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Eventi Vino

AL VIA IL 2°  CONCORSO SUI VINI DEL TERRITORIO,  60 AZIENDE E 110 ETICHETTE IN GARA

 

Il 5 aprile apre il concorso sui vini Teroldego, Marzemino, Traminer e Gewürztraminer

Due giorni di degustazioni,  sessanta cantine della regione Trentino Alto Adige-Südtirol,  110  etichette in gara, quattro tipologie di vino, tre commissioni e una trentina di esperti tra enologi, enotecnici, sommelier e giornalisti del settore. Sono i numeri della seconda edizione del Concorso “ENOtecnico valorizzazione VINI territorio” organizzato dalla Fondazione Edmund Mach,  in programma il 5 e 6 aprile prossimo, a San Michele all'Adige. L'apertura dell'evento, giovedì 5 aprile, si svolgerà alle ore 9, presso la sala Versini del  Palazzo Ricerca e Conoscenza. 

Obiettivo della manifestazione è far conoscere le unicità delle produzioni enologiche di territorio: vitigni autoctoni o interpretazioni territoriali di vitigni internazionali.  Quest'anno i vini protagonisti saranno Teroldego Rotaliano DOC, Trentino DOC Marzemino, Trentino DOC Traminer aromatico e Südtirol – Alto Adige DOC Gewürztraminer.

La manifestazione, autorizzata  dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali come concorso ufficiale, è promossa e organizzata dal Centro Istruzione e Formazione  in collaborazione con i comuni della Piana Rotaliana, San Michele all'Adige, Mezzolombardo e Mezzocorona  e conta sul supporto delle due sezioni Assoenologi di Trentino ed Alto Adige.

Il concorso  viene riproposto sulla base dell'ottimo successo ottenuto nella prima edizione. I vini, circa un centinaio, delle aziende partecipanti saranno valutati dalle commissioni di esperti. Il concorso si propone allo stesso tempo come opportunità didattica per gli studenti del Corso Enotecnico per iniziare a prendere confidenza con i vini prodotti nel territorio Trentino - Alto Adige/Südtirol e con le aziende produttrici. Gli studenti potranno osservare come gli esperti del settore enologico valutano i vini e a loro volta essere guidati nelle degustazioni  al fine di acquisire una corretta metodica di attribuzione di un valore ai vini del territorio.

Le prime tre posizioni per ogni singola categoria in Concorso saranno premiate e la proclamazione dei vincitori per ogni singola categoria in concorso avrà luogo lunedì 16 aprile, alle ore 12.30, presso lo stand FEM al Vinitaly di Verona edizione 2018. 

Silvia Ceschini    

L’ECCELLENZA ENOLOGICA DI RETE QUALITA' TOSCANA IN VETRINA AL VINITALY

 

Appuntamento domenica 15 e lunedì 16 aprile a Veronafiere 

 

La ‘Rete’ valorizza le produzioni di qualità regionali, e con il progetto Agr-Eat cofinanziato dal Psr Regione Toscana

Rete Qualità Toscana porta al Vinitaly, in programma a Verona dal 15 al 18 aprile, l’eccellenza enologica regionale. I vini IGT Toscana delle aziende aderenti a Rete Qualità Toscana (RQT) - oltre al materiale divulgativo della ‘rete’ -  saranno presenti nei giorni di domenica 15 e lunedì 16 aprile, con un desk del Padiglione 10 – Stand D2, all’interno dello spazio di Cia Agricoltori Italiani. 

L’iniziativa si colloca all’interno degli eventi di RQT-Rete Qualità Toscana la ‘Rete’ valorizza le produzioni di qualità regionali con il progetto Agr-Eat cofinanziato dal Psr Regione Toscana nell’ambito delle azioni della Misura 3.2 del PSR, per la promozione di alcune produzioni certificate toscane: prodotti dell’agricoltura biologica, Vino Igt Toscana, Olio Igp Toscano.

RQT è una rete di imprese agricole toscane nata con l’obiettivo di promuovere l’aggregazione della filiera agroalimentare per valorizzare le produzioni di qualità regionali.

