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ENOGASTRONOMIA

A TAVOLA CON IL VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO IL 9 MARZO IN TOSCANA AIS E CONSORZIO FESTEGGIANO LA PRIMA DOCG D’ITALIA CON CENE A TEMA

Oltre dieci ristoranti in tutta la regione ospiteranno alla stessa ora, lo stesso giorno, i vini della denominazione abbinati ai menu proposti. In ogni ristorante etichette in degustazione raccontate dai professionisti sommelier di Ais Toscana. Prosegue la collaborazione tra le due realtà.

Da Firenze a Prato, passando per la Costa degli Etruschi, la Maremma e persino l’Isola d’Elba. Saranno tredici per l’esattezza i ristoranti che per la cena di giovedì 9 marzo ospiteranno il Vino Nobile di Montepulciano, grazie ad una iniziativa nata dalla collaborazione del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano con l’Associazione italiana sommelier Toscana. «Continua con una serata che celebrerà la cucina toscana in abbinamento ai nostri grandi vini – commenta il Presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi – grazie alla prestigiosa e proficua collaborazione che il nostro Consorzio sta portando avanti con l’Associazione italiana sommelier Toscana che con i suoi professionisti racconterà ai tanti consumatori e appassionati la nostra Docg».

 

Non è la prima volta che Ais Toscana e Consorzio collaborano, a partire da un evento, il 22 gennaio scorso, per inaugurare la nuova sede di Calenzano, con una degustazione. Nella giornata di promozione del Vino Nobile di Montepulciano, che si terrà il 9 marzo, il Consorzio avrà quindi al suo fianco un partner storico come AIS Toscana, che da sempre opera a fianco della denominazione. “La prima D.O.C.G. d’Italia è Toscana – spiega il Presidente di AIS Toscana, Cristiano Cini – e la nostra associazione è ben lieta di essere ancora una volta al suo fianco per un evento di valorizzazione e divulgazione come questo. Nel territorio di riferimento di ciascuna delegazione AIS, è stato selezionato un ristorante presso il quale il prossimo 9 marzo un nostro sommelier sarà presente per raccontare il Vino Nobile di Montepulciano ai commensali presenti. Guidandoli in un viaggio attraverso le specificità del territorio, le note sensoriali e l’unicità delle storie dei singoli produttori; tutti elementi di grande importanza per comprendere il valore di un vino. Il ruolo del sommelier è soprattutto questo: una guida autorevole e competente capace di comunicarne tutti i suoi aspetti, anche quelli più profondi, e di coinvolgere il consumatore a 360 gradi per un'esperienza degustativa sempre ai massimi livelli”.  

Durante tutta la serata i commensali dei ristoranti aderenti potranno decidere di abbinare al loro menu dei calici di Vino Nobile di Montepulciano, offerti dal Consorzio, raccontati per storia e qualità dai sommelier di Ais che saranno presenti per servire i vini.  

 

I ristoranti che hanno aderito. La serata, per la quale si consiglia una prenotazione fino a esaurimento posti, coinvolgerà i seguenti ristoranti della Toscana. Officina del Gusto (Fucecchio – Fi), Ristorante Il Capriolo (Prato), Ristorante Mecenate (Lucca), Ristorante Rafanelli (Pistoia), Ristorante Belvedere (Monte S. Savino – Ar), Il Cardell’ino in città (Livorno), Il Convito di Curina (Castelnuovo Berardegna – Si), Trattoria La Parolaccia (Roselle – Gr), Harrys Bar (Firenze), Ristorante Nautilus (Tirrenia – Pi), Trattoria La Corteccia (Massarosa – Lu), Ca’ Del Gusto (Marina di Carrara – Ms), Ristorante Quattro Gatti (Porto Azzurro – Li).

 

Alessandro Maurilli cell. 320 7668222

SAPORI LIGURI DALLA COLLINA DI VERNAZZA AL MARE

di Alessandra Nasini

 

Si sa che in cucina si celebrano matrimoni duraturi tra ingredienti, talvolta molto diversi tra loro. In qualche caso gli ingredienti hanno il nome di due famiglie che si fondono, unendo i loro saperi enogastronomici con risultati molto interessanti.

La storia che voglio raccontarvi parla di una famiglia che lavora da anni, con tanta tenacia, la sua vigna sulle colline di Vernazza per produrre un vino che, non casualmente, porta il nome “Eroico”; è un vino sapido, minerale, potremmo descriverlo come un “vino di mare” con sentori di frutta. Le braccia di tre generazioni si uniscono in questo lavoro, affidando al più giovane, Luca, la gestione della Cantina.

