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CONSORZI VINO

CORCIANO CASTELLO DI VINO: TRE GIORNI PER CONOSCERE I VINI DEL TRASIMENO


 

 

 

Dal 5 al 7 ottobre appuntamento per scoprire i vini del lago e il Gamay del Trasimeno a Corciano castello di vino (Perugia). Negli stessi giorni anche a Bottiglie aperte (Milano)

 

Il primo weekend di ottobre con i vini del Trasimeno. In occasione di Corciano castello di vino, dal 5 al 7 ottobre in provincia di Perugia, il Consorzio Tutela Vini Trasimeno porterà in assaggio le sue etichette e sarà promotore del convegno di venerdì alle 11.00 dedicato al rapporto tra vino e territorio.

Durante Corciano castello di vino, evento organizzato dall’omonima associazione con lo scopo di finanziare il restauro di opere e strutture del paese, il Consorzio porterà in assaggio, oltre ai vini bianchi e rossi delle cantine consortili anche alcune etichette di rosé del Trasimeno. La vinificazione in rosato, sempre più apprezzata in quest’area, comprende alcune varietà autoctone, in particolare il Gamay del Trasimeno, vitigno riscoperto negli ultimi anni.

 

Ad analizzare lo stretto rapporto che unisce il Trasimeno alla viticoltura delle aree della DOC sarà Emanuele Bizzi, presidente del Consorzio, che interverrà venerdì nella Chiesa di Sant’Antonio durante il convegno Valorizzare il legame vino-territorio: strategie ed esperienze. L’agronomo Diego Contini modederà l’incontro, a cui parteciperanno i presidenti del Consorzio Vini Cortona e del Consorzio Tutela Vini Orvieto DOC, Giuseppe Antonelli della Regione Umbria, Remo Grassi, Presidente della Banfi srl di Montalcino, e Andrea Marchini del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università di Perugia. 

 

Il 7 e l’8 ottobre il Consorzio Trasimeno sarà ospite anche a Milano in occasione di Bottiglie aperte, evento che segna l’inizio della Milano Wine Week,come unico partecipante per l’Umbria. Il Consorzio parteciperà al banco d’assaggio all’interno del progetto Grenache, Italiae presenterà il Gamay del Trasimeno, la versione umbra del grenache.

 

“Saranno due occasioni – spiega Emanuele Bizzi, Presidente del Consorzio Tutela Vini Trasimeno – per far conoscere ancora di più i vini del nostro territorio al di fuori della regione. Il Gamay del Trasimeno, in particolare, ha stupito durante l’evento Grenache, Italiadello scorso anno: ha dimostrato di avere delle ottime potenzialità e sta ricevendo già molti riconoscimenti durante le degustazioni dedicate ai grenache di tutto il mondo. La volontà del Consorzio è quella di far conoscere i suoi vini ad un pubblico sempre più ampio di esperti e appassionati”.



Carlotta Faccio

GUSTUS 2018: TUTTI IN VILLA PER I TRE GIORNI DEDICATI AI VINI COLLI BERICI VICENZA

 

 

 

Villa Rigon a Ponte di Barbarano è la novità dell’evento del Consorzio Vini Colli Berici Vicenza. Dal 13 al 15 ottobre banchi d’assaggio, abbinamenti gastronomici nel Portico del Gusto e degustazioni tematiche

 

Tre giornate con i grandi rossi vicentini dei Colli Berici, tra degustazioni, abbinamenti gourmet e i produttori con i loro assaggi. Dal 13 al 15 ottobre 2018 a Ponte di Barbarano (Vicenza) torna Gustus – Vini e Sapori dei Colli Berici alla sua nona edizione. “Tra i plus della nostra manifestazione – spiega Giovanni Ponchia, Direttore del Consorzio Vini Colli Berici che organizza l’evento – quest’anno ci sono i nuovi spazi di Villa Rigon, con un bel giardino e una grande barchessa, e tante degustazioni. Tra queste in particolare un interessante confronto tra i nostri vini e quelli dei territori internazionali più blasonati: Napa Valley, Cile, Châteauneuf-du-pape e Toscana”.

