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Eventi culturali
AREZZO SCOPRE MANARA, BIOGRAFO DI CARAVAGGIO
Dal 13 ottobre 2018 all’8 gennaio 2019 la città toscana ospita una mostra che, per la prima volta, presenta la fine della graphic novel di Milo Manara dedicata alla vita di Michelangelo Merisi
MANARA, BIOGRAFO DI CARAVAGGIO
Arezzo, 13 ottobre 2018 – 8 gennaio 2019
Curata da Claudio Strinati in collaborazione con Claudio Curcio, l’esposizione offre un originale analisi di come nel tempo sia stata letta la vita e l’opera dell’indiscusso genio del Seicento
Manara, biografo di Caravaggio. Dal 13 ottobre 2018 all’8 gennaio 2019, Arezzo ospita una mostra di assoluto rilievo, dal taglio inedito e originale dove, per la prima volta, viene presentata la seconda parte della graphic novel di Milo Manara, dedicata alla vita di Michelangelo Merisi.
Gli spazi della Galleria Comunale d'Arte Contemporanea (Piazza San Francesco, 4) accoglieranno in anteprima assoluta le quasi 100 tavole dove l’artista veronese racconta il grande maestro del Seicento e la sua esistenza avventurosa.
Il talento, la passione e gli eccessi di quel genio artistico, diventano occasione per il ritorno di Manara al fumetto. Nascono così due volumi (prodotti per l'editore francese Glénat e pubblicati in Italia da Panini), frutto di un'interessante e ricca sceneggiatura. Il primo intitolato La tavolozza e la spada è del 2015 mentre il secondo, La grazia è in uscita per il 2019 ed è anticipato dalla mostra di Arezzo.
La bellezza, nonché il profondo significato espresso da questa sorta di moderna epopea figurativa, viene idealmente paragonata alle più antiche biografie del Caravaggio, quelle che vennero scritte e pubblicate al suo tempo.
La mostra curata da Claudio Strinati in collaborazione con Claudio Curcio, rievoca, accanto al più recente biografo del sommo pittore, le personalità dei primi biografi.
“Si cerca di raccontare - dice Strinati - come i contemporanei videro e spiegarono il Caravaggio e come lo vedono gli uomini e le donne del nostro tempo, attraverso gli occhi di Milo Manara che rappresenta al meglio l’amore e le conoscenze attuali su quel grande pittore”
Così nella mostra entrano in scena anche gli antichi autori che per primi hanno affiancato il Caravaggio compreso Bartolomeo Manfredi il pittore che, unico tra tutti, viene considerato dagli antichi come il primo seguace per eccellenza del maestro.
In occasione della mostra di Arezzo, la Galleria degli Uffizi ha infatti concesso il prestito di uno dei più grandi capolavori del Manfredi, la disputa di Cristo tra i dottori del tempio dove rifulge chiaramente il significato profondo dell’arte caravaggesca nel Seicento.
Altre opere, poi, affiancano il capolavoro del Manfredi tra cui si profila una vera e propria sorpresa destinata a fornire nuove e sorprendenti scoperte inerenti alla biografia del Caravaggio
La mostra Manara, biografo di Caravaggio, è un progetto della Fondazione Guido d’Arezzo ed è realizzata in collaborazione con il Comune di Arezzo, DIALOGUES Srls, COMICON con il contributo di Conad del Tirreno, Estra e Coingas.
La mostra è aperta dalle ore 10.00 alle ore 18.00. Chiusa il lunedì.
Il biglietto è acquistabile nella sede della mostra. Ingresso 5 euro, gratuito per i minori di 12 anni.
Sede espositiva
Galleria Comunale di Arte Contemporanea
Piazza San Francesco, 4
Orari
La mostra è aperta dalle ore 10.00 alle ore 18.00. Chiusa il lunedì
Biglietti
Il biglietto è acquistabile nella sede della mostra. Ingresso 5 euro, gratuito per i minori di 12 anni
Sonia Corsi
GENOVA PER VOI & PROFESSIONE AUTORE
Genova per Voi - Professione Autore 2018 ritorna a Varazze: dal 15 fino al 21 Settembre
GENOVA PER VOI, il talent per Autori di canzoni, e PROFESSIONE AUTORE, il talent per Autori televisivi, entrano nella fase finale e tornano per il secondo anno consecutivo nella Città di Varazze.
Una settimana, dal 15 al 21 Settembre, di incontri, laboratori e spettacoli dedicati al mestiere dell’autore di canzoni e programmi tv. Tutti ad ingresso gratuito e con ospiti importanti, tra cui Enzo Iacchetti, Max Laudadio, Moreno Morello e un tributo a Roberta Alloisio.
Sabato 15 settembre sarà Enzo Iacchetti ad inaugurare la manifestazione che, nei giorni successivi, vedrà nella cittadina rivierasca volti noti della televisione come Max Laudadio e Moreno Morello, oltre a scrittori, autori, musicisti, comici, giornalisti e operatori culturali. Giovedì 20 settembre Claudio Buja, presidente di Universal Music Publishing, e Matteo Fedeli, direttore della Divisione Musica di SIAE, converseranno con Franco Zanetti sul tema della difesa in Europa del diritto d’autore.
