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Marketing

VILLA BAIANA FRANCIACORTA, E' ANCORA WEDDING AWARD

 

 

 

L’elegante residenza nelle Tenute La Montina di Monticelli Brusati

premiata da Matrimonio.com per il quarto anno consecutivo

 

Villa Baianadi Monticelli Brusati, in Franciacorta (Bs) ha ricevuto il premio Wedding Awards 2018 nella categoria Banchetto. Dal 2014 Matrimonio.com, leader globale del settore nuziale, assegna questo prestigioso premio per premiare e segnalare l’eccellente lavoro realizzato dalle aziende italiane del settore nuziale, ed è quindi un punto di riferimento per tutti coloro che lavorano in questo campo.

Anche quest’anno oltre 52.000 aziende online di Matrimonio.com si sono candidateper aggiudicarsi il premio Wedding Awards, che le riconosce come i migliori professionisti del settore nuziale.

 

Il prestigio di questo premio è dovuto al fatto che è l’unico che viene assegnato alle aziende e ai professionisti del settore basandosi esclusivamente sulle opinioni e le valutazioni delle coppie che hanno usufruito dei loro servizi.

“Per assegnare questi premi, non esistono migliori giudici delle coppie che hanno già organizzato le proprie nozze. Sono loro i grandi esperti che possono dare una reale valutazione ai professionisti a cui hanno affidato il grande giorno - afferma Nina Pérez, CEO di Matrimonio.com - Quello del matrimonio è un giorno che, oltre a essere molto speciale, è per loro irripetibile, quindi è di vitale importanza che i professionisti ingaggiati facciano un eccellente lavoro. Questo riconoscimento rappresenta quindi la prova migliore per altre coppie, che decidono di affidarsi a questi fornitori”. 

 

“E’ un onore veder riconosciuta la qualità del nostro lavoro dalle tante coppie di innamorati che decidono di festeggiare il proprio matrimonio con noi - continua Barbara Bozza, direttrice di Villa Baiana - Ci affidano un giorno cruciale, fatto di dettagli e di aspettative per cui dobbiamo essere assolutamente all’altezza. La sfida per noi è quella di offrire alle coppie dei servizi sempre più personalizzati, soluzioni ad hoc per le loro esigenze, proposte innovative per rendere il loro giorno unico. Questo premio ci dice che stiamo andando nella direzione giusta e ne siamo davvero felici”.

 

Al passo con i tempi e con le esigenze delle nuove coppie, Villa Baiana è dal 2017 Casa Comunale, in cui si possono celebrare cerimonie civili. Pronunciare il fatidico sì circondati dai verdi vigneti della Franciacorta, oppure tra le botti in cantina, o ancora nei grandi saloni affrescati della villa è qualcosa che affascina sempre più i futuri sposi. Premiata anche per l’ottima cucina e pasticceria interna, Villa Baiana si afferma punto di riferimento per le nozze in Franciacorta.

Maggiori informazioni e curiosità sono disponibili sul sito www.villabaiana,it, oppure contattando Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

 

 

 

Villa BaianaStorica dimora seicentesca, è oggi location organizzata e strutturata per eventi privati ed aziendali. Ampi saloni dislocati su tre livelli garantiscono posti a sedere per 600 persone nel totale. Completano l’offerta un proprio staff di chef e pasticceri, nonché una sala congressi per meeting ed eventi aziendali. Villa Baiana si trova nel cuore della Franciacorta, all’interno delle Tenute La Montina, dove si trova anche la sede dell’azienda vitivinicola La Montina.

Monticelli Brusati - Via Baiana, 15 - 030.685.40.85 –Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.- www.villabaiana.it

 

La Montinadi Monticelli Brusati fra le aziende vitivinicole storiche della Franciacorta. Le vigne aziendali sviluppano su di una superficie vitata di circa 72 ettari, dislocati in 7 Comuni della Franciacorta. Vigneti, con giacitura preminentemente collinare, impiantati su terreni calcarei e limo-argillosi con una resa circa di 100 quintali per ettaro con densità di 5.400/7.000 ceppi per ettaro. La cantina si estende per 7.450 m² sotterranei, il che garantisce tutto l’anno la minore escursione termica possibile (attorno ai 13°- 16°) e condizione ottimale per la giusta maturazione dei Franciacorta. La produzione media è di 380.000 bottiglie annue. Distributore nazionale La Montina: F.lli Rinaldi Importatori S.p.A.  www.rinaldi.biz

