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ENOGASTRONOMIA

KitchenAid protagonista nelle cucine de “Il ristorante degli chef”

Gli elettrodomestici del brand, sintesi perfetta di performance professionali, qualità artigianale e design iconico, al fianco dei concorrenti del nuovo e appassionante talent show culinario

 

Affilate i coltelli, scaldate i forni e accendete i fornelli, Il ristorante degli chef sta per cominciare! Arriva finalmente in Italia, il nuovo e appassionante talent show culinario targato Rai2 e prodotto in collaborazione con Nonpanic – versione italiana di Kitchen Owners – Duenos in Cocina, prodotto e distribuito dall’argentina Telefe - che vedrà 10 aspiranti chef contendersi la vittoria finale attraverso un percorso lungo 6 puntate, ricco di sfide e duelli all’insegna del gusto.

 

I concorrenti dovranno cimentarsi in prove singole e a squadre che si svolgeranno in due diverse location, lo studio-cucina e il ristorante, sempre sotto lo sguardo vigile di tre giudici d’eccezione, tre star chef come Andrea BertonIsabella Potì e Philippe Léveillé.

E dove la cucina raggiunge i suoi massimi livelli, dove la sfida è superare nuove vette del gusto, non può che esserci KitchenAid, marchio che da quasi un secolo progetta e realizza grandi e piccoli elettrodomestici che uniscono tecnologia, qualità artigianale e design iconico per garantire prestazioni e risultati professionali.

 

In onda il martedì in prima serata, Il ristorante degli chef saprà tenere viva l’attenzione degli spettatori non solo con le appassionanti sfide tra i concorrenti, ma anche con gli interventi in studio e al ristorante di alcuni dei più seguiti food blogger e influencer, ai quali si uniranno in ogni puntata ospiti dal mondo della tv e dello spettacolo, per dar vita a uno show tutto da seguire.

 

In questo contesto gli elettrodomestici KitchenAid - Robot da Cucina Artisan, Estrattori di Succo, Frullatori a immersione senza fili, Colonne Chef Touch, Abbattitori, Frigoriferi Iconic Fridge e molti altri prodotti ancora – saranno protagonisti, al fianco dei contendenti. Fedeli e insostituibili alleati, pronti ad aiutarli a combinare gli ingredienti più diversi e l’estro creativo dei singoli, per dare vita a piatti da haute cusine.

Questa incredibile combinazione di elementi farà de Il ristorante degli chef un appuntamento imperdibile per i veri food lover, da seguire con la massima attenzione per raccogliere nuovi spunti, carpire i segreti dei grandi professionisti e scoprire le tante potenzialità degli elettrodomestici KitchenAid, la scelta migliore per fare della propria cucina un luogo dove la passione e la creatività prendono forma e gusto in piatti davvero indimenticabili.

 

 

Silvia Badanai

UN'ITALIA TUTTA DA MANGIARE

Da sabato 10 a martedì 13 novembre a CremonaFiere torna il BonTà

 

Oltre 100 produttori alimentari e 2000 prodotti da tutto lo Stivale si preparano al Salone delle Eccellenze e dei Territori. Tanti assaggi e poi libri, incontri, dimostrazioni e showcooking

 

Il BonTà - Salone delle Eccellenze Enogastronomiche dei Territori torna a CremonaFiere dal 10 al 13 novembre, con un programma ricco di novità e come sempre attento ai gusti di gourmet, appassionati di buona tavola e prodotti genuini, così come alle necessità degli operatori del settore. Giunto ormai alla sua edizione numero 15, il BonTà è riconosciuto come manifestazione in cui buongustai e operatori trovano i prodotti di qualità del territorio da proporre ai propri clienti, da ricercare presso il punto vendita della distribuzione tradizionale e organizzata, oppure da degustare a casa. Un inno ai sapori, alle tradizioni e a quei territori che hanno regalato all’Italia uno dei panorami alimentari più ricchi e straordinari al mondo.

