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Eventi Vino

A VINITALY IL LESSINI DURELLO FESTEGGIA L'INGRESSO NEL CERVIM

 

 

 

 

 

La Lessinia Orientale e in particolare gli areali coltivati a durella, per pendenze ed esposizioni rispettano tutti parametri della viticoltura eroica

 

Il Cervim, l’istituto nazionale per la valorizzazione della Viticoltura Montana, ha accolto tra i propri associati il Consorzio Tutela Vino Lessini Durello. L’associazione nata 30 anni fa ha come scopo quello della protezione e promozione della viticoltura eroica, e vi fanno parte regioni ed organismi regionali, nazionali ed esteri.

 

Una condivisione di intenti quella tra le due istituzioni, che le vede accumunate nel compito di dare risalto e conoscenza a tutte quelle realtà spesso considerate marginali, in quanto rappresentano solo il cinque per cento della superficie viticola totale europea, ma che sono un esempio di passaggio di pratiche agricole e di tradizioni locali che sempre di più meritano di essere preservate. «Quando parliamo di viticoltura di montagna – dice Roberto Gaudio, presidente del Cervim- dobbiamo ricordarci che essa ha delle implicazioni importanti sull’economia, la società, l’ambiente e la cultura di molte regioni e nazioni. E questo non è certo un fattore secondario».

 

Vitigni originali, manualità, tradizioni, piccole aziende, pendenze estreme definiscono le caratteristiche dell’agricoltura dell’Alta Lessinia – spiegaAlberto Marchisio, presidente del Consorzio - Il territorio del Lessini Durello rientra a pieno titolo nell’ambito della viticoltura di Montagna, insieme a un’uva autoctona di origine antichissima e l’impossibilità della meccanizzazione sui terrazzamenti vulcanici dove cresce la durella.Una sfida quella della valorizzazione di questo vitigno che per le sue caratteristiche ben si presta alla spumantizzazione e che cresce agevolmente anche ad altitudini considerate elevate.

 

Del Lessini Durello e della viticoltura di montagna ne parleremo a Vinitaly al pad 5 stand G4-G7 lunedì 16 aprile alle ore 17:00, invece martedì 17 aprile sempre alle ore 17 sarà protagonista il Monti Lessini Metodo Classico.

 

Sarà presentata infatti dal presidente Alberto Marchisioe da Andrea Gorila nuova struttura dei disciplinari della DOC, con la distinzione tra i due metodi di produzione, italiano e classico; una scelta fatta per sviluppare il potenziale di entrambi i prodotti e permettere una comunicazione più chiara per il consumatore finale. 

 

Vigne di montagna e nuovi disciplinari:

tutto il nuovo del Durello

VINITALY 2018   15-18 Aprile 2018

PAD 5 G 4 - 

Domenica 15 Aprile

Ore 14:30- 15:30

OBIETTIVO MERCATO 

Buyer internazionali provenienti da Asia, Nord America e Nord Europa incontrano le aziende. Degustazione in inglese nell’area espositiva con i buyers internazionali.

In collaborazione con VERONA FIERE e ICE.

Ore 16:30- 17:30

OBIETTIVO MERCATO 

Buyer internazionali provenienti da Asia, Nord America e Nord Europa incontrano le aziende. Degustazione in inglese nell’area espositiva con i buyers internazionali.

In collaborazione con VERONA FIERE e ICE.

Lunedì 16 Aprile

Ore 17,00 Durello Time

Autentici autoctoni di montagna – il CERVIM e le vigne dell’alta Lessinia – La Durella, la Saccola, il Pinot Nero

Vigne adatte a climi freddi e a alti areali di collina. Ne parliamo conRoberto Gaudio, presidente CERVIM,  Alberto Marchisio, presidente del Consorzio Tutela vino Lessini Durello e Ermanno Murari, agronomo

Martedì 17 Aprile

EMOZIONI, VINO E VIRALITA’ NEL DIGITALE

Un’indagine neuroscientifica per studiare i comportamenti dei consumatori. C’è legame tra territorio e emozione? Il consumatore è disposto a pagare di più? Matteo Sgaravatodella Sgaravato SRLattraverso tecniche innovative, cercherà di rispondere a queste domande. 

