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ENOGASTRONOMIA

“DOP FOR FUTURE”

Studenti ambasciatori delle nostre eccellenze enogastronomiche grazie al Progetto di Assaggia la Liguria “DOP FOR FUTURE”

Genova, 1° marzo 2024 Oggi si conclude il progetto di Assaggia la Liguria “DOP for future”, un'iniziativa culturale e formativa che nella giornata odierna ha visto la tappa finale del progetto con gli studenti dell'Istituto Marco Polo di Genova in un viaggio emozionante alla scoperta delle eccellenze gastronomiche liguri.

Promosso in collaborazione con l'Unione Regionale Cuochi liguri- delegazione ligure della Federazione Italiana Cuochi- e con la professionalità e la capacità comunicativa degli attori del Teatro del Piccione, il progetto ha promosso la conoscenza sulle eccellenze liguri di origine certificata, come il Basilico Genovese DOP, l’Olio Riviera Ligure DOP e i vini liguri con le loro dodici denominazioni DOP-IGP.

Attraverso un format innovativo che ha combinato le competenze pedagogiche e creative del Teatro del Piccione con una narrazione coinvolgente sulle peculiarità e i valori di questi prodotti certificati, gli studenti hanno avuto l'opportunità di esplorare la cultura gastronomica della Liguria e di acquisire competenze fondamentali per il loro futuro professionale nel settore agroalimentare.

Il progetto ha visto la partecipazione attiva dei docenti, coinvolti dagli esperti in incontri formativi preliminari integrando in modo significativo gli obiettivi e i contenuti dei programmi scolastici, sia per la cucina che per la sala e l’accoglienza.

La selezione degli Istituti Scolastici è avvenuta con la collaborazione attiva di Unione Cuochi Liguri, come delegazione regionale della Federazione Italiana Cuochi e sono stati coinvolti gli studenti tra i 14 e i 18 anni di 5 Istituti liguri (Istituto Alberghiero Nino Bergese di Genova, ISFORCOOP ETS di Varazze, il CIOFS FP Liguria di La Spezia, l’istituto di istruzione superiore E. Ruffini- D. Aicardi di Arma di Taggia ad Imperia e l’IPSEOA Marco Polo di Genova) e 3 delle regioni limitrofe, che rappresentano un importantissimo bacino promozionale (Istituto Collegio Ballerini di Seregno in Provincia di Monza Brianza, Istituto professionale statale G. Colombatto di Torino Fondazione turistica VDA di Chatillon in provincia di Aosta) per un totale di 30 classi delle scuole e dei centri professionali

Il titolo del progetto richiama perfettamente la mission del progetto: mettere nelle mani dei futuri operatori dell’agro alimentare, questi prodotti come strumenti di successo, perché le nostre eccellenze sono veri e proprio attrezzi del mestiere capaci di portare valore, aumentando la competenza strategica e il cruciale “ruolo culturale” della ristorazione.

Il percorso formativo

Diviso in tre moduli, il percorso formativo ha permesso agli studenti di esplorare i sapori liguri attraverso attività sensoriali di "team building", di approfondire le parole e le storie dei prodotti DOP liguri e di mettere in pratica le loro competenze culinarie con la guida degli chef della Unione Regionale Cuochi Liguri.

Il progetto non solo ha contribuito a fortificare la conoscenza e la valorizzazione delle eccellenze locali, ma ha anche promosso una reale alleanza tra operatori del territorio, creando una fattiva collaborazione basata sul reciproco beneficio e la trasparenza.

Elisa Traverso, coordinatrice del progetto per Assaggia la Liguria ha posto l’accento sugli obbiettivi del percorso che gli studenti hanno seguito “Fortificare la conoscenza e le peculiarità dei prodotti locali nelle nuove generazioni di operatori, non solo come parte della formazione tecnica, ma anche della cultura generale. Questo bagaglio personale diventa fondamentale per un futuro mercato virtuoso e vincente.

Attraverso un potenziamento della professionalità, il progetto ha mirato a migliorare la conoscenza approfondita delle caratteristiche oggettive dei prodotti certificati, favorendo la loro valorizzazione culinaria e il consolidamento del loro potere strategico nell'ambito dell'incoming turistico.

L'integrazione didattica è stato un aspetto chiave del progetto, che si propone di rappresentare un'opportunità formativa concreta, in sintonia con i programmi scolastici sia per la cucina che per la sala e l'accoglienza. Coinvolgendo attivamente i docenti, si mira a creare una sinergia efficace tra gli obiettivi educativi e le esperienze pratiche offerte dal territorio.”

Nel contesto di un mercato globale complesso e competitivo, la salvaguardia e la promozione dei prodotti tipici sono essenziali per preservare l'autenticità e il valore delle eccellenze regionali. Questo compito viene svolto in modo organizzato e istituzionale attraverso i Consorzi di Tutela, entità riconosciute dal Ministero dell'Agricoltura .- così Gianni Bottino, Direttore del Consorzio del Basilico Genovese DOP -“I Consorzi di Tutela hanno chiare finalità che vanno oltre il semplice controllo, concentrandosi sulla promozione e la valorizzazione dei prodotti DOP, diffondendo il marchio e le loro caratteristiche distintive tra consumatori e commercianti. Inoltre, si impegnano nella tutela dell'identità del prodotto, contrastando frodi e messaggi fuorvianti e sensibilizzando i produttori a mantenere intatte le tradizioni legate alla produzione.”

Grazie a FIC e alla sua organizzazione capillare è stato bello e anche facile andare nelle scuole a raccontare tre grandi eccellenze come il basilico genovese DOP, l'olio Rivier Ligure DOP e i vini promossi dall’Enoteca regionale della Liguria.” - così lo Chef Alessandro DentonePresidente dell’Unione Regionale Cuochi Liguri- “E' stato coinvolgente farlo capire ai ragazzi che rappresentano il futuro della nostra categoria. Bello è stato portare questi prodotti anche nelle regioni confinanti: una vera e propria soddisfazione, visto che molti, magari, certe cose non le sapevano. Un primo, importantissimo, passo cui ne seguiranno altri per andare a portare questo messaggio anche in altre regioni non confinanti ma altrettanto importanti.”

