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ENOGASTRONOMIA

A VILLA D'ESTE TORNANO LE WINE DINNERS

Da ottobre a dicembre, sei cene speciali in abbinamento ai più pregiati champagne, vini italiani e internazionali . L’estate non è ancora finita, ma a Villa d’Este, iconico Hotel 5 stelle sul Lago di Como, già hanno avuto inizio i preparativi per la stagione invernale. Come nel 2022, l’Hotel resterà aperto fino all’Epifania: un progetto di destagionalizzazione fortemente voluto dalla Proprietà e dalla Direzione per dare voce e valorizzare tutto l’anno un territorio unico al mondo con appuntamenti e iniziative esclusivi che siano di grande attrazione per i clienti italiani, anche locali, e internazionali. In ambito enogastronomico, ottobre, novembre e dicembre saranno nuovamente caratterizzati dalle Wine Dinners, esperienze d’eccellenza e appuntamenti imperdibili, dove icone della produzione vitivinicola incontreranno la raffinatezza dell’alta cucina. 

Una selezione di grandi bottiglie e vecchie annate, studiata dal Wine Manager Alex Bartoli, sarà valorizzata ed esaltata dalle creazioni culinarie del Group Executive Chef Michele Zambanini, che propone una cucina ricercata e raffinata. Dagli champagne Jacques Selosse, Dom Pérignon e Krug, ai rinomati vini piemontesi Gaja, alle migliori etichette di Sassicaia, fino al gotha del vino mondiale  Domaine de la Romanée-Conti, saranno in abbinamento a menù costruiti ad hoc dallo Chef, un omaggio alla grande cucina italiana. Armonia ed eccellenza il fil rouge che lega questi eventi, a partire dall’unicità del contesto di Villa d’Este e del Lago di Como. 

11 OTTOBRE – SELOSSE 

Menù e abbinamento vini:
Capasanta, cavolfiore, nocciola e grue di cacao ~ 

Anselme Selosse è considerato il punto di riferimento per la viticoltura contemporanea nella regione francese dello Champagne, ad Avize. È il portavoce di una nuova interpretazione unica e naturale delle bollicine più famose al mondo. 

Substance s.a.
Tortello di burrata, cima di rapa e calamaretto spillo
Côte Faron s.a.
Rombo, foie gras e sedano rapa
Exquise s.a.
Sfera cremosa alla mandorla con cuore di datteri e caviale di ribes rosso 

24 OTTOBRE - DOM PERIGNON 

Menù e abbinamento vini: 

Vintage 2013
Scampi, ricci di mare, pastinaca
Vintage 2012
Tagliolino al limone, carpaccio di Glacier 51 e caviale Osietra
Vintage 2010
Branzino d’amo, porcini e cicoria
Vintage 2009
Lingotto al caramello con ganache alla mela verde e spuma alla cannella 

Dom Pierre Pérignon, monaco benedettino, sviluppò nel 1668 tecniche rivoluzionarie per la viticoltura e la vinificazione sulla base di regole precise. La sua visione ha rivoluzionato il processo di trasformazione del mosto in vino, strutturando standard per la produzione degli champagne ancora oggi in uso.

Menù e abbinamento vini: 

quelli 'Made in Italy'. 

La cantina Gaja, situata nel centro storico di Barbaresco, comune nella provincia di Cuneo, è una delle preferite di tutti gli appassionati di vino. Per decenni ha rappresentato il meglio della produzione vitivinicola, non solo per i vini piemontesi ma anche per tutti 

Barbaresco 1996
Tartare di fassona, puntarelle e robiola di Roccaverano
Barbaresco 1982
Risotto al tartufo d’Alba
Barbaresco 1978
Filetto di vitello sanato, radicchio, zucca e nocciola Gentile
Barbaresco 1964
Agnolotti ripieni di essenza di nebbiolo con salsa al cioccolato bianco e liquirizia 

22 NOVEMBRE – KRUG 

Sempre riconoscibile. Questo Champagne si distingue per la qualità assoluta e il carattere ben definito. La tradizionale e accurata maturazione in grandi botti di rovere e il contatto prolungato con i lieviti conferiscono al Krug uno stile unico e inconfondibile. 

