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CONSORZI VINO

Primitivo di Manduria, bloccati due marchi ingannevoli in Francia e in Germania

Continua senza sosta la battaglia del Consorzio di Tutela per proteggere la doc pugliese

 

Ancora risultati importanti per il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria nella attività di tutela della denominazione sui mercati internazionali.

Questa volta è toccata alla Francia e alla Germania (uno dei maggiori mercati di riferimento che assorbe il 30% dell’export) ritirare due marchi ingannevoli. 

 

“Nella zona Champagne - dichiara Mauro di Maggio, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria - abbiamo indotto una cantina a desistere nel mettere il nome primitivo sulla loro etichetta e lo stesso è accaduto in Germania dove un grosso imbottigliatore di spumante voleva usare impropriamente il temine primitivo. Con il consiglio di amministrazione abbiamo implementato l’attività di tutela nei mercati internazionali anche perché il Primitivo di Manduria è un vino che affascina moltissimo l’estero ed è proprio nei paesi esteri che si riscontra il maggior numero di quelle che rappresentano autentiche frodi per i consumatori e un danno per i nostri produttori. Questa densità di imitazione è certamente legata al fatto che sta crescendo l’attenzione verso il nostro prodotto: in ogni caso le azioni messe in atto confermano che il nostro sistema di tutela funziona bene. 

Importante in queste lunghe e ardue trattive è il ruolo del nostro ufficio legale che lavora insieme a noi costantemente per la tutela la nostra doc.

Continueremo senza sosta a contrattare i marchi falsi sia nei laboratori di analisi, per capire se il vino segue i parametri del nostro disciplinare, sia in ambito giurisdizionale”.

 

“Tra gli strumenti in atto per il 2020 – conclude di Maggio- siamo in procinto di investire sul marchio collettivo, ovvero quel sigillo che consente una protezione anche in quei Paesi dove non riconoscono le denominazioni e che garantisce qualità, area di produzione e l’esistenza di un sistema di controllo strutturato e organizzato”.

 

In 3 anni il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria si è battuto contro le imitazioni e le contraffazioni nei confronti della doc vincendo 6 cause in Italia, 1 in Spagna, 1 in Germania, 1 in Francia, 1 in Cile, 1 in Cina, 1 in Portogallo ed eliminando dal mercato internazionale 4 marchi con dicitura Unione Europea.

 

Daniela Fabietti 3351979415

 

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VIGNAIOLI DI MONTAGNA: VINO E CINEMA SI INCONTRANO A BOLOGNA

I Vignaioli del Trentino, i Vignaioli dell’Alto Adige e il Trento Film Festival protagonisti dall’1 al 3 febbraio alla Fondazione Cineteca di Bologna. La montagna si racconta nel calice e sullo schermo, nel primo evento nazionale che vede uniti i Vignaioli delle due province

 

Tre giorni dove i protagonisti saranno il cinema e il vino delle “terre alte”. A Bologna arriva Vignaioli di Montagna, la manifestazione che mette sotto i riflettori i vini artigianali del Trentino e dell’Alto Adige, il cinema e le culture di montagna e che si terrà a Bologna dall’1 al 3 febbraio 2020. L’evento - nato dalla collaborazione tra il Consorzio Vignaioli del Trentino, i Freie Weinbauern Südtirol e il Trento Film Festival, con il supporto della Camera di Commercio di Trento e della Camera di Commercio di Bolzano - si svolgerà nella sede della Fondazione Cineteca di Bologna, che diventerà crocevia della narrazione enologica e cinematografica sul rapporto fra uomo e montagna.

La manifestazione si svolgerà su tre giorni. Sabato 1 febbraio la Biblioteca Renzo Renzi ospiterà 20 vignaioli trentini e 20 altoatesini: un sentiero che si snoderà nelle valli alpine, attraverso vini artigianali, di qualità, territoriali e sostenibili. Domenica 2 febbraio sarà dedicata all’anteprima della 68ª edizione del Trento Film Festival (25 aprile – 3 maggio 2020). Nel pomeriggio doppio appuntamento con Persorsi: un viaggio enoico dalle Dolomiti Patrimonio UNESCO al Lago di Garda, una passeggiata immersiva e multisensoriale nella viticoltura di montagna. In serata la proiezione di Our Blood Is Wine (di Emily Railsback, USA, 2018, 78’), un documentario nato da un'idea del cineasta e sommelier Jeremy Quinn. Infine lunedì 3 febbraio tre masterclass sulla vitienologia delle terre alte, condotte da relatori d’eccezione e dedicate a operatori, critici e giornalisti di settore.