Tel. 030 653278 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.www.lamontina.it  

 

Villa Baiana– Jessica GiovanessiQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

• Agorà di Marina Tagliaferri - Tel. 0481 62385 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

VIDEOGAME E ALTA CUCINA: LO CHEF STELLATO LORENZO COGO RENDE OMAGGIO A FAR CRY 5

 

Il giovane Chef, da appassionato videogiocatore, è volato in Montana alla scoperta dei luoghi che hanno ispirato il quinto capitolo di Far Cry. Dall’indimenticabile esperienza nascono un docufilm e tre nuovi piatti dedicati alla saga videoludica. Ed è così che per la prima volta in assoluto l’alta cucina si avvicina al mondo dei videogiochi.

Ad appena 30 anni, con il suo El Coq, è uno degli Chef stellati più giovani al mondo. Agli ultimi Chef Awards, gli oscar della ristorazione, gli è stato assegnato il titolo di Miglior Chef Innovativo. La cucina “istintiva” di Lorenzo Cogo piace, è un qualcosa di nuovo e mai visto. Un mix continuo di contaminazioni e sperimentazioni, strizzando sempre l’occhio alla tradizione. Il suo passatempo preferito? Oltre all’enogastronomia e i viaggi, Lorenzo è un appassionatissimo videogiocatore, un vero cultore della console. Ci gioca da sempre, con gli amici e soprattutto con il fratello minore, con il quale non si è mai perso un capitolo di Far Cry, la saga videoludica targata Ubisoft giunta al suo quinto appuntamento. Le ambientazioni del gioco saranno quelle dell’incantevole Montana, The Last Best Place (l'ultimo posto meraviglioso), come lo definiscono gli americani. È per questo che Lorenzo, da vero fan di Far Cry, ha girato in lungo e in largo lo “Stato del grande cielo” per trarre ispirazione e creare nuovi piatti da dedicare al videogame. E non solo: dall’indimenticabile esperienza è nato anche un docufilm che racconta l’incredibile viaggio e la genesi delle esclusive pietanze.

Da Billings a Bozeman, da Twin Bridges a Livingston: tra appassionanti battute di caccia e pesca, escursioni di ogni tipo e gustose scoperte culinarie, è stato un tour che ha attraversato quasi tutto il Montana, facendo tappa in quei luoghi magici che hanno ispirato il team di sviluppatori e creativi di casa Ubisoft nella realizzazione del nuovo Far Cry 5. Durante il viaggio, Lorenzo si è lasciato ispirare dai panorami dello Stato americano e dalle atmosfere del videogioco per creare tre ricette innovative che rispecchiano perfettamente il suo stile sperimentale e uniscono, per la prima volta in assoluto, alta cucina e videogiochi. Del tutto in linea con i temi trattati nel videogame, il primo piatto si intitola “Comunione”: una tartare di cuore tra due ostie a cui lo chef ha abbinato un Bloody Mary. Un evidente richiamo alla setta di fanatici attorno a cui si snoda la storia del gioco. Nella seconda ricetta, il ragù di cervo, animale simbolo della gastronomia del Montana, incontra un pacchero gratinato, riprendendo il concetto di contaminazione tipico della cucina istintiva di Cogo. Protagonista del terzo piatto un altro animale tipico, la trota iridea, che viene condita con maionese al ginepro e cous cous di cavolfiore.

Per Lorenzo è stato un viaggio memorabile, da immortalare assolutamente e non solo con un reportage fotografico, ma anche con un docufilm a tutti gli effetti: “è stato un itinerario a dir poco straordinario, abbiamo visitato delle località affascinanti e ricche di storia, con una cultura gastronomica che mi ha di certo arricchito e soprattutto ha soddisfatto appieno la mia insaziabile curiosità” – conferma Cogo – “La gente del posto è stata accogliente e pronta a svelarmi tutti i segreti della loro cucina e non solo, abbiamo persino pescato e cacciato per poi cucinare e gustarci il frutto del nostro lavoro insieme, dopo giornate veramente faticose, ma estremamente gratificanti”.

