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“SONO UNA CURVY MODEL, HO 49 E FACCIO LA DIFFERENZA? NE SONO BENE FELICE”

 

Barbara Braghin, 49 anni, giornalista, blogger e modella curvy di Porto Viro (Rovigo), ritratta nel mese di gennaio nel calendario “Curvy Women 2023” delle Boteriane in the World, fa un bilancio del 2022 che descrive con soddisfazione. E parla dei suoi progetti futuri.

 

“Il 2022 è stato un anno che mi ha portato tante sorprese – afferma -. Continuo a scrivere in diverse testate e nei blog “Scelta di Peso” e “Il Blog di Barbara Braghin – Eventi e Moda”. Il mio lavoro mi ha portato tante soddisfazioni, ho sviluppato tanti contenuti online, soprattutto nelle mie pagine facebook e instagram che portano lo stesso nome del mio blog.

 

Parlo soprattutto del mondo “curvy”, cioè di noi donne dal corpo sinuoso e florido. A settembre ho partecipato alla Milano Fashion Week con il gruppo Le Boteriane, e con loro ho anche fatto il calendario “Curvy Women 2023” e la mia foto è nel mese di gennaio. Inoltre, faccio parte della Nazionale Italiana Curvy Calcio, dove, circa una volta al mese, noi calciatrici curvy, ci incontriamo e ci alleniamo”.

 

Barbara parla anche della sua esperienza con la chirurgia bariatrica che le ha cambiato la vita. “Se ora partecipo a tante realtà “curvy” è grazie alla perdita di 40 chili con un intervento bariatrico – dice -. Infatti, da ragazzina ero qualche chilo in più e sognavo di fare la modella. Ma negli anni ’80, ’90 i canoni richiesti erano le taglie 38, 40. Oggi, anche il mondo della moda è cambiato, infatti nelle passerelle non si vedono sfilare solo le taglie slim, ma anche le taglie curvy. E anche l’età delle modelle è cambiata. Infatti la mia categoria rappresenta la fascia di donna matura, di donna manager, a volte con qualche chilo in più. Ma è quel tipo di donna, soprattutto per l’età, che si può permettere di spendere perché è in carriera e ricopre ruoli di prestigio”.

 

La Braghin sottolinea che anche la modella Giorgina Rodriguez, compagna di Cristiano Ronaldo, in un’intervista su “Vanity Fair” ha detto “la felicità non pesa, mi tengo i miei chili in più”. Così come la top model Heidi Blum ha sottolineato “la vera bellezza della moda è per tutti i corpi e non conosce taglia”. E che Victoria Beckham elogia le curve dicendo “Le donne di oggi vogliono apparire sane e curvy”.

 

“Nel 2023 do appuntamento ai miei followers di seguirmi sulle mie pagine facebook e instagram “Il Blog di Barbara Braghin – Eventi e Moda” con dei video giornalieri dove metto in evidenza il mio mondo curvy. Il titolo? E’ una sorpresa… intanto brindiamo all’anno nuovo. Buon 2023!”. (Foto di Ettore Tagliabue).

DIECI CONSIGLI PER PRENDERSI CURA DELLA VISTA DEI BAMBINI

 

Secondo gli esperti di Clinica Baviera più della metà dei bambini italiani potrebbe avere un disturbo visivo

 

Proteggere gli occhi dei bambini e prevenire eventuali disturbi visivi è qualcosa di cui è importante occuparsi fin dalla loro nascita.

Anche se si pensa che siano troppo piccoli bisogna sapere che esistono metodi diagnostici adatti alle diverse età per poter conoscere lo stato della loro vista e capire da subito se ci sono dei problemi. Secondo i dati forniti da www.clinicabaviera.it, una delle più importanti aziende oftalmologiche in Europa, in Italia più della metà dei bambini potrebbe avere un problema visivo, un numero molto più alto rispetto a qualche anno fa, prima che la tecnologia entrasse a far parte di quasi tutti gli aspetti della nostra vita.

 

D'altra parte, fino al 30% degli insuccessi scolastici o dei problemi accademici sono dovuti a difetti della vista non diagnosticati, quindi una buona diagnosi in età precoce è davvero fondamentale. Per questo motivo, gli esperti di Clinica Baviera indicano dieci cose da tenere presente affinché i più piccoli godano di una buona salute visiva:

 

1. Prestare attenzione ai possibili segnali di allarme

È fondamentale che i genitori osservino il comportamento dei propri figli per individuare segnali di allarme di un possibile problema visivo, come ad esempio: roteare gli occhi, avvicinarsi troppo ai libri o alla televisione, fare continue smorfie o ammiccamenti, avere occhi rossi a fine giornata, difficoltà di apprendimento a scuola, bruciori ripetuti, ecc.

