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Eventi culturali

NOTTE BIANCA DELL'ACCADEMIA DI FRANCIA A ROMA

Notte Bianca 2021 a Villa Medici

Presto, la notte

 

Giovedì 4 novembre 2021 dalle 19.00 a mezzanotte

Ingresso libero

 

Curatore: Saverio Verini

 

Con i borsisti 2021-2022 di Villa Medici:

Kaouther Adimi (scrittrice); Ivàn Argote (artista visivo e regista); Charlie Aubry (artista visivo e musicista); Théodora Barat (artista visiva); Samir Boumediene (dottore in storia); Nidhal Chamekh (artista visivo); Aude Fourel (cineasta); Marta Gentilucci (compositrice); Noémie Goddard (architetta d'interni); Evangelia Kranioti (artista visiva); Marielle Macé (scrittrice); Benoît Maire (artista visivo); Hèctor Parra Esteve (compositore); Julie Pellegrin (critica e curatrice); Mathieu Peyroulet Ghilini (designer); Guy Regis Jr. (scrittore e regista teatrale).

© M3 Studio

Torna a distanza di due anni la Notte Bianca dell’Accademia di Francia a Roma. In programma giovedì 4 novembre, l’iniziativa è il primo momento di incontro tra la città di Roma e i borsisti in residenza a Villa Medici fino all’estate 2022.

 

La Notte Bianca vede la partecipazione dei sedici pensionnaires (borsisti) attualmente ospiti all’Accademia: artisti visivi, storici dell’arte, compositori, scrittori, architetti, designer, videomaker sono i protagonisti di questo momento dedicato alla creazione contemporanea. Gli interventi dei borsisti, disseminati in diversi punti della Villa, costituiranno un saggio delle loro ricerche individuali e multidisciplinari.

 

Le proposte dei pensionnaires prenderanno forma attraverso opere d’arte visiva, performance, videoproiezioni, installazioni, interventi sonori, conferenze, creando un percorso dinamico che toccherà il giardino e l’edificio principale della Villa, ma anche ambienti solitamente non accessibili al pubblico. Da questo punto di vista, la Notte Bianca rappresenta un’occasione unica di visita alla Villa, in una condizione – di notte, e con i contributi dei borsisti – densa di suggestioni.

 

Gli interventi dei pensionnaires illumineranno letteralmente gli ambienti della Villa: ampio spazio dunque alle videoproiezioni, così come a performance dal vivo, che porranno l’accento sul carattere effimero e momentaneo dell’iniziativa.

 

La Notte Bianca si segnala anche per la sua dimensione laboratoriale: non una vera mostra e nemmeno un tradizionale “studi aperti” (open studio), ma una serata in cui i borsisti avranno l’opportunità di presentarsi a Roma e al suo pubblico, di esplorare e prendere confidenza con gli spazi della Villa, manifestando attitudini e approcci.

 

Il titolo di questa edizione – Presto, la notte – da una parte fa riferimento al contesto in cui l’iniziativa ha luogo, tra il crepuscolo e le prime ore della notte; e, dall’altra, può essere interpretata come un’esortazione, un incitamento affinché la notte si manifesti in fretta, con tutto il carico di suggestioni e ispirazioni che porta con sé. Una condizione, quella della notte, sospesa tra oscurità e illuminazione, solitudine e condivisione, quiete e agitazione; l’evento di Villa Medici vuol essere un invito a riappropriarsi delle ore estreme della giornata, a margine di un periodo nel quale il nostro rapporto con esse è stato messo in discussione nei periodi di confinamento e coprifuoco.

© AFR

© Daniele Molajoli

Curatore di questo percorso è Saverio Verini. La Notte Bianca costituisce la prima tappa di un percorso lungo un anno, che vedrà Verini affiancare i borsisti fino alla mostra di fine residenza, in programma nell’estate del 2022.

Saverio Verini è curatore di mostre ed eventi di arte contemporanea. Ha collaborato con istituzioni quali Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Istituto Italiano di Cultura di Parigi, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, MACRO, American Academy in Rome, Civitella Ranieri Foundation, la fiera ArtVerona. Attualmente si occupa del coordinamento mostre della Fondazione Memmo di Roma. Collabora con la rivista Artribune e scrive testi critici in occasione di mostre personali e collettive presso musei, gallerie private e altri spazi espositivi. Nel 2018 ha pubblicato per PostmediaBooks la monografia Roberto Fassone. Quasi tutti i racconti.

