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Eventi Vino

TASTING LAGREIN 2018, I TRE VINCITORI

I 13 vini finalisti del premio, tra cui i primi classificati nelle tre categorie, saranno protagonisti della “Lagrein Experience”, che va in scena oggi a Bolzano

 

Bolzano, 18 ottobre 2018 – Il Lagrein è un vitigno affascinante, il più antico fra quelli storicamente documentati e tuttora coltivati in Alto Adige. Una varietà capace di rivelarsi per diversi profili e per distinti caratteri. Capace di generare rossi corposi e robusti, oppure fruttati, tondi e vellutati, ma anche di produrre vini rosati di stuzzicante freschezza e bevibilità. Tre declinazioni dalla forte identità che, come da tradizione, sono al centro di “Tasting Lagrein”, il premioorganizzato in collaborazione con il Consorzio Vini Alto Adige che incorona le migliori etichette nelle categorie Lagrein, Lagrein Riserva e Lagrein Rosato (noto in Alto Adige come “Kretzer”). Quest’anno sono state ben 38 le aziende del territorio che hanno aderito all’iniziativa, per un totale di 77 etichette in lizza. 

 

Il compito di decretare i migliori Lagrein è stato assegnato ad un panel costituito da giornalisti italiani ed internazionali, oltre che da professionisti del settore. Lagiuria, presieduta da Alessandro Torcoli (Civiltà del Bere), ha visto la partecipazione di Raffaele Cumani (Avvinando - TGCOM 24), Federica Randazzo (degustatrice Slow Wine e firma di primarie riviste di settore), Michal Setka (Wine and Degustation magazine), Alberto Piras (sommelier del ristorante stellato Il Luogo di Aimo e Nadia) e Andrea Terraneo (enotecario e consigliere AEPI), oltre al curatore della sessione di degustazione Pierluigi Gorgoni (giornalista, enologo e docente della scuola Alma di Colorno) e al coordinatore Alessandro Franceschini (giornalista e firma di primarie riviste di settore).

 

I vincitori dell’edizione 2018 della rassegna sono stati annunciati ieri nell’ambito di Autochtona, nei padiglioni di Fiera Bolzano.Nella categoria “Miglior Lagrein”a trionfare è stato il Lagrein Gries 2017 della cantina Egger-Ramer, espressione fiera del magnifico terroir di Gries, sottozona storica del Lagrein della conca di Bolzano, nell’interpretazione di una storica azienda familiare. Per il “Miglior Lagrein Riserva” si aggiudica il primo premio una realtà già piazzatasi sul gradino più alto del podio per ben tre volte in passato, anche se non sempre in questa categoria: si tratta dell’azienda Loacker con il suoLagrein Riserva Gran Lareyn 2015, campione di complessa personalità e di grande struttura. Infine nella categoria “Miglior Lagrein Rosato (Kretzer)”vince il Lagrein Kretzer 2017 di Larcherhof, un vino esemplare per immediatezza, bevibilità e per il suo senso di autenticità.

 

“È stato un onore presiedere la giuria del concorso dedicato al Lagrein, uno dei vitigni autoctoni italiani emergenti sui mercati internazionali. Una prova del suo successo sta anche nel fatto che l’anno scorso è stato inserito tra i 36 vini da riconoscere nel temutissimo esame dell’Institute of Masters of Wine.”– commenta il Presidente di giuria Alessandro TorcoliColpisce sempre la plasticità del vitigno, la capacità di accordarsi su tonalità differenti a seconda del suo interprete, e se il vincitore è senz’altro quello che ci è mediamente piaciuto di più, ciò non significa che gli altri sul podio siano da meno. Sono solo diversi”. 

I tre vincitori saranno quest’anno proposti in una vetrina d’eccezione. Saranno infatti disponibili in degustazione, insieme agli altri dieci finalisti, per tutta la giornata di giovedì 18 ottobre nella cornice di “Lagrein Experience”, nei padiglioni di Fiera Bolzano. Una giornata da non perdere per tutti gli appassionati di questo storico vitigno altoatesino, con momenti di approfondimento, cooking show e degustazioni. 

