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Consorzio Chianti Classico

“CENTO ANNI DI ECCELLENZA” PER IL CONSORZIO VINO CHIANTI CLASSICO

 

Premiato a Vinitaly il Consorzio più antico d’Italia

 

 

Vinitaly, la fiera di riferimento per il sistema-vino italiano, ha aperto le porte della sua 56a edizione, oggi, con la cerimonia inaugurale del salone nell’auditorium Verdi del Palaexpo. Importante la presenza delle istituzioni che hanno partecipato all’evento: Lorenzo Fontana, presidente della Camera dei deputati; Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, e Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura.

 

Nell’ambito della cerimonia, un momento saliente è stata la premiazione del Consorzio Vino Chianti Classico: il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, ha infatti conferito un nuovo riconoscimento istituito quest’anno dall’ente Veronafiere, il premio “Cento Anni di Eccellenza”, per celebrare il centesimo anniversario dalla fondazione del Consorzio di vino più antico d’Italia.

Quello del Chianti Classico è infatti il primo Consorzio di viticoltori nato per proteggere e valorizzare un vino e il suo territorio di produzione: un territorio naturalmente vocato e di rara bellezza. Sono passati 100 anni dalla sua fondazione, eppure le sue intenzioni fondanti non sono mai cambiate nel corso del tempo: difendere la sua “marca d’origine” e preservare territorio, paesaggio ed economia. Sempre sotto l’emblema del Gallo Nero.

 

“Parlo a nome di tutti i soci del Consorzio Vino Chianti Classico, siamo onorati di aver ricevuto questo riconoscimento così significativo nel contesto di uno degli appuntamenti più importanti dell’agenda del mondo vitivinicolo a livello internazionale.- h a affermato Giovanni Manetti, Presidente del Consorzio. - È un attestato dell’impegno verso la qualità, non solo degli ultimi anni, ma di un secolo di salvaguardia e di rispetto del territorio. Raccogliamo infatti il testimone dei nostri padri fondatori, che con lungimiranza decisero di avere un progetto comune e di creare il Consorzio: la loro visione fu quella di credere nell’unità di intenti, nella forza della collettività, fu quella di investire nell’aggregazione uscendo dalla miopia del singolo interesse privato, perché solo così si poteva gestire una produzione che potesse parlare di un intero territorio, uniti fin da allora dal marchio del Gallo Nero.”

 

 

Federico Bricolo, presidente di Veronafiere ha commentato: “Siamo orgogliosi di aver istituito un premio che celebra non solo la longevità del settore, ma anche la continuità di un impegno condiviso sul territorio per tutelare e promuovere il vino italiano a partire dalle denominazioni e dalle tipicità produttive. Come primo consorzio di tutela italiano, il Consorzio Vino Chianti Classico ha fatto nascere il concetto di marchio nella viticoltura italiana – ha proseguito Bricolo –, con uno sguardo lungimirante che lo ha reso uno dei brand del made in Italy più apprezzati e riconosciuti a livello mondiale”.

 

Silvia Fiorentini – Caterina Mori

CENTO ANNI DI CHIANTI CLASSICO A VINITALY

 

 

 

Grande attesa per la 56a edizione di Vinitaly, per il Consorzio Vino Chianti Classico, nell’anno del centesimo anniversario dalla sua fondazione. Il primo Consorzio di viticoltori nato in Italia per proteggere e valorizzare un vino e il suo territorio di produzione: un territorio naturalmente vocato e di rara bellezza. Sono passati 100 anni dalla nascita del Consorzio Vino Chianti Classico, eppure le sue intenzioni fondanti non sono mai cambiate nel corso del tempo: difendere la sua “marca d’origine” e preservare territorio, paesaggio ed economia.