 

2. Insegnare un uso corretto degli schermi

Fin dalla più tenera età è necessario adottare una serie di misure relative all'uso di televisione, tablet, cellulari o qualsiasi altro dispositivo elettronico, poiché il loro abuso o uso improprio possono influire sulla qualità del sonno e, naturalmente, sulla stessa salute degli occhi. È essenziale limitare il tempo di esposizione e fare pause regolari. I bambini di età inferiore ai due anni non dovrebbero usare schermi. Tra i due e i cinque anni dovrebbero limitarsi a un'ora al giorno e tra i cinque e i dodici anni a due ore al giorno.

 

È inoltre importante utilizzare gli schermi alla giusta distanza: per leggere o scrivere su un cellulare o un tablet dovrebbero trovarsi a 35 centimetri dagli occhi, i computer portatili a 40-45 cm, i computer fissi a 45-55 cm e la televisione a una distanza compresa tra due e tre metri. Inoltre, gli schermi non dovrebbero mai essere utilizzati come unica fonte di luce, ma dovrebbero essere accompagnati da un'altra luce ambientale.

 

3. Godere dell'aria aperta con i bambini

Fare attività all'aperto con i bambini non solo aiuta a ridurre l'uso dei dispositivi elettronici, attenuando gli effetti che gli schermi possono avere su di loro, ma aiuta anche a esercitare la loro visione da lontano. Inoltre, diversi studi mettono in relazione una minore esposizione alla luce solare (meno di due ore al giorno) con la possibile insorgenza della miopia.

 

4. Portare i propri figli dall'oculista fin da piccoli

Anche se in linea di massima i bambini non presentano alterazioni della vista, è consigliabile effettuare la prima visita dall'oculista durante il primo anno di vita. Oggi esistono metodi diagnostici adattati alle diverse età dei bambini per conoscere lo stato della loro vista nelle diverse fasi dello sviluppo, senza che il bambino debba necessariamente parlare o collaborare. 

 

5. Seguire una dieta sana

Seguire una dieta sana e equilibrata, ricca di sostanze nutritive con un alto contenuto di vitamine A e C e di minerali come il magnesio, aiuta le cellule del senso della vista a funzionare correttamente.

 

6. Buona illuminazione

Quando si legge in formato digitale o cartaceo o si lavora al computer, la luce che si utilizza deve essere preferibilmentenaturale e diretta, evitando i riflessi. 

 

7. Proteggere gli occhi dalla luce solare

Secondo i dati forniti da Clinica Baviera, il 70% dei bambini italiani tra i 4 e i 10 anni non indossa occhiali da sole. Non bisogna dimenticare che, anche se sono piccoli e sono troppo pigri per indossarli, se devono essere esposti al sole per un lungo periodo di tempo, è essenziale che li mettano per proteggere i loro occhi ed è opportuno tenere conto di questi consigli per la scelta degli occhiali da sole:

 

Omologazione: devono essere conformi alle corrispondenti normative europee per questo tipo di prodotto (identificato con il marchio CE) con il nome del produttore e i riferimenti del modello stesso.

 

Filtri: la norma europea sugli occhiali da sole (UNE) stabilisce una classificazione delle protezioni solari in 5 categorie che vanno da 0 a 4, di solito le più utilizzate nei bambini sono soprattutto 3 e 4.

 

Telaio: grazie al peso ridotto, alla resistenza agli urti e all'elevata durata, il telaio più consigliato è realizzato in plastica.

 

Vetro: gli esperti consigliano i vetri organici o in policarbonato perché coniugano perfettamente leggerezza e resistenza.

 

Forma: per evitare che cadano, l'ideale è scegliere un tipo di occhiale che si adatti alla forma del viso del bambino, e il ponte naso non deve essere né troppo grande né troppo piccolo.

 

Colori: il telaio è indifferente, quello che piace di più al bambino.

 

Fascia elastica: per i bambini più piccoli o quelli sempre in movimento, è consigliabile che gli occhiali siano dotati di una fascia elastica in modo da evitare che cadano e garantire che siano sempre nella posizione corretta.