L’altro nonno di Luca, di nome Angelo, è invece appassionato esperto di pesca, in particolare di acciughe, gamberi rosa e totani. A seconda delle condizioni del mare e della stagione, cala i tremagli, i palamiti o le nasse dalla sua imbarcazione Angela Rosa.

 

 

I frutti del suo lavoro sono gli ingredienti del menu del primo Ittiturismo di Liguria, nato nel 2010 nella Baia del Silenzio di Sestri levante.

Il pescato passa dalla rete alla tavola, offerto in un modo rustico tutto ligure sui tegami di rame della farinata e condito con olio EVO della cooperativa Olivicoltori di Sestri Levante.

Come potete immaginare, i piatti sono serviti insieme a calici del vino Eroico, che coi suoi tredici gradi accompagna amabilmente i sapori del mare.

Che dire? Nei tavoli sulla spiaggia del Bistromare si incontrano le due anime della famiglia Ciotoli, foglie di vite che idealmente abbracciano i colori iridati delle scaglie di pesce ligure. 

La chance in più offerta dai ristoratori è quella di degustare acciughe, muscoli, focaccia ed Eroico sulle loro scialuppe.

Un invito ad assaggiare la nostra Regione.

 

S(ING)APORE: LE RICETTE PER IMMERGERSI NELLA CITTÀ DEL LEONE ANCHE A TAVOLA

 

Il melting pot di culture di Singapore si riflette anche nel panorama gastronomico, che racchiude ricette della cultura peranakan e piatti delle altre etnie.

 

Singapore rappresenta il crocevia del sud-est asiatico e questo suo importante ruolo è evidente in molti aspetti della città: nell’architettura, con edifici moderni ma soprattutto tipici delle diverse culture presenti; nelle celebrazioni, come il Capodanno Lunare a cui vengono dedicati nove giorni di festeggiamenti; nella popolazione, proveniente da diversi Paesi nel mondo – come Cina, Malesia, Indonesia e India – e in grado di coesistere nel totale rispetto del prossimo… Ma soprattutto nel cibo.

 

La gastronomia è ben radicata nella cultura nazionale: non solo rappresenta un elemento in grado di unire le molte etnie che vivono nella Città del Leone, ma il cibo è anche un argomento molto frequente nelle conversazioni dei singaporiani e un momento imprescindibile della vita quotidiana di ognuno degli abitanti.

 

Lo scenario gastronomico di Singapore è esuberante e sorprendente, oltre ad essere adatto a soddisfare anche i palati più esigenti grazie ad un’ampia proposta di street food dove poter assaggiare on-the-go delle ricette dai sapori unici – sia internazionali che in grado di raccontare il melting pot singaporiano –, ma anche alla sempre crescente proposta di esperienze di fine dining in ristoranti di charme o stellati, capitanati da chef sia locali che internazionali.

 

L’heritage gastronomico singaporiano è quindi una vera e propria attrazione turistica, che accompagna i visitatori da mattina a sera grazie a ricette tradizionali della città-stato che possono essere consumati durante i diversi pasti della giornata.

 

A colazione i singaporiani scelgono il Kaya Toast, il comfort food per eccellenza e uno dei piatti tipici della città, che può essere abbinato sia con una tazza di kopi (il caffè locale) o di the. Si tratta di un toast di pane bianco con all’interno scaglie di burro freddo e una generosa dose di kaya, la marmellata tradizionale di Singapore realizzata con cocco e uova.

A Singapore viene proposto come colazione da inizio ‘900, quando Khen Hoe Heng, il più antico coffee shop hainanese di Singapore fondato nel 1919, iniziò a preparare il suo kaya toast con fette di pane bianco, mentre solo nel 1944 arrivò anche la versione con il pane integrale preparata da Ya Kun, una bancarella di caffè locale.

Attualmente viene spesso servito accompagnato da due uova alla coque, condite con soia e pepe bianco… e la mattina inizia al meglio!

 

All’ora di pranzo, invece, uno dei piatti più gettonati è il Chilli Crab, il piatto nazionale per eccellenza che, infatti, è molto diffuso come proposta nei menù dei diversi locali di tutta la città-stato.

Creato negli anni ’50, si tratta di un piatto a base di granchio che viene cotto in una deliziosa salsa di pomodori e peperoncino, servito insieme al proprio sugo.

Jumbo Seafood, uno stabilimento sulla spiaggia dell’East Coast Park, è il luogo ideale dove assaporare questa prelibatezza imperdibile durante un soggiorno in città.