RQT è promotore del progetto integrato di filiera Agr-Eat, co-finanziato dal PSR della Regione Toscana, che opera per sviluppare una efficiente filiera corta dei prodotti dell’agricoltura toscana, incentrata sulla vendita diretta e l’agri-ristorazione, e per promuovere alcuni dei sistemi di qualità che rappresentano un valore fondamentale nel panorama agroalimentare toscano. 

  

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SUMMA 2018

 

 

SUMMA 2018: TORNA LA RASSEGNA DEL VINO ORGANIZZATA DA 

ALOIS LAGEDER E DEDICATA AL MEGLIO DELLA VITIVINOCOLTURA INTERNAZIONALE

 

La due giorni altoatesina propone come sempre un programma ricco e originale, che vede protagonisti temi d’innovazione e sperimentazione, in vigna e in cantina, sviluppati in diverse degustazioni speciali come:

“Oops! Error. Wine mistakes” e “We are not ready yet” 

 

 

Il 14 e il 15 aprile 2018, dalle 10 alle 18, torna SUMMA, l’appuntamento annuale organizzato da Alois Lageder a Casòn Hirschprunn & Tòr LöwengangMagrè (BZ), che raccoglie il meglio della produzione vitivinicola internazionale. Anche quest’anno la manifestazione conferma la volontà di allontanarsi dal concetto di fiera del vino per offrire invece a operatori del settore, a stampa internazionale, agli stessi partner – inclusi i produttori – e, fino ad esaurimento biglietti, anche a privati appassionati e wine lover, uno scenario importante di condivisione e di viticoltura sostenibile e vivibile, in un’atmosfera familiare ed accogliente. La kermesse altoatesina si prepara quindi a ricevere nuovamente oltre ottanta vignaioli provenienti da diverse parti del mondo, uniti dal fil rouge della produzione di alta qualità e sostenibile, che condividono valori, obiettivi e il desiderio di creare un momento unico con il visitatore. Francia, Austria, ItaliaGermania, Slovenia, Australia, Kazakhstan Nuova Zelanda si riuniscono a Magrè per presentarsi ad un pubblico che, consapevolmente, sceglie un ambiente che permette di entrare maggiormente in contatto con i produttori e la loro filosofia.

 

Come ogni anno, Summa offrirà un ricco programma di degustazioni guidate e verticali esclusive, condotte dagli stessi vignaioli o da esperti, seminari e visite della cantina, aperto a tutti i visitatori e diviso nelle tre lingue italiano, tedesco e inglese, a cui sarà possibile iscriversi esclusivamente in loco, presso il desk dedicato.

 

Parole chiave della ventunesima edizione saranno ‘sperimentazione’ ed ‘innovazione’, temi che verranno trattati in occasione di wine tasting molto particolari, un po' “fuori dagli schemi”, come “We are not ready yet”, dedicati alle componenti del vino e alle prove di botte. Un argomento molto caro ad Alois Clemens Lageder, che da quando è entrato in azienda, pochi anni fa, porta avanti con passione e dedizione un lavoro di ricerca e sperimentazione in vigna e in cantina: “Per noi è importante fare tesoro delle opinioni di esperti e professionisti del settore e capire con loro come piccole percentuali di una certa componente possano cambiare completamente un vino” dichiara Clemens Lageder, e continua “scoprire come influisce un suolo calcareo o suolo vulcanico su un determinato vitigno, capire se sia possibile piantare e utilizzare uve della tradizione abbandonate o dimenticate e in che modo una piccola quantità d’uva trattata in modo differente in vinificazione può cambiare la struttura del vino finale... L’unico modo per scoprirlo è ‘smontare’ e studiare il vino nelle sue componenti”.

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E sperimentare a volte significa sbagliare. Da qui la degustazione “Oops! Error. Wine mistakes”: in cantina non sempre c’è l’happy ending, ma sbagliare significa ripartire e tentare sempre nuove strade. E ancora, i tasting “Hidden Treasures”, tesori della tradizione enoica dimenticati e recentemente riemersi, portavoce del proprio territorio d’origine che forse torneranno alla ribalta.