Lorenzo Beccati, scrittore e autore di programmi televisivi di grande successo, guiderà otto nuovi autori di televisione provenienti da tutta Italia; Mario Cianchi, autore Sugar, ed Emanuele Dabbono, autore in esclusiva per Tiziano Ferro, faranno da tutor a otto giovani autori di canzoni, le cui capacità saranno valutate dagli A&R di Universal Klaus Bonoldi e Lucrezia Savino e da un autore di Universal.
“Genova Per Voi Professione Autore – commenta il Sindaco Alessandro Bozzano – è una realtà consolidata del mondo dello spettacolo, a provarlo non solo le collaborazioni con un’azienda di produzione televisiva, RTI/Mediaset e con Universal Music Publishing Ricordi, ma anche la presenza di nomi importanti del panorama televisivo italiano"
“Una manifestazione a me particolarmente cara – continua Bozzano – perché coinvolge nostri concittadini: Emanuele Dabbono, i ballerini dell’ASD Danzastudio Varazze, diretti da Giovanna Badano, i Vegetti, Alfredo Valle e Gianni Way, i consiglieri Andrea Cipollone e Giovanna Oliveri e molte realtà varazzine tra cui l’Oratorio Salesiano, la Filodrammatica Don Bosco, la Polisportiva San Nazario di Varazze. A tutti va il mio personale ringraziamento”
Ecco il programma nel dettaglio:
SABATO 15
Palazzo Jacopo da Varagine, Sala Conferenze Ore 11
Lorenzo Beccati (scrittore, autore di Striscia la Notizia e voce del Gabibbo), Il mestiere dell’autore televisivo.
Piazza Bovani,
Ore 17:30
Parole, danza e canzoni dedicate a Luigi Tenco. Presentazione del cd Luigi di Armando Corsi e Roberta Alloisio.
Con Armando Corsi, Gian Piero Alloisio, Emanuele Dabbono, Mario Cianchi, ASD Danzastudio Varazze.
Intervista a Enzo Iacchetti.
Conduce Franco Zanetti (direttore di “Rockol”).
DOMENICA 16
Palazzo Jacopo da Varagine, Sala Conferenze, Ore 11
Lorenzo Beccati, Come si scrive un copione televisivo.
Piazza Bovani, Ore 17:30
Presentazione del libro di Max Laudadio Si comincia da 1 (Edizioni San Paolo).
Con Max Laudadio (inviato di “Striscia la notizia”) e Lorenzo Beccati. Conduce Franco Zanetti.
LUNEDÌ 17
Piazza Beato Jacopo da Varagine, Ore 11
Emanuele Dabbono (cantautore e autore in esclusiva per Tiziano Ferro), Il mestiere dell’autore di canzoni. Con esempi musicali “live”.
Piazza Beato Jacopo da Varagine, Ore 17:30
Casting televisivo e canzoni
Incontro con Graziano Cutrona (autore televisivo). Con le canzoni degli otto finalisti di Genova per Voi. Conduce Franco Zanetti.
MARTEDI’ 18
Piazza Beato Jacopo da Varagine, Ore 11
Mario Cianchi (cantautore e autore di canzoni per Sugar Music), Lavorare per un editore musicale. Con esempi musicali “live”.
Piazza Beato Jacopo da Varagine, Ore 17:30
Fumetti e canzoni.
Con le canzoni di Graziano Romani. Conduce Andrea Cipollone (docente di lettere e operatore culturale).
MERCOLEDI’ 19
Piazza Beato Jacopo da Varagine, Ore 17:30
Presentazione del libro La storia della chitarra rock (Hoepli) di Luca Masperone.
Con Luca Masperone (giornalista e musicista). Alle chitarre: Gianni Martini. Conduce Franco Zanetti.
GIOVEDI’ 20
Piazza Beato Jacopo da Varagine, Ore 17:30
La difesa in Europa del diritto d’autore.
Incontro con Claudio Buja, Presidente Universal Music Publishing, Matteo Fedeli, Direttore Divisione Musica SIAE. Conduce Franco Zanetti.
VENERDI’ 21
Teatro Don Bosco, Ore 21
Le ragazze di Varazze – Canzoni e tv
Serata finale con le canzoni e i video dei sedici autori finalisti, “I Vegetti” (Alfredo Valle e Gianni Way) e Ospiti a sorpresa. Presenta Moreno Morello (inviato di “Striscia la notizia”).
Proclamazione del vincitore di “Genova per Voi” e di “Professione Autore”.
In caso di pioggia, gli eventi previsti in Piazza Bovani si terranno al Teatro Don Bosco e quelli previsti in Piazza Beato Jacopo nella Sala interna di Palazzo Beato Jacopo
Bettina Bolla
BERGAMOSCIENZA XVI edizione
Bergamo, 6 – 21 ottobre 2018
16 giornate dedicate alla scienza
Conferenze, laboratori, spettacoli e incontri con scienziati di fama mondiale
Dopo il successo di pubblico della scorsa edizione con 153.141 presenze, il festival di divulgazione scientifica BergamoScienza inaugurerà la sua XVI edizionesabato 6 ottobree proseguirà, per 16 giornate, fino al 21 ottobre.