Ore 10:00- 11:00

OBIETTIVO MERCATO 

Buyer internazionali provenienti da Asia, Nord America e Nord Europa incontrano le aziende. Degustazione in inglese nell’area espositiva con i buyers internazionali.

In collaborazione con VERONA FIERE e ICE.

Ore 12:00- 13:00

OBIETTIVO MERCATO 

Buyer internazionali provenienti da Asia, Nord America e Nord Europa incontrano le aziende. Degustazione in inglese nell’area espositiva con i buyers internazionali.

In collaborazione con VERONA FIERE e ICE.

Ore 15:00 – Sala Tulipano

VULCANICI SI NASCE

Degustazione a cura delle donne della vite, 15 vini, 15 territori vulcanici da Italia e dal Mondo

Ore 17:00 DURELLO TIME

A PROPOSITO DEL MONTI LESSINI METODO CLASSICO

Quando il metodo classico diventa territorio. Con Andrea Gori, penna di Intravino

Mercoledì 18 Aprile

Ore 10:30 – 13:30

A tavola con le strade del vino – presso lo stand della regione Veneto pad 4 D4-E4

Ore 14:00 Momento Magum

 

Lucia Vesentini

LE FAMIGLIE STORICHE OSPITANO VINITALY INTERNATIONAL ALLA BOTTEGA DEL VINO DI VERONA

 

 

 

Un tasting speciale firmato Famiglie Storiche per gli studenti dei corsi internazionali VIA

 

Le Famiglie Storiche si preparano alla 52° edizione di Vinitaly puntando all'internazionalità. Dopo il tour invernale in Canada e Stati Uniti l'Associazione continua a investire per valorizzare uno dei più grandi vini rossi d'Italia.

Le Famiglie Storiche (Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant'Antonio, Tommasi, Torre d'Orti, Venturini e Zenato) si preparano per la 52° edizione di Vinitaly (Verona 15-18 aprile) inaugurando l'avvio dei prestigiosi corsi di specializzazione VIA(Vinitaly International Academy). Lo scorso 5 aprile, infatti, le Famiglie Storiche hanno ospitato 60 aspiranti ambasciatori del vino italiano nel mondo, provenienti da 20 nazioni, nella suggestiva cornice dell'Antica Bottega del Vino di Verona. In degustazione 17 referenze di Amarone Docg (tra queste anche Riserve, annate speciali e nuovi esordi) firmate dalle 13 Famiglie Storiche, per conoscere così da vicino una fra le più importanti e prestigiose Denominazioni d'Italia.

 

I corsi VIA di primo e secondo livello sono realizzati grazie al supporto organizzativo e professionale di Vinitaly International e sostenuti da un prestigioso comitato scientifico composto da Stevie Kim, managing director di Vinitaly International e Ian D'Agata, scientific director. L'obiettivo della formazione, che prevede dei periodi di permanenza in Italia, è offrire un approfondimento sul vino del nostro Paese, imparando a riconoscerne ricchezza e complessità, formando così degli Italian Wine Ambassador capaci di portare e trasmettere la strepitosa ricchezza del nostro vino in ogni angolo del mondo. La certificazione VIA, ottenuta dopo un percorso di studi che prevede anche un severo test finale, è riconosciuta a livello internazionale e, in nove anni, è stata conseguita da 130 candidati.

