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Eventi culturali

CASTIGLIONE RICORDA LA CONTESSA CON IL “VIRGINIA DY”

 

 

 

A Castiglione Tinella il “Virginia Day” timbra domenica 29 luglio l’annuale celebrazione del personaggio storico del paese. La Contessa di Castiglione, protagonista della Storia, del Costume e della Fotografia nel XIX secolo, risulta un’affascinante e immortale figura, continuamente richiamata e ricordata attraverso le diverse arti, a lei ogni anno sono dedicate diverse pubblicazioni, soprattutto in Italia e in Francia.

La giornata castiglionese si apre con la mostra fotografica “La contessa di Castiglione, una sensuale traccia femminile verso l’unità d’Italia” allestita all’interno dell’antica chiesa parrocchiale di Sant’Andrea dove si potrà ammirare dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 19. In questo luogo è anche prevista l’esposizione dell’abito “Ritrosetta”, riproduzione di una delle famose vesti di Virginia, realizzata dalle sarte castiglionesi. Inoltre, presso la biblioteca comunale, si potranno sfogliare le diverse pubblicazioni letterarie che fanno parte di una speciale sezione.

Alle ore 18 nella antica parrocchiale si terrà il consueto momento di approfondimento all’interno di “Chiacchierando sulla Contessa”: ospite sarà Maura Aimar, conosciuta come la storica di Casa Savoia, fondatrice e presidente del Centro Studi Principe Oddone, organizzatrice di conferenze ed eventi e anche guida turistica. Alle ore 19, nel cortiletto di Palazzo Monferrato i partecipanti sono attesi all’”Invito a Corte”: un’apericena con assaggi della tradizione piemontese a cura dei ristoratori castiglionesi (ingresso 12 euro).

La giornata di celebrazione termina alle ore 21 a Villa Fogliati, il suggestivo luogo che ospiterà il concerto “Arie di Verdi, Musiche per la Contessa”, inserito nel festival “Suoni dalle Colline di Langhe e Roero”; sul palco i protagonisti saranno il mezzosoprano Claudia Marchi, il baritono Maurizio Leoni, Nicoletta Conti al pianoforte e Dino Bosco alla voce narrante (ingresso libero). Al termine del concerto, brindisi con il vino Moscato d’Asti e le Contessine alla nocciola.

L’evento è organizzato da Comune e Associazione Contessa di Castiglione, con il sostegno e la collaborazione della Bottega del vino Moscato. Info: tel. 335.7040378.

                

                    

Il “Fabio Giachino Jazz Trio” chiude la rassegna castiglionese

Lunedì 30 luglio alle ore 21.30 a Villa Fogliati, la rassegna “Un Palco tra le Vigne” chiude con un grande concerto. Sul palco il “Fabio Giachino Jazz Trio” composto da Fabio Giachino al pianoforte, Davide Liberti al contrabbasso e Ruben Bellavia alla batteria. Il gruppo ha all’attivo 3 album, due dei quali sono stati inseriti tra i migliori 100 album dalla rivista jazzIT. Al centro di questo progetto musicale c’è il pianista Fabio Giachino, una vera rivelazione e un talento puro, che è stato considerato tra i primi 10 pianisti italiani; lui e il suo gruppo hanno fatto incetta di premi e riconoscimenti e vantano collaborazioni con i più grandi artisti internazionali. La musica eseguita da questa formazione ha varie influenze: la matrice è ben radicata nella tradizione jazzistica, ma sono frequenti le contaminazioni e la sperimentazione ritmico/armonica. Dopo lo spettacolo è previsto il consueto buffet notturno a cura della Bottega del vino Moscato e la degustazione di grappe Beccaris. In caso di maltempo il concerto si svolgerà nell’antica chiesa parrocchiale. Info: 335.7040378.

