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Eventi culturali

17 MAGGIO A ROMA GIORNATA NAZIONALE DELLA CULTURA DEL VINO E DELL’OLIO XIV EDIZIONE

 

 

Ore 10.30 sala Crociera (MiC), via del Collegio Romano 27

 

Venerdì 17 maggio 2024 presso la Sala Crociera del ministero della Cultura (via del Collegio Romano 27, Roma) si svolgerà la XIV edizione della Giornata Nazionale della cultura del Vino e dell'Olio, promossa dall'Associazione italiana Sommelier con il patrocinio del Ministero della Cultura, del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Ministero dell'Istruzione e del Merito.

La giornata prenderà il via con il convegno dal titolo “Cultura mediterranea: olio e vino in cucina, paradigma del confronto di civiltà”, che avrà inizio alle ore 10.30 con l’introduzione di Edith Gabrielli, direttrice generale del Vive-Vittoriano e Palazzo Venezia, del Presidente AIS Sandro Camilli e i saluti delle Istituzioni.

Seguiranno i contributi di Donatella Bianchi, giornalista Rai (“I tratti distintivi della mediterraneità nella cucina italiana”), Roberta Garibaldi, Università degli studi di Bergamo (“Turismo enogastronomico nel Mediterraneo. La via verso la sostenibilità”), Luigi Caricato, Gastronomo specialista EVO (“Mediterraneo come bacino multiculturale. Il ruolo del vino e dell’olio nella storia evolutiva dei popoli”), Donatella Cinelli Colombini, Presidente Donne del Vino Toscane (“Mediterraneo. Un mare di opportunità per il turismo gastronomico”).

Modererà i lavori Valerio Ceva Grimaldi, giornalista.

Al termine della tavola rotonda si svolgerà la presentazione delle borse di studio AIS rivolte agli studenti delle scuole del 4° e 5° anno di Istituti Agrari, Istituti Tecnico Economici con indirizzo Turistico e Istituti Professionali per i Servizi di Enogastronomia ed Ospitalità Alberghiera del secondo ciclo, con la premiazione dei vincitori della scorsa edizione. Per questa nuova edizione 2024 gli studenti saranno chiamati ad elaborare attraverso lo studio di una pietanza, di un prodotto gastronomico tradizionale italiano o di una pratica di lavorazione, una relazione che ne evidenzi gli elementi originali che lo riconducano, direttamente o indirettamente, al concetto di confronto e intreccio culturale, tipico dell’area mediterranea. 

La presentazione dei vincitori delle borse di studio sarà affidata a Giuseppe Baldassarre, Comitato Tecnico Scientifico AIS.

Le conclusioni saranno a cura di Camillo Privitera, Responsabile eventi AIS.

 

Cos’è AIS

AIS (Ente terzo Settore, Ets) è la più grande associazione di appassionati e professionisti del vino nel mondo: oltre 40.000 soci e 2000 eventi ogni anno distribuiti in 146 delegazioni su tutto il territorio nazionale.

AIS da più di cinquant’anni promuove e divulga la cultura del vino attraverso la formazione (oltre 27.000 allievi in più di 700 corsi) e una ricca attività editoriale: realizza e diffonde ogni anno la Guida ai Vini d’Italia Vitae (900 degustatori al lavoro, 2000 cantine selezionate e oltre 10.000 vini recensiti), una rivista trimestrale e varie pubblicazioni tematiche. Non di meno è costantemente impegnata sul fronte delle iniziative etiche e solidali, con una particolare attenzione alla sostenibilità.

 

La Giornata

La Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio nasce su iniziativa di Associazione Italiana Sommelier, coerentemente con la mission che connota l’Associazione fin dal 1965: la valorizzazione e la divulgazione della cultura enogastronomica italiana. 

 

Ufficio Stampa Associazione Italiana Sommelier

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.aisitalia.it

OBIETTIVI SVELATI: FOTOGRAFIA TRA REALTÀ E ILLUSIONE

Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, Genova 8 maggio 2024 

Incontro a tema
OBIETTIVI SVELATI: FOTOGRAFIA TRA REALTÀ E ILLUSIONE 

Mercoledì 8 maggio, dalle 17:45 alle 19:00, il Museo di Villa Croce a Genova accoglierà un incontro imperdibile per gli appassionati di fotografia e arte. 

