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CONSORZI VINO

PINOT GRIGIO DELLE VENEZIE DOC & FILIPPO BARTOLOTTA

LE NUOVE ANNATE DI PINOT GRIGIO DELLE VENEZIE DOC

E FILIPPO BARTOLOTTA: LE DUE VOCI DI UN RACCONTO A COLORI

 

Il celebre storyteller del vino che sa toccare gli animi di Italia ed Estero dà voce al debutto del millesimo 2019 di Pinot Grigio delle Venezie, raggiungendo buyers e winelovers di ogni parte del mondo.

 

Siamo nelle Venezie, terra di canali, di vicine brezze marine e di laguna. Terra di acqua, insomma, terra che in quest’acqua ha sempre trovato una bandiera. Ma Filippo Bartolotta ci pone dinnanzi a un grande quesito: meglio l’acqua o il vino?

 

Così prende vita la sequenza di 19 video clip che, oltre ad allietare il difficile tempo di quarantena dovuto all’attuale imperversare dell’emergenza Covid-19, permetterà ai buyer esteri e nostrani di assaporare virtualmente le mille sfumature – organolettiche e territoriali – delle nuove annate di Pinot Grigio delle Venezie.

 

A fronte delle restrizioni imposte dai governi di tutto il mondo che hanno causato la sospensione delle principali fiere di settore quali Prowein e Vinitaly, il Consorzio del Pinot Grigio delle Venezie ha strizzato l’occhio della creatività alla scioltezza poliglotta del comunicatore Filippo Bartolotta. Storyteller, docente e scrittore con una formazione estera e un grandissimo seguito specialmente negli USA, Filippo sa trasportare l’auditorium con l’energia coinvolgente della solarità e con la fermezza professionale della competenza. Il suo carisma raggiungerà l’Europa e le sponde del Nord America – ove risiedono le maggiori esportazioni del Pinot Grigio delle Venezie (le cui quote estere raggiungono il 95% del prodotto imbottigliato) – avvicinando il pubblico di operatori del settore a quello dei winelovers di tutto il mondo.

 

16 video, quindi, che andranno a raccontare oltre 100 etichette della DOC nella loro ultima annata, la 2019, previa introduzione di altri 3 video che condurranno per mano l’ascoltatore alla scoperta del territorio, del vitigno e della denominazione, svelando la storia e la cultura del luogo ma anche le caratteristiche ampelografiche della varietà di uva e tutti i processi che la rendono tracciabile, sicura e garantita. Ma soprattutto, Filippo Bartolotta aprirà il sipario su quello che è lo “Stile Italiano”, quel savoir fair che il calice emana ad ogni rotazione, sprigionando ricordi del nostro Paese, e che viene trasferito in un sorso versatile, fresco e ricco di tradizione. Il Pinot grigio è in grado di rappresentare perfettamente tutti i volti delle Tre Venezie, grazie a un legame con questa terra che ha origini ormai storiche.

 

“Dopo aver assaggiato oltre cento cento Pinot grigio delle Venezie, posso dire di sentire ancora al naso i profumi ampi di frutta bianca matura, di lime e di un tocco di spezia, che tornano in un sorso croccante, reattivo e di grandissima bevibilità” ci dice Filippo e continua “Confermo che tra i vini della DOC, peraltro molto recente, si è già alzata notevolmente l’asticella della qualità, tenuto conto che la maggior parte dei Pinot grigio triveneti cui eravamo abituati fino a qualche anno fa era giocata quasi esclusivamente sulla semplicità e sulla freschezza. Qui invece il frutto è chiaramente più maturo e questo è da imputare principalmente all’alta qualità dell’uva portata in cantina. Il risultato è una bocca molto più voluminosa, con un fruttato più generoso, senza perdere mai quella caratteristica di ‘easy drinking’ che favorisce questo bianco sia come vino da aperitivo sia in abbinamento a cibo leggero”.