 

A cena, invece, soprattutto in caso di pioggia, una proposta tipica è la laksa, una popolare zuppa di noodles tipica della cultura peranakan, che racchiude in sé tradizioni cinesi e malesi. La versione Katong – da provare nel ristorante 328 Katong Laksa – consiste in noodles immersi in brodo piccante e speziato, a cui si aggiungono poi latte di cocco e alcune varietà di pesce, come i gamberetti essiccati e le vongole.

 

Una volta gustate queste tre specialità locali, non si potrà fare a meno di desiderarle anche una volta tornati a casa dopo il proprio viaggio nella multietnica e dinamica Singapore. Come fare? Mettendosi alla prova e realizzando queste tre ricette anche a casa.

 

Martina Balzarotti

LA PRESCINSÊUA A PALAZZO IMPERIALE

di Virgilio Pronzati

 

 

Locandina dell’evento 

La prescinsêua come il pesto, il cappon magro e il pandolce fa parte del patrimonio gastronomico storico genovese. Esclusive ghiottonerie che da sempre sono naturali sinonimi del territorio di appartenenza. Non a caso il nome "prescinsêua" deriva dal genovese presû che significa appunto caglio. Il suo uso in cucina è pressoché insostituibile, caratterizzando un’ampia gamma di piatti. Ideale nei ripieni di verdure, polpettoni, frittate, minestre asciutte e in brodo e, indispensabile, nelle torte di verdure e di riso.  Quest’ultime predilette da Caterina de Medici, che le faceva servire sulle tavole reali ed offerte a nobili e potenti del tempo.

 

Marco Benvenuto con i personaggi che ha intervistato   

Ma ancor prima, già nel Trecentto era presente sui deschi di famiglie abbienti del Genovesato. Lo stesso Belgrano nella "Vita privata dei genovesi", riferisce che uno statuto del 1383 fissava in due o quattro denari il prezzo delle giuncate, parenti prossime delle "prescinsole". Nel 1413 una legge annoverava le giuncate e prescinsole fra i pochi doni che i Genovesi potevano offrire ai Dogi. Un editto del Magistrato dei censori, del 1558, proibiva di fare incetta di ricotte e prescinsole speculando sui prezzi: “Casearis vendere non possit nostrates et ut vulgo dicitur ricotti et presisole”. 

Marco Benvenuto intervista Paolo Belloni patron della LYLAG Virtus

Nei “Capitoli dell’Arte dei Formaggiari” è ancora annoverata tra i formaggi la “presinzola”; manoscritto dove sono raccolte sentenze e disposizioni corporative che ci offrono uno spaccato della vita del Settecento. La prescinsêua nell’arte. Giacomo Legi e Jan Roos detto Giovanni Rosa la immortalano nelle loro tele con quelle del Rubens a Palazzo Ducale e Palazzo Imperiale. Tornando al tema gastronomico, nel Genovesato di levante c’era l’abitudine di mettere qualche cucchiaiata di prescinsêua nel pesto. Penalizzante in piatti di mandilli de saea, corzetti, trofie e trenette di semola di grano duro col pesto, congeniale con trofie, trofiette, corzetti e piccagge fatte in gran parte di farina di castagne.

Marco Benvenuto intervista Mario Restano direttore di Latte Tigullio Centro Latte Rapallo

La percezione dolce di queste paste, è riequilibrata dalla piacevole percezione acidula della prescinsêua.  A parlarne e dare la dovuta importanza a questo tipico prodotto, una esclusiva serata divisa tra arte e gastronomia, promossa nel novembre del 2022 da Latte Tigullio negli splendidi Saloni selle Feste di Palazzo Imperiale. Fastosa residenza nobiliare eretta a Genova tra il 1555 e il 1560 su progetto del pittore Giovanni Battista  detto “il Genovese”, ora  location  carismatica per eventi speciali, brillantemente gestita dall'intraprendente e gran signore Raul Bollani.