I tre vincitori

Egger Ramer Südtirol Lagrein Gries 2017

Larcherhof Südtirol Lagrein Kretzer 2017

Weingut Loacker Südtirol Lagrein Riserva Gran Lareyn 2015

 

 

 

I dieci finalisti (in ordine alfabetico)

Castel Sallegg Südtirol Lagrein Rosé 2017, K. Martini & Sohn Südtirol Lagrein Riserva Maturum 2015, Kandlerhof Südtirol Lagrein 2017, Kellerei Bozen Südtirol Lagrein Riserva Prestige Line 2016, Kellerei Bozen Südtirol Lagrein Riserva Taber 2016, Kellerei St. Pauls Südtirol Lagrein Riserva Passion 2016, Kellerei Tramin Südtirol Lagrein 2017, Pfannenstielhof Südtirol Lagrein vom Boden Doc 2017, Schmid Oberrautner Südtirol Lagrein Kretzer 2017, Weinmanufaktur Lusi Oberrauch IGT Mitterberg Lagrein Rosé 2017.

 

Jessica Busoli

 

«FOOD RELATIONS» SEMINARIO VERONELLI E ACRA INSIEME PER IL CIBO COME STRUMENTO DI INCONTRO TRA LE CULTURE

 

Il progetto sarà presentato venerdì 19 ottobre a Venezia, presso Fondazione Giorgio Cini, a latere dell’anteprima della Guida Oro I Vini di Veronelli 2019, alla presenza di trecento operatori del settore vitivinicolo italiano. Da cinque anni, infatti, l’Associazione per la cultura del vino e degli alimenti fondata dal padre della critica gastronomica italiana sostiene ACRA con la donazione delle “seconde bottiglie” non utilizzate nella redazione del volume.

Bergamo, 15 ottobre 2018 – Valorizzare le filiere del cibo come strumento di educazione alla cittadinanza globale e di dialogo interculturale. Con questo obiettivo nasce il progetto Food Relations di ACRA, cofinanziato dall’Unione Europea (fondo AMIF) e sostenuto dal Seminario Permanente Luigi Veronelli che ogni anno dona ad ACRA migliaia di bottiglie provenienti dalla redazione della Guida Oro I Vini di Veronelli affinché siano utilizzate per eventi di sensibilizzazione e campagne di raccolta fondi. Il progetto sarà illustrato venerdì 19 ottobre, alle ore 14.30, presso la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, all’interno della presentazione in anteprima della Guida Oro I Vini di Veronelli 2019, prima guida ai vini d’Italia.

La collaborazione tra Seminario Veronelli e ACRA giunge, così, al quinto anno e - dopo il sostegno ai progetti Hungry for Rights e EAThink2015, eat local, think global - prosegue il suo cammino affrontando una sfida pressante del nostro tempo, l’accoglienza dei nuovi cittadini, promuovendo attraverso il cibo il dialogo interculturale e la convivenza. Questo è, infatti, l’obiettivo di Food Relations, progetto che intende favorire lo sviluppo di spazi e iniziative sostenibili per la partecipazione sociale, la comunicazione interculturale e l’integrazione dei migranti in Europa.

«Collaborando al progetto Food Relations di ACRA il Seminario Veronelli e le aziende vitivinicole recensite dalla nostra Guida contribuiscono a sostenere modelli sociali ed economici orientati alla solidarietà e alla condivisione. Crediamo, infatti, che l’agricoltura e la gastronomia, il campo e la tavola, costituiscano ambiti nei quali sia concretamente possibile instaurare quelle connessioni e condivisioni tra gli individui e il loro vissuto che sono alla base di una società propriamente civile.» - dichiara Andrea Bonini, Direttore del Seminario Veronelli.