 

8. Prestare particolare attenzione alla loro salute visiva se hanno una storia di patologie visive

Alcune patologie visive possono avere un'origine genetica,etiper cui è consigliabile monitorare più attentamente i bambini e segnalare questi disturbi durante le visite dall'oculista.

 

9. Utilizzare gli occhialini in piscina

L'ingresso dell'acqua negli occhi durante il bagno in piscina o il nuoto può causare prurito, bruciore o infezioni. Inoltre, il cloro che molte piscine contengono è irritante e può causare una reazione allergica alla congiuntiva, nota come congiuntivite allergica. È quindi consigliabile utilizzare gli occhialini per proteggere gli occhi dei bambini dal cloro e dai germi presenti nell'acqua della piscina, assicurarsi che siano correttamente montati e regolati e lavare gli occhi con lacrime artificiali o soluzione salina una volta rientrati a casa dopo la piscina.

 

10. Indossare gli occhiali da vista corretti se necessario

Non indossare gli occhiali adatti può influire sulla visione. Se i bambini portano gli occhiali, devono sottoporsi a controlli regolari dall'oculista per confermare la gradazione indicata nella prescrizione e adattare gli occhiali alle loro esigenze di quel momento.

 

Federico Fiorini, direttore sanitario di Clinica Baviera Bologna spiega: "Più della metà dei bambini italiani potrebbe avere problemi visivi se non ci si prende cura della loro vista fin da piccoli e questa è una responsabilità esclusiva dei genitori; per questo noi di Clinica Baviera abbiamo voluto stilare un elenco di dieci consigli base che ogni famiglia dovrebbe seguire con i propri figli affinché possano godere di una buona salute visiva".

 

Abbiamo a disposizione diverse foto a illustrazione di questa notizia. Se ne avete bisogno, sono disponibili fino al 9 DICEMBRE questo indirizzo: https://we.tl/t-dfoOUTqhFd o potete chiederle direttamente a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Su Clinica Baviera:

Con un'esperienza di oltre 25 anni, Clinica Baviera è un centro medico all’avanguardia nel campo dell’oftalmologia che offre un servizio completo per la cura dei problemi e delle malattie dell'occhio basato su criteri di qualità e sull'uso delle più recenti tecniche di microchirurgia. Ha una rete di cliniche con più di 85 centri in quattro paesi europei (Spagna, Germania, Italia e Austria) e uno staff di oltre 1.000 professionisti, di cui più di 200 oculisti.

DIECI CONSIGLI PER PRENDERSI CURA DELLA VISTA DEI BAMBINI

 

Secondo gli esperti di Clinica Baviera più della metà dei bambini italiani potrebbe avere un disturbo visivo

 

Proteggere gli occhi dei bambini e prevenire eventuali disturbi visivi è qualcosa di cui è importante occuparsi fin dalla loro nascita.

Anche se si pensa che siano troppo piccoli bisogna sapere che esistono metodi diagnostici adatti alle diverse età per poter conoscere lo stato della loro vista e capire da subito se ci sono dei problemi. Secondo i dati forniti da www.clinicabaviera.it, una delle più importanti aziende oftalmologiche in Europa, in Italia più della metà dei bambini potrebbe avere un problema visivo, un numero molto più alto rispetto a qualche anno fa, prima che la tecnologia entrasse a far parte di quasi tutti gli aspetti della nostra vita.

 

D'altra parte, fino al 30% degli insuccessi scolastici o dei problemi accademici sono dovuti a difetti della vista non diagnosticati, quindi una buona diagnosi in età precoce è davvero fondamentale. Per questo motivo, gli esperti di Clinica Baviera indicano dieci cose da tenere presente affinché i più piccoli godano di una buona salute visiva:

 

1. Prestare attenzione ai possibili segnali di allarme

È fondamentale che i genitori osservino il comportamento dei propri figli per individuare segnali di allarme di un possibile problema visivo, come ad esempio: roteare gli occhi, avvicinarsi troppo ai libri o alla televisione, fare continue smorfie o ammiccamenti, avere occhi rossi a fine giornata, difficoltà di apprendimento a scuola, bruciori ripetuti, ecc.

 

2. Insegnare un uso corretto degli schermi

Fin dalla più tenera età è necessario adottare una serie di misure relative all'uso di televisione, tablet, cellulari o qualsiasi altro dispositivo elettronico, poiché il loro abuso o uso improprio possono influire sulla qualità del sonno e, naturalmente, sulla stessa salute degli occhi. È essenziale limitare il tempo di esposizione e fare pause regolari. I bambini di età inferiore ai due anni non dovrebbero usare schermi. Tra i due e i cinque anni dovrebbero limitarsi a un'ora al giorno e tra i cinque e i dodici anni a due ore al giorno.