 

LA CARICA DEI 100 SAPORI D’ITALIA. All’interno del salone principale, nel quale i visitatori troveranno più di 100 espositori da tutta Italia e oltre 2000 prodotti, oltre a showcooking, dimostrazioni, degustazioni guidate e gare fra il top della pizza con il contest Pizza che BonTà! a CremonaFiere si troveranno le aree BonTà Tech e Special Beer Expo. La prima è dedicata alla ristorazione e alle attrezzature professionali, un luogo dove le soluzioni più innovative nel campo delle attrezzature e degli accessori per la cucina e le proposte delle aziende di distribuzione del foodservice saranno i protagonisti sia all’interno degli spazi espositivi che delle aree dimostrative. Lo Special Beer Expo è invece un’area che coinvolge l’intera filiera della bevanda al luppolo: materie prime, produttori artigianali, impianti e nuove tecnologie per la produzione. Dedicata agli amanti della birra e agli operatori (chef, pub, brew pub, beer shop, grossisti, distributori, gdo e wine bar).

 

“BONTA’ TRA LE RIGHE”, TANTI LIBRI “DA MANGIARE”. Questa nuova edizione del BonTà si avvale di un ricco programma culturale ideato e diretto dal giornalista Roberto Messina con Emanuele Zarcone: tanti incontri e conversazioni sul mondo della cucina e della saggistica enogastronomica. 

Da non perdere sabato 10 novembre alle ore 16.30, nell’Area eventi Eat Parade, venti anni di eccellenze in tv, incontro con Bruno Gambacorta, ideatore di Eat Parade, celebre e tra i più autorevoli programmi televisivi dedicati al cibo, in onda sul Tg2. Poi un ciclo di presentazioni di libri per tutti i tre giorni di salone, fra cui Francesco Lochiatto e il suo ’Ndujario. 100 ricette piccanti con la ‘nduja (Pontari editore); Domenico Monteforte - Alberto Sacchetti con L’arte in cucina. Gli artisti incontrano gli chef (Mondadori); Roberto Messina con Enzo Pettè. Una cucina dell’anima (Rubbettino), Otello Fabris con Introduzione all’arte dello spiedo (ZeL).

 

Nell’area eventi, la tavola rotonda su La via italiana dello stoccafisso. Viaggio tra accademie, confraternite, associazioni dello stoccafisso e baccalà, con un cooking show dello chef Enzo Cannatà, affiancato da Otello Fabris e Gilberto Graziosi. Sempre nell’area taste: Mangiare con gli occhi. Cibo e fumetti, incontro con Luigi Bona, direttore di “Wow, Spazio Fumetto” a Milano. Altro momento significativo, la consegna del Premio Meraviglia italiana del gusto, a cura dell’Associazione “Meraviglia Italiana” (www.meravigliaitaliana.it) con Carmelo Lentino e Roberto Messina: per i destinatari dei riconoscimenti, una preziosa opera scultorea di M’horò, originale e geniale artista contemporaneo che con le sue creazioni su materiali di scarto industriale (radiatori di auto e serpentine radiali, soprattutto) sta conoscendo inarrestabile successo e forte apprezzamento dalla critica, Vittorio Sgarbi in primis, che ha firmato il catalogo della sua opera.

 

IL SALOTTO DELLA “BUONA TELEVISIONE”. Altra importante novità del BonTà di quest’anno, il salotto tv titolato La buona televisione allestito allo stand F 23, che sarà operativo per l’intera durata della fiera, dove si alterneranno per le interviste vari personaggi attesi alla kermesse, oltre a protagonisti dell’enogastronomia d’eccellenza. Finalità, raccontare davanti alle telecamere (ma anche nei canali social) quotidianamente e in tempo reale, le migliori case history aziendali, e così tenere ben accessi i riflettori su quanto di “buono” verrà presentato al BonTà.