Menù e abbinamento vini: 

Grande Cuvée 171ème Édition
Ricciola scottata, puntarelle e caco vaniglia
Grande Cuvée 170ème Édition
Tortelli di uova di quaglia, tartufo bianco e spinacino ~
Grande Cuvée 169ème Édition
Piccione, foie gras, verza e castagne
Grande Cuvée 168ème Édition Magnum
Mousse al passion fruit, aspic di caffè e cioccolato, polvere di grue di cacao 

6 DICEMBRE – SASSICAIA 

L'annata 1968 vide il debutto del Sassicaia, un vino coraggioso che, all'epoca, si differenziò dalle classiche procedure di produzione. Il vino prende il nome dal terreno roccioso toscano da cui proviene e, per sua natura, è destinato ad andare lontano. 

Menù e abbinamento vini: 

Sassicaia 2003
Baccalà, polenta e tartufo nero
Sassicaia 2002
Raviolo di cavolo nero, triglia alla livornese
Sassicaia 2000
Maialino nero laccato al miele, anice stellato, vinaigrette alle pere e indivia
Sassicaia 1996
Sigaro al cioccolato con ganache Nyangbo e terra affumicata 

18 DICEMBRE - ROMANEE-CONTI 

Vini selezionati: 

La Tâche 2015, 2017, 2018 Romanée-Saint-Vivant 2015, 2017, 2018 Grands-Échézeaux 2015, 2017, 2018 Montrachet 2015. Tutto ebbe inizio nel 1451 in Borgogna, quando i monaci del convento di S. Vivant decisero di affidare alla famiglia Croonembourg un piccolo vigneto. Nel corso dei secoli diverse proprietà si susseguirono alla guida della cantina. Dal 2008, solo metodi biodinamici sono utilizzati per produrre questo vino straordinario. 

Menù: 

Aragosta, animella, limone, capperi e cavolfiore alla brace  

Tuorlo in olio cottura, soffice di patate e tartufo d’Alba

Plin di bue di Carrù, zucca e tartufo nero pregiato ~
Tajarin al tartufo d’Alba

Quaglia farcita, foie gras e porcini
~
Ghiacciato ai fichi con streusel di nocciola, crema allo zabaione e nuvola di moscato d’Asti 

Per partecipare alle esclusive e ricercate proposte enogastronomiche, è richiesta la prenotazione, dato il numero limitato di etichette disponibili. 

Basterà inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o semplicemente contattare il numero  031 348 400. Villa d’Este

Villa d’Este, che nel 2022 ha festeggiato la sua 150a stagione, è l’iconico albergo 5 stelle lusso situato a Cernobbio, sul Lago di Como, parte di Villa d’Este Hotels, punto di riferimento nell’hôtellerie di lusso internazionale e membro di The Leading Hotels of the World. Il Gruppo comprende inoltre il cinque stelle Villa La Massa, sulle rive dell’Arno, e i due quattro stelle Palace Hotel e Hotel Barchetta Excelsior, nel centro di Como e affacciati sul lago. Considerata una delle più belle espressioni di architettura della metà del Cinquecento, trasformata in hotel nel 1873 e immersa in un parco di 10 ettari, Villa d’Este è simbolo di un lusso senza tempo e di eterna eleganza. Offre 152 camere e suite suddivise tra l’Edificio del Cardinale e il Padiglione della Regina e 4 ville private. Di recente è stata acquisita Villa Belinzaghi, che sarà oggetto di un completo restauro.

Villa d’Este offre tre ristoranti: l’elegante Veranda con una cucina classica-contemporanea con una forte influenza italiana ma con uno sguardo all’internazionalità, il Grill per cene più informali dove i protagonisti indiscussi sono le carni alla griglia e i grandi classici di pesce e il Ristorante Platano, che offre un raffinato percorso eno-gastronomico per un’esperienza esclusiva e di eccellenza culinaria con vini prestigiosi. Il Bar Canova è il luogo dove sorseggiare i migliori cocktails accompagnati da deliziosi snack in un ambiente raffinato e piacevole. Il Sundeck nei mesi estivi, con la sua location adiacente alla piscina galleggiante, è il luogo ideale nei mesi caldi dove consumare un pranzo leggero sorseggiando uno dei cocktail della rinnovata carta. 