 

TABULA PICTA

 


La Galleria Salamon di Milano ha in serbo per novembre 2018 una mostra a dir poco “preziosa” per la tipologia delle opere che esporrà e per la ricerca che la precede. 
Sarà dedicata ai “fondi oro”, da sempre oggetto di un amore appassionato da parte dei collezionisti che ora sta registrando un autentico “ritorno di fiamma”.
La mostra “Tabula Picta. Dipinti tra Tardogotico e Rinascimento”, aprirà presso la Galleria Salamon, in Palazzo Cicogna a Milano, il 23 novembre 2018 per concludersi il 1 febbraio 2019. Curata da Matteo Salamon, presenterà 15 dipinti su tavola, tutti databili tra l’ultimo quarto del Trecento e l’inizio del Cinquecento. 
Quello che si svelerà agli occhi del visitatore di Palazzo Cicogna sarà un percorso articolato lungo la nostra penisola che parte dal Lazio e dalle Marche, e attraversando la Toscana, approda nel nord est senza tralasciare la Lombardia. Non la tradizionale mostra di fondi oro di area toscana, quindi.
Le tavole documentano un’Italia chiaramente di territori, in cui tutti gli artisti cercano di parlare una stessa lingua pur con inflessioni e sostrati originali e diversi. Ne risulta un importante confronto fra civiltà, che percorrere l’intero Quattrocento: un’epoca che, come sosteneva Roberto Longhi, non vede l’irradiazione di una temperie formale da un ‘centro’ verso tante ‘ periferie” come accade ad esempio in Francia nello stesso periodo – quanto piuttosto la simultanea espressione di lingue differenti.
Ciascuna delle 15 tavole rappresenta un capitolo mai secondario della storia dell’arte nell’Italia del ‘400. Tra i Maestri presenti, il fiorentino Niccolò di Pietro Gerini, formatosi alla bottega dell’Orcagna e riferimento, a partire dagli anni ’70 del ‘300, della grande committenza fiorentina. Testimone della maggiore bottega attiva a Roma nella seconda metà del secolo fu invece Antoniazzo Romano, presente in mostra con un capolavoro della fase tarda della sua folgorante carriera. Allievo tra i più dotati del Ghirlandaio, il cosiddetto Maestro dell’Epifania di Fiesole è eccezionalmente presente con dipinto espressione di un linguaggio autonomo, che coglie con straordinaria capacità i dettami del suo maestro insieme al nuovo portato da Botticelli e Jacopo del Sellaio. Allievo, verosimilmente, del Perugino è il Maestro della Lamentazione di Scandicci, qui presente con un capolavoro che si evidenzia per la finezza del brano paesistico.
Le opere, tutte di autori italiani, - osserva Matteo Salamon - sono accomunate anche da uno straordinario stato di conservazione, il che in un certo senso rappresenta una felice anomalia nell’ambito del collezionismo italiano. Fino a pochi anni fa, a differenza di quanto accadeva nel Regno Unito o negli USA, in Italia si privilegiava la suggestione del nome del grande artista rispetto alla qualità conservativa del dipinto”. L’autore dunque veniva considerato più importante dell’opera stessa, in ossequio a una tradizione critica che in Italia ha la sua origine nei volumi di biografie di pittori, scultori e architetti. 
Un altro, e non secondario, elemento connota le opere selezionate per questa raffinatissima esposizione ed è la certezza dell’autografia: le attribuzioni, precise e inappuntabili, nascono dalle ricerche e dal contributo degli esperti di riferimento per ciascun ambito culturale e spesso dal rilievo delle pubblicazioni in cui le opere sono state inserite. Ad introdurre autorevolmente il catalogo è un saggio di Mauro Minardi mentre le schede delle opere, che per dimensioni e profondità delle ricerche occorse, assumono il carattere di brevi saggi, sono redatte da Federico Giannini. Ciascuna opere, inoltre, viene accompagnata dalla scheda di conservazione redatta da Carlotta Beccaria.  