 

“Quest’anno – ricorda Carlotta Gori, direttrice del Consorzio - celebriamo un traguardo importante, il nostro Centenario.  Siamo, d’altro canto, il primo Consorzio d’Italia e d’Europa: nel 1924, 33 viticoltori visionari scelsero infatti di credere nell’unità d’intenti e nella forza della collettività, investendo nell’aggregazione e uscendo dalla miopia del singolo interesse privato, perché solo così si poteva gestire una produzione che riuscisse a parlare di un intero territorio”.  Un’idea talmente potente che, a distanza di un secolo, il Consorzio è passato da 33 “padri fondatori” a 500 soci che ancora si riconoscono, uniti, sotto l’emblema del Gallo Nero.”

 

Grandi festeggiamenti per le 100 candeline del Consorzio anche a Vinitaly, da sempre un palcoscenico importante per la denominazione e le sue aziende, dove il Consorzio Vino Chianti Classico sarà presente con il consueto stand nel Padiglione 9 (D2/3/4) con i vini di oltre 100 produttori nella degustazione consortile e 20 aziende con un proprio spazio autonomo.

 

“Nell’anno del Centenario - conclude la direttrice - ci aspettiamo un’edizione ancora più intensa ed emozionante. Stiamo organizzando vari appuntamenti di degustazione al nostro stand (https://www.chianticlassico.com/event/vinitaly-2024/), ma anche una degustazione unica, ideata per celebrare la storia del Consorzio più antico d’Italia, con i vini di annate specifiche scelte per ripercorrere le tappe storiche della denominazione del Gallo Nero: dal raggiungimento della DOC nel 1967 alla DOCG nell’84, passando per l’autonomia dal Chianti nel 96 alla fine delle uve bianche nel blend del Chianti Classico dalla vendemia 2006, fino agli ultimi grandi traguardi rappresentati dall’introduzione della Gran Selezione (sul mercato dal 2014) e successivamente delle Unità Geografiche Aggiuntive del Chianti Classico (delibera assembleare del 2021)”.

 

 

Silvia Fiorentini – Caterina Mori

IL CLASSICO AL VINITALY: 100 ANNI DI GRANDI VINI

CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2024

di Virgilio Pronzati 

 

 I primi cento anni del Consorzio del Chianti Classico 

L’edizione 2024 di Chianti Classico Collection e trentunesima della serie è sicuramente da record. Ben 773 i vini in degustazione, di cui 151 Gran Selezione, 172 Riserva, 214 di sette annate diverse e 36 del 2023 prodotti da 211 aziende! Non solo: duemila operatori di settore, trecentocinquanta giornalisti italiani e stranieri e, per la prima volta, altri quattrocentosessanta  enoappassionati. A questo si aggiunge un altro importante traguardo: il centenario del Consorzio del Gallo Nero, il più antico d’Italia (1924-2024).  

 

 Il percorso storico del Consorzio illustrato da grandi pannelli 

Una due giorni svoltasi nei giorni 15 e 16 febbraio nella storica Stazione Leopolda siglata da molti visitatori professionali e enoappassionati, ricca di molteplici motivi d’interesse, spazianti dai seminari sul decennale del Chianti Classico Gran Selezione e sull’ olio DOP Chianti Classico, quest’ultimo presente col proprio banco d’assaggio con 33 oli Dop in degustazione . Lo stesso per il Vin Santo del Chianti Classico. Bella e iconica la mostra Chianti Classico Century che racconta la storia dei primi cent’anni attraverso il pensiero del sui presidenti. Un’altra gradita novità per il pubblico, l’acquisto di una bottiglia per azienda. 

 

 Tutte le bottiglie di Chianti Classico in degustazione 

Entrando nel vivo della straordinaria manifestazione, parliamo dei tanti vini (573) messi in degustazione a giornalisti e operatori. In evidenza su tutto, la qualità globale dei vini presentati.  Quest’anno i vertici qualitativi sono statti raggiunti non solo dai Gran Selezione ma anche dalle Riserve.  Ovviamente tenendo conto delle differenze tra i vini, espressi e caratterizzati dalle diverse annate. 

 

 Giornalisti al lavoro 

Giovani ma fragranti, fruttati, freschi e sapidi quelli in anteprima del 2023.  Più  articolata e composita la carrellata dei duecentoquattordici    Chianti Classico di cui sessantadue del 2022, centoquattro del 2021, trentaquattro del 2020, cinque del 2019, sei del 2018, due del 2017 e uno del 2016.  Quelli del 2022 non tutti hanno espresso una generale armonia ma presentavano un buon corredo olfattivo e gustativo.

