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ENOGASTRONOMIA

TUTTI I GUSTI DELLA NOCCIOLA

lunedì 2 dicembre 2019 dalle ore 17.00

Relais Villa d’Amelia - Località Manera 1, Benevello (CN)

 

TUTTI I GUSTI DELLA NOCCIOLA 

 

Il Tartufo Bianco d’Alba e le eccellenze enogastronomiche piemontesi 

incontrano la Nocciola Piemonte IGP delle Langhe 

attraverso uno speciale evento che coinvolge 24 chef nazionali e internazionali

 

 

 

Gli appuntamenti enogastronomici di alto livello non si esauriscono con la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. Per questo motivo l’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba insieme a l’Ente Fiera della Nocciola e prodotti tipici dell’Alta Langa, l’Ente Turismo Langhe Monferrato e Roero, l’Unione Montana Alta Langa, il Relais Villa d’Amelia e con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e della Regione Piemonte organizzano un grande evento culinario dedicato alla Nocciola Piemonte IGP delle Langhe in abbinamento al Tartufo Bianco d’Alba.
 
L’idea di celebrare la nocciola nasce da Damiano Nigro, chef stellato del Relais Villa d’Amelia di Benevello, che 9 anni fa diede avvio ad una “festa della nocciola” chiamando numerosi chef da tutto il mondo per mettere il proprio estro a disposizione della tonda gentile. Nel corso degli anni l’evento è cresciuto nel segno della creatività gastronomica ed ha contribuito a valorizzare oltre che la nocciola le materie prime di eccellenza del territorio piemontese.
 
«La Nocciola in Tavola è ormai una tradizione di fine autunno – ha sottolineato Damiano Nigro – La dimensione che ha assunto quest’anno ci lascia orgogliosi e quasi stupiti per l’esito di un percorso iniziato “alla langarola”, in sordina, tempo fa. Ciò che ci rende più felici è che percorrendo questa strada raggiungiamo ogni anno un nuovo traguardo, impensabile un anno prima. Siamo davvero contenti che quest’anno abbiano voluto unirsi a noi interlocutori così importanti: questo contribuirà a dare ulteriore valore all’evento e a portarlo su un’altra scala».
 


Lunedì 2 dicembre in Alta Langa, nel meraviglioso Relais Villa d’Amelia di Benevello, si terrà una speciale serata dedicata ai più importanti prodotti del territorio in connubio con la Nocciola Piemonte IGP delle Langhe. Si comincia alle ore 17.00 con un interessante appuntamento aperto a tutti condotto dal giornalista Paolo Vizzari. L’incontro sarà l’occasione per presentare tutti gli chef coinvolti durante l’evento e in particolare il nuovo volume “Enciclopedia della Nocciola”, di Clara e Gigi Padovani edito da Mondadori e realizzato in parte durante La Nocciola in tavola 2018. La degustratrice Irma Brizi condurrà un blind tasting per stabilire quale sia la nocciola migliore d'Italia!
A seguire alle ore 19.00 un grandioso evento che vedrà impegnati 24 chef tra cui una qualificata presenza di chef stellati piemontesi, ma anche cuochi provenienti da tutta Italia e dal resto d’Europa: ognuno di loro preparerà un piatto a base di Nocciola Piemonte IGP delle Langhe, anche abbinata al Tartufo Bianco d’Alba. La serata permetterà ai partecipanti di degustare 24 diversi piatti preparati da grandi stelle della cucina in abbinamento a prestigiosi vini e di scoprire la versatilità della nocciola e l’eleganza del Tartufo anche con ricette non convenzionali.
Le colline di Langhe Monferrato e Roero sono diventate meta non soltanto di un turismo enogastronomico d’eccellenza, ma anche un punto di riferimento per i più grandi chef del panorama mondiale che, affascinati dagli aromi del Tartufo Bianco d’Alba e dai grandi vini del territorio, vengono a scoprire le straordinarie materie prime che hanno reso il Piemonte uno dei distretti enogastronomici più importanti d’Italia. Anche lo chef tristellato Quique Dacosta (Quique Dacosta, Dénia, Spagna) sarà a Villa d’Amelia il 1° dicembre per un evento privato dedicato alla Nocciola Piemonte IGP delle Langhe e al Tartufo Bianco d’Alba.
 

