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Marketing

CIELO E TERRA BRINDA A FRESCHELLO

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DA OGGI UNA VESTE ANCORA PIÙ RAFFINATA E RICONOSCIBILE

Freschello stappa la prossima stagione di successi, presentando il nuovo look delle linee Vivo, Frizzante e Spumante, oltre al restyling completo del sito internet. Il nuovo stile contemporaneo trasmette la leggerezza e la naturalità di tutte le referenze

Più raffinato il formato, più spazio alla creatività per i brindisi in compagnia. Freschello rinnova la sua immagine per rappresentare al meglio la qualità e le peculiarità delle varie linee. E non solo, anche il rinnovamento del sito internet (www.freschello.it) per facilitare l’interazione con gli utenti, approfondendo tutti gli aspetti del marchio sotto un profilo più aggiornato e di interesse.

Molte le novità studiate da Cielo e Terra per impreziosire ulteriormente l’allestimento delle tavole italiane: dalle capsule brandizzate con la “F”, al colore di riferimento in testata scelto in base alle singole linee (naturale per la linea Vivo, perlato per Frizzante e metallizzato per Spumante), dal nuovo pay-off “Leggero per natura” alle retroetichette contenenti la descrizione dettagliata delle caratteristiche dei prodotti.

Grazie alla gradazione alcolica contenuta, questo vino fa della leggerezza e della naturalità il suo grande punto di forza, offrendosi ad un ampio uso quotidiano. La sua versatilità di utilizzo lo rende perfetto per accompagnare con una nota vivace le occasioni di festa, da una cena in piedi all’aperto ad un aperitivo, così come ingrediente nei cocktail e in abbinamento a qualsiasi ricetta finger food. Ed è per la forte adattabilità ad ogni occasione e momento della giornata che, da più di 20 anni, Freschello viene scelto dai consumatori vantando il primato di marchio più venduto d’Italia nel formato 0,75 litri.

La naturalezza, l’armonia dei profumi e la semplicità dei sapori fanno di Freschello un piacere leggero dallo stile contemporaneo, la cui personalità contraddistingue una gamma ampia e completa: dai vini fermi della linea Vivo (Bianco, Rosso e Rosè) dal sapore fresco, delicato e leggermente floreale, ideale per ogni tipo di piatto, ai Frizzanti Bianco e Rosè, che si caratterizzano per un bouquet delicato e leggermente fruttato, eccellente come aperitivo e in abbinamento a piatti leggeri. Per chi ricerca un perlage persistente, con sentori di frutta e note di fiori bianchi, Freschello offre la linea Spumante Extra Dry e Rosè Extra Dry, fresca e fruttata, indicata per l’aperitivo, così come per il pasto.

La qualità di Freschello è garantita dalla filiera corta e da appassionati enologi che seguono accuratamente il prodotto in tutte le fasi della produzione, a sostegno del gusto del consumatore. Tutte le referenze so

infatti prodotte solo con uva 100% di origine italiana, la cui coltivazione è seguita scrupolosamente da agricoltori esperti, che tramandano la loro esperienza di generazione in generazione.

Nata nel 1908, Cielo e Terra costituisce una realtà leader nel comparto vitivinicolo, proponendo un modello di business che integra valori di natura etica all’interno della propria visione strategica. Il pieno rispetto ambientale è infatti l’obiettivo primario della realtà di Montorso Vicentino, che indirizza a questo scopo la ricerca, lo sviluppo e tutta l’attività produttiva, riscontrando un notevole risparmio di risorse. Prima realtà vinicola italiana a introdurre in azienda il modello della Lean Organization, Cielo e Terra integra numerosi progetti con un piano di economia circolare, affermandosi come realtà in grado di fronteggiare le sfide dei mercati mondiali ed attestare la presenza in oltre 60 Paesi.

www.freschello.it

Monika Carbonari
Tel 049/775020- fax 049/8072022
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NASCE IL MARCHIO DI QUALITÀ THE GRAND WINE TOUR, LA PRIMA CERTIFICAZIONE ITALIANA D’ECCELLENZA DEI SERVIZI ENOTURISTICI