Linda Kaiser e Chico Schoen, due professionisti del settore, si confronteranno sul tema “Obiettivi svelati: fotografia tra realtà e illusione”. Si tratterà di un viaggio affascinante attraverso l’obiettivo fotografico, per svelare il potere evocativo di questo mezzo espressivo e la sua capacità di catturare l’essenza di ciò che vediamo e di ciò che immaginiamo. 

Ospiti d’eccezione della serata saranno gli artisti Giorgio Musinu e Giacomo Costa, protagonisti della mostra “NOWHEN NOWHERE Giorgio Musinu + Giacomo Costa. La sospensione del tempo e dello spazio”, curata da Linda Kaiser e allestita a Villa Croce nel 2022. 

Al termine dell’incontro, Musinu e Costa firmeranno le copie del libro/catalogo della mostra (acquistabile al Museo entro le ore 18:00), un’occasione unica per collezionare un ‘pezzo’ prezioso e per incontrare da vicino i due artisti. 

In apertura della serata, verrà proiettato il filmato di finissage girato da Andrea Parodi il 26 agosto 2022, un tuffo immersivo nelle atmosfere della mostra e un omaggio al talento di Musinu e Costa. 

Le performance del producer Van Dyuk, che ha curato il dj set, della compositrice Alessia Ramusino, che ha cantato suonando la chitarra, delle attrici Milo Prunotto ed Elisa Porzio, che hanno effettuato una lettura teatrale di alcuni brani degli autori che hanno ispirato i due artisti protagonisti, hanno allietato il finissage della mostra e saranno visibili all’interno del filmato. È questa un’occasione per rivivere i momenti salienti dell’evento e per apprezzare il connubio tra fotografia, musica e letteratura. 

L’incontro è dedicato a tutti gli amanti dell’arte e della fotografia, un’opportunità per riflettere sulla forza visionaria dell’immagine e per scoprire nuove prospettive attraverso l’obiettivo fotografico. 

Vi aspettiamo! 

Informazioni: 

  •  Data: mercoledì 8 maggio 2024
  •  Orario: dalle 17:45 alle 19:00
  •  Luogo: Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
  •  Indirizzo: Via Ruffini 3 – 16128 Genova
  •  Ingresso: gratuito
    Contatti:
    Museo di Villa Croce:
    https://www.museidigenova.it/it/museo-darte-contemporanea-di-villa-croce Ufficio stampa: Kaiser Art

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'THE PRINCE OF GOLDSMITHS' LA MOSTRA DI BUCCELLATI ORA APERTA A VENEZIA

VENEZIA, MAGGIO '24
'THE PRINCE OF GOLDSMITHS' LA MOSTRA DI BUCCELLATI ORA APERTA A VENEZIA
 
'The Prince of Goldsmiths; Rediscovering the Classics'
Venezia, Fondamenta di S. Biagio 800
@ Oficine 800

18 Aprile –18 Giugno 2024
Dalle 11 alle 19
Accesso libero previa registrazione al seguente link
Una spilla 'Butterfly' nella sala 'Buccellati Generations'
 
Contatta Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per ricevere informazioni, press kit completo, richieste di interviste e shooting editoriali.

La storica Maison di alta gioielleria Buccellati, parte del gruppo Richemont, è lieta di presentare 'The Prince of Goldsmiths, Rediscovering the Classics', una grande mostra retrospettiva che riscopre la sua eredità, storia e artigianalità. Ospitata a Venezia negli spazi di Oficine 800 sul canale della Giudecca dal 18 aprile al 18 giugno 2024, firmata nel concept creativo e realizzata da Balich Wonder Studio e curata per gioielli e argenti da Alba Cappellieri, l'esposizione ripercorre le tematiche distintive delle creazioni Buccellati, mettendo in luce la maestria e la preziosità del ‘classico’.

 
 
 
Buccellati ha scelto di ambientare questo importante evento a Venezia, da sempre una dei più celebri simboli della tradizione orafa e del gioiello. Venezia, con la sua attitudine a celebrare la preziosità in molteplici forme, si rivela l'ambiente ideale per ospitare questa retrospettiva, inaugurata in concomitanza con l'apertura della Biennale Arte di Venezia, che ne condivide i valori di ricca tradizione artistica.
 
