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NEBBIOLO NOBLESSE, GLI SPUMANTI NOBILI IN DEGUSTAZIONE A TORINO E AD ALBA
Torna l’evento con 21 produttori di bollicine autoctone di Piemonte e Valle d’Aosta: lunedì 18 giugno al Palazzotto di Torino e lunedì 25 giugno al Palazzo Banca d’Alba
Torna Nebbiolo Noblesse, l’appuntamento dedicato alle nobili bollicine del Piemonte. Dopo il successo dell’anno scorso, l’edizione 2018 si sdoppia con due date: la prima lunedì 18 giugno al Palazzotto, in centro a Torino, in Via Mazzini 43 e la seconda lunedì 25 giugno al Palazzo Banca d'Alba (via Cavour 4, Alba). Saranno ventuno i produttori di Piemonte e Valle d’Aosta coinvolti: dalle Langhe a Gattinara, da Acqui Terme ad Arnad, fino al Biellese tutti condividono la passione per le bollicine autoctone a base di uva nebbiolo.
La novità è che in degustazione ci saranno solo spumanti Metodo Classico prodotti al 100% Nebbiolo: «È stata una scelta condivisa da tutto il gruppo - spiegano i produttori di Nebbiolo Noblesse – l’obiettivo è di esprimere al meglio la versatilità del Nebbiolo che si presta bene alla produzione dei grandi rossi, dal Barolo al Barbaresco, dal Roero al Gattinara, fino al Lessona e al Carema, ma anche alla spumantizzazione».
Quest’anno partecipano nuove aziende che hanno iniziato a spumantizzare il nebbiolo, una pratica che in Piemonte è in uso fin dall’800. Il primo documento è datato 1787: si tratta di un resoconto sulla visita a Torino del presidente americano Thomas Jefferson che “alloggiando all’hotel Angleterre beve vino rosso di nebbiolo, trovandolo vivace come lo Champagne”. Otto anni fa, nel 2010, un gruppo di aziende ha lanciato il progetto Nebbione: un metodo classico 100% nebbiolo che riposa 45 mesi sui lieviti. Anche loro fanno parte di Nebbiolo Noblesse. Oggi la produzione di bollicine di Nebbiolo si attesta intorno alle 200 mila bottiglie all’anno.
In entrambi gli appuntamenti, a Torino e ad Alba, la prima parte della giornata sarà dedicata a ristoratori, enotecari, giornalisti, sommelier e operatori professionali (ore 12-18) con degustazioni di formaggi piemontesi: Bra e Raschera. Dalle 18 alle 22 a Torino e dalle 18 alle 20 ad Alba, è apertura al pubblico con un biglietto a 25 euro che comprende assaggi liberi e una proposta di aperitivo in bolla.
Anche quest’anno i produttori di Nebbiolo Noblesse chiedono ai ristoratori locali di scommettere con loro e di inserire nella loro carta vini una pagina dedicata alle bollicine di Nebbiolo: “Chiediamo di mettere in carta almeno 6 etichette di spumante locale a base nebbiolo. Metteremo a disposizione dei ristoratori una logistica che permetterà loro di acquistare le bottiglie quando e quante ne avranno bisogno”.
Partner dell’evento sono: la Banca d’Alba, Langhe Tv per le foto e i video, i Consorzi del Bra, del Raschera e Joinfruit, Rastal Italia per la fornitura di bicchieri, gli Stralli di Fermo (un “grissino” schiacciato preparato con kamut o farro biologico che viene prodotto dall’azienda Fermo di Neive), la location Il Palazzotto di Torino e Acquaviva Italia per la fornitura dell’acqua.
Altre info: www.nebbiolonoblesse.it
Queste le aziende che partecipano a #NebbioloNoblesse2018:
Antica Cascina dei Conti di Roero, Vezza d’Alba (www.oliveropietro.it)
Bricco Maiolica, Diano d’Alba (www.briccomaiolica.it)
Cascina Chicco, Canale (www.cascinachicco.com)
460 Casina Bric, Barolo (www.casinabric-barolo.it)
Cuvage Metodo Classico, Acqui Terme (www.cuvage.com)
Erpacrife, Alba (www.erpacrife.com)
Ettore Germano, Serralunga d’Alba (www.ettoregermano.com)
Josetta Saffirio, Monforte d’Alba (www.josettasaffirio.com)
Luigi Giordano, Barbaresco (www.luigigiordano.it)
Marchisio Family, Castellinaldo (www.tenutacaduruss.it)
Negro Angelo e figli, Monteu Roero (www.negroangelo.it)
Poderi Vaiot, Montà (www.poderivaiot.it)
San Silvestro, Novello (www.sansilvestrovini.com)
Socré, Barbaresco (www.socre.it)
Tenute Sella, Lessona (www.tenutesella.it)
Aziende del progetto Nebbione
Enzo Boglietti, La Morra (www.enzoboglietti.com)
Cascina Ballarin, La Morra (www.cascinaballarin.com)
Rivetto dal 1902, Serralunga d'Alba (www.rivetto.it)
Conterno Franco Cascina Sciulun, Monforte d’Alba (www.francoconterno.it)
Travaglini, Gattinara (www.travaglinigattinara.it)
La Kiuva, Arnad (www.lakiuva.com)
iShock
Cell: +39 339 7552481
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Web: www.ishock.it
EDUCARE ALLA CULTURA DEL VINO
È l’impegno quotidiano di Gourmet’s International Srl.