Il nuovo capitolo della pluripremiata serie Far Cry porta i videogiocatori a Hope County, in Montana. Un luogo idilliaco che ospita una normalissima e tranquillissima comunità, ma anche una setta di fanatici apocalittici conosciuta come Progetto Eden’s Gate. Guidata dal carismatico profeta Joseph Seed e i suoi devoti seguaci, i Messaggeri, Eden’s Gate si è lentamente inserita in ogni aspetto della vita quotidiana della pacifica cittadina destabilizzandola del tutto. Fin quando non arriva il momento di ribellarsi per riprendere possesso della libertà ormai negata. Proprio come ha fatto Lorenzo Cogo, con Far Cry 5 sarà possibile esplorare liberamente i fiumi, le terre e i cieli del Montana. Lo scopo sarà quello di riportare la normalità a Hope County grazie al supporto di una vasta gamma di accessori e veicoli personalizzabili, la più grande mai apparsa in tutta la saga. Per diventare l’eroe di una storia imprevedibile e al limite della realtà, in uno scenario interminabile e davvero mozzafiato.

 Alessandra Minuz

NASCE IL «PATTO DI ADOZIONE»: UN FILARE NELLA LANGA DEL BAROLO

 

 

L’iniziativa è della vignaiola Sara Vezza della cantina Josetta Saffirio a Monforte d’Alba

Adotta un filare in Langa e produci il tuo Barolo: l’originale iniziativa è di Sara Vezza, giovane vignaiola titolare della cantina Josetta Saffirio a Monforte d’Aba. L’invito è a vivere in prima persona l’esperienza di coltivare, far crescere, vendemmiare e produrre il proprio vino: «È una richiesta che mi hanno fatto in tanti – spiega Sara – provare l’emozione della vigna: la potatura, le lavorazioni dell’estate, la vendemmia: capire come cresce l’uva e come diventa un grande Barolo. È un progetto che richiede pazienza e passione come il lavoro dei vignaioli, ma è anche un’esperienza unica e irripetibile. Perché partecipare? Tre buoni motivi: per imparare la cultura del vino, seguendo la vita del proprio Barolo, vivere un’esperienza fuori dal comune e per ricevere le bottiglie di vino del “tuo filare”».

«Il progetto “Adotta un filare di Josetta Saffirio” ha anche come obiettivi – ricorda la giovane barolista - la salvaguardia del paesaggio vitivinicolo dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco e il garantire la sopravvivenza dei piccoli produttori, da secoli custodi di queste colline. L’idea è anche di creare degli itinerari turistici e culturali a Monforte d’Alba. Il Barolo non è solo economia: è cultura». 

Il «Patto di adozione di un filare a Monforte d’Alba» può essere anche un’idea regalo e comprende:

·         nome e cognome dell'adottante sul palo di testa del filare adottato

·         possibilità di donazione del filare a terzi.

·         sei bottiglie di vino Barolo docg prodotto dal filare adottato, più sei bottiglie miste a discrezione dell’azienda, in base alla disponibilità 

·         certificato di adozione, nel quale comparirà il nome dell’Adottante 

·         visita della cantina in qualsiasi momento dell’anno (previo preavviso) con degustazione gratuita di tutti i vini accompagnata da una selezione di prodotti tipici locali

·         aggiornamenti costanti e reportage sulle varie fasi di lavorazione, dalla vendemmia all'imbottigliamento

Come aderire

Si può scaricare il modulo sul sito internet www.adottaunfilare.it, bisogna compilarlo e spedirlo all’email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Si possono "adottare" uno o più filari sia a nome proprio che a nome di terzi. Dopo aver fatto il bonifico, si riceverà immediatamente un "Attestato di adozione" personalizzato per ogni filare adottato.