 

Immancabili, infine, le degustazioni verticali dedicate a capolavori indiscussi - e guidate da chi li ha prodotti - come “The first 30 years of Granato” (Foradori), “Grüner Veltliner Der Ott”(Tenuta Bernhard Ott), “30 years LÖWENGANG Cabernet” (Tenuta Alois Lageder), “Slate extreme Marienburg Fahrlay-Terrassen” (Clemens Busch), “Bòggina” (Petrolo) ed “Etna Rosso DOC San Lorenzo” (Tenuta Terre Nere). Anche i vini spumanti avranno il loro momento esclusivo, con le degustazioni in replica “We love bubbles” condotte da Christine Mayr di AIS Alto Adige.

 

In allegato il programma completo di Summa 2018 con orari di degustazioni, seminari e visite guidate. Oppure sarà possibile consultare il sito https://summa-al.eu/it/programma  

 

Gli ospiti di Summa 2018 avranno come sempre a disposizione una proposta gastronomica di pregio in collaborazione con il catering Hannah&Elia e il pastificio trentino Monograno Felicetti, che proporranno piatti caldi e freddi in gran parte preparati con ingredienti da coltivazione biologica. I visitatori potranno gustare prodotti tipici di affezionati partner regionali, come i formaggi di Karl Telfser feinkost & catering e del caseificio Englhorn, il pane biologico di Profanter, lo speck dell’Alto Adige della macelleria Schrott e ancora le amatissime frittelle di mele delle contadine di Magrè. Non mancheranno inoltre le pizze romane di D’Amici Food e la delicata trota di Trota Oro. New entry della prossima edizione sono i partner Beestro, ragazzi che portano in giro per il mondo con il loro furgoncino i cibi della Romagna, e le birre tedesche 100% Bio di Neumarkter Lammsbräu. Infine, Riedel – The Wine Glass Company e acqua minerale naturale Plose saranno di nuovo partner tecnici e accompagneranno tutte le degustazioni di Summa 2018.

 

Per l’elenco completo dei partner di Summa consultare il sito https://summa-al.eu/it/partner

 

Continua l’esclusiva partnership con Demeter, il marchio internazionale che controlla e certifica il lavoro – e i prodotti – degli agricoltori che praticano la coltivazione biologico-dinamica. Attraverso Summa, Alois Lageder, Presidente Demeter Italia, prosegue la sua opera di promozione, riservando all’Associazione spazi di presentazione di rilievo, allo scopo di accrescere la consapevolezza della comunità, sia tra i visitatori sia tra i produttori stessi.

 

Infine, anche nel 2018 Summa è Green Event certificato dall’Agenzia Provinciale per l’Ambientee conferma il sostegno alla Casa della Solidarietà di Bressanone - che da anni accoglie e assiste persone bisognose, parecchie delle quali in condizioni di grave necessità, a cui verrà devoluto parte del ricavato della manifestazione – e la collaborazione con FAMOS – Oggetti speciali da persone speciali: i badge d’ingresso verranno realizzati dalle persone che lavorano nei laboratori protetti della comunità comprensoriale Oltradige-Bassa Atesina (BZ).

 

 

Ulteriori informazioni su Summa 2018: www.summa-al.eu

Ulteriori informazioni su Alois Lageder: www.aloislageder.eu

Ulteriori informazioni su Casa della Solidarietà: www.casadellasolidarieta.org

 

 

I PRODUTTORI

 

Italia

Alois Lageder • Castello di Ama • Anselmi • Aquila del Torre • Biserno • Il Borro 

Boscarelli • Caiarossa • Capannelle • Il Carnasciale • Cavalleri • Villa Caviciana 

Cefalicchio • Corte Sant’Alda • Costanti • Cucco • Delle Macchie • Delle Terre Nere 

Duemani • Emidio Pepe • Fattoria di Fiorano • Foradori • Guado al Tasso • Le Macchiole 

Mara • Marchesi di Grésy • Monteverro • Montevertine • Nino Franco • Oliviero Toscani 

Villa Papiano • Petrolo • Pianirossi • Pio Cesare • Podernuovo • Poggio Cagnano

Poggio Nibbiale • Castello di Potentino • Prima Pietra • Querceto di Castellina

Villa Santo Stefano • Serra San Martino • Le Sincette • Tormaresca

Torre degli Alberi • Triacca • Valori

 