«Sappiamo che la coscienza del valore delle filiere del mangiare e del bere, così essenziali all’essere umano, è tra i valori che animano il Seminario Veronelli. Per questo siamo felici di poter lavorare insieme per declinarla nella facilitazione dell’incontro con l’Altro, in uno spirito di sviluppo comune e di cittadinanza globale. Il cibo e il vino, infatti, possono essere straordinari catalizzatori di processi di conoscenza e inclusione» - commenta Nicola Morganti, Presidente di ACRA. 

 

Maggiori dettagli sul progetto saranno forniti a margine della presentazione della Guida Oro I Vini di Veronelli 2019 che, come anticipato, su 16.256 etichette recensite ha assegnato 338 Super Tre Stelle ad altrettante eccellenze enologiche, con capofila la regione Toscana insignita di ben 116 “super stellati”. I Grandi Esordi, vini che, al loro primo anno in Guida, raggiungono o superano la soglia dei 94/100, sono invece 17. Cinque, per definizione, i Migliori Assaggi, ovvero i campioni che, nella rispettiva tipologia, hanno conseguito il più elevato giudizio in centesimi. Si tratta in particolare del Franciacorta Extra Brut Rosé Riserva Annamaria Clementi 2008 Ca’ del Bosco (Miglior Vino Spumante), dell’Alto Adige Terlaner I Grande Cuvée 2015 Cantina Terlano (Miglior Vino Bianco), del Cerasuolo d’Abruzzo Piè delle Vigne 2016 Cataldi Madonna Luigi (Miglior Vino Rosato), del Barolo Bussia Riserva Granbussia 2009 Poderi Aldo Conterno (Miglior Vino Rosso, premiato con uno straordinario 100/100) e del Romagna Albana Passito Riserva AR Selections des Grains Nobles 2014 Fattoria Zerbina (Miglior Vino Dolce o da Meditazione). 

Per scoprire i dieci attesissimi Sole bisognerà, invece, attendere l’evento di venerdì 19 durante il quale sarà possibile conoscere e degustare i dieci “vini d’emozione” accompagnati dalle specialità alimentari proposte da artigiani del gusto quali Acqua Bracca, Antica Pasticceria Muzzi, Figulì, Guffanti Formaggi 1876 e I Love Ostrica.

 

La presentazione è ad accesso gratuito con accredito obbligatorio a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

È possibile scaricare l’elenco completo di Super Tre Stelle, Grandi Esordi e Migliori Assaggi al seguente indirizzo: https://goo.gl/9cGzUs

 

Per maggiori informazioni sul progetto ACRA: www.acra.it e www.facebook.com/foodrelations

Fondazione ACRA è un’organizzazione non governativa, senza scopo di lucro, laica e indipendente, impegnata da 50 anni nel contrasto delle povertà attraverso soluzioni sostenibili, innovative e partecipate nel Nord come nel Sud del Mondo.

 

 
Emanuela Capitanio

ARRIVA BASSANO WINE FESTIVAL 2018:
TRE GIORNI PER SCOPRIRE, DEGUSTARE E ACQUISTARE

Al Bassano Expo oltre 400 vini in degustazione da tutta Italia. Sabato Roberto Cipresso presenta il suo nuovo libro Vino, Il Romanzo Segreto

 

A Bassano del Grappa il prossimo fine settimana è dedicato al vino: da sabato 20 a lunedì 22 ottobre arriva la seconda edizione del Bassano Wine Festival. Oltre 100 cantine con più di 400 vini in degustazione, 50 birre artigianali da varie regioni d'Italia, una selezione di prodotti gastronomici, un ricco programma di degustazioni e approfondimenti animeranno i tre giorni al Bassano Expo di Cassola (VI). L'obiettivo del Bassano Wine Festival è quello di valorizzare le realtà vitivinicole del nostro paese e le eccellenze gastronomiche di qualità, in particolare quelle artigianali e poco conosciute, creando un'occasione d'incontro e di condivisione con il pubblico. I prodotti esposti si potranno degustare ma anche acquistare e per questo saranno a disposizione carrelli e shopper.
Sabato 20 alle ore 18 il winemaker e scrittore Roberto Cipressopresenterà il suo ultimo libro Vino, Il Romanzo Segreto scritto a quattro mani con Alessandro Zaltron. Dopo la presentazione gli autori saranno a disposizione del pubblico per rispondere a domande e firmare le copie del libro.
Novità di questa seconda edizione sarà l'apertura il
 lunedì per agevolare la visita degli operatori di settore con un momento di approfondimento a loro dedicato sul Coravin, l'innovativo sistema di mescita del vino.
Per le modalità di accesso alle degustazioni tutte le info sul sito
 www.bassanowinefestival.it o al desk all'ingresso della fiera.