Roberto Panizza Presidente Palatifini, Laura Gaggero Consigliera Comunale e l'anfitrione Raul Bollani 

In questa singolare occasione sono state festeggiate due ricorrenze: i Settant’anni di attività della Lylag Virtus, unico produttore virtuoso a produrre, valorizzare e diffondere la prescinsêua, e Latte Tigullio Centro Latte Rapallo sorto nel 1954 (Sessantott’anni) “uniti in matrimonio, con quest’ultimo che ne commercializzerà la prescinsêua e gli altri prodotti, tra cui l’inedita Fresca Crema di latte spalmabile. Nel corso della serata condotta brillantemente dal giornalista Marco Benvenuto, ci sono stati molteplici motivi d’interesse, iniziando con la descrizione delle opere del Rubens, del Legi e Jan Roos fatte da esperte in costume dell’epoca, gli interventi dei rispettivi responsabili delle due aziende Paolo Belloni e Mario 

  

La violinista Giulia Ermirio

Restano, gli encomi alle aziende da parte dell’Assessore del Comune di Genova  Paola Bordilli e della Consigliere comunale Laura Gaggero. Ricco, invitante e raffinato il buffet caratterizzato dalla prescinsêua curato dal patron Bollani, abbinato al meglio con il profumato e sapido E Galeè Val Polcevera Doc Vermentino 2021 di Villa Cambiaso del marchese Giacomo Cattaneo Adorno. Il tutto impreziosito dalle note della violinista Giulia Ermirio. 

 

 

UNICORN WINES PER UN PRANZO PIÙ UNICO CHE RARO

 

 

 

 

Sabato 28 gennaio 2023 alle ore 12 a EXÉ Restaurant dell’Executive Spa Hotel di Fiorano Modenese (MO), pranzo gourmet con speciale degustazione di vini rarissimi, in collaborazione col Wine Club Guido Bucciardi.

A pranzo con gli Unicorn Wines, mitologici come l’unicorno: vini rarissimi, con un imbottigliamento particolare, di tiratura limitatissima o di una cantina di nicchia. È un evento più unico che raro per gli amanti dei vini francesi, quello organizzato da EXÉ Restaurant di Fiorano Modenese (MO), ospitato nell’Executive Spa Hotel, sabato 28 gennaio 2023. Alle ore 12 prenderà forma il pranzo con un menu gourmet ispirato alla tradizione, ideato dallo Chef Paolo Balboni, accompagnato da etichette uniche, magistralmente abbinate ai piatti, selezionate da un gruppo di appassionati ospiti per questa data del Wine Club Guido Bucciardi.

Unicorn Wines, riservato a un numero massimo di 12 appassionati, aprirà le danze con l’entrée “La Nostra Stria al lime, con grani antichi, lievito madre, sale maldon e olio EVO”; si comincia con “La Bolognese, con fior di latte BIO, mortadella "Santo" di Villani, crema di burrata e pistacchi, pomodorini confit” da gustare con lo Champagne di MICHEL FALLON - Ozanne (Deg. 2015), EGLY OURIET - Millesimato 2013 e JAQUES SELOSSE - Chemin de Chalons (Deg. 2018). Verrà poi servita “Lingua Alla Brace, con salsa verde e zabajone salato” in abbinamento con i due grandissimi rosè di JEROME PREVOST - La Closerie "Fac Simile" e JAQUES SELOSSE - Brut Grand Cru Rosè. Si prosegue con lo “Sformatino di zucca su crema di Parmigiano Reggiano e funghi porcini” accompagnato dal miglior Coteaux Champenois Rouge mai prodotto (o almeno così si dice), ovvero l’Ambonnay Rouge di EGLY OURIET nell’annata 2016; A seguire, le “Ruote di Benedetto Cavalieri con  burro, alici e lamponi disidratati da abbinate al Mersault "Tessons, Clos de Mon Plaisir 2016" del Domaine  ROULOT e da un altro Mersault introvabile, quello di ARNAUD ENTE, "Clos Des Ambres" 2016. La classica “Cotoletta alla Petroniana” tomahawk di maiale con prosciutto crudo di Parma, Parmigiano Reggiano e tartufo nero pregiato verrà servita con l’ormai introvabile PIERRE OVERNOY - Arbois Pupillin Savagnin 2010 élevage prolongé e il mitico Savagnin di JEAN FRANCOJS GANEVAT - Les Vignes de Mon Père nell’annata 2008. Dulcis in fundo gelato Fiordilatte con Ciliegie di Vignola Spadellate. Posti limitatissimi, per info e prenotazioni Cell. 346 1194778.