L’hotel comprende inoltre il Beauty Center e lo Sporting Club con piscina coperta riscaldata, palestra, sauna, bagno turco, campo squash, golf elettronico, putting green, percorso vita e 8 campi da tennis. La celebre piscina galleggiante sul lago è riscaldata e, poco distante, ve n’è una dedicata ai più piccoli. Amministratore Delegato del Gruppo è Davide Bertilaccio. 

Francesca Pelagotti Cell: +39 366 7062302

PIATTI GOURMET E PREGIATE ANNATE DI TREBBIANO D’ABRUZZO PER RENDERE OMAGGIO A EDOARDO VALENTINI

 

 

Il 21 giugno ad ALTO, al fine dining di Fiorano Modenese (MO), serata dedicata al mito dell’enologia italiana. Un vino bianco fresco, appagante, rustico ma insieme elegante, dal profumo floreale e di aromi fruttati. Valentini Trebbiano d’Abruzzo sarà il protagonista il 21 giugno della cena  organizzata da ALTO, rooftop restaurant di Fiorano Modenese (MO), e dedicata a Edoardo Valentini, il grande produttore italiano che ha saputo portare nel Gotha della viticoltura mondiale i vini abruzzesi Trebbiano, Montepulciano e Cerasuolo. Il ristorante dell’Executive Spa Hotel (il ristorante è stato inserito nella selezione 2023 della Guida Michelin) propone una serata dove prestigiose etichette di vini si sposano con i creativi piatti dell’executive chef Mattia Trabetti. Questa volta i piatti gourmet saranno accompagnati da calici d’annata Trebbiano d’Abruzzo Valentini. Il menu è creato in esclusiva per la serata. Come entrée “Zucchina, piselli e cocco”, abbinata ad un Valentini Trebbiano d’Abruzzo 2018, a seguire profumo di mare con “Capasanta, camone e alga kombu” e un calice di Valentini Trebbiano d’Abruzzo 2017. Come primo “Agnello, riso e peperoni”, un abbinamento esaltato da Valentini Trebbiano d’Abruzzo annata 2015; i “Bottoni liquidi di erbe, zafferano e ricotta salata di pecora” saranno invece accostati ad un Trebbiano d’Abruzzo 2011 sempre di Valentini che propone invece un Cerasuolo d’Abruzzo 2018 per “Wagyu, melanzana e fava tonka”. E per chiudere un dolce finale “Albicocca, arachidi e liquirizia”.

Il costo della cena il cui inizio è fissato per le ore 20 è di 280 euro vini inclusi Prenotazione obbligatoria: tel. 0536 1753281, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

Per informazioni: Executive Spa Hotel

Via Circondariale San Francesco 2, 41042 Fiorano Modenese (MO)

Tel. 0536 832010

E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  

Sito web: https://executivespahotel.com

 

LA MAISON RUINART VI INVITA A VIVERE UNA NUOVA ESPERIENZA FOOD FOR ART


 

Valpolicella, una stella Michelin dal 2021, ha creato un menu  che valorizza i piccoli locali e il territorio veneto, accompagnato da un percorso enologico che prevede alcune delle più prestigiose Cuvée della Maison.

 

Una nuova esperienza Food For Art, creata dalla fusione tra arte e gastronomia, due forme di espressione creativa che hanno in comune la ricerca di emozioni.