Ideata e organizzata dall’Associazione BergamoScienza, la rassegna propone anche quest’anno conferenze, laboratori interattivi, spettacoli, mostre – più di 160 incontri tutti gratuiti – con scienziati di fama internazionale, tra cui il Premio Nobel per la Medicina 2006 Craig Cameron Mello.
Protagonista assoluta la scienza, affrontata come sempre con un linguaggio accessibile a tutti, in tutte le sue diverse componenti: dalla fisica, alla chimica, dalla tecnologia alle neuroscienze, dalla medicina alla biologia, ma anche musica, teatro e letteratura. Grandi scoperte, incontri ed emozioni creeranno un intreccio di sapere e spettacolo per promuovere e diffondere la cultura scientifica in un pubblico ampio.
alcune anticipazioni del programma
on line sul sito www.bergamoscienza.it
il premio nobel
BergamoScienza, che ogni anno annovera tra i suoi ospiti Premi Nobel, per l’edizione 2018 ha scelto di invitare Craig Cameron Mello, professore presso la University of Massachusetts Medical School e Premio Nobel per la Medicina 2006 per aver scoperto il meccanismo RNA interference, capace di silenziare le informazioni contenute in alcuni geni permettendo così di identificarne il ruolo. La scoperta di Mello e la sua applicazione in campo terapeutico hanno rappresentato un cambiamento importante per la storia della ricerca biomedica.
Al festival terrà un incontro dal titolo Zittire i geni. Una storia da Nobel.
neuroscienze
L’apertura della XVI edizione del festival, sabato 6 ottobre, sarà affidata a due personaggi d’eccezione: lo scrittore e sceneggiatore inglese Ian Russell Mc Ewane il neuroscienziato Ray Dolan. McEwan è autore di romanzi come Espiazione, Miele e L’amore fatale, per citarne solo alcuni, nei quali emerge una mirabile capacità di indagare la mente umana. Dolan, graditissimo ritorno al festival, guida il gruppo di ricerca sul rapporto tra cognizione, emozioni e disturbi psichiatrici presso lo University College di Londra. Insieme saranno protagonisti di Le emozioni tra scienza, cervello e letteratura, un dialogo lungo il confine netto, eppure incredibilmente poroso tra scienza e letteratura.
ambiente e biologia
Jurassic Parke le sue rappresentazioni cinematografiche hanno plasmato il nostro modo di vedere i dinosauri e l’idea che abbiamo sul loro aspetto, sulle loro abitudini e sul loro comportamento. Cosa c’è di esatto e cosa di sbagliato in quella rappresentazione? Ne parlerà in Riscoprire i dinosauri il paleontologo statunitense Jack Horner, uno dei massimi esperti di dinosauri. A Horner è ispirato il personaggio di Alan Grant, paleontologo interpretato da Sam Neil nel film di Steven Spielberg Jurassic Park, di cui fu anche consulente scientifico. Spiegherà quali sono gli errori e come nelle successive versioni, ad esempio in Jurassic World, siano stati corretti e cosa invece di sbagliato è rimasto per soddisfare il criterio di spettacolarità.
La parte più affascinante delle piante è la metà nascosta alla vista: le radici. Malcom Bennett dell’Università di Notthingam guiderà il pubblico in un viaggio alla scoperta dell’Intelligenza delle piante. Attraverso lo studio delle radici con l’ausilio di moderne tecniche di imaginge rendering3D è emerso come le piante raccolgano informazioni dall’ambiente e attuino strategie che non possiamo che definire intelligenti, come la loro capacità di trovare l’acqua nel terreno circostante anche a distanza.
Paolo Galluzzi, direttore del Museo Galileo di Firenze e membro dell’Accademia Reale delle Scienze di Stoccolma e Socio Nazionale dell’Accademia Nazionale dei Lincei, racconterà un lato inedito di Leonardo da Vinci. In pochi sanno che Da Vinci è stato tra i primi a intuire, sulla base di alcune semplici osservazioni e deduzioni, la lunga storia geologica della Terra, segnata da continue trasformazioni, e a chiedersi se in futuro queste trasformazioni potrebbero creare condizioni incompatibili con la vita degli uomini e degli animali.
spazio e astronomia
Nell’incontro Lo strano mondo dei buchi neriinsieme al direttore del Dipartimento di Fisica Teorica del CERN Gian Francesco Giudice, autore del libro Odissea nello Zeptospazio, si andrà alla scoperta dei corpi celesti più misteriosi: i buchi neri, conosciuti dai più perché hanno stimolato racconti e film di fantascienza. Lo studio dei buchi neri, anche grazie alle intuizioni e al prezioso lavoro di ricerca di Stephen Hawking, apre nuove frontiere del sapere utili a comprendere le leggi fondamentali dell’universo.