Il progetto DOP for Future è stato realizzato all’interno del programma Assaggia la Liguria sostenuto dalla misura 3.2 del Programma di Sviluppo Rurale della Liguria – commenta il vice presidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura e al Marketing Territoriale Alessandro Piana- centrando il duplice target di promuovere la cultura gastronomica attraverso i nostri prodotti certificati e di valorizzare il patrimonio agroalimentare dai campi alla tavola nei professionisti di domani, coinvolgendo studenti di età compresa tra i 14 e i 18 anni. Come Regione continuiamo a rafforzare tutta la filiera delle nostre eccellenze e occasioni come queste di formazione e di messa in rete delle conoscenze dimostrano quanto sia proficua la collaborazione tra le realtà che promuovono gli stessi obiettivi”.

Il Consigliere di Città Metropolitana di Genova, Claudio Garbarino ha ricordato l’accordo siglato da Città Metropolitana nel 2021 con il Consorzio di tutela del Basilico Genovese DOP “Promozione delle eccellenze e tipicità e della cultura del gusto nell’era del Turismo 4.0” per rafforzare la competitività del territorio mediante la promozione e la valorizzazione delle eccellenze regionali, e nell’ambito dello stesso accordo è stato aperto, nei locali di proprietà dell’ente, in Salita Santa Caterina, un punto di informazione e di promozione delle eccellenze territoriali.

Gli studenti che hanno partecipato a questi importante progetto sono il nostro futuro, è nostro dovere quindi fare tutto il possibile per supportare la loro formazione e come Comune di Genova non potevamo esimerci, anche questa volta, di dare il nostro sostegno all’iniziativa di Assaggia la Liguria, che porta avanti la sensibilizzazione delle nostre eccellenze enogastronomiche. Abbiamo potuto vedere concretamente il lavoro svolto, e la passione con cui i ragazzi hanno seguito i laboratori non fanno altro che confermare quanto siano importanti queste attività”- così l’Assessore al commercio, artigianato, Pro Loco e tradizioni cittadine del Comune di Genova, Paola Bordilli.

La conoscenza delle Indicazioni Geografiche, uno dei pilastri dell’agroalimentare del nostro paese, è di fondamentale importanza per gli studenti che hanno per obiettivo la qualità in cucina” - così Carlo Siffredi, Presidente del Consorzio per la tutela dell’olio extra vergine di oliva Riviera Ligure DOP- “Occorre valorizzarle sempre più dal momento che racchiudono valori e regole condivise importanti non solo per il consumatore ma per lo stesso territorio di produzione”

Siamo molto felici di aver partecipato a questo progetto. Formare gli alunni degli istituti alberghieri sulle DOP liguri riteniamo sia un investimento sul futuro in quanto saranno, un domani, proprio loro a utilizzare e promuovere le eccellenze del nostro territorio nelle loro attività. Ringraziamo il Vicepresidente di Regione Liguria Alessandro Piana per aver creduto fortemente in questo progetto” - Simona Venni Delegata del Comune di Genova per Enoteca Regionale della Liguria

 

Quella di oggi è stata anche l’occasione per dare la notizia in esclusiva dell’inizio del percorso di formazione scolastica per “Esperto in valorizzazione delle Eccellenze Enogastronomiche Liguri” 

E’ un progetto che Camera di Commercio di Genova insieme al CLP, Centro Ligure per la Produttività, ha fortemente promosso, in perfetta sinergia con gli obiettivi di supporto alle aziende e alla valorizzazione del comparto agroalimentare, della ristorazione e dell'accoglienza.” - così Sergio Carozzi, direttore Clp- “Infatti, Camera di Commercio di Genova si affida a Excelsior, un sistema informativo predittivo in grado di ricostruire il quadro previsionale della domanda di lavoro e dei fabbisogni delle imprese, così da mettere queste due fondamentali realtà a confronto in un dialogo costante e proficuo a fini occupazionali . Dai recenti dati emersi, il mismatch tra domanda e offerta nel comparto della ristorazione è profondo: per supportare le aziende e fornire ulteriori prospettive ai giovani, la formazione diventa un conseguente punto cardine, imprescindibile risorsa per colmare il gap.

Aderire al percorso formativo di Esperto in valorizzazione dalla scuola secondaria di secondo grado significa intraprendere un viaggio nella conoscenza del territorio, nella sua tradizione e costituzione, nella promozione delle tipicità e della filiera corta, ovvero gli ambiti che tanto caratterizzano la certificazione dei marchi collettivi Gourmet, della alta professionalità di settore e della promozione della nostra Regione e Città. Appassionarsi alla nostra storia, al nostro territorio, acquisire strumenti solidi e altamente qualificanti può diventare un'opportunità concreta da cogliere già nel percorso scolastico.”

Consorzio di tutela del Basilico Genovese DOP

Nato nel 2008 dopo il riconoscimento della Denominazione di Origine per il Basilico Genovese da parte dell’Unione Europea (avvenuto nel 2005), promuove e difende sul mercato il prodotto simbolo della Liguria, rappresentando 59 produttori, circa il 98% del totale, e difendendolo dalle frodi e dai messaggi ingannevoli in accordo con l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari.

Il Consorzio nasce su iniziativa degli stessi produttori ed è stato riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Svolge la sua azione a favore del prodotto destinato al consumo fresco e a quello destinato alla trasformazione la cui produzione avviene secondo le tecniche tradizionali che lo hanno reso un'eccellenza del territorio.

Consorzio per la tutela dell’Olio DOP Riviera Ligure 

Costituito nel 2001 e riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, ne fanno parte olivicoltori, frantoiani ed imbottigliatori iscritti al sistema di controllo per la certificazione dell’olio Riviera Ligure DOP per un totale di 2.100 ettari di oliveti, 740.000 piante di olivo e 906 aziende, con una produzione annua media di 4.500 quintali di olio Riviera Ligure DOP. 