 

I 19 video saranno fruibili presso i canali dei produttori, che provvederanno a diffondere le suggestioni di un territorio incantevole come lo è quello delle Venezie in ogni angolo di mondo, quel mondo che in aprile era solito viaggiare per i padiglioni del Vinitaly, perdendosi fra le eccellenze vinicole del Belpaese. Ma non solo: tali video saranno infatti reperibili anche presso il sito del Consorzio www.dellevenezie.it e sul canale YouTube ufficiale del Consorzio delle Venezie. Per chi volesse invece utilizzare i mezzi social, i video cilp saranno condivisi su tutte le piattaforme afferenti alla Denominazione e, al loro lancio, sulle piattaforme social di Filippo Bartolotta, nonché degli enti che hanno contribuito alla realizzazione dei video, ossia la MaMa Florence e Le Baccanti.

 

Valentina Fraccascia

 

Guarda il primo video di Filippo Bartolotta e scopri il mondo del Pinot grigio DOC delle Venezie:

 

 

 

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CONSORZIO CHIANTI: GARA DA 6 MILIONI DI EURO PER PROMOZIONE IN USA E CANADA

Consorzio Chianti, gara da 6 milioni di euro per la promozione in Canada e negli Stati Uniti: progetti entro il 12 maggio

 

Busi: “Dal Governo misure insufficienti. Per ripartire ci rimbocchiamo le maniche e investiamo sui nostri sbocchi commerciali strategici”.

Nel momento più duro sui mercati internazionali, con gli sbocchi “storici” bloccati dall'epidemia di Covid 19, il Consorzio Chianti scommette e rilancia con 6 milioni di euro da destinare alla promozione in Canada e Stati Uniti, bacini target cruciali per l'area extra-Ue.

Il Consorzio, come capofila e in partenariato con il Consorzio Formaggio Asiago Dop, il Consorzio tutela Asti Docg., il Consorzio del Pinot Grigio delle Venezie Doc e il Consorzio Pecorino Sardo Dop  ha lanciato una gara europea per selezionare soggetti da inserire nello sviluppo di una campagna di informazione e promozione da realizzare nel triennio 2021 – 2024, così da rafforzare la propria presenza sui mercati canadese e statunitense e risollevare le sorti dei prodotti agroalimentari italiani. Il progetto rientra nell’ambito delle iniziative di rafforzamento della competitività del settore agricolo dell’Unione Europea e verrà proposto il prossimo 3 giugno alla Commissione per ottenere il finanziamento. 

“Il blocco alle esportazioni provocato dalla pandemia di Covid 19 ha generato ripercussioni pesanti sui produttori di vino Chianti che si sono visti chiudere improvvisamente tutti gli sbocchi sia sul mercato interno (con la chiusura di bar, enoteche, ristoranti) che su quelli stranieri: prosciugati i ricavi, con il vino invenduto nelle cantine, le imprese devono però continuare a sostenere i costi perché non è ovviamente possibile abbandonare i campi, dove si deve seguire il ciclo vegetativo delle piante – dice il presidente del Consorzio Giovanni Busi -. A fronte di questo, le misure previste dai decreti del Governo sono largamente insufficienti in termini di provvedimenti in campo tributario-fiscale, in materia previdenziale e di lavoro e previdenza sociale né tantomeno nel campo del credito. Per ripartire dobbiamo lavorare e vendere”. 

La soluzione è quindi rimboccarsi le maniche e scommettere sul futuro attraverso una campagna di comunicazione che promuova nei consumatori statunitensi e canadesi il riconoscimento della qualità del vino Chianti, a supporto della ripresa commerciale in due mercati che saranno cruciali per la ripartenza delle vendite e quindi per la sopravvivenza di centinaia di imprese agricole. 

Il termine per il ricevimento delle offerte è fissato per il giorno 12 maggio 2020 alle ore 12,00. I documenti di gara sono consultabili sul sito www.consorziovinochianti.it.