 
Testo alternativo

A proposito dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici

 

Fondata nel 1666 da Luigi XIV, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è un’istituzione culturale francese avente sede dal 1803 a Villa Medici, villa del XVI secolo circondata da un parco di sette ettari e situata sulla collina del Pincio, nel cuore di Roma.

 

Ente pubblico dipendente dal ministero della Cultura francese, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici svolge tre missioni complementari: ospitare artisti e artiste, creatori e creatrici, storici e storiche dell’arte di alto livello in residenza annuale o per soggiorni più brevi; realizzare un programma culturale ed artistico che interessa tutti i campi dell’arte e della creazione e che si rivolge ad un vasto pubblico; conservare, restaurare, studiare e far conoscere al pubblico il proprio patrimonio architettonico e paesaggistico e le proprie collezioni.

 

L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è diretta da Sam Stourdzé.

L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici ringrazia i suoi sponsor e partner:

 

Sponsor principale 
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Sponsor e partner
ACADÉMIE DES BEAUX-ARTS, FONDATION LOUIS ROEDERER, FONDATION JEAN-LUC LAGARDÈRE, FONDS DE DOTATION ÉLYSÉES MONCEAU, GROUPAMA

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Accademia di Francia a Roma — Villa Medici

Viale della Trinità dei Monti, 1 - Roma

Infoline: +39 06 67611

Sito web ufficiale: villamedici.it

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ECCELLENZA AL FEMMINILE 2021

           

 

 

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ESPOSIZIONE DI NATACHA LESUEUR

Come un cane ballerino

Esposizione di Natacha Lesueur

 

13 ottobre 2021 – 9 gennaio 2022

 

Curatore: Christian Bernard

L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è lieta di presentare questo autunno la mostra Come un cane ballerino che rende omaggio al lavoro svolto per quasi 30 anni dall'artista ed ex borsista di Villa Medici Natacha Lesueur (promozione 2002-2003).

 

L’opera di Natacha Lesueur è essenzialmente fotografica. I suoi interessi artistici si articolano intorno al corpo, all’apparenza, all’aspetto e all’intima relazione tra il corpo e la sua interiorità. Attraverso una serie di immagini costruite come quadri, il corpo è sottoposto a diversi trattamenti che rilevano al tempo stesso la costrizione, la messa in scena e la maschera. 

 

Curata da Christian Bernard, la mostra si sviluppa in forma di narrazione visiva e tematica che riunisce più di 80 opere dell’artista, sia storiche che inedite, offrendo uno sguardo intimo sul suo lavoro intorno all'immagine e ai suoi intenti plastici e politici.

 

La dimensione ironica del titolo preso in prestito dal libro di Virginia Woolf Una stanza tutta per sé esprime a pieno la sua consapevolezza di donna artista e dà il tono di un’esposizione dove l'incongruo e lo stravagante sono trattati con la massima serietà.

 

Dai primi lavori storici (1993-1998), alla recentissima serie delle fate-spose (Les humeurs des fées, 2020-21), passando per le opere dedicate all’attrice brasiliana Carmen Miranda, figura leggendaria del cinema hollywoodiano degli anni 40, le rappresentazioni del femminile abitano la mostra, spesso inquietanti, sempre ambigue. Attraverso interventi sui marcatori d'identità distintivi, buste di capelli e abbigliamento, veicoli e simboli delle mascherate della femminilità, attraverso l'esplorazione di ruoli attribuiti e modelli normativi - sposa, madre, principessa, attrice, ballerina, ecc. - attraverso la sovversione delle imposizioni alla bellezza, alla giovinezza o alla magrezza, Natacha Lesueur cerca di rivelare, non senza umorismo, le manifestazioni dell'espressione di una costrizione sociale e culturale. Acconciature soffocanti, capelli accessoriati, make-up XXL e posticce di cibo sono tutti enigmi ricorrenti nei quadri-narrativi esposti a Villa Medici.

 

Come un cane ballerino oltrepassa inoltre i confini del mezzo fotografico per esplorare altri aspetti della produzione artistica di Natacha Lesueur: sculture-fontane in ceramica, vasi in terracotta, disegni e opere video scandiscono la mostra, in dialogo con le serie fotografiche, come un modo di interrogare l’esperienza dell’immagine e la fissità delle forme.

