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CONSORZI VINO

IL COVID-19 NON FERMA IL CONSORZIO DELL'ASTI E DEL MOSCATO D’ASTI DOCG

 

Romano Dogliotti: «Operativi con sacrifici, ma anche con lo spirito di servizio di sempre»

 

Asti, 27 Marzo 2020 - Nonostante l’emergenza sanitaria dovuta al Covid -19 non si è fermata l’attività  del Consorzio di Tutela dell’Asti e del Moscato d’Asti docg. Lo ha confermato il presidente dell’ente, Romano Dogliotti: «D’intesa con i dipendenti del Consorzio, che ringrazio per la disponibilità  e la dedizione dimostrate ha detto il Presidente -, abbiamo applicato disposizioni di smart working e di orario flessibile. Inoltre, per quanto riguarda la sede di Isola d’Asti, si sono pianificati turnazioni lavorative in modo da garantire sia il prezioso lavoro del laboratorio d’analisi sia la consegna delle fascette ministeriali alle aziende».

Dogliotti insieme a tutto il Comitato di Presidenza ha sottolineato come con questa riorganizzazione sia stato tutelato il ruolo di servizio dell’ente: «E’ per noi un punto d’orgoglio avere garantito i normali servizi consortili. Voglio inoltre assicurare che stiamo continuando a lavorare anche ai progetti di promozione e valorizzazione che erano stati avviati prima dell’emergenza sanitaria. Siamo certi e fiduciosi - aggiunge Dogliotti . che al termine di questo periodo particolare, torneremo ancora più determinati a tutte quelle iniziative tese a difendere e promuovere la denominazione Asti e Moscato d’Asti in Italia e nel mondo».

Consorzio Tutela dell’Asti

Piazza Roma, 10 - 14100 Asti Tel +39 0141 594842 Fax +39 0141 355066

IL SOAVE RICERCA IL SEGRETO DELLA SUA LONGEVITA'

 

Università di Verona e Consorzio insieme per la ricerca: stavolta si studia la longevità. Finanziato un nuovo progetto sullo studio della shelf life del vino

 

Si chiama SIMPOSIO (Sviluppo di una architettura portatile per l'implementazione di modelli previsionali della shelf-life del vino Soave) il nuovo progetto che vede protagonista il Consorzio di Soave, i Dipartimenti di Biotecnologie e di Informatica dell’Università di Verona e la società EDALAB, finanziato dalla regione Veneto e finalizzato a sviluppare nuove tecnologie per predizione della shelf-life dei vini Soave.

 

Riuscire a prevedere la shelf-life di un vino, ossia la sua capacità di resistere agli stress della conservazione e del trasporto rappresenta, nell’attuale mercato fortemente internazionalizzato, un prezioso supporto per i produttori. Tuttavia, ad oggi la previsione della shelf-life di un vino resta un obiettivo difficilmente raggiungibile, soprattutto in considerazione delle limitate capacità analitiche di cui dispongono alcune cantine.

 

Rispetto ad altri progetti maggiormente incentrati sull’impiego di tecniche di analisi complesse e costose, SIMPOSIO si propone di creare un sistema di classificazione della shelf-life dei vini Soave basato su analisi elettrochimiche e colorimetriche facilmente implementabili in cantina, abbinando a tali approcci soluzioni IoT (Internet of Things) e tecniche di intelligenza artificiale (IA) per lo sviluppo del modello predittivo. 

 

Tale sistema predittivo sviluppato potrà essere utilizzato in cantina come supporto decisionale all'enologo nel miglioramento delle tecniche produttive volte ad aumentare la shelf-life dei vini, per la riduzione delle dosi di impego della SO2 e come supporto decisionale nel posizionamento sul mercato dei vini prodotti.  

 

Uno strumento utilissimo quindi per capire quali sono quelle caratteristiche che fanno del Soave uno dei vini bianchi che meglio si esprime con l’affinamento in bottiglia, A Soave si è iniziato a parlare di longevità dei vini bianchi già nei primi anni 2000 con la manifestazione “Tutti i colori del bianco”. L’evoluzione dei vini bianchi, la terziarizzazione, alcune volte accompagnata dall’elevazione è infatti uno dei fenomeni enologici più interessanti. Per questo la ricerca, per dare ai produttori del Soave una nuova e innovativa chiave di lettura, soprattutto per la valorizzazione dei cru recentemente approvati anche dalla Comunità Europea.

 

«Il Consorzio del Soave si conferma uno dei più attenti all’innovazione – spiega Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio del Soave – in questo momento stiamo seguendo una decina di progetti assieme alle Università venete, da Venezia, a Padova, a Verona, rivolti sia alla viticoltura sostenibile, che alla tutela del paesaggio che all'innovazione nel settore enologico. Stiamo lavorando in sinergia con le nostre imprese, rispondendo alle sfide che devono affrontare ogni giorno. I risultati saranno quindi condivisi e messi a disposizione perché diventino un patrimonio di tutti.»