 

«È stato un piacere per noi accogliere gli studenti dei corsi VIA in un luogo storico, considerato da tutti i cultori del vino un must stopa Verona. Grazie a Vinitaly Internationalabbiamo avuto la possibilità di far conoscere i nostri vini Amarone, punti di riferimento di una delle denominazioni più rappresentative dell’eccellenza del vino Italiano»spiegaMaria Sabrina Tedeschi, Presidente de Le Famiglie Storiche«Fin dalla fondazione dell’Associazione la nostra missionè divulgare la preziosa arte del produrre Amarone, arte che le nostre famiglie – in quanto produttori da generazioni – da lungo tempo conoscono, applicano e custodiscono.Per noi è fondamentale che la tradizione sia sempre accompagnata all’innovazione, al fine di salvaguardare il territorio e le varietà autoctone. La nostra esperienza evidenzia sempre maggior interesse dell’operatore di settore e del consumatore a conoscere la storia del prodotto, il terroire le diverse fasi produttive, come anche gli abbinamenti alle cucine internazionali.».

 

«Per molti la Bottega del Vino è sinonimo di Vinitaly, una delle destinazioni più gettonate durante i giorni di fiera, sia per gli appassionati di vino sia per i professionisti del settore. A gran richiesta, abbiamo deciso di dare il via alla quarta edizione della Vinitaly International Academy(VIA) nel cuore di Verona, esattamente dove tutto è iniziato ormai tre anni fa», ha detto Stevie Kimmanaging director di Vinitaly International. «Credo che sia un modo informale e autentico per far conoscere ai nostri candidati non solo la cultura e le tradizioni locali, ma anche il vino italiano più in generale. Posso finalmente dire che per noi la maratona Vinitaly è ufficialmente iniziata!».A Vinitaly i 13 soci de Le Famiglie Storiche si presenteranno uniti in un immaginario percorso che sostiene e promuove a gran voce l'Amarone di qualità e prodotto secondo le regole dell'arte. Durante la Fiera le Famiglie Storiche organizzano eventi, tasting e degustazioni guidate per presentare nuovi vini, progetti o annate di particolare interesse, ciascuna con l'obiettivo di esaltare le produzioni che hanno reso famosa la Cantina nel mondo. Ricordiamo a chi volesse partecipare o ricevere informazioni di consultare il sito internet dell'azienda o di contattare direttamente la Cantina.

 

Le Famiglie Storiche a Vinitaly

 

Allegrinipadiglione 6 stand E5, Begalipadiglione 4 stand C3, Brigaldarapadiglione 6 stand B4, Guerrieri Rizzardipadiglione 8 stand L5, Masi padiglione 7 stand C3, Musellapadiglione 7 stand E2, Speripadiglione 4 stand F1, Tedeschipadiglione 4 stand C3, Tenuta Sant'Antoniogalleria 2-3 stand 3, Tommasipadiglione 5 stand D2, Torre d'Ortipadiglione 4 stand G1, Venturinipadiglione 4 stand C3, Zenatopadiglione 4 stand G1/G2

 

Le Famiglie Storiche è un’Associazione nata nel giugno 2009 tra dieci storiche aziende della Valpolicella. Oggi vanta 13 soci, prestigiose aziende vitivinicole che da generazioni sostengono e promuovono il territorio: Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre D’Orti, Venturini e Zenato. Le Famiglie Storiche fonda le proprie radici nei valori di storicità e artigianalità, espresse in ogni accezione e volte a far conoscere e preservare non solo i vini, ma anche una delle più strategiche zone di produzione vitivinicole italiane: la Valpolicella. Tutte le famiglie mettono a frutto un patrimonio di saperi consolidato nel tempo e un impegno costante alla qualità, alla tradizione e all’innovazione per testimoniare questo grande vino. L’ingresso di nuovi Soci ha rafforzato l’interesse e il prestigio dell’Associazione, rendendola oggi un’istituzione riconosciuta e autorevole e sempre più parte attiva nelle scelte a favore dell’Amarone di qualità. www.famigliestoriche.it

 

Elena Caccia 

VIGNE STORICHE, BIODIVERSITA' E PANOVISIONI: IL SOAVE SCRIVE I SUOI PROSSIMI 50 ANNI

 

 

A Vinitaly il Consorzio Tutela Vino Soave presenta un ricco programma di interventi e degustazioni, all’insegna dell’internazionalizzazione e della valorizzazione del paesaggio storico rurale

 

Cinquant’anni di denominazione se consideriamo la legge del 1968 ma molti di più se pensiamo al riconoscimento di primo vino tipico italiano nel 1931 o se ci si riferisce alla Kreigskarte del 1805.