Per altre info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Josetta Saffirio, cinque generazioni di vignaioli in Langa

Sara Vezza, classe 1980, mamma di Sara, Cecilia, Giovanni e Cesare, è la quinta generazione di contadini che coltivano vigne a Monforte d’Alba, in Langa. A 17 anni aveva un sogno: fare la vignaiola. L’ha realizzato due anni dopo, a 19 anni, rilanciando l’azienda di famiglia. Oggi coltiva 5 ettari quasi tutti nebbiolo da Barolo. Produce circa 40 mila bottiglie all’anno. Ha fatto nuovi investimenti: 5 ettari a Roddino coltivati a nebbiolo e barbera e 16 ettari a Murazzano dove Sara produrrà Alta Langa, le bollicine piemontesi. Quella di Josetta Saffirio è una storia antica, che inizia alla fine dell’Ottocento con il primo Saffirio, Giovanni Battista, che si sposta a vivere nella Langa. Ai primi del Novecento, il padre di Josetta, Ernesto, inizia a coltivare i suoi vigneti. Nel 1975, giovanissima, Josetta decide di occuparsi dei vigneti del padre. Laureata in agraria e affiancata dal marito Roberto, enologo, inizia a coltivare le vigne piantate dai nonni subito dopo la seconda guerra mondiale. Dopo alcuni anni, Josetta e Roberto vedono premiate le proprie fatiche e riescono a produrre un Nebbiolo di riconosciuta qualità. Nel 1985 viene presentato il primo Barolo con l’attuale etichetta, frutto di una passione e di un impegno mai venuto meno. Dopo un periodo di pausa negli anni 90, Sara, figlia di Josetta e Roberto, decide di dedicarsi anche lei ai vigneti di famiglia e di scrivere una nuova pagina nella storia di Josetta Saffirio.  

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Web: www.ishock.it 

Barbera 360°

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Barbera360°


È nato Barbera 360°, il progetto che ha l’obiettivo di far conoscere un territorio, quello della Barbera, e tutto ciò che gli gira attorno, in termini di eccellenze artigiane, imprenditoriali, ristorazione, arte, risorse architettoniche e paesaggistiche. Uno sguardo a 360° gradi per scoprire le storie delle persone che hanno fatto grande questa zona vinicola. 

L’obiettivo prefissato era di affermare nei confronti di un primo gruppo di giornalisti il livello elevato e diffuso dei vini a base Barbera. La finalità primaria del progetto non era tanto ottenere poche punte di eccellenza a seguito delle degustazioni tecniche svolte giovedì 8 e venerdì 9 marzo, quando dimostrare un livello molto elevato distribuito su tutti i prodotti assaggiati.

La conoscenza del territorio e delle sue dinamiche economiche e sociali rappresenta inoltre, una chiave essenziale per la comprensione dell’attuale situazione della Barbera. La presenza di elementi attrattivi, per il turista o wine - lover, non direttamente connessi al vino sono fondamentali per completare l’itinerario di un ipotetico soggiorno.

L’edizione ZERO, che si è svolta nei giorni scorsi, è stata strutturata in modo che il selezionato gruppo di partecipanti potesse immergersi nella storia e nelle tradizioni della zona, assaporandone tutte le sue caratteristiche, non focalizzando il proprio pensiero solo ed esclusivamente sulla produzione vinicola, ma ampliando l’orizzonte di osservazione e scoprendo angoli nascosti e di pregio.

Ecco alcuni numeri, risultato di questo primo viaggio all’interno di Barbera 360°, riuscito nonostante uno sciopero dei mezzi a livello nazionale: 40 le cantine selezionate dal team di WineZone9 i partecipanti al team di degustazione, 2 le giornate di assaggi (di circa 100 vini) tra le denominazioni Barbera d’Asti, Barbera D’Alba, Barbera del Monferrato, Barbera d’Alba Superiore, Barbera del Monferrato Superiore, Barbera d’Asti Superiore e Piemonte Barbera, 30 le tipologie di vino differenti dalla Barbera degustate durante i pranzi e gli aperitivi previsti per offrire uno spaccato differente della produzione vinicola.

Il percorso ha toccato due realtà della ristorazione locale: la prima presso la Locanda del Bosco Grande a Montegrosso d’Asti ha offerto un esempio della gastronomia legata alle tradizioni, mentre la seconda, Casa Crippa a Canelli, ha osato sperimentando un menù di pesce in abbinamento alla Barbera d’Asti di vecchie annate.

Sei sono state le attività artigianali visitate che hanno avuto il merito di dimostrare quanto sia stretto il legame tra territorio – storia – tradizione con un’importante apertura verso l’innovazione e l’ospitalità che ha caratterizzato tutte le realtà toccate.