Il Consorzio svolge attività di promozione, tutela e vigilanza della denominazione di origine 

protetta RIVIERA LIGURE ed agisce per sostenere e proporre miglioramenti al sistema olivicolo ligure. Si tratta di una filiera non delocalizzabile che si materializza sì nell’olio Riviera Ligure DOP ma che è al tempo stesso realtà sostenibile a 360 gradi: ambientale, economica e sociale.

Enoteca Regionale della Liguria

Costituita nel 2011 per la valorizzazione dei vini regionali, con particolare riguardo a quelli a 

denominazione d’origine e a quelli ottenuti con metodi di agricoltura biologica ed integrata, 

nonché di altri prodotti derivati dalla lavorazione dell’uva, del vino e di altri prodotti agricoli e 

agro-alimentari tipici e di qualità regionali. Impegnati da tempo in politiche di valorizzazione dei vini regionali, nonché a politiche di valorizzazione dei propri territori anche attraverso la produzione vitivinicola ed enogastronomica di qualità. L’attività che ne deriva è legata alla tradizione, alla cultura e alle produzioni, ad oggi conta 150 produttori di vino ligure, che rendono unico questo territorio, e viene svolta in ambito regionale, nazionale e internazionale.

Unione Regionale Cuochi Liguri

Vanta oltre 400 iscritti in tutta la Liguria e raccoglie nelle sue fila dagli stellati a cuochi di mensa, di scuole, case di riposo e tanti studenti che stanno tornando ad associarsi dopo la pausa dettata dal Covid. Il 2024 prevede un’iscrizione in forte crescita. Unione regionale cuochi nasce una decina di anni fa e al centro delle sue attività pone la valorizzazione del mestiere del cuoco inteso anche nel suo rapporto con il territorio. Il patto con le DOP è stato siglato come Unione Regionale e a caduta si riverbera su tutte le delegazioni i provinciali liguri.

 

Marco Benvenuto

 

 

 

 

 

ECCELLENZA DI TOSCANA 2024

 

Il prossimo fine settimana AIS Toscana torna alla Stazione Leopolda per la 22 edizione di Eccellenza di Toscana, la tua presenza ci farà molto piacere, i produttori presenti saranno oltre 150 per più di 800 vini in degustazione, ci saranno anche dei produttori di Birra e di Olio e potrai seguire delle degustazioni (solo su prenotazione), sul sito www.eccellenzaditoscana.it trovi il programma.  

 

L'inaugurazione alla presenza delle Istituzioni regionali e cittadine, del Presidente Nazionale Associazione Italiana Sommelier Sandro Camilli, del Presidente Regionale Cristiano Cini si terrà sabato mattina 3 marzo alle 10,30, mentre nel pomeriggio alle ore 15 presenteremo l'edizione 2024 della Guida Eccellenza di Toscana

 

Un anticipo di tutto questo potrai "degustarlo" venerdì 1 marzo alle ore 18:00 in occasione dell'evento "Vitae, 10 anni di Eccellenze Toscane", organizzato da PromoFirenze in collaborazione con AIS Toscana e con il patrocinio della Regione Toscana, quando grazie alla  Camera di Commercio di Firenze, nell'Auditorium, saranno  premiati 50 produttori toscani presenti nella guida "Vitae" per dieci anni consecutivi con le "Quattro Viti" a cui seguirà la degustazione dei loro vini.  

 

Eccellenza di Toscana è organizzata da AIS Toscana, con il patrocinio della Regione Toscana, di Vetrina Toscana con Promozione Toscana Turistica, della Città Metropolitana, del Comune di Firenze ed in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana. 

 

Ti aspettiamo, di seguito trovi i nostri numeri di cellulare, se non saremo agli accrediti chiamaci se ti servono informazioni o anche solo per un saluto,

buona giornata!

 

Marte Comunicazione snc di Morganti e Tempestini

DALL'AGRICUOCO TORNANO LE CENE CON I VIGNAIOLI DOMENICA C'È LUNA MATER

 

 

Tornano gli appuntamenti con le “nicchie” del grande gusto che hanno caratterizzato tutto l'anno dell'Agricuoco. Domenica 19 novembre (inizio alle 19.30) si terrà la prima delle proposte della nuova stagione. Si tratta di una “cena conviviale” in compagnia dei vignaioli artigianali di Luna Mater di Luni.

La scelta di ospitare Luna Mater è stata influenzata anche dal coincidente svolgimento di Wine Revolution a Sestri Levante, l'importante evento che vede protagonisti i vignaioli rivoluzionari provenienti da tutta Italia e che si svolge proprio domenica 19 e lunedì 20 novembre. 

I vignaioli di Luna Mater coltivano circa 2,5 ettari senza l'utilizzo di prodotti sistemici, concimi chimici e diserbanti. La loro viticoltura è indirizzata alla naturalità, cercando di permettere alle uve di esprimersi nel modo più autentico possibile. È un lavoro che si basa sulla sperimentazione e sull'approfondimento delle tecniche che valorizzano le peculiarità del territorio.

Per l'Agricuoco Emanuele Revello, ospitare i vignaioli di Luna Mater significa: “ Approfondire il lavoro di questi autentici vignaioli naturali, veri interpreti di un territorio che è in grado di raccontare un viaggio epico attraverso vini profondamente territoriali come il Vermentino e l'Albarola.”

La serata si aprirà con un benvenuto della cucina e proseguirà con un menù intrigante. Si inizierà con un flan di cavolo lavagnino con salsa alla bagna caoda, accompagnato da una cialda di farina di ceci. A seguire, si sarà conquistati dal risotto allo zafferano con salsa al fondo bruno di manzo. Grande attesa anche per lo stracotto di manzo nostrano dell'azienda agricola Custu Giancu di Cichero . Infine, si concluderà con una deliziosa torta caprese con zabaione. I piatti saranno abbinati ai vini di Luna Mater, con il tocco di sorpresa dei vignaioli.