 

È inoltre importante utilizzare gli schermi alla giusta distanza: per leggere o scrivere su un cellulare o un tablet dovrebbero trovarsi a 35 centimetri dagli occhi, i computer portatili a 40-45 cm, i computer fissi a 45-55 cm e la televisione a una distanza compresa tra due e tre metri. Inoltre, gli schermi non dovrebbero mai essere utilizzati come unica fonte di luce, ma dovrebbero essere accompagnati da un'altra luce ambientale.

 

3. Godere dell'aria aperta con i bambini

Fare attività all'aperto con i bambini non solo aiuta a ridurre l'uso dei dispositivi elettronici, attenuando gli effetti che gli schermi possono avere su di loro, ma aiuta anche a esercitare la loro visione da lontano. Inoltre, diversi studi mettono in relazione una minore esposizione alla luce solare (meno di due ore al giorno) con la possibile insorgenza della miopia.

 

4. Portare i propri figli dall'oculista fin da piccoli

Anche se in linea di massima i bambini non presentano alterazioni della vista, è consigliabile effettuare la prima visita dall'oculista durante il primo anno di vita. Oggi esistono metodi diagnostici adattati alle diverse età dei bambini per conoscere lo stato della loro vista nelle diverse fasi dello sviluppo, senza che il bambino debba necessariamente parlare o collaborare. 

 

5. Seguire una dieta sana

Seguire una dieta sana e equilibrata, ricca di sostanze nutritive con un alto contenuto di vitamine A e C e di minerali come il magnesio, aiuta le cellule del senso della vista a funzionare correttamente.

 

6. Buona illuminazione

Quando si legge in formato digitale o cartaceo o si lavora al computer, la luce che si utilizza deve essere preferibilmentenaturale e diretta, evitando i riflessi. 

 

7. Proteggere gli occhi dalla luce solare

Secondo i dati forniti da Clinica Baviera, il 70% dei bambini italiani tra i 4 e i 10 anni non indossa occhiali da sole. Non bisogna dimenticare che, anche se sono piccoli e sono troppo pigri per indossarli, se devono essere esposti al sole per un lungo periodo di tempo, è essenziale che li mettano per proteggere i loro occhi ed è opportuno tenere conto di questi consigli per la scelta degli occhiali da sole:

 

Omologazione: devono essere conformi alle corrispondenti normative europee per questo tipo di prodotto (identificato con il marchio CE) con il nome del produttore e i riferimenti del modello stesso.

 

Filtri: la norma europea sugli occhiali da sole (UNE) stabilisce una classificazione delle protezioni solari in 5 categorie che vanno da 0 a 4, di solito le più utilizzate nei bambini sono soprattutto 3 e 4.

 

Telaio: grazie al peso ridotto, alla resistenza agli urti e all'elevata durata, il telaio più consigliato è realizzato in plastica.

 

Vetro: gli esperti consigliano i vetri organici o in policarbonato perché coniugano perfettamente leggerezza e resistenza.

 

Forma: per evitare che cadano, l'ideale è scegliere un tipo di occhiale che si adatti alla forma del viso del bambino, e il ponte naso non deve essere né troppo grande né troppo piccolo.

 

Colori: il telaio è indifferente, quello che piace di più al bambino.

 

Fascia elastica: per i bambini più piccoli o quelli sempre in movimento, è consigliabile che gli occhiali siano dotati di una fascia elastica in modo da evitare che cadano e garantire che siano sempre nella posizione corretta.

 

8. Prestare particolare attenzione alla loro salute visiva se hanno una storia di patologie visive

Alcune patologie visive possono avere un'origine genetica,etiper cui è consigliabile monitorare più attentamente i bambini e segnalare questi disturbi durante le visite dall'oculista.

 

9. Utilizzare gli occhialini in piscina

L'ingresso dell'acqua negli occhi durante il bagno in piscina o il nuoto può causare prurito, bruciore o infezioni. Inoltre, il cloro che molte piscine contengono è irritante e può causare una reazione allergica alla congiuntiva, nota come congiuntivite allergica. È quindi consigliabile utilizzare gli occhialini per proteggere gli occhi dei bambini dal cloro e dai germi presenti nell'acqua della piscina, assicurarsi che siano correttamente montati e regolati e lavare gli occhi con lacrime artificiali o soluzione salina una volta rientrati a casa dopo la piscina.