È stata presentata a Milano martedì scorso a Eataly Smeraldo la società che gestisce il marchio di eccellenza The WineHunter e organizza il Merano WineFestival dal 1992. Gourmet’s International Srl si occupa in particolare di formazione affinché il consumatore globale riconosca il buon vino a partire dalle sue origini; fonte di ispirazione per identificarlo è l’opera di Hieronymus Bosch “Il Giardino delle Delizie” secondo Helmuth Köcher.
Educare alla cultura del vino. Gourmet’s International Srl - la società che gestisce il marchio di eccellenza The WineHunter e organizza il Merano WineFestival dal 1992 - ha presentato questo martedì a Milano nella sala congressi di Eataly Smeraldo a oltre 60 giornalisti di settore le sue attività di formazione, innovazione e comunicazione. Il cacciatore di vini “The WineHunter” e amministratore unico di Gourmet’s International Helmuth Köcher ha evidenziato, alla presenza di Oscar Farinetti e Alberto Lupini, direttore di Italia a Tavola, l’attività di Education della WineHunter Academy, supportata dal Fondo Sociale Europeo FSE, che organizza e gestisce seminari di alta formazione, incontri di aggiornamento e corsi di gastronomia, sia autonomamente che in collaborazione con partner, istituzioni e università.
Un incontro interessante in cui è stato evidenziato quanto sia importante “educare” il consumatore alla scelta del vino di qualità «dalla coltivazione della vite, meglio se con criteri biologici e senza interventi chimici, all'imbottigliamento del vino» come sostenuto da Oscar Farinetti durante la conferenza, accompagnandolo alla conoscenza del vino a partire dalle sue origini. È in questo modo che si può riconoscere un vino buono da un vino meno buono; una teoria ben rappresentata, secondo il WineHunter, dall’opera d’arte Il Giardino delle Delizie del grande pittore fiammingo del 1.400 Hieronymus Bosch presentata in conferenza. Nel capolavoro artistico, da una parte, “Il Paradiso Terrestre” con la creazione di Adamo ed Eva e dall’altro da “L’Inferno Musicale”, in cui viene rappresentata la punizione dei peccati capitali secondo la legge del contrappasso. Lo scrittore Antoine de Saint-Exupéry scriveva “L'essenziale è invisibile agli occhi. Non si vede bene che col cuore”, frase per Helmuth Köcher fonte di ispirazione che lo ha accompagnato a considerare quest’opera la forte espressione della sua visione del mondo del vino. Le emozioni che prova quando degusta un vino o qualsiasi prodotto gastronomico, lasciano il WineHunter immaginare di collocarlo in una delle tre parti raffigurate nel capolavoro. «L’attribuzione del riconoscimento comincia quando si iniziano a distinguere i dettagli e le finezze» spiega Köcher. «Si arriva poi alla qualità e all’eccellenza, al Paradiso Terrestre. Ma non bisogna dimenticare che si può anche cadere nell’Inferno Musicale, quando un vino ha dei problemi o non è di qualità. Il Trittico delle Delizie per me rappresenta il mondo delle eccellenze e lo storytelling con cui si può spiegare l’intera filosofia di The WineHunter».
Una filosofia che Helmuth Köcher sta espandendo non solo a livello locale e nazionale ma anche a livello internazionale con l’organizzazione dei WineHunter Events in tutto il mondo, attraverso persone che nel loro territorio sappiano dare espressione alle emozioni che provano durante le degustazioni e abbiano come metro di misura l’opera “Il Giardino delle Delizie” di Bosch, diventando a loro volta “promotori” del vino di qualità a livello globale.