Germania

Graf Adelmann • Clemens Busch • Heitlinger • Gut Hermannsberg • Frank John 

Odinstal • Rosner • Sander • Stigler • Schloss Vollrads • Wilhelm Zähringer

im Zwölberich • von Winning

 

Austria

Fritsch • Schloss Gobelsburg • Jurtschitsch • Moric • Hajszan Neumann • Bernhard Ott

Pichler-Krutzler • Reisetbauer • Clemens Strobl • Tement • Erwin Tinhof • Velich

 

Francia

Maison Boizel • Les Graves de Viaud • Pol Roger • Mas de Quernes • Les Quelles

 

Slovenia

Burja Estate

 

Australia

Salomon Estate

 

Nuova Zelanda

Schubert Wines

 

Kazakhstan

Arba Wine

 

 

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Ufficio Stampa Summa 2018

 

Valentina Fraccascia, Zed_Comm

Corso San Gottardo 19 - 20136 Milano

Tel: +39.02.36550569

Cell: +39.348 3633000

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

I GRANDI TERROIR DEL BAROLO

 


MONFORTE D’ALBA 
Moda Venue – Palazzo Martinengo
Via Cavour, 10

Il programma dell'evento e
le degustazioni guidate...

“I grandi terroir del Barolo”, evento ideato da Go Wine,  si svolgerà in questa nona edizione a Monforte d'Alba, in una unica sede presso le eleganti sale del Moda Venue (Via Cavour, 10), nel centro storico di uno dei Comuni di riferimento della produzione del Barolo. Il programma prevede banchi d'assaggio alla presenza delle aziende e esclusive degustazioni guidate: una formula molto gradita dal pubblico che consentirà in un week-end di approfondire "sul campo" la conoscenza della nuova annata di uno dei  dei più grandi vini del mondo: il Barolo. Ma non finisce qui...: non solo nuove annate, con Go Wine si promuoveranno visite in cantina e una selezione di grandi vini italiani legati a cru o terroir particolari affiancherà i dialoghi con il Barolo.

PROGRAMMA, ORARI E COSTI 

SABATO 28 APRILE 2018
Orario dalle 11 alle 19: 
banco d’assaggio 
Degustazioni guidate 
(condotte da Gianni Fabrizio, curatore della Guida ai vini del Gambero Rosso)
- ore 11.00: “I percorsi nei terroir del Barolo: da Verduno a Barolo”. 
- ore 15.30: “Barolo e Amarone” vini e terroir a confronto, degustazione di otto vini. 

DOMENICA 29 APRILE 2018
Orario dalle 11 alle 19:
 banco d’assaggio 
Degustazioni guidate 
(condotte da Gianni Fabrizio, curatore della Guida ai vini del Gambero Rosso)
- ore 11:00: “I percorsi nei terroir del Barolo: da Barolo a Serralunga”.
- ore 15.30: “Barolo e Taurasi” vini e terroir a confronto, degustazione di otto vini.

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE 

Banco d’assaggio
 nelle rispettivi sedi: costo della degustazione euro 20 - riduzioni euro 15 (Soci Go Wine, Associazioni di settore) comprende la degustazione illimitata dei Barolo nei banchi d’assaggio e tre buoni degustazione nella selezione dei vini dei terroir italiani.

Degustazioni guidate 
su prenotazione: costo della degustazione euro 25 - riduzioni euro 20 (Soci Go Wine) - Per la prenotazione utilizzare il coupon in allegato

 

Vuoi passare un week-end in Langa in occasione de "I Grandi Terrori del Barolo"?