A breve il programma completo, con informazioni e costi, su www.trentofilmfestival.it, www.vignaiolideltrentino.it e www.fws.it.

Ufficio stampa Vignaioli di montagna:

Anna Sperotto | 349 8434778 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Giulia Tirapelle | 389 2373903 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ufficio stampa Trento Film Festival:

Tommaso Iori | 349 4474159 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Rosario Fichera | 345 1755672 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Arianna Monteverdi | 338 6182078 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Vignaioli di Montagna nasce nel 2017 nel contesto del Trento Film Festival, su iniziativa della Camera di Commercio di Trento e della Camera di Commercio di Bolzano, in collaborazione con il Consorzio Vignaioli del Trentino e i Freie Weinbauern Südtirol. Le passate edizioni dell’appuntamento biennale hanno avuto luogo a Trento nelle sale di Palazzo Roccabruna, sede dell’Enoteca provinciale del Trentino.

 

Pur appartenendo a realtà socio-culturali molto diverse, i Vignaioli del Trentino e quelli dell’Alto Adige mantengono vivo un rapporto fatto di dialogo e di confronto costante: a Bologna, per la prima volta, si presentano insieme fuori regione, per raccontare una storia dove la montagna non è solo il fondale di scena, ma una protagonista assoluta, che con i suoi ritmi, i suoi ambienti naturali, i suoi cicli stagionali scandisce la vita dei Vignaioli sia in Trentino che in Alto Adige.

FESTA DEL 10° ANNIVERSARIO DELLA DOCG CALUSO

AL VIA I PREPARATIVI PER I FESTEGGIAMENTI DEL 10° ANNIVERSARIO DELLA DENOMINAZIONE CALUSO DOCG. IL 2020 SARA’ UN ANNO RICCO DI INIZIATIVE PER PROMUOVERE L’ECCELLENZA ENOICA CANAVESANA

Le prime due iniziative per dare il via: il 30 novembre “Ivrea, Vignaioli in città”, organizzata in collaborazione con l’Ascom Confcommercio Torino e Provincia e, nelle domeniche di dicembre, a Caluso e dintorni arriva “Natale in cantina”, grazie ad una partnership con i pasticceri di Torino e provincia e Rossetto Srl. 

Si è conclusa questa mattina la conferenza stampa del Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione dei vini DOCG di Caluso e DOC di Carema e Canavese, tenutasi a Mazzè - presso la sede di Rossetto Srl – di presentazione dei primi eventi in calendario per iniziare a festeggiare i 10 anni della denominazione CALUSO DOCG, il cui anniversario cadrà ad ottobre 2020, volti a mettere in luce tutte le eccellenze delle denominazioni DOCG e DOC dei vini del Canavese. 

La prima attività, “Ivrea, Vignaioli in città”, è stata ideata e organizzata in collaborazione con Ascom Confcommercio Torino e Provincia e con il contributo della Camera di Commercio di Torino e della Città di Ivrea, vedrà vignaioli e commercianti impegnati, nel pomeriggio di sabato 30 novembre, in degustazioni libere di vini DOCG e DOC del Consorzio, per far conoscere a tutti i partecipanti le eccellenze enologiche canavesane. 

A dicembre, invece, si svilupperà il progetto “Brindisi di Natale in Canavese” promosso in collaborazione con l’azienda Rossetto Srl, che si concretizza in due fasi: un contest tra pasticceri per il miglior panettone, con ingrediente uno dei vini DOCG o DOC del Consorzio, seguito da degustazioni gourmet presso le cantine aderenti dove il pubblico potrà assaggiare gli esclusivi panettoni in abbinamento ai vini dei produttori canavesani e decretare il miglior prodotto dolciario. 