Si parlerà di spazio e di rifiuti spaziali nell’incontro Immondizia spaziale. La sfida di uno Spazio pulitocon la fisica Luisa Innocenti, a capo del Clean Space Office dell'ESA (Agenzia Spaziale Europea), che si soffermerà sull’importanza di preservare la salute dell’ambiente, anche di quello spaziale. È necessario infatti progettare missioni spaziali a minimo impatto e rimuovere i rifiuti spaziali già abbandonati, che oggi minacciano la possibilità stessa di usare le preziose orbite che circondano il nostro pianeta.
La Nasa ha lanciato la missione Osiris-Rex con l’obiettivo di prelevare campioni dall'asteroide Bennu e riportarli sulla Terra: una sfida che potrebbe svelarci molte cose sull’origine dell’universo e del nostro sistema solare. Nell’incontro Dagli asteroidi alla terra ascolteremo le ultime notizie sulla missione dalla viva voce dei tre scienziati italiani coinvolti direttamente nel progetto, John Brucato, Elisabetta Dotto e Maurizio Pajola, per meglio comprendere la natura degli asteroidi, della loro composizione e della loro storia.
Ma cosa possiamo davvero sapere sull’universo? L’astrofisico Amedeo Balbifarà luce sui limiti fondamentali alla nostra comprensione del cosmo, come l’esistenza di orizzonti, la presenza di componenti oscure e l’assenza di un quadro fisico affidabile per interpretare il comportamento dell’universo primordiale, riflettendo sulla possibilità di aggirare questi limiti.
fisica, chimica e tecnologia
In Il mistero della massa. Storia di un concetto scientifico il fisico Giulio Peruzzi dell’Università di Padova, partendo dai contributi di Galileo fino ad arrivare alle moderne teorie del ‘900, prima fra tutte la teoria della relatività di Einstein, si addentrerà in uno dei concetti fisici più complessi e sfuggenti, la materia che circonda l’uomo.
La scienza e la cucina sono due mondi sempre più in dialogo tra loro. Tutte le ricette – passate, presenti e future – rispettano gli stessi principi chimici e fisici, e conoscerli oltre che curioso è utile per interpretarle al meglio e per sperimentare nuove varianti. Ne parlerà il chimico e divulgatore scientifico Dario Bressanini nell’incontro La Scienza della carne.
Cosa significa realmente che un prodotto agroalimentare è prodotto in modo biologico? Esiste una distinzione tra artificiale e naturale? Quali sono le reali conseguenze dell’uso di erbicidi e disinfestanti? Le tecniche di coltivazione del passato sarebbero in grado di soddisfare il fabbisogno calorico di 8 miliardi di persone? Alberto Guidorzi e Luigi Mariani discuteranno di verità e bugie del mondo della produzione “biologica” nell’incontroBIO o non BIO?.
Nell’incontro La religione secondo Isaac Newton Robert Iliffe dell’Università di Oxford ci guiderà in un viaggio alla scoperta dell’enigmatica figura di un gigante intellettuale quale è stato Isaac Newton, un vero genio, autore di opere rivoluzionarie, appassionato cultore di discipline scientifiche diverse, che però nutriva convinzioni religiose che lo mettevano in conflitto con la legge e la società e, che se rivelate, avrebbero minacciato non solo il suo sostentamento, ma anche la sua vita.
La ricerca scientifica per il futuro dell’Europa è un evento per presentare la ricerca di eccellenza di tre giovani scienziati italiani - Matteo Iannaconedell’IRCCS Ospedale San Raffaele, Domenica Buetidella Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati e Giulia Lanzaradell’Università di Rome Tre– e spiegare l’importanza del ruolo dell’Europa nel sostenere menti che daranno un contributo importante allo sviluppo del nostro continente. Tra avveniristiche tecnologie in grado di mostrarci la dinamica delle cellule nel nostro corpo allo studio della percezione del tempo nel nostro cervello, fino alla messa a punto di super materiali ispirati al mondo naturale. Tre esempi di come scienza e tecnologia possono migliorare il mondo in cui viviamo e dell’importanza di sostenerle, tutti insieme.
intelligenza artificiale
L’Intelligenza Artificiale è una delle questioni tecnologiche che nel millennio digitale pone le maggiori sfide e solleva le domande più controverse. L’AI sta infatti già rivoluzionando il modo in cui viviamo, lavoriamo e prendiamo decisioni, ed è ormai ampiamente accettato che nei prossimi decenni questa supererà l'efficienza e la produttività umana mettendo a rischio molti lavori e aprendone di nuovi, oggi sconosciuti. Ne parlerà a BergamoScienza Alfredo Canziani del New York University Courant Institute on Mathematical Sciences nell’incontro Ridefinire l’insegnamento nell’era dell’Intelligenza Artificiale, soffermandosi sulla necessità di ripensare il nostro sistema educativo per preparare le future generazioni a trarre vantaggio da queste tecnologie e minimizzare i rischi.
