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Eventi culturali

ANTEPRIMA IV EDIZIONE SIBELIUS FESTIVAL 2018

LE FUTURISTE: 1912-1944

 

Mostra a cura di Chiara Gatti e Raffaella Resch


Dopo i progetti sull’espressionismo tedesco e le coppie dell’avanguardia russa, il MAN è lieto di presentare “L’elica e la luce. Le futuriste. 1912_1944”, una mostra dedicata al futurismo e le donne. Si completa in questo modo la trilogia dal taglio inedito, realizzata con la direzione artistica di Lorenzo Giusti e focalizzata sui movimenti dell’avanguardia storica.

La presenza delle donne nell’arte del Novecento è stata messa in luce da diversi studi a partire dalla fine degli anni settanta: al di là dell’intenzione di scoprire un genere, uno specifico femminile in arte, sono state compiute ricognizioni storico-critiche che hanno portato o riportato in luce personalità eccezionali, opere di alto valore, esistenze dalle trame complesse, di cui prima si ignoravano addirittura le date di nascita o morte, e ci hanno restituito un panorama dell’arte delle donne nelle avanguardie, fino a quel momento rimasto in secondo piano.
Un caso ancora aperto e controverso è il ruolo delle donne nel futurismo, movimento programmaticamente misogino, che fin dalla sua fondazione proclamava il disprezzo della donna e costruiva una visione dell’arte totalizzante su valori quali la forza, la velocità, la guerra, da cui il genere femminile doveva rimanere escluso (“Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna”, Manifesto del futurismo, 1909). 

La mostra rintraccia - attraverso oltre 100 opere fra dipinti, sculture, carte, tessuti, maquette teatrali e oggetti d'arte applicata - l’operato di queste donne che hanno lavorato dagli anni dieci fino agli anni quaranta, firmando i manifesti teorici del futurismo, partecipando alle mostre, sperimentando innovazioni di stile e di materiali in ambiti trasversali quali le arti decorative, la scenografia, la fotografia e il cinema, ma anche la danza, la letteratura e il teatro. Figure indipendenti, artiste e intellettuali di primo piano nella ricerca estetica d'inizio secolo. 
Le vicende sono a volte spregiudicate (esemplare la biografia di Valentine de Saint-Point), spesso passate in sordina rispetto alle cronache, qualche volta inosservate dalla critica coeva, o assorbite dall’anonimato della vita famigliare (come accadde a Brunas) o cancellate delle guerre (Alma Fidora, la cui biblioteca e l'archivio di documenti sono andati distrutti sotto i bombardamenti). Spiccano artiste totali, non solo la più nota Benedetta, ma anche Marisa Mori, Adele Gloria e il gruppo di coloro che collaborano a “L’Italia futurista”: i campi d’interesse sono vastissimi, dalla scrittura, alla pittura, all’illustrazione, alla ceramica, non esclusi gli studi di metapsichica e l’occultismo, verso cui anche il Manifesto della Scienza futurista mostra attenzione.

La mostra, che vanta prestiti in arrivo da collezioni pubbliche e private italiane, con opere anche poco conosciute, prende le mosse dal Manifeste de la Femme futuriste, pubblicato da Valentine de Saint-Point il 25 marzo 1912, in risposta alla Fondazione e Manifesto del Futurismo di Marinetti pubblicato a Parigi nel 1909 su “Le Figaro”.
Il percorso individua i caratteri di una ricerca collettiva che – libera da stereotipi, cliché, luoghi comuni e banali dipendenze legate ai rapporti di parentela con i “maschi” del movimento – testimonia la profondità di una riflessione estetica condivisa dalle donne del gruppo, ricca di implicazioni peculiari. 
La selezione delle opere è accostata da un ampio apparato documentario, prime edizioni di testi, lettere autografe, fotografie d'epoca, manifesti originali, studi, bozzetti.

Ogni capitolo del percorso, che procede per macro-temi – il corpo e la danza, il volo e la velocità, il paesaggio e l'astrazione, le forme e le parole – documenta una vena particolare delle artiste futuriste, dedite ora alle arti applicate, al tessuto, ora all’uso del metallo e, in generale, a una sperimentazione polimaterica e multidisciplinare nel campo delle arti figurative, ma anche letterarie e coreutiche. 
La mostra racconta le affascinanti biografie di ciascuna di loro, che s’intrecciano con la vita artistica e culturale del periodo (i salotti, le maggiori mostre nazionali, le riviste, i teatri) ma si ambientano anche sullo sfondo di un paese, allo stesso tempo, eccitato dal progresso, ferito dal conflitto.

