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CONSORZI VINO

Donatella Cinelli Colombini Riconfermata Presidente Della Doc Orcia

 

Donatella Cinelli Colombini confermata alla presidenza della Doc Orcia per la terza volta

Nel nuovo Consiglio entrano le nuove leve delle aziende storiche e ben cinque seggi sono ricoperti da donne

 

2019-2022 Donatella Cinelli Colombini inizia così il suo terzo mandato alla presidenza della DOC Orcia, una denominazione nata nel 2000 nel Sud della Toscana, in 12 comuni fra i territori del Brunello di Montalcino e del Vino Nobile di Montepulciano, in una zona collinare di grande pregio per i vini rossi e di grande bellezza paesaggistica.

Negli ultimi anni la giovane e ambiziosa Doc Orcia ha visto un notevole innalzamento qualitativo tanto da essere annoverata fra le piccole denominazioni italiane emergenti. Un lungo percorso nato nel 2013 con la prima Presidenza di Donatella Cinelli Colombini durante la quale venne ideato il progetto con il claim “Orcia, il vino più bello del mondo” che riassume al suo interno eventi, contatti e comunicazione portati avanti fino ad oggi e che si intende continuare ad implementare.

<< Ancora una volta ringrazio per la fiducia e sono orgogliosa di ricoprire nuovamente questo incarico per l’Orcia Doc>> afferma Donatella Cinelli Colombini. << Il Consiglio intende continuare l’intenso lavoro di eventi, degustazioni e visite svolto nel passato puntando a consolidare la propria visibilità e commercializzazione nell’area di produzione. Un territorio che registra ogni anno un milione e mezzo di presenze turistiche e circa un milione di escursionisti soprattutto stranieri, per cui ha il mercato di esportazione proprio “sotto casa”>> conclude la Presidente.

Il Consiglio di Amministrazione si rinnova anche con le nuove generazioni di due storiche aziende presenti nei board precedenti: Capitoni Marco e Cantina Campotondo che vedono rispettivamente l’ingresso di Angelo Capitoni ed Elena Salvicci. Altro nuovo ingresso è quello di Giovanna Santi (Soc. Agr. Bagnaia) e Carlo Pilenga (Az. Agr. Trequanda) che affiancano quindi Antonio Rovito (Soc. Agr. Val d’Orcia Terre Senesi), Giuseppe Olivi (Soc. Agr. Le Buche), Roberto Rappuoli (Az. Podere Forte), Gabriella Giannetti (Az. San Savino) e i due vicepresidenti Giulitta Zamperini (Az. Agr. Poggio Grande) e Roberto Terzuoli (Soc. Agr. SassodiSole) già presenti nel board precedente. Infine Andrea Giorgi (Az. Sampieri del Fa) ricopre il ruolo di Segretario e il Dott. Marco Turillazzi quello di Sindaco Revisore.  Altra novità è il numero di donne presenti all’interno del nuovo Consiglio di Amministrazione: ben cinque membri su undici!

Il nuovo Consiglio si è messo subito al lavoro con due nuovi progetti. Il primo è un piano di marketing innovativo all’interno di un progetto di filiera che collega le cantine con la rete commerciale locale. Prevede di offrire a enoteche e ristoranti cantinette climatizzate in vetro e acciaio da usare per conservare le bottiglie Orcia e mostrare le aziende e le bellezze del territorio attraverso un display. Invece per le cantine che vendono in grande distribuzione saranno prodotti espositori in grado di rendere più visibile la denominazione. Il secondo, ancora ai primi sviluppi, riguarda direttamente i turisti con la realizzazione di master class studiate appositamente per loro. Un modo nuovo di mescolare cultura del vino e intrattenimento puntando sul nuovo ruolo assunto dall’enogastronomia nell’esperienza di viaggio e come attrattore turistico.

Il vino Orcia viene prodotto in una settantina di aziende di cui 40 iscritte al Consorzio e dal 2014 ricopre l’incarico di vigilanza e promozione Erga Omnes. La produzione totale della denominazione è di 320.000 bottiglie l’anno con il Sangiovese come principale vitigno dei rossi. Una produzione di nicchia che punta ad essere sempre più visibile.

 

Consorzio del vino Orcia tel. 0577 887471

 

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DI GAVI IN GAVI

 

7.8.9 giugno 2019

Di Gavi in Gavi diventa Festival!

Da venerdì 7 a domenica 9 giugno si apre il sipario su tre giorni di festa attorno alla denominazione del Gavi DOCG.