 

Un territorio circoscritto, caratterizzato da piccole aziende, vigne storiche e forti pendenze definiscono oggi le colline vitate del Soave, recentemente riconosciuto come primo paesaggio storico rurale italiano. Una denominazione che in tutti questi anni, in un contesto sempre più competitivo, ha tenuto sul fronte degli ettari e dei mercati e che in questo Vinitaly propone nuovi obiettivi per i prossimi anni.

 

Con l’inserimento nel disciplinare delle unità geografiche aggiuntive (Cru) si va ad arricchire di contenuti ogni singolo areale collinare della denominazione dando a tutti i produttori nuovi strumenti per competere sui mercati.

Con l’imbottigliato in zona si va a dare una rinnovata tutela alle produzioni realizzate nell’ambito del territorio garantendo certezza della tracciabilità e la condivisione delle regole. Vigne storiche e vigne eroiche finalmente riconosciute nell’ambito del testo unico del vino potranno rappresentare uno strumento efficace per salvaguardare lavoro e fatica di chi opera manualmente negli areali in forte pendenza. Infine una sfida finalmente misurabile con il modello di gestione avanzata del Sistema Soave basato sulla valutazione complessiva territoriale della biodiversità funzionale e da un approccio innovativo a contrasto del cambiamento climatico e dell’erosione progressiva dei suoli in forte pendenza.

 

Di seguito gli altri temi che verranno affrontati durante Vinitaly 2018

 

Domenica 15 aprile

I vini del 2017 e i progetti del 2018 nei 50 anni della denominazione. 

 

Si parte alle ore 11:30 con una overture, una enoconferenza tenuta dal direttore del Consorzio, Aldo Lorenzoni dove attraverso l’assaggio di vini icona verranno ripercorse le tematiche più significative, dando parola anche a chi ha contribuito a questi cambiamenti con la propria opera. Dalle vigne storiche all’introduzione dei cru nel disciplinare di produzione, alle panovisioni, ai modelli di sostenibilità, ai progetti innovativi di ricerca come No Rolling Stones e Itaca. Il Soave si conferma una denominazione dinamica e attenta ai bisogni del territorio e delle sue aziende.

 

Dalle 14:30 alle 17:30 – Obiettivo mercato: Distanze azzerate tra buyer internazionali produttori del Soave. Sarà un appuntamento tutto focalizzato sulle opportunità commerciali in Nord Europa, Europa dell’Est, Russia e Cina. Si tratta di un servizio mirato alle aziende e fortemente voluto dal Consorzio del Soave, in collaborazione con Verona Fiere e Ice. 

 

Lunedì 16 aprile

 

Il Soave alla conquista dei mercati

L’intera giornata del lunedi’ è dedicata all’internazionalizzazione con una serie di incontri dedicati al mercato russo e cinese. Nel pomeriggio il Soave incontrerà degli studenti della Burgundy School of Business, interessati all’attività del Consorzio e al suo ruolo nella promozione del territorio. Il Soave infatti esporta la maggioranza della sua produzione, soprattutto in mercati storici quali la Germania o gli Stati Uniti, ma si sta facendo strada anche in Giappone, dove è in costante crescita e in Russia dove dopo un periodo di incertezza è ritornato a essere presente sugli scaffali e nei ristoranti. La formazione dei produttori a essere sempre al passo con i mercati diventa quindi fondamentale per rimanere competitivi e leader nel mercato dei vini bianchi italiani.