Installazione creata e prodotta da Balich Wonder Studio
 

"I classici offrono il piacere della riscoperta, evocando mondi di bellezza, eleganza, arte e natura al di fuori
del tempo. Ripercorrerli significa reinterpretare tradizioni, materiali e forme millenarie con uno sguardo
sempre attuale. Questo l’obiettivo della mostra, che diventa per noi momento ancora più prezioso in quanto
ospitato nella suggestiva cornice di Venezia. I classici sono un ponte gettato tra passato e futuro e sono
anche testimonianza di uno stile originale da perpetuare nel tempo a venire." dichiara Andrea Buccellati.

 

Collier esposto nella colonna 'Opera' all'interno della sala 'Gallery of the Icons'

  
Installazione nella sala 'Manmade Wonders'

  
La colonna 'Enchaining' all'interno della sala 'Gallery of the Icons'


Poster della mostra



Installazione nella sala 'Natural Wonders'



Marco Balich, Maria Cristina Buccellati, Alba Cappellieri e Gianluca Brozzetti



buccellati.com | @buccellatimilan

UNA BOCCATA D’ARTE 2024

I cinque anni di

Una Boccata d’Arte

20 artisti 20 borghi 20 regioni

 

Dal 22 giugno al 29 settembre 2024

 

In Liguria il borgo di Dolcedo (IM)

ospita l’intervento artistico di Sasha Tishkov

 

www.unaboccatadarte.it

Sasha Tishkov, photo by Sergei Onischenko @makelikeatree_official 

Dal 22 giugno al 29 settembre 2024 torna Una Boccata d’Arte, il progetto d’arte contemporanea promosso da Fondazione Elpis che giunge alla sua quinta edizione, con 100 borghi e 100 artisti coinvolti dal 2020. Ogni anno, 20 borghi e paesi di tutta Italia, uno per ogni regione, accolgono 20 interventi di 20 artiste e artisti italiani e internazionali, realizzati durante un periodo di residenza a contatto con il territorio e le comunità locali. Per la quinta edizione sono stati invitati solo artisti under 35 che, per la diversità della loro pratica e della loro ricerca, offrono un ampio sguardo sul panorama contemporaneo.

Quest’anno le inaugurazioni si terranno sabato 22 e domenica 23 giugno in tutti i paesi.

 

Nell’ambito della quinta edizione di Una Boccata d’Arte, Dolcedo (IM), in Liguria, ospita un intervento realizzato dall’artista Sasha Tishkov (Tallinn, Estonia, 1989), coordinato da Virginia Lupo.

Dolcedo, nel cuore della Valle Prino, è caratterizzato da un nucleo storico medievale, con stradine e carruggi, diversi imponenti ponti e una struttura architettonica di case e botteghe che ne testimoniano la storica importanza commerciale.

Qui, su invito di Fondazione Elpis, Sasha Tishkov svilupperà un progetto inedito, concepito in dialogo con il contesto che lo ha ospitato, la storia e le tradizioni locali.

 

Attraverso 20 progetti site specific che includono mostre diffuse, installazioni, performance, laboratori e libri d’artista, Una Boccata d’Arte attiva per tutta l’estate uno speciale itinerario culturale che si snoda lungo la penisola: un invito al viaggio e alla scoperta di luoghi inaspettati, lontani dai circuiti tradizionali dell’arte contemporanea.

 

Una Boccata d’Arte è un progetto realizzato in collaborazione con Maurizio Rigillo di Galleria Continua e con la partecipazione di Threes che ogni anno cura tre interventi incentrati sulla sperimentazione sonora, quest’anno in Abruzzo, Lazio e Molise.

Sasha Tishkov, An axe in the stump of an olive tree most likely left there by some folklore forest creature, 2023, olive tree stump, fence spikes, dyed jute, oil paint, 100 x 60 x 60 cm 

Il 2024 segna il raggiungimento di un importante traguardo: 100 progetti realizzati100 artiste e artisti e 100 borghi coinvolti nel corso di cinque edizioni insieme a partner tecnici, associazioni locali e persone che a vario titolo hanno reso possibile la realizzazione degli interventi. In questo modo, Una Boccata d’Arte alimenta una rete diffusa di relazioni e partecipazioni che diventa ogni anno sempre più ampia. Grazie alle acquisizioni delle amministrazioni e alle donazioni degli artisti, ad oggi oltre un terzo dei borghi coinvolti hanno scelto di accogliere in modo permanente le opere realizzate nell’ambito delle quattro edizioni trascorse.