In campo medico per esempio l’utilizzo di tecnologie avanzate, molte delle quali robotiche, consente al chirurgo di lavorare in modo mini-invasivo, preciso e veloce, e di sostituire parti del corpo umano con macchine intelligenti. Ma cosa ci riserva il futuro? Proverà a rispondere a questa domanda, nell’incontro Il futuro della robotica in medicina, Alon Wolf, fondatore del Medrobotics Corporation e del Biorobotics and Biomechanics Labal Technion I.I.T. (Israel Institute of Technology) dove sviluppa robot per scopi medico-chirurgici.
salute e medicina
Bambini geneticamente modificati sarà un viaggio nel futuro della medicina e delle terapie avanzate insieme a due scienziati italiani, pionieri nel campo della medicina rigenerativa Michele De Luca del Centro di Medicina Rigenerativa Ferrari dell’Università di Modena e Reggio Emilia e Luigi Naldini, Direttore del San Raffaele Telethon Institute for Gene Therapy (TIGET) all’IRCCS Ospedale San Raffaele. Utilizzare virus disattivati e resi innocui come cavalli di Troia, capaci di inserire in cellule malate gli strumenti necessari a curare il loro DNA difettoso e restituire poi le cellule al paziente per produrre tessuti sani e funzionanti. Sembrava fantascienza ma oggi è una realtà clinica per alcune malattie monogeniche e le sperimentazioni continuano su molte altre patologie.
Il famoso Johns Hopkins di Baltimora è stato il primo centro di ricerca a riaprire lo studio sugli effetti delle sostanze psichedeliche sull’uomo e su un loro possibile ruolo terapeutico, dopo la loro messa al bando negli anni 70. Matthew W. Johnson, della Johns Hopkins University School of Medicine, esperto di sostanze psichedeliche, illustrerà i risultati delle ultime ricerche condotte nell’istituto a scopo medico, che hanno dimostrato la capacità di queste sostanze di incidere in modo significativo sulla dipendenza da tabacco e da altre sostanze e di ridurre lo stato d’ansia e depressione legati ad esempio ad una diagnosi di cancro.
Cosa accomuna il traffico cittadino e la diffusione delle metastasi in un corpo attaccato dalla malattia? Stefania Bandini di IFOM (Istituto FIRC di Oncologia Molecolare) e Giorgio Scita della Facoltà di Chirurgia e Medicina dell’Università di Milano spiegheranno come algoritmi, intelligenza artificiale e tecnologie di imaging possano svelare regolarità e segreti dei fenomeni di spostamento collettivi e di come, comprendendoli, si possa migliorare l’efficienza di questi flussi o al contrario ostacolarli e illustreranno la loro possibile applicazione anche in campo terapeutico.
Il processo di separazione delle coppie di cromosomi durante la divisione cellulare, detta mitosi, è essenziale per la vita ed è stato uno dei problemi irrisolti più importanti della biologia cellulare degli ultimi 100 anni. Nell’incontroIl segreto della vita. I misteri della duplicazione cellulareil biochimico Kim Ashley Nasmyth, dell’Università di Oxford, illustrerà la sua scoperta del meccanismo di segregazione cromosomica durante la mitosi e delle profonde implicazioni per la nostra comprensione della vita stessa e di molte patologie, come alcune forme di cancro o malattie genetiche.
arte e scienza
La riflessione fra arte e scienza continua quest’anno, in collaborazione con MERU Art* Science Research Program, con tre conferenze di approfondimento sul tema al centro della mostra Black Hole. Arte e matericità tra Informe e Invisibile, in programma alla GAMeC dal 4 ottobre al 6 gennaio 2019.
spettacoli
Ormai consolidata è la collaborazione con la rassegna Contaminazioni Contemporanee, che continua a portare in città grandi nomi della musica internazionale per esibizioni e concerti. In programma quest’anno il concerto di Eleni Karaindrou, considerata la più grande compositrice greca, e di Sokratis Sinopoulos, uno dei più importanti suonatori di lira nel panorama internazionale, che saranno accompagnati dalla straordinaria voce di Savina Yannatou. Nel concerto che si terrà domenica 14 ottobre nella Basilica di Santa Maria Maggiore ad esecuzioni di brani tratti da Medea si alterneranno brani inediti del Sokratis Sinopoiulos Quartet ispirati alla musica sacra e profana bizantina.
Attesissimo quest’anno anche il musicista Egberto Gismonti che si esibirà in un concerto di piano e chitarre portando sul palco di BergamoScienza la profondità della sua melodia e le sue invenzioni soliste capaci di sorprendere il pubblico dalla prima all’ultima nota. Geniale inventore di un mondo musicale originale con una capacità fuori dal comune di interpretare qualsiasi “idea” associata a qualsiasi strumento e con un’insondabile fantasia musicale in grado di elaborare stili e infiniti organici in un intreccio straordinario di stili musicali.