Info
Galleria Salamon
Palazzo Cicogna, I° piano, via San Damiano 2, 20122 Milano
Tel. 02 7602 4638; Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Orario: dal lunedì al venerdì, 10 – 13 e 15 - 19
Ingresso libero
Catalogo disponibile in galleria

Ufficio Stampa
Studio ESSECI – Sergio Campagnolo
Ref. Roberta Barbaro; Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Tel. + 39 (0)49 663499

AL CINEMA CON GUSTO

 

 

 

Giovedì 19 luglio, dalle ore 19 in poi, secondo appuntamento stagionale con degustazioni enogastronomiche e cinema sotto le stelle

 

Al Cinema con Gusto tra i vigneti di Rocca di Montemassi

 

 

“Al Cinema con Gusto”, la rassegna che unisce enogastronomia e cinema sotto le stelle, torna tra i vigneti di Rocca di Montemassi, l’azienda vitivinicola che sorge in località Pian del Bichi, nel comune di Roccastrada a pochi chilometri da Grosseto.

Il format, nato nel 2013 da un’idea dei giornalisti Giovanni Pellicci e Lorenzo Bianciardi, andrà in scena giovedì 19 luglio a partire dalle ore 19, all’interno degli spazi dell’azienda vitivinicola maremmana con la seconda serata del calendario 2018.

La serata prenderà il via con un aperitivo conviviale da consumare al fresco degli ulivi, con degustazione di vini di Rocca di Montemassi e di gustosi assaggi della filiera gastronomica grossetana. A seguire, alle ore 21.15, la proiezione del film “Soul Kitchen” (divertente pellicola del 2009, diretta dal regista Fatih Akın) nell’incantevole giardino dell’azienda, dove sarà allestito un esclusivo “salotto” fatto di barriques, cuscini e poltroncine, rigorosamente sotto le stelle.

Info e prenotazioni

"Al cinema con gusto" è un’idea di Giovanni Pellicci e Lorenzo Bianciardi, promossa e ospitata da Rocca di Montemassi per un ciclo di tre serata nell’estate 2018. Il format prevede la prenotazione obbligatoria, chiamando il numero di telefono 0564-579700 o scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Il costo della serata (aperitivo+cinema) è pari a 25 euro. In caso di maltempo la serata si svolgerà ugualmente negli spazi interni della Tenuta.

Prossimi appuntamenti

La rassegna estiva tra i vigneti di Rocca di Montemassi proseguirà in agosto, con il terzo appuntamento in programma martedì 21 agosto con la proiezione del film “Quanto basta”, diretto dal regista maremmano Francesco Falaschi che sarà ospite della serata.

 

 

Giovanni Pellicci

 


 LA “STRIPES MANIA” È IL TREND DELL’ESTATE 2018: LE RIGHE ISPIRANO CELEBRITIES, CHEF E DESIGNER 

Dalle sfilate ai piatti degli chef stellati, dall’arredamento al packaging, fino agli outfit di star e influencer. Sono le righe il must have della bella stagione, un trend consacrato al Pitti Uomo che esplode sui social, contagia tutti i settori ispirando perfino le maglie delle nazionali ai Mondiali. Orizzontali, verticali, diagonali, classiche alla marinara o coloratissime, rendono eleganti e vivaci piatti, abiti e complementi d’arredo.

 

Fate sapere alla zebra a pois che, ormai, non è più la “grande novità” che cantava Mina perché quest’estate a spopolare… sono le righe. Dalle tradizionali bianche e blu alla marinara, passando per quelle coloratissime effetto arcobaleno, arrivando a quelle che vedono alternarsi bianco e fresche nuance pastello: in tutto il mondo è scoppiata la “stripes mania”. Che siano orizzontali, verticali o diagonali, le righe sono sinonimo di eleganza e vivacità e stanno rapidamente conquistano celebrities e influencer. A lanciarle nel mondo dell’abbigliamento fu uno “stilista” insospettabile: Napoleone Bonaparte. L’Imperatore d’Oltralpe, infatti, scelse di far indossare ai navigatori francesi una camicia bianca con ventuno fasce blu, una per ciascuna vittoria lui riportata. 