 

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RICAGNO: «ORA PIU' VENDITE E REDDITO CON L'ACQUI ROSE' DOCG»

Di Luciano Scarzello

 

C’è chi ha parlato di rivoluzione epocale, chi di necessario rilancio, altri di un determinante cambio di passo, certo è che la presentazione dell’Acqui docg Rosè, versione non dolce dello spumante a base di uve brachetto, è stata seguita da oltre duecento persone con numerosi giornalisti della carta stampata, del web, di radio e della televisione che hanno seguito l’evento.
La cornice è stata quella del bel palazzo del Comune di Acqui Terme nell’Alessandrino, capitale della zona del Brachetto che condivide con il Sud Astigiano.
Al banco dei relatori, oltre al sindaco acquese, Lorenzo Lucchini che ha fatto gli onori di casa; il presidente del Consorzio di Tutela del Brachetto, Paolo Ricagno; quello di Piemonte Land of Perfection, Filippo Mobrici; Massimo Fiorio, già parlamentare e vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera e prossimo presidente del comitato vitivinicolo nazionale; l’assessore alle Politiche agricole della Regione Piemonte, Giorgio Ferrero; il presidente di Assortofrutta, Domenico Sacchetto; Andrea Pirola dell’agenzia White M&C che sta curando il lancio sui social dell’Acqui Rosè docg e una prima pattuglia di produttori che già hanno messo in listino il nuovo spumante brut: Elio Pescarono per la Cantina Tre Secoli di Mombaruzzo e Ricaldone; Roberto Morosinotto per la Bersano di Nizza Monferrato; Stefano Ricagno per la Cuvage di Acqui Terme e Silvano Marchetti per la Bastieri di Terzo d’Acqui.

Paolo Ricagno ha raccontato il progetto dell’Acqui Rosè sottolineando il supporto delle istituzioni e del mondo cooperativo. Ha fatto rimarcare le caratteristiche originali di uno spumante che si presenta come il primo naturalmente rosè e a denominazione d’origine controllata e garantita. «Sono questi – ha detto Ricagno – elementi distintivi che danno un valore aggiunto fortissimo». Il presidente del Consorzio ha pure ricordato le difficoltà di un comparto che, dopo anni di grandi successi, sta soffrendo una crisi che ha portato un drastico taglio delle rese a 36 quintali per ettaro. «Ma l’Acqui docg Rosè sta già riscuotendo interesse e sono certo che già dalla prossima vendemmia le rese possano alzarsi a 50 quintali per ettaro» ha sostenuto Ricagno.
Una prospettiva ottimistica supportata da azioni concrete che il presidente consortile ha annunciato come una vera svolta nel mondo del Brachetto: «È alle porte la modifica del disciplinare che prevede l’imbottigliamento dell’Acqui docg Rosè anche fuori dalla zona di produzione. Uno strumento chiave che ci permetterà di uscire dalla crisi».
Su queste basi gli interventi di Mobrici, Fiorio e Ferrero hanno, da varie angolazioni, appoggiato le proiezioni positive di Paolo Ricagno.«Piemonte Land è al fianco dei Consorzi vitivinicoli piemontesi e mette a disposizioni le sue risorse per la promozione e la valorizzazione di prodotti che meritano successi crescenti in termini di volumi e valore» ha detto Mobrici. Fiorio si è dichiarato sicuro che l’Acqui docg Rosè stia andando nella direzione tracciata dai mercati nazionali ed esteri: «Altre zone vinicole dell’Italia lo hanno fatto, ma qui ci sono caratteristiche di territorio e filiera che sono vincenti». Per Ferrero un’altra “arma” che i piemontesi devono usare è la sinergia tra le loro eccellenze agroalimentari: «Il vino, la frutta, i formaggi e tutte le nostre agroeccellenze devono condividere comunicazione e valorizzazione».
A questo proposito Sacchetto di Assortofrutta ha parlato dell’abbinamento tra frutta e mondo del Brachetto dichiarando come il Piemonte sia la regione italiana che più produce frutta biologica e prodotta con severi protocolli di lotta biologica. «Comunicheremo queste cose nel modo migliore insieme alle filiere del vino» ha detto. Da Pescarmona, Morosinotto, Stefano Ricagno e Archetto sono arrivate testimonianze di chi l’Acqui docg Rosè lo ha visto nascere prima tra i filari e poi in Cantina, dalla raccolta di uve adatte, alle tecniche di vinificazione alle prove di degustazione e affinamento. Tutti si sono dichiarati entusiasti del risultato ottenuto e sicuri che l’Acqui docg Rosè incontrerà in modo crescente i gusti del pubblico italiano e straniero.

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