 

                                                   

19 importanti aziende vitivinicole si sono associate per creare il marchio, sostenuto da un Manifesto e una Carta della Qualità, con l’obiettivo di fornire ai visitatori stranieri elevati standard di accoglienza in cantina

 

Giugno 2018: nasce, primo in Italia, un marchio di qualità destinato alle aziende vitivinicole che adottano standard di eccellenza nell’accoglienza enoturistica. Il suo nome è The Grand Wine Tour, e la scelta delle parole non è casuale: il riferimento, preciso e voluto, è legato al Grand Tour, il viaggio formativo, artistico e culturale che i giovani nobili erano soliti intraprendere a partire dalla fine del XVII secolo in Europa, e in particolare in Italia. Soggiorni in luoghi meravigliosi ed accoglienza di alto livello erano i tratti che accomunavano le esperienze del Grand Tour; gli stessi elementi oggi si ripropongono in chiave moderna per The Grand Wine Tour, dove la cultura del vino e quella dell’ospitalità si incontrano in un progetto mai realizzato prima in Italia.

 

La condivisione di intenti e i parametri oggettivi di valutazione del marchio The Grand Wine Tour: il Manifesto e la Carta della Qualità

 

The Grand Wine Tour costituisce una novità assoluta nel panorama sia vinicolo che enoturistico italiano. Mai prima d’ora era stato creato un marchio di qualità che definisse e valutasse in modo strutturato, condiviso e oggettivo i servizi turistici del settore vinicolo. Ciò è stato possibile grazie all’impegno di 19 importanti aziende vitivinicole, accomunate dal desiderio di investire nella promozione dell’enoturismo di alta qualità, che hanno creato un’associazione dedicata a tale scopo.

 

Per definire e promuovere al meglio il marchio e i suoi standard, l’associazione ha redatto due documenti fondamentali: il Manifesto e la Carta della Qualità.

IL MANIFESTO

 

Il Manifesto di The Grand Wine Tour è il decalogo condiviso da tutte le aziende aderenti. Si tratta di un documento in dieci punti che sancisce, in modo chiaro e inequivocabile, i presupposti per l’utilizzo del marchio e l’unità di intenti che anima e lega ognuna delle realtà vinicole presenti. 

La Carta della Qualità determina una serie di parametri che le aziende vinicole devono necessariamente rispettare per poter utilizzare il marchio di qualità TGWT. La Carta è uno strumento che attraverso 50 criteri precisi divisi in tre sezioni di valutazione (tour e tasting, ristorante e ospitalità, vino) sancisce l’idoneità di ciascuna realtà produttiva ad aderire all’associazione e, di conseguenza, a utilizzare il marchio. È, questa, una novità assoluta nel panorama enoturistico italiano: una misura oggettiva della qualità dell’accoglienza, definita con l’attribuzione di punteggi ponderati che, sommati, definiscono una soglia minima al di sotto della quale non è possibile l’accesso al progetto.

 

L’associazione The Grand Wine Tour ha predisposto, a ulteriore conferma dell’importanza dei parametri qualitativi fondamentali, un Organo Tecnico per la verifica della conformità di ciascuna azienda alla Carta della Qualità.  La valutazione dell’idoneità viene effettuata con la collaborazione della dott.ssa Roberta Garibaldi, ricercatrice, consulente e docente di turismo enogastronomico, membro del board dell’International Institute of Gastronomy, Culture, Arts and Tourism. Tra i suoi compiti rientrano ispezioni in cantina, verifiche dei servizi offerti e valutazione dell’idoneità delle strutture ricettive; è prevista inoltre l’organizzazione di giornate di formazione dedicate agli hospitality manager sia delle cantine già presenti all’interno del progetto, sia dei nuovi ingressi.