Food For Art

Menu creato dallo Chef Mattia Bianchi

4 portate in abbinamento agli champagne Ruinart

€ 200,00

 

Fino a metà luglio

Prenotazioni +39 045 685 55 55 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Verdiana Radaelli

 

 

LA SYRAH DI CORTONA A FIRENZE, EVENTO DI DEGUSTAZIONE CON 4 CANTINE

 

Giovedì 4 Maggio dalle ore 19.00 presso l’AC Hotel di Firenze si svolgerà un evento di degustazione guidata di quattro etichette di Cortona DOC Syrah, presenti alla serata i rappresentanti delle quattro cantine del territorio cortonese: Azienda Agricola Pasini Roberta/Le Fontanelle, Cantina Canaio, Colle Acacia e Fabrizio Dionisio. La Syrah di Cortona arriva a Firenze, in un evento di degustazione organizzato presso l’AC Hotel di Firenze e che vedrà presenti quattro cantine protagoniste del territorio cortonese: Azienda Agricola Pasini Roberta/Le Fontanelle, Cantina Canaio, Colle Acacia e Fabrizio Dionisio.

L’evento ideato e organizzato da Sara Cintelli e Milko Chilleri in collaborazione con l’associazione VinoPeople, permetterà a tutti i partecipanti (posti in prevendita su Eventbrite), di scoprire e approfondire la denominazione Cortona DOC e le caratteristiche del vitigno Syrah uno dei più coltivati nel territorio della Cortona.

La degustazione guidata sarà incentrata sulla tipologia Cortona DOC Syrah, con le quattro cantine partecipanti che avranno in degustazione le loro ultime annate in commercio: Azienda Agricola Pasini Roberta /Le Fontanelle - Di Ego Cortona Doc Syrah 2018, Cantina Canaio - Villa Passerini 2020 - Colle Acacia, Cortona Syrah 2020 - Fabrizio Dionisio, Il Castagno 2019. Terminata la degustazione seguirà una cena a passaggio presso il ristorante dell’AC Hotel, durante la quale si potranno assaggiare altre tipologie di vini delle quattro aziende partecipanti.

 

Il Syrah è oggi un vitigno coltivato in tutto il mondo, originariamente sembra provenire dalla città di Shiraz in Persia, tra il 120 e 100 a.C arriva in Francia dove i romani impiantano i primi vigneti sui terrazzamenti della collina di Hermitage nella Valle del Rodano Settentrionale. Le prime testimonianze della Syrah in Italia risalgono al 1828, la sua maggiore diffusione era in Toscana, dove veniva usato soprattutto per migliorare il Chianti, i vini Syrah sono ricchi di note fruttate di ribes nero, mora e prugna, con a volte toni fumé su di un fondo speziato e misurata tannicità.

 

Per quanto riguarda l’arrivo del vitigno Syrah presso la Toscana si pensa che uno dei primi a portarla sia stato il Conte di Montecarlo di Lucca, nei primi del Novecento, di ritorno da un viaggio in Francia. La produzione di Syrah a Cortona ha una storia recente, nel 1967 la cantina Tenimenti d’Alessandro inizia la sperimentazione su nuovi vitigni di Syrah. Successivamente grazie alla consulenza di Attilio Scienza, si avvia una nuova ricerca impiantando diversi cloni di Syrah provenienti dalla Valle del Rodano al fine di identificare quello più adatto al microclima cortonese. La Cortona Doc è la denominazione che rappresenta i vini prodotti nel territorio comunale di questa splendida città della Toscana, che rappresenta nel panorama vitivinicolo italiano e internazionale, una delle più apprezzate espressioni vitivinicole a livello nazionale.

Ore 19:00/20:15 | Serata condotta da Sara Cintelli, The WineLinker e Milko Chilleri, RossoRubino.tv con degustazione seduta delle 4 referenze ed in presenza dei produttori partecipanti. Servizio Sommelier FISAR e presentazione di ogni azienda e vino a cura di ciascun produttore, in una sala riservata.

Il programma della serata:

Ore 20:30 | Cena a passaggio con pietanze finger food presso il ristorante dell’AC Hotel con menù che comprende portate pensate per valorizzare la Syrah e, durante la cena, ogni produttore porterà in degustazione altre tipologie di vino, per una maggiore diffusione della propria produzione tra gli ospiti della cena.