 

In Liguria, Una Boccata d’Arte ha coinvolto, con interventi site specific, mostre e installazioni, i borghi di Cervo (2020), Campo Ligure (2021), Montemarcello - fraz. di Ameglia (2022) e Castelvecchio di Rocca Barbena (2023). In questa regione, sono rimaste permanenti le opere: Affioramenti (2021), di Alice Cattaneo a Campo Ligure, ed É Amore (2022), di Alice Ronchi a Montemarcello - fraz. di Ameglia.

Dolcedo (IM), Liguria. Courtesy Comune di Dolcedo

“L’avvio della quinta edizione di Una Boccata d’Arte segna un bellissimo traguardo, quello dei 100 interventi realizzati in 100 borghi da altrettanti artiste e artisti internazionali. Quando è nata l’idea di questo progetto, in piena pandemia, come reazione spontanea per dare sostegno soprattutto ai giovani artisti e in linea con la missione di Fondazione Elpis, non potevamo immaginare dove ci avrebbe portato fino ad oggi” dichiara Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis. “Novità di questa speciale edizione è in particolare la presenza di artisti tutti al di sotto dei 35 anni. Grazie alla loro energia e al loro sguardo sapranno valorizzare i paesi coinvolti con opere inedite, facendosi ispirare dal paesaggio, dalla storia e dalle tradizioni locali.  Sono stati cinque anni sorprendenti per la grande rete di relazioni umane e professionali che nel tempo si è venuta creando e per il prezioso contributo di artisti, curatori, sindaci, amministrazioni locali e cittadini. Le tante opere che sono state accolte in modo permanente dai borghi sono il frutto di questa riuscita sinergia. Anche quest'anno Una Boccata d’Arte lascerà il segno con la sua capacità di coinvolgere abitanti e pubblico e creare connessioni intorno ai 20 progetti.” 

 

“Alla quinta edizione, sono già cinque i borghi per ogni regione italiana che abbiamo coinvolto con Una Boccata d’Arte, innescando un processo virtuoso di impollinazione del territorio attraverso l’arte contemporanea” racconta Maurizio Rigillo, Cofondatore di Galleria Continua. “Grazie alla professionalità e generosità degli artisti, italiani e non, questi paesi hanno dato prova di grande capacità di accoglienza e risposta alle proposte artistiche, dimostrandosi luoghi vivi e fertili. In questa edizione in particolare, si è voluto coinvolgere solo giovani artisti che si sono rivelati sempre più disponibili a spendere un lungo tempo nei borghi per l’ideazione e realizzazione del proprio progetto, conoscendo la realtà cittadina ed entrando sempre più in profondità nel territorio. È infatti emersa con insistenza, edizione dopo edizione, l’esigenza degli artisti di vivere lunghe esperienze e relazioni più accurate. Queste residenze sono poi convogliate in opere e progetti fortemente legati al borgo ospitante, come dimostra la già nutrita sezione del sito dedicata alle opere permanenti. La quinta edizione continuerà in questa direzione, segnata fin dall’inizio dalla missione di Fondazione Elpis, ampliando ulteriormente la rete di piccoli centri italiani uniti dall’arte contemporanea.”

 

Una Boccata d’Arte è un progetto ideato nel 2020 da Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico e paesaggistico di piccoli centri, attraverso la condivisione di pratiche e linguaggi dell’arte contemporanea. Diffuso in tutt’Italia, il progetto coinvolge ogni anno 20 borghi con meno di 5mila abitanti, situati in aree diverse per riscoprire l’intero territorio regionale. In virtù della loro dimensione raccolta, questi luoghi diventano il contesto ideale per la sperimentazione artistica e la creazione di nuovi immaginari.

Dolcedo (IM), Liguria  

Dolcedo, nel cuore della Valle Prino, è caratterizzato da un nucleo storico medievale, con stradine e carruggi, diversi imponenti ponti e una struttura architettonica di case e botteghe che ne testimoniano la storica importanza commerciale. Circondata da oliveti e boschi, ha alle sue spalle due rilievi superiori ai 1.000 metri che ne fanno meta di un turismo amante della pace, dell’aria salubre e delle escursioni lungo i numerosi sentieri che la collegano alle valli circostanti.  