Federica Da Col
Tel +39 324 8940641
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I MIGLIORI VINI DEL MONDO OSPITI A TERLANO
Pochi giorni fa i migliori vini del Vecchio e Nuovo mondo sono stati gli ospiti d’onore di una speciale degustazione andata in scena nella Cantina di Terlano. Le etichette protagoniste della “degustazione didattica”, dal Montrachet del Domaine de la Romanée Conti al Terlaner I Primo Grande Cuvée, hanno dimostrato in modo inconfutabile quanto sia grande l’impegno dei produttori verso la perfezione.
I protagonisti della degustazione didattica presso Cantina Terlan
Foto: Rudi Kofler, enologo di Cantina Terlano.
Francia, Germania, Svizzera, Stati Uniti e Australia: i migliori vini provenienti dal Vecchio e dal Nuovo Mondo sono stati gli ospiti d’onore di una speciale degustazione andata in scena pochi giorni fa in Cantina Terlano. Le etichette protagoniste della “degustazione didattica”, da Montrachet del Domaine de la Romanée Conti al Terlaner I Primo Grande Cuvée, hanno dimostrato in modo inconfutabile quanto sia grande l’impegno dei produttori verso la perfezione.
La “lista degli invitati” alla degustazione poteva essere facilmente scambiata per una carta vini dei più esclusivi ristoranti del mondo: Montrachet 2014 (Domaine de la Romanée Conti – Francia), Chassagne-Montrachet Premier Cru - Les Ruchottes 2015 (Domaine Ramonet – Francia), Chevalier Montrachet 2015 (Etienne Sauzet - Francia), Giaconda Estate Vineyard Chardonnay 2015 (Giaconda – Australia), Ritchie Vineyard Chardonnay 2015 (Aubert - USA), Belle Côte Chardonnay 2015 (Peter Michael – USA), Chardonnay 2015 (Gantenbein – Svizzera), Chardonnay Bienenberg Großes Gewächs 2015 (Bernhard Huber – Germania).
E fra questi anche l’annata 2015 del Terlaner I Primo Grande Cuvée, vino simbolo di Cantina Terlano. Il legame tra questi inestimabili tesori enologici e Cantina Terlano è più stretto di quanto si possa pensare: “Abbiamo sempre cercato di imparare dai migliori. Da tanti anni ormai, abbiamo iniziato a guardare alle Grandi Etichette che rappresentano per noi una preziosa fonte d’ispirazione per migliorare sempre di più il nostro standard di qualità. Cerchiamo soprattutto di comprendere da cosa nasce la grandezza di questi vini e come possiamo utilizzare le nozioni apprese, in cantina e nel processo di produzione dei nostri vini”, afferma Klaus Gasser, responsabile vendite di Cantina Terlano. “Grazie al nostro Terlaner I Primo Grande Cuvée, oggi siamo al punto in cui possiamo osare il confronto con le eccellenze del panorama enologico internazionale”.
La degustazione si è svolta in tre serie, ognuna delle quali formata da tre grandi etichette con proprie caratteristiche e stilistiche diverse. Alcuni vini si sono contraddistinti per un leggero sentore di pietra focaia, mentre altri hanno messo in risalto eleganti note esotiche, agrumate e di erbe fresche. Una notevole persistenza, buona struttura al palato e, non meno importante, una piacevole sapidità sono le caratteristiche che hanno accomunato tutti i vini. Il Terlaner I Primo Grande Cuvée è stato degustato assieme a due grandi vini, il Montrachet 2014 (DRC) e lo Chevalier Montrachet 2015 (Etienne Sauzet). Le tre etichette hanno brillato grazie al loro aspetto cristallino, agli aromi delicati, alla loro struttura importante, una texture raffinata ed un lungo finale sapido-minerale.
Nel Terlaner I Primo Grande Cuvée si coglie la vera essenza di Terlano: il vino viene infatti prodotto con le uve di Pinot Bianco, Chardonnay e Sauvignon provenienti dalle migliori parcelle di Terlano. L’annata 2015 rappresenta la quarta edizione di questo vino premium prodotto da Cantina Terlano. “Abbiamo volutamente saltato l’annata 2014, poiché le condizioni non erano ideali. Anche questo fa parte della nostra strategia: produciamo il Terlaner I Primo Grande Cuvée solo quando si presentano tutte le condizioni per lo sviluppo ottimale del vino”, dichiara Rudi Kofler, enologo di Cantina Terlano. Secondo Kofler l’annata 2015 è stata notevole: “A causa delle temperature elevate e delle precipitazioni esigue registrate in estate, l’apporto idrico per le viti è stato minimo, favorendo così la crescita di grappoli spargoli con acini piccoli, condizioni ideali per ottenere vini di ottima qualità”, spiega l’enologo di Terlano. Il Terlaner I Primo Grande Cuvée raggiunge la sua struttura complessa e il suo grande potenziale di sviluppo grazie alla lenta fermentazione sui lieviti fini in grandi botti di rovere.