 

Trasformate in tendenza dalla visionaria Coco Chanel, le righe hanno attraversato i secoli, ma quest’anno più che mai hanno assunto il ruolo di protagoniste nel mondo della moda, del design e del food. Protagoniste indiscusse del 94°Pitti Immagine Uomo, le indossano celebrities e influencer del calibro di George Clooney, Chiara Ferragni e Mariano di Vaio. Nel settore del food, sono state scelte dal “Super Grissin de Milan” Vitavigor per le nuove Fashion Bustine e dallo chef stellato Matías Perdomo per rendere più sofisticata ed elegante la classica, ma intramontabile, cotoletta alla milanese. Le righe hanno ormai conquistato la vetrina delle tendenze, Instagram: sono oltre 7 milioni i post con l’hashtag #stripes e più di 400mila quelli sotto #striped. Un trend inarrestabile che ha contagiato anche Meghan Markle che alla finale di Wimbledon ha indossato proprio una camicia a righe degna della dilagante “stripes mania”.

 

È quanto emerge da uno studio condotto da Espresso Communication su oltre 40 testate internazionali dedicate a lifestyle, attualità e tendenze nei campi della moda, del food ma anche del design e dell’arte per Vitavigor, storico marchio milanese di grissini che ha recentemente scelto di offrire ai suoi clienti un nuovo packaging esclusivo che si contraddistingue proprio per le righe. 

 

Ma perché scegliere le righe? “Per dare un look contemporaneo al prodotto in linea con le tendenze del mondo lifestyle, abbiamo aggiunto un pizzico di glamour e un tocco di eleganza alle bustine dei nostri grissini – afferma Federica Bigiogera, marketing manager di Vitavigor – El Super Grissin de Milan oggi è custodito in Fashion Bustine a righe che esalteranno gli occhi e i palati dei ristoratori e delle clienti più esigenti. E abbiamo voluto confermare questa scelta anche per i nuovi Vitastick, i grissini integrali realizzati con Disney dove i celebri personaggi della famiglia di Topolino si accompagnano, appunto, ad un packaging trendy a righe, coniugando la voglia di colore e di divertimento dei più piccoli e le esigenze di stile e tendenze dei più grandi. Ma non è solo una questione di trend: le righe celebrano il legame con Milano, la capitale mondiale della moda, riprendendo le scanalature dell’architettura gotica del Duomo, simbolo della città”.

 

A consacrare le righe è stata la 94° edizione di Pitti Immagine Uomo, la manifestazione dedicata alla moda maschile che ha scelto di accogliere i propri visitatori con un’installazione, P.O.P Pitti Optical Power: un trionfo di righe caleidoscopiche e motivi geometrici che ipnotizzano e sorprendono. Anche tra gli stand la riga non è mancata e, su tutte, è spiccata la collezione di Versace nelle quale il motivo a righe è il fil rouge che lega gli outfit proposti dalla casa di moda. Via libera alle righe anche sugli accessori, che completano gli outfit donando carattere e personalità, come nel caso di Bigi Cravatte Milano, una delle aziende di cravatte di alta qualità più rappresentative a livello nazionale e internazionale. “Protagoniste nella storia della moda e reinterpretate oggi in maniera innovativa e creativa, le righe hanno sempre occupato un posto importante nelle collezioni firmate Bigi rappresentando un must nell’armadio maschile – spiega Paola Bigi, contitolare di Bigi Cravatte Milano - Oltre ai classici motivi e ai modelli a tinta unita, è fondamentale che ogni uomo abbia nel suo guardaroba anche delle cravatte a righe, eleganti e facili da abbinare ad abiti o spezzati. Sono infinite le combinazioni che caratterizzano le proposte rigate della nuova collezione SS 2019 presentata a Pitti Immagine Uomo. In seta, lino e un’insolita lana estiva, le diverse armature danno risalto a svariate combinazioni di barrature diagonali con colori adatti sia a un look formale sia a un aspetto più trendy”.