 

 

Ella Studio

CONCORSO GASTRONOMICO PIATTO D’AUTORE IN FONTANABUONA

 

Nell'ambito della 38a edizione di EXPO FONTANABUONA TIGULLIO l'Agenzia di Sviluppo GAL Genovese indice il Concorso Gastronomico “PIATTO D’AUTORE in Fontanabuona”- I Protagonisti della Cucina fontanina a confronto per eleggere il piatto simbolo della Val Fontanabuona”  

La Fontanabuona si sa, è terra di ferventi attività di ristorazione, disseminate in tutto il territorio valligiano sino a raggiungere le frazioni più remote; ogni ristorante, trattoria, osteria o agriturismo è provvisto di ricette "segrete" o comunque tramandate da generazioni che utilizzano prodotti semplici e genuini della tradizione locale. Si pensi ai battolli – maltagliati di farina di castagna al pesto con patate o rapa locale - , ai ravioli, al minestrone, ai "figassin de mega" - una specie di tortino di farina di granturco - in accompagnamento a cavoli e patate lesse o ancora al preboggion oppure alle preparazioni che contemplano prodotti locali "ritrovati" come la nocciola...l'elenco è infinito, tuttavia non esiste un piatto "simbolo" di questo territorio. Il Concorso si prefigge perciò di individuare tale piatto rivolgendosi a tutti i titolari/dipendenti di Ristoranti, Trattorie, Osterie, Agriturismi o altra attività di ristorazione con licenza di somministrazione alimenti caldi. L’obiettivo è quello di stimolare questo territorio dall'elevato potenziale turistico e  sostenere le attività che ivi operano.

Al concorso potranno partecipare i Ristoratori i cui locali ricadano nell’area di competenza del GAL Genovese per la Val Fontanabuona (Tribogna, Cicagna, Leivi, Carasco, Cogorno, Coreglia Ligure, Neirone, Favale di Malvaro, Moconesi, Lorsica, Orero, San Colombano Certenoli, Lumarzo, Davagna, Bargagli, Avegno, Uscio).

Saranno ammessi al concorso i piatti di qualsiasi elaborazione: tradizionale, innovativa, rielaborazioni a condizione che siano valorizzati primariamente i prodotti tipici e locali. La giuria chiamata ad esprimersi sarà composta da esperti della ristorazione, della formazione di settore, della cultura del cibo e della divulgazione gastronomica. 

Per iscriversi si può inviare una email all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure scaricare la documentazione direttamente dal sito Internet www.agenziadisviluppogalgenovese.com, le domande potranno pervenire entro il 14 agosto 2022. La partecipazione non comporta oneri di iscrizione. 

Le Ricette iscritte al concorso saranno pubblicate sui siti che promuovono la manifestazione e sui Social Network (Facebook).

La fase finale prevede una prova pratica che si svolgerà durante lo svolgimento di Expo Fontanabuona Tigullio a Calvari presso il Parco Esposizioni Fontanabuona (San Colombano Certenoli - GE).

Ai primi tre classificati sarà destinato un Trofeo “PIATTO D’AUTORE in Fontanabuona”. Il piatto vincitore diventerà il piatto simbolo della Val Fontanabuona e potrà godere di apposita campagna di promozione.

Il GAL Genovese sta attivando sinergie con associazioni, istituti ed esperti al fine di valorizzare al meglio l’iniziativa.

Di seguito il link alla pagina web dove poter scaricare la documentazione http://www.agenziadisviluppogalgenovese.com/news_leggi.php?id_news=799&get=s 

 

Per informazioni: AGENZIA DI SVILUPPO GAL GENOVESE P.zza Matteotti 9, Palazzo Ducale 16123 Genova – Telefono 010 8683242 – 249 email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

CONCORSO GASTRONOMICO

Piatto d’autore in Fontanabuona

I Protagonisti della Cucina fontanina a confronto per eleggere il piatto simbolo della Val Fontanabuona

REGOLAMENTO

Art. 1 - OGGETTO Il presente Regolamento disciplina l’istituzione ed il funzionamento del Concorso Gastronomico “PIATTO D’AUTORE in Fontanabuona”- I Protagonisti della Cucina fontanina a confronto per eleggere il piatto simbolo della Val Fontanabuona” nell’ambito di EXPO FONTANABUONA TIGULLIO 2022

Art. 2 - FINALITA’ E PARTECIPANTI Il Concorso ha il fine di decretare il piatto simbolo della Val Fontanabuona. Il Concorso è rivolto a tutti i titolari/dipendenti di Ristoranti, Trattorie, Osterie, Agriturismi o altra attività di ristorazione con licenza di somministrazione alimenti caldi. Il Concorso intende promuovere turisticamente la Val Fontanabuona e sostenere le attività che ivi operano.

Art. 3 – PARTECIPAZIONE Al concorso potranno partecipare i Ristoratori che operano nell’area di competenza del GAL Genovese per la Val Fontanabuona (Tribogna, Cicagna, Leivi, Carasco, Cogorno, Coreglia Ligure, Neirone, Favale di Malvaro, Moconesi, Lorsica, Orero, San Colombano Certenoli, Lumarzo, Davagna, Bargagli, Avegno, Uscio).