 

Il format della nona edizione di Gustus prevede un grande banco d’assaggio all’interno della villa con i produttori del Consorzio Vini Colli Berici Vicenza che porteranno in assaggio il meglio della produzione vitivinicola del territorio. Una zona sarà interamente dedicata alle degustazioni tematiche in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier ad ingresso libero previo accredito a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (tranne quella del lunedì alle 17 a pagamento). Si comincia sabato 13 ottobre alle 18 con la verticale “Tai Rosso alla prova del tempo” con Claudio Serraiotto, AIS, e Giovanni Ponchia, Direttore Consorzio Vini Colli Berici e Vicenza. Domenica 14 ottobre alle 18 in programma la degustazione “I Colli Berici visti da Vinetia” con Paola Bonomi, AIS. 

 

Lunedì una doppietta: alle 17 la degustazione “Colli Berici tra i grandi del mondo” con Nicola Frasson e Gianni Fabrizio, curatori della Guida Vini Gambero Rosso. Si metteranno a confronto le varietà più identificative dei Colli Berici con alcuni grandi rossi del mondo: Napa Valley, Cile, Châteauneuf-du-pape e Toscana. Ingresso a pagamento 50 €, comprensivo dell'accesso al banco d'assaggio di Gustus, previa prenotazione su Musement. Infine alle 19 “I Colli Berici tra vigne e Ville Palladiane” con Giovanni Ponchia.

 

Nella parte esterna, sotto la barchessa, ci sarà invece la parte gastronomica con il Portico del Gusto: durante la manifestazione l’Associazione Cuochi di Vicenza e Le Buone Tavole dei Berici prepareranno finger food e risotti a base di prodotti locali. Accanto a loro ci saranno salumi del Salumificio dei Catelli, il formaggio del Consorzio di Tutela Asiago DOP, il pane Morato e caffè Gusto Top.

 

L’evento sarà aperto al pubblico sabato 13 ottobre (dalle 17 alle 22), domenica 14 ottobre (dalle 16 alle 20) e lunedì 15 ottobre (dalle 16 alle 20). Il biglietto di ingresso a Gustus comprende: calice + coupon per degustazioni libere di vini DOC + un piatto di tipicità gastronomiche. Il costo del biglietto è di 20 € per l’intero e di 15 € per il ridotto. L’ingresso ridotto è riservato a tutti coloro che acquisteranno il biglietto in prevendita su Musement e per i Soci Ais, Onav, Fis, Slow Food, Fisar. Ampio parcheggio.

Gustus è in collaborazione con Comune Barbarano Mossano, Plust, Formaggio Asiago DOP, Morato Pane, AIS, Villa Rigon, Associazione Cuochi Vicenza, salumificio dei Castelli.

Info (www.gustus.stradavinicolliberici.it).

 

GUSTUS 2018
PROGRAMMA DEGUSTAZIONI GUIDATE

Sabato 13 ottobre
Ore 18 – Verticale “Tai Rosso alla prova del tempo”
Con Claudio Serraiotto, AIS, e Giovanni Ponchia, Direttore Consorzio Vini Colli Berici e Vicenza
Degustazione a cura del Consorzio Vini Colli Berici e Vicenza - Ingresso libero previo accredito da richiedere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Domenica 14 ottobre
Ore 18 – Degustazione “I Colli Berici visti da Vinetia”
Con Paola Bonomi, AIS
Degustazione a cura del Consorzio Vini Colli Berici e Vicenza - Ingresso libero previo accredito da richiedere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Lunedì 15 ottobre
Ore 17 – Degustazione “Colli Berici tra i grandi del mondo”
con Nicola Frasson e Gianni Fabrizio, curatori della Guida Vini Gambero Rosso Si metteranno a confronto le varietà più identificative dei Colli Berici con alcuni grandi rossi del mondo: Napa Valley, Cile, Châteauneuf-du-pape e Toscana
Degustazione a cura del Consorzio Vini Colli Berici e Vicenza - Posti limitati. Ingresso a pagamento 50 €, comprensivo dell'accesso al banco d'assaggio di Gustus, previa prenotazione su Musement