 

In primo piano Susana Ochoa , dietro Virgilio Pronzati, Claudia Paracchini e il sommelier Carlo Guerra

Anche nei 2021, malgrado il numero, la gran parte si presentava con ottimo colore, intenso e persistente profumo floreale e fruttato e con sapore fresco, sapido e di buona struttura. Il resto, pur buono, leggermente meno continuo.  Dal medio all’ alto livello i 2020.  Ottimi i 2019. Dal discreto al buono i 2018. Decisamente sul buono i 2017 e l’unico 2016.  

    Il banco d’assaggio colmo di Vin Santo del Chianti Classico

 Gran soddisfazione dalle 172 Riserve. Non riserve perchè tenute in botte per il tempo prescritto, ma per evidenziare la scelta e l’impegno dei produttori. Classici di qualità che esprimevano al meglio le rispettive annate. Dandogli ad ognuna Riserva una posizione, al primo posto la 2019, al secondo la 2015, al terzo la 2020 di grande longevità e, a pari merito, le restanti 2022, 2021, 2016, 2018 e 2017.   

Non certo da meno i 151 Gran selezione.  Al vertice i 2019, seguiti da vicino dai 2020, 2015, 2021, 2016, 2018 e 2017. 

 

 Parte del folto pubblico ai banchi d’assaggio

A parte colori e strutture diverse, hanno evidenziato ampi e complessi bouquet, corpi pieni ma snelli di grande armonia e persistenza. Nel 2014 sono state 33 le prime etichette di Gran Selezione ad uscire sul mercato, oggi i vini certificati in questa tipologia sono ben 213. Una sostanziale e continua crescita sia qualitativa che produttiva, nata da un geniale e straordinario  progetto del proprio Consorzio di tutela.  Dallo scorso anno a consolidare l’unione di vino e territorio applicazione delle UGA, ossia Unità Geografiche Aggiuntive.    

I numeri del Chianti Classico

 

Al centro: Matteo Ascheri Presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani 

 

Superficie vitata: 10.000 ettari di cui 7.000 iscritti all’albo del Chianti Classico.

Produzione media annua: 270.000 ettolitri.

Produzione media annua in bottiglie: da 35 a 38 milioni.

Le UGA del Gallo Nero: San Casciano, Greve, Montefioralle, Lamole, Panzano, Radda, Gaiole, Castelnuovo

 

 Da sx: Massimo Rossi mitico Delegato AIS di Arezzo e Carlo Guerra professionale sommelier in servizio alla Leopolda 

Berardenga, Vagliagli, Castellina, San Donato in Poggio. 

Dei oltre 160 Paesi consumatori eccone i principali

Stati Uniti: 35%, Italia: 22%,  Canada: 10%, Inghilterra: 7%, Germania: 6%, Paesi scandinavi: 5%, Benelux: 3%, Svizzera, Giappone e Corea del Sud: 2%, Austria, Francia ,Cina e Hong Kong 1%, Altri Paesi: 3%.

 

 Il banco dell’azienda Viticcio 

Partner della manifestazione anche quest’anno importanti nomi dell’enogastronomia italiana, come alcuni dei migliori prodotti DOP e IGP: Parmigiano Reggiano DOP , Pomodoro di Pachino IGP, Aceto Balsamico di Modena IGP, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, Oliva La Bella Della Daunia DOP, Mozzarella di Bufala Campana DOP, Gorgonzola DOP, Arancia Rossa di Sicilia IGP e Pecorino Toscano DOP.  Tra i collaboratori e sponsor della “Collection”, ricordiamo: Firenze Parcheggi, Fieramente, Acqua di Toscana San Felice prodotto dell'Eccellenza Toscana, Pulltex Accessori da Vino, Group4 srl e Bagnoli&Baldesi tutto per l’Hospitality e MBS confezioni e imballaggi in legno. 