Art. 4 - GIURIA La commissione giudicante sarà composta da esperti della ristorazione, della formazione di settore, della cultura del cibo e della divulgazione gastronomica. Il giudizio della commissione è insindacabile ed inappellabile. Saranno, comunque, escluse dal Concorso tutte le ricette non pertinenti all’oggetto del Concorso.

Art. 5 - TERMINI E MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE L’iscrizione al Concorso avviene avanzando Domanda di Partecipazione all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. richiedendo la documentazione relativa oppure scaricandola direttamente dal sito Internet www.agenziadisviluppogalgenovese.com nella sezione Concorso Gastronomico “PIATTO D’AUTORE in FONTANABUONA”, a partire dal giovedì 14 luglio 2022 ed entro il 14 agosto 2022.

Art. 6 – MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE Saranno ammessi al Concorso i Piatti/Ricette di qualsiasi elaborazione: tradizionale, innovativa, rielaborazioni a condizione che siano valorizzati primariamente i prodotti tipici e locali. Le categorie di piatti potranno essere le seguenti: Antipasti / Primi piatti / Secondi. Ogni partecipante può presentare solo una proposta delle categorie sopra elencate. Gli ingredienti per la realizzazione delle ricette sono a carico dei partecipanti. La partecipazione non comporta oneri di iscrizione. Il Piatto presentato dovrà essere inserito nei MENU’ dell’attività di ristorazione. Le Ricette che i titolari di Ristoranti, Trattorie, Osterie, Agriturismi o altra attività di ristorazione avranno iscritto al Concorso, compreso

  

il nome, l’indirizzo ed il logo del ristorante, saranno pubblicate sui siti che promuovono la manifestazione e sui Social Network (Facebook).

Art. 7 - MODALITA’ DI SVOLGIMENTO

Il concorso si svolgerà in due fasi:

La prima fase di selezione avviene presentando una propria ricetta con foto e ingredienti secondo le modalità e le tempistiche di cui all’art. punto 5. Le domande complete, inviate entro i termini ed in possesso dei requisiti menzionati negli articoli precedenti, saranno ammesse alla seconda fase.

La seconda fase prevede una finale con prova pratica presso i locali attrezzati del Parco Esposizioni Fontanabuona sito in via Soracco 7 a Calvari (San Colombano Certenoli - GE) in data venerdì 26 agosto 2022 nel pomeriggio. Nei locali attrezzati potranno essere portate le preparazioni al fine di eseguire ivi il finishing della preparazione del piatto (cottura / altra preparazione / impiattamento) per un tempo massimo previsto di 20 minuti.

Durante lo svolgimento del concorso non sono ammesse nei laboratori persone estranee tranne il personale addetto al controllo e al rispetto delle normative anti-covid vigenti ed i membri della giuria.

Art. 8 – CRITERI DI GIUDIZIO Per la valutazione della prova la Giuria prenderà in considerazione i seguenti criteri: Valorizzazione di prodotti tipici e locali (inteso di produzione locale), Degustazione e sapore, Armonia tra gli ingredienti, Riutilizzo scarti alimentari nella preparazione (contrasto allo spreco alimentare); Impiattamento.

In caso di ex-aequo vincerà il concorrente più giovane.

Art. 9 - PREMI Tutti i partecipanti verranno premiati con un attestato di partecipazione e ai primi tre classificati sarà destinato un Trofeo “PIATTO D’AUTORE”. Il piatto vincitore diventerà il piatto simbolo della Val Fontanabuona. La premiazione avverrà alla fine del concorso.