Ore 23.00 | Termine evento

Il menù della serata:

 

Pappa al pomodoro

Pecorino con miele e pinoli

Crocchette di patate con salsa piccante

Arancini di riso

Polpette di melanzane croccanti

Involtini di pasta fillo con verdure e mazzancolle

Crostino di salsiccia e stracchino

Crostini di fegatino

Tortello al sugo toscano con porcini

Perle di milanesine di pollo con fonduta di grana

Finger food di macedonia con fragole

Finger food di tiramisù

Acqua e caffè

Vini in degustazione:

Azienda Agricola Pasini Roberta -Le Fontanelle | Di Ego Cortona Doc Syrah 2018

Cantina Canaio | Villa Passerini 2020

Colle Acacia | Cortona Syrah 2020

Fabrizio Dionisio | Il Castagno 2019

Nel corso della cena saranno in degustazione altre tipologie di vini delle quattro aziende partecipanti, sia bianchi che rosati che rossi.

L’evento in collaborazione con Fisar Firenze e l’azienda Bartolacci Design di Rosano Firenze, è in prevendita su Eventbrite.

 

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AL VIA GLI ATTESI APPUNTAMENTI “A CIELO APERTO” FIRMATI ALBINO ARMANI VITICOLTORI DAL 1607

 

 

La stagione degli eventi estivi della cantina si riapre con l’ormai tradizionale show cooking inaugurale a cura della Trattoria Caprini di Torbe di Negrar (Verona)

 

Giovedì 15 giugno 2023

A partire dalle ore 19.00

Località Camporal, 37020 Marano di Valpolicella (VR)

 

Formula che vince non si cambia. Forte degli apprezzamenti e del grande successo riscontrati negli anni passati, Albino Armani - Viticoltori dal 1607 torna a proporre anche per la stagione estiva 2023 il format degli appuntamenti “a cielo aperto”. A confermare una collaborazione ormai collaudata, l’evento inaugurale – in programma giovedì 15 giugno alle ore 19.00 presso la tenuta di Marano di Valpolicella – ospiterà lo show-cooking condotto da Davide della Trattoria Caprini di Torbe di Negrar (Verona).

 

Dopo una visita in cantina, gli ospiti saranno guidati attraverso una coinvolgente degustazione che vedrà protagoniste le celebri sfoglie tirate a mano live dallo chef in abbinamento a cinque vini firmati Albino Armani selezionati per esaltare i sapori dei piatti preparati: dal Prosecco Rosè DOC extra dry 2021 al Sauvignon Campo Napoleone Tre Venezie IGT 2022, dal Valpolicella Classico Superiore Egle 2021 al Valpolicella Ripasso Classico Superiore 2020, per arrivare al Moscato Spumante VSAQ in accompagnamento al dessert.

 

Il secondo appuntamento della stagione, previsto per giovedì 29 giugno, sarà invece realizzato con la partecipazione di Toni di Gusto, nota gastronomia di San Pietro in Cariano (Valpolicella) che lavora le carni con una tecnica speciale di affumicatura.

 

Le esperienze enogastronomiche proposte da Albino Armani sono rese ancora più suggestive dalla meravigliosa terrazza della Tenuta di Marano che fa da cornice agli eventi, da cui i visitatori possono godere di una vista mozzafiato sulla vallata sottostante. Ci troviamo infatti sulle colline più alte della Valpolicella: qui si parla di ripidi terrazzamenti che impongono vendemmie manuali e selezionate dovute ai dislivelli, per consentire una corretta maturazione di tutti i grappoli, e di vecchie vigne allevate a pergola veronese e adagiate sulle marogne (i tipici muri a secco), che occupano l’ultima e più alta fascia di terra coltivabile della Valpolicella Classica, subito prima del limite estremo della montagna.

 

Il pubblico potrà registrarsi agli eventi direttamente nell’area Hospitality del sito albinoarmani.com.