Ricco di sorgenti come la Sorgente Canale, il borgo possiede antichi mulini ad acqua ed è attraversato dal Torrente Prino e dai suoi numerosi affluenti come il Rio Acquasanta, che forma una serie di laghetti nella Frazione di Lecchiore. Tra i suoi tesori architettonici spiccano la Chiesa parrocchiale di S. Tommaso e l’Oratorio di S. Lorenzo. Il Portico “Suttu Munte”, sotto la loggia del Comune, conserva due antiche misure per olio e vino in marmo e il Ponte Grande, costruito nel 1292 dai Cavalieri di Malta, per unire la riva sinistra del torrente Prino con quella delle botteghe ancora oggi riconoscibili dalle aperture con gradino usate come banchi di vendita. La maggior parte del territorio presenta i terrazzamenti tipici delle coltivazioni olivicole e antiche, che si estendono fino alle colline e alle pendici dei monti, e sono testimoniati dai numerosi frantoi presenti tutt’ora. 

 

Sasha Tishkov (Tallinn, Estonia, 1989)

 

Il mio lavoro esplora sia gli ambienti costruiti sia quelli naturali, approfondendo le incertezze geopolitiche, sociali e culturali all'interno delle storie collettive e personali. Radicata in un coinvolgimento sensibile con la natura, la mia pratica utilizza l'ecologia queer come mezzo per sfidare concetti antropocentrici ed eteronormativi.

 

Sasha Tishkov (Tallinn, Estonia, 1989) ha conseguito un master in Belle Arti alla Central Saint Martins di Londra. La sua pratica multidisciplinare costruisce scenari speculativi che facilitano la messa in prospettiva critica della nostra realtà socio-economica e del nostro sistema capitalista e patriarcale. Tra le mostre personali e collettive più recenti ricordiamo: So Comes Snow After Fire, VOGA Art Project, Bari (IT, 2023); Save the Mermaid, Parigi, (FR, 2022); Unfamiliar Forms, Set Kensington, Londra (UK, 2022); Mushrooms in Paris. Darren Romanelli & Mürmaid, Over the Influence, Parigi (FR, 2022); Tuur Skulptuur,Telliskivi Roheline Saal, Tallinn (EST, 2022). È stato selezionato per il Gilbert Bayes Award 2022, partecipando alle mostre presso Dora House, Londra, e The Art House, Wakefield (UK, 2023).

 

L’intervento artistico di Sasha Tishkov nel borgo di Dolcedo è coordinato da Virginia Lupo.

Fondazione Elpis

Costituita nel 2020 da Marina Nissim, imprenditrice e collezionista, Fondazione Elpis ha al centro della sua mission il supporto ai giovani artisti. La Fondazione persegue i suoi scopi attraverso la realizzazione di mostre, residenze, attività educative e progetti diffusi su tutto il territorio nazionale. Con l’obiettivo di coinvolgere diverse fasce di pubblico ed esplorare aree al di fuori dei circuiti tradizionali dell’arte, Fondazione Elpis unisce mondi solo apparentemente distanti intercettando l’evolversi dei linguaggi espressivi. La decisione di aprire una nuova sede a Milano – a ottobre 2022 – nasce dai progetti e dalle collaborazioni attivate negli ultimi anni su scala nazionale. La Fondazione ha così consolidato attorno a sé una rete sempre più ampia mettendo in atto nuovi modelli di partecipazione e fruizione culturale.

www.fondazioneelpis.org

 

Galleria Continua

Galleria Continua nasce nel 1990 su iniziativa di tre amici: Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo. Trova sede negli spazi di un ex cinema nel borgo, ricco di storia, di San Gimignano, e ad oggi conta otto sedi in tutto il mondo. É la prima galleria straniera con un programma internazionale ad aprire a Pechino, in Cina nel 2004, e nel 2007 a Les Moulins, nella campagna parigina. Nel 2015 apre uno spazio a L’Avana, Cuba, dedicato a progetti culturali volti a superare ogni frontiera. Nel 2020, anno in cui ricorrono i trent’anni di attività, inaugura una nuova sede espositiva a Roma con un calendario di attività didattiche e residenze d’artista, e uno spazio a São Paulo, Brasile, all’interno dello stadio Pacaembu. Nel 2021, apre una nuova galleria a Parigi, nel cuore del Marais, e nello stesso anno, uno spazio espositivo all’interno del più iconico hotel del mondo, il Burj Al Arab Jumeirah di Dubai.

www.galleriacontinua.com

 

Threes 

Threes è un team curatoriale e agenzia creativa con base a Milano che sviluppa e promuove progetti di carattere sperimentale nel campo della musica e dell’arte, fungendo da piattaforma multidisciplinare che spazia dalla produzione e curatela di eventi, dall’editoria alla discografia.