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BASSANO WINE FESTIVAL 2018: LA MOSTRA MERCATO PRONTA A STUPIRE
Dal 20 al 22 ottobre la seconda edizione dell'evento con oltre cento eccellenze enologiche d'Italia. Ricco programma e apertura il lunedì per gli operatori
A Bassano del Grappa (Vicenza) torna l'appuntamento con il vino. Dal 20 al 22 ottobre 2018 il polo fieristico Bassano Expoospiterà anche quest'anno il Bassano Wine Festival, mostra mercato che riunirà oltre cento cantine provenienti da tutta Italia e che nella sua seconda edizione sarà aperta al pubblico anche il lunedì.
Nei giorni di sabato e domenica sono in programma eventi e incontri pensati per il pubblico, che potrà acquistare le etichette delle piccole realtà del mondo del vino e i prodotti degli artigiani della gastronomia che parteciperanno all'evento. L'apertura della mostra mercato durante la giornata di lunedì è invece pensata per gli operatori di settore, per i quali saranno organizzate una serie di degustazioni e di iniziative nell'arco di tutta la giornata.
Il Bassano Wine Festival, nato nel 2017, si pone l'obiettivo di valorizzare le realtà vitivinicole e le eccellenze gastronomiche di qualità, in particolare quelle artigianali e poco conosciute.
"La prima edizione del Bassano Wine Festival – afferma uno degli organizzatori Daniele Cavazzin - ha avuto un ottimo riscontro, che ci spinge a lavorare per questo secondo appuntamento. Il programma del 2018 sarà infatti ancora più ricco di quello dello scorso anno e comprenderà masterclass, seminari e degustazioni guidate dedicate sia a esperti che ad appassionati."
Carlotta Flores Faccio
324 6199999
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LA RUSSIA TORNA A BERE ITALIANO
Solo Italiano Grandi Vini Russia 2018 - 4 giugno Mosca - 6 giugno San Pietroburgo
Crescita a doppia cifra per l’import di vino in Russia, che sfida la crisi economica e dei consumi.
E lo Stivale si conferma primo partner commerciale
Il vino italiano di qualità torna protagonista a Mosca e San Pietroburgo. Lunedì 4 e mercoledì 6 giugno l’ottava edizione di Solo Italiano Grandi Vini Russia raggiunge le due città simbolo della Russia, dove il trade è pronto ad accogliere i produttori del Bel Paese. L’evento organizzato da I.E.M. - International Exhibition Management per promuovere la nostra enologia nel mondo consente alle aziende vinicole italiane di incontrare direttamente i professionisti locali (importatori, distributori, sommelier, canale ho.re.ca.), la stampa e i consumatori di alto profilo, grazie a un ricco programma di seminari, degustazioni guidate e workshop.
Solo Italiano 2018 si preannuncia un’edizione di grande successo, forte del crescente interesse registrato anche nel 2017. Il Lotte Hotel di Mosca (2 Bld., 8 Novinskiy Blvd) ospita il primo appuntamento, con due degustazioni guidate a cura del Consorzio Vino Chianti (ore 13-14) e dell’Istituto Grandi Marchi (ore 16-17.30), mentre al Sokos Hotel Palace Bridge di San Pietroburgo (Birzhevoy pereulok 4) sono in programma tre wine tasting a cura del Consorzio di Tutela della Doc Prosecco, del Consorzio Vino Chianti e dell’Istituto Grandi Marchi (ore 13-14, 14.30-15.30, 16-17). In parallelo per entrambe le tappe, dalle ore 14 alle 18, avrà luogo il grande walk-around tasting delle Cantine protagoniste.
«Il mercato russo sta reagendo molto positivamente alla crisi economica e dei consumi che ha attanagliato il Paese negli ultimi anni», spiega Marina Nedic, Managing Director di I.E.M. «Fra gennaio e novembre 2017 le importazioni di vino sono aumentate del +12,2% in quantità e addirittura del +37,6% in valore rispetto al 2016: poco più di 779 milioni di euro per 3.990 mila ettolitri totali».