 

Martedì 17 aprile

 

Emozioni, vino e viralità nel digitale

Per tutto il giorno sarà presente allo stand lo staff della Sgaravato srl.  La capacità di un vino di far sognare il territorio da cui proviene può essere in grado di suscitare reazioni profonde che alterano la disponibilità a pagare nei clienti. L'analisi che andranno a realizzare prevede che si analizzi il legame territorio - emozioni - viralità e mondo digitale, in modo innovativo e lavorando sulla frontiera della conoscenza umana in questo campo. Verranno realizzate delle indagini di tipo neuroscientifico affiancate ad un approccio comportamentale in grado di evidenziare gli aspetti rilevanti dell'approccio digitale legato al mondo del vino.

 

Per tutta la durata di Vinitaly sarà attiva l’Enoteca Soave, un modo unico per degustare la nuova annata 2017 e le migliori espressioni del Soave 2016 e 2015. All’Enoteca sarà presente un sommelier dedicato per seguire chi voglia conoscere di più sulla denominazione e sul nuovo sistema dei Cru. Etichette in primo piano e informazioni esaustive sono le chiavi del successo di questo spazio che ogni anno attrae grandi numeri di operatori e winelovers.

 

Lucia Vesentini

BRAIDA A VINITALY 2018: TUTTI I SORRISIDI "AI SUMA"

 

 

Appuntamento nel Padiglione 10 Piemonte - Stand N4

 

 

Un attesissimo ritorno: l’Ai Suma 2015, riserva di Barbera d’Asti Docg che rappresenta l’apice della produzione della casa vinicola Braida di Rocchetta Tanaro (Asti), si presenta al Vinitaly di Verona dal 15 al 18 aprile 2018nello Stand N4 del Padiglione 10 Piemonte.

 

Un vino prodotto solo in annate eccezionali e una storia bellissima che parla della capacità enologica ma anche della caparbietà monferrina e del valore dell’amicizia. 


Nella primavera del 1989 Giacomo Bologna aveva fatto un viaggio con Luigi Veronelli in Georgia, la terra che rappresenta la culla storica della viticoltura, e l’autunno successivo aveva invitato in Piemonte una delegazione di georgiani per ricambiare l’ospitalità. 
I georgiani erano attesi per inizio ottobre, ma il loro arrivo slittò oltre la metà del mese. 

Contro il parere di tutti, compreso quello del suo enologo, Giacomo aspettò l’arrivo degli ospiti per vendemmiare con loro i grappoli più belli di un vigneto. Bucce sottili dal colore viola intenso: Giacomo era convinto della sua idea. Disse che se il mercato non avesse capito il vino che sarebbe nato da questa vendemmia tardiva se lo sarebbe bevuto tutto lui.

Si vendemmiò finalmente il 16 ottobre. La sera stessa Giacomo pigiò le uve insieme agli amici sovietici.

“Kaumar gioss”: i brindisi di quella notte a Rocchetta Tanaro parlavano georgiano. 

“Ai Suma!”, ci siamo, commentò emozionato Giacomo Bologna quando assaggiò il vino che era stato sei mesi in carato di rovere francese.

Nasceva una nuova Barbera Braida. 

“Superba Barbera che va gustata con devozione, dacché il vino traluce di commosse memorie” scrisse nella prima retroetichetta di Ai Suma Riccardo Riccardi, conte di Santa Maria di Mongrando.

 

Quell’ultimo capolavoro avrebbe dovuto chiamarsi Bricco Georgia, ma quando fu pronto per essere venduto Giacomo non c’era più e i suoi figli Raffaella e Giuseppe Bologna decisero di legare per sempre al nome del vino l’espressione di soddisfazione usata dal padre al primo assaggio. 

L’etichetta che da sempre veste Ai Suma si ispira a una foto di famiglia, uno scatto in cui Giacomo sorride alla moglie Anna Martinengo.