 

I membri dell’associazione

 

Le cantine che oggi aderiscono all’associazione e utilizzano il marchio sono 19, e il numero è in costante aumento. Dall’Italia del nord alle regioni del sud, ecco l’elenco:

In Piemonte Ceretto, Coppo, Tenuta Carretta, Michele Chiarlo, Cascina Chicco, Travaglini, Villa Sparina.

 

In Veneto Bortolomiol, Col Vetoraz, Zenato, Inama.

 

In Emilia Romagna Umberto Cesari.

 

In Liguria Lunae e Poggio dei Gorleri.

 

In Toscana Altesino, Fattoria Le Pupille e Sapaio

 

In Lazio Casale del Giglio

 

In Campania Feudi di San Gregorio

 

Annalisa Chiavazza
WELL COM 

 

Fud Bottega Sicula arriva a Milano 

 

L'innovativo format di ristorazione Made in Sicily aprirà sui Navigli

Un progetto in espansione continua quello del panino siciliano più famoso d’Italia che dal 2012 celebra le eccellenze dell’isola in modo gioioso e informale

Fud Bottega Sicula, dopo il successo a Catania e Palermo, apre sui Navigli diMilano e più precisamente in Via Casale 8.

Una ventata di freschezza e tutta la golosità di Fud Bottega Sicula arriva sul Naviglio Grande: piatti semplici e contemporanei per un'esperienza gastronomica goduriosa e senza fronzoli. Hamburger, panini, salumi, formaggi, fritti, vini e birre che raccontano la Sicilia più gustosa e contemporanea.

Quella di Fud Bottega Sicula è una storia vincente, fatta di piatti semplici e contemporanei per un'esperienza gastronomica golosa e senza fronzoli. Una storia che continua a crescere grazie al contributo inestimabile di collaboratori, manager e produttori, vero valore aggiunto di uno degli esperimenti di ristorazione di maggior successo nel nostro paese.

La nuova apertura milanese ideata da Andrea Graziano, founder di Fud Bottega Sicula, e realizzata in collaborazione con Vittorio Saverio Borgia già presenti sulla piazza meneghina con un fortunato ristorante in zona Brera, conta di rivoluzionare la percezione della cucina siciliana a Milano.

«Abbiamo voluto aprire a Milano - racconta Andrea Graziano - per dare la possibilità a chi vive qui di conoscere una Sicilia diversa. Non siamo venuti al nord per cercare fortuna, siamo venuti per riscattare certi stereotipi sulla nostra terra. Milano è una città stupenda ed estremamente stimolante per la ristorazione e noi non potevamo mancare!».

Fud Bottega Sicula conta oggi più di 100 tra collaboratori e dipendenti, tutti riuniti sotto il giocoso nome di “Fud pipol”. Una rete basata sull'importanza delle persone e delle competenze, incentrata sulla cura, il rispetto e la valorizzazione del personale in cui il fattore umano fa la differenza. Un gruppo che si amplia e cresce ancora ed è alla ricerca di nuovo personale per l'apertura meneghina: è ancora possibile inviare la propria candidatura dall’area ‘Lavora con Noi’ del sito: https://www.fud.it/lavora-con-noi/ e accedere alla selezione compilando la scheda anagrafica e il test attitudinale.

FUD BOTTEGA SICULA | Via Casale, 8 - 20144 Milano | www.fud.it
Press Office interno: 
ALICE SAGONA | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | +39 3337153795
Press Office: 
EZIO ZIGLIANI | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | +39 0302400643 | +39 3347579711

CLAYVER RADDOPPIA: IN COMMERCIO LA NUOVA LINEA O+

 

 

 

 

L’azienda presenta la linea di contenitori O+ (High Oxygen) che affiancherà la già presente O- (Low Oxygen). Stesso materiale, ma più poroso, per diversificare le vinificazioni

 

La tecnologia di Clayver raddoppia. L'azienda di Savona, produttrice dell’innovativo contenitore in gres utilizzato per la vinificazione e l'affinamento del vino, ha messo in commercio una nuova linea di prodotti. Accanto alla versione standard, chiamata O- (Low Oxygen), i contenitori Clayver sono ora disponibili anche nel modello O+ (High Oxygen), con una maggiore microporosità in grado di trasferire ossigeno al vino.