Durante la serata, si potranno degustare diversi vini, tra cui il 2020 particella in entrata (4 viti) e il Poderino alla seconda. La chiusura avverrà con il G-riserva 2021, composta da Granaccia 80% e Merlot 10%.

 

Info e prenotazioni:

Ristorante Agricuoco 

Via Monsignor Salvatore Vattuone 105/canc.

Sestri Levante 

3518556126

FRANCESCA NEGRI CO-PROTAGONISTA DELLA NUOVA SERIE PRIME VIDEO USA A&F – A GOURMET AND WINE STORY

 

On the road tutto al femminile e con un fil rouge enogastronomico tra Stati Uniti e Italia.  Debutta oggi su Prime Video USA, “A&F - A gourmet and wine story”, una nuova serie nata da un’idea di Web Icon Inc., casa di produzione con sede a Orlando.

A& F sta per Amy & Francesca, perché una delle due protagoniste di questo on the road tutto al femminile e con un fil rouge enogastronomico tra Stati Uniti e Italia, è la giornalista e scrittrice trentina Francesca Negri, tra i volti più noti del giornalismo enogastronomico nazionale, ma anche – secondo Wine News – seconda più importante wine influencer d’Italia (117mila follower).

Francesca ama la carta stampata ma non è nuova alle esperienze televisive: è stata la prima wine tutor di Detto Fatto terza stagione, con Caterina Balivo su Rai2, dopodiché ha lanciato, tra il 2017 e il 2018, la wine web series Wine Passport, che in cinque puntate ha totalizzato oltre 2 milioni di visualizzazioni su YouTube e nel 2020 è sbarcata su Prime Video USA.

 

«Wine Passport su Prime ha funzionato bene negli Stati Uniti e così Web Icon ha deciso di proporre una nuova serie con me e un’attrice americana, Amy Johnson, come protagoniste. Per A&F c’era bisogno di un personaggio femminile molto accreditato nel mondo dell’enogastronomia italiana e io facevo al caso loro. Sto aspettando con curiosità di vedere la serie perché non ho avuto la possibilità, pare per policy di Amazon Prime Video, di visionare in anteprima le puntate, che andranno in onda per il momento esclusivamente negli Stati Uniti e in Inghilterra», racconta Francesca Negri.

Il ruolo di Francesca, appunto, è quello di raccontare alla sua compagna di viaggio le eccellenze enogastronomiche Made in Italy che si possono trovare negli Usa e, nella parte girata in Italia, invece, di accompagnare Amy in alcuni tra i luoghi cult del food&wine. 

«Il mio contributo – spiega la Negri - è sicuramente il focus sul made in Italy, ossia raccontare agli americani alcune delle eccellenze italiane che possono trovare nel loro Paese oppure che vale la pena visitare se decidono di fare un viaggio in Italia. E poi trasmettere attraverso la mia figura e la mia personalità l’italian lifestyle, dal fashion al piacere della tavola. Quindi il mio ruolo è fondamentalmente quello di promozione del made in Italy. Si tratta, a mio avviso, di un’occasione di visibilità davvero importante per le produzioni enogastronomiche italiane presenti oltreoceano: solo Prime Video USA conta su 175 milioni di abbonati e se solo l’1% decidesse di vedere la serie stiamo parlando di 1.750.000 spettatori. Per dare un parametro, per una prima serata su Rai1in media gli spettatori sono circa 1,7 milioni... Le potenzialità, insomma, di A&F sono enormi. Incrociamo le dita!».

L’on the road per questa prima stagione ha toccato Texas e Toscana.

In Texas Francesca e Amy portano gli spettatori nei ristoranti più rinomati di Dallas, tra cui il famoso ristorante giapponese Tei-An, il francese Rise con il suo menu tutto a base di soufflé e la YO Ranch Steackhouse, stappando etichette di vino italiane come Ca’ del Bosco, Santa Margherita e Azienda Agricola Cortese. Di lì siamo poi si va alla scoperta del fatto che il Texas è il quarto produttore di vino degli Stati Uniti e che texano è anche Thomas Volley Munson, colui che ha trovato il rimedio per sconfiggere la fillossera, l’insetto americano che ha devastato i vigneti europei alla fine dell’Ottocento.

 

Non è potuta mancare una visita a una cantina, la Duchman Winery, dove vengono prodotti vini esclusivamente con vitigni italiani. Infine, lo YO Ranch, per due giorni di vita da cowgirl, accompagnate dai vini di Biserno e Campo di Sasso. 

In Italia, le esperienze da ricordare saranno tantissime, posti incredibili e desiderati da tanti: a Firenze tra le suite di Palazzo Portinari, il fascino del Boutique hotel in piazza della Signoria, i cocktail di Martina Bonci al Giardino 25, i ristoranti Atto di Vito Mollica, il Gucci Restaurant, la Cantinetta di Verrazzano, i cocktail e la straordinaria cucina di Locale. Nel Chianti, da Dario Cecchini a Panzano, e al Castello di Verrazzano; un po’ di relax alla SPA Opera del Relais Fonte alla Lepre a Riparbella; i sapori della Garfagnana ospiti del produttore Gino Fuso Carmignani a Montecarlo di Lucca; la Tenuta di Biserno a Bibbona, a due passi da Bolgheri, dove oltre a una straordinaria verticale di Biserno le due protagoniste hanno potuto anche fare l’esperienza della vendemmia… guardando il mare.

Ed è lì, infine, che si conclude il viaggio: a Livorno, per una cena al tramonto a La Baia del Rogiolo, sorseggiano i cocktail del mixologist Luca Picchi, e, infine, un po’ di shopping per le vie della città e un pranzo di “arrivederci” da Garden G..

 

Michela Pesenti

TARTUFLANGHE: IL TARTUFO BIANCO PROTAGONISTA A BANGKOK

Bangkok, la vivace capitale della Thailandia, diventerà palcoscenico di una straordinaria esperienza gastronomica, con una Cena a Quattro Mani dedicata ad Alba, celebre per il suo prezioso frutto della terra: il Tartufo bianco. 