La conferenza stampa è stata aperta da Pierangelo Rossetto, Proprietario di Rossetto Srl, che dopo aver dato il benvenuto agli ospiti intervenuti e raccontato brevemente la propria realtà ha passato la parola a Caterina Andorno, Presidente del Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione dei vini DOCG di Caluso e DOC di Carema e Canavese che ha illustrato le prime iniziative previste di celebrazione dell’anniversario della denominazione CALUSO DOCG (Ivrea, Vignaioli in città e Brindisi di Natale in Canavese). Per un approfondimento sulle singole iniziative sono intervenuti rispettivamente Luisa Marchelli presidente Ascom Ivrea e Canavese che ha spiegato la dinamica dell’iniziativa che animerà la Città di Ivrea e Christian Trione, Ambassadeur du Pain, panificatore a Saint – Christophe, candidato per l’Italia al Mondial du Pain 2019 di Nantes e membro della giuria per illustrare i criteri di valutazione dei panettoni in concorso. A moderare gli interventi Alessandro Felis, giornalista e critico enogastronomico. L’evento si è concluso con una speciale degustazione di prodotti da forno, ideati e creati da Christian Trione, a base di farine scelte, punto di forza della Rossetto Srl, in perfetto connubio con i vini delle 13 cantine aderenti al progetto. 

“IVREA, VIGNAIOLI IN CITTA’” – 30 novembre 2019 

Grazie alla collaborazione con l’associazione Ascom di Ivrea il 30 novembre dalle ore 15.00 alle ore 19.00 alcuni negozi del centro ospiteranno una selezione di cantine del Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione dei vini DOCG di Caluso e DOC di Carema e Canavese, dando vita ad un’iniziativa unica, ovvero la possibilità di unire allo shopping anche un momento di degustazione e confronto con i vignaioli. Una formula originale e personale per conoscere direttamente le realtà vitivinicole che operano sul territorio e che producono i vini Caluso DOCG, Canavese e Carema DOC, fiori all’occhiello del Canavese. 

“Ascom Ivrea e Canavese è fiera di essere parte di questo progetto per l'importante traguardo dell’Anniversario della denominazione Caluso Docg per i suoi 10 anni di successi. Vogliamo che le eccellenze del nostro territorio, che nulla hanno da invidiare a quelle di altri territori, vengano riscoperte e diventino patrimonio di un pubblico sempre più vasto - dichiara Luisa Marchelli presidente Ascom Ivrea e Canavese. “È un tassello importante per la promozione del territorio non solo in Italia ma anche all’estero ed in particolare guardando i nostri vicini di Francia e Svizzera che sono e devono diventare sempre più fruitori delle nostre proposte turistiche che si snodano tra enogastronomia, cultura e sport. Ricordiamo che Ivrea è patrimonio Unesco e questo senza dubbio porterà nuovi flussi che non si aspettano una tale e varia offerta di proposte.”

 

BRINDISI DI NATALE IN CANAVESE 

IL PANETTONE DI-VINO: PREMIO MIGLIOR PANETTONE CON VINO CANAVESANO 

L’iniziativa prende vita dal sodalizio tra 13 pasticcieri, di Torino e provincia, e 13 cantine del Consorzio che ha come obiettivo la creazione di panettoni, inediti e originali, preparati con l’uso di una delle tre declinazioni di Caluso DOCG (fermo, spumante e passito), di Carema DOC o di Canavese DOC come ingrediente principale. Tutti i panettoni prodotti parteciperanno ad un concorso che premierà il miglior panettone con vino canavesano. Inoltre, verrà assegnato un riconoscimento speciale a chi saprà meglio valorizzare la Caluso DOCG. La giuria sarà composta da esperti del settore, giornalisti enogastronomici, un rappresentante del Consorzio. 

Gli abbinamenti: 