 

EXPORT IN THE U.S.A. Esportare negli USA: informazioni tecnico operative relative alla normativa doganale negli Stati Uniti è invece il titolo dell’appuntamento per professionisti che mirano a conquistare i mercati americani, da sempre amanti del cibo “made in Italy” e dello stile italiano a tavola. Giuseppe De Marinis affronterà argomenti come le regole per esportare, le barriere tariffarie e non tariffarie nei processi di esportazione negli USA: conoscerle per superarle, la disciplina doganale nelle operazioni con l’estero. De Marinis è senior partner dello studio Tupponi, De Marinis, Russo & Partners, giurista internazionalista e consulente in contrattualistica internazionale, diritto e tecnica doganale, fiscale e dei trasporti internazionali.

 

#BONTACHALLENGE, IL SALONE È SU INSTAGRAM. Il cibo racconta della terra in cui è nato ed è stato prodotto, così come un territorio può narrare molto delle sue tradizioni gastronomiche. #BontaChallenge è il concorso fotografico che invita a dare libero sfogo alla fantasia e a raccontare con una fotografia il rapporto fra cibo e territorio di provenienza. Per partecipare basta scegliere un piatto tipico o un prodotto alimentare tradizionale, e poi raccontare il legame con il territorio scattando una fotografia. La foto dovrà essere pubblicata su Instagram inserendo l’hashtag obbligatorio #bontachallenge. Le foto più interessanti selezionate dagli organizzatori de il BonTà, verranno esposte durante il Salone e ripostate sull’account ufficiale dell’evento. Uno speciale Instameet, aperto a tutti gli instagramers che si svolgerà domenica 11 novembre.

 

Testori Comunicazione

 

7 PIATTI PER 7 COCKTAIL: BOX CAFFÈ ABBINA CUCINA E MIXOLOGY

 

 

 

Da Box Caffè in Galleria a Padova nascono gli abbinamenti tra i piatti di Riccardo Maffini e i miscelati di Enrico Benetazzo. Uno per ogni giorno della settimana

 

Sette piatti per sette cocktail. Uno al giorno. È la nuova proposta che a partire dal mese di novembre si potrà scoprire da Box Caffè in Galleria, a Padova: dal lunedì alla domenica, ogni giorno, verrà proposto ai clienti un abbinamento diverso tra un piatto e un miscelato.
In cucina la maestria e la creatività di Riccardo Maffini executive chef del progetto Box, varesino d'origine, formatosi a Le Calandre e da Gabbani a Lugano. Per lui in cucina non devono mancare la semplicità e il gusto. Dietro al bancone l’abilità e l’entusiasmo di Enrico Benetazzo, cocktail-artist e bartender, tornato a Padova dopo un'esperienza a Londra da Novikov. “Abbiamo pensato di proporre questi abbinamenti – spiega Enrico Benetazzo – perché si cerca sempre più di frequente di affiancare i miscelati alla cucina, anche se spesso i nostri clienti si trovano spaesati nella scelta. 

 

Il nostro vuole essere un gioco, un modo divertente di far capire che i cocktail, come i vini, possono far risaltare i cibi, ma, se sono troppo intensi, anche coprirne il gusto. L’importante è ricercare sempre l’equilibrio, quell’armonia di sapori che permette di esaltare allo stesso tempo il piatto e il miscelato”.
Così il lunedì un Americano Reale verrà proposto con gnocco fritto, crudo e burrata, il martedì la versione “made in Box” del Bloody Mary si sposerà con il carpaccio di ricciola alla pizzaiola, mentre il mercoledì l’hummus di ceci servito con gamberi rossi troverà al suo fianco il Katone (preparato con Bitter bianco luxardo, oleu saccarum, pompelmo rosa e camomilla). Giovedì un Hennesy Soursarà il valido sostegno degli spaghetti all’astice e salsa americana, mentre venerdì Mr. Ayrton (Cachaça, lime, simple syrup, passion fruit e albume) accompagnerà un fritto di moeche e salsa alla curcuma. 