 

Figure enigmatiche di fate e spose o familiari ritratti femminili che si espongono allo sguardo e allo stesso tempo lo eludono: la mostra Come un cane ballerino offre una genealogia femminile personale e culturale dell’artista, "un lavoro multiplo, che si sviluppa in un percorso scandito dai suoi singolari usi dello strano e dell’ambiguo", per riprendere le parole del curatore Christian Bernard.

 

 

*In Una stanza tutta per sé, Virginia Woolf cita Nick Greene e Samuel Johnson, che dicono di una donna che recita, predica, compone, insomma che si impegna in qualsiasi attività intellettuale, che ricorda loro un cane che balla: "il risultato non è conclusivo, ma ci si sorprende che esista".

CATALOGO

Come un cane ballerino 
A cura di Christian Bernard, Walden n (2021)
30 euro
ISBN: 978-2-9575515-3-8
Testi di Christian Bernard e Sam Stourdzé
Edizione trilingue (francese / italiano / inglese)
176 pagine (ill.)

Con il sostegno della Galleria Eva Vautier e House Of Chappaz

In vendita a Villa Medici e online

 

 

Natacha Lesueur (nata nel 1971 a Cannes) si forma a Villa Arson a Nizza prima di presentare la sua prima mostra personale nel 1996. Vincitrice del premio Ricard nel 2000 e borsista all’Accademia di Francia a Roma - Villa Medici nel 2002-2003, Natacha Lesueur ha esposto in molti Paesi d’Europa, negli Stati Uniti, in Corea e in Cina. Nel 2011 il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea (MAMCO) di Ginevra ha pubblicato un volume monografico del suo lavoro. Vive e lavora a Parigi.

foto: © N. Lesueur

 

Christian Bernard (nato nel 1950 a Strasburgo) è curatore di mostre. Dopo aver insegnato letteratura e filosofia in Alsazia, è entrato al Ministero della Cultura come consigliere artistico alla Direzione regionale degli affari culturali di Lione (1982-1985). Ha poi diretto Villa Arson a Nizza (1986-1994) prima di concepire e dirigere il Museo d'arte moderna e contemporanea di Ginevra (1991-2015). È stato direttore artistico del festival d’arte contemporanea Printemps de septembre di Tolosa nel 2008, 2009, 2016, 2018 e 2021

foto: © I. Kalkkinnen

 
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A proposito dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici

 

Fondata nel 1666 da Luigi XIV, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è un’istituzione culturale francese avente sede dal 1803 a Villa Medici, villa del XVI secolo circondata da un parco di sette ettari e situata sulla collina del Pincio, nel cuore di Roma.

 

Ente pubblico dipendente dal ministero della Cultura francese, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici svolge tre missioni complementari: ospitare artisti e artiste, creatori e creatrici, storici e storiche dell’arte di alto livello in residenza annuale o per soggiorni più brevi; realizzare un programma culturale ed artistico che interessa tutti i campi dell’arte e della creazione e che si rivolge ad un vasto pubblico; conservare, restaurare, studiare e far conoscere al pubblico il proprio patrimonio architettonico e paesaggistico e le proprie collezioni.

 

L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è diretta da Sam Stourdzé.

L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici ringrazia i suoi sponsor e partner:

 

Sponsor principale 
AMUNDI

Sponsor e partner
ACADÉMIE DES BEAUX-ARTS, FONDATION LOUIS ROEDERER  
GROUPAMA, SOFITEL, AIR FRANCE, CULINARIES, CLUB CRIOLLO, VALRHONA, FABRIZIO FIORANI

Media partner
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Con il sostegno di VILLA ARSON per la produzione dei vasi presentati nella mostra.

Accademia di Francia a Roma — Villa Medici

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Ufficio stampa per la Francia e l’estero

Babel Communication, Isabelle Baragan
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T. +33 06 71 65 32 36

KUM! FESTIVAL

Da venerdì 15 a domenica 17 ottobre si tiene, alla Mole Vanvitelliana di Ancona, l’edizione 2021 di KUM! Festival (www.kumfestival.it), la manifestazione dedicata alla cura e alle sue diverse pratiche, con la direzione scientifica dello psicoanalista Massimo Recalcati e il coordinamento scientifico del filosofo Federico Leoni.