 

I 24 piatti che i visitatori potranno degustare saranno preparati da:
 
Michael Goran Amnegard – Ristorante Kun Blacke, Svezia
Gabriele Boffa – Ristorante Locanda del Sant’Uffizio, Cioccaro di Penango (AT) 1*
Luigi Bonadonna – Chalet Fontana, Firenze
Annalisa Borella – consulente Pastry chef – già presso Mirazur (M. Colagreco 3*), Menton
Graziano Cacciopoli – Ristorante Maxi, Vico Equense (NA)  1*
Alessandro Caliolo – Ristorante Pizzeria Il Vulcano, San Vito dei Normanni (BR)
Filip Calovski – Macedonia
Domenico Candela – Ristorante George’s, Napoli (NA) 1*
Ivan Centeleghe – Pasticceria Centeleghe, Ferrara d’Alpago (BL)
Michelangelo Citino – Michelangelo Restaurant, Linate (MI)
Pino Cuttaia – Ristorante La Madia, Licata (AG) 2*
Umberto De Martino – Ristorante Umberto De Martino presso Florian Maison, San Paolo d’Argon (BG) 1*
Andrea Ferrucci – Ristorante Marcelin, Montà (CN)
Edoardo Fumagalli – Locanda Margon, Ravina (TN) 1*
Paolo Ghidini – Pizzeria Il Fienile, Palazzolo sull’Oglio (BS)
Andrea Larossa – Ristorante Larossa, Alba (CN) 1*
Evens Lopez – Chef de partie – Le Louis XV (A. Ducasse 3*), Montecarlo
Stefano Mazzone – Ristorante Rendez-Vous, Capri (NA)
Andrea Migliaccio – Ristorante l’Olivo, Capri (NA) 2*
Damiano Nigro – Ristorante Villa d’Amelia, Benevello (CN) 1*
Domenico Notturno – Ristorante Il Magiono, Cusago (MI)
Fabrizio Rebollini – Il Belvedere, Cantalupo Ligure (AL)
Andrea Ribaldone – Ristorante Osteria Arborina, La Morra (CN) 1*
Bob Christoph – Ristorante Monastero Santa Rosa, Conca dei Marini (SA) 1*
 
L’evento è acquistabile direttamente in loco o fin da ora sul sito della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba al seguente link https://www.fieradeltartufo.org/eventi-fiera-del-tartufo/tutti-i-gusti-della-nocciola/
Il costo di 70 euro include una degustazione di ciascun piatto, di cui due con Tartufo Bianco d’Alba, vino e acqua.

L'appuntamento è stato presentato oggi in conferenza stampa a Torino nella Sala Stampa della Regione Piemonte alla presenza di Fabio Carosso vicepresidente della Giunta Regionale del Piemonte, Flavio Borgna presidente Ente Fiera della Nocciola e Prodotti Tipici dell'Alta Langa, Mauro Carbone direttore Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Liliana Allena presidente Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba con la partecipazione dello Chef Damiano Nigro del Relais Villa d'Amelia.


«Il nostro ente si occupa, ormai da 10 anni, di promozione e valorizzazione della Nocciola Piemonte IGP, quale prodotto d’eccellenza delle  colline dell’Alta Langa. –  afferma Flavio Borgna, presidente Ente Fiera della Nocciola e Prodotti Tipici dell’Alta Langa - Gli studi scientifici da noi realizzati, in collaborazione con il prof. Odello ed il prestigioso Centro Studi Assaggiatori di Brescia, ci hanno permesso di diffondere una comunicazione mirata che racconta le caratteristiche straordinarie di questo prodotto che, per finezza di gusto, aromi e sapori, rappresenta un ingrediente di qualità assoluta,  per trasformazioni sia dolci che salate.La nostra nocciola è “la più buona del mondo”. Peraltro, dopo lunghe battaglie, l’uso del nome “Langhe” si può utilizzare in un’area geograficamente identificata per cui solo i produttori che operano sulle nostre colline potranno produrre la Nocciola Piemonte IGP “delle Langhe”. Questa iniziativa si colloca quindi in un momento cruciale che ci consente una nuova strategia di valorizzazione e comunicazione legando finalmente il prodotto al suo territorio. Pertanto ci ha fatto piacere collaborare alla realizzazione dell’evento in sinergia con tutti i partner coinvolti». 

«Celebrare la nocciola del nostro territorio anche nella cucina di alto livello è un'idea straordinaria ed è bello sentire  parlare di prodotti  nuovi che valorizzano le eccellenze enogastronomiche locali - aggiunge Fabio Carosso vicepresidente della Giunta Regionale del Piemonte. - Bisogna  avere innanzitutto le idee giuste per fare azioni importanti di marketing e per esportare i nostri prodotti all'estero. Sono state fatte  ricerche scientifiche sulla nocciola ed è stato dimostrato che questo alimento può combattere il colesterolo. Abbiamo sempre più bisogno di imprese che aiutino i contadini a valorizzare i nostri prodotti».

 

«Il Turismo enogastronomico è uno dei segmenti di offerta più importanti della nostra Regione e ogni anno fa registrare aumenti di presenze, soprattutto straniere. –  afferma Vittoria Poggio, assessore alla cultura, al turismo e al commercio della Regione Piemonte – Per tali ragioni l’Amministrazione regionale sostiene gli eventi che puntano alla valorizzazione di cibi e vini del territorio, al fine di aumentarne il livello qualitativo e riuscire ad intercettare un pubblico sempre più interessato e qualificato. Il cibo è cultura e i prodotti di eccellenza piemontesi sono il mix perfetto tra saperi e sapori ed il risultato di tradizioni che sono tramandate di generazione in generazione. La trasmissione della cultura materiale ha permesso al Piemonte di arrivare ad oggi con un’offerta di grandi vini, materie prime di qualità ed un numero importante di osti e chef stellati che con sapienza le trasformano. L’evento di Benevello è una bellissima sintesi tra tradizione ed innovazione, dando un contributo importante alla valorizzazione culturale e turistica del Piemonte». 
 