 

Ore 19 – Degustazione “I Colli Berici tra vigne e Ville Palladiane”
Con Giovanni Ponchia, Direttore Consorzio Vini Colli Berici e Vicenza
Degustazione a cura del Consorzio Vini Colli Berici e Vicenza - Ingresso libero previo accredito da richiedere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Claudia Zigliott

IL COMITATO VINI APPROVA L'IMBOTTIGLIAMENTO IN ZONA PER IL SOAVE

 

 


Approvata ieri l’importante modifica del disciplinare di produzione che vede il Soave DOC imbottigliato solo nella provincia di Verona. Sinergia strategica tra Consorzio, Ministero e Regione Veneto
 
Il Comitato Nazionale vini DOP e IGP da poco insediatosi presso il MIPAAFT ha lavorato duramente queste settimane per chiudere diverse istanze in sospeso. Uno dei dossier più importanti era quello del Soave, che aveva chiesto l’imbottigliamento in zona, in adeguamento alle altre denominazioni d’origine italiane.

ll Consorzio, in sinergia con la Regione Veneto e gli Uffici ministeriali, ha preparato in questi mesi tutta la documentazione da far pervenire al comitato presieduto da Michele Zanardo per accelerare i tempi di una modifica strategica per il futuro della denominazione scaligera e ieri è arrivata la conferma che la modifica sarà operativa dal 2019.

Come cambiano le regole?    
     

Con questa modifica il Soave e il Soave Classico potranno essere imbottigliati solo nella provincia di Verona e nei comuni di Montebello Vicentino e Gambellara in provincia di Vicenza. Rimangono i diritti acquisiti di chi già confeziona il Soave al di fuori di quest’area, che dovrà comunque chiedere una deroga al Ministero delle Politiche Agricole. Questa misura, accanto a quella già introdotta nel 2015 della fascetta di Stato, è funzionale alla tutela della tracciabilità del prodotto che viene immesso nel mercato.

«Devo ringraziare chi ha operato in questi mesi verso questa modifica – dice Sandro Gini, presidente del Consorzio – gli uffici ministeriali e quelli regionali che con grande disponibilità e attenzione hanno seguito l’iter e guidato il Consorzio verso questo passo di maturità e responsabilità. Attendiamo ora la chiusura dell’altra modifica, quella delle unità geografiche aggiuntive che pone l’accento su questo periodo di importanti cambiamenti per la denominazione finalizzati alla qualità del prodotto.»

 

Lucia Vesentini

 

ALTA LANGA DOCG OFFICIAL SPARKLING WINE  DI TERRA MADRE - SALONE DEL GUSTO 

 


Un banco di degustazione e una lounge del Consorzio al Lingotto e gli eventi da non perdere per gli appassionati delle alte bollicine piemontesi

 

Le alte bollicine piemontesi del Consorzio Alta Langa accompagneranno anche quest'anno come Official Sparkling Wine l'evento Terra Madre - Salone del Gusto che si svolgerà a Torino dal 20 al 24 settembre.

 

L'Alta Langa Docg sarà protagonista nel corso della manifestazione con una propria lounge e un banco di degustazione al Lingotto (Padiglione 2 N. 2H029) oltre che all'interno di diversi Laboratori del Gusto, nella Fucina Pizza e Pane, nell’Enoteca di Palazzo Reale.