Parole, musica e immagini saranno le protagoniste di Racconto Cosmico.Spazio, materia e gravità nell’evoluzione dell’universo, un viaggio tra scienza e spettacolo nei più affascinanti misteri della fisica contemporanea. Guidati dal carisma di Neri Marcorè, tre scienziati d’eccellenza, Fernando Ferroni, presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Antonio Masiero, vicepresidente dell’INFN, e Viviana Fafone, ricercatrice della collaborazione internazionale VIRGO, ripercorreranno l’intera evoluzione dell’universo facendo luce sulla storia e la natura del cosmo. Il dialogo sarà intervallato da letture dell’attrice Maria Giulia Scarcella, dalle animazioni disegnate dal vignettista Luca Ralli e dalle note jazz del pianoforte di Umberto Petrin.
laboratori
Fin dalla sua nascita, BergamoScienza ha avuto come obiettivo prioritario il coinvolgimento delle scuole, per far appassionare i più giovani all’universo scientifico. Moltissimi gli istituti che negli anni hanno partecipato al festival ideando e realizzando laboratori e veri e propri giochi scientifici, capaci di svelare il lato divertente e sorprendente della scienza e far scoprire il valore della collaborazione.
Dalle 4 scuole presenti all’edizione del 2005 si è arrivati a 58 nel 2017 e quest’anno il dato sale ancora: 64 scuole di Bergamo e provincia di ogni ordine e grado presenteranno 114 laboratori.
Alcune di queste scuole – l’Istituto Comprensivo Solari di Albino, l’IC Trescore Balneario, l’ISIS Oscar Romero di Albino e l’ITIS Paleocapa – sono già state premiate con somme in denaro per l’originalità e la ricchezza di contenuti dei progetti presentati per la XVI edizione.
la scuola in piazza
Durante il primo weekend del festival, sabato 6 ottobre e domenica 7 ottobre sul Sentierone sarà dato un assaggio dei molti laboratori interattivi che nelle due settimane successive coinvolgeranno i passanti nel centro della città bassa. È il momento della consueta fiera scientifica on the road La Scuola in Piazza che quest’anno vedrà l’esposizione di stand di ben 42 istituti scolastici ai quali si affiancano, anche quest’anno per la prima volta, quelli delle forze dell’ordine di Guardia di Finanza, Accademia della Guardia di Finanza, Polizia e Carabinieri, lo Stato Maggiore della Difesa che mostreranno a tutti le caratteristiche del loro essenziale lavoro.
BergamoScienza sarà anticipato quest’anno da una novità: la prima Maker Faire di Bergamo. Da venerdì 28a domenica 30 settembre al BergamoScienceCenter, studenti-inventori degli Istituti Tecnici e Professionali della Provincia mostreranno le loro innovative creazioni in campo scientifico e tecnologico.
Il programma integrale è disponibile sul sito www.bergamoscienza.it.
Ufficio stampa Delos 02.8052151 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ARTE E CONFLITTI
Il Comune di Ravenna–Assessorato alla Cultura e il Museo d'Arte della città di Ravenna, presentano dal 6 ottobre 2018 al 13 gennaio 2019 la mostra ?War is over ARTE E CONFLITTI tra mito e contemporaneità a cura di Angela Tecce e Maurizio Tarantino realizzata grazie al prezioso contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Edison, Marcegaglia, Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali Regione Emilia-Romagna.
«Pólemos è padre di tutte le cose, di tutte è Re» Eraclito «Ma la guerra è finita! - Guerra è sempre» Primo Levi
Non si dà pace senza guerra e viceversa. Sembra questo il modo inevitabile di affrontare la questione, ma la mostra propone un altro punto di vista: il contrario della guerra non è la pace ma il dialogo, il conflitto dominato, la dialettica. La separazione interiore da una realtà insopportabile. E null’altro svela meglio questa realtà quanto il lavoro degli artisti.
In che modo l’arte affronta un tema così rovente? L'arte è un’azione dell’uomo che interpreta l'aspirazione alla libertà di pensiero, di credo, di creazione, ed è agli antipodi di ogni tipo di violenza. Il linguaggio contemporaneo ha assunto ogni forma, dal quadro alla fotografia, dal wall drawing alla perfomance, divenendo uno degli strumenti di denuncia e di espressione più diffuso e trasversale, capace di addentrarsi negli scenari di guerra, di interpretarne l'energia vitale come di denunciarne gli orrori, o di connotarsi come puro atto di liberazione.
La mostra esplora questo tema anche attraverso opere che sondano la mitologia, strumentalizzata in ambito bellico o nata dalle guerre stesse: dalle scene di battaglia agli strumenti di offesa e tortura, dalla rappresentazione del potere e dei volti dei vinti, al vitalismo e al primitivismo come sublimazione delle profonde pulsioni che agitano l’animo. Si tratta, perciò, di una mostra né “pacificatrice” né consolatoria, di un percorso espositivo volto a sottolineare la ricchezza, la fluidità, l’energia di poetiche differenti ma costantemente impegnate, mai dimentiche degli ostacoli che la realtà frappone alla realizzazione dei sogni, tanto più se si affidano a un irenico domani.
L’ordinamento dell’esposizione procede per assonanze, contrasti, armonie e disarmonie. La decisione di non seguire un criterio cronologico deriva dalla volontà di rispettare il qui e ora che non solo presiede alla realizzazione di un’opera d’arte, ma che è il portato inevitabile del suo essere storia e del suo destino. Ed è proprio per sottolineare la contemporaneità assoluta di ogni opera – tanto più in un tema sempre presente come quello della guerra – che ognuna di esse è stata scelta in modo da farne risuonare le motivazioni più profonde e poetiche, attraverso il confronto con altre opere, portatrici di sensibilità differenti se non opposte.