«Gli eventi di valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche sono oggi una leva strategica per far conoscere a un pubblico ampio le bellezze paesaggistiche e le ricchezze artistiche e culturali della nostra provincia. – dichiarano Giandomenico Genta e Giuliano Viglione, presidente e vice presidente della Fondazione CRC – Grazie a questo evento, che porta a Benevello alcuni tra i più riconosciuti chef italiani ed esteri, la Nocciola diventa l’ambasciatrice di un territorio, quello dell’Alta Langa, che mette a disposizione dei visitatori un’offerta turistica davvero unica e molto ampia».
 
«Per il territorio dell'Alta Langa la nocciola rappresenta un punto di riferimento sia dal punto di vista economico e commerciale sia da quello turistico.  La sinergia è il valore in piu' che possiamo dare, e questo evento ne è la piena conferma. – dichiara Roberto Bodrito, presidente Unione Montana Alta Langa –  Tutti gli attori del territorio uniti per promuovere le nostre eccellenze con sempre piu' qualita' e internazionalità». 
 
«Langhe Monferrato e Roero si confermano anche in questa occasione luoghi di altissima enogastronomia, capaci di attrarre con i loro prodotti l’attenzione dell’alta cucina internazionale. Oggi la nocciola non è più la straordinaria protagonista della cucina tradizionale – aggiunge Luigi Barbero, presidente Ente Turismo Langhe Monferrato Roero - ma grazie all’efficace lavoro di valorizzazione di questi anni conquista spazio anche nella cucina di alto livello: nel connubio con le altre eccellenze delle nostre colline e in particolare con il tartufo bianco d’Alba valorizza un intero territorio».
 
«Abbiamo appena chiuso con grande soddisfazione una straordinaria 89
a edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba – commenta Liliana Allena, presidente Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba – ma così come prosegue la stagione del Tuber magnatum Pico fino al 31 gennaio, non terminano le occasioni di alto livello in cui il nostro diamante della terra sposa le materie prime d’eccellenza. Siamo felici che il Tartufo Bianco d’Alba raggiunga l’Alta Langa e che venga utilizzato dal tristellato Quique Dacosta così come da altri 24 straordinari chef. Siamo lieti di essere i promotori di un grande lavoro di squadra per porre l’accento sulla nocciola e sui prodotti del territorio, convinti del fatto che questo evento abbia il potenziale di crescita per valorizzare la bellezza del nostro Piemonte».

PER INFORMAZIONI
Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba
Piazza Medford, 3 - 12051, Alba Tel. +39 0173 361051 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.fieradeltartufo.org
 
Ente Turismo Langhe Monferrato Roero
Piazza Risorgimento, 2 - 12051, Alba Tel. +39 0173.35833 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.langheroero.it
 
Relais Villa d’Amelia
Frazione Manera, 1 - 12050, Benevello (CN) Tel. +39 0173.529225 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.villadamelia.com
 

Premio Sejalec 2019

 

Premio Sejalec: un nuovo riconoscimento per le eccellenze di Gruppo Hit

Con la Cena dei Tre Paesi di Hit Alpinea, Hit Universe of Fun si aggiudica il premio di prodotto più innovativo della Slovenia 2019

 

Gli eccelsi servizi e l’ottima ospitalità sono da sempre elementi distintivi degli hotel del Gruppo Hit. Ne è testimonianza il premio Sejalec, che ha saputo riconoscere la Cena dei Tre Paesi di Hit Alpinea come il prodotto più innovativo della Slovenia 2019. Il riconoscimento, che va ad arricchire il palmarès di HIT, incorona su scala nazionale l’iniziativa più originale nell’ambito dei servizi del Paese e, allo stesso tempo, celebra l’appuntamento enogastronomico come attività capace di dare ampio respiro all’ospitalità slovena, ormai celebre in tutto il mondo.

 

La Cena dei Tre Paesi rappresenta a tutti gli effetti una esperienza culinaria unica : Slovenia, Italia e Austria sono protagoniste insieme alle rispettive tradizioni locali di un tour gastronomico che inizia degustando l’aperitivo all’Hotel Kompas, prosegue verso Tarvisio per il primo piatto, in Austria ci si ferma per il secondo e si conclude tornando in Slovenia per il dessert. Tre stati ed un’unica incredibile esperienza di viaggio tra gusti e sapori. Un prodotto che non poteva non essere premiato tra i più innovativi nella serata dello scorso martedì 12 novembre quando il Gruppo HIT ha saputo ancora una volta emergere. A salire sul podio lo spirito innovativo di Hit Universe of Fun che con la Cena dei tre paesi di Hit Alpinea, è stato acclamato per il “nuovo ed entusiasmante approccio, insolito ed originale, capace di coprire le aree del marketing, della mentalità imprenditoriale e della promozione del turismo sloveno”.