 

10. Indossare gli occhiali da vista corretti se necessario

Non indossare gli occhiali adatti può influire sulla visione. Se i bambini portano gli occhiali, devono sottoporsi a controlli regolari dall'oculista per confermare la gradazione indicata nella prescrizione e adattare gli occhiali alle loro esigenze di quel momento.

 

Federico Fiorini, direttore sanitario di Clinica Baviera Bologna spiega: "Più della metà dei bambini italiani potrebbe avere problemi visivi se non ci si prende cura della loro vista fin da piccoli e questa è una responsabilità esclusiva dei genitori; per questo noi di Clinica Baviera abbiamo voluto stilare un elenco di dieci consigli base che ogni famiglia dovrebbe seguire con i propri figli affinché possano godere di una buona salute visiva".

 

Abbiamo a disposizione diverse foto a illustrazione di questa notizia. Se ne avete bisogno, sono disponibili fino al 9 DICEMBRE questo indirizzo: https://we.tl/t-dfoOUTqhFd o potete chiederle direttamente a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Su Clinica Baviera:

Con un'esperienza di oltre 25 anni, Clinica Baviera è un centro medico all’avanguardia nel campo dell’oftalmologia che offre un servizio completo per la cura dei problemi e delle malattie dell'occhio basato su criteri di qualità e sull'uso delle più recenti tecniche di microchirurgia. Ha una rete di cliniche con più di 85 centri in quattro paesi europei (Spagna, Germania, Italia e Austria) e uno staff di oltre 1.000 professionisti, di cui più di 200 oculisti.

IN VIAGGIO CON TASTE 2023 DESTINAZIONE: PIANO ATTICO

 
TASTE 16: 4-6 febbraio 2023 - Fortezza da Basso Firenze
 

In viaggio con Taste 2023
Destinazione: Piano Attico

 

Seguiteci in questo gustoso itinerario alla scoperta della prossima edizione di Taste. Il viaggio inizia al Piano Attico del Padiglione Centrale con tante proposte interessanti, che esaltano le tradizioni e la tipicità. Ecco una selezione di sapori per soddisfare passione e voglia di scoperta.

 
Caseificio Il Fiorino

Caseificio Il Fiorino

Dal caseificio di Roccalbegna arrivano il Pecorino toscano, il Marzolino, il Fior di ricotta, il Cacio di Caterina, la Riserva del Fondatore e il Cacio di Venere. Vere eccellenze sono il Pecorino di Bartarello fresco a latte crudo e il Fior di natura biologico a caglio vegetale.
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Giorgio Poeta

Giorgio Poeta

Mieli nomadi prodotti facendo vivere le api in luoghi incontaminati e ricchi di fiori, da Nord a Sud, da marzo a settembre. Una vera transumanza. Nascono così mieli unici, come il miele di acacia invecchiato in barrique di rovere francese, un'eccellenza unica al mondo.

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Salumificio Coccia Sesto

Salumificio Coccia Sesto

Una storia che inizia in Umbria, ai primi del ‘900. Ai prodotti più classici, si affianca un originale brevetto: “Guanciamia”, guanciale arrotolato e insaccato. Oltre al Salame al pecorino della campagna romana e al “Cremoso”, una mousse di lardo aromatizzata al tartufo o ai lamponi.
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Tartufi Stefania Calugi

Tartufi Stefania Calugi

L'azienda è specializzata nella vendita di tartufi e funghi freschi, accuratamente selezionati e lavorati secondo le esigenze del cliente. Il tutto spaziando tra ricette tradizionali e innovative, tendenze vegetariane a vegane, con particolare attenzione alle intolleranze alimentari.
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Ghezzi – Genuine tradizioni di mare

Ghezzi – Genuine tradizioni di mare

Dal 1945, un'azienda specializzata in conserve ittiche. Attraverso una rete di partner italiani ed esteri, offre prodotti tipici e produzioni d'eccellenza: il pescato migliore, come i filetti di tonno Sangiolaro e le acciughe del Mar Cantabrico Acantilado.
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Frantoio Franci

Frantoio Franci

Tredici etichette che hanno conquistato oltre 640 premi nazionali ed internazionali. 
In questa vasta gamma si ritrovano oli biologici, certificati igp, ma anche selezioni di grande eleganza e complessità, oltre ai “Cru”, quattro pregiatissimi monocultivar per altrettanti oli da meditazione.
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A Taste la terza edizione del
“Forchettiere Awards”

A Taste la terza edizione del “Forchettiere Awards”
 

Quest'anno Taste ospiterà la premiazione del Forchettiere Awards 2023, terza edizione del riconoscimento ideato dall'omonima testata d'informazione gastronomica e dedicato alle eccellenze della ristorazione fiorentina e toscana. Alla Fortezza verranno consegnati i premi al “Piatto dell'anno”, al “Ristorante green dell'anno”, al “Signature cocktail dell'anno” e al “Personaggio dell'anno”.