Art. 10 – CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE Il Ristoratore, presentando la scheda di autorizzazione e senza necessità di ulteriore liberatoria scritta, autorizza l'utilizzo e la pubblicazione, sia in versione cartacea sia multimediale (internet, radio e televisione), delle ricette prodotte per il Concorso "Piatti d’autore", nonché le eventuali riprese della loro realizzazione, nelle forme e nelle quantità stabilite dagli organizzatori del Concorso, in contesti ancora da definire e non lesivi della dignità di persona, senza pretendere nessun compenso o diritti, ad alcun titolo presente e futuro, relativamente a dette eventuali iniziative. Il ristoratore concorrente, presentando la scheda di autorizzazione e senza necessità di ulteriore liberatoria scritta, autorizza la ripresa fotografica, fonografica e radiotelevisiva durante l'evento di premiazione di tale Concorso e rinuncia a richiedere qualsiasi diritto di ripresa avvenuta durante tale evento. L'eventuale ripresa fotografica, fonografica e radiotelevisiva e il relativo utilizzo di materiale fotografico/audio/video sono pertanto da intendersi a titolo gratuito. Ai sensi del Regolamento UE 2016/679 (GDPR) tutti i dati personali dei quali l’organizzatore e promotore dell’iniziativa entrerà in possesso, saranno utilizzati solo per quanto attiene i Concorsi e le attività collegate. I dati raccolti non verranno in alcun modo comunicati o diffusi a terzi per finalità diverse da quelle del Concorso. L'organizzazione si riserva la possibilità di apportare modifiche al presente Bando e si riserva di decidere su quanto non previsto dallo stesso. Qualsiasi comunicazione o variazione ufficiale delle disposizioni del presente Bando sarà pubblicata sul sito del GAL Genovese www.agenziadisviluppogalgenovese.com La partecipazione al Concorso comporta l'accettazione di tutte le norme contenute nel presente bando. La non accettazione anche di una sola di queste, annulla la partecipazione ai Concorsi. L’Organizzazione si manleva da ogni responsabilità prima, durante e dopo lo svolgimento del Concorso.

Per informazioni: AGENZIA DI SVILUPPO GAL GENOVESE P.zza Matteotti 9, Palazzo Ducale 16123 Genova – Telefono 010 8683242 – 249 email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PARMIGIANO REGGIANO A IDENTITÀ GOLOSE

 

 

GLI APPUNTAMENTI CON I PROTAGONISTI DELLA RISTORAZIONE ITALIANA

 

Main sponsor per la terza edizione consecutiva, il Consorzio sarà presente alla tre giorni con uno stand nel cuore dell’esposizione, con pranzi, aperitivi e degustazioni, e con le cinque lezioni di Identità di Formaggio, tenute da chef d’eccezione quali Franco Pepe, Davide Di Fabio e Jacopo Malpeli, Luca Abbadir e Moreno Cedroni, Bernardo Paladini e Corrado Assenza-

 

Per la terza edizione consecutiva, il Consorzio del Parmigiano Reggiano torna a Identità Golose come main sponsor. La collaborazione nata nel 2020, infatti, viene rinnovata per l’edizione 2023, dal titolo Signore e signori, la rivoluzione è servita (da sabato 28 a lunedì 30 gennaio). La DOP più amata e più premiata al mondo sarà nuovamente presente alla tre giorni con lo stand nell’area dei main sponsor, la “piazza principale” nel cuore dell’esposizione, in cui verranno allestiti i pranzi dal titolo Il Parmigiano Reggiano vi aspetta per un pranzo rivoluzionario (tutti i giorni alle 12:30), la serie di appuntamenti L’aperitivo con Parmigiano Reggiano è servito! (tutti i giorni alle 17:30), e degustazioni nelle varie sfaccettature di stagionatura e biodiversità. Inoltre, lunedì 30 gennaio sarà protagonista di Identità di Formaggio, una serie di cinque lezioni in Sala Blu 2 tenute da chef d’eccezione quali Franco Pepe (Pepe in Grani), Davide Di Fabio (Dalla Gioconda) e Jacopo Malpeli (Osteria del Viandante), Luca Abbadir e Moreno Cedroni (Madonnina del Pescatore), Bernardo Paladini (Torno subito, Miami), e Corrado Assenza (Caffè Sicilia). Inoltre, lo stesso giorno alle ore 12, presso la Sala Auditorium, verrà assegnato il premio “Carrello di formaggi” al ristorante con il migliore carrello dei formaggi, conferito dal Consorzio nella persona di Carlo Mangini, direttore marketing, comunicazione e sviluppo commerciale.

 

In linea con il tema dell’edizione 2023, grazie agli abbinamenti proposti allo stand, il Parmigiano Reggiano viene messo in luce nelle sue caratteristiche di prodotto rivoluzionario. Un formaggio sì dalle radici antichissime, con quasi 1000 anni di storia, ma dalle sfaccettature fortemente moderne, quali la naturalità (solo tre ingredienti - latte, sale e caglio, cura artigianale, assenza di additivi e conservanti, naturalmente privo di lattosio), la biodiversità delle sue diverse stagionature e dei prodotti certificati (dal prodotto di Montagna, al Kosher, l’Halal e il Biologico) e l’estrema versatilità, che gli consentono non solo di conferire carattere ai grandi piatti, ma anche di abbinarsi con disinvoltura ai grandi vini, ai whisky scozzesi, ai prodotti ittici e persino ai dessert. Inoltre, ne viene sottolineata anche la dimensione zero waste, con la proposta di un ragù di croste di Parmigiano Reggiano a cura dello chef stellato Andrea Incerti Vezzani del ristorante Cà Matilde di Reggio Emilia.