Ancora più incisiva è la crescita del vino italiano, che guida la ripresa del settore con il +37,9% in quantità e addirittura il +41% in valore. Da gennaio a novembre 2017 il Bel Paese ha venduto oltre 716 mila ettolitri di vino, pari a 222,58 milioni di euro: quasi il 29% del valore complessivo delle importazioni enoiche. Lo Stivale si conferma primo partner commerciale del Paese, ma non deve abbassare la guardia: al secondo gradino la Francia sta recuperando terreno, con 141,26 milioni di euro (+38%) per 358 mila ettolitri (+35,1%), mentre la concorrenza spagnola paga ancora lo scotto di un prezzo medio davvero basso (1,15 euro al litro contro i 3,11 dell’Italia), ma resta primo esportatore indiscusso per quantità (1,133,22 mila ettolitri per 130,86 milioni di euro). Il nostro asso nella manica si conferma la ristorazione: la cucina italiana, molto amata dai consumatori russi, costituisce un canale privilegiato per valorizzare la qualità delle etichette made in Italy.
La sfida si gioca nel rilancio del comparto spumanti. L'import totale di bollicine fra gennaio e novembre 2017 vale 118 milioni di euro (+39,9%) per 279 mila ettolitri (+31,2%), con un prezzo medio al litro di 4,25 euro (+6,7%).
I rossi Dop sono un altro cavallo di battaglia su cui puntare. I toscani si confermano i più amati (6,9 milioni di euro per 16,3 mila ettolitri), mentre il Piemonte registra una crescita imponente in valore (+90% con 2,2 milioni di euro) e un prezzo medio da competizione: 7,2 euro al litro. Cresce anche l’interesse per i vini veneti a denominazione: rossi (+45%, 1,9 milioni di euro) ma soprattutto bianchi (+77,4%, 2 milioni di euro).
(dati Wine Monitor - Nomisma)
I Protagonisti di Solo Italiano 2018
Partecipano all’evento: Agriment Italia (Piemonte), Cantina Valpolicella Negrar (Veneto), Cantine San Marco (Lazio), Caruso e Minini (Sicilia), Consorzio di Tutela della DOC Prosecco (Veneto), Dp Trade (importatore), Fort (importatore), Ladoga Group (importatore), Luca Menicucci (Toscana), Luding (importatore), Ornella Molon (Friuli Venezia Giulia), Pr.as.co (Veneto), Ruffino (Toscana), Simple (importatori), Val D’Oca (Veneto), Wine Discovery (importatore), Zeni 1870 (Veneto).
Con il Consorzio Vino Chianti (Toscana): Camperchi, Cantina Sociale Colli Fiorentini – Valvirginio, Casa Catelli, Casa Vinicola Bartali, Cavalierino Organic Winery, Chianti Trambusti, Conte Guicciardini, Fattoria l’Arco, Fattoria Montellori, Ficomontanino, Gratena, Grignano, Guidi 1929, Il Palazzo, La Cignozza, Lanciola, Le Chiantigiane, Piandaccoli, Podere di Marcialla, Poggio Salvi, Tenuta di Artimino, Tenuta San Jacopo, Tree Plus, Val di Botte, Villa Travignoli.
Con l’Istituto del vino italiano di qualità Grandi Marchi: Argiolas (Sardegna), Jermann (Friuli Venezia Giulia), Lungarotti (Umbria), Marchesi Antinori (Toscana), Masi Agricola (Veneto), Mastroberardino (Campania), Michele Chiarlo (Piemonte), Pio Cesare (Piemonte), Rivera (Puglia), Tasca d’Almerita (Sicilia) e Umani Ronchi (Marche).
Giovanna Zullo
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+39 045 8303264
www.simplyitaliangreatwines.com
ITALIA IN ROSA A MONIGA DEL GARDA
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PROGRAMMA GENERALE
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VINNATUR A GENOVA 2018
Gran successo per Vinnatur 2018
Di Virgilio Pronzati
La terza edizione di VinNatur svoltasi dal 21 al 22 dello scorso gennaio nella Sala delle Grida del Palazzo della Borsa Valori di Genova, ha superato il successo delle precedenti, richiamando almeno duemila visitatori. Un pubblico di cui in gran parte competente e di enoappassionati, tra cui moltissimi giovani di entrambi i sessi. Un reale e crescente interesse che giovani manifestano per i vini e cibi biologici. Un banco d’assaggio con oltre 300 vini prodotti da settanta viticoltori di cinque stati europei aderenti all’Associazione Viticoltori Naturali. L’unica al mondo che bandisce l’uso di pesticidi, diserbanti e altri prodotti nocivi per la salute dell’uomo e dell’ambiente. Inoltre, la rigorosa adozione di miglioramenti tecnici nel vigneto e in cantina.