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Il bookshop di 
Guido Tommasi editore
Leggere di gusto!

Il bookshop di Guido Tommasi editore Leggere di gusto!
 
Guido Tommasi Editore torna a Taste con la sua libreria tutta dedicata al cibo e alla cultura gastronomica. Al Piano Attico del Padiglione Centrale, tra novità librarie, best-seller, classici e conferme, il fil rouge sarà solo uno: ingolosire il lettore e incuriosire l’appassionato buongustaio! 
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“CAMOGLI MAGICA” A NATALE

 

Le Festività Natalizie viste da ASCOT

Associazione Commercianti ed Operatori Turistici di Camogli

La Natività più bella a Camogli, alla Terrazza Braille in via XX Settembre

 

Come tutti gli anni ASCOT e CIV Centro Storico Camogli, con il Patrocinio del Comune di Camogli e della Camera di Commercio di Genova e la collabroazione della Pro Loco, in occasione delle festività natalizie organizzano inziative ed attività varie per accogliere i visitatori e creare indotto alle attività commerciali.

ASCOT Camogli è particolarmente orgogliosa di aver accolto anni fa l’idea di Giulia Pirchi e Lorenzo Ghisoli che con la collaborazione del Falegname Andrea Costa iniziarono ad interpretare artisticamente in modo stilizzato la Natività dandole quel carattere tipico ligure, semplice e lineare però estremamente significativo. Ma anche iconica con il bue e l’asinello, Giuseppe e Maria e i sassi della spiaggia del borgo, inconfondibili. Una Natività illuminata a festa dalla ditta Verdina con una grandissima cometa, che la rischiara rendendola magica.

Ed il 6 gennaio ci saranno anche i Re Magi, che con i loro carichi preziosi arriveranno ad omaggiare questa bellissima e particolare rappresentazione della nascita di Gesù Bambino.

Anche quest’anno la Natività, complice la sua strategica posizione in terrazza Braille che dall’alto di via XX Settembre domina il golfo,  sarà meta di visitatori, quasi un peregrinaggio, per augurarsi Buon Natale, a Camogli. 

 

per ASCOT Camogli

Ufficio stampa e comunicazione

Daniela Bernini

Dimensione Riviera Promozioni

Recco (GE) via XXV Aprile 14

Tel.: 0185730748 - 3357274514

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“CAMOGLI MAGICA” CASTEL DRAGONE COME HOGWARTS

 

Sabato 17 dicembre 2022

Si va verso il tutto esaurito per il terzo ed ultimo appuntamento 

 

Dopo il tutto completo nel vero senso della parola dello scorso week end per il secondo appuntamento, CASTEL DRAGONE COME HOGWARTS, anche l’ultimo dei tre in programma a Camogli si preannuncia tale.

Come tutti gli anni ASCOT e CIV Centro Storico Camogli, con il Patrocinio del Comune di Camogli e della Camera di Commercio di Genova e la collaborazione della Pro Loco, in occasione delle festività natalizie organizzano inziative ed attività varie per accogliere i visitatori e creare indotto alle attività commerciali. E quest’anno, dopo il grandissimo successo negli anni passati con il Castello di Babbo Natale, ASCOT Camogli ne ha ripercorso la via con la straordinaria trasformazione del Castel Dragone nella casa del maghetto più famoso al mondo, fra bauli di oggetti, manici di scopa, mantelli, cappelli parlanti e bacchette magiche.

Sold out per ognuno dei primi due turni il 3 e il 10 dicembre, la Community di Harry Potter sta ripreparando i bagagli per tornare a Camogli il prossimo, sabato 17 dicembre per l’ultima ed acclamatissima puntata del CASTEL DRAGONE COME HOGWARTS 2022.