  1. Andrea Lotorto/Pasticceria Tre Torri (Ivrea) per Cantine Crosio (Caluso) 
  2. Fabrizio Perfetti/Pasticceria Perfetti (Torino) per Orosia (Bollengo) 
  3. Luciano Stillitano/Pasticceria Platti (Torino) per Marco Rossa (Borgomasino) 
  4. Luca Scarcella/Il Forno dell’Angolo (Torino) per Cantina Produttori Nebbiolo di Carema (Carema) 
  5. Marcella Simeone/Panetteria-Pasticceria Simeone (Caluso) per Santa Clelia Azienda Agricola (Mazzè) 
  6. Rosy Fabaro/Panificio Fabaro (Poirino) per Orsolani (San Giorgio C.se) 
  7. Paolo Roppolo/Panetteria Roppolo (Cigliano) per Podere Macellio (Caluso)
  8. Rossella Durighello/Pasticceria Durighello (Torino) per Cantina Carlo Gnavi (Caluso) 
  9. Silvana Vergnano/Pasticceria Silvana Vergnano (Torino) per Ilaria Salvetti Azienda Agricola (Caluso)
  10. Roberto Miranti Pasticceria/ Orsucci (Torino)per Cantina Produttori Erbaluce di Caluso (Caluso) 
  11. Vito Lasorsa Panificio Gilda (Torino) per AziendaVitivinicola Giacometto Bruno (Caluso) A
  12. Antonio Raimondo/Pasticceria F.lliRaimondo (Torino) per La Masera  (Settimo Rottaro)
  13. NadiaGoretti/Panificio Pasticceria Goretti (Castellamonte) per Le Masche  (Levone) 

La giuria si riunirà il 29 novembre per esaminare i panettoni in gara e il 4 dicembre verrà effettuata la premiazione

NATALE IN CANTINA: CANTINE APERTE 8, 15 e 22 DICEMBRE 2019 

Le 13 cantine aderenti al progetto accoglieranno, nelle domeniche 8, 15 e 22 dicembre i visitatori, per far degustare gli esclusivi panettoni realizzati dai pasticceri in occasione del concorso “Il panettone Di-Vino”, utilizzando come ingrediente il proprio vino canavesano, in abbinamento ad un buon calice di Caluso DOCG, Carema DOC o Canavese DOC. Gli stessi prodotti dolciari potranno essere degustati e acquistati sia in occasione delle visite in cantina sia presso le pasticcerie che hanno aderito al progetto. 

“Il connubio tra cibo e vino è da sempre una liaison perfetta, per questo abbiamo deciso di creare un’iniziativa che mettesse alla prova alcuni tra i migliori pasticcieri delle zone del Canavese e di Torino per realizzare panettoni utilizzando i nostri vini DOC e DOCG. Tali creazioni saranno utilizzate in occasione delle degustazioni in cantina così da ampliare l’esperienza gourmet dei visitatori che vengono a conoscere il nostro territorio e a scoprire le nostre eccellenze vitivinicole.” commenta Caterina Andorno, Presidente del Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione dei vini DOCG di Caluso e DOC di Carema e Canavese. 

Consorzio per la Tutela e la valorizzazione dei vini DOCG di Caluso e DOC di Carema e Canavese  

Ilaria Bardessono – cell. 391 4916 469 – email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

CONSORZIO CHIANTI RUFINA

"Cru di Vigna e non Gran Selezione"

 

Considerazioni sulla modifica del disciplinare di produzione del vino Chianti relativa all’introduzione del Chianti Gran Selezione. Coda Nunziante: “Le modifiche approvate dall’Assemblea del Chianti sono sostanzialmente diverse da quanto richiesto dal nostro Consorzio”

 

La proposta di modifica al disciplinare di produzione del vino Chianti DOCG approvata dall’assemblea dei soci del Consorzio in data 11 novembre 2019, contiene molti elementi di revisione e di semplificazione delle regole che il Consorzio Chianti Rufina condivide. Altri aspetti, invece, richiedono precisazioni e puntualizzazioni necessarie a chiarire quali sono i principali obiettivi e relative iniziative che il Consorzio Chianti Rufina intende attuare nell’immediato futuro.

 

Il Consorzio Chianti Rufina, fin dall’assemblea del 2015, aveva avanzato al Consorzio Chianti una proposta di modifica al disciplinare da attuarsi secondo un progetto provvisoriamente denominato “Cru di Vigna” che prevedeva la tracciatura della provenienza delle uve selezionate dalla singola vigna aziendale. “La procedura è già contemplata dal disciplinare con la menzione vigna” dichiara il Presidente Cesare Coda Nunziante “ma la nuova proposta conteneva ulteriori elementi restrittivi mirati verso la ricerca di un innalzamento della piramide di qualità del vino Chianti Rufina DOCG e di una maggiore identificazione territoriale”

 