 

Da oltre un decennio, l’Ente turistico sloveno promuove l’innovazione nel settore del turismo e sostiene attivamente lo sviluppo di prodotti e progetti in grado di fare la differenza. Il bando Sejalec, infatti, celebra idee ed iniziative turistiche che pongono le ricchezze del paese in prima linea, aumentando così l’awareness della destinazione nel mondo. Un premio che viene assegnato sulla base di risultati e attività già concretizzate e che hanno contribuito in prima linea ad accrescere la visibilità dell’offerta turistica della Slovenia.

 

 

Emanuele Palmieri

IL CONSORZIO DELLA FOCACCIA DI RECCO INCONTRA AL MOG TRE CHEF INTERNAZIONALI

 

Sono nomi di spicco della ristorazione italiana a New York: Roberto Caporuscio, Angelo Competiello e Cesare Casella, quelli invitati a Genova dopo la visita a New York della delegazione genovese per il Columbus Day, risultato di un grande lavoro di squadra fra Comune di Genova, Regione Liguria e Camera di Commercio di Genova.

 

Da giovedì 14 a domenica 17 novembre i tre chef italiani tra i più famosi in America, tutti residenti a New York, sono stati a Genova per conoscere i segreti delle eccellenze alimentari genovesi e poterle poi promuovere a New York. Giovedì hanno visitato le serre con il basilico di Prà, venerdì 15 al MOG (Mercato Orientale di Genova), con il presidente dell’Associazione panificatori genovesi hanno assistito alla preparazione della focaccia genovese. Nel pomeriggio incontro ufficiale a palazzo Tursi con il vice Sindaco Stefano Balleari, per poi spostarsi, alle ore 17, nelle cucine storiche di Palazzo Spinola, uno dei palazzi dei Rolli patrimonio UNESCO, per una dimostrazione di pesto al mortaio dell’Associazione Palatifini. 

 

Sabato 16 novembre li ha visti seguire alle ore 10 la visita guidata delle più belle botteghe storiche della città. Nel pomeriggio invece i tre chef si sono ritrovati al MOG presso i locali della Scuola di panificazione ISCOT Liguria (Ente di formazione professionale di ASCOM Confcommercio di Genova) con il Consorzio della focaccia di Recco per un vero e proprio show cooking, condotto dal vice presidente Titta Moltedo (colui che il 12 ottobre di trent’anni fa da Recco portò per primo in America la Focaccia col formaggio) e presentazione di Lucio Bernini, con dimostrazione di tutte le fasi di preparazione ed ovviamente l’attesissima degustazione finale. Al temine il Consorzio ha rilasciato ai tre chef una targa in segno di amicizia.

 

Il Sindaco di Recco Carlo Gandolfo esprime soddisfazione e si complimenta con il Consorzio della focaccia, sempre attenti a presenziare in eventi che contribuiscono alla promozione della Città anche oltre i confini nazionali. Grazie all’ottenuta protezione europea la Focaccia di Recco col formaggio IGP è ormai indissolubilmente legata al nome del luogo da cui prende origine, un valore aggiunto per l’immagine della Città. Accoglie inoltre con grande piacere questa nuova sinergia con il Comune di Genova che senz’altro potrà portare ad altre e ottime collaborazioni future.

 

Per il Consorzio di Recco con la sua Focaccia, essere stati chiamati dal Comune di Genova tramite l'Assessorato al marketing territoriale di Laura Gaggero, a far parte integrante di questo progetto è motivo di orgoglio, ponendosi al fianco di una grande Città che per cultura, patrimonio artistico, territorio e tradizioni è al centro del turismo internazionale.

 

La Focaccia di Recco col Formaggio I.G.P. la cui zona di produzione è riconosciuta nei comuni di Recco, Camogli, Sori e Avegno, si può trovare nelle attività consorziate: Ristoranti a Recco: Alfredo – Angelo -  Da Lino – Da ö Vittorio – Del Ponte – Manuelina - Vitturin – Focacceria Manuelina.

Panifici a Recco: Panifici Tossini – Panificio Moltedo G.B. – Panificio Moltedo 1874

Ristoranti a Sori: Edobar – Il Boschetto – Focacceria Tossini.

