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CONSORZI VINO

VENEZIA DOC MERLOT:IL VINO PIÙ RAPPRESENTATIVO DELLA CULTURA ENOICA VENETA SCELTO PER CELEBRARE I 1600 ANNI DELLA FONDAZIONE DI VENEZIA

 

 

 

Il Consorzio Vini Venezia festeggia l’evento proponendo tre itinerari, disponibili anche su smartphone, per andare alla scoperta della Venezia del vino più autentica

 

Se esiste un vino intimamente e profondamente connesso alla cultura veneta, al suo popolo e alla città di Venezia, quello è sicuramente il Venezia Doc Merlot. Un vino sincero, autentico, capace di incontrare, fin dalle sue origini, i favori dei nobili veneziani che amavano degustarlo durante i loro banchetti così come essere l’immancabile compagno di tavola delle famiglie contadine. Il Venezia Doc Merlot, che i veneti amano pronunciare accentuando fortemente la T finale del suo nome, è infatti nell’immaginario collettivo il classico “goto de vin”, il bicchiere di vino capace di creare in ogni occasione quella magica convivialità che solo certi vini sanno generare in chi li beve.

Per questo il Consorzio Vini Venezia ha scelto di omaggiare il Venezia Doc Merlot nominandolo vino simbolo per celebrare il mille seicentesimo anniversario della fondazione della città di Venezia (25 marzo 421), creando per l’occasione una bottiglia celebrativa.

 

“Siamo orgogliosi - spiega Stefano Quaggio, Direttore del Consorzio Vini Veneziadi essere stati coinvolti, insieme al Consorzio di Tutela del Prosecco DOC, in questo affascinante progetto nato per festeggiare questa importante ricorrenza che celebra il legame che da sempre questa città ha con l’arte, la cultura e l’enogastronomia. Per “Venezia 1600” abbiamo quindi realizzato delle bottiglie di Merlot dedicate la cui etichetta evocativa esalta ed esprime il profondo legame che i nostri vini hanno da sempre con la città di Venezia”.

Il 25 marzo del 421 è infatti comunemente riconosciuto come il giorno di fondazione della città lagunare più famosa nel mondo, il cui legame con i luoghi del vino è intimo e indissolubile.

 

Proprio per ricordare questa unione e celebrare i “vini di Venezia”, il Consorzio Vini Venezia ha rinnovato e reso fruibile direttamente da smartphone alcuni itinerari che porteranno il visitatore a scoprire calli, campi, vigneti che si celano in antichi broli o in isole lagunari. Tre i percorsi enoturistici che hanno come fil rouge il vino. Il primo tour, “Wine Tour Venezia – Le vie del vin e de altre merci preziose”, rappresenta il cuore del progetto e ripercorre infatti le vie dei mercanti veneziani, in un itinerario che fa rivivere le vie del commercio e delle merci preziose dell’epoca, spizzicando qua e là vini e cicchetti (link). Il secondo, “Wine Tour Venezia – Culture e tratte d’oriente”, nasce per far scoprire l’importanza dei traffici con il Medio oriente e l’influenza delle loro culture nella città veneta, che si ritrovano oggi in particolare nei prodotti entrati nella nostra cultura culinaria (link). “Wine Tour Venezia – De arti, de Vin e altre meravegie” è pensato per gli amanti dell’arte, un percorso nel distretto “artistico” per eccellenza, tra le “meravegie” (meraviglie) del passato e della modernità, trovando ristoro in storiche enoteche e osterie (link). Non solo aneddoti storici, ricette, eventi e vini, ma soprattutto un invito a scoprire i due vigneti sperimentali gestiti dal Consorzio Vini Venezia che prendono vita proprio all’interno della città lagunare: il primo nel brolo del Convento dei Carmelitani Scalzi (www.giardinomistico.it) e il secondo nell’isola di Torcello.

Venezia, il vino e la cultura enologica di un territorio tutto da scoprire: uno sposalizio che dura da 1600 anni e di cui il Venezia Doc Merlot si fa simbolo e icona. Il vino di tutti i veneti, capace ancora oggi di accompagnare i momenti di convivialità e perfetto per festeggiare questo importante anniversario.

 

Elena Gottardo

CHIANTI STAR DELLA PIATTAFORMA E-COMMERCE PIÙ POPOLARE DELLA CINA

 

 

Cresce la domanda di vino Chianti sul mercato cinese: secondo quanto riferisce Pinduoduo, la più grande piattaforma di e-commerce per l'agroalimentare della Cina, il Chianti risulta fra i brand italiani più richiesti, nell'ambito di un aumento della domanda di prodotti che battono bandiera tricolore. Un recente livestream tenuto da Pinduoduo per promuovere i vini italiani, nell'ambito della fiera Wine to Asia di Shenzhen, ha attirato oltre 470.000 spettatori.