 

Il materiale di entrambe le versioni è uno speciale gres, molto più performante della terracotta, resistente agli urti e impermeabile, ma la versione O+ è dotata di una porosità leggermente più alta rispetto alla linea standard, nonostante i contenitori mantengano le stesse forme e dimensioni. Questo permette una maggiore capacità di trasferire ossigeno al vino, rimanendo però su livelli sicuri e gestibili per quanto riguarda i rischi di ossidazione o di perdita di contenuto per evaporazione, permettendo allo stesso tempo un’evoluzione del vino senza cessione di sostanze aromatiche.

 

“Nel corso degli anni – spiega Luca Risso, responsabile ricerca e sviluppo dell'azienda – Clayver ha sempre cercato di andare incontro alle esigenze dei clienti, soddisfando richieste specifiche e personalizzate. La produzione di due diverse linee dimostra come l’azienda si voglia aprire ad un mercato sempre più ampio, permettendo la vinificazione di diverse tipologie di vino: la versione O+ è pensata principalmente per i vini rossi, mentre quella O- per i bianchi.”
L’azienda di Savona, nata nel 2014, si prepara così a raccogliere altri successi, dopo aver registrato degli ottimi traguardi lo scorso anno. Clayver ha registrato un tasso di crescita dei pezzi ordinati del 78% per il 2017 e i contenitori sono utilizzati in quasi 300 cantine di tutto il mondo.

 

Davide Cocco

MOLINO SUL CLITUNNO OTTIENE CERTIFICAZIONI IFS E BRC

 

 

 

Ennesimo traguardo per il Molino sul Clitunno di Trevi (Umbria)

 

Qualità e innovazione, da oltre trent’anni, confermate dalle certificazioni IFS e BRC

 

 

Il Molino sul Clitunno di Trevi (Umbria), azienda di riferimento nel mercato delle farine personalizzate, ha ottenuto la riconferma delle prestigiose certificazione BRC (British Retailer Consortium) ed IFS (International Food Standard), grazie ad un lavoro svolto da sempre all’insegna della qualità, della sicurezza alimentare, della tracciabilità, dell’innovazione e della professionalità, rispettando rigorosamente le norme vigenti in tutti i suoi processi produttivi.

 

“Anche quest’anno siamo lieti di annunciare che la nostra azienda ha conseguito la certificazione BRC, per di più, per il terzo anno consecutivo con valutazione AA, e anche il rinnovo “higher level” della certificazione IFS. Questo ennesimo traguardo conferma la volontà ferrea dell’azienda di puntare sempre al massimo livello di qualità del prodotto, allineandosi agli standard tecnico-qualitativi più severi e distintivi del settore agroalimentare. Soddisfazione e merito da condividere con chi questa azienda la vive: dagli addetti ai trasporti ai mugnai, dai facchini ai ragionieri, dalle nostre responsabili di laboratorio al nostro presidente Benito Marani, sempre presente!”. 

 

Queste le parole con cui gli Amministratori di Molino sul Clitunno annunciano la riconferma delle due prestigiose certificazioni, a sottolineare quanto l’azienda umbra sia un fornitore affidabile, con una produzione che soddisfa i requisiti più elevati di igiene e qualità.

Le certificazioni riconoscono un valore aggiunto a un’azienda e affidandosi ad essa o a un suo prodotto il consumatore è più tutelatoproprio perché la certificazione garantisce controlli da parte di organismi esterni all’azienda, a loro volta controllati.

Con la certificazione IFS vengono definiti i requisiti di sicurezza dei prodotti alimentari. Essere accreditato IFS  per il Molino significa presentarsi come fornitore di prodotti sicuri, privi di sostanze dannose per la salute, conformi quindi alle specifiche contrattuali e ai requisiti di legge. Una sicurezza alimentare per tutti i prodotti e per tutti i livelli della produzione nei quali gli alimenti sono lavorati. E’ quindi una certificazione volta sia alla tutela del consumatore che dell’azienda.