Quando l’enogastronomia diventa spettacolo,

la madrina ideale di Di Gavi in Gavi è Antonella Clerici.

Il Festival  è un invito a incontrare i produttori, conoscere e degustare il vino e il cibo, a esplorare il territorio sperimentando le proprie passioni

 

Non è ancora estate, ma a Gavi è già tempo dell’evento più atteso dell’anno. Il Consorzio Tutela del Gavi cambia la data dell’appuntamento centrale del suo calendario e lo associa al Premio Gavi La Buona Italia 2019, riconoscimento di rilevanza nazionale, giunto alla sua quinta edizione.  Dopo gli chef “stellati” degli anni precedenti, testimonial di questa edizione de Di Gavi in Gavi è Antonella Clerici, amatissima conduttrice della tv italiana e grande appassionata di cucina. Sarà proprio lei a fare da ambassador alla denominazione del Gavi, una delle ”perle” della sua terra di adozione, per la prima edizione del Di Gavi in Gavi Festival 2019. 

Domenica 9 giugno accompagnerà i visitatori di corte in corte, alla scoperta dei produttori di Gavi Docg e delle specialità degli 11 comuni che costituiscono la zona di produzione del Grande Bianco Piemontese.

Nelle sei precedenti edizioni il piccolo borgo è stato visitato complessivamente da circa 50.000 persone tra wine lovers, appassionati, food&wine trotter e turisti che hanno scoperto la ‘Destinazione Gavi’. 

Oggi il Di Gavi in Gavi Festival rappresenta una nuova occasione di intrattenimento per il territorio e per i suoi visitatori con un programma diversificato per tutto il week end, da venerdì 7 a domenica 9 giugno

Il Di Gavi in Gavi Festival è innanzitutto un’importante attività di promozione del vino e del territorio, in cui la degustazione del Gavi Docg diventa l’opportunità per godersi quanto offre in termini di turismo, di arte e cultura, di cibo questo angolo di Piemonte così vicino alla Liguria.  I partecipanti sono invitati a conoscere un distretto vitivinicolo che integra arte, storia, enogastronomia, sport, shopping e produzioni artigianali di eccellenza, offrendo molteplici opportunità di turismo esperienziale: 3 Golf Club, resort e cantine pronte ad accogliere gli appassionati, l’oulet più grande d’Europa, l’area Archeologica di Libarna e le incontaminate Aree Protette dell’Appennino Piemontese che arriva fino a Genova.

 

 

.IL PROGRAMMA

Venerdì 7 giugno 2019

Dove: Tenuta La Lomellina di Gavi

ORE 10.00

5^ PREMIO GAVI LA BUONA ITALIA

Il premio, che da 5 anni ha il compito di segnalare e riconoscere le ‘buone pratiche’ nella valorizzazione italiana e internazionale delle filiere enogastronomiche, quest’anno è dedicato allo Smart wine: ovvero l’innovazione digitale in ambito vitivinicolo

L’introduzione dell’agricoltura di precisione, dell’Internet of things, in vigna, in cantina e nella distribuzione del vino, le app e le nuove tecnologie assicurano la tracciabilità del prodotto, maggiore attenzione all’ambiente e alla sostenibilità della intera produzione, che si traducono in più sicurezza per il consumatore. 

Sarà premiata la realtà cui verrà riconosciuto il maggior grado di innovazione in ogni fase della filiera, dalla vigna allo scaffale, mentre gli Interventi e il confronto su questo tema daranno vita al primo ‘Rapporto sullo Smart Wine’ italiano editato in collaborazione con Il Corriere Vinicolo, autorevole testata tecnica dell’Unione Italiana Vini.

 

Dove: Parodi Ligure,  Abbazia di San Remigio 

ORE 21 Concerto “Così ti saluto o Dioniso” L’’Orchestra Classica di Alessandria e l’attore Massimo Poggio raccontano la nostra con parole e note.

Narrazione e musica si fondono insieme grazie alla magia dell’interpretazione di famose colonne sonore di film e della lettura di alcuni brani dei maggiori capolavori immortali della letteratura.

 

Sabato 8 giugno 2019

DOVE Gavi, Tenuta La Lomellina di Gavi, Gavi

MASTERCLASS

Ore 10,00 Masterclass Gavi e Chablis  - fino a 50 posti – Solo su prenotazione on line

Con  Gianni Fabrizio (Guida Gambero Rosso) e Alessandro Torcoli (Civiltà del bere)

Simili per longevità, Gavi e Chablis parlano e si confrontano in questa degustazione alla cieca che esplora le diversità nel calice tra Cortese e Chardonnay.