Per Ai Suma si scelse il sorriso. Duplicato e sistemato a dar forma a una farfalla, quel sorriso esprime – oltre il dialetto, oltre le lingue - il senso puro dell’espressione “Ai Suma”. Quasi un timbro, un’impronta color ceralacca: il sorriso in etichetta è il sigillo del vignaiolo che accompagna il suo vino.

 

In occasione del ritorno di Ai Suma, Braida raccoglierà sui social le storie e i racconti di traguardi raggiunti e di successi. 
Quando avete detto “Ai Suma”, ci siamo? Chi ha il ricordo di un bel successo da condividere, può farlo con un tweet, un post su Facebook o una foto su Instagram con l’hashtag #AiSuma e #BraidaWines.

 

Non solo Ai Suma. A Vinitaly si potrà degustare l'annata 2017 dei rossi giovani, La Monella e Limonte, dei bianchi di Serra dei Fiori Il Fiore, La Regina e Re di Fiori, degli aromatici Moscato d’Asti Vigna Senza Nome eBrachetto d’Acqui.
Montebruna e Il Bacialè saranno in degustazione con l'annata 2016, come le riserve, il Bricco dell'Uccellone e il Bricco della Bigotta

La Grappa invecchiata di Bricco dell'Uccellone invece riporterà l'annata 2014.

 

Ecco un dettaglio vino per vino:

 

La Monella BARBERA DEL MONFERRATO FRIZZANTE DOC 2017

Da un’uva bellissima si è ottenuta una Barbera particolarmente ricca: la resa è stata più bassa rispetto agli anni precedenti, il profumo è intenso, la struttura polposa e la persistenza ottima.  

 

Limonte GRIGNOLINO D’ASTI DOC 2017

L’annata calda ha favorito la maturazione dei semi e dunque la tannicità naturale del Grignolino, che nel Limonte non è mai aggressiva. Colore e profumi si confermano intensi, l’aroma lievemente speziato e fruttato. Appagante al primo impatto. 

 

Montebruna BARBERA D’ASTI DOCG 2016

Dal calice arriva il profumo di un’annata eccezionale, che si caratterizza per la ricchezza e l’eleganza di una spezia raffinatissima. Sapore pieno e profondo. 

 

Bricco della Bigotta BARBERA D’ASTI DOCG 2016

 Nella Bigotta 2016 convivono bene una parte fredda e minerale e una parte calda e carnale. Spezia fine, compattezza olfattiva, ottima definizione. Al naso come in bocca predomina una nota sciroppata molto accattivante. 

Bricco dell’Uccellone BARBERA D’ASTI DOCG 2016

La grande potenza di questa annata si sprigiona in modo prorompente, con forza. È intrigante al naso e mantiene le promesse nell’assaggio, con lunga persistenza. 

 

Ai Suma BARBERA D’ASTI DOCG 2015

Tutta l’eleganza e la concentrazione tipiche dell’annata 2015: note saline, balsamiche, sapidità e alcolicità ben armonizzate con un tannino né troppo amaro né troppo dolce ma assai gradevole.

 

Vigna senza Nome MOSCATO D’ASTI DOCG 2017

Un bouquet ricco e di grande intensità, sorso morbido, aggraziato, di ottima persistenza aromatica. 

 

Brachetto d’Acqui BRACHETTO D’ACQUI DOCG 2017

L’annata ha regalato al vino grande intensità e ampio spettro aromatico insieme a un corpo ricco e di immediata freschezza.

 

I bianchi delle Langhe

La Tenuta Serra dei Fiori nasce nel 1988 a Trezzo Tinella. Sono vigneti a pochi chilometri da Barbaresco e da Alba, ma in quel profilo di Langa più aspra tra ripide colline e boschi, a 450 metri sul livello del mare.

Qui germoglia il progetto dei vini bianchi Braida, da una collaborazione con i fratelli Renzo e Valerio Giacosa, guidati dal docente di viticoltura ed enologia Roberto Macaluso.

Nel 2017, le vigne in alta Langa hanno risposto bene all’estate caldissima: l’altitudine, l’esposizione a oriente e le inversioni termiche notturne hanno protetto le uve dalle temperature torride.