L’evento, organizzato dall'azienda piemontese Tartuflanghe e da Premium Food in programma il 3 novembre, vedrà come location il prestigioso ristorante 1 stella Michelin Riva Del Fiume presso il Four Seasons Hotel, dove lo chef Andrea Accordi ospiterà Giuseppe Iannotti, 2 stelle Michelin, proponendo una cena a base di Tartufo bianco selezionato da Tartuflanghe. Un’opportunità unica per gli amanti dell’alta cucina di assaporare il meglio di due mondi così diversi e così affini

Il menu per questa Cena a Quattro Mani è stato accuratamente selezionato e comprenderà una serie di portate: 

STUZZICHINI
Ostrica e Cappone
oyster & capon, Tartuflanghe Truffle Perlage 

Quaglia e Nocciola Piemontese 

quail & piedmont hazelnut 

by Giuseppe Finta Simmental 

fassona beef battuta all'albese 

Polenta concia & funghi 

polenta tart, toma del maccagno cheese, porcini mushrooms 

by Andrea 

2017 Ferrari Perle, Trento DOC Chardonnay, Trentino Alto Adige 

VITELLO ARRICCIATO 

poached veal & sea urchin sauce, Tartuflanghe freeze-dried capers
2022 Monchiero Carbone, Gavi del Comune di Gavi 

Cortese - Piemonte 

by Giuseppe 

TIRAMISU DI SCAMPO 

norwegian langoustine, sunchoke,
sabayon, radicchio tardivo
2022 Cordero di Montezemolo, Arneis Langhe DOC 

Arneis - Piemonte 

by Andrea 

CARDO E FONDUTA 

cardoons & cheese fondue, Tartuflanghe White Truffle Oil Pearls 

2021 Cordero di Montezemolo, Nebbiolo Lange DOC Nebbiolo - Piemonte
by Giuseppe 

ZUPPA DI FARRO RAPE E CAVOLI 

spelt soup, roots, cabbage 

2020 Marchesi di Barolo, Barbera d’Alba Peiragal DOC Barbera - Piemonte
by Andrea 

RISOTTO, CASTELMAGNO, BOTTARGA D’UOVO 

risotto, castelmagno cheese, egg yolk bottarga 

2019 Fontanabianca, Barbaresco Nebbiolo - Piemonte
by Giuseppe 

AGNOLOTTI DEL PLIN AL SACCO 

wild boar and robiola cheese ravioli, baby swiss chard 

2018 Monchiero Carbone, Barbera d’Alba MonBirone Barbera - Piemonte
by Andrea 

GALLINA NEL SOTTOBOSCO 

hen & the under forest, Tartuflanghe porcini mushrooms powder 

2018 Cordero di Montezemolo, Barolo Bricco Gattera Nebbiolo - Piemonte
by Andrea 

PERA MADERNASSA 

pear granita, mosto cotto 

CASTAGNA E NOCCIOLA 

maron cream, hazelnut praline and gelato 

2022 Saracco, Moscato d’Asti Moscato d’Asti - Piemonte by Andrea B 

Gli Chef

Andrea Accordi all'età di 25 anni ottiene la sua prima stella Michelin a Firenze e poi approda come Executive Chef del Four Seasons Hotel di Praga. Nel 2012 viene scelto per il Four Seasons in Russia al Lion Palace di San Pietroburgo. C'era un'ultima tappa per Accordi sulla strada per Bangkok: il Four Seasons Hotel di Hong Kong, dove come Executive Chef per quasi tre anni è stato parte integrante del momento storico in cui l'attività di ristorazione dell'hotel è stata onorata con otto stelle senza precedenti dalla Guida Michelin 2019 Hong Kong-Macao, il maggior numero di stelle Michelin trovate in un singolo hotel in qualsiasi parte del mondo. Attualmente è Executive Chef al Four Seasons Hotel di Bangkok sul fiume Chao Phraya. Accordi conosce parecchio il palato tailandese. Sebbene sia nato, cresciuto e abbia studiato in Italia e poi abbia viaggiato in tutto il mondo, ha sempre avuto un debole per Bangkok. 

Giuseppe Iannotti frequenta il liceo scientifico che lo porta a studiare ingegneria informatica, ma nel 2007 interrompe gli studi per seguire la sua passione e apre un ristorante a Castelvenere, che già portava il nome “Krèsios”. Da lì a poco inaugura anche una bottega di specialità gastronomiche selezionate con cura maniacale (Krèsios Bottega, a Telese Terme). Nel 2011 i due progetti si fondono e trasferiscono la residenza sotto un unico tetto, quello di una masseria di famiglia appena fuori Telese, l’attuale Krèsios, cornice oggi di un ristorante gourmet. Nel 2012 gli viene conferito il premio come miglior giovane Chef per Le Guide de L’Espresso. Nel 2013 entra a far parte dell’associazione Jeunes Restaurateurs d’Europe (JRE), si aggiudica il ‘Premio Vent’anni’ attribuito da San Pellegrino a un protagonista emergente della scena gastronomica italiana durante il congresso Identità Golose e ottiene la sua prima stella Michelin. Nel 2017 è Premio Innovazione in Cucina per Le Guide de L’Espresso. Nel 2021 riceve la seconda stella Michelin. Dal 2022 nella sede di gallerie di Napoli e Intesa San Paolo nascono: Luminist, Anthill e 177 Toledo. 

Tartuflanghe
+39 0173 361414 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | WEB: tartuflanghe.com FACEBOOK: @tartuflanghe | INSTAGRAM: @tartuflanghe 

SERATE GOLOSE A TORREGLIA

Torna l’evento tanto atteso! La notte Bianca e Rossa per degustarci tutti in una volta sola! Vi aspettiamo!!
Per info clicca qui!!
 