 

Ore 15,00 Masterclass Il Piemonte Bianco 

Con Antonio Paolini (Gruppo Espresso)  fino a 50 posti – Solo su prenotazione on Line

Il Piemonte è anche una regione di produzione di vitigni autoctoni a banca bianca, tra i più rappresentativi del panorama nazionale. Cortese, Timorasso Arneis, Erbaluce, Favorita, Nascetta sono i protagonisti di questa degustazione che traccia gli orizzonti dell’Isola Bianca del Piemonte.

 

Ore 17.00 Masterclass, il Gavi a Tavola

Con Andrea Gori (Intravino, Trattoria da Burde) fino a 50 posti – solo su prenotazione on line 

Il Gavi nelle sue diverse tipologie - Fermo, Riserva e Spumante -a tavola  è un vino versatile destinato ad esaltare la gastronomia del Bel Paese. In abbinamento alle preparazioni della Scuola della Cucina Italiana, la degustazione esplora gli abbinamenti del Grande Bianco Piemontese.

 

DOVE Gavi, Chiostro del Santuario di Nostra Signora delle Grazie, Gavi

ORE 20.30, CENA DI GALA A CURA DELLO CHEF ANDREA RIBALDONE

L’alta gastronomia dello pluripremiato Chef Andrea Ribaldone omaggia l’anima cosmopolita del Gavi Docg. Il menu proposto durante l’esclusiva cena di gala, che avrà luogo nello scenografico chiostro di Nostra Signora delle Grazie, è un giro del mondo da occidente a oriente, che esalta la versatilità del Gavi in abbinamento alle raffinate ricette dell’alta cucina di ispirazione internazionale.

 

Domenica 9 giugno – LE NOVITA’

Di Gavi in Gavi quest’anno presenta due grandi novità. Comincia già dal mattino con Di Gavi in Gavi Matinée. Dalle ore 10.30 alle ore 13.00: le corti saranno accessibili infatti per offrire la possibilità ai visitatori di degustare le etichette dei produttori del Gavi docg in abbinamento alla focaccia di Gavi. 

Per evitare code all’ingresso, inoltre, la prenotazione delle degustazioni sarà disponibile on line con la possibilità di ritirare il bicchiere e pass direttamente a Gavi il giorno dell’evento.

Ricordiamo inoltre che per motivi di sicurezza, l’ingresso alle Corti private del borgo, sia al mattino sia al pomeriggio, sarà a numero chiuso.

 

DI GAVI IN GAVI 

DOVE: Corti Private del borgo Medioevale

dalle 15.30 alle 19,30

Le corti private del borgo di Gavi apriranno le porte per un assaggio di tutto il buono della D.O. con le etichette dei produttori del Gavi abbinate ai prodotti tipici locali.

Antonella Clerici, ambasciatrice della denominazione e super ospite della giornata,  incontrerà i giornalisti e visiterà le vie del centro con il pubblico.

 

I CALICI E LE STELLE

DOVE: Cantine della denominazione 

Dalle ore 20.00 a tarda notte

 

I produttori del Gavi Docg propongono un programma di eventi serali, degustazioni, concerti, super ospiti all’interno dell’iniziativa “I Calice e le stelle”,  quando le cantine saranno aperte straordinariamente fino notte fonda.

 

L’ALTA LANGA DOCG A MARE&MOSTO, SESTRI LEVANTE 19-20 MAGGIO 2019  

 

 

Il Consorzio Alta Langa sarà l’ospite istituzionale di questa V edizione di Mare&Mosto, la più grande rassegna regionale dedicata al vino e all’olio ligure, giunta alla V edizione, che si terrà all’Ex Convento dell’Annunziata di Sestri Levante domenica 19 e lunedì 20 maggio.

 

L'ALTA LANGA DOCG È LO SPUMANTE BRUT STORICO DEL PIEMONTE - Una denominazione dalla produzione contenuta, con una storia molto lunga: fu il primo metodo classico a essere prodotto in Italia, fin dalla metà dell’Ottocento, nelle “Cattedrali Sotterranee”, dal giugno 2014 riconosciute Patrimonio dell’Umanità Unesco.