 

Per tutti gli appassionati del metodo classico piemontese Alta Langa Docg, gli appuntamenti da non perdere sono:

 

21 settembre alle 11 - Lounge Alta Langa - Stand Consorzio Alta Langa 
20 partecipanti massimo
In collaborazione con il Consorzio del Parmigiano Reggiano
Affinamenti e stagionature: Alta Langa Docg e Parmigiano Reggiano
Degustazione guidata di bollicine metodo classico di Alta Langa Docg in abbinamento a Parmigiano Reggiano in diverse stagionature. 
21 settembre alle 14 - Lounge Alta Langa - Stand Consorzio Alta Langa 
20 partecipanti massimo
In collaborazione con il Centro Nazionale Studi Tartufo
Alta Langa Docg e Tartufo Bianco d’Alba
In apertura della stagione del Tartufo, analisi sensoriale del Tuber magnatum Pico, il prezioso Tartufo Bianco d'Alba e degustazione guidata di bollicine metodo classico di Alta Langa Docg per un abbinamento di rara e inaspettata eleganza.

 

21 settembre dalle 16 alle 17,30 - Sala del Vino - Palazzo della Giunta Regionale in piazza Castello 165 
40 partecipanti massimo 
Relatori: Gigi Piumatti (Slow Food) e Giulio Bava (Consorzio Alta Langa)
Il Pinot Nero dell’Alta Langa Docg
Una degustazione guidata alla scoperta delle cuvée di solo Pinot Nero vinificate in bianco dell’Alta Langa Docg.

La denominazione “gioiello” nel mondo delle bollicine metodo classico presenta sei differenti interpretazioni di questo importante vitigno, declinate secondo le caratteristiche del territorio di provenienza, dell’espressione del millesimo e dello stile di ogni produttore.
In degustazione:
Paolo Berutti millesimo 2014
Mirafiore millesimo 2014
Contratto For England Pas Dosé 2013
Giulio Cocchi Pas Dosé 2011
Tosti Riserva Giulio I 2009
Fontanafredda Vigna Gatinera 2008 
22 settembre alle 11 - Lounge Alta Langa - Stand Consorzio Alta Langa 
20 partecipanti massimo

 

In collaborazione con il Centro Nazionale Studi Tartufo
Alta Langa Docg e Tartufo bianco d’Alba
In apertura della stagione del Tartufo, analisi sensoriale del Tuber magnatum Pico, il prezioso Tartufo Bianco d'Alba e degustazione guidata di bollicine metodo classico di Alta Langa Docg per un abbinamento di rara e inaspettata eleganza.
22 settembre alle 15 -  Lounge Alta Langa - Stand Consorzio Alta Langa 
20 partecipanti massimo
In collaborazione con Beppino Occelli

 

L'Alta Langa Docg e il burro
L'incontro inedito, semplice e gustoso, tra il celebre burro di panna di centrifuga scremata da latte rigorosamente italiano di Beppino Occelli e le bollicine piemontesi metodo classico Alta Langa Docg.

23 settembre alle 11 - Lounge Alta Langa - Stand Consorzio Alta Langa 
20 partecipanti massimo
In collaborazione con il Centro Nazionale Studi Tartufo
Alta Langa Docg e Tartufo Bianco d’Alba
In apertura della stagione del Tartufo, analisi sensoriale del Tuber magnatum Pico, il prezioso Tartufo Bianco d'Alba e degustazione guidata di bollicine metodo classico di Alta Langa Docg per un abbinamento di rara e inaspettata eleganza.
24 settembre alle 11 - Lounge Alta Langa - Stand Consorzio Alta Langa 
20 partecipanti massimo
In collaborazione con il Consorzio del Parmigiano Reggiano
Affinamenti e stagionature: Alta Langa Docg e Parmigiano Reggiano
Degustazione guidata di bollicine metodo classico di Alta Langa Docg in abbinamento a Parmigiano Reggiano in diverse stagionature. 
24 settembre alle 14 - Lounge Alta Langa - Stand Consorzio Alta Langa 
20 partecipanti massimo
In collaborazione con il Centro Nazionale Studi Tartufo
Alta Langa Docg e Tartufo Bianco d’Alba
In apertura della stagione del Tartufo, analisi sensoriale del Tuber magnatum Pico, il prezioso Tartufo Bianco d'Alba e degustazione guidata di bollicine metodo classico di Alta Langa Docg per un abbinamento di rara e inaspettata eleganza.