 

Per maggiori informazioni al pubblico e dettagli sugli eventi scrivere a:

Francesco Santoro, Hospitality Manager Albino Armani 1607

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | Cell. +39 3476445101

 

Albino Armani – Tenuta in Valpolicella Classica

La Tenuta Albino Armani di Marano si trova sulle colline più alte della Valpolicella, dove vigneti situati a 500 m slm occupano l’ultima fascia di terra coltivabile prima del limite estremo della montagna. Una produzione di Valpolicella “d’altura”, quella storica – con la composizione varietale ricchissima di uve autoctone Corvina, Corvinone e Rondinella – che negli ultimi decenni la tradizione ha portato in bassa valle spinta dalla richiesta di mercato, ma che in origine appartiene a queste altitudini. I valpolicella di Albino Armani riportano quindi in auge l’origine collinare dei vini del territorio. Qui nella tenuta di Marano l’uomo rispetta il lento e impegnativo rito della coltivazione e della lavorazione, seguendo l’insegnamento della tradizione. L’appassimento delle uve avviene nel fruttaio di Camporal, nell’alta collina di Marano. www.albinoarmani.com

 

Valentina Fraccascia,

L’AGRICUOCO OSPITA I CERRI

 

“Fare rete”: se pensate che sia uno slogan privo di senso perchè non si è in grado di dargli un senso, siete sulla strada giusta. A invertire questa tendenza ci prova, in modo concreto, l'Agricuoco che, sotto l'egida di Emanuele Revello, non è solo il nome di un ristorante dell'entroterra di Levante, a San Bartolomeo della Ginestra, ma un progetto legato alla realizzazione di piatti semplici in grado di esaltare il gusto e l'olfatto con attenzione ai valori nutrizionali. Primizie stagionali e filiera corta: se non vogliono essere solo parole alla moda è necessario che, a sostegno, ci sia uno sforzo a supporto del pensiero.

Per arrivare a questo c'è bisogno di impegno costante sottolineato dalle parole del “Agricuoco” stesso <<Collaboro con piccoli e piccolissimi produttori locali dell'entroterra, per dare loro visibilità, nel mio piccolo, provo a sostenerli fisicamente comprando da loro quello che posso al prezzo migliore per il contadino\allevatore>>.

Ma ci sono delle regole ben precise da rispettare << Devo poter entrare in azienda e vedere come lavorano, devono essere aziende di nicchia,  devono valorizzare il territorio,  magari perchè stanno in zona impervia o che altrimenti sarebbe abbandonata. Inoltre devono favorire il  ripopolamento degli entroterra a sostegno dell' economia rurale. Ovviamente devono lavorare in qualità , nei limiti delle possibilità economiche. Infine, ultimo ma non meno importante, il fatto che il prodotto debba essere buono>>.

Per questo motivo l'Agricuoco organizza una  serie di appuntamenti il venerdì a partire dal 24 marzo, promuovendo incontri di alto livello proprio secondo queste imprescindibili linee di comportamento. Si parte venerdì 24 marzo con un grande evento dove “L'Agricuoco incontra il Vignaiolo”.

Ospite della serata I Cerri della Val di Vara, siaMo nello spezzino, con le loro proposte.

Il menù della serata prevede:

Gattafin

Flan di zucca e fonduta

Plin alla maniera dell'agricuoco

Rollatina di coniglio

Guanciale e bietolina

Crema di fagioli nostrani e i croccanti

Meringata all'uva fragola

 

RISTORANTE AGRICUOCO , VIA MONSIGNOR VATTUONE 105 –

S. LEVANTE - 3518556126 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  

Friuli Venezia Giulia LOVES Milano

 

Tutto esaurito lunedì 15 maggio a Palazzo Castiglioni, Milano per celebrare le eccellenze del Friuli Venezia Giulia. Oltre 300 partecipanti tra giornalisti, buyers e operatori del settore presenti alla serata di tasting e di scoperta culturale che ha coinvolto ben 38 maestri del gusto del Friuli Venezia Giulia 8 ristoranti, 19 vignaioli e distillatori e 11 artigiani del gusto.

