergerà in un percorso che coinvolge tutti i sensi: dall’orto al vino, ogni elemento è studiato in una perfetta sinfonia di gusto e piacere che renderanno la serata…divina.
Per chi ama pregustare l’evento, vi sveliamo il menu in anteprima:
Sentiero di Liguria
Principe Jacopo Metodo Ancestrale Az Agr Possa
Calamaretto cacciarolo alla cacciatora
Uvaggio Coste della Sesia 2019
Zucca come un risotto alla parmigiana, triglia di scoglio, kalamansi, carpione
Vigna Ritrovata 2018
Plin au tuccu, brace, zabaione, polvere di fungo
Lessona 2017
Sella di cervo in dolceforte, scorzonera e pain d'epices
Lessona 2011
Stop 'N Reset
“Nocciolandia “
“Brivido caldo” infuso alcolico dell'Orto
SEMI lasci non vale
€ 120 p.p.; compreso abbinamento vini
Per info e prenotazioni:
018549291
Orto by Jorg Giubbani
Hotel Villa Edera & La Torretta
Via Venino 12, 16030 Moneglia (GE)
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Multiverso - Petra Cucci
È RIBELLE DI ASSISI IL MIGLIOR LOCALE STREET FOOD 2023 DELL’UMBRIA PER GAMBERO ROSSO
Eletto campione regionale per cibo da strada per i panini firmati dallo chef Lorenzo Cantoni
Ribelle di Assisi primo in classifica per l’Umbria nella selezione di Gambero Rosso come miglior locale Street Food 2023. Un prestigioso riconoscimento per la sua offerta di panini gourmet con combinazione personalizzata di pane, carne di maiale, baccalà fresco e verdure, quattro ricette firmate dallo chef Lorenzo Cantoni, Ambasciatore del Gusto italiano nel mondo e Miglior Chef dell'Olio A.I.R.O. 2021. Il locale di via san Rufino, 8A di Elena Angeletti, imprenditrice illuminata del settore food e hospitality, ha stregato la giuria con gli ingredienti dei suoi appetitosi panini, croccanti fuori e gustosi dentro, che provengono quasi esclusivamente dalle terre dei piccoli produttori delle campagne umbre, direttamente da allevatori, casari e contadini che vivono nelle zone del cuore verde.
Ribelle sarà così inserito nella guida nazionale di Gambero Rosso che celebra uno dei patrimoni della nostra tradizione enogastronomica.
Un trionfo del gusto
Quattro sono le tipologie gourmet proposte:
Pork (con spalla aromatizzata alle erbe spontanee, cotta a bassa temperatura per 38 h), Fish (con prosciutto di baccalà rafols), Pink (con mortadella, senza conservanti, fatta con maialino brado e composta esclusivamente da parti nobili) e Vegan (burger di farro e ceci). Nel prossimo menu si aggiungerà una linea per la versione dolce.
Street food sulle orme di Francesco
Ribelle nasce da un’idea di creare street food a chilometro zero, un panino con prodotti umbri da strada. Prende vita da un progetto che realmente è tutto mobile, firmato dalla designer Marta Toni, a partire dal marchio: un panino con le ali rosse. La scelta della tonalità non è causale: i colori sono tutti primari, perché ribelli. E il forte del rosso sta ad interpretare che diventi simbolicamente un demone mangiando il panino. Perché questo collegamento? Perché Ribelle nasce anche sulle orme di Francesco, il santo di Assisi che veniva appunto chiamato “il ribelle”. Quindi un rivoluzionario.
Con Ribelle si vuole creare una proposta culinaria, studiata dallo chef Lorenzo Cantoni, ed elaborata per chi si cimenta sui cammini di Francesco, per chi realmente viaggia per le strade nel vero senso della parola.
Un layout che viaggia su rotelle
La filosofia del progetto permea anche nel locale, dai colori sempre primari: il nero, il rosso e il bianco. Il layout del locale è tutto su rotelle, quindi mobile, per essere spostato e riadattato al momento, per renderlo sempre diverso e pronto a prendere vita in ogni altro luogo. Quasi a seguire le orme di Francesco in viaggio, sempre con l'idea di prodotti umbri, di Assisi, per portarli nel mondo.
Camilla Rocca