 

Sabato ci si può concedere un dolce: la crema fritta veneziana servita con Box 75, un London dry gin. Per concludere la settimana domenica sarà la volta del lievitato del giorno, abbinato ad un Bobby’s Tonic. Situato sotto i portici della centralissima Galleria Borromeo a Padova, Box Caffè in Galleria è un locale dove ci si sente accolti in ogni momento della giornata, dalla colazione al dopocena. Meta perfetta per un aperitivo, dove bere uno spriz o una birra artigianale accompagnati da golosi cicchetti, dove cenare in modo informale senza perdere di vista la qualità e il gusto, ma anche il ritrovo giusto per il dopo cena, per sperimentare diversi cocktail.

 

Anna Sperott

LA CUCINA DIVENTA CURA AL FESTIVAL KUM!

 

 

 

La cucina va in scena a KUM! Festival venerdì 19 ottobre. Il festival sulla cura e sulle sue diverse pratiche, con la direzione scientifica di Massimo Recalcati, dedica un evento speciale alla cooking therapy nella sua seconda edizione, ad Ancona da venerdì 19 a domenica 21 ottobre con il tema Risurrezioni.

 

La cucina, intesa sia come attività che come spazio elettivo della nostra quotidianità, evoca immagini e concetti ricorrenti, quali alimentazione, lavoro, tradizione, cultura e addirittura spettacolo, grazie alla grande esposizione mediatica dei cuochi, divenuti vere e proprie star contemporanee del piccolo schermo. Nel corso degli ultimi anni un nuovo termine si è andato ad aggiungere a quelli elencati, ed è quello di “cura”. La preparazione del cibo, infatti, non rappresenta solo una fase della nutrizione, ma una più complessa serie di abilità che possono aiutare l’essere umano a vivere meglio. Per questo motivo, la psicologia e le neuroscienze si sono interessate a questo settore dimostrando che le abilità acquisite nella lavorazione strutturata di una serie di pietanze ha una forte efficacia nel trattamento dei deficit motori, cognitivi ed emotivi.

 

Ci mostreranno le Potenzialità e prospettive della cooking therapyin un vero e proprio cooking show il neuroscenziato Antonio Cerasa, che ha iniziato a lavorare su questo tema dopo aver notato nei grandi Chef determinate aree del cervello particolarmente sviluppate, e il giornalista e scrittore Marco Ferrazzoli, in collaborazione con la Federazione Italiana Cuochi (FIC). L’incontro nasce anche dal contributo della cooperativa “Lavoriamo insieme”, nata grazie ai docenti dell’Istituto Alberghiero Einstein Nebbia di Loreto con la finalità di inserimento lavorativo e di integrazione delle persone con disabilità e svantaggio sociale. La cooperativa porta al festival l’esperienza maturata in quasi quattro anni durante la gestione del Ristorante Zi Nene e dell’Hotel Villa Tetlameya di Loreto.

 

La riflessione del festival si concretizza inoltre nella partnership con il laboratorio “InPraticaImparo”, sempre dell’Istituto Alberghiero Einstein Nebbia in collaborazione con la cooperativa “Lavoriamo insieme”. I ragazzi del laboratorio gestiranno il bar del foyer della Mole Vanvitelliana, che ospiterà il festival, e le proposte food abbinate agli appuntamenti speciali come gli Aperitivi Filosofici, la Psicologia da tè e la Cena con l’autore.

 

KUM! è organizzato dal Comune di Ancona – Assessorato alla Cultura con la collaborazione dell’Assessorato ai servizi sociali e alle Politiche educative – con il contributo della Regione Marche e della Fondazione Cariverona, e il coordinamento organizzativo dell’associazione culturale Esserci, con Jonas Onlus.

  

 

Annalisa Fattori e Paola Nobile

CASTAGNE E FUNGHI DEL MONTE AMIATA SULLA TV TEDESCA

La trasmissione, prodotta da EnedemolShine Germany e dedicata all’arte della cucina, arriva nella Città delle Fiaccole

 conquistano la TV tedesca: Abbadia San Salvatore protagonista di “Kitchen Impossible”

Il territorio amiatino unica meta italiana delle puntate che andranno in onda nella stagione 2018-2019

  

Le castagne e i funghi del Monte Amiata conquistano la TV tedesca: per due giorni Abbadia San Salvatore ha ospitato la troupe di “Kitchen Impossible”, il premiatissimo format televisivo che ha come protagonista lo chef Tim Mälzer.