In una sala gremita, Walter Filiputti Presidente di Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori, Giovanni Da Pozzo Presidente della Camera di Commercio di Pordenone Udine, Edy Morandini Consigliere Regione Friuli Venezia Giulia e Carlo Sangalli Presidente di Confcommercio Imprese per l'Italia e della Camera di Commercio di Milano, Monza-Brianza e Lodi, hanno inaugurato l’evento organizzato dal Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori in collaborazione con PromoTurismoFVG e la Camera di Commercio Pordenone-Udine, con una conferenza stampa memorabile. Cuore, passione, visione a lungo termine e un’immensa cultura, quella del territorio e delle sue maestranze che permette di abbracciare ogni situazione e portarla avanti.

Ad aprire il simposio è stato Carlo Sangalli, che in qualità di padrone di casa ha dato il benvenuto a tutti i presenti dichiarando che Milano è il luogo perfetto dove presentare il buono e il meglio del Friuli Venezia Giulia. Giovanni Da Pozzo nel suo intervento ha parlato della ricchezza di questa regione di confine, “si tratta di una contaminazione che ha propiziato che la storia della nostra gastronomia si intrecciasse con la storia di altre popolazioni, rappresentata questa sera da 8 ristoranti, ambasciatori della nostra regione e rappresentati delle nostre eccellenze” ha spiegato il Presidente della Camera di Commercio di Pordenone Udine.

Edy Morandini prosegue: “La Regione Friuli Venezia Giulia vuole continuare a puntare sul binomio turismo enogastronomia e farlo attraverso la qualità. Io posso confermare che la nostra consulta regionale negli ultimi 5 anni ha investito molto sia in infrastrutture per l’accoglienza turistica che per la promozione; è un cardine per noi”

Walter Filiputti: “Lo spirito dei partecipanti del consorzio è la capacità di mettersi insieme. Allargando la prospettiva, Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori ha promosso la cultura di fare squadra nel territorio, che abbiamo sempre contribuito a promuovere. Un caso virtuoso, che è stato anche studiato dall’Università Bocconi, che ci ha inserito come case history nell’International Master in Management Food and Beverage. Tutte le aziende che fanno parte del gruppo, siamo quasi di 70 in questo momento, hanno un unico comune denominatore: la ricerca della qualità. Non solo la qualità percepita ma anche la qualità etica e della sostenibilità, valori oggi imprescindibili. Questo progetto lo abbiamo iniziato 23 anni fa e siamo in continua evoluzione. Quando tra il 2000 e il 2001 il ruolo del ristorante aveva un ruolo molto limitato, noi nell’angolo del nord est intuimmo che le potenzialità del ristorante andassero ben oltre il fare cucina e da allora siamo impegnati con passione e convinzione allo sviluppo dell’identità enogastronomica attraverso il lavoro quotidiano dei nostri chef ed eventi importanti, come quello di questa sera. Un domani vorremmo creare una piccola Academy per il personale di sala mettendo a disposizione la nostra esperienza per allevare questi ragazzi con la collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia e di PromoTurismoFVG.”

Il Friuli Venezia Giulia ha mille anime, che si intrecciano in un singolare melting pot di sapori fra tradizione e creatività innovativa, che fa di questa terra del Nord Est uno dei più singolari e stimolanti laboratori gastronomici d’Italia.

Portabandiera dell’eccellenza dell’enogastronomia regionale sono le aziende top-quality di Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori che lunedì 15 maggio, nella Sala Orlando dello splendido Palazzo Castiglione, hanno presentato al pubblico Horeca meneghino il meglio che offre questa splendida terra di confine: un vero e proprio viaggio che ha visto protagonisti in rappresentanza del consorzio 8 ristoranti tra i migliori della regione che hanno cucinato in diretta per il pubblico invitato, affiancati da 19 vignaioli e distillatori delle più blasonate aziende vitivinicole regionali e da 11 artigiani del gusto.

 

Andrea Lopez

VINO E GORGONZOLA DOP “PALZOLA” ABBINAMENTO DOC

 La panoramica terrazza del ristorante La Reserve 

 

Il ristorante La Reserve a Bordighera, venerdì 31 marzo dalle 20, avrà il privilegio di organizzare un’organolettica degustazione di prelibati e inediti piatti gourmet a base di gorgonzola DOP “Palzola” accostati a vini pregiati, ovviamente tutti rigorosamente selezionati da Piero Sattanino, campione del mondo dei sommeliers Asi e vincitore del II concorso internazionale. 