 

Galli Torrini

LE SENTINELLE DEL SOAVE

Conoscenza , competenza e condivisione: tornano in azione le sentinelle del Soave

 20.000 ettari di vigneto, 10.000 aziende, 50 tecnici, 35 centraline meteorologiche di ultima generazione. Il Soave fa rete con il Modello di Gestione Viticola Avanzata

 

Il Modello di Gestione Viticola Avanzata del Soave cresce e mette in rete tutta le competenze tecnico-scientifiche più avanzate per accompagnare i viticoltori nella difesa fitosanitaria del proprio vigneto. Il Modello sviluppato fino dagli anni 80 sul territorio del Soave è oggi punto di riferimento per un insieme di Denominazioni nel cuore del Veneto che abbracciano circa 20.000 ettari di vigneto (quasi 1/5 di tutto il sistema regionale) interagendo con 10.000 aziende viticole tra Verona, Vicenza e Padova.

Un modello premiato dalla Regione Veneto che ha riconosciuto il gruppo tecnico operativo di Soave come gruppo di riferimento per la difesa fitosanitaria dei vigneti.

 

Questo lavoro, riunito all’interno di un documento di sintesi presentato a validazione dei diversi percorsi intrapresi dalle singole imprese in tema di sostenibilità, trova nel gruppo tecnico “le sentinelle del Soave”, che si riunisce tutti i martedi’, la miglior risposta alle domande dei produttori in chiave di difesa fitosanitaria. In questo periodo, la commissione ha attivato una piattaforma on-line messa a disposizione dal Consorzio del Soave per potere continuare le riunioni anche da remoto.

 

Scopo di questo modello è ottimizzare dal punto di vista della sostenibilità i risultati tecnici, l’attenzione ambientale e la tutela dell’operatore su tutto il comprensorio di riferimento per ridurre al minimo l’uso di fitofarmaci.

In questo progetto sono coinvolti al massimo livello tutte le filiere collegate alla produzione integrata nel vigneto quindi produttori, tecnici delle cantine sociali, istituzioni, rivenditori e ditte produttrici dei presidi sanitari e delle macchine operatrici.

I documenti di riferimento sono i disciplinari di produzione e le linee tecniche di difesa integrata che il Servizio fitosanitario regionale aggiorna di anno in anno.

Oltre questo, il gruppo è in continuo aggiornamento grazie agli incontri con esperti che portano soluzioni innovative alle nuove sfide della viticoltura. Progetti come Itaca, Soilution System, la fertilità delle gemme, che li vedono protagonisti anche nella sperimentazione sul campo delle tecniche proposte.

 

«Crediamo che il gruppo di lavoro sia un asso della manica per la denominazione – spiega Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio del Soave – la possibilità di avere tante professionalità di tutta la filiera che collaborano insieme ci permettono una velocità di reazione tempestiva alle varie problematiche che possono accadere in vigneto, oltre a essere sempre al passo con le innovazioni che vengono proposte.»

 

 

Chiara Mattiello

CONSORZIO BRUNELLO DI MONTALCINO: RICHIESTA CALAMITÀ NATURALE E INTERVENTO MEDIOCREDITO

VINO, CONSORZIO BRUNELLO DI MONTALCINO: CON RISTORAZIONE, FERMO ANCHE MERCATO VINO PREMIUM ITALIANO

BINDOCCI: RICHIESTA CALAMITÀ NATURALE E INTERVENTO MEDIOCREDITO TOSCANO, REAGIREMO AUMENTANDO PROMOZIONE BRAND ONLINE

 

Il rinvio, a giugno, della ripresa della ristorazione e del turismo in Italia mette in ulteriore difficoltà il mercato del vino del Belpaese. Una crisi asimmetrica, perché penalizza principalmente Montalcino e le altre aree - anche toscane - icona del made in Italy enologico che nell’horeca nazionale e internazionale trovano il proprio sbocco naturale. Un’alta fascia produttiva che si distingue per basse rese e massimo valore aggiunto e per cui risultano inefficaci se non inique le principali misure nazionali allo studio per combattere la crisi, come la vendemmia verde e la distillazione. Per questo il Consorzio del vino Brunello di Montalcino ha fatto presente all’assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, Marco Remaschi, la propria particolare situazione, oltre alle relative proposte per uscire dall’emergenza e dalla sempre più insostenibile quanto imprevista tensione finanziaria. Tra queste, la dichiarazione dello stato di calamità naturale per tutta la Toscana, con accesso al Fondo di solidarietà nazionale e l’attivazione del Mediocredito Toscano a garanzia dei provvedimenti del Governo in materia di proroga di mutui e debiti.