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DOMANI IL WORLD PASTA DAY PER LA 25^ EDIZIONE I PASTAI ITALIANI DONANO 25 TONNELLATE DI PASTA ALLE MENSE CARITAS

 

1 PIATTO SU 4 NEL MONDO È ITALIANO, IN 25 ANNI EXPORT +210%

1 ITALIANO SU 2 LA MANGIA TUTTI I GIORNI, CONSUMO MEDIO DI 23KG PRO CAPITE L’ANNO

 

La donazione alle mense Caritas di Milano, Roma, Napoli, Palermo e Lucca: 25 tonnellate come i 25 anni del World Pasta Day, che si traducono in 310mila piatti di pastaPasta anticrisi: con poco più di 2 euro si garantisce un piatto gustoso e salutare ad una famiglia di 4 personeUnione Italiana Food: "Pasta ideale per nutrire milioni di persone, perché accessibile e adatta ad ogni cultura”Le sfide future? Nuovi ingredienti, più sostenibile, cottura veloce e porzioni da single: ricerca demoscopica per sondare le aspettative dei consumatori

Nutrire il pianeta anche con un piatto di pasta. Con questo spirito, in occasione dei 25 anni del World Pasta Day di domani, i pastai di Unione Italiana Food hanno simbolicamente donato alle mense Caritas di Milano, Roma, Napoli, Palermo e Lucca 25 tonnellate di pasta, un quantitativo sufficiente ad assicurare 310.000 pasti caldi.

Il World Pasta Day compie 25 anni. Dal 1998 ad oggi, la pasta ha vinto la sua sfida globale, su più fronti. Secondo i dati elaborati da Unione Italiana Food e IPO - International Pasta Organisation, la produzione mondiale oggi sfiora i 17 milioni di tonnellate (+1,8% sul 2021), raddoppiando quasi i 9 milioni del 1998. Con due costanti: oggi come allora, l'Italia è prima al mondo nella classifica dei Paesi produttori, con 3,6 milioni di tonnellate nel 2022 (+3,2% sul 2021) e un fatturato che sfiora i 7 miliardi di euro (+24,3% sul 2021). L'Italia è anche il Paese che ne mangia di più (con 23kg pro-capite all'anno, precediamo Tunisia con 17 kg e Venezuela con 12 kg), con un totale di 1,3 milioni di tonnellate consumate nel 2022: il 25% della pasta consumata nel mondo e il 75% consumata in Europa sono prodotti da un pastificio italiano. Numeri a parte, in questi 25 anni tanto è cambiato: la pasta si è evoluta, è aumentata la sua conoscenza da parte del consumatore, è stata reinterpretata e adattata a nuovi stili di vita. In occasione della 25esima edizione del World Pasta Day (che si festeggia il 25 ottobre), i pastai italiani di Unione Italiana Food celebrano questo traguardo in un viaggio tra modelli di consumo e tendenze di ieri, di oggi e di domani, in Italia come nel mondo. 

PASTA ANTICRISI: CON POCO PIÙ DI 2 EURO UN PIATTO SALUTARE PER UNA FAMIGLIA DI 4 PERSONE

Secondo gli ultimi dati riferiti dall'Onu, 1 essere umano su 10 nel mondo vive in condizioni di povertà estrema: parliamo di 1 miliardo di persone o poco meno, che vivono con meno di 1,25 dollari al giorno. E in Italia, secondo gli ultimi dati Istat (relativi al 2021), 5,6 milioni di persone vivono in povertà assoluta: un fenomeno strutturale, che tocca quasi un residente su dieci (9,4% della popolazione residente).

Protagonista di infinite ricette antispreco e del giorno dopo, la pasta si conferma un alimento accessibile anche in un momento difficile per tutti. Per esempio, in Italia con mezzo chilo di pasta e pochi altri ingredienti (pomodoro, un filo d'olio EVO, una spolverata di formaggio), si riesce a preparare un pasto gustoso, nutriente e bilanciato per una famiglia di 4 persone, spendendo poco più di 2 euro. È inoltre il prototipo del cibo sostenibile, con un'impronta ecologica per porzione di 1 m² globale. In Italia il miglioramento dei processi produttivi e contratti di filiera che puntano sulle buone pratiche agricole hanno ridotto sensibilmente consumi d'acqua e emissioni di CO2eq connessi alla produzione di pasta. E il suo packaging permette un recupero al 100% dei materiali di imballaggio. 

 

1 ITALIANO SU 2 MANGIA PASTA OGNI GIORNO. IN FUTURO LA TENDENZA AUMENTERÀ ANCORA

Se i numeri consentono di poter affermare la leadership assoluta che il settore detiene a livello globale, è anche sui consumi nel nostro Paese che si gioca la partita: la mangiano praticamente tutti (99%) almeno una volta a settimana e oltre 1 italiano su 2 la porta in tavola ogni giorno, mentre 1 su 5 (19.2%) la consuma 4-5 volte a settimana. E in futuro questa tendenza aumenterà, sia in Italia che all'estero. Non solo la pasta sarà con noi, ma lo sarà ancor più di oggi: per oltre 3 italiani su 10 il suo consumo in Italia tenderà ad aumentare, per 4 su 10 ci sarà un ulteriore incremento anche all'estero. È quanto emerge dalla ricerca "Gli Italiani e il futuro della pasta”, realizzata nel mese di settembre 2023 dall'Istituto demoscopico AstraRicerche (interviste on line su un campione di 1004 italiani tra i 18 e i 50 anni) per indagare come sono cambiati i consumi di pasta, come gli italiani si immaginano la pasta del futuro, quali le tendenze e le sfide all'orizzonte. 

 

ITALIANI INNOVATORI: 8 SU 10 SONO APERTI AL CONSUMO A COLAZIONE E A MERENDA

Sugli orizzonti nei prossimi 25 anni, lo scenario è chiaro: per più di 1 italiano su 2 (59%) la pasta conoscerà nuove tipologie con farine o ingredienti alternativi, sarà conservata in packaging più ecologici e biodegradabili (52.6%) e vedrà l'aggiunta di tanti nuovi formati (35.4%). Ma la novità inaspettata riguarda il consumo di pasta in momenti della giornata meno "tradizionali”, come a colazione o a merenda: a dispetto di una presunta impronta "conservatrice” degli italiani, 8 su 10 (79.5%) dimostrano grande apertura, confermando di essere pronti a consumarla appena svegli o come break durante la giornata, a patto che mantenga sempre alti i livelli di qualità e gusto (48.1%).