Il progetto espositivo si articola intorno a tre temi: Vecchi e nuovi miti, sulle ideologie che in passato come oggi sono state spesso alla base di conflitti, o sulle mitologie che ne sono derivate; Teatri di guerra. Frontiere e confini, che restituisce la rilettura data dagli artisti delle immagini di guerra che si susseguono sotto i nostri occhi, dove i confini dividono ciò che è “dentro” da ciò che è “fuori”; infine Esercizi di libertà, più specificamente rivolto a ciò che l’arte può dirci sul nostro futuro, non come proiezione di un presente livoroso e conflittuale, ma come spazio di creatività.
Il percorso espositivo
Le scelte curatoriali di Angela Tecce e il punto di vista filosofico e letterario di Maurizio Tarantino si completano con l'intervento di Studio Azzurro: quattro installazioni creano un continuum, un legame, immateriale ma solido, tra i diversi piani e livelli su cui si distribuisce la mostra e integra le opere con le sue classiche suggestioni audiovisive e interattive. La scala, in cui suoni e immagini accompagnano la salita del visitatore, e le sue domande. La sala d'ingresso, dove, attraverso una feritoia, ci si cala nei miti e nelle tragiche realtà della prima guerra mondiale. Il corridoio del primo piano, dove i calchi di cavalli e cavalieri del Partenone si rianimano al passaggio del visitatore rileggendo la visione dantesca della guerra a partire dalla sua esperienza di "feditore a cavallo" nella Battaglia di Campaldino. E infine la rilettura e ricontestualizzazione del monumento simbolo delle collezioni del MAR, la struggente lastra funeraria di Guidarello Guidarelli, recentemente restaurata e riallestita, che, attraverso l'interazione del pubblico col suo simulacro, rigenera e attualizza la sua storia, confermando il senso di misteriosa vicinanza che quotidianamente suscita in chi la ammira.
Il fulcro della mostra è costituito da un nucleo di artisti “storici” che hanno declinato le tematiche della guerra in modi diversi e financo opposti, dalla propaganda bellico-futurista di Marinetti a De Chirico che con I gladiatori, 1922, rilegge la violenza della guerra mondiale con il filtro di una classicità depurata ed eterna. Picasso con l’opera in mostra, Jeux des pages, 1951, torna a una riflessione sui disastri della guerra iniziata nel 1937 con Guernica e che si concluderà con le due grandi composizioni del 1952 intitolate La Guerre e La Paix. I nostri due più grandi artisti del secondo Novecento, Lucio Fontana e Alberto Burri, esprimono con sensibilità diversissime la lacerazione che i danni del secondo conflitto hanno provocato prima di tutto nelle coscienze, cui si unisce la voce sonora e indignata di Renato Guttuso.
Un nucleo di grande suggestione della mostra è costituito dal “corpo a corpo”, attraverso i secoli, di immagini guerresche: il vaso con scene di battaglia tra greci e troiani e il frammento marmoreo con un legionario romano, Il Portabandiera di Rubens e l’addio di Ettore e Andromaca di De Chirico, fino al guerriero postmoderno per eccellenza, il maestro Joda di Guerre Stellari.
I tre grandi temi che hanno ispirato la scelta degli artisti si intersecano ad ogni piano per rendere più fitta la trama della mostra: ai teatri di guerra fanno riferimento, tra gli altri, Christo, William Kentridge (che si ricollega a De Chirico), Jake & Dinos Chapman, col loro minuzioso catalogo degli orrori, Gilbert&George, reporter dei conflitti urbani, Alfredo Jaar e Robert Capa. I vecchi e nuovi miti aleggiano nell’opera di Robert Rauschenberg, nel denso e magmatico mare di Anselm Kiefer, nella denuncia di Jan Fabre (nascosta sotto una coltre cangiante), nel dramma silente del lavoro di Jannis Kounellis in Andy Warhol e Hermann Nitsch, mentre sono esercizi di libertà le opere di Mimmo Paladino, Marina Abramovic, Michelangelo Pistoletto, Emilio Isgrò. Il contrappunto filosofico letterario
Quando c'è la guerra, a due cose bisogna pensare prima di tutto: in primo luogo alle scarpe, in secondo alla roba da mangiare: perché chi ha le scarpe può andare in giro a trovar da mangiare, mentre non vale l'inverso. È questa la lezione che Mordo Nahum impartisce a Primo Levi; e alla sua obiezione: ma la guerra è finita!, il greco risponde: Guerra è sempre.
Un altro greco, Eraclito, 2500 anni prima, chiamava Polemos padre di tutte le cose. In questo lungo arco di tempo grandi pensatori ci hanno ricordato che il conflitto è connaturato all'essere umano: da Kant, che giudica lo stato di guerra e non quello di pace lo stato naturale tra gli uomini che vivono gli uni a fianco degli altri, a Hegel, che ricorda come persino gli eterni Dei del politeismo non vivono in pace perpetua. Dal Machiavelli dell'Arte della guerra a Hobbes, per il quale non esiste per alcun uomo mezzo di difesa così ragionevole quanto l'assoggettare, con la violenza o con l'inganno, tutti gli uomini che può, fino a che non vede nessun altro potere abbastanza grande da metterlo in pericolo.