 

La trasmissione, prodotta da EnedemolShine Germany e dedicata all’arte della cucina, racconta le abitudini alimentari di tutto il mondo: dal Brasile all’India, dal Canada al Giappone, le puntate presentano ogni volta paesi e città diverse.

 

 “Kitchen Impossible”, in onda dal dicembre 2014, ha inviato lo chef Tim Mälzer in alcune delle più importanti cucine del mondo dove, dopo aver assaggiato i piatti della tradizione, prova a riproporli.

 

Sono state proprio le castagne e i funghi a far scegliere alla produzione Abbadia San Salvatore e il Monte Amiata come unica meta italiana per la stagione televisiva 2018-2019.

 

“E’ stata da una ricerca su internet che la redazione ha trovato il sito della Città delle Fiaccole – spiega Luca Ventresca, assessore al turismo di Abbadia San Salvatore –. Frutto questo del grande lavoro di comunicazione che da qualche anno stiamo dedicando alla nostra città, alle sue tradizioni e al territorio dell’Amiata tutto, come raccontano iniziative quali #Amiatautunno, la rassegna che proprio alle straordinarie eccellenze enogastronomiche del territorio e ai prodotti tipici è dedicata”.

 

La puntata di “Kitchen Impossible” che presenta Abbadia San Salvatore andrà in onda in prossimo marzo: dopo aver raccolto funghi e castagne nei meravigliosi boschi amiatini, Tim Mälzer è andato a curiosare nella cucina de “Il Cantinone” dove, con pazienza e disponibilità, lo chef badengo Alessio Contorni ha messo a disposizione del collega tedesco fornelli e segreti, mostrandogli come preparare due suoi piatti più apprezzati: i tagliolini di castagne con castagne e funghi e il filetto di maiale lardellato ripieno di castagne e funghi porcini.

 

Un modo originale e gustoso per presentare a un pubblico internazionale la tradizione e la bellezza dell’Amiata che, grazie anche a occasioni come questa, arrivano sempre più lontano.

 

 

Sonia Corsi

 

CUCINALIGURIA 2018

Pesto on the Bay a Rapallo

 

Rapallo: “Pesto on the Bay” tra teatro e gastronomia 

Sabato 27 ottobre 2018 a Rapallo, seconda edizione di Pesto on the Bay, l’evento culturale fra gastronomia e teatro che coinvolge i cinque sensi. Con la partecipazione del comico e narratore Marco Rinaldi.

Le storie si possono mangiare, non solo raccontare. Perché se al centro delle storie ci sono i Liguri di ieri e di oggi, con le loro tradizioni e la loro sapienza nel combinare gesti, saperi e sapori dentro e attorno a un mortaio, allora è impossibile stare solo a guardare. Bisogna assolutamente fare, mettere le mani in pasta e poi, a buon diritto, assaggiare. Anche se ci si trova a teatro. Anzi, proprio mentre ci si trova a teatro. Quale teatro? Il Teatro delle Clarisse di Rapallo. Quando? Sabato 27 ottobre 2018 a partire dalle 19.30, in occasione di Pesto on the Bay, l’evento esperienziale dell’Associazione culturale rapallese Siamo Gente di Mare Molto Diversa da un Mare di Gente ideato per coinvolgere, degustare, raccontare e divertire.

Nel portico antistante il teatro e poi sul palco, si alterneranno varie personalità, coordinate dal comico Marco Rinaldi nella doppia veste di presentatore e narratore: esperti di enogastronomia e tradizioni legate all’uso del mortaio, come Virgilio Pronzati e “il Re del Pesto” Roberto Ciccarelli; artisti come Balàzs Berzsenyi, scultore ungherese di nascita ma ligure d’adozione, il quale sbozzerà un mortaio in diretta; alcuni pittori  della Galleria genovese L’Artistica, specializzati in paesaggi liguri; l’archeologo e scrittore Fabrizio Benente, docente presso l’Università di Genova e direttore del Musel di Sestri Levante, con i suoi “Racconti di briganti, preti e birbanti”; Carlo Chendi, uno dei più famosi e prolifici sceneggiatori della Disney Italia, con le sue ricette a fumetti; e Stefania Passaro, l’Olimpionica rapallese di basket appassionata di tutela del territorio.