È fatto di uve Pinot Nero e Chardonnay, in purezza o insieme in percentuale variabile; può essere bianco o rosé, brut o pas dosé e ha lunghissimi tempi di affinamento sui lieviti, come prevede il severo disciplinare: almeno 30 mesi. L’Alta Langa è esclusivamente millesimato, riporta cioè sempre in etichetta l’anno della vendemmia.

L’Alta Langa bianco ha sfumature da giallo paglierino a oro intenso e aromi che ricordano la frutta bianca e gli agrumi con sentori di crosta di pane. Al palato è armonico, caratterizzato da una delicata sapidità.

L’Alta Langa rosé ha un colore rosa cipria o più marcato quando è giovane, l’intensità aromatica tipica del Pinot Nero, con profumi che spaziano dal pompelmo alle spezie, un gusto equilibrato, ampio e lungo in cui si ritrova la sapidità caratteristica dell’Alta Langa Docg.

 

LE TERRE DELL’ALTA LANGA DOCG - Un territorio che guarda le cime innevate delle Alpi e respira il mare. Una terra che raccoglie l’eredità conservata dagli avi, mantenuta intatta per molto tempo senza subire trasformazioni radicali come è avvenuto invece nelle basse colline. L’Alta Langa è una zona preziosa, fragile, da sostenere, in cui salvaguardare la biodiversità. Terra letteraria, terra straordinaria di resistenze - di guerre e di culture -, che ha fatto fronte ai cambiamenti e li ha assecondati, senza perdere il suo bagaglio di memoria e la sua forte identità.

 

IL CONSORZIO ALTA LANGA DOCG - Quello dell’Alta Langa è oggi un Consorzio molto attivo: conta più di 100 soci complessivamente di cui 25 produttori coinvolti nello sviluppo di un vino, di una denominazione e di un territorio. Tutti legati da una grande scommessa: quella di un vino che non sarà pronto prima di sei anni dall’impianto e che per questo deve necessariamente essere un vino importante.

 

I NUMERI DELL'ALTA LANGA DOCG:

103 soci
 del Consorzio

78 vigneron
25 case spumantiere

1.500.000 kg di uva prodotta dalla vendemmia 2018
1.300.000 di bottiglie prodotte dalla vendemmia 2018

Maggio 2019

  

Marianna Natale

 #DrinkAlsace

 

 

#DrinkAlsace in Tour
È in partenza il viaggio in quattro tappe dedicato ai vini d’Alsazia


Milano, 8 maggio 2019 – #DrinkAlsace in Tour è il percorso alla scoperta dei vini d’Alsazia che si organizzerà in quattro tappe in altrettante città italiane con l’obiettivo di far scoprire i meravigliosi vini di questa regione, i terroir che la caratterizzano, le tradizioni e le storie ad essi legate. 
 
Un viaggio, quello dei bianchi alsaziani, condotto da Andrea Zarattini – Ambasciatore dei Vini d’Alsazia in Italia, che avrà il compito di guidare i professionisti locali durante le masterclass e il pubblico al momento dell’aperitivo nella degustazione dei vini che spazieranno dalle AOC ai Lieu – Dit sino ai Grands Crus.
 
Ogni appuntamento si caratterizza per tre momenti forti che avranno il compito di coinvolgere un pubblico diverso: due masterclass rivolte ai professionisti di settore, enotecari e ristoratori, ma anche i sommelier delle diverse associazioni di sommellerie italiane, per proseguire con l’aperitivo, il momento conviviale della giornata, in cui i wine – lover potranno curiosare tra le diverse referenze proposte accompagnati nell’assaggio dai consigli di tutta la squadra del #DrinkAlsace in tour. 
 
Si comincia da Torino martedì 14 maggio presso l’Enoteca e Osteria Rabezzana in Via Francesco d’Assisi 23/C: due masterclass, una alle ore 15.00 e una alle ore 17.00 guideranno i presenti alle scoperta del Riesling, del Gewurztraminer e del Crémant d’Alsace del Domaine Charles Frey, del Domaine Sipp Mack e del Domaine Willm.
 
Si prosegue con Verona lunedì 17 giugno e a seguire il 1 luglio nuovamente in Piemonte, mentre il 9 settembre Vini d’Alsazia saranno in Veneto a Padova. Tutti i rendez – vous si caratterizzeranno per vini di produttori alsaziani diversi già distribuiti sul mercato italiano.
 
