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CONSORZI VINO

Il Consorzio Vino Chianti vola a Mosca con il Gambero Rosso

 

Il 22 novembre il grande evento “Tre Bicchieri” 

I migliori vini italiani in mostra a Mosca, il Consorzio Vino Chianti in tour con il Gambero Rosso

Import toscano cresciuto in 5 anni del 10,5%. Il presidente Busi:” Mercato difficile, ma ci aspettiamo risposte importanti”

Un grande evento in programma il 22 novembre per consolidare la presenza della Denominazione e proseguire con l’attività promozionale che ha già portato il Consorzio in Russia nel corso di quest’anno.

Il contesto prestigioso è il Gambero Rosso TreBicchieri, che raccoglie i vini italiani di altissimo livello e premiati con il massimo punteggio, “Tre bicchieri” appunto,  dal Gambero Rosso. Qui il Consorzio avrà  un’area dedicata con 15 aziende associate e un’ampia gamma di vini in esposizione. L’evento dal nome “Di Telegraph” prevede anche un seminario condotto dal curatore delle guide del Gambero Rossi Marco Sabellico e dedicato a professionisti del settore e stampa specializzata con una degustazione verticale di Riserve dal 2015 al 2006, una per ognuna delle 7 sottozone del Chianti

“Dalla Russia ci aspettiamo risposte importanti anche se consapevoli che si tratta di un mercato difficile, in cui esistono forti restrizioni sulla commercializzazione dei prodotti alimentari, con un embargo che rallenta le importazioni e amplifica di molto gli adempimenti burocratici - commenta Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti- La nostra attività promozionale è indirizzata ad un pubblico con un’alta capacità di spesa che già conosce l’Italia e apprezza i nostri prodotti. L’obiettivo del Consorzio è rafforzare la nostra offerta nel Paese e consolidarne la posizione. Essere presenti a Mosca con il Gambero Rosso è di certo un bel biglietto da visita”

I numeri che raccontano i rapporti commerciali tra Italia e Russia sono incoraggianti. Secondo le rilevazione Nomisma Wine Monitor, dei 167 milioni di euro di vino fermo importato dall’Italia nel 2017, il 13% sono vini rossi Dop della Toscana, per un controvalore di 21 milioni di euro. Tra il 2012 e il 2017, le importazioni di rossi Dop toscani sono aumentate in Russia  del 10,5%.

A livello generale, sempre facendo riferimento al periodo 2012-2017, l’import di vino in Russia è cresciuto dell’8%, con un buon recupero nel 2017 dopo un biennio 2015/16 di forte riduzione a causa della crisi del petrolio e della svalutazione del rublo. Le importazioni dall’Italia sono cresciute del 24%, per un valore di 255 milioni di euro, pari al 29% del totale, facendo del nostro paese il primo fornitore di vino della Russia.

“Partendo da questi numeri  - aggiunge il presidente Busi - ci muoviamo per dare alle nostre aziende una posizione di rilievo in un mercato potenzialmente molto interessante. Il nostro vantaggio competitivo è nella qualità dei vini e in un marchio amato perché espressione del meglio del made in Italy”

 
Consorzio Vino Chianti 

OLTRE IL CHIANTI D.O.C.G.

 

 

Due tappe importanti per la Denominazione: il 14 novembre Varsavia e il 16 si vola ad Amburgo.  Vino, il Consorzio Vino Chianti e il Gambero Rosso presentano: "OLTRE IL CHIANTI D.O.C.G. - Un'esperienza completa sul vino rosso italiano più conosciuto nel mondo"

 

"Oltre il Chianti d.o.c.g. - un'esperienza completa sul vino rosso italiano più conosciuto nel mondo, ispirata alla musica classica”, è questoil titolo del tour in Europa che vede la collaborazione fra Consorzio Vino Chianti e Gambero Rosso per valorizzare le aziende su mercati strategici.

 

Si parte il 14 novembre prossimo per Varsavia per poi volare il 16 novembre ad Amburgo. In questi due eventi, il Consorzio avrà un proprio banco istituzionale con un assortimento di oltre 45 etichette di Chianti selezionate tra 27 aziende associate. Previsti due seminari, condotti da Marco Sabellico, curatore della guida Vini d’Italia del Gambero Rosso, in cui verranno proposte due batterie di degustazione orizzontale: 7 vini Riserva 2015 e 7 vini d 'annata 2016, uno per ciascuna delle sottozone di produzione Chianti D.O.C.G. 