Il protagonista della serata sarà il gorgonzola, un formaggio formato da pochi ma indispensabili ingredienti: latte, caglio e sale, come tutti i formaggi, con l’aggiunta però di muffe nobili e fermenti selezionati. Una base semplice e disarmante a cui si aggiungono tuttavia due fondamentali componenti: l’esperienza del casaro, che ha in testa grammature e percentuali, e dello stagionature che gestisce i tempi ma anche le coccole di tutti nella filiera, sia degli uomini che posano le cagliate sia di coloro che girano, spazzolano e spostano tutte le forme, senza dimenticare il rispetto del lavoro che la ditta Palzola predilige per una ricetta ormai millenaria. 

Il gorgonzola si ricava dal latte vaccinato intero pastorizzato, a cui vengono aggiunti un latte fermentato e spore di penicilli, si tratta di muffe che si nutrono all’interno della forma. Il latte preparato viene poi riscaldato alla temperatura di circa 30˚ , dopo l’aggiunta del caglio, e così coagula in circa mezz’ora. Dopo un riposo di 10 minuti, si continua fino ad ottenere glomeruli della grandezza di una noce. La cagliata viene raccolta in teli e poi viene spurgato il siero in eccesso su tavoli inclinati per circa 20 minuti, che passa nelle fascere, in quantità di 14-15 kg per forma, che viene lasciata ancora a spurgare per 24 ore, durante le quali si procede a vari rivoltamenti a intervalli sempre più lunghi. A questo punto su entrambe le facce viene posta la marchiatura d’origine del formaggio. Le forme, ancora costrette nelle fascere, vengono spostate nel locale di stufatura dove, dopo poche ore, si procede alla salatura che viene effettuata a secco. Dopo 3-4 giorni a 22-24˚  la forma viene avviata alla stagionatura che avviene a temperatura di frigorifero. Le forme in maturazione sono sottoposte a diversi rivoltamenti e puliture e, dopo 15 giorni, alla foratura. Grossi aghi metallici penetrano la forma prima da una faccia per 10 giorni e poi dall’altra faccia per altrettanti giorni. L’aria che penetra nei fori permette alle colture di Penicillium, già innestate nella caglia, di svilupparsi dando origine alle venature blu-verdi che rendono il formaggio inconfondibile sia per l’aspetto che per il sapore. Dopo almeno 60 giorni il prodotto è pronto, ma dopo 90 si raggiunge l’eccellenza del gusto. L’erborinato “Palzola” ai fermenti naturali risulterà così praticamente insuperabile. 

Chi desidera partecipare all’esperienza organolettica può prenotare chiamando il ristorante La Reserve, la più bella terrazza sul mare a Capo Sant’Ampelio, allo 0184 261322 o mandando una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Menu (€ 50)

Bocconcino di Arista e Gorgonzola Dolce

Dattero Farcito e Gorgonzola Piccante

Ostrica Fritta e Gorgonzola Dolce

Barbajuai di Gorgonzola “Mascarponata” e Zucca

 

Horatio Marsala Superiore SOM Ambra Secco, 

Cantine Pellegrino 2011

 

Plin di Gorgonzola Dolce

Salsa ai fichi e Foie Gras Scottato

 

Piemonte Viognier La Casala, Livio Soria 2021

 

Triglia Croccante

Nocciole, Gorgonzola Piccante e Sedano Rapa

 

Alba Reo Rosé da uve Ciliegiolo e Syrah, Calvini 2022

 

“3 Gorgonzola” 

Mostarda di Frutta Lazzaris

 

Marsala Vergine Soleras, Cantine Pellegrino s.a.

 

Pera Martin Sec al Gorgonzola

 Riduzione al Brachetto d’Acqui

 

Brachetto d’Acqui, Valle Erre s.a.

 

Caffè Espresso

 

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