Il risultato sono bianchi che hanno il temperamento degli uomini e delle donne di questi territori che l’Unesco ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità.

 

Il Fiore LANGHE BIANCO DOC 2017

La presenza marcata dello chardonnay esalta le note floreali e tropicali. Ottima freschezza e sapidità. 

 

La Regina LANGHE NASCETTA DOC 2017

L’uva Nascetta ha portato bene a maturazione la sua carica di aromi fruttati e il vino esprime sensazioni di pienezza con un’interessante acidità. Nel bicchiere il bouquet è quello delle grandi occasioni, floreale e fruttato intenso con richiami di miele e un’interessante nota minerale; al gusto il tessuto preannuncia freschezza, sapidità e fragranza molto durature. 

 

Re di Fiori LANGHE RIESLING DOC 2017

Da uve raccolte con giornate soleggiate e notti fresche. Al naso spiccano gli agrumi e i frutti tropicali. Al gusto è vivo, vibrante di acidità e di morbidezza. 

 

Grappa Invecchiata di Bricco dell’Uccellone 2014

L’assaggio è emozionante: il profilo sensoriale austero ed elegante rivela il DNA della Barbera e l’essenza del Bricco dell’Uccellone. Gradi alc. 44°. 

 

Per prenotare un appuntamento in fiera scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

BRICCO DELL'UCCELLONE BRAIDA 2015 A OPERA WINE

Tra i 107 vini italiani scelti da Wine Spectator
in degustazione a Verona sabato 14 aprile

 


Ogni anno, la redazione della rivista statunitense Wine Spectator seleziona tra i vini recensiti negli ultimi 12 mesi, una top 100 dei vini Italiani basata sulla qualità, il valore, la disponibilità e l’attenzione suscitata.

Anche in questo 2018, la Barbera d’Asti Docg Bricco dell’Uccellone di Braida compare nella lista, con l'annata 2015. 

In virtù di questo riconoscimento, Braida è tra le cantine selezionate per l’edizione 2018 di Opera Wine (www.operawine.it) che si svolgerà sabato 14 aprile a Verona a Palazzo della Gran Guardia.

Opera Wine è l’unica degustazione che la rivista Usa Wine Spectator organizza in Italia, in collaborazione con Vinitaly, ormai tradizionale e prestigiosa anteprima rispetto al più importante evento italiano dedicato al vino.

 

Oltre alla valutazione positiva di Wine Spectator (93 punti) Bricco dell’Uccellone 2015 ha ottenuto 95 punti dalla rivista inglese Decanter ed è stato segnalato tra i “Top Wine” nella categoria della Barbera per l’Italia sull’app ViVino

Altri riconoscimenti: Platinum al Wine Hunter Award; Super tre stelle de I Vini di Veronelli; Tre Bicchieri nella Guida Vini d'Italia del Gambero Rosso; Cinque grappoli della guida Bibenda; Quattro viti della guida Vitae.

 

 

DALL’AUTUNNO L’OSPITALITÀ BRAIDA 
NEL WINE RESORT A ROCCHETTA TANARO

 

 

Si aprirà il prossimo autunno un nuovo capitolo nell’ospitalità Braida. Oltre alle visite e alle degustazioni nelle cantine storiche di via Roma a Rocchetta Tanaro, con vista sulla barricaia di Ai Suma, Bricco dell’Uccellone e Bricco della Bigotta, ci sarà la possibilità di prenotare degustazioni nei nuovissimi spazi del Wine Resort, immersi tra i vigneti, i boschi e la natura del Monferrato.

 

Con una impagabile vista sui tetti di Rocchetta e sull’ansa del fiume Tanaro, il Wine Resort Braida sorge in una cascina storica (San Bernardo) sulla collina che domina il paese. 