Asporto a Camogli: Revello Focacceria

 

www.focacciadirecco.it

Pagine FB La festa della Focaccia di Recco oppure Focaccia DI Recco

Instagram. focacciadirecco_igp 

 

Bernini Daniela

Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio

Ufficio Stampa e Relazioni Esterne

Recco (GE) via XXV Aprile 14

Tel.: 0185730748 - 3357274514

 

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PANINO CON LAMPREDOTTO PIU' GRANDE DEL MONDO

 

Ecco il panino al lampredotto più grande del mondo: 70 kg  per un metro e 20 di diametro

In occasione della Giornata nazionale delle Tradizioni Popolari

 Appuntamento sabato alle 16 alle Murate

 

1,20 metri di diametro e 70 kg: è il panino al lampredotto più grande del mondo. Una bontà da guinness dei primati che sabato 26 ottobre, alle 16,  verrà preparata e soprattutto mangiata alle Murate, al Caffé Letterario. Una festa del lampredotto da non perdere per chi ama lo street food fiorentino, organizzata dall'associazione culturale Bang, il Quartiere 1  e realizzata grazie alla collaborazione con Conad, La Buticche di' Lampredotto di San Frediano, MegaMagie del Pane e Bambi-Tripperia Fiorentina.

 

L'occasione è la Giornata nazionale delle Tradizioni Popolari e non poteva esserci modo migliore di festeggiare che realizzare un panino mai visto prima, da mangiare tutti insieme e gratis.

 

"Il lampredotto è il simbolo della  cucina povera da strada - commenta Mirco Rufilli, consigliere comunale e ideatore della festa  - ma è soprattutto condivisione, è l'essenza di una fiorentinità autentica. Un valore identitario a cui non rinunciamo e che anzi intendiamo valorizzare. Per questo sarebbe importante realizzare finalmente un consorzio del lampredotto, una struttura cittadina che sia in grado di rafforzare la tutela del prodotto e promuovere questa tradizione in maniera capillare e organizzata"

 

“Quando la nostra tradizione gastronomica si sposa con eventi come questo non possiamo che esserne al fianco - ha detto l’assessore alle Attività produttive Federico Gianassi, che sabato sarà alle Murate - Street food fiorentino per eccellenza, il panino con il lampredotto questa volta sfida se stesso con questo mega panino. Sarà una bella occasione per valorizzare uno dei nostri più gustosi piatti nella giornata dedicata alle tradizioni popolari”

 

 

Clara D'Acunto

Taste Festivals

 

 

 

 

i Taste Festivals presentano quest’anno una Special Edition Man’s World | Taste Experience che si svolgerà dal 28 novembre al 1 dicembre 2019 presso Superstudio Più di Via Tortona a Milano. Quattro giorni per far vivere le passioni e il gusto a 360° partendo dall’universo maschile e strizzando anche l’occhio a quello femminile: food & drink, brand experience, style, intrattenimento e tempo libero.

 

Alla Special Edition dei Taste Festivals di fine novembre, 5 rinomati ristoranti meneghini daranno la possibilità di assaporare 5 stili di cucina differenti e di esplorare dei percorsi culinari ad alto tasso esperienzialeAttimi by Heinz Beck, con la sua anima da bistrot, permetterà di scoprire e di assaggiare alcuni dei piatti che meglio rappresentano lo chef; Langosteria proporrà un menu dedicato al pesce e pensato per enfatizzare i profumi del mare e la qualità del prodotto; Gong creerà atmosfere orientali presentando uno stile gastronomico originale, proiettato nel futuro e che gioca con audaci abbinamenti di sapori; La Griglia di Varrone metterà in primo piano la carni più pregiate presentando un menu che non strizza l’occhio alle mode, ma alla passione dello chef; Terrazza Calabritto farà scoprire una cucina napoletana rivisitata con un pizzico di internazionalità e creatività. Gli chef, con le loro brigate, realizzeranno per l’occasione 20 portate gourmet uniche, una chance irripetibile per assaporare la loro idea di cucina, espressa in 4 portate ciascuna da non lasciarsi scappare.

 

Il tema del quarto piatto per tutti i ristoranti sarà le passioni, intese come quelle che guidano la cucina dello chef e che ne fanno anche l’anima del ristorante.

 

A Man’s World | Taste Experience saranno presenti nella tradizione Taste Festivals i Wine Bar, il Cocktail Bar e un laboratorio di degustazioni, per arricchire il proprio bagaglio di conoscenze e curiosità enogastronomiche in compagnia di ospiti e relatori d’eccezione

 

 

Valentina Riva

Italiani Pasta Lovers

Top  brand  di  pasta  italiani  e  social  network: come  comunicano,  cosa  dicono,  quali  sono  gli  hot  topics. XChannel  svela  tutti  gli  Insight  del  2019

 

In Italia, si sa, la pasta è una religione: secondo l’International Pasta Organization i chilogrammi di pasta pro capite ammontano a 23, il doppio rispetto agli altri paesi (dati: 2018). Se d’estate il consumo diminuisce un po’, ora con l’arrivo dell’autunno, gli italiani tornano a imbandire le tavole con abbondanti piatti di pasta; lo si vede chiaramente dai trend dei volumi di ricerca su Google: dal 2014, le query relative alla parola pasta registrano un calo da maggio ad agosto, per risalire fino al picco dell’ultima settimana di dicembre.