 

Tra chi si è fatto contagiare dalla passione dirompente per le righe non potevano mancare i due influencer italiani per eccellenza: la neo-mamma Chiara Ferragni e Mariano di Vaio. La prima si è mostrata sui social con un costume intero a righe bianche e rosa, mentre il profilo Instagram del blogger e modello umbro è costellato di outfit a righe, tanto casual quanto elegantissimi. Sono scelte non solo dalle celebrities nostrane, ma anche da quelle mondiali, per essere indossate nella vita di tutti i giorni e anche per le occasioni speciali. Tra i 24 migliori outfit sfoggiati al recente Royal Wedding selezionati dalla rivista Elle UK figurano il vestito a righe sui toni del fucsia, del verde e del giallo di Cressida Bonas, ex dello sposo Harry, e quello di George Clooney che ha puntato su un completo firmato Armani corredato da cravatta e pochette a righe bianche e giallo ocra, in tinta col vestito della moglie Amal. 

 

Le righe si indossano con i tacchi, ma anche con i tacchetti, come dimostra il Mondiale di Russia appena conclusosi. Nella classifica delle maglie più belle stilata da GQ Uk, quattro delle prime sei rivisitano la classica maglia da calcio a righe: da quelle spezzate della Nigeria, la più amata e già sold out, a quelle pixellate dell’Argentina sul terzo gradino del podio, seguite dalla striscia rossa diagonale del Perù al quarto posto e dalle divise tratteggiate del Giappone al sesto. 

 

Il fenomeno non si limita alla moda, ma tocca anche il design: le righe irrompono sui muri per dare un tocco ricercato ad un ambiente e caratterizzano i complementi d’arredo. Ne è un esempio il tappeto a righe bianche e nere che l’influencer Chiara Biasi lascia intravedere in una foto postata recentemente. C’è addirittura chi, pur di averle sulla propria facciata, sfida la legge. È il caso, riportato dal britannico The Guardian, di una donna londinese che ha deciso di far dipingere la propria casa a righe bianche e rosse, suscitando l’ira del vicinato e attirandosi un’ingiunzione del Municipio di Kensington e Chelsea che la obbligava a eliminare le righe entro 28 giorni. La stripes-maniac si è però rivolta ai giudici dell’High Court of London che le hanno permesso di mantenere le righe bianche e rosse. Insomma, God save the stripes!  

 

Arrivano addirittura sulle tavole, tra piatti e tovaglie: permettono di creare una mise en place vivace, estiva e gioiosa che può essere utilizzata per solleticare l’appetito di grandi e piccini. “In cucina le righe sono molto utilizzate, servono come guida per ottenere una geometria che può essere replicata, allo stesso modo, molte volte – afferma lo chef stellato Matías Perdomo – Per me sono fonte di ispirazione e spesso sono il punto di partenza per una nuova ricerca. Nella loro moltiplicazione o nella loro sovrapposizione danno vita ad una consistenza completamente diversa che sorprende il palato”: nel suo ristorante Contraste in zona Navigli, a Milano, lo chef Perdomo infatti ha deciso di sfidare la tradizione reinterpretando la regina della cucina meneghina, la cotoletta, servendola in una versione a righe studiata per esaltare la struttura naturale del filetto di vitello. 

 

Ovviamente, alla stripes mania non poteva sottrarsi l’arte. In questo campo, il padre indiscusso resta il francese Daniel Buren, autore de “Les Deux Plateaux” al Palais-Royal di Parigi, ma sono tanti i pittori che hanno deciso di giocare con questo motivo geometrico. Ne è un esempio l’artista portoghese Carla Sá Fernandes: nelle sue opere centinaia di righe colorate riempiono la tela in un’esplosione di colori divertenti, vibranti e luminosi.

 

 

Matteo Gavioli

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INCONTRI D'ARTE E POESIA A BURANCO

 

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