Se qualche anno fa i cosiddetti vini naturali non erano molto conosciuti e apprezzati, oggi, sensibilmente migliorati, riscuotono interesse e crescente consumo. Per la legge il termine vino naturale non è consentito, ma rende chiaro a tutti il concetto. Infatti, il Vinnatur 2018 di Genova, ha presentato vini di un buon livello qualitativo, tra cui anche vini ottimi ed eccellenti. Anche di non facili annate. Una filosofia produttiva consapevole ed evoluta.
Angiolino Maule con Pronzati e i sommelier della Fisar di Genova guidati dal Delegato Mattia Briganti
Ossia produrre vini naturali significa agire nel pieno rispetto del territorio, della vite e dei cicli naturali, limitando attraverso la sperimentazione, l’utilizzo di agenti invasivi e tossici di natura chimica e tecnologica in genere, dapprima in vigna e successivamente in cantina. In sintesi l’abolizione dell’uso di pesticidi, diserbanti, concimi chimici e altri prodotti di sintesi nella coltivazione della vite, rispettando l’ambiente e la salute sia del produttore che del consumatore. Da qui l’uso del termine “naturali”. Scelte consapevoli ma onerose in vigna e in cantina. Nelle annate difficili, i vini naturali hanno costi raddoppiati rispetto a quelli di ottime annate per più trattamenti e drastica minor resa in vino.
Il Salone delle Feste colmo di soddisfatti visitatori
Riuniti nell’associazione VinNatur gli oltre 170 produttori di ben sette Paesi europei hanno in comune le stesse finalità. Non solo. Questo sistema produttivo permette al vino di mantenere le caratteristiche varietali del vitigno e del suo terroir. VinNatur investe le proprie risorse e riserva particolare attenzione alle necessità dei viticoltori associati nel rispetto dei consumatori finali. Scopo dell’associazione è anche quello valorizzare e far conoscere i propri vignaioli, di promuovere la ricerca scentifica e divulgare la conoscenza di tecniche naturali e innovative.
Dopo questo prologo, al lettore sorge una domanda spontanea. Se i vini naturali sono più digeribili per la poca o nulla aggiunta al vino di anidride solforosa e altri additivi, incontrando un crescente consenso dei consumatori, quali sono le differenze organolettiche che li contraddistinguono da quelli cosiddetti convenzionali? Alla vista si equivalgono, benché spesso siano di sufficiente limpidezza rispetto agli altri. Netta invece la differenza al naso: quelli naturali hanno profumi piacevoli ma più semplici, immediati e varietali; mentre i convenzionali possono avere la stessa intensità e persistenza, ma complessivamente sono più compositi e complessi. Sempre i primi, in bocca sono generalmente piacevoli e invitanti, pieni e continui con retrogusto fruttato-varietale, con un’acidità volatile spesso marcata, ma minore in quest’ultimi anni. Gli altri vini in generale sono omologati. Se di qualità, esprimono maggiore complessità. 2018
Da sin. Giovanni Batacchi, Giuliano Piacentini, D.ssa Donatella Favalli e la signora Batacchi
Passando al tasting degli oltre 300 vini dei 70 produttori presenti in questa due giorni, comprendeva quelli di 14 regioni italiane e, in minor parte, di cinque francesi, di una tedesca e Slovenia. Dalle mie personali valutazioni, gran parte dei vini presenti (sicuramente migliori rispetto a qualche anno fa) era di livello medio-buono. Molti hanno marcato vitigno e territorio. Una parte armonia e qualità. Un quarto si sono espressi con invitante semplicità. Pochi quelli con difetti all’olfatto e al sapore. Anche se in numero ancora ridotto, ci sono stati gli ottimi e gli eccellenti. Indicativa la presenza della stampa specializzata e non. Una manifestazione voluta a Genova (e per tutta la Liguria) che, come sostiene Angiolino Maule presidente di Vinnatur, vuole gratificare la sensibilità dei liguri nei confronti di questi vini. “Genova per noi è un appuntamento molto importante – osserva il presidente dell’Associazione Angiolino Maule - una piazza amica che ci riserva sempre grandi soddisfazioni. Da quest’anno l’appuntamento diventerà biennale e si alternerà con quello di Roma. Resterà invece annuale la manifestazione di Villa Favorita”.
Angiolino Maule con l’amico enologo Giancarlo Stellini
Durante gli assaggi, in una apposita sala, sono state offerte autentiche golosità: i formaggi del Caseificio Vallenostra di Mongiardino Ligure, i salumi del Salumificio Torrigino di Vobbia, le bruschette di Ai Troggi, dal pesto de Il Genovese e di pani d’autore di Alessandro Alessandri. Un meritato elogio agli allievi dell'Ipssar Marco Polo di Genova per la professionale collaborazione.