L’iniziativa #DrinkAlsace in Tour poggia le sue basi proprio su un mercato, quello italiano, che da sempre è di grande interesse per la regione francese. I dati export sull’Italia sono decisamente positivi: ad oggi per tutte le AOC si riscontra un + 16,2% in volume rispetto al 2017 con 4 500 hl tradotto in bottiglie siamo a 600 000 ossia 50 000 casse da 12 bottiglie esportate di cui 3 300 hl (+ 21,4%) di vino fermo e 1 200 hl (+ 4,2%) di Crémant d’Alsace. Il tutto tradotto in valore si aggira intorno a + 15,7% per tutte le AOC.
 
Senza dimenticare il seguito di fan italiani sulla pagina Facebook, AlsaceWines Official: oltre 13.100 in tutto, un dato che si traduce nella seconda community internazionale che segue i vini d’Alsazia. Un numero destinato a crescere!
 
 


#DrinkAlsace
 
FB /AlsaceWinesOfficial – TW @AlsaceWines
YT /WinesofAlsace – IN @VinsAlsace
 
www.vinsalsace.com
 

 

Le attività di comunicazione e promozione dedicate ai Vini d’Alsazia rientrano nel piano delle iniziative volute e promosse dal CIVA, Conseil Interprofessionnel Vins d’Alsace, che ha l’obiettivo di rafforzare la conoscenza rispetto ai vini del territorio e alle caratteristiche che li contraddistinguono attraverso iniziative rivolte sia ai professionisti di settore che al pubblico italiano. 
 
Per maggiori informazioni:
 
Alessandra Zaco                                             CIVA - Conseil Interprofessionnel Vins d'Alsace
Tel. 339 6534643                                                               12 avenue de la Foire aux Vins

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.          BP 11217 - F- 68 012 COLMAR Cedex

 

#DrinkAlsace in Tour
È in partenza il viaggio in quattro tappe dedicato ai vini d’Alsazia
 
Milano, 8 maggio 2019 – #DrinkAlsace in Tour è il percorso alla scoperta dei vini d’Alsazia che si organizzerà in quattro tappe in altrettante città italiane con l’obiettivo di far scoprire i meravigliosi vini di questa regione, i terroir che la caratterizzano, le tradizioni e le storie ad essi legate. 
 
Un viaggio, quello dei bianchi alsaziani, condotto da Andrea Zarattini – Ambasciatore dei Vini d’Alsazia in Italia, che avrà il compito di guidare i professionisti locali durante le masterclass e il pubblico al momento dell’aperitivo nella degustazione dei vini che spazieranno dalle AOC ai Lieu – Dit sino ai Grands Crus.
 
Ogni appuntamento si caratterizza per tre momenti forti che avranno il compito di coinvolgere un pubblico diverso: due masterclass rivolte ai professionisti di settore, enotecari e ristoratori, ma anche i sommelier delle diverse associazioni di sommellerie italiane, per proseguire con l’aperitivo, il momento conviviale della giornata, in cui i wine – lover potranno curiosare tra le diverse referenze proposte accompagnati nell’assaggio dai consigli di tutta la squadra del #DrinkAlsace in tour. 
 
Si comincia da Torino martedì 14 maggio presso l’Enoteca e Osteria Rabezzana in Via Francesco d’Assisi 23/C: due masterclass, una alle ore 15.00 e una alle ore 17.00 guideranno i presenti alle scoperta del Riesling, del Gewurztraminer e del Crémant d’Alsace del Domaine Charles Frey, del Domaine Sipp Mack e del Domaine Willm.
 
Si prosegue con Verona lunedì 17 giugno e a seguire il 1 luglio nuovamente in Piemonte, mentre il 9 settembre Vini d’Alsazia saranno in Veneto a Padova. Tutti i rendez – vous si caratterizzeranno per vini di produttori alsaziani diversi già distribuiti sul mercato italiano.
 
L’iniziativa #DrinkAlsace in Tour poggia le sue basi proprio su un mercato, quello italiano, che da sempre è di grande interesse per la regione francese. I dati export sull’Italia sono decisamente positivi: ad oggi per tutte le AOC si riscontra un + 16,2% in volume rispetto al 2017 con 4 500 hl tradotto in bottiglie siamo a 600 000 ossia 50 000 casse da 12 bottiglie esportate di cui 3 300 hl (+ 21,4%) di vino fermo e 1 200 hl (+ 4,2%) di Crémant d’Alsace. Il tutto tradotto in valore si aggira intorno a + 15,7% per tutte le AOC.
 