Tutti i progetti di Threes sono guidati dalla ricerca e motivati dal desiderio di sfidare i paradigmi culturali, promuovendo sempre una visione ecologica.

Fin dalla prima edizione di Una Boccata d’Arte, Threes seleziona gli artisti e cura la realizzazione dei progetti in tre regioni; per l’edizione 2024 in Abruzzo, Lazio e Molise.

www.threesproductions.com

Informazioni
Una Boccata d’Arte

20 artisti, 20 borghi, 20 regioni

Un progetto di Fondazione Elpis, in collaborazione con Maurizio Rigillo di Galleria Continua e con la partecipazione di Threes.

Quinta edizione

Dal 22 giugno al 29 settembre 2024

Inaugurazioni: sabato 22 e domenica 23 giugno 2024

www.unaboccatadarte.it
Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

I borghi della quinta edizione

Bassiano (LT); Berceto (PR); Dolcedo (IM); Gioia dei Marsi (AQ); Guardialfiera (CB); Letino (CE); Magrè sulla Strada Vino / Margreid an der Weinstraße (BZ); Motta Filocastro - frazione di Limbadi (VV); Otricoli (TR); Palazzo Pignano (CR); Paluzza (UD); Poggiorsini (BA); Porto Levante - frazione di Porto Viro (RO); San Ginesio (MC); San Sebastiano Curone (AL); Sant'Angelo Muxaro (AG); Sasso di Castalda (PZ); Sedilo (OR); Serre di Rapolano - frazione di Rapolano Terme (SI); Verrès (AO).

 

Gli artisti della quinta edizione

Nicola Baratto e Yiannis Mouravas; Tiphaine Calmettes; Mariona Cañadas e Pedro Murua; Beatrice Celli; Adji Dieye; Ode de Kort; Giulio Locatelli; Andrea Martinucci; Emanuele Marullo; Villiam Miklos Andersen; Caterina Morigi; Lulù Nuti; Agostino Quaranta; Sóley Ragnarsdóttir; Beatriz de Rijke; Elena Rivoltini; Virginia Russolo; Augustas Serapinas; Sofia Silva; Sasha Tishkov.

 

Social

IG: @unaboccatadarte

FB: Una Boccata d’Arte

#unaboccatadarte

 

FESTEGGIAMENTI PER I 50 ANNI DEL MUSEO DEL VINO DI TORGIANO

Testo alternativo

23 aprile 1974 – 23 aprile 2024

 

BUON COMPLEANNO MUVIT!

Al via i festeggiamenti per i 50 anni del Museo del Vino di Torgiano

 

Torgiano, 23 aprile 2024 - Era il 23 aprile del 1974 quando Giorgio Lungarottie sua moglie Maria Grazia Marchetti inaugurarono il Museo del Vino di Torgiano. Sono trascorsi 50 anni da quel taglio del nastro e oggi la famiglia Lungarotti festeggia questo compleanno speciale con la Mostra fotografica “Cinquanta anni del Museo del Vino a Torgiano MUVIT” che avvia una nutrita serie di eventi celebrativi che si susseguiranno durante l’anno.

23 aprile 1974 - Maria Grazia Marchetti Lungarotti e il ministro della Pubblica Istruzione Franco Maria Malfatti inaugurano il Museo del Vino di Torgiano

La rassegna fotografica, che resterà aperta fino al 31 ottobre 2024, ripercorre i momenti più significativi di questo mezzo secolo di storia attraverso l’evoluzione delle collezioni, visite di personaggi illustri, mostre in sede e presenze nel mondo, convegni a tema, pubblicazioni: dieci lustri di divulgazione della cultura della vite e del vino, di ininterrotto impegno, aggiornamenti ed arricchimenti continui. Una storia a tappe raccontata attraverso fotografie, dislocate nelle sale museali, che testimoniano il processo di costante evoluzione del MUVIT attraverso ampliamenti, acquisizioni, allestimenti. 