 

L’amore per la pasta nel nuovo millennio non si dimostra solo tra gli scaffali dei supermercati, ma anche a suon di like e follow. XChannel, la prima società in Italia specializzata in strategia di marketing crosscanale, ha realizzato un Osservatorio Pasta tra i più importanti player di settore, analizzando ciò che accade nel mondo dei big-data: quello dei motori di ricerca e dei social network.

 

La pasta torna dunque nella lista della spesa dei consumatori e in parallelo prende il via per le aziende produttrici anche una nuova stagione sui social network che vengono usati per comunicare e rafforzare la loro brand identity.

 

Il Team di XChannel, prendendo in esame il periodo gennaio - settembre 2019 e mantenendo sempre come benchmark il trend delle ricerche su Google e su Amazon, si è chiesto: come lo fanno? Cosa ci stanno dicendo su Facebook e Instagram? Quali sono i temi più caldi?

 

I marchi oggetto di analisi sono stati i 10 top competitor del mercato: Pasta Rummo, Barilla, De Cecco, Voiello, La Molisana, Garofalo, Di Martino, Divella, Pasta Cuomo e Pastificio Felicetti.

 

La fan base

Partiamo dalla base, o meglio, dalla Fan Base: Barilla, forte della sua fama mondiale, vanta 2,7milioni di fan su Facebook e 46mila follower su Instagram (@barillaitalia). Il primo podio è completato da Pasta Garofalo (206mila) e Pasta De Cecco (119mila), mentre sul secondo troviamo Pasta Rummo (26mila) e Pastificio Felicetti (18mila).

 

Nel 2019 sono stati finora pubblicati 763 post su Facebook e 669 post su Instagram, segno di una sana - seppur moderata - differenziazione di strategia tra i due canali, differenziazzione dovuta anche alle diverse funzioni offerte dalle due piattaforme. Per esempio, Instagram può essere sfruttato per pubblicare caroselli (immagini a scorrimento su un unico post) che mostrano i singoli ingredienti di una ricetta: lo fa molto bene Pasta Rummo. Sempre Instagram è la patria delle stories, meno rivelanti su Facebook e utili per fare teasing prima di un post o semplicemente per arricchire le featured stories, cioè i gruppi di storie permanenti e organizzate per argomento.

 

Engagement

Se con il termine Post Interaction intendiamo il rapporto tra numero di interazioni e numero di fan, diviso per la numerica di post, ecco che abbiamo a disposizione un importante KPI per valutare quanto sia attiva (in %) la community di un brand. Su Facebook, ad esempio, Pasta Cuomo registra un 4,6% di Post Interaction, seguita da Pasta Rummo (4,3%) e Voiello (4%); su Instagram vincono invece Pasta Rummo (3,8%), La Molisana (2,7%) e Pasta Di Martino (2,5%).

E’ inutile sottolineare quanto la sponsorizzazione dei post aiuti a generare interazioni e a rafforzare la community online per la quale i post diventano un punto di ritrovo e di contatto con il brand.

A questo proposito, gioca un ruolo fondamentale la gestione della community; in particolare, le risposte ai commenti e ai messaggi privati fidelizzano l’utente online dimostrandogli l’attenzione che si riserva al singolo consumatore. E non è poco.

 

Come comunicano

Quanto ai contenuti, è evidente che i brand con maggiore share-of-shelf prediligono grafiche e video per comunicare i prodotti e i valori dell’azienda, mentre i player “follower” puntano più sul documentare la partecipazione a eventi istituzionali (o la loro organizzazione) ed eventuali riconoscimenti ricevuti.

E così, mentre Pasta Garofalo ricorre spesso a grafiche distintive e immediatamente riconoscibili dallo sfondo nero, Pasta Di Martino propone una carrellata di post sulle manifestazioni che la vedono partecipe e/o partner.

 

Hot topics

In fatto di contenuti sono tre i principali temi che bollono nella pentola della comunicazione online da parte dei brand di pasta:

 

1) la linea Integrale: in particolare, Pasta Rummo promuove i suoi 12 formati di Bio Integrale attraverso il nuovissimo pack, Voiello fa affidamento sulla notorietà dello Chef Antonino Cannavacciuolo (mettendo un suo mini-video sulla cover di Facebook), Barilla posta - tra l’altro - un video con Roger Federer mentre De Cecco esalta la qualità della pasta e il metodo Lenta Essicazione.

Questa scelta è avallata dai dati di mercato ISMEA, secondo cui il consumo di pasta integrale dal 2015 al 2017 è aumentato dal 36% al 75%, imponendosi sulla senza glutine (dal 7% al 30%) e sulla biologica (dal 13% al 63%).

 

2) la provenienza del grano: il pubblico è sempre più attento alla tematica, tanto che diversi brand focalizzano parte della comunicazione sulle origini della loro pasta. La Molisana, su tutti, non perde occasione di sottolineare l’italianità del prodotto.