 

PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE

Sabato 20 ottobre

ore 11.00 apertura salone
ore 14.00 Masterclass:
 Il Torcolato: l'oro della Breganze DOC a cura di FIS Federazione Italiana Sommelier
ore 15.30 Masterclass:
 Vini del sud, espressioni del territorio a cura di FIS Federazione Italiana Sommelier
ore 16.30 Degustazione di formaggi curata da Onaf - Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio
ore 17.00 Presentazione aperta al pubblico di
 Coravin, l'innovativo sistema di mescita del vino
ore 18.00 Incontro con l'autore: Roberto Cipresso e Alessandro Zaltron presentano il loro nuovo libro
 Vino, Il Romanzo Segreto. Dopo la presentazione gli autori saranno a disposizione del pubblico per autografare le copie del libro
Ore 19.30 chiusura salone


Domenica 21 ottobre

ore 11.00 apertura salone
ore 12.00 Masterclass:
 Il Vespaiolo: diverse espressioni dell'autoctono a cura di FIS Federazione Italiana Sommelier
ore 14.00 Masterclass:
 L’Italia dei vini bianchi a cura di FIS Federazione Italiana Sommelier
ore 15.30 Degustazione di formaggi curata da Onaf - Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio
ore 16.00 Presentazione aperta al pubblico di
 Coravin, l'innovativo sistema di mescita del vino
ore 17.00 Masterclass:
 Conoscere la grappa a cura di Anag, associazione assaggiatori grappa e acquaviti
ore 19.30 chiusura salone

 

Lunedì 22 ottobre

ore 10.30 apertura salone
ore 12.00 Incontro tecnico per operatori: presentazione di
 Coravin, l'innovativo sistema di mescita del vino
ore 16.30 chiusura salone

 

Bassano Wine Festival in breve:

Quando: sabato 20, domenica 21 e lunedì 22 ottobre 2018
Dove: BassanoExpo – Bassano del Grappa (VI)
Orario di apertura al pubblico: sabato e domenica dalle 11.00 alle 19.30, lunedì dalle 10.30 alle 15.30
Ingresso: € 14.00 comprensivo di bicchiere per degustazioni illimitate
Ingresso ridotto: € 12.00 in prevendita on line e tesserati AIS - FIS – FISAR – ONAV e SLOW FOOD (il socio deve mostrare tessera valida dell’anno in corso)
Parcheggio: gratuito

I minorenni non pagano l’ingresso e non possono effettuare degustazioni.



Anna Sperotto

BAROLOBRUNELLO RITORNA A CASA! 


Dopo Barolo, le due grandi denominazioni del vino italiano si danno appuntamento a Montalcino

 

Sua Maestà il Barolo e sua maestà il Brunello tornano a raccontarsi in una delle loro collocazioni naturali, Montalcino, che il 17 novembre dalle 14.30 alle 19.00 e il 18 novembre dalle 10.30 alle 17.00 sarà la culla del vino in Toscana accogliendo il grande evento aperto ai professionisti e agli appassionati italiani e stranieri al Teatro degli Astrusi, Costa del Municipio, 10 - Palazzo dei Priori, Costa del Municipio 2 alla presenza di circa 60 cantine provenienti dalla zona di Montalcino e dalla Langhe.


barolobrunello è storicamente un evento itinerante che si è spostato negli anni da Barolo a Lugano, da Monaco di Baviera a Milano per presentare l’eccellenza di questi due territori italiani contraddistinti da qualità e passione dei produttori che di volta in volta si mostrano al pubblico internazionale, capaci di produrre al meglio i vini che rappresentano l’Italia nel mondo. Da sempre il risultato è stato un mix eccellente dei terroir, del clima e della storia di chi abita queste zone.