Proprio Stefania, che nel 2005 ha fondato l’Associazione Siamo Gente di Mare insieme a Roberto Ciccarelli, descrive così l’intento della manifestazione: “Vogliamo far immergere le persone nelle eccellenze del territorio ligure, con un’attenzione speciale alla tutela del nostro mare, alle bellezze paesaggistiche che lo incorniciano, e a quei piccoli, ma importanti gesti quotidiani che ognuno di noi può fare per  rispettarlo e proteggerlo”.

“Una serata dai molti ingredienti “, spiega Roberto Ciccarelli, “sette per la precisione – gastronomia, arte, tradizioni, storia, tutela del territorio, partecipazione attiva e apprendimento – come sette sono gli ingredienti della salsa italiana più famosa al mondo, il pesto per l’appunto”. A questo proposito, in partnership con le biosfere del Nemo’s Garden di Noli, Roberto mostrerà la realizzazione del primo pesto subacqueo al mondo. Durante l’evento, per bambini e adulti sarà possibile imparare ad usare il mortaio, e gustare i veri gnocchi di patate al pesto, i pansoti con la salsa di noci e alcuni dolci tradizionali, il tutto accompagnato da vini del territorio.

L’Associazione culturale Siamo Gente di Mare Molto diversa da un mare di gente ha sede a Rapallo e si occupa di riscoperta, valorizzazione e tutela di arti, mestieri, identità ed eccellenze territoriali.

 Cliccare su:

 http://www.levantenews.it/index.php/2018/10/13/rapallo-pesto-on-the-bay-tra-teatro-e-gastronomia/ 

 

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/siamogentedimare/

Stefania Passaro è giornalista e consulente finanziaria.

Mail : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Roberto Ciccarelli è consulente finanziario e vincitore del maggior numero di gare di pesto al mortaio al mondo.

 
 
Tratto da www.levantenew.it
 

«INCONTRI SAPIDI» A DOMICILIO LA SPECIAL EDITION DI I LOVE OSTRICA CON I VINI DI CUSUMANO

 

Le pregiate ostriche di I love Ostrica, punto di riferimento in Italia per il luxury fish, e i vini di tre delle cinque tenute di Cusumano, uno dei principali produttori siciliani, sono protagonisti di «Incontri Sapidi», la special edition disponibile a domicilio attraverso il sito www.iloveostrica.it.

La special edition «Incontri Sapidi» propone in degustazione tre preziose ostriche abbinate ad altrettanti raffinati vini Cusumano. Le ostriche scelte sono la Princesse de Setúbal, la Prestige Des Mers e la Fine de Claire, tutte selezionate (e nel caso di quest’ultima anche prodotte) da Cédric Roy de Lamaison, ostricoltore da quattro generazioni, tra i più grandi allevatori e selezionatori di ostriche, originario di La Tremblade, una delle capitali ostricole della Nouvelle Aquitaine, nei pressi di Bordeaux. Sono state abbinate dal sommelier di I Love Ostrica Davide Rossetti a tre vini ottenuti da vigneti di proprietà di Cusumano in tre territori: Tenuta Ficuzza, all’interno del bosco di Ficuzza, a 700 metri sul livello del mare, Tenuta di Monte Pietroso, a 500 metri in prossimità del mare, il luogo ideale dove allevare un Grillo complesso ed elegante e Tenuta San Carlo, a Partinico, una zona che ha caratteristiche simili a quelle dove a metà dell’Ottocento si allevava il Moscato Bianco.