 

"E' una notizia molto importante - afferma Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti - per noi che stiamo lavorando per imporci sempre più come protagonisti in Cina. E' una sfida fondamentale: la Cina oggi rappresenta circa il 5% del mercato globale del vino Chianti, ma alla luce delle dimensioni enormi di questo mercato, e vista la crescita importante che il Chianti sta avendo in terra cinese da alcuni anni a questa parte, crediamo che possa diventare uno dei mercati più importanti per noi a livello mondiale, se non il più importante in assoluto fra qualche anno".

 

Clara D'Acunto

IL CHIANTI VIAGGIA IN ASIA

Da oggi al via i seminari e le degustazioni in Giappone, Vietnam e Cina

 

Eventi virtuali per guidare gli operatori asiatici alla conoscenza della denominazione: si riparte con Osaka, poi Ho Chi Minh, Tokyo e il Vinitaly Chengdu 2021 ad aprile

 

Giappone, Cina e Vietnam sono le tappe del viaggio che il Chianti ha intrapreso. Incontri virtuali, ovviamente, ma degustazioni e promozione assolutamente reali. Il Consorzio Vino Chianti entra così nel vivo della campagna di promozione della denominazione partendo dall’Asia. 

Si riparte oggi con il progetto OCM, da Osaka, e a seguire il 22 marzo, a Tokyo. Seminari online dal titolo “ "Chianti D.O.C.G.: quintessenza di Toscana. Degustazione orizzontale dell'annata 2019”. Verranno presentate sette etichette dell’annata 2019 in rappresentanza delle sottozone. A condurre i partecipanti ci saranno il giornalista  Isao Miyajima  dal Giappone e in collegamento dall’Italia, il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi, e Luca Alves, Wine ambassador.

Domani, il viaggio farà tappa in Vietnam, a Ho Chi Minh. Qui il seminario sarà l’occasione per approfondire la conoscenza di sei etichette in rappresentanza delle diverse tipologie di Chianti d.o.c.g. , quindi Annata, Superiore, Riserva e Vin Santo del Chianti d.o.c.

 

“Le modalità non hanno cambiato l’interesse degli operatori del settore per il Chianti - ha detto il presidente Busi - Il Consorzio con queste azioni di promozioni punta a rafforzare ancora di più la sua presenza su questo mercato che, nonostante la pandemia e le restrizioni vigenti, continua a mostrare interesse e apprezzamento per la denominazione. Siamo convinti che l’Asia possa diventare fra pochi anni uno dei mercati più importanti a livello mondiale”

 

La Cina invece diventa protagonista dal 3 al 6 aprile, in occasione del Vinitaly Chengdu 2021 presso l’InterContinental Century City. Il Consorzio sarà presente con due seminari  istituzionali per presentare la sua attività  dal titolo:  “Il Chianti D.O.C.G.: qualità, storia, territorio, tutelati e garantiti nel mondo”. 

 

Clara D'Acunto

BRUNELLO DI MONTALCINO: SULLA MATTONELLA DELL’ANNATA 2020 A 5 STELLE L’ARABA FENICE DI FEDERICA PELLEGRINI

 

“Ad ogni vendemmia la rinascita di un mito”. È un distillato di ripartenza la mattonella dedicata alla vendemmia 2020 del Brunello di Montalcino, quest’anno realizzata da Federica Pellegrini, che ha scelto di rappresentare sulla formella decorativa un’araba fenice. Simbolo di rinascita già tatuato sul collo della pluricampionessa olimpionica dopo un momento difficile, il mitologico uccello di fuoco è stato posato oggi in occasione di Benvenuto Brunello “OFF” sul muro del Palazzo comunale di Montalcino (SI) per celebrare le 5 stelle attribuite all’ultima vendemmia dell’iconico rosso toscano, ma anche il desiderio di ripartire.

“L’arabe fenice è un segnale di buon auspicio e rinascita per il vino e per tutti noi – ha affermato Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino –, lo stesso buon auspicio che ci ha reso una vendemmia eccezionale in un anno terribile come quello appena trascorso”.

In vasca da 32 anni, Federica Pellegrini è l’atleta italiana più giovane a salire su un podio olimpico e vanta la carriera più longeva tra le campionesse tricolore, con ben 53 medaglie al collo. Un’ambasciatrice dell’eccellenza nello sport quella scelta dal Consorzio del vino Brunello di Montalcino come volto 2021 in un’edizione di Benvenuto Brunello “OFF” che battezza l’esordio di un’annata altrettanto ‘da medaglia’, quella 2016, che già ha conquistato i palati della critica di settore internazionale.