La Barbera rappresenta una delle strutture portanti dell’economia piemontese, determinandone un rilievo primario.

Sotto questa denominazione si radunano vini dall’elevato livello qualitativo, in grado di concorrere con le denominazioni che attualmente possiedono un prestigio maggiore, e vini dalle qualità organolettiche minori.

Elemento di forza e debolezza al tempo stesso è la presenza di una grande quantità di uva Barbera su tutto il territorio settentrionale (Piemonte e Lombardia principalmente), ciò disegna un’immagine popolare del vino, ma contemporaneamente lo rende molto familiare ai consumatori.

Il primo percorso di Barbera 360° si è concluso positivamente raggiungendo i risultati prefissati e WineZone si prepara al prossimo step progettando nuove proposte.

Hanno partecipanti a Barbera360° in quanto addetti ai lavori e coinvolti nelle degustazioni tecniche: Ferruccio Ribezzo – Banca Rothschild* e Ugo Fabbri - Gruppo Ferragamo.



*La banca Rothschild investe in acquisto di vini per un fondo di investimento, il Dott. Ribezzo è incaricato per il Piemonte (e una parte della Toscana) di selezionare i prodotti da acquistare.
 

FOCUS SU MERCATO TEDESCO: CARPENE’ MALVOLTI PROTAGONISTA A PROWEIN NELL’ANNO DEL 150°

La Fiera Internazionale B2B dei Vini e dei Liquori si conferma baricentro mondiale per il settore vinicolo internazionale ed una vetrina immancabile per la Carpenè Malvolti, per cui la Germania è Mercato di riferimento dell'Area Export

Riflettori puntati sul ProWein, la più importante fiera internazionale dei vini e dei liquori a cui da sempre Carpenè Malvolti si pregia di partecipare, in virtù anche del fatto che quello tedesco rappresenta, per il Brand, uno dei Mercati più importanti e strategici. La manifestazione, che si terrà a Düsseldorf dal 18 al 20 Marzo, ospiterà oltre 6600 espositori in rappresentanza di 295 territori di produzione di 60 Paesi di tutto il mondo e rappresenta per il Marchio di Conegliano un contesto coerente per incontrare i Partner già consolidati e tessere nuove collaborazioni con potenziali nuovi interlocutori, in vista di sviluppare ulteriormente la brand awareness del business d’Impresa.

“Carpenè Malvolti esporta circa il 52% della propria produzione – stigmatizza il Direttore Generale Domenico Scimone – in oltre 60 Paesi dei cinque Continenti, tuttavia il core business internazionale dell’attività d’Impresa rimangono i Mercati europei di lingua tedesca quali la Germania, la Svizzera e l’Austria soprattutto per il 1868 Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G., in tutte le sue declinazioni. Il Prowein – aggiunge il DG –rappresenta un’occasione fieristica da cui non si può prescindere, un’attività promozionale che giustifica la determinazione strategica di proseguire anche nei prossimi esercizi con investimenti importanti in tale direzione”

La partecipazione al ProWein, il principale appuntamento internazionale B2B per il mondo del vino, nell’anno in cui si celebra il 150° Anniversario della fondazione dell’attività d’Impresa assume per Carpenè Malvolti connotati di particolare rilevanza, in ragione soprattutto al fatto che oggi più che mai in un contesto economico di forte competitività, sia sempre più rilevante continuare ad affermare la propria storicità ed i valori fondanti, avvalendosi altresì di ogni occasione per interagire direttamente con tutti i Partners internazionali. E nella fattispecie anche con l'Area Tedesca, che si caratterizza per essere il Mercato chiave per le esportazioni sia per la storica Cantina sia per l’intero comparto del Prosecco; dall’ultimo rapporto economico presentato dal Consorzio della D.O.C.G., infatti, emerge che nell’ultimo anno analizzato, il 2016, sono state esportate su siffatto mercato circa 7,4 milioni di bottiglie, ovvero circa un quinto della produzione totale destinata alle esportazioni, ammontante a circa 36 milioni di bottiglie per un valore di 181 milioni di euro.

  

Ufficio Stampa Carpenè Malvolti SpA

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.  

 

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