 

 

Al primo piano stregonerie con maghi , streghe e cerimonieri, professori e fantasmi e anche il ballo del ceppo con la Gran squadra al completo. In pool positione Rita Skeeter, famosa fotoreporter della “Gazzetta del profeta”, e poi Minerva McGranitt strega scozzese capo della casa Grifondoro, Bellatrix  Lestrange maestra di magia nera, Pomona Sprite strega insegnante di Erbologia e di come trattare le erbe magiche a capo della casa Tassorosso, la veggente Sibilla Cooman professoressa di Divinazione, l’affascinante Priscilla Corvo Nero e di sopra al piano superiore, il professor Severus Pitton, ex mangiamorte, membro dell’Ordine della Fenice e direttore della casa di Serpeverde, con le sue ampolle di vetro e Mirtilla Malcontenta … centinaia e centinaia le pozioni magiche servite…

La magia di Natale a Camogli è meravigliosa, al Castel Dragone, suggestiva fortezza difensiva che dal centro di Camogli si arrampica sulle rocce a picco sul mare, trasformato in un fatato ( o stregato?) luogo in cui sarà facilissimo perdersi fra sogno e realtà. In collaborazione con Genova Dreams.

 

 

#camoglimagica # camoglicomehogwarts

foto e selfie … per un Natale indimenticabile, al Castello di Camogli

Potterheads, tutti a Camogli!

 

Orari spettacoli 

sabato 17 dicembre

Ore 10,00 / 10,50 / 11,40 /12,30 - Ore 14,20 / 15,10 / 16,00.

 

Ingressi gratuiti.

Per prenotazioni https://billetto.it/e/camogli-magica-biglietti-754643

 

Daniela Bernini  -  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

CALENDARIO 2023 DEL GRUPPO ACQUE MINERALI BRACCA

 

Un viaggio nelle correnti artistiche dal XVII al XX secolo caratterizza il 2023 del tradizionale calendario Bracca e Pineta che, tra arte fiamminga, impressionismo ed espressionismo, mette in risalto la rappresentazione dell’acqua nella pittura.

Il Gruppo Acque Minerali Bracca e Pineta, player del settore nel panorama italiano, presenta il calendario 2023. Un viaggio nelle correnti artistiche dal XVII al XX secolo che mese dopo mese, tra pittura fiamminga, impressionismo ed espressionismo, mette in risalto la rappresentazione dell’acqua attraverso l’arte. Che si tratti di un paesaggio innevato o di un corso d’acqua, ogni opera racconta questo elemento naturale grazie alla maestria dei più grandi artisti della storia. 

 

Il calendario, che il Gruppo realizza da più di 30 anni, quest’anno si intitola “Acqua su tela” e ritrae 13 dipinti internazionali legati all’acqua. Protagonisti nei prossimi mesi saranno: “Villaggio fiammingo con pattinatori” (1630-1635) di Jan Brueghel, “Sulla spiaggia” (1868 c.) di Edouard Manet, “La Gazza” (1868-1869) di Claude Monet, “La Grenouillère” (1869) di Claude Monet, “Vicino al lago” (1879-1890) di Pierre Auguste Renoir, “Notte stellata sul Rodano” (1888) di Vincent van Gogh, “Il ponte di Langlois” (1888) di Vincent van Gogh, “Il Brook” (1895 c.) di Paul Cézanne, “Alla fontana” (1897) di William Adolphe Bouguereau, “Spiaggia con casa rossa” (1904) Edvard Munch, “Vista dalle dune, Domburg” (1909) di Piet Mondrian, “Composizione VI” (1913) di Wassily Kandinsky, “L’Alta Shore” (1923) di Lyonel Feininger.

Chi fosse interessato a ricevere una copia del calendario può rivolgersi, fino a esaurimento copie, a: 

 

UFFICIO STAMPA GRUPPO BRACCA

BElive | studio associato

Claudia Rota – email. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – cell. 348 5100463

 

I QUADRI E GLI ARTISTI PROTAGONISTI DEL CALENDARIO

Gennaio: “La Gazza” (1868-1869) di Claude Monet

“La Gazza” di Monet, opera poetica e sottilmente malinconica, stupisce per le magistrali sfumature cromatiche che danno vita alla neve, incolore per natura. Un assoluto capolavoro impressionista dove la pennellata è finalmente libera, dove la luce domina al post delle linee, dove la neve si fa materia tra luci e ombre. 

 

Febbraio: “Villaggio fiammingo con pattinatori” (1630-1635) di Jan Brueghel

Quest’opera è permeata da un’aria di leggiadria e di festa dove le figure pittoresche emergono co maggiore forza, in questo caso i pattinatori in precario equilibrio che, pur in secondo piano, ne sono attori principali. 