La selezione delle cantine partecipanti è a cura del team di WineZone, organizzatrice dell’evento, guidata da Andrea Zarattini che nei mesi precedenti ricerca tra Piemonte e Toscana il meglio delle due denominazioni, tra realtà consolidate e simbolo della tradizione enoica e piccole giovani cantine pronte a mettersi in gioco.


Con l’accesso alla manifestazione ogni partecipante potrà scegliere liberamente quali vini assaggiare.


Come di consueto, l’ingresso a barolobrunello è acquistabile soltanto on line e il numero di biglietti disponibili è limitato a 250 accessi per ognuna delle due giornate di apertura. 


La VII Edizione di barolobrunello celebra anche l’anno del Cibo Italiano 2018 e si arricchisce così di nuovi appuntamenti che permetteranno di scoprire i vini protagonisti anche attraverso l’abbinamento alla cucina italiana. Le danze si aprono giovedì 15 novembre e per tutto il fine settimana firmato da barolobrunello, Montalcino diventerà la chiave di volta per scoprire ristoranti del territorio, piatti della tradizione sapientemente accompagnati da Brunello, Barolo, Rosso di Montalcino e Nebbiolo. I ristoranti selezionate per le cene di barolo brunello sono: Osticcio, Drogheria Franci, il Giglio, Boccon di vino e il Grappolo blu.


Il programma prevede per venerdì 16 novembre dalle ore 18.30 alle 21.00 l’aperitivo Rosso di Montalcino e Nebbiolo presso La Sosta in Via Ricasoli 48 B. Il rosso di Montalcino e il Nebbiolo accompagneranno una selezione di prodotti provenienti da Langhe e da Montalcino.


Si prosegue sabato 17 novembre alle ore 20.30 con la Cena di Gala barolobrunello, il cui incasso sarà completamente devoluto in beneficenza, e che sarà a cura di Pizza&Peace, organizzazione no-profit, nata per diffondere la cultura della pizza, della formazione e le buone pratiche da forno. Saranno serviti Barolo, Nebbiolo, Brunello e Rosso di Montalcino presso il Salone dei Convegni – Piazza Cavour, 13.


A partire da giovedì 15 fino a domenica 18 novembre il Bistrot di barolobrunello sarà presso il wine bar Alle Logge di Piazza - Via Matteotti 1. Sarà possibile degustare i vini della selezione di barolobrunello.


L’edizione toscana si chiude la domenica con il momento Decompressione dalle ore 19.00 alle 21.00 in cui si stapperanno le bollicine prodotte dalle cantine selezionate per la degustazione. Il brindisi di conclusione dell’evento sarà realizzato presso il Ristorante Osticcio - Via Matteotti 23 di Montalcino.


Tutti i dettagli e il programma completo è consultabile direttamente sul sito barolobrunello.it.


Sponsor dell’evento:
Food & Wine: Barbero Cioccolateria, Caldera Carni, Caseificio Pepe 1924, Cirio 1856, Azienda agricola F.lli Durando, Trento DOC Ferrari, Mario Fongo, Elio Perrone, Azienda agricola Fior di Montalcino, Olitalia, Spinosa – Mozzarella di Bufala Campana DOP
Servizi: Modul Print , Colombin – il sughero dal 1894
Abbigliamento e accessori: Caldera Gioielli, d – Wine, J. Kerry Uomo – Sportswear and Traditional Clothing
Strumentazione: Moretti Forni
Ristoranti – wine bar: Alle Logge di Pizza – Wine Bar, Ristorante Il Silene
Associazione Pizza&Peace
Consorzio del Vino Brunello di Montalcino e Comune di Montalcino
 