La BRC, riconosciuta a livello mondiale, è focalizzata sulla qualità agroalimentare e sicurezza igienico-sanitaria dei prodotti, che prende come riferimento per la pianificazione e implementazione la metodologia HACCP. Viene dimostrata l’efficienza delle varie fasi di produzione, trasformazione e confezionamento degli alimenti che vengono valutate singolarmente. Garantendo un maggior controllo della propria rete di fornituraLe certificazioni IFS e BRC hanno inoltre lo scopo di favorire l’efficace selezione dei fornitori food da parte della GDO e costituiscono modelli riconosciuti sia in Europa che nel resto del mondo. 

 

Ogni anno, nello stabilimento di Trevi, vengono lavorate circa trentamila tonnellate di grano, grazie a un impianto di macinazione all’avanguardia e ad una struttura produttiva estremamente efficiente che garantisce standard produttivi di elevatissima qualità. La vasta gamma di farine prodotte dall’azienda, che provengono da grani accuratamente selezionati (completamente rintracciabili) non contengono miglioratori enzimatici, additivi, stabilizzanti o conservanti chimici. Inoltre tutta la farina viene costantemente controllata dal Laboratorio Analisi interno che ne certifica la qualità e la rispondenza alle normative vigenti. Ognuna risponde a standard qualitativi ormai riconosciuti da un mercato di nicchia, che richiede un prodotto “su misura”. Una gamma di farine che arriva fino a sessanta tipi di personalizzazione, riuscendo a coprire le più particolari esigenze di produzione. Numerose, infatti, sono le aziende di trasformazione alimentare che continuano a scegliere la qualità del Molino sul Clitunno per le diverse linee di prodotti da forno, sia dolci che salati.

 

ALCUNE INFORMAZIONI SULL’AZIENDA:

 

Molino sul Clitunno S.p.A. è un’azienda a gestione familiare che vanta oltre 30 anni di esperienza. Con una capacità di macinazione di circa trentamila tonnellate di materia prima, la struttura produttiva è dotata di una tecnologia di macinazione e miscelazione all’avanguardia e garantisce elevatissimi standard di qualità e continuità.

L’azienda, attualmente, occupa quindici dipendenti e, grazie agli investimenti effettuati in tecnologia, ha saputo ritagliarsi una posizione di primo piano nel mercato di riferimento. Negli ultimi anni l’impianto produttivo ha subito una trasformazione che ne ha migliorato ulteriormente le performance: un nuovo impianto di miscelazione e una nuova area di insacco e pallettizzazione consentono di lavorare i grani assoluti e “mixare” le farine ottenute dalla macinazione. Un’innovazione che ha permesso a Molino sul Clitunno di proporre nuovi standard di qualità e specificità al mercato, ampliando sensibilmente la propria gamma di prodotti.

Le farine Molino sul Clitunno rispondono a standard qualitativi ormai riconosciuti da un mercato di nicchia, che vuole un prodotto ‘su misura’. Con la sua linea completa di farine riesce a coprire le esigenze più particolari, proponendo una gamma che arriva fino a sessanta tipi diversi di personalizzazione. Tutta la produzione viene costantemente controllata dal Laboratorio Analisi, che ne certifica qualità, affidabilità e rispondenza alle normative vigenti. Ogni farina prodotta è autocertificata “enzimi free” e garantita utilizzando parametri ancor più restrittivi di quelli previsti dalla legge. L’azienda, che ha recentemente ottenuto la certificazione IFS e la riconferma della BRC, trova in questi riconoscimenti il giusto riconoscimento del lavoro svolto, da sempre all’insegna della qualità e della professionalità made in Italy, garantendo al consumatore il massimo grado di sicurezza alimentare.

 

 

Barbara Valla 

 

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