Un altro 26% sostiene questa scelta soprattutto perché già in uso all'estero mentre per il 19% del campione la tendenza andrà ad affermarsi ancor più se sarà sostenuta e promossa dagli chef. Già oggi, basta cercare l'hashtag #breakfastpasta su Instagram o TikTok per rendersi conto di come, soprattutto Oltreoceano, iniziare la giornata con spaghetti, fettuccine e altri formati stia diventando una vera e propria moda culinaria. E anche in Italia, in occasione della scorsa edizione del World Pasta Day, lo chef Valerio Braschi ha lanciato la sua ricetta dolce di rigatoni soffiati con cannella in latte di cocco e mandorle, proprio per suggerire che la pasta, oltre che un simbolo della cucina italiana nel mondo, è un ingrediente che possiamo mangiare sempre, a ogni ora e anche a colazione. 

 

SOSTENIBILE, TRADIZIONALE E ACCESSIBILE: LE TRE KEYWORDS CHE METTONO TUTTI D'ACCORDO

Se, da un lato, ci si aspetta un ulteriore passo avanti nella sostenibilità, con un impatto ambientale ancora più basso (43%), nella funzionalità con un contributo specifico al benessere fisico (34%) e nell'innovazione in termini di formati di design o cambiamenti sostanziali (28%), una fetta importante di intervistati si mantiene fedele alla tradizione. Per il 41.2% la pasta del futuro manterrà un legame con il passato, con modi tradizionali di produzione. Per il 34.7% sarà sempre accessibile, economica, alla portata di tutti. Già oggi in Italia con mezzo chilo di pasta e pochi altri ingredienti (come olio, pomodoro, legumi e aromi) si riesce a preparare un pasto sano, nutriente e bilanciato per una famiglia di 4 persone spendendo nell'insieme poco più di 2 euro (50 centesimi a persona). Infine, per il 33.7% sarà semplice, facile da cucinare. La curiosità: il 28% degli intervistati ritiene che la pasta conoscerà nuovi metodi di cottura e il 25% pensa che cuocerà in 3-5 minuti. Insomma, la pasta in futuro ha grandi opportunità e grandi sfide da affrontare, ambiente e sostenibilità in primis, ma non solo: per ben 1 italiano su 4 (25.0%) andrà incontro alle esigenze di single con confezioni più piccole o in versione "sfusa”.

Ma ci sono certezze che non cambiano mai: il gusto rimane al primo posto tra i requisiti ricercati in un piatto di pasta. Per 1 italiano su 2, la pasta deve infatti fare rima con bontà e soddisfare il palato. Anche se non mancano nuove sensibilità: per 4 italiani su 10 (40.2%) serve un mix tra gusto, salute e attenzione all'ambiente. Al terzo posto, si piazza l'apertura alla sperimentazione: per oltre 1 italiano su 3 (33%) la pasta deve essere anche un alimento versatile e innovativo. Si confermano in coda valori come la comodità, la preparazione pratica e veloce (31.1%) e l'accessibilità per una corretta alimentazione (30%).

 

Ivana Calò  324 8175786

A VILLA D'ESTE TORNANO LE WINE DINNERS

Da ottobre a dicembre, sei cene speciali in abbinamento ai più pregiati champagne, vini italiani e internazionali . L’estate non è ancora finita, ma a Villa d’Este, iconico Hotel 5 stelle sul Lago di Como, già hanno avuto inizio i preparativi per la stagione invernale. Come nel 2022, l’Hotel resterà aperto fino all’Epifania: un progetto di destagionalizzazione fortemente voluto dalla Proprietà e dalla Direzione per dare voce e valorizzare tutto l’anno un territorio unico al mondo con appuntamenti e iniziative esclusivi che siano di grande attrazione per i clienti italiani, anche locali, e internazionali. In ambito enogastronomico, ottobre, novembre e dicembre saranno nuovamente caratterizzati dalle Wine Dinners, esperienze d’eccellenza e appuntamenti imperdibili, dove icone della produzione vitivinicola incontreranno la raffinatezza dell’alta cucina. 

Una selezione di grandi bottiglie e vecchie annate, studiata dal Wine Manager Alex Bartoli, sarà valorizzata ed esaltata dalle creazioni culinarie del Group Executive Chef Michele Zambanini, che propone una cucina ricercata e raffinata. Dagli champagne Jacques Selosse, Dom Pérignon e Krug, ai rinomati vini piemontesi Gaja, alle migliori etichette di Sassicaia, fino al gotha del vino mondiale  Domaine de la Romanée-Conti, saranno in abbinamento a menù costruiti ad hoc dallo Chef, un omaggio alla grande cucina italiana. Armonia ed eccellenza il fil rouge che lega questi eventi, a partire dall’unicità del contesto di Villa d’Este e del Lago di Como. 

11 OTTOBRE – SELOSSE 

Menù e abbinamento vini:
Capasanta, cavolfiore, nocciola e grue di cacao ~ 

Anselme Selosse è considerato il punto di riferimento per la viticoltura contemporanea nella regione francese dello Champagne, ad Avize. È il portavoce di una nuova interpretazione unica e naturale delle bollicine più famose al mondo. 

Substance s.a.
Tortello di burrata, cima di rapa e calamaretto spillo
Côte Faron s.a.
Rombo, foie gras e sedano rapa
Exquise s.a.
Sfera cremosa alla mandorla con cuore di datteri e caviale di ribes rosso 

24 OTTOBRE - DOM PERIGNON 

Menù e abbinamento vini: 

Vintage 2013
Scampi, ricci di mare, pastinaca
Vintage 2012
Tagliolino al limone, carpaccio di Glacier 51 e caviale Osietra
Vintage 2010
Branzino d’amo, porcini e cicoria
Vintage 2009
Lingotto al caramello con ganache alla mela verde e spuma alla cannella 

Dom Pierre Pérignon, monaco benedettino, sviluppò nel 1668 tecniche rivoluzionarie per la viticoltura e la vinificazione sulla base di regole precise. La sua visione ha rivoluzionato il processo di trasformazione del mosto in vino, strutturando standard per la produzione degli champagne ancora oggi in uso.