I PRODUTTORI DI BAROLOBRUNELLO
Langhe
Agricola Gian Piero Marrone, Alessandria F.lli, Alessandria Gianfranco, Az. Agr. Diego Morra, Az. Agr. Enzo Boglietti, Azienda Vitivinicola Paolo Conterno, Benevelli Piero, Cascina Fontana, Castello di Verduno, Cavallotto, Damilano, Diego Conterno, Elio Grasso, Elvio Cogno, Ettore Germano, Fratelli Borgogno Serio & Battista, Grimaldi Bruna Az. Agricola, Giuseppe Mascarello & Figlio, Le Strette, Marengo Mario, Mauro Veglio, Palladino, Pelassa, Simone Scaletta, Sobrero, Vietti.
 
Montalcino 
Argiano, Armilla, Banfi, Baricci, Camigliano, Canalicchio di Sopra, Capanna, Caprili, Castello Tricerchi, Castiglion del Bosco, Cava d'Onice, Col d'Orcia, Cortonesi La Mannella, Cupano, Elia Palazzesi Collelceto, Fattoria dei Barbi, Fuligni, Il Bosco di Grazia, La Fortuna, La Gerla, Le Macioche - Famiglia Cotarella, Mastrojanni, Padelletti, Pietroso, Poggio Antico, Poggio San Polo, Sanlorenzo, Solaria, Talenti, Tassi, Tenuta Buon Tempo, Tenuta Fanti, Tenute Silvio Nardi, Terre Nere Campigli Vallone, Uccelliera, Val di Suga, Ventolaio.
 

Alessandra Zaco 

AUTOCHTONA 2018

 

 

 

15° Forum nazionale dei vini autoctoni

Bolzano 15-16 ottobre 2018

 

Autochtona Awards 2018: vince il terroir

 

Sono stati annunciati ieri, nell’ambito della manifestazione bolzanina Autochtona, i vincitori di ‘Autoctoni che Passione!’: il premio alla tipicità assegnato in sei diverse categorie. La giuria, composta da 9 giornalisti e professionisti del settore italiani e internazionali, ha premiato produzioni visceralmente legate ai loro terroir d'elezione, realizzate a partire da vitigni ambientatisi magnificamente in questi luoghi.

 

Piemonte, Emilia, Toscana, Puglia e Sicilia: l'Italia del vino produce eccellenze in ogni dove, da Nord a Sud, e fin nelle sue isole meno estese e più remote. È proprio da queste regioni che provengono i vinipremiati con gli Autochtona Awards dalla rassegna ‘Autoctoni che passione!’ che si è svolta ieri in occasione della quindicesima edizione del forum nazionale dei vini autoctoni a Bolzano.L’elenco dei vincitori di quest’anno – tra novità e riconferme – esprime un omaggio alla vocazione vinicola di alcuni dei territori italiani più storici e affermati, lasciando nel contempo il giusto spazio a produzioni enologiche di grande fascino, in territori geograficamente delimitati ma molto caratteristici.

 

La lista dei premiati si apre con una riconferma: il premio Miglior Vino Rosso è infatti andato all’azienda Claudio Alario, già vincitrice nella stessa categoria nel 2017, che quest’anno si è aggiudicata la prima posizione con il suo Valletta Barbera d'Alba D.O.C. 2016. Si resta sempre in Piemonte per il Miglior Vino Bianco, assegnato al Poggio dello Scagno Derthona Timorasso 2016 dell’azienda La Vecchia Posta. Il riconoscimento Migliori Bollicinevede premiata ancora una volta la realtà emiliana Cantina della Volta, che quest’anno ha conquistato il titolo con il suo CDV Brutrosso Lambrusco di Sorbara D.O.C. Spumante Brut Metodo Classico 2016. Dal Nord si passa al Sud: il Miglior Vino Rosato è il Rosarò Salento Negroamaro Rosato I.G.T. 2017 della tenuta Feudi di Guagnano, in Puglia. Per chiudere la rosa dei vincitori, si passa alle isole. Ad aggiudicarsi il riconoscimento del Miglior VinoDolce è stata l’azienda Salvatore Murana con il suo Martingana Moscato Passito di Pantelleria D.O.P. 2008. Infine, il Premio Speciale Terroirche come da tradizione incorona l’etichetta che meglio rappresenta l’espressione del vitigno legato al suo territorio di riferimento, è andato quest’anno all’Azienda Agricola Montefabbrello con il suo Aleatico Passito Elba D.O.C.G. 2017.