 

Uno strumento utilissimo quindi per capire quali sono quelle caratteristiche che fanno del Soave uno dei vini bianchi che meglio si esprime con l’affinamento in bottiglia, A Soave si è iniziato a parlare di longevità dei vini bianchi già nei primi anni 2000 con la manifestazione “Tutti i colori del bianco”. L’evoluzione dei vini bianchi, la terziarizzazione, alcune volte accompagnata dall’elevazione è infatti uno dei fenomeni enologici più interessanti. Per questo la ricerca, per dare ai produttori del Soave una nuova e innovativa chiave di lettura, soprattutto per la valorizzazione dei cru recentemente approvati anche dalla Comunità Europea.

«Il Consorzio del Soave si conferma uno dei più attenti all’innovazione – spiega Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio del Soave – in questo momento stiamo seguendo una decina di progetti assieme alle Università venete, da Venezia, a Padova, a Verona, rivolti sia alla viticoltura sostenibile, che alla tutela del paesaggio che all'innovazione nel settore enologico. Stiamo lavorando in sinergia con le nostre imprese, rispondendo alle sfide che devono affrontare ogni giorno. I risultati saranno quindi condivisi e messi a disposizione perché diventino un patrimonio di tutti.» 

 

Chiara Mattiello

Coronavirus, Consorzio Vino Chianti: “Cura Italia Deludente

Coronavirus, Consorzio Vino Chianti: “Cura Italia deludente. Mercati mondiali bloccati, ma non possiamo abbandonare i campi”

Il presidente Busi: Servono misure più forti a sostegno delle aziende agricole”


Serve l'allargamento delle misure di sostegno per tutte le aziende agricole, senza discriminazione di fatturato e a prescindere dal fatto che siano in bonis o meno. E' il messaggio che arriva dal Consorzio Vino Chianti dopo la lettura del decreto “Cura Italia” che “non soddisfa le nostre aspettative  in termini di stanziamento dei fondi assegnati per gli interventi a favore delle imprese, in termini di provvedimenti in campo tributario-fiscale, in materia previdenziale e di lavoro e previdenza sociale né tantomeno nel campo del credito”, dice il direttore del Consorzio Marco Bani.

 

“Il rinvio delle attuali scadenze al mese di maggio 2020 o sue eventuali brevi rateizzazioni, quando saremo ancora, a detta degli esperti, nella fase calante della pandemia vedrà le aziende alle prese con i problemi di liquidità per il perdurare della crisi del mercato e dei consumi e quindi nell'impossibilità di far fronte alle scadenze”, aggiunge il direttore.

Le imprese agricole, e il mondo del vino in particolare, hanno esigenze specifiche: “I mercati sono bloccati – dice il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi – quindi le vendite sono ferme, ma noi non possiamo bloccare la produzione perché fermare le nostre aziende significherebbe abbandonare i campi. Il mercato interno è fermo da settimane, adesso si stanno chiudendo anche gli sbocchi commerciali in Europa, Stati Uniti e Sud America. 

 

La Cina, in lenta ripresa, è un mercato nuovo che non potrà in nessun modo compensare il fermo dei nostri riferimenti storici. Va bene tutelare i dipendenti per le imprese costrette a fermarsi, ma nel nostro caso gli operai sono tutti al lavoro perché le nostre attività seguono il ciclo vegetativo delle piante, che si sussegue a prescindere da calamità e pandemie: almeno nella fase attuale ci servirà a ben poco la cassa integrazione, a noi servono interventi a sostegno delle aziende che devono continuare a produrre ma non possono e non potranno vendere”.

 

 

Lorenzo Galli Torrini

NASCE IL PRIMO CONSORZIO DEI PRODUTTORI VINICOLI IN LIGURIA

Fotoservizio di Claudia Paracchini

 

Da sin. Andrea Marcesini, Gennaro Chianca e Giorgio Baccigalupi 

Come i grandi amori il Primo Consorzio dei Produttori Vinicoli della Liguria  nasce venerdì scorso il 14 febbraio il giorno di San Valentino !  

La forza sta nell'unione e nella sintesi di realtà produttive che davanti al notaio Gennaro Chianca nell' area archeologica di Luni hanno dato vita a questo progetto che rappresenta oggi una delle prime e solide realtà dedicate al vino ligure. Ne fanno parte alcune fra le più significative cantine vitiivinicole con l' obbiettivo  comune di promuovere nel mondo la conoscenza del comparto enologico ligure e i valori più profondi del territorio, tutelare le realtà coinvolte soprattutto le più piccole, informare il consumatore e curare gli interessi generali relativi alle denominazioni.