 

Come ripartire. Cantieri è il titolo di quest’edizione speciale, che ha l’obiettivo di interpretare con fiducia e reinventare creativamente il tema della ripartenza dopo il trauma causato dalla pandemia, nel tentativo di fornire risposte concrete alle questioni che quest’ultima ha sollevato. 47 relatori tra filosofi e teologi, psichiatri e psicoanalisti, economisti e politici, sociologi e antropologi, scrittori e artisti in 30 incontri tra lectio, dialoghi e conversazioni, si confrontano in veri e propri Cantieri, affrontando il tema dell’edizione da più punti di vista. Non mancano in programma gli eventi speciali tra arte, filosofia, cucina e presentazioni di volumi della collana del festival edita da Melangolo.

 

Sabato 16 ottobre alle 15.30 gli chef Simone Salvini e Pietro Leemann interverranno nel panel Ripensare il cibo, evento speciale a cura del marchio biologico Alce Nero, partner del festival. Intervistati dal professionista di relazioni pubbliche e marketing territoriale Angelo Serri, i due maestri della cucina vegetale dialogheranno tra loro sul tema del cibo, riconoscendo che quello che fa bene alle persone fa bene anche al Pianeta.

  

Simone Salvini è tra i grandi maestri italiani della cucina vegetariana e vegana. Gli studi di ayurvedica e di psicologia lo aiutano a sviluppare sensibilità e spiritualità profonde, aspetto che si ricette nel suo stile culinario.

Tra le sue collaborazioni: il Joia di Pietro Leemann a Milano, per cui è stato Capo Chef, l’Associazione Vegetariana Italiana, la Fondazione Umberto Veronesi e la Scuola di Cucina Alma. Simone Salvini è docente all’Università del Gusto di Vicenza, nel percorso Ghita di alta cucina alla FunnyVeg Academy di Milano ed è consulente per l’associazione di categoria APPE di Padova. È chef di Identità Golose ed è stato autore/protagonista delle puntate del Gambero Rosso dedicate alla cucina vegetale. Ha pubblicato il suo primo libro con Mondadori nel 2012, Cucina Vegana, a cui sono seguiti I dolci della salute e La mia vita in verde, oltre che Diario di un cuoco insieme a Pietro Leemann e La scienza della felicità con Mara Di Noia.

 

Pietro Leemann nasce a Locarno, in Svizzera, nell’estate del 1961. Sin da piccolo coltiva, in tutti i sensi, l’amore per la terra e la natura, giocando e lavorando con i genitori nell’orto di famiglia. Nel 1989, con un gruppo di amici, a Milano, apre Joia che, nel 1996, è il primo ristorante vegetariano Gourmet a ricevere la prestigiosa stella Michelin. Nel 2020 lo chef e Joia ricevono la prima stella verde della guida Michelin per una cucina sostenibile, premio istituito, nello stesso 2020, per mettere in luce tutte quelle strutture che favoriscono una gastronomia più virtuosa e all’avanguardia per responsabilità e senso etico verso ambiente e Natura.

 

Nel 2000 viene insignito del premio Pellegrino Artusi per la qualità e l’originalità della sua cucina e nel 2010 di quello della Città di Fabriano. Ha scritto più di dieci libri di cucina, di divulgazione di cultura alimentare, di filosofia naturale e di ricette. Assieme a Gabriele Eschenazi ha fondato “The Vegetarian Chance”, il primo festival internazionale di cultura e cucina vegetariana. Leemann è impegnato in progetti con aziende ed enti con l’obiettivo di divulgare i precetti di una cucina sana e consapevole.

 

KUM! è organizzato dal Comune di Ancona e dal Fondo Mole Vanvitelliana, con il patrocinio del Ministero della Cultura e con il sostegno della Regione Marche e della Fondazione Cariverona, con le attività sul territorio a cura di Jonas OnlusMedia Partner: Rai Radio 1.

 

Delos

IL GIOVANE BOCCIONI

INVITO

VERNICE STAMPA

Giovedì 7 ottobre |  11.00 – 13.00

 

È richiesta conferma di partecipazione registrandosi al link https://forms.gle/XJjCRXYhwGu1yR3LA

 

  

Il Giovane Boccioni alla Galleria Bottegantica di Via Manzoni 45 a Milano.

Dall’ 8 ottobre al 4 dicembre un’importante selezione di dipinti, tempere e disegni di Boccioni realizzati tra il 1901 e il 1911. A cura di Virginia Baradel

www.bottegantica.com

 

Ufficio stampa

Studio ESSECI – Sergio Campagnolo

Tel. 049 663499; Ref. Roberta Barbaro; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ulteriori informazioni ed immagini: www.studioesseci.net

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