Sarà un viaggio ispirato alla musica classica, una composizione sensoriale  contemporanea scritta seguendo le emozioni che il vino regala. E' l'omaggio che il Consorzio Vino Chianti fa a due paesi con una grande e raffinata tradizione musicale: ad Amburgo, l’appuntamento sarà declinato sulle sonate di Brahms, a Varsavia il filo conduttore sarà la “Polonaise” di Chopin.

 

"Quello tedesco è sempre stato un mercato di riferimento - commenta Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti - ma è necessario mantenere alta l'attenzione dei consumatori con una programmazioni di eventi di qualità, destinati a operatori specializzati, in grado di sottolineare le fortissime differenze tra la Denominazione Vino Chianti d.o.c.g. e le altre offerte di vino comunitario di cui il mercato europeo è inondato”. In 5 anni, dal 2012 al 2017, secondo i dati Nomisma Wine Monitor,  le importazioni di vino italiano  in Germania sono cresciute del 6,3%, quasi un punto in più rispetto alla media del 5,5%. Salta all’occhio l’ottima performance dei rossi Dop della Toscana con una crescita del 13%, passando da 75,9 a 85,7 milioni di euro.

 

Discorso diverso per la Polonia. Qui i valori delle importazioni sono molte contenute, si parla di 273 milioni nel 2017, ma le dinamiche di crescita sono esplosive. L’import italiano in 5 anni, dal 2012 al 2017 (fonte Nomisma - wine monitor) è cresciuto del 97%, per un totale di 52 milioni di euro: "E' un paese dalle potenzialità interessanti - aggiunge Busi - sui cui è fondamentale essere presenti ora per posizionarsi al meglio e promuovere i nostri prodotti."

 

"Germania e Polonia si presentano come mercati strategici - conclude il presidente Busi - a cui va dedicata un'attenzione particolare. Noi ci presentiamo con il meglio della Denominazione per dare un messaggio chiaro di alta qualità, in grado di attirare un pubblico che già ama il made in Italy ed è sempre alla ricerca delle eccellenze."

 

Clara D’Acunto  

LA DOC MAREMMA TOSCANA A NEW YORK


Cresce l’interesse internazionale nei confronti dell’area vinicola che si propone come la nuova Toscana del vino
 

 

 

Una delegazione di otto Aziende socie del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana oggi ha incontrato a New York un centinaio di persone selezionate tra operatori del settore - buyer, ristoratori e enotecari - e stampa specializzata, obiettivo: ampliare la notorietà della giovane DOC che rappresenta una nuova Toscana del vino e che si propone sul mercato con una scelta ampia e variegata, come il territorio in cui cresce.
 
"Gli Stati Uniti sono il mercato più promettente per il vino domestico e assorbono già un quarto dell’export italiano” spiega da New York Francesco Mazzei Presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana che aggiunge: “I vini della Maremma, con le loro peculiarità legate ad un territorio estremamente variegato dove vitigni autoctoni e varietà internazionali convivono all’insegna della sostenibilità, vogliono aumentare la loro notorietà e trovare il giusto posizionamento su una piazza così importante e in crescita continua, quest’evento organizzato dal Consorzio è un primo importante passo verso questa direzione.
 
All’interno della location Corkbuzz - 13 East 13th Street - si è tenuto un convegno di presentazione della Denominazione con una masterclass guidata seguita da un walk around tastinge incontri con i produttori. A fare gli onori di casa Jeff Porterinfluencer di prestigio e Corporate Beverage Director del Gruppo Bastianich, che ha accompagnato il pubblico alla scoperta dei vini targati Doc Maremma. “La Maremma è la patria del vino mediterraneo, qui nascono vini emozionanti che parlano al mare, al sole e alla terra” spiega Jeff Porter che continua: “Questi vini vanno oltre la storia e tradizione svelando una molteplicità di stili e tipologie diverse in grado di attrarre i wine lover." La masterclass, condotta sapientemente da Jeff Porter, ha consentito di focalizzare l’attenzione su 13 vini della DOC Maremma Toscana prodotti da altrettante aziende del territorio, passando dal Vermentino, al Rosato, alle tipologie rosse autoctone Ciliegiolo, Alicante e Sangiovese, per concludere con i blend e con gli internazionali Cabernet e Syrah, offrendo un’interessante panoramica dei vini ottenuti con questa Denominazione. 
 