Infine una graditissima novità. In 25 locali genovesi, esperti e appassionati di vino hanno avuto il piacere di assaporare deliziosi aperitivi e piatti in compagnia di vari vigneron di VinNatur. Infine, per i veri appassionati, un’altra irrinunciabile edizione di Vinnatur in Veneto: dal 14 al’16 aprile degustazione di vini naturali a Villa Favorita di Monticello di Fara a Vicenza.
Angiolino Maule con il sommelier Paolo Odino
Pronzati con Ambra Pasa, l’Avv. Giada Orsini e il dr Christian Zerilli
AZIENDE PRESENTI AL SALONE
Paese Regione Ragione sociale
Austria Burgenland Weingut Heinrich
Francia Bordeaux Chateau Pascaud Villefranche
Herault Mas Zenitude
Languedoc Domaine de Courbissac
Rhône Eric Texier
Rhône Domaine Trapadis
Jura Domaine de la Renardiere
Italia Abruzzo Fiore Podere San Biagio azienda agricola
Abruzzo Rabasco
Abruzzo Marina Palusci az. Agr.
Alto Adige Reyter
CampaniaIl Cancelliere Azienda Vitivinicola
Campania Pierluigi Zampaglione, Il Don Chisciotte
Emilia Romagna Cinque Campi Az. Agr.
Emilia Romagna Il Farneto soc. agr
Emilia Romagna Il Maiolo Az. Agr.
Emilia Romagna Lusenti Az. Agr.
Emilia Romagna Podere Cervarola
Emilia Romagna Donati Camillo Az. Agr.
Emilia Romagna Storchi Az. Agr.
Friuli Terpin Franco
Lazio Riccardi Reale soc. agr.
Lombardia Martilde Az. Agr.
Lombardia Tenuta Belvedere
Lombardia Castello di Stefanago Soc. Agr.
Lombardia Pietro Torti Az. Agr.
Lombardia Alziati Annibale Az. Agr.
Lombardia Ravarini Az. Agr.
Piemonte Borgatta Az. Agr.
Piemonte Carussin di Bruna Ferro
Piemonte Cascina Roera
Piemonte Corte Solidale
Piemonte Rocco di Carpeneto
Piemonte Valli Unite Soc. Coop. Agr.
Piemonte Barale f.li
Piemonte Forti del Vento
Piemonte La Morella Az. Agr.
Piemonte Lo Zerbone Az. Agr.
Piemonte Rocca Rondinaria
Piemonte Cascina ‘Tavijn Az. Agr.
Puglia Natalino Del Prete
Puglia Valentina Passalacqua
Sicilia Dos Tierras soc. agricola
Sicilia Etnella Soc. Agr. Presa
Toscana Santa10
Toscana Santa Maria Soc. Agr.
Toscana Baldoncini Az. Agr.
Toscana Monastero dei Frati Bianchi
Toscana Podere Erica
Toscana Podere della Bruciata
Toscana Pian del Pino Az. Agr.
Toscana Carlo Tanganelli
Toscana Podere Giocoli
Toscana Casale Az. Agr.
Trentino Furlani
Umbria Collecapretta
Veneto Ca’ Lustra Az. Agr.
Veneto Casa Belfi
Veneto Il Cavallino di Maule Sauro Az. Agr.
Veneto La Biancara Soc. Agr
Veneto Masiero Soc. Agr.
Veneto Vini di Luce di Alessandro Filippi
Veneto Del Rebene
Veneto Meggiolaro Vini
Veneto Santa Colomba
Veneto Siemàn
Veneto Corte Sant’Alda
Veneto Piccinin Daniele Az. Agr.
Veneto Elvira Soc. Agr.