 

In allegato: foto posa piastrella vendemmia 2020 firmata da Federica Pellegrini. A sinistra Silvio Franceschelli, sindaco di Montalcino; a destra Fabrizio Bindocci, presidente Consorzio del vino Brunello di Montalcino.

Link video intervista a Federica Pellegrini e assegnazione premi Leccio d’Oro 2021 (segue cs): https://www.consorziobrunellodimontalcino.it/

 

 

Benny Lonardi

I VINI DELLA MAREMMA TOSCANA IN TOUR NEGLI STATI UNITI

 

In scena quattro eventi dedicati alla Denominazione che continua a proporsi come la Toscana alternativa del vino: in questo territorio unico e incontaminato nasce un'offerta enologica di qualità, estremamente variegata, attenta alla sostenibilità e con una tradizione secolare

 

Miami, Houston, New York e Chicago le città scelte per raccontare la Maremma enologica attraverso una quarantina di etichette prodotte da una delegazione di Aziende del Consorzio.  Ventuno Aziende del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana “giungono virtualmente” negli Stati Uniti con l’obiettivo di raccontare - agli operatori del settore e alla stampa specializzata - la “giovane” DOC che rappresenta “un’altra Toscana del vino” e che si propone sul mercato con una scelta davvero ampia, come il territorio in cui cresce. Gli appuntamenti, organizzati in collaborazione con I.E.E.M. (International Event & Exhibition Management), sono in programma - nel pieno rispetto di tutte le norme vigenti - in diverse città: si parte con Miami il 1° Marzo nell'ambito del "Simply Italian Great Wines", sarà poi la volta di Houston l’8 Marzo, New York il 15 Marzo con gran finale a Chicago il 22 dello stesso mese.

 

"Nel 2020 l’Italia è tornata ad essere il primo fornitore di vino per il mercato degli Stati Uniti*, nonostante l’anno sia stato estremamente difficile anche per il nostro settore a causa della pandemia, oltreoceano si è provato a continuare a lavorare con risultati soddisfacenti e gli USA si confermano come destinatari più che promettenti per il vino domestico.” spiega Francesco Mazzei produttore e Presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana che aggiunge: “La nostra Maremma Toscana ha scelto gli Stati Uniti per ripartire con la promozione nel 2021 proprio perché vogliamo aumentare la notorietà dei vini prodotti e vogliamo trovare il giusto posizionamento su una piazza così importante.” La Toscana è una terra di grandi Rossi ben affermati in tutto il mondo ma “vi è ancora spazio sui mercati per i vini della Maremma, con le loro peculiarità legate ad un territorio estremamente variegato dove vitigni autoctoni e varietà internazionali convivono all’insegna della sostenibilità”, ne è convinto Mazzei.

 

La formula degli eventi sarà la stessa in tutte le tappe, una masterclass dedicata ad uno dei focus della Denominazione e un banco d’assaggio in cui vi saranno circa 40 etichette: dai vini Bianchi Autoctoni (con il Vermentino che sta vivendo un momento di grande ascesa e con vitigni che destano sempre maggiori curiosità come l'Ansonica), ai Rossi/Rosati sempre Autoctoni (Alicante, Ciliegiolo, Sangiovese), passando per i Rossi e Bianchi Internazionali (Cabernet Sauvignon, Cabernet franc, Syrah, Merlot, Viognier e Sauvignon blanc) fino ai Rossi ottenuti da Blend tra vitigni autoctoni (in primis il Sangiovese) e varietà internazionali o tra diversi vitigni internazionali (Merlot, Cabernet Sauvignon e franc, Petit Verdot). Un vero viaggio enologico tra le tante zone della Maremma Toscana: dalle Colline Metallifere alla costa dell’Argentario passando per le zone del Tufo di Pitigliano e Sovana fino alle pendici del Monte Amiata. Una degustazione che ben rispetta le peculiarità di questa Denominazione nata nel 2011. Le Aziende che proporranno i loro vini e rappresentative di questa “alternativa frontiera” del vino toscano sono: Alberto Motta, Argentaia, Belguardo, Cantina "I Vini di Maremma" S.A.C., Cantina LaSelva, Castelprile - Prelius, Fattoria di Magliano, Fattoria Il Casalone, Fattoria Mantellassi, Fattoria San Felo, I Cavallini, La Biagiola, Le Sode di Sant'Angelo, Podere San Cristoforo, Poggio Cagnano, Querciabella, Sassotondo, Sequerciani, Tenuta Casteani, Tenuta Montauto, Villa Pinciana.  * Fonte Osservatorio Vinitaly-Nomisma

 

Simonetta Gerra

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