Nato da un’idea di Giorgio e Maria Grazia Lungarotti, lui fondatore dell’omonima azienda vitivinicola che ha reso l’Umbria del vino famosa nel mondo, lei storica dell’Arte e archivista, il MUVIT di Torgiano è stato definito dal New York Times “il migliore museo del vino in Italia” per la qualità delle collezioni esposte: oltre 3 mila manufatti, tra reperti archeologici, contenitori vinari in ceramica di età medievale, rinascimentale, barocca e contemporanea, incisioni e disegni dal XV al XX secolo e altre testimonianze che documentano l’importanza del vino nell’immaginario collettivo dei popoli che hanno abitato il bacino del Mediterraneo e l’Europa continentale.

“Avevamo scelto il 23 aprile, giorno di San Giorgio, – ricorda Maria Grazia Marchetti Lungarotti, Direttrice della Fondazione Lungarotti – come data significativa per un ulteriore legame con il territorio, tra comunità e viticoltura, sacro e profano: la sera dei fuochi propiziatori accesi tra i vigneti, cristianizzazione di antica pratica pagana. Venne ad inaugurarlo l’allora Ministro Franco Maria Malfatti e il museo prese vita ufficialmente. Oggi per me sono “care memorie”, ma quanto tormentato, immane lavoro di anni tra messa a fuoco e realizzazione di un tema allora insolito: Vino e Cultura. Un lavoro ininterrotto di ricerca, archivio, studio, confronto che quel giorno aveva raggiunto il suo compimento, ma che non si sarebbe arrestato. Il Museo ha superato barriere, affrontato realtà mai focalizzate, sempre affiancate da opere, immagini, piante, corredi tecnici oltre che da una lineare musealizzazione in suggestivi ambienti, continuamente accresciuto nelle collezioni ed ampliato, sempre aggiornato. Sotto la mia “materna” direzione  ha vissuto in questi cinquanta anni una vita culturale intensamente attiva, senza cedimenti. Il tutto vale bene un brindisi!”

23 aprile 1974 - Giorgio Lungarotti e il Ministro Malfatti all'inaugurazione del Museo del Vino di Torgiano

Anche quest’anno, nella notte di San Giorgio, il rito dei falò tra le vigne si ripete e per l’occasione la Compagnia dei Tavernieri e Vignaioli di Torgiano rievocherà la sera del 23 aprile 1974 raccontando il ruolo del MUVIT e della Fondazione Lungarotti nella riscoperta e rivitalizzazione di storia e tradizioni del territorio.

 

“Un anniversario significativo, mezzo secolo di storia - dice Teresa Severini, che affianca la madre Maria Grazia nella direzione della Fondazione Lungarotti – che però non è un traguardo ma una tappa: un museo che attesta un così profondo legame tra vino, storia, arte, mito e leggenda non può arrestarsi. Valido impulso alla diffusione di una cultura della vite e del vino e della consapevolezza ad un bere responsabile, non a caso è stato scelto dal Ministro Lollobrigida per rappresentare, insieme a capolavori di altri importanti musei, il binomio vino-cultura nell’area del MASAF a Vinitaly. Ringraziamo il ministro per questa magnifica anteprima dei 50 anni del MUVIT, per il messaggio portato a livello nazionale, e per l’eccezionale risonanza che ha avuto il nostro museo”.

La mostra fotografica inaugurata è soltanto la prima di una serie di iniziative che si svolgeranno durante tutto il 2024 per celebrare l’arte, la cultura del vino e del buon bere che il MUVIT racconta da mezzo secolo.

Fino al 28 aprile, il Museo ospiterà la mostra Convivial vessels attualmente in corso, che propone le opere in ceramica, ispirate al convivio, realizzate degli studenti della Franklin University Switzerland durante la settimana di simposio in residenza in Umbria organizzata in collaborazione con La Fratta Art House di Marsciano.

A maggio, alla vigilia di Cantine Aperte e fino al 7 luglio, il museo accoglierà una insolita mostra grafica dedicata all’artista polacco Andrzej Kot (Lublino 1946-2015), presente con suoi ex libris nella raccolta del MUVIT e famoso in patria per i suoi gatti declinati in centinaia di fantasiose raffigurazioni sul filo dell’ironia. Proprio da una sua opera è tratta la nuova etichetta di una linea di vini monovarietali di Lungarotti battezzata Il Pometo.