Senza dimenticare il seguito di fan italiani sulla pagina Facebook, AlsaceWines Official: oltre 13.100 in tutto, un dato che si traduce nella seconda community internazionale che segue i vini d’Alsazia. Un numero destinato a crescere!
 
#DrinkAlsace
 
FB /AlsaceWinesOfficial – TW @AlsaceWines
YT /WinesofAlsace – IN @VinsAlsace
 
www.vinsalsace.com
 

Le attività di comunicazione e promozione dedicate ai Vini d’Alsazia rientrano nel piano delle iniziative volute e promosse dal CIVA, Conseil Interprofessionnel Vins d’Alsace, che ha l’obiettivo di rafforzare la conoscenza rispetto ai vini del territorio e alle caratteristiche che li contraddistinguono attraverso iniziative rivolte sia ai professionisti di settore che al pubblico italiano. 
 
Per maggiori informazioni:
 
Alessandra Zaco                                             CIVA - Conseil Interprofessionnel Vins d'Alsace
Tel. 339 6534643                                                               12 avenue de la Foire aux Vins

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TRENTODOC A NAPOLI PER WINE&THECTY

 

Sette riserve introvabili del metodo classico di montagna in una memorabile degustazione guidata dal miglior sommelier d’Italia.

 

Gran Caffè Gambrinus | Giovedì 9 maggio ore 17.30 >19.30

 

Trentodoc porta a Napoli, in occasione di Wine&Thecty, sette riserve introvabili delle bollicine di montagna. A guidare la degustazione, nella sala dello storico Gran Caffè Gambrinus, sarà Maurizio Filippi, Miglior Sommelier d’Italia AIS 2016, con Tommaso Luongo Delegato Ais di Napoli. Nei calici sette etichette delle 53 case spumantistiche, che oggi producono con il marchio Trentodoc e che sottoscrivono il severo disciplinare di produzione: si tratta di riserve di raffinata eleganza, annate 2010, 2009, 2007, 2006 e 2004, per un tasting memorabile. Per la prima volta l’Istituto Trento Doc partecipa a Wine&Thecity e con un evento di alto profilo per raccontare tradizione, territorio, innovazione e qualità dell’unico metodo classico di montagna, primo in Italia ad aver ottenuto la DOC.

 

Lo spumante Trentodoc nasce da uve esclusivamente trentine e attentamente selezionate - prin­cipalmente Chardonnay, Pinot nero ma anche Pinot bianco e meunier - coltivate fino a 900 metri di altitudi­ne. È ottenuto con il metodo della rifermentazione in bottiglia e un prolungato contatto con i lieviti. Più di un marchio, di una denominazione, di un’etichetta, di un progetto: Trentodoc è un sentimento preserva­to da generazioni di viticoltori trentini che trasformano grappoli unici in bollicine di grande qualità rispettan­do il passato e volgendo lo sguardo all’innovazione. Trentodoc è l’espressione diretta della terra che lo produce: un metodo classico prodotto in Trentino, un territorio caratterizzato da grande varietà climatica e altitudini diverse.

 

La degustazione organizzata per Wine&Thecity presso il Gran Caffè Gambrinus di piazza Trieste e Trento, dal 1860 icona di eleganza e cultura della città di Napoli, è un’occasione unica per gli operatori del settore – enotecari, ristoratori e  sommelier - che desiderano esplorare lo stile e le caratteristiche dell’unico metodo classico di montagna. La partecipazione è ad ingresso libero e solo su prenotazione. I posti sono limitati e riservati agli operatori del settore.

Pani dell’Antico Panificio Antonio Rescigno.

 

Info e prenotazioni Tel. 081 681505

 

I NUMERI DI TRENTODOC

800 ettari è la superficie totale di produzione dedicata alla Doc Trento
4 i vitigni Trentodoc: Chardonnay, Pinot nero, Pinot bianco, Pinot meunier

53 le case spumantistiche Trentodoc che fanno parte dell’Istituto Trento Doc

10 mila ettari è la superficie vitata trentina (8% utilizzata per uva base spumante)

9 milioni sono le bottiglie vendute nel 2017

100 milioni il fatturato complessivo Trentodoc
15 mesi è il periodo di maturazione minimo sui lieviti per un Brut

24 mesi è il periodo di maturazione minimo per un Millesimato
36 mesi è il periodo minimo di maturazione per una riserva

 

 

Tutti i produttori allungano di molto la permanenza sui lieviti rispetto al tempo previsto dal disciplinare, anche fino a dieci anni e più.

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