 

 

 

 

“La degustazione ‘Autoctoni che passione!’ è una prova molto interessante ma nel contempo necessita di grande concentrazione: il nostro compito come giurati è quello di muoverci sul filo della comprensione di vini ottenuti da vitigni molto diversi tra di loro e che rappresentano diverse aree d'origine. Questa è una grande responsabilità” – ha commentato Pierluigi Gorgoni, curatore del premio. – “Tra gli elementi che mi hanno più colpito della selezione di quest’anno, sicuramente i vini dolci, tutti molto rappresentativi del panorama vitivinicolo italiano, e la qualità dei vini delle isole come Elba e Pantelleria, dotati di densità e sfaccettature aromatiche entusiasmanti. Infine, sto notando come i bianchi rifermentati sui lieviti in bottiglia, di anno in anno, siano sempre più numerosi: evidentemente questo rappresenta una tendenza da tenere in considerazione”.

 

Ricco il panel dei giurati chiamati a raccolta per decretare i vincitori dei premi alla tipicità: Alessandro Franceschini (coordinatore del premio, direttore Viniplus di Lombardia e firma di primarie riviste di settore), Pierluigi Gorgoni (giornalista, enologo e docente della scuola Alma di Colorno), Valentina Vercelli (giornalista de La Cucina Italiana), Jacopo Cossater (giornalista freelance con diverse collaborazioni attive, tra cui Intravino e Grande Cucina), Leila Salimbeni (firma di primarie riviste dedicate al mondo del vino, tra cui Spirito DiVino e Pambianco Wine&Food), oltre ai professionisti di settore Andrea Gaviglio (Vinarius) e Antonio Falzolgher (sommelier AIS Trentino). A completare il team dei giurati anche tre ospiti internazionali: i giornalisti Michal Setka (Wine and Degustation Magazine) dalla Repubblica Ceca, Paul Howard (Wine Alchemy) dal Regno Unito e - come Presidente - Jens Priewe (giornalista con collaborazioni attive con Feinschmecker, www.weinkenner.de, Merum) dalla Germania. 

 

Al termine della rassegna il giornalista internazionale Jens Priewe, Presidente di giuria, ha commentato:“Sono lieto di aver potuto partecipare ad ‘Autoctoni che Passione!’ e di aver avuto modo di scoprire molte etichette interessanti, con tensione e carattere. Credo che un aspetto essenziale per i vini contemporanei, per trovare il proprio spazio nel mercato mondiale, sia il fatto di potersi distinguere con un prodotto unico e speciale. L'Italia su questo aspetto ha tanto da dire e la degustazione di oggi ne è stata una dimostrazione”.

 

Chiuso il sipario su Autochtona, a Bolzano i riflettori continuano ad essere puntati sul vino. Oggi, nei padiglioni dell’ente fiera, si svolge infatti Vinea Tirolensis, la manifestazione dei vignaioli indipendenti altoatesini. La settimana enologica bolzanina si concluderà domani, giovedì 18 ottobre, con la prima edizione di ‘Lagrein Experience’, una giornata di approfondimento interamente dedicata all’omonimo vitigno autoctono locale, con spazio per la degustazione, cooking show ad opera di chef del territorio e approfondimenti tematici.

 

Jessica Busoli

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