“In questa fase di grave crisi per il vino toscano – ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci – il nostro ente non abdica al suo ruolo guida anche nel campo della promozione. Siamo infatti convinti che questa non sia una crisi strutturale, ma una difficoltà congiunturale generata dal Covid-19 cui contrapporre, assieme a un’adeguata dotazione creditizia, una reazione forte basata sulle attività di promozione e marketing. È infatti allo studio a partire dalla seconda parte di quest’anno – ha aggiunto Bindocci – un piano articolato di presenza capillare sui maggiori canali commerciali online nei principali mercati di sbocco - dalla Germania agli Stati Uniti, dal Giappone, al Canada, all’Italia – a supporto del brand Montalcino e delle sue produzioni”. A questo proposito, nella lettera inviata all’assessore Remaschi, il Consorzio sottolinea anche la necessità di poter modificare le norme attuative dei programmi di Ocm e Psr attraverso una proroga di 18 mesi del termine delle azioni previste, una rimodulazione delle stesse ed eventualmente una rinuncia all’investimento senza penali da parte delle imprese. E ancora, in ottica di comunicazione a lungo termine servirà rinnovare per altri 3 anni la misura di promozione relativa ai Piani di sviluppo rurale anche con stanziamenti specifici riservati ai consorzi di tutela, oltre alla richiesta di ripristino di una quota regionale extra (20%) in aggiunta al 50% garantito da fondi Ue sulla misura Ocm Promozione Paesi terzi.

“L’obiettivo – per Bindocci – è mettere subito in sicurezza le aziende e allo stesso tempo prepararci nel migliore dei modi al ritorno della domanda. Non temiamo l’abbondanza di stock in cantina perché il Brunello in giacenza non perde ma acquista valore. Per questo – ha concluso - non è pensabile che le nostre aziende possano cedere il passo alle speculazioni”

 

Eugenia Torelli

CONSORZIO TUTELA VINI D’ABRUZZO

 

Ottime performance per il 2019 con una crescita che va oltre il 12% nell’imbottigliato per il Montepulciano d’Abruzzo, denominazione principale che rappresenta più dell’80% della produzione. Per la prima volta si supera la quota di 100 milioni di bottiglie. Il trend positivo continua anche nel primo trimestre 2020 con un +10% del Montepulciano d’Abruzzo che si conferma “traino” strategico per i vini abruzzesi

 

Un’ottima annata per i vini d’Abruzzo che hanno chiuso il 2019 con dati molto buoni che rilevano un incremento dell’imbottigliato a doppia cifra per il Montepulciano d’Abruzzo (+12% - con 800.000 hl), senz’altro il più rappresentativo tra i vini della regione. Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo mette in luce anche il trend positivo del primo trimestre 2020 con un +10% per il Montepulciano d’Abruzzo e più in generale un +6% sull’imbottigliato totale dei vini abruzzesi. 

 

“Consapevoli della grande criticità dell’attuale momento storico a seguito dell’emergenza sanitaria e economica causata dal coronavirus, vogliamo dare un segnale ottimistico andando a raccontare le ottime performance dei nostri vini”, spiega Valentino Di Campli presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo che aggiunge “il Montepulciano d’Abruzzo fa da traino per la produzione vinicola della nostra regione e, negli ultimi sei anni, ha registrato una crescita importante che ha visto in particolare nel 2019 un incremento di oltre il 12% rispetto all’anno precedente”

 

Dall’analisi di questi trend positivi, effettuata da parte del Consorzio, sicuramente tra le attività più strategiche che hanno portato a questo incremento spicca l’inserimento del contrassegno di stato, introdotto a dicembre 2018, quale importante simbolo di garanzia per produttore e consumatore, che accresce la credibilità e la garanzia dei prodotti oltre all’affidabilità di tutta la filiera. “Abbiamo voluto muoverci in questa direzione in virtù di un principio di tutela e di trasparenza che dalla vigna arriva alla bottiglia. Le fascette sono per noi uno strumento fondamentale anche per verificare i dati della produzione e quindi avviare adeguate politiche di programmazione “, ha raccontato Di Campli.