Ancora all'inizio del Novecento i futuristi inneggiavano alla guerra “igiene del mondo” e persino nell'ambiente rarefatto della famiglia Montale, la sorella del poeta poteva scrivere a un'amica che a Eugenio Farà bene la vita militare, gioverà moralmente – perché era troppo sognatore, passivo, sulle nuvole, inadatto alla vita pratica.
Negli stessi anni Benedetto Croce, alla domanda Si può abolire la guerra?rispondeva che una qualche forma di guerra continuerà sempre, perché la guerra è insita alla vita, e che semmai si trattava di provare a evitare nel secolo ventesimo e nei paesi di Europa, quella empirica guerra, che si fa coi cannoni e con le navi corazzate; che costa miliardi, quando non si fa, e decine di miliardi, quando si fa; e da cui il vincitore stesso esce spossato e vinto.
Come si sa, la speranza di Croce è stata crudelmente disillusa, e il secolo ventesimo ha visto strumenti di guerra ben più potenti e atroci dei cannoni e delle corazzate, a partire dalla prima guerra mondiale. Il mito degli uomini e dei popoli che si rinnovano, delle nazioni che ringiovaniscono, delle masse che fanno la storia, diede vita a un'orribile carneficina. E invece di un nuovo Eden scrive Claudio Magris, in cui avrebbe dovuto vivere felice e buono il nuovo Adamo, vennero a regnare e a incrudelire Mussolini, Hitler, Stalin.
Dai mostri e dalle apocalissi delle guerre del Novecento è nato il pacifismo, ben sintetizzato nel preambolo alla Costituzione dell'UNESCO del 1945: Poiché le guerre cominciano nelle menti degli uomini, è nelle menti degli uomini che si devono costruire le difese della Pace. Ma ben più potente del grido degli slogan e delle canzoni, di un coro di bambini che canta War is over, rintrona ancora oggi il rumore della violenza e della sopraffazione dell'uomo sull'uomo.
I testi e le opere esposte, colloquiando tra loro, ci ricordano che il dialogo, la gestione dei conflitti e delle tensioni, la dialettica fondata sulle ragioni di ognuno non sono la pace, anzi ne sono ben lontani, ma rappresentano l’unica vera alternativa alla guerra.
Documenta la mostra il catalogo edito da SAGEP Editori Srl
ARTISTI IN MOSTRA
Marina Abramovic, Marisa Albanese, Alighiero Boetti, Maria Pia Borgnini, Botto&Bruno, Alberto Burri, Davide Cantoni, Robert Capa, Jota Castro, Jake & Dinos Chapman, Christo, Alessandra Cianelli, Giorgio De Chirico, Jan Fabre, Lucio Fontana, Regina José Galindo, Gilbert&George, Eugenio Giliberti, Sasa Giusto, Paolo Grassino, Renato Guttuso, Thomas Hirschhorn, Emilio Isgrò, Alfredo Jaar, Francesco Jodice, William Kentridge, Anselm Kiefer, Jannis Kounellis, Domenico Antonio Mancini, Filippo Tommaso Marinetti, Ana Mendieta, Sabrina Mezzaqui, Marzia Migliora, Shirin Neshat, Hermann Nitsch, Nam June Paik, Mimmo Paladino, Pino Pascali, Perino&Vele, Pablo Picasso, Lamberto Pignotti, Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto, Robert Rauschenberg, Melita Rotondo, Michal Rovner, Pieter Paul Rubens, Pietro Ruffo, Salvo, Mario Schifano, Andres Serrano, Shozo Shimamoto, Studio Azzurro, Tato, Eugenio Tibaldi, Vedovamazzei, Andy Warhol, Lawrence Weiner.
Mostra:
? War is over
ARTE E CONFLITTI tra mito e contemporaneità
Sede:
Museo d’Arte della città di Ravenna
Enti organizzatori:
Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura,
Mar - Museo d’Arte della città di Ravenna
Progetto scientifico:
Angela Tecce e Maurizio Tarantino
Periodo:
6 ottobre 2018 – 13 gennaio 2019
Orari mostra:
martedì - sabato: 9 – 18; domenica 10 - 18
(chiuso lunedì) la biglietteria chiude un’ora prima
Ingresso:
intero € 10.00, ridotto € 8.00, studenti € 6.00
audioguida compresa biglietto ingresso
Con il contributo di:
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Edison,
Marcegaglia, Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali
Regione Emilia-Romagna
Media partner:
QN Il Resto del Carlino, Pubblimedia Italia Srl
Si ringrazia:
ESP Ravenna, Recitar Leggendo audiolibri
Partner per i servizi di audioguida e radioguida:
Orpheo group
Conferenza stampa:
venerdì 5 ottobre ore 12.00
Inaugurazione:
venerdì 5 ottobre ore 18.00
Ufficio stampa esterno
Studio Esseci di Sergio Campagnolo
tel. +39.049.663499
Referente Roberta Barbaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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