 

Avrà sette stanze per ospitare enoappassionati, coppie, famiglie, gruppi di amici, e spazi comuni curati al dettaglio e progettati per rendere indimenticabile il soggiorno tra i sapori e le bellezze di un territorio unico.

 

 

Marianna Natale

Taste Alto Piemonte 2018

 

 

 

Con oltre 2000 presenze l’evento si riconferma l’appuntamento di riferimento per tutti coloro che desiderano scoprire i vini dell’Alto Piemonte

 

Si è conclusa lunedì 26 marzo, con una giornata dedicata agli operatori del settore, la seconda edizione di Taste Alto Piemonte, evento organizzato dal Consorzio Tutela Nebbioli dell’Alto Piemonte con il sostegno della Regione Piemonte, il patrocinio del Comune di Novara ed il supporto della Camera di Commercio di Novara, della Camera di Commercio di Biella e Vercelli, dell’Atl Novara, della Fondazione del Castello di Novara e di A.I.S Piemonte.


La manifestazione, che dal 2017 punta annualmente i riflettori sulle eccellenze enogastronomiche dell’Alto Piemonte, si è riconfermata un successo. Da sabato 24 marzo a lunedì 26 marzo oltre 2000 persone si sono presentate al Castello Visconteo Sforzesco di Novara per degustare gli oltre 150 vini, presentati dai 50 produttori aderenti all’iniziativa, e le eccellenze gastronomiche di 17 aziende del territorio.  Ad accompagnare le degustazioni ai banchi d’assaggio anche quest’anno ci sono stati i seminari di Ais Piemonte che hanno messo in luce la grande varietà di terroir presenti in Alto Piemonte attraverso il racconto e l’approfondimento dei vini delle terre del ghiaccio, del fuoco, dell'acqua e del mare.


Per questa seconda edizione Taste Alto Piemonte si è arricchita di nuovi ospiti internazionali: insieme ai 23 giornalisti anche una delegazione di 14 importatori, provenienti da tutta Europa, ha partecipato alle attività dedicate alla scoperta del territorio e dei suoi vini tra degustazioni e visite nei vigneti guidate dai produttori. 

Numeri che rendono chiaro l’interesse di pubblico e operatori di settore per le denominazioni tutelate dal Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte: Boca DOC, Bramaterra DOC, Colline Novaresi DOC, Coste della Sesia DOC, Fara DOC, Gattinara DOCG, Ghemme DOCG, Lessona DOC, Sizzano DOC, Valli Ossolane DOC.

 

 

 

Assistere al successo crescente di questo evento è per me e per i nostri produttori associati fonte di grande orgoglio - dichiara Lorella Zoppis presidente del Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte - In questa seconda edizione abbiamo voluto crescere e sperimentare in modo tale che la nostra manifestazione possa perfezionarsi ed essere negli anni un appuntamento di riferimento per tutti coloro che desiderano scoprire i nostri vini. Abbiamo infatti esteso gli spazi dislocando i produttori su due piani, testato l’interesse degli operatori per una giornata a loro dedicata, che nelle prossime edizioni struttureremo insieme ai produttori, portato giornalisti ed importatori sul campo per mostrare loro dove nascono i nostri grandi vini. Dopo anni di silenzio finalmente Taste Alto Piemonte ha ridato nuova voce al nostro territorio e alla sua produzione vinicola. Grazie a questa manifestazione pubblico, operatori e giornalisti hanno potuto sentire una storia che ci riporta indietro di milioni di anni fa ma che pone le basi per il futuro e per i grandi progetti che ancora aspettano le nostre denominazioni.

 

Taste Alto Piemonte è reso possibile grazie a Regione Piemonte Comune di Novara, Camera di Commercio di Novara, Camera di Commercio di Biella e Vercelli, Atl Novara e Fondazione del Castello di Novara, dagli sponsor, Igor Gorgonzola, Enartis, Ponti, Cristina srl, Valverde, Biscottificio Rossi, Sms radio, Mercalli srl, Reale mutua, Ais Piemonte, La Stampa.

 

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