Slovenia Brda Reia
LOCALI ADERENTI E PRODUTTORI PRESENTI
(la lista può subire modifiche o aggiornamenti, consultabili sul sito)
SABATO SERA
Bar la Pausa: Franco Terpin
Trattoria detta del Bruxaboschi: La Renardiere (Francia)
DOMENICA SERA
Pizzeria Piuma: Cinque Campi
Forchetta Curiosa: Etnella - Dos Terrias - Marina Palusci
Ai Troeggi:Cantina Collecapretta
Kowalsky:Meggiolaro vini - Cà Lustra
Les Rouges:Tenuta Belvedere - Cascina Roera - Corte Solidale - Rocco di Carpeneto - Rocca Rondinaria
Barbarossa cafè:Natalino del prete – Sauro Maule
Bellabu:La Biancara -Podere Santa Maria - Weingut Heinrich – Piccinin - Daniele
Maninvino:Santa 10 - Podere della Bruciata
Tiflis:Carussin - Valli Unite
Il Canneto:Ravarini
Cantine Matteotti:Del Rebene - Santa colomba
Enoclub:Sieman – Elvira
Antica osteria di Ravecca:Fiore podere San Biagio
Locanda Tortuga:Riccardi Reale - Pian del Pino
Teatro di Campo Pisano:Lusenti - Storchi
Officina 34:Terpin
Zupp: Carlo Tanganelli – Filippi, Vini di Luce
E prie rosse:F.lli Barale
Rosso carne: Corte Sant’Alda
LUNEDÌ SERA
Maninvino:Masiero vini
Enoteca Sola: Casa Belfi
La Meridiana:La Biancara
Bella Bu:Franco Terpin
VinNatur– Associazione Viticoltori Naturali
L’associazione VinNatur nata nel 2006 riunisce piccoli produttori di vino naturale da tutto il mondo che intendono difendere l’integrità del proprio territorio. Scopo dell’Associazione è unire le forze di questi vignaioli per dare ad ognuno maggior forza, consapevolezza e visibilità condividendo esperienze, studi e ricerche. Scopo dell’associazione è anche quello di promuovere la ricerca scentifica e divulgare la conoscenza di tecniche naturali e innovative. Negli anni sono nati diversi progetti di ricerca tra le aziende associate e alcune Università e Centri per la Sperimentazione.
Alla nascita le aziende aderenti a VinNatur erano 65. Oggi sono 170. Per associarsi i viticoltori devono accettare di sottoporre i propri vini all'analisi dei pesticidi residui, per poter garantire la genuinità dei vini. Villa Favorita è l'evento che permette all'Associazione VinNatur di vivere e di ampliare nel tempo i propri traguardi.
UN MARE DI CHAMPAGNE VI EDIZIONE
17 - 18 giugno 2018 Diana Grand Hotel
Via Garibaldi, 110 - Alassio
Giovedì scorso, 24 maggio, si è svolta presso il Diana Grand Hotel di Alassio, la conferenza stampa di presentazione della VI edizione di Un Mare di Champagne, l’evento dedicato al mondo dello Champagne che si terrà ad Alassio il 17 e 18 giugno.
Più di 50 Maison, 150 etichette in degustazione, seminari di approfondimento, libri e ospiti internazionali saranno accolti nella splendida cornice della Sun Terrace del Diana Grand Hotel di Alassio
L’evento sarà inaugurato la sera del 17 giugno con la CHAMPAGNE GALA NIGHT, un momento di alta cucina dove gli chef stellati Massimo Camia, Matias Perdomo, Andrea Ribaldone e Giuseppe Ricchebuono realizzeranno un menù particolare che vedrà come protagonista lo Champagne.
Come è nato quest’esclusivo evento sullo Champagne
È il 2012. Il Consorzio Macramé - Dire Fare Mangiare - nato dal desiderio di sette ristoratori alassini di promuovere ed esaltare le eccellenze enogastronomiche di Alassio - segue una grande intuizione e crea Un Mare di Champagne. Un’occasione d’ incontro tra le più prestigiose Maison e gli operatori italiani della ristorazione e dell’accoglienza, gli appassionati, i sommelier, la grande stampa per conoscere e apprezzare questo grandissimo vino.
Nasce così la prima edizione di Un Mare di Champagne che, anno dopo anno, cresce e si consolida affermandosi come l’evento più importante nel panorama italiano interamente dedicato allo Champagne.
Chef stellati, eccellenze del territorio, classe e tanti calici dei più prestigiosi Champagne: Un Mare di Champagne, anno dopo anno, trasforma Alassio in un piccolo, sofisticato angolo di Francia.
TUTTI I NUMERI DELL’EDIZIONE 2017
1 CITTÀ , 200 VETRINE A TEMA CHAMPAGNE 3 GIORNI
850 VISITATORI - 51 MAISON 1300 BOTTIGLIE
1 CENA DI GALA E 4 CHEF STELLATI
120 PARTECIPANTI ALLA CENA 60 ARTICOLI
6 RELATORI 4 SEMINARI 25 SPONSOR
Può scaricare qui la Cartella Stampa di Un Mare di Champagne, con tutte le informazioni e le immagini sull'evento.
Antonella Beggiato - Ph. 338 9559338