Menù e abbinamento vini: 

quelli 'Made in Italy'. 

La cantina Gaja, situata nel centro storico di Barbaresco, comune nella provincia di Cuneo, è una delle preferite di tutti gli appassionati di vino. Per decenni ha rappresentato il meglio della produzione vitivinicola, non solo per i vini piemontesi ma anche per tutti 

Barbaresco 1996
Tartare di fassona, puntarelle e robiola di Roccaverano
Barbaresco 1982
Risotto al tartufo d’Alba
Barbaresco 1978
Filetto di vitello sanato, radicchio, zucca e nocciola Gentile
Barbaresco 1964
Agnolotti ripieni di essenza di nebbiolo con salsa al cioccolato bianco e liquirizia 

22 NOVEMBRE – KRUG 

Sempre riconoscibile. Questo Champagne si distingue per la qualità assoluta e il carattere ben definito. La tradizionale e accurata maturazione in grandi botti di rovere e il contatto prolungato con i lieviti conferiscono al Krug uno stile unico e inconfondibile. 

Menù e abbinamento vini: 

Grande Cuvée 171ème Édition
Ricciola scottata, puntarelle e caco vaniglia
Grande Cuvée 170ème Édition
Tortelli di uova di quaglia, tartufo bianco e spinacino ~
Grande Cuvée 169ème Édition
Piccione, foie gras, verza e castagne
Grande Cuvée 168ème Édition Magnum
Mousse al passion fruit, aspic di caffè e cioccolato, polvere di grue di cacao 

6 DICEMBRE – SASSICAIA 

L'annata 1968 vide il debutto del Sassicaia, un vino coraggioso che, all'epoca, si differenziò dalle classiche procedure di produzione. Il vino prende il nome dal terreno roccioso toscano da cui proviene e, per sua natura, è destinato ad andare lontano. 

Menù e abbinamento vini: 

Sassicaia 2003
Baccalà, polenta e tartufo nero
Sassicaia 2002
Raviolo di cavolo nero, triglia alla livornese
Sassicaia 2000
Maialino nero laccato al miele, anice stellato, vinaigrette alle pere e indivia
Sassicaia 1996
Sigaro al cioccolato con ganache Nyangbo e terra affumicata 

18 DICEMBRE - ROMANEE-CONTI 

Vini selezionati: 

La Tâche 2015, 2017, 2018 Romanée-Saint-Vivant 2015, 2017, 2018 Grands-Échézeaux 2015, 2017, 2018 Montrachet 2015. Tutto ebbe inizio nel 1451 in Borgogna, quando i monaci del convento di S. Vivant decisero di affidare alla famiglia Croonembourg un piccolo vigneto. Nel corso dei secoli diverse proprietà si susseguirono alla guida della cantina. Dal 2008, solo metodi biodinamici sono utilizzati per produrre questo vino straordinario. 

Menù: 

Aragosta, animella, limone, capperi e cavolfiore alla brace  

Tuorlo in olio cottura, soffice di patate e tartufo d’Alba

Plin di bue di Carrù, zucca e tartufo nero pregiato ~
Tajarin al tartufo d’Alba

Quaglia farcita, foie gras e porcini
~
Ghiacciato ai fichi con streusel di nocciola, crema allo zabaione e nuvola di moscato d’Asti 

Per partecipare alle esclusive e ricercate proposte enogastronomiche, è richiesta la prenotazione, dato il numero limitato di etichette disponibili. 

Basterà inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o semplicemente contattare il numero  031 348 400. Villa d’Este

Villa d’Este, che nel 2022 ha festeggiato la sua 150a stagione, è l’iconico albergo 5 stelle lusso situato a Cernobbio, sul Lago di Como, parte di Villa d’Este Hotels, punto di riferimento nell’hôtellerie di lusso internazionale e membro di The Leading Hotels of the World. Il Gruppo comprende inoltre il cinque stelle Villa La Massa, sulle rive dell’Arno, e i due quattro stelle Palace Hotel e Hotel Barchetta Excelsior, nel centro di Como e affacciati sul lago. Considerata una delle più belle espressioni di architettura della metà del Cinquecento, trasformata in hotel nel 1873 e immersa in un parco di 10 ettari, Villa d’Este è simbolo di un lusso senza tempo e di eterna eleganza. Offre 152 camere e suite suddivise tra l’Edificio del Cardinale e il Padiglione della Regina e 4 ville private. Di recente è stata acquisita Villa Belinzaghi, che sarà oggetto di un completo restauro.

Villa d’Este offre tre ristoranti: l’elegante Veranda con una cucina classica-contemporanea con una forte influenza italiana ma con uno sguardo all’internazionalità, il Grill per cene più informali dove i protagonisti indiscussi sono le carni alla griglia e i grandi classici di pesce e il Ristorante Platano, che offre un raffinato percorso eno-gastronomico per un’esperienza esclusiva e di eccellenza culinaria con vini prestigiosi. Il Bar Canova è il luogo dove sorseggiare i migliori cocktails accompagnati da deliziosi snack in un ambiente raffinato e piacevole. Il Sundeck nei mesi estivi, con la sua location adiacente alla piscina galleggiante, è il luogo ideale nei mesi caldi dove consumare un pranzo leggero sorseggiando uno dei cocktail della rinnovata carta. 

L’hotel comprende inoltre il Beauty Center e lo Sporting Club con piscina coperta riscaldata, palestra, sauna, bagno turco, campo squash, golf elettronico, putting green, percorso vita e 8 campi da tennis. La celebre piscina galleggiante sul lago è riscaldata e, poco distante, ve n’è una dedicata ai più piccoli. Amministratore Delegato del Gruppo è Davide Bertilaccio. 

Francesca Pelagotti Cell: +39 366 7062302

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