Giorgio Baccigalupi al microfono. Alla sua destra  Gennaro Chianca e Andrea Marcesini

Il Consorzio per la tutela dei vini DOP  e IGP Colli di Luni Cinque Terre Colline di Levanto e Liguria  di Levante alla presenza di Andrea Marcesini, Presidente, Giorgio Baccigalupi, Direttore e tutti i produttori coinvolti (di cui 61 aziende vitivinicole per 498 etichette rappresentate ) il Consorzio  appena nato è così ripartito : 310 etichette dei Colli di Luni 93 della Liguria di Levante 73 delle Cinque Terre e 19 delle Colline di Levanto. 

I produttori presenti che hanno aderito al Consorzio 

"Quando la volontà di molti si unisce, si ha sempre più forza e autorevolezza di fronte ai consumatori perché è dalla collaborazione che nascono i progetti migliori"  si è così espresso  Andrea Marcesini,  indicando  la filosofia alla base del Consorzio, che per il suo obiettivo di tutela e divulgazione enologica  conta sulla efficiente e fruttuosa  collaborazione con l'Enoteca Regionale della Liguria. 

 

 

Chianti Lovers & Morellino di Scansano

"Chianti Lovers", torna il 16 febbraio l’anteprima del Consorzio Vino Chianti e del Consorzio Tutela Morellino di Scansano

 

 

 

119 aziende e quasi 500 etichette, 206 in anteprima. 4mila i visitatori nella scorsa edizione

 

119 aziende, 488 etichette in degustazione e 206 in anteprima. Torna domenica 16 febbraio alla Fortezza da Basso di Firenze la sesta edizione di “Chianti Lovers”, l’anteprima promossa dal Consorzio Vino Chianti e dal Consorzio Tutela Morellino di Scansano che lo scorso anno, in una sola giornata, ha richiamato ben 4mila visitatori.

L’appuntamento all'interno del padiglione Cavaniglia, realizzato con il cofinanziamento FEASR-PSR 2014-2020 della Regione Toscana, è dalle 16 alle 21, mentre dalle 9.30 fino alle 16 potranno accedere solo operatori di settore accreditati.  Si potranno degustare le nuove annate Chianti DOCG 2019 e Riserva 2017 e Morellino di Scansano DOCG Annata 2019 e Riserva 2017, in uscita quest'anno. Protagonisti saranno dunque, sul fronte del Chianti, i vini delle aziende del Consorzio e dei Consorzi di Sottozona: Rufina, Colli Fiorentini, Colli Senesi, Colli Aretini, Montalbano, Colline Pisane, Montespertoli, oltre alle etichette di 24 cantine maremmane per il Morellino di Scansano.

“Chianti Lovers è cresciuto e ha contribuito a consolidare il prestigio della denominazione sul mercato nazionale e internazionale – afferma Giovanni Busi, Presidente del Consorzio Vino Chianti – è uno dei primi, importanti eventi dell'anno, che apre una stagione che ci auguriamo sia positiva come il nostro ultimo bilancio. Abbiamo registrato un 1% di crescita, che in numeri significa un milione di bottiglie in più vendute sui mercati di tutto il mondo. La vendemmia 2019 è in linea con le aspettative, abbiamo raggiunto l'obiettivo della riduzione del 10% delle quantità che ci eravamo dati per mantenere i magazzini in linea con l'andamento commerciale. La qualità è ottima. Il merito di tutto ciò è delle aziende che negli anni scorsi hanno fatto importanti investimenti e oggi oltre il 75% dei vigneti è stato rinnovato”.

"Anteprima Morellino e Chianti Lovers sta diventando un appuntamento fisso nel panorama delle Anteprime toscane ed è il primo grande evento del 2020, attraverso cui presentare le novità del Morellino di Scansano (Annata 2019 e Riserva 2017). ha commentato Rossano Teglielli, Presidente del Consorzio Tutela Morellino di Scansano. Il 2020 sarà un anno importante per la denominazione che guarda al futuro con ottimismo, forte di una vendemmia 2019 di alto livello, che ha dato grandi soddisfazioni sia sotto l’aspetto qualitativo che quantitativo".

 

Galli Torrini 

 

Ingresso: 15 €

Prevendite suboxofficetoscana.it

Infoconsorziovinochianti.it

Info: www.consorziomorellino.it

Ufficio stampa Consorzio Tutela Morellino di Scansano c/o fruitecom

Alice Camellini – Mail. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – T. +39 340-6576207

Jessica Busoli – Mail. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – T. + 39 366-5725233

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