Dall’11 luglio al 1 settembre i grandi acquerelli dell’artista inglese Richard di San Marzano faranno eco alle colorate ceramiche da vino dal XIII al XIX secolo, nella suggestiva cornice del MUVIT. Vinum inundas sarà un tributo alla bellezza e al mistero del nettare di Bacco.

Nel mese di ottobre, si svolgerà presso l'albergo Le Tre Vaselle di Torgiano un convegno di studi sul ruolo del MUVIT e sull’importanza strategica del turismo museale nella promozione di un territorio, e nella tutela e difesa dell’ambiente. L’argomento sarà trattato da relatori di fama internazionale che costruiranno un ponte tra passato e futuro, tra privato e pubblico, tra i diversi linguaggi della comunicazione.

Il calendario delle attività proseguirà con l’ampliamento della sezione dedicata agli Etruschi grazie a prestiti e depositi realizzati nell’ambito del progetto TraMusei, marchio della Fondazione Lungarotti che identifica una rete di sinergie tra diversi istituti museali.

Concluderà l’anno la mostra di pittura contemporanea dell’Artista irlandese Anne Donnelly in programma per novembre.

Inoltre, costelleranno il cartellone le abituali iniziative dedicate ai più piccoli,tra cui un percorso sul mito di Dioniso per insegnare a riconoscere, nel gioco, il valore della storia, della mitologia e dell’interazione tra uomo e natura.

A sugellare cinquanta anni di impegno nel promuovere la cultura del vino attraverso l’arte sarà la pubblicazione, entro l’anno, di un volume sulla storia del museo. Curato da Maria Grazia Marchetti Lungarotti, con autorevoli contributi, il libro andrà ad arricchire l’attività editoriale della Fondazione Lungarotti.

All’inaugurazione della mostra è seguito un brindisi con l’edizione limitata del Brut Millesimato di Lungarotti che celebra i 50 anni, impreziosita daun’etichetta ispirata all’Infantia de Bacho di Mastro Giorgio Andreoli (Gubbio, 1528), tra le opere più rappresentative del Museo. Tanti auguri MUVIT!

Il Museo del Vino di Torgiano - MUVIT

Nato a sostegno dell’economia vitivinicola umbra e nazionale nell’intento di preservare e promuovere il patrimonio storico, artistico e paesaggistico della civiltà del vino, il MUVIT viene aperto al pubblico il 23 aprile del 1974, nella suggestiva notte di San Giorgio, tradizionalmente caratterizzata dall’accensione di falò propiziatori tra le vigne. Polo museale multidisciplinare creato da Maria Grazia e Giorgio Lungarotti, fu tra i primi del settore in Europa e ben presto è divenuto “motore” di un sistema di promozione territoriale e turistica incentrato su vino, cultura, ospitalità, sostenibilità.

Un racconto trasversale sul vino, analizzato nelle sue diverse angolazioni e valenze simboliche per un Museo che oggi come allora, continua a svolgere quell’importante funzione di congiunzione tra passato e presente, tra antico e contemporaneo, a tutela di un indispensabile legame con il territorio e la tradizione, ma con sapiente apertura al futuro, alle giovani generazioni.

Lungarotti ha contribuito a scrivere la storia del vino italiano nel mondo. Una storia cominciata con Giorgio Lungarotti, pioniere della moderna viticoltura italiana che, nel secondo dopoguerra, ha trasformato l’azienda agricola di famiglia, a Torgiano, in una cantina di successo. Una storia che continua grazie all’impegno, la passione e la competenza delle 3 generazioni della famiglia Lungarotti che insieme oggi portano avanti le attività innovando, senza rinunciare al carattere inconfondibile di vini iconici come il Rubesco Riserva Vigna Monticchio - Torgiano Rosso Riserva DOCG, considerato tra i migliori rossi italiani, e il Rubesco – Rosso di Torgiano DOC. Lungarotti conta in tutto 250 ettari di vigneti dislocati tra la Tenuta di Torgiano (230 ha, certificata VIVA) e quella di Montefalco (20 ha, certificata biologica), dove si pratica una viticoltura attenta alla sostenibilità e alla biodiversità. Tra i pilastri dell’azienda, anche la valorizzazione dell’enoturismo e la promozione della cultura del vino, dell’olio e del patrimonio artistico attraverso il Museo del Vino (MUVIT) e il Museo dell’Olivo e dell’Olio (MOO) di Torgiano. www.lungarotti.it

 

 

Delia Demma

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