 

I laboratori – a eccezione di quello del 21 settembre Il Pinot Nero dell’Alta Langa Docg che si prenota dal sito ufficiale della manifestazione - si possono prenotare, fino a esaurimento posti, all’emailQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Una sensibilità affine alla base del rapporto che lega da  tempo il Consorzio Alta Langa all'associazione Slow Food. Un'attenzione che si evidenzia nello speciale Patto immateriale che il Consorzio Alta Langa ha stretto con la propria terra, impegnandosi a custodire il territorio che gli antenati hanno consegnato con altruistico e generoso amore, come "fondamento di un ereditato sviluppo antropico educato e civile che nel passato riconosce le ragioni logiche e affettive per progettare il futuro”, per dirla con le parole dell'estensore del patto medesimo, l'antropologo e accademico Piercarlo Grimaldi dell'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche. Questa convergenza si sostanzierà nel corso dei prossimi mesi in una collaborazione attiva tra il Consorzio e l'Università di Pollenzo per approfondire una ricerca antropologica sul territorio.

  La viticoltura e la produzione dell'Alta Langa si sono imposte sin dall'origine regole di sostenibilità e rispetto, in un cammino di buone pratiche che va nella direzione del #FoodForChange, il cibo per il cambiamento, il cibo come strumento per avviare una rivoluzione pacifica e globale, tema dell'edizione 2018 di Terra Madre - Salone del Gusto. 

 

IL CONSORZIO ALTA LANGA - Quello dell’Alta Langa Docg è oggi un piccolo Consorzio molto attivo: conta 100 soci di cui 25 case spumantiere attive e coinvolte nello sviluppo di un vino, di una denominazione e di un territorio. Tutti legati da una grande scommessa: quella di un vino che non sarà pronto prima di sei anni dall’impianto e che per questo deve necessariamente essere un vino importante. Innamorati delle loro terre, i soci del Consorzio hanno avviato e difendono una viticoltura sostenibile e armonica al delicato, biodiverso tessuto dell’Alta Langa e dei suoi valori, rispettandone i ritmi naturali.

 

LE ALTE BOLLICINE PIEMONTESI - L'Alta Langa Docg è lo spumante brut di qualità del Piemonte. Una denominazione ancora piccola, ma con una storia molto lunga: fu il primo metodo classico a essere prodotto in Italia, nelle “cattedrali del vino” del Canellese, fin dalla metà dell’Ottocento.

Le Alte Bollicine Piemontesi sono bianche o rosé, brut o pas dosé e hanno lunghissimi tempi di affinamento sui lieviti, come prevede il severo disciplinare: 30 mesi che diventano 36 per le riserve. Anche in questo, nell’attesa paziente, i grandi produttori di Alta Langa come i piccoli assecondano le scansioni del calendario contadino e della tradizione. È un vino che si produce solo nelle annate migliori ed è esclusivamente millesimato, riporta sempre in etichetta l’anno della vendemmia. L'Alta Langa bianco ha sfumature da giallo paglierino a oro intenso e aromi che ricordano la vaniglia, il miele, la crosta del pane. Al palato è armonico, lievemente salato. L'Alta Langa Rosé ha un colore rosa cipria, un profumo speziato, un gusto equilibrato, intenso con note di agrumi. 
È un vino gastronomico per abbinamenti eleganti con piatti della tradizione piemontese – dai tajarin al tartufo bianco alla fonduta, dai flan di verdure al fritto misto – e per accostamenti riusciti e inaspettati come quelli con il Parmigiano o le grigliate di verdura e di pesce.