In catalogo saranno pubblicate le opere esposte con testi di Giancarlo Carpi, Enrico Crispolti, Chiara Gatti, Lorenzo Giusti, Raffaella Resch e una intervista a Lea Vergine, autrice della memorabile mostra curata nel 1980 per il Palazzo Reale di Milano, “L'altra meta` dell'avanguardia”, dedicata alle artiste attive tra il 1910 e il 1940.

MAN_Museo d’Arte della Provincia di Nuoro
Via Sebastiano Satta, 27 | 08100 Nuoro
t.0784/252110 | f.0784/36243
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | www.museoman.it

Ufficio Stampa
Studio ESSECI di Sergio Campagnolo
tel. 049663499
Referente Simone Raddi: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


I GRANDI EVENTI DI TREVISO 2018

 

Il Sindaco Giovanni Manildo e Marco Goldin hanno reso noto il calendario di inaugurazioni del fitto programma di grandi eventi espostivi che aprirà la stagione culturale 2018 della Città di Treviso

Fulcro della stagione stessa sarà, naturalmente, l’importante mostra su Auguste Rodin che, realizzata in collaborazione con il Musée Rodin di Parigi, dal 24 febbraio e sino al 3 giugno, è proposta da Linea d’ombra al Museo Santa Caterina, rinnovato per l’occasione, con l’apertura della splendida “Sala ipogea Barbisan”.

In concomitanza con la mostra di Rodin, aprirà anche la Nuova Pinacoteca Santa Caterina.

La vernice per la stampa di questi due eventi concomitanti sarà giovedì 22 febbraio alle ore 11. L’inaugurazione ufficiale sarà invece divisa per singolo progetto: il 22 febbraio, alle ore 17.30, si inaugura la Nuova Pinacoteca Santa Caterina. E il 23 febbraio, alle ore 18, si inaugura la mostra Rodin. Un grande scultore al tempo di Monet.

I due eventi al Santa Caterina saranno preceduti da altri due appuntamenti, stavolta al Museo Luigi Bailo, sempre a Treviso.

Qui, sabato 17 febbraio, alle ore 11.30, è prevista la presentazione alla stampa dell’Omaggio a Gino Rossi e di Arturo Martini. Capolavori del Museo Luigi Bailo.

Le due mostre saranno poi inaugurate ufficialmente lo stesso giorno, sabato 17 febbraio, alle ore 18. La loro apertura al pubblico è prevista dall’indomani 18 febbraio fino al 3 giugno.

 

Ufficio Stampa:

Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499

Referente Stefania Bertelli Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

APPUNTAMENTO CON LA STORIA DI VENEZIA

Martedì 30 Gennaio 2018 – STORIA DI VENEZIA ore 17.00 – INGRESSO LIBERO
Vi aspettiamo al Bistrot de Venise per un'esperienza di storia e cultura
Per consultare il programma completo CLICCA QUI >>

L’EVOLUZIONE DELLA SIMBOLOGIA MARCIANA

Come in tutti i settori del vivere associato lagunare, anche la simbologia inerente all’Evangelista protettore di Venezia, San marco, ha avuto la sua evoluzione, nel corso dei secoli. Prima di tutto, va detto che il protettore precedente, San Teodoro Stratelates, non lo dimenticano affatto, i veneziani: egli resta, per l’appunto, il co-protettore della città, anche se nessuno – o quasi – lo dice. La scelta prima di Teodoro e poi di Marco è tutt’altro che causale, e indirizza anch’essa, inequivocabilmente, l’intera storia umana e sociale del luogo, tramite anche un lungo, laborioso processo simbolico che investe sia San Marco “in forma de lion” e sia l’Evangelista “in forma de homo”. Singolarmente, si noterà che, con il tempo, i suoi simboli saranno via via sempre più caratteristici e non confondibili con nessun’altra realtà cristiana coeva. Ciò ha un significato non meno profondo, coinvolgente ed interessante rispetto a tutte le altre sedimentazioni storiche ed umane tipiche della Serenissima.

Presentazione a cura del Prof. MARCO ZANETTO

Per scoprire tutto il calendario di eventi del Bistrot de Venise vieni a trovarci su www.bistrotdevenise.com/eventi/
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