Le Aziende che sono volate a New York per un primo approccio sinergico allo sfidante mercato USA sono rappresentative di questa “nuova frontiera” Toscana del vino che attrae sempre di più i mercati internazionali. Belguardo - Mazzei, Val delle Rose – Tenuta della famiglia Cecchi, Civettaio, La Chimera d’Albegna, Poggio Cagnano, Poggio L’Apparita, Società Agricola Berretta e Tenuta Casteani si sono raccontante attraverso 34 etichette espressione delle varie tipologie prodotte in Maremma, completate da un’altra decina di etichette di 5 aziende non presentidirettamente all’evento.
 
I consumi di vino italiano cresceranno negli USA del 4-5% l’anno nel prossimo quinquennio, registrando un apprezzamento che, dalle ultime ricerche, supera quello per le proposte dei “cugini” francesi. New York è sicuramente la “punta di diamante” di un mercato importantissimo, continuamente in cerca di novità, per questo il Consorzio ha deciso di investire in un evento ad hoc che ha riscosso grande attenzione da parte del pubblico - altamente targettizzato - coinvolto. 

 
CONSORZIO TUTELA VINI DELLA DOC MAREMMA TOSCANA
Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana nasce nel 2014 dopo il conferimento della stessa DOC con l’obiettivo di promuovere la qualità dei suoi vini e garantire il rispetto delle norme di produzione previste dal disciplinare, dedicandosi, inoltre, alla tutela del marchio e all’assistenza ai soci sulle normative che regolano il settore. Oggi il Consorzio conta 306 aziende associate che vinificano le proprie uve e imbottigliano i propri vini - per un totale di 5,7 milioni di bottiglie prodotte all’anno. Il Consorzio opera nell’intera provincia di Grosseto, una vasta area nel sud della Toscana che si estende dalle pendici del Monte Amiata e raggiunge la costa maremmana e l’Argentario fino all’isola del Giglio. Ai vitigni autoctoni - Ciliegiolo, Canaiolo nero, Alicante, Sangiovese, Pugnitello, Aleatico, Vermentino, Trebbiano, Ansonica, Malvasia, Grechetto –, si sono affiancate varietà internazionali come Cabernet Sauvignon, Cabernet franc, Merlot, Syrah, Viognier, Sauvignon, Chardonnay e Petit Verdot. Lo scopo della DOC Maremma Toscana è oggi quello di affascinare e stupire gli amanti del bello e del buono di tutto il mondo, valorizzando le diversità di questo sorprendente territorio e ampliando gli orizzonti del gusto toscano attraverso la varietà e la qualità dei suoi vini.

 

Simonetta Gerra

 

IL CONSORZIO VINO CHIANTIi IN TOUR: BRASILE, USA, GERMANIA, POLONIA E RUSSIA

 

 

In un mese, sei appuntamenti internazionali per la denominazione

 

Sei appuntamenti promozionali internazionali nel prossimo mese, per un investimento complessivo di 350 mila euro, con tappe in Brasile, Usa, Germania, Polonia e Russia. E’ l’attività del Consorzio Vino Chianti realizzata attraverso il progetto europeo OCM (Organizzazione Comune Mercato vitivinicolo) e PSR Regione Toscana Misura 3.2.

Dal prossimo 18 ottobre, 17 aziende del Consorzio voleranno oltreoceano a San Paolo in Brasile, per poi volare, all’interno dell’eventoSimply Italian Great Wines U.S. Tour 2018 di IEM, (International Exhibition Management), prima a New York, il 22 ottobre, e dopo due giorni con una tappa mai affrontata a Las Vegas.

Un tour che è un  “walk around tasting” dedicato a operatori e stampa specializzata per far conoscere grazie a specifici seminari il vino Chianti docg e la relativa Denominazione Chianti e poi per promuoverli grazie a interessanti incontri B2B, tra importatori dell’area, ed aziende partecipanti finalizzati ad avviare e/o consolidare canali di commercializzazione.

A novembre si torna in Europa, con due eventi organizzati di concerto con il Gambero Rosso in cui il Consorzio sarà presente con un proprio banco istituzionale e due seminari specifici. Primo appuntamento a Varsavia il 14 novembre per poi continuare ad Amburgo il 16 novembre Nei seminari verranno presentate 7 riserve e 7 chianti d’annata selezionati. E infine si vola in Russa, a Mosca, il 22 novembre, nell’ambito dell’evento del “Gambero Rosso WORLDTOUR 2018 - MOSCA” dove in aggiunta alle aziende che hanno avuto riconosciuti i tre bicchieri da parte del Gambero Rosso, avremo un area dedicata al Consorzio Vino Chianti ed alle sue numerose aziende che hanno sposato l’iniziativa. La giornata del 22 novembre prevede inoltre una masterclass tenuta da Marco Sabellico, interamente dedicata alle eccellenze della Denominazione.