 

Marzo: “La Grenouillère” (1869) di Claude Monet

Questo magnifico olio su tela ritrae un momento di mondanità al pittoresco villaggio di Bougival, a pochi chilometri da Parigi, sull’isolotto di Croissy tra due rami della Senna. È un soggetto romantico e leggero, che descrive con picchiettate di colore rapide una veduta che molti altri impressionisti hanno provato a ritrarre. Una contrapposizione strutturale tra la fugace leggerezza delle figure umane e la più analitica rappresentazione delle increspature dell’acqua tramite un sapiente gioco di luci e di ombre. 

 

Aprile: “L’Alta Shore” (1923) di Lyonel Feininger

Esponente di spicco del cubismo, Feininger condivide con gli espressionisti la ricerca costruttiva di “scomposizione del reale”. La sua sensibilità e personale delicatezza si sposano alla perfezione con la suggestione cubista e le nuove tendenze dell’espressionismo. 

 

Maggio: “Vista dalle dune, Domburg” (1909) di Piet Mondrian 

Icona del post impressionismo, l’opera raffigura un etereo paesaggio marino nelle vicinanze di Domburg, dove le dune, il mare e il cielo appaiono concatenati tra loro fino a formare un unicum. 

 

Giugno: “Il ponte di Langlois” (1888) di Vincent van Gogh

Esattamente al centro dell’immagine spicca il ponte di Langlois, un soggetto ritratto più volte da van Gogh. Sono i dettagli a colpire: i pioppi in lontananza, il carro che passa sul ponte, le increspature sull’acqua mossa dalle lavandaie. Tutta la serie di vedute è ispirata dalle stampe giapponesi che van Gogh amava collezionare. 

 

Luglio: “Il Brook” (1895 c.) di Paul Cézanne 

Il pittore ricercava la semplificazione formale, con una costruzione di paesaggi solidi fatti di volumi. La sua fu un’intima urgenza di rappresentare la natura, in un modo tanto innovativo, che si tende ad accostare la sua arte anche alla nascita dell’architettura moderna. 

 

Agosto: “Sulla spiaggia” (1868 c.) di Edouard Manet

“Sulla spiaggia” è un dipinto dalle tonalità calde, che contrappone gli abiti blu e rosso delle ragazze, con una gamma di colori esattamente semplice, con le parti più sature e brillanti riservate al mare e alla spiaggia. 

 

Settembre: “Alla fontana” (1897) di William Adolphe Bouguereau

La sua pittura è la rappresentazione di un mondo idealizzato, dove sempre protagonista è la sublime bellezza del corpo femminile. Nelle sue opere, come in questa, ci immergiamo in un sogno senza tempo, dove incantevoli figure si muovono in scenari idilliaci e mostrano corpi e visi assolutamente perfetti.

 

Ottobre: “Vicino al lago” (1879-1890) di Pierre Auguste Renoir

Questo olio raffigura un uomo che parla con una giovane ragazza, in una giornata rilassante. Alle loro spalle, alcune persone passeggiano lungo la riva mentre un canottiere solca le acque del lago, probabilmente all’interno del parco parigino Bois de Boulogne. 

 

Novembre: “Spiaggia con casa rossa” (1904) Edvard Munch

In questo quadro Munch ritrae la spiaggia di Åsgårdstrand, protagonista di una nutrita serie di immagini con lo stesso soggetto: era qui che l’artista amava passeggiare e dipingere durante i suoi soggiorni estivi, lasciandosi ispirare. Un paesaggio marino e roccioso virtualmente astratto, dove profondità e spazio sono creati dal paesaggio circostante. 

 

Dicembre: “Notte stellata sul Rodano” (1888) di Vincent van Gogh

In quest’opera il cielo appare rischiarato da una moltitudine di stelle, che brillando si riflettono sulle acque blu scintillanti del Rodano. Alla naturalezza degli astri, poi, fa da contrappunto l’artificialità dei lampioni a gas del lungofiume di Arles. 

 

Overview 2024: “Composizione VI” (1913) di Wassily Kandinsky

Un’opera che è la continuazione ideale si un duo precedente lavoro, il quadro su vetro del Diluvio Universale, purtroppo oggi perduto. Un dipinto che si stacca dal passato prendendo vita con lunghe strisce, forme interrotte bruscamente, macchie scure e colorate. La prima opera a potersi definire astratta. 

 

 

Lucia Masserini

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