In realtà, le modifiche approvate dalla recente Assemblea del Consorzio Chianti riguardo alla menzione Gran Selezione non corrispondono nella sostanza a quanto richiesto dal Consorzio Chianti Rufina. Manca un preciso riferimento all’obbligatorietà dell’adozione della “menzione vigna” -che sarebbe eventualmente lasciata all’iniziativa dei singoli; manca un vincolo sull’uvaggio, che nel progetto Rufina è rappresentato da Sangiovese al 100%; e manca una regolamentazione dell’affinamento nel legno. “Uno degli obiettivi importanti di questo nuovo progetto” prosegue Coda Nunziante, “era differenziare il nuovo vino dalla tipologia Riserva, usualmente percepita dai consumatori come ‘selezione di cantina’; volevamo invece un vino che affondasse la sua eccellenza e la sua armoniosa diversità nel terreno su cui è stato piantato. Sotto questo profilo, il nostro progetto si differenzia anche dalla Gran Selezione del Consorzio Chianti Classico”.

 

In conclusione, la maggioranza dei produttori aderenti al Consorzio Chianti Rufina si è dichiarata pronta a rinunciare alla tipologia Gran Selezione, ma altresì intenzionata a proseguire il suo progetto originale, volto anche ad una maggior distinzione, presso il consumatore, delle varie tipologie di vini all’interno della piramide della Docg: Chianti Rufina – Riserva – Selezione di Vigna.

“E’ già da diverse vendemmie che abbiamo tracciato i nostri migliori vigneti” conclude Coda Nunziante “ed è desiderio di tutti noi poter presentare a breve queste selezioni sul mercato nazionale ed internazionale, e far apprezzare la qualità del Sangiovese coltivato ad altitudini più elevate”.

 

 

Paolo Valdastri

L'ANTEPRIMA WINE2WINE CON IL PRIMITIVO DI MANDURIA

 

  

Il tasting panel domenica 24 novembre a Verona anticipa uno tra i più importanti forum internazionali dedicati al business del vino 

 

L’anteprima wine2wine con il Primitivo di Manduria, il grande rosso pugliese

Una grande occasione che sancisce la collaborazione tra il Consorzio di Tutela e Vinitaly International Academy

 

Il Primitivo di Manduria, il grande rosso pugliese, con un'esclusiva tasting panel inaugura la 6^ edizione di wine2wine, il forum internazionale sul business del vino promosso da Veronafiere.

 

Domenica 24 novembre alle 14,30 a Verona (wine2digital il quartier generale di Vinitaly International) la grande degustazione, promossa dal Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria e guidata da Daniele Cernilli, alias DoctorWine, anticipa di 24 ore wine2wine, uno tra i più importanti forum internazionali dedicati al business del vino. 

 

Il tasting, abbinato ai prodotti dei presidi SlowFood Puglia, sarà focalizzato sulle tre tipologie previste dalla doc pugliese: Primitivo di Manduria Doc, Primitivo di Manduria Riserva e Primitivo di Manduria docg dolce naturale. Prenderanno parte alla degustazione relatori internazionali, tra cui manager, importatori e dirigenti del Ministro delle Politiche agricole e Forestali  e di Veronafiere.

 

“Una grande occasione per noi – spiega Mauro di Maggio, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria - che sancisce la nostra collaborazione con Stevie Kim, managing director di Vinitaly International.  Tanti i progetti in corso come una serie di masterclass in giro per il mondo volti a rafforzare la conoscenza della nostra doc”. 

 

"Siamo contenti di aver intrapreso questa collaborazione con il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria. – conclude Stevie Kim, Managing Director di Vinitaly International - Questa degustazione esclusiva davanti ad una platea italiana e internazionale in occasione del wine2wine è un’opportunità unica per far conoscere una bellissima regione italiana, la Puglia, e una denominazione in costante crescita come quella del Primitivo di Manduria, un rosso iconico del sud Italia. La mission di Vinitaly International e in particolare del nostro programma educativo Vinitaly International Academy è quella di potenziare la conoscenza e presenza del vino italiano all’estero, ma anche di facilitare occasioni d’incontro sul territorio italiano da parte di professionisti stranieri. Sono convinta che questa degustazione con il Consorzio sarà un primo passo per portare questi professionisti internazionali, in futuro, a scoprire il Primitivo di Manduria direttamente sul territorio."

 

 

 

Daniela Fabietti 

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