La ricorrenza dei 50 anni della DOC Montepulciano d’Abruzzo, nel 2018, ha dato ulteriore spinta e visibilità alla stessa denominazione – e di conseguenza ai vini dell’intero comparto - grazie ai progetti di promozione e comunicazione che si sono protratti fino al primo semestre 2019, tenendo alta l’attenzione del settore e dei consumatori. Le tante attività di promozione volute dal Consorzio in Italia e all’estero hanno dato un’ulteriore spinta alle performance.

 

I dati positivi del 2019 e dell’inizio 2020 fanno ben sperare in un buon punto di partenza per la ripresa “dall’attuale situazione in cui si trova il settore e di cui, ad oggi, è purtroppo impossibile prevedere la durata e le conseguenze”, aggiunge Di Campli, “molte cantine, legate al canale Horeca (hotel, ristoranti e bar), stanno soffrendo non poco, altre - più strutturate e legate alla distribuzione organizzata - continuano a lavorare pur tra mille difficoltà. Tante aziende stanno investendo nelle vendite online, un canale che, anche noi come Consorzio, stiamo cercando di supportare con l’obiettivo di fare sistema e di ampliare così il raggio d’azione. Alternative, non di certo risolutive, ma che servono per andare avanti nonostante l’attuale chiusura del canale Horeca.”  A tal proposito Il Consorzio ha attivato un piano di promozione degli shop online delle cantine abruzzesi in questo particolare momento storico in cui l’online ha avuto una crescita esponenziale. 

Si stanno chiudendo in questi giorni accordi importanti con alcune delle principali piattaforme di vendita on-line (come Tannico, Callmewine, Xtravine) per promuovere la conoscenza dei vini abruzzesi e quindi di conseguenza l’acquisto degli stessi; sulla pagina web del Consorzio è stata creata un’apposita sezione che riunisce tutti gli shop on-line delle cantine aderenti. L’attività è promossa anche da una campagna sui social #IOBEVOABRUZZESE che propone di stappare una bottiglia di vino abruzzese – Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano d’Abruzzo, Pecorino, Cerasuolo d’Abruzzo solo per citarne alcuni –, abbinare uno dei piatti preferiti, scattare una foto e condividerla sui social; il target della campagna sono proprio i numerosi clienti delle piattaforme di vendita online e i winelover di tutto il mondo.

 

IL CONSORZIO TUTELA VINI D’ABRUZZO

Organismo di carattere associativo senza scopo di lucro, il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo è stato istituito nel 2003 con Decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (MiPAF) per svolgere funzioni di tutela, valorizzazione e di cura generale degli interessi connessi alle denominazioni da esso tutelate. Sovrintende all’adempimento della disciplina regolamentare delle denominazioni, alla formulazione di eventuali proposte di aggiornamento della stessa, e coordina il lavoro delle categorie produttive del settore ai fini della valorizzazione delle singole denominazioni. 

Il Consorzio tutela i seguenti vini a Denominazione di Origine Controllata: Montepulciano d'Abruzzo Doc,Trebbiano d’Abruzzo Doc, Cerasuolo d'Abruzzo Doc, Abruzzo Doc, Villamagna Doc. Tutela inoltre anche i vini a Indicazione Geografica Tipica: Colline Pescaresi Igt, Colline Teatine Igt, Colline Frentane Igt, Colli del Sangro Igt, Del Vastese o Histonium Igt, Terre di Chieti Igt, Terre Aquilane o Terre de L’Aquila Igt.

 

Simonetta Gerra

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