Infine un plauso per l’organizzazione dell’evento e l’ospitalità (hotel, pranzi e cene).

 

 

IL GALLO NERO AL FLORENCE KOREA FILM FESTIVAL 2024

 

Tra gli ospiti della 22esima edizione: Lee Byung-hun, Song Kang-ho, Kim Jee-woon e Jung Jae-il Gli ospiti del festival visiteranno location esclusive nel territorio del Chianti Classico, per assaggiare i vini e incontrare i vari produttori della zona

 

Le star del cinema coreano Lee Byung-hun, presente nel cult “Squid Game”, la star Song Kang-ho, volto noto e attore nel film premio Oscar “Parasite”, l’eccentrico regista Kim Jee-woon, uno dei talenti più puri del nuovo cinema coerano, e ancora il compositore Jung Jae-il, autore delle colonne sonore degli ultimi successi internazionali saranno gli ospiti delle visite organizzate nelle location più esclusive del Chianti Classico in occasione della loro presenza a Firenze per il programma stellare del 22esimo Florence Korea Film Fest dal 21 al 30 marzo.

 

Il Consorzio Vino Chianti Classico è infatti sponsor ufficiale della 22a edizione del festival di cinema dedicato alla cinematografia sud coreana, il più importante in Europa: una scelta che suggella l’interesse dei produttori del Gallo Nero per un Paese e un mercato con ottime prospettive di crescita.

 

Dopo un triennio di grandi successi sul mercato sud coreano, i vini del Gallo Nero hanno registrato una buona performance anche nel 2023 in questo Paese: in particolare si segnala un aumento delle vendite della tipologia Chianti Classico Gran Selezione (+8% in valore). A 10 anni dal suo primo ingresso sul mercato, si conferma il grande interesse per questa tipologia di altissima qualità. Questo anche grazie all’entrata in vigore del nuovo disciplinare di produzione del vino Chianti Classico (dal 1 luglio 2023) che permette l’utilizzo delle Unità Geografiche Aggiuntive in etichetta (per la tipologia Gran Selezione), legando ancora più indissolubilmente il vino al suo territorio di produzione.

 

“Siamo fiduciosi nel fatto che la relazione con la Corea del Sud possa consolidarsi ulteriormente,  - afferma Giovanni Manetti, Presidente del Consorzio Vino Chianti Classico – in particolare in un anno speciale come il 2024: l’anno del Centenario del Consorzio.  Cento anni fa, 33 viticoltori decisero di creare il Consorzio: la loro visione fu quella di credere nell’unità di intenti, nella forza della collettività. Questi 33 “padri fondatori” furono lungimiranti anche nel pensare per primi alla necessità di rendere visibile e riconoscibile la qualità del loro prodotto, del loro vino, scegliendo un’immagine, un emblema del territorio: il Gallo Nero divenuto il simbolo identitario della denominazione. A distanza di un secolo, i soci del Consorzio sono diventati 500, ma gli obiettivi che ci accomunano sono gli stessi del 1924. Proteggere il vino che nasce da un territorio altamente vocato e di rara bellezza e accompagnare i viticoltori nell’affrontare i mercati di tutto il mondo sotto l’insegna comune del Gallo Nero. Un animale e un simbolo, quello del gallo, molto amato ed apprezzato anche in varie culture orientali, come quella Coreana. Poter essere presenti, con i nostri vini, al Florence Korea Film Fest, è quindi per noi un grande onore e ci auguriamo che questa liaison possa crescere e svilupparsi ulteriormente nel corso del tempo.”

 

La manifestazione è ideata e diretta da Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi e organizzata con il contributo di Fondazione Sistema Toscana, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, KOFIC - Korean Film Council e Ambasciata della Repubblica della Corea e Istituito culturale della Corea. Tra le novità di quest’anno il supporto del Consorzio Vino Chianti Classico e la collaborazione dell’azienda Arrighi all'isola d'Elba. 

 

Ufficio Stampa Consorzio Vino Chianti Classico

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Silvia Fiorentini – Caterina Mori

Tel. 055 8228522/58

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