 

Marianna Natale 

VENDEMMIA 2018: GRANDE OTTIMISMO TRA I VIGNAIOLI DEL MONTECUCCO

 

 

 

Iniziata la scorsa settimana la raccolta del Vermentino. Molto buono lo stato di salute del Sangiovese, cruciale l’andamento climatico dei prossimi giorni
 
Le rese della DOC tornano a un livello ottimale: + 40% rispetto al 2017 
 

Per la DOC e DOCG del Montecucco è iniziata la vendemmia che si preannuncia molto buona sia per qualità sia per quantità. Ad inaugurare il taglio del grappolo sono le varietà più precoci, Vermentino e Merlot, mentre per il Sangiovese, fulcro e “gioiello” della Denominazione amiatina, si dovranno attendere ancora sette giorni circa. L’andamento climatico dell’estate ha certamente favorito il lavoro dei vignaioli: la buona piovosità - per un terzo superiore alla media ventennale (+25% rispetto al 2017, da 480 a 630 ml) - accompagnata dal sole caldo e abbondante di luglio e agosto ha portato un’uva matura e molto sana. Qualche piccola accortezza tecnica e interventi supplementari - come defogliatura e diradamento per combattere l’eccesso di umidità e per permettere al sole e all’aria buona di lavorare intorno al frutto - si sono resi necessari, soprattutto se si considera che il 70% della produzione del Montecucco proviene da coltivazione biologica. 


“Le piogge sono state favorevoli e l’estate caratterizzata da un andamento climatico abbastanza regolare. Questo, unito alla buona capacità idrica del Sangiovese, ha comportato un ‘ritardo’ nella stagione – come viene percepito oggi – che ci fa pensare alle vecchie vendemmie di 20/30 anni fa, quando si iniziava a raccogliere appunto a metà settembre e si finiva intorno alla prima settimana di ottobre” dichiara il Presidente del Consorzio Tutela Vini Montecucco Claudio Carmelo Tipa, e continua “A inizio settembre la qualità e lo stato di salute dell’uva sono molto buoni e le aspettative tra i vignaioli della Denominazione decisamente alte. Insomma si respira grande ottimismo per questa annata che si preannuncia da molto buona a ottima. Certamente l’andamento climatico dei prossimi sette giorni sarà cruciale per raggiungere la massima qualità del Sangiovese”

Anche in termini di quantità il 2018 conferma il trend – che già era stato stimato a metà estate – di un sensibile aumento delle rese rispetto allo sfortunato 2017 (+40%), riportando la DOC e DOCG del Montecucco ai suoi livelli ottimali, ovvero 70 quintali/ettaro per il Sangiovese, 90 quintali/ettaro per il rosso DOC e 110 quintali/ettaro per il Vermentino. 

 

Il Montecucco, la nuova promessa del vino toscano, nasce dalle uve coltivate con passione nei 7 comuni della denominazione di origine controllata e garantita, la DOCG in vigore da settembre 2011: Arcidosso, Campagnatico, Castel del Piano, Cinigiano, Civitella Paganico, Roccalbegna e Seggiano.

Nuova frontiera del vino toscano, la Denominazione, con le sue 66 aziende associate, punta a uno sviluppo che possa coniugare gli aspetti produttivi con quelli promozionali e turistici del territorio: la zona, altamente vocata alla produzione del Sangiovese, gode di condizioni climatiche estremamente favorevoli, vicino al Mar Tirreno – da cui dista solo pochi km in linea d’aria – e all’ormai spento vulcano Amiata, che con i suoi 1.738 metri di altezza domina tutto il territorio compreso tra la Maremma, la Val d’Orcia e la Val di Chiana. Qui si sono succeduti Etruschi, Romani, Longobardi, monaci benedettini, dominio senese e la famiglia dei Medici: una stratificazione storica che ha lasciato tracce indelebili e testimonianze che ancora oggi sono visibili nei borghi, negli stupendi agriturismi e nelle dimore d’epoca, nella produzione di olio e, soprattutto, di vino.

 

www.consorziomontecucco.it

 

 

Valentina Fraccascia

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