 

Da oggi è possibile riproporre nell’intimità della propria casa un aperitivo ispirato all’abbinamento delle tre ostriche selezionate con le etichette Cusumano della special edition «Incontri Sapidi» o immaginare una cena a base di pesce e crudité anche realizzata da uno chef a domicilio o organizzare una festa in una location speciale: tutto questo attraverso il sito www.IloveOstrica.it dove sono in vendita ostriche, frutti di mare, caviale e pescato di altissima qualità, in abbinamento a una selezione di grandi vini italiani e internazionali selezionati personalmente dall’imprenditore bergamasco Luca Nicoli, ideatore di questo innovativo progetto destinato ai privati e alle aziende.

 

La special edition «Incontri Sapidi» prevede:

l’ostrica Prestige d’Irlande, allevata in Irlanda nelle fredde acque oceaniche della baia di Donegal. Apparentemente selvaggia con forme eterogenee, guscio dalle sfumature color ebano, rivela al naso un leggero bouquet salmastro e all’assaggio un’immediata dolcezza, rimandando al perfetto contrasto del caramello al burro salato. Per esaltarne il carattere, è stato scelto “700”, un Brut Metodo Classico di montagna, ottenuto da vigneti che si trovano a 700 metri sul livello del mare sui terreni franco argillosi della Tenuta Ficuzza. Il risultato è uno spumante metodo classico che culla la carnosità della Prestige d’Irlande, preparando la bocca al successivo assaggio.

 

La Prestige des Mers plasmata dalle maree di Utah beach che presenta un guscio bianco levigato dalla spuma oceanica e una struttura della conchiglia che ricorda perle e pizzi. Anche se l’ostrica è di piccole dimensioni, le mani del produttore hanno permesso di sviluppare una profonda culla di madreperla per il suo frutto. All’apertura rivela un aroma di erba cipollina, caratteristico dell’esposizione est della penisola del Cotentin, mentre all’assaggio pervade con una spiccata dolcezza e grande coerenza gusto-olfattiva, regalando infine il sapore di erbe agliate. Molto amata, rivela il meglio di sé in contrapposizione alla sapidità dello Shamaris, un 100% Grillo di collina e al tempo stesso marino, grazie alla tramontana che porta il Mediterraneo tra i filari dei vigneti di Monte Pietroso. La sapidità di questo vino, arricchita dalle brezze marine, completa le note erbacee tipiche delle spiagge di Utah Beach e dona alla dolce e croccante Prestige des Mers una persistenza equilibrata e appagante.

 

La Fine de Claire, allevata nel distretto di Marennes-Oléron,il più importante luogo di produzione di ostriche in Francia. Conosciuta in tutto il mondo, ha un tipico sapore di terroir ottenuto dopo un affinamento di circa quattro settimane nei bacini di argillaalimentati con acqua di mare. Gli ostricoltori della regione, infatti, nel corso dei secoli hanno elevato ad arte l'ostricoltura utilizzando le Claires, ovvero piccoli bacini concavi scavati nell'argilla per affinare le loro ostriche e per far sì che portino a termine la loro crescita. La combinazione di acque dolci e salate e la natura delle sostanze nutritive suscitano le differenze di colore e di sapore tipiche di questa famiglia di ostriche. In abbinamento, il Moscato dello Zucco, un moscato bianco al 100%, che ha origini ottocentesche, quando Henri d’Orléans, duca d’Aumale, lo produceva tra Partinico e Terrasini. Come un frammento d’ambra che custodisce il passato, il Moscato dello Zucco è una vera specialità di cui si producono, nella Tenuta San Carlo, solo pochissime bottiglie numerate. La sua dolcezza doma la sapidità della Fine de Claire, mentre le sfumature di frutta a guscio dell’ostrica ne completano le sue note candite.

Tutte specialità che è possibile degustare anche a domicilio, programmando un ordine attraverso l’e-commerce di I love Ostrica che effettua le consegne da martedì a venerdì, con tre giorni d’anticipo così da garantire sempre la massima freschezza di tutti i prodotti.


Alessandra Perrucchini 

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