 

«Il Parmigiano Reggiano è un prodotto unico», ha affermato  Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio. «C’è un Parmigiano Reggiano per tutti i gusti: la biodiversità delle razze bovine, le stagionature - dai 12 agli oltre 48 mesi! - e i prodotti “certificati” offrono gusti, sapori, sfumature ed emozioni estremamente variegate. È tutto questo a renderlo diverso dagli altri formaggi e a far sì che non sia solo un prodotto di estrema versatilità e distintività, ma un simbolo del Made in Italy in grado di conferire un tocco di carattere unico ai piatti, di figurare nei menù dei migliori chef del mondo e, al contempo, di abbinarsi con disinvoltura a vini, distillati e pesce. Non è solo un pezzo di formaggio: è un’icona del nostro stile di vita, amata dai consumatori in Italia e all’estero».

 

Di seguito il programma di Identità di Formaggio 2023 (lunedì 30 gennaio, Sala Blu 2):

- 11.00: Franco Pepe (Pepe in Grani - Caiazzo, CE)

- 11.45: Davide Di Fabio (Dalla Gioconda - Gabicce Mare, PU) e Jacopo Malpeli (Osteria del Viandante - Rubiera, RE)

- 14.30: Luca Abbadir e Moreno Cedroni (Madonnina del Pescatore - Senigallia, AN) 

- 15.15: Fake, not - Rivoluzione attraverso l'ironia con Bernardo Paladini (Torno subito, Miami - Miami, USA)

- 16:00: Corrado Assenza (Caffè Sicilia - Noto, SR)

 

Fabrizio Raimondi

A CENA CON SIMONE RUGIATI A MONTALCINO IL PROSSIMO 15 LUGLIO

 

 

La data da segnare sul calendario e prenotare a partire da adesso è quella del 15 luglio, giorno in cui il noto chef televisivo Simone Rugiati sarà ospite di Tenuta Poggio Il Castellare a Montalcino per una cena sotto le stelle che vuole celebrare la creatività e l’eccellenza. 

Tradizione, eccellenza, sperimentazione e tutela del territorio sono i valori che contraddistinguono Tenuta Poggio Il Castellare di Montalcino (SI), azienda di proprietà di Tenute Toscane, guidata da Bruna Baroncini e dal nipote Samuele. Valori che sposano passato e futuro, complice un presente fatto di esperienza, consapevolezza e dedizione. Fil rouge di tutto ciò, la famiglia, con tutta la sua forza e la sua determinazione. Dal 1489, infatti, la famiglia Baroncini produce vino con passione e devozione, perseguendo quotidianamente precisi obiettivi: tramandare la conoscenza maturata in tutti questi secoli, tutelare i vigneti autoctoni e le vinificazioni tradizionali e valorizzare le eccellenze di Montalcino, che nascono in un territorio straordinario come quello della Val d’Orcia, patrimonio Unesco. 

La visione di Tenuta Poggio Il Castellare il prossimo 15 luglio incontrerà la creatività e l’eclettismo di Simone Rugiati, per una serata esclusiva che inizierà alle 20.30 negli spazi della cantina. Un sodalizio, per una sera, tra due mondi più vicini di quanto possa sembrare, mostrando sensibilità, attenzione e consapevolezza verso le medesime tematiche.

Un’esperienza gourmet e multisensoriale, che vedrà protagonista un menu dedicato, appositamente studiato in abbinamento a una selezione di vini delle varie realtà di Tenute Toscane: il Vermentino della Maremma Toscana - in due versioni, spumante e fermo -, il Rosso di Montalcino, il Brunello di Montalcino, il Brunello di Montalcino Riserva e il Vin Santo Chianti Classico. 

In abbinamento, una proposta gastronomica così studiata: prosciutto di Cinta con zonzelle, insalata di farro con verdurine estive, picetti con verdurine estive, cimalino fasciato di erbe aromatiche con crema di patate al prezzemolo, assaggio di pecorini di Pienza e budino di ricotta con pesche caramellate. 

I posti disponibili per la cena evento con Simone Rugiati sono una settantina e la quota di partecipazione è di 110,00 euro, vini compresi: per prenotare il proprio posto contattare Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure 340 9806750. 

 

 

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