Va detto che – sempre secondo i dati ISMEA – il 30-40% del grano utilizzato proviene dall’estero, e questo non solo per soddisfare la crescente domanda di molini e pastifici, ma anche a causa della scarsa redditività del grano italiano.

 

3) le ricette, che in un mondo sempre più popolato da Chef amatoriali non smettono di essere apprezzate: c’è chi posta il procedimento nel copy dei post, chi inserisce un link che rimanda alla relativa sezione del sito e chi si limita a consigliare i piatti senza specificare dosi e procedimento.

 

L’obiettivo degli Osservatori di XChannel è quello di fornire un'analisi puntuale, basata sui big-data, dei settori principali dell'economia italiana e internazionale. XChannel analizza queste aree di business con un approccio crosscanale: lo scenario online non ha senso se non nel suo rapporto al mondo offline, che a sua volta non può essere interpretato se non nel caleidoscopio di quello che accade in rete. L'Osservatorio Pasta, in particolare, ha un chiaro appeal anche per i consumatori del prodotto più apprezzato dagli italiani e per il quale l’Italia si distingue a livello globale.

  

Maria Chiara Salvanelli

I PIATTI DELLA TRADIZIONE VENEZIANA PROTAGONISTI AI MALTRAVERSI

 

Giovedì 28 novembre al Castello di Arzignano tipicità del mare in abbinamento a Spumanti della Loira. A condurre la serata il giornalista Antonio di Lorenzo

Laguna, tradizioni e Champagne è il tema della serata in programma giovedì 28 novembre alle ore 20.00 al ristorante Maltraversi al Castello di Arzignano (Vicenza). 

L'evento sarà introdotto da un aperitivo di benvenuto a base di cicchetti veneziani per poi proseguire con una degustazione di piatti tipici della tradizione lagunare esaltati da una selezione di Spumanti proposti da Valentina Pretto, sommelier del ristorante. A guidare i presenti nel percorso di assaggio e approfondimento sarà chef Daniel Lazzaro affiancato dal giornalista Antonio di Lorenzo. Ogni piatto sarà l'occasione per i relatori d’illustrare un diverso aspetto della Laguna di Venezia, il cui ecosistema idraulico è riconosciuto per la sua complessità e unicità, governato da delicati equilibri che si traducono anche in una grande varietà faunistica, diversa per ogni zona e profondità, in virtù delle correnti e degli incontri tra acque dolci e salate. Nelle quattro portate in degustazione, si troveranno alcune chicche tra cui lotregano, volpina, moeche e gò. 

“Daniel frequenta la Laguna fin da bambino, quando insieme al padre usciva in barca a pescare – sottolinea Andrea Lavezzi, contitolare del locale - Per questo abbiamo deciso di mettere a disposizione la sua conoscenza del mare attraverso alcune serate in cui la parte formativa si unisce all’esperienza diretta del piatto. Esploreremo le caratteristiche della materia prima, le differenti tecniche di pesca, passando per alcuni cenni storici, aneddoti e curiosità su strumenti e ricette”. 

La serata del 28 ottobre è a posti limitati e prenotazione obbligatoria, a un costo complessivo di 90 euro a persona. 

Per info e prenotazioni chiamare il numero 0444 453904.

 

INFO IN BREVE | Laguna, tradizioni e Champagne 

Quando: giovedì 28 novembre 2019 ore 20.00 

Dove: ristorante I Maltraversi, Piazzale della Vittoria, 24, Arzignano (Vicenza) 

Info e prenotazioni: evento su prenotazione e a posti limitati. Per riservare chiamare il numero 0444 453904

I Maltraversi – la cucina dei pescatori

Un luogo in cui convivialità e cultura del cibo s’intrecciano, come i fili di una rete da pesca. È l’interpretazione che Daniel Lazzaro e Andrea Lavezzi, titolari del Maltraversi di Arzignano (Vicenza), danno del loro ristorante. Dentro le mura del castello che nell’XI secolo fu residenza dei potenti conti di Vicenza, legati ai Maltraversi di Venezia, si entra in contatto con una cucina che racconta la vita e la passione di chi ogni giorno la immagina e le dà forma. Protagonisti di questa storia sono Daniel Lazzaro, Valentina Pretto e Andrea Lavezzi. Grazie alla loro passione l’attività riscuote sempre più successo per la cucina di pesce proposta, attenta alla selezione e alla lavorazione, veri elementi di distinzione del ristorante. Nel 2018 i Maltraversi si rinnovano completamente con la ristrutturazione delle sale e la nascita dell’Oysteria. Quest'ultima è un format di proposta al pubblico nel quale l’ostrica, presente in almeno 8 o 10 diverse tipologie, domina la scena. Informale e al contempo elegante, l’Oysteria è concepita per deliziare lo sguardo e il palato.