“La promozione internazionale è un veicolo fondamentale per valorizzare e rendere più solide le nostre aziende - commenta Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti - Essere presenti su mercati chiave e dalle enormi potenzialità con una formula coordinata e organizzata  si sta confermando una modalità vincente. Fondamentale, come lo dimostrano i fatti, si è rivelata la programmazione a lungo termine, soprattutto nei mercati emergenti e diversificati come la Cina”. 

La Germania che fino a qualche anno fa rappresentava un mercato di riferimento è stata reinserita nel programma eventiproprio per mantenere l’attenzione del consumatore tedesco che a volte è distratto da offerte di vino comunitario più a buon mercato, mentre sulla Polonia, paese dalle importanti potenzialità riteniamo sia doveroso investire per promuovere la Denominazione Vino chianti docg.

“Dalla Russia – conclude Busi - ci attendiamo importanti risposte anche se trattasi di mercato difficile, ma riteniamo che il binomio food e vino italiano siano armi vincenti per concretizzare le potenzialità di quel mercato costituito da milioni di persone ad alto reddito che oltre ad apprezzare il made in Italy in generale sempre più spesso sono presenti in Italia, ed in toscana in particolare, costituendo un business da tenere sotto controllo.”

E proprio in Cina prosegue con successo l’attività della “Chianti Academy”, la prima scuola del Consorzio Vino Chianti realizzata col supporto di Interwine di Guangzhou, leader del mercato fieristico cinese e da qualche anno partner del Consorzio  nelle attività di promozione in Cina. L’Accademia ha l’obiettivo di formare e qualificare nuovi esperti della denominazione. Quattro le prossime tappe di novembre, con i relativi cicli di lezioni: Pechino, Shanghai, Guangzhou e Shenzhen.

 

Clara D'Acunto

IL PINOT GRIGIO DOC DELLE VENEZIE AL MARMOMAC DI VERONA

 

 

 
“Siamo felici e fiduciosi nell’avviare questa partnership con una realtà altrettanto radicata nel territorio del Nord-est”, dichiara il Presidente del Consozio delle Venezie DOC Albino Armani, e continua “si tratta di una grande opportunità per creare sinergia, dare forza e promuovere il lavoro delle due realtà consortili all’interno di un palcoscenico di livello internazionale qual è l’appuntamento di Marmomac”.
 
Il Consorzio delle Venezie DOC nasce nel 2017 dalla volontà di tutelare e valorizzare il Pinot grigio del Nord-est italiano. La Denominazione infatti, prima e unica a livello nazionale nel suo genere, riunisce tutti gli operatori della filiera può garantire e certificare qualità e origine della varietà. Grazie al lavoro diligente e attento del neonato Consorzio interregionale, quello che viene considerato nel mondo il vino bianco italiano per eccellenza, da adesso in poi si fregia di una nuova denominazione di origine controllata (che dal 31 luglio 2018 non consente più l’imbottigliamento di IGT) che garantirà l’origine e la tracciabilità dell’intera produzione del Triveneto. Una conquista prima di tutto per i consumatori, che possono ora essere sicuri dell’origine del vino con le garanzie offerte dalla Doc, identificate dalla fascetta che trovano ora sul collo delle bottiglie, ma anche per le aziende produttrici che ora hanno il loro riferimento in materia di tutela, valorizzazione e promozione.
 
Verona Stone District è nata lo scorso 17 settembre dalla volontà dei Presidenti di Consorzio Marmisti della Valpantena, Asmave e Apindustria Verona. Tra le maggiori finalità individuate tra i soggetti promotori di questa nuova società vi è quello di stimolare l’attività innovativa, l’uso in comune di installazioni, lo scambio di conoscenze ed esperienze, il trasferimento di tecnologie, la messa in rete e la diffusione delle informazioni delle imprese e degli organismi di ricerca oltre al coordinamento di attività con altri consorzi, altre categorie produttive e altri comparti nell’ottica di promuovere maggiormente il territorio veneto e tutte le sue eccellenze. 
 
“Ritengo sia un’opportunità interessante ed il primo passo di una collaborazione interdistrettuale tra eccellenze che contraddistinguono il territorio delle Venezie. Marmo e vino, prodotti della natura che, grazie allintervento dell'uomo, riescono ad esprimere ed amplificare le proprie peculiarità”, dichiara il Presidente di Verona Stone District Filiberto Semenzin.
 

Valentina Fraccascia

 

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