 

Giulia Tirapelle

389 2373903

 

DOPO LA ZUPPA DI PESCE, I TRE CHEF SI SFIDERANNO SUL PESTO

 

 

Elogio alla zuppa di pesce: tre chef hanno interpretato un cult della tradizione enogastronomica

 

Il prossimo appuntamento è il 24 ottobre con il pesto alla genovese

 

Lo scorso 26 settembre, in occasione del secondo appuntamento di Sinergie, la zuppa di pesce interpretata da tre chef d’eccellenza è stata la protagonista di una cena di successo. Al ristorante Il Salmoriglio di Porto Empedocle si sono sfidati tre chef provenienti da tutta Italia, definendo un’impronta e uno stile totalmente personale nell’interpretazione di un cult della tradizione gastronomica italiana.

 

Alessandro Ravanà, chef patron del ristorante agrigentino ha dato una nuova interpretazione alla classica “ghiotta”, la zuppa tipica siciliana, rendendola più contemporanea e in chiave gourmet; Marco Visciola del ristorante Il Marin sul Porto Antico di Genova ha ideato “Abissi”, un antipasto di solo pesce azzurro del Mediterraneo trasformato in zuppa grazie ad una salsa versata a tavola, segno di una ricerca che privilegia il pescato nostrano più comune, nella salvaguardia dell’ecosistema; Franco Aliberti del ristorante Tre Cristi Milano provoca con “Il mare che vorrei”, che non contiene pesce ma si tratta di una zuppa alle alghe con uova di lumaca che denuncia come un buon primo marino possa persino fare a meno del pescato, in un’ottica di sostenibilità ambientale.

 

Gli chef, arrivati il giorno precedente all’incontro, hanno scelto personalmente il pescato del giorno dai pescatori di Porto Empedocle, grazie al filo diretto dello chef Alessandro Ravanà con il territorio circostante.

 

Il prossimo appuntamento della rassegna Sinergie sarà presso il ristorante Il Marin di Genova il 24 ottobre con l’interpretazione di un altro classico della tradizione: il pesto alla genovese

In quest’occasione sarà presente Roberto Panizza, fondatore del Campionato Mondiale di pesto al mortaio, giunto ormai all’ottava edizione. In questa occasione si esibirà in un live showcooking raccontando gli errori più comuni e i trucchi per ottenere il pesto perfetto.

 

Alessandro Ravanà 

37 anni, di Agrigento, è approdato in cucina una decina di anni fa, ma nel suo curriculum si sostanzia da subito l’impronta dell’imprenditore, oltre che del cuoco: 16 anni fa aprì un locale di pasticceria e gastronomia ad Agrigento. Tra le esperienze più formative di Ravanà c’è poi “Piazza Duomo” di Enrico Crippa, dove affina la sua passione per la cucina e le tecniche di cottura e di trasformazione della materia prima. Nel 2007 apre a Porto Empedocle il suo ristorante, dove può elaborare una cucina più ricercata e curata al primo posto il culto per la materia prima nel rispetto della biodiversità, a strettissimo contatto con i piccoli agricoltori locali e i pescatori in un’ottica di sostenibilità ambientale.

 

Franco Aliberti

Tra le esperienze più importanti dello chef- pasticcere quella da Massimo Spigaroli all’Antica Corte Pallavicina, poi presso Massimiliano Alajmo a Le Calandre di Padova dove ha la possibilità di confrontarsi con professionisti del calibro di Gianluca Fusto, quindi è la volta di Gualtiero Marchesi prima ad Erbusco, poi a Milano, con cui collabora anche all’apertura del Marchesino. A seguire, l’esperienza pregnante presso il ristorante Vite di San Patrignano, per il progetto di centro della proposta educativa della comunità. Nel 2012 entra a far parte della brigata di Massimo Bottura all’Osteria Francescana, mentre nel 2014 apre il suo ristorante a Riccione, EVVIVA, dolci e cucina a scarto zero, sua cifra stilistica. Ultima tappa del suo percorso prima di Milano, ha affiancato lo chef Gianni Tarabini a La Preséf all’interno dell’Azienda Agricola de “la Fiorida” a Mantello, in Valtellina.

 

Marco Visciola

34 anni, ligure doc di Bogliasco, innamorato della propria terra e delle sue origini, “un orto sospeso sul mare”, come ama chiamare la sua Liguria; inizia la sua carriera al Solito Posto di Bogliasco, entra nel mondo Eataly e cura l’apertura di Eataly Corea. Qui lo chef prende confidenza con ingredienti asiatici e tecniche di  lavorazione come le fermentazioni che trasporta anche come camei del gusto nella sua cucina. Poi l’esperienza da Enrico Crippa a Piazza Duomo ad Alba e da Fabrizio Tesse alla Locanda d’Orta hanno completato la sua formazione che vede in primo piano il rispetto per la materia prima e il gusto estetico. Uno chef “di mare” che ha sposato la causa della pesca etica, prediligendo in carta il pesce azzurro del Mediterraneo.

 

Camilla Rocca

 

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