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Ass. Donne del Vino

DAL 2 AL 9 MARZO È FESTA DELLE DONNE DEL VINO IN TUTTA ITALIA

 

 

 

Eventi individuali e collettivi a tema «Donne vino e design» per la Festa della Donna 2019. Sotto i riflettori la nuova estetica del vino coniugata al femminile

Cantine d’autore, etichette, accessori da vino, packaging e linguaggi alternativi: questo e altro negli eventi dedicati al tema «Donne vino e design» che si svolgeranno in tutta Italia a partire da sabato 2 marzo per tutta la settimana successiva. Visite in cantina, performance, conferenze, piccole mostre, spettacoli organizzati dall’Associazione Nazionale Le Donne del Vino. Un modo per celebrare la Festa delle donne che diventa Festa delle Donne del Vino e mette sotto i riflettori l’apporto di creatività, rinnovamento e qualificazione fornito del “gentil sesso” al proprio comparto produttivo.  Un modo orgoglioso ma anche costruttivo per dire che il vino sta cambiando look e questa rivoluzione è rosa.

 

«L’immagine del vino del terzo millennio appare decisamente femminilizzata grazie al nuovo ruolo delle donne nella produzione, nel commercio e soprattutto nei consumi – dice Donatella Cinelli Colombini, presidente nazionale dell’Associazione - Per 8.000 anni il vino è stato un ambito quasi solo maschile, ma ormai non è più così. Oggi le donne guidano un terzo delle cantine italiane e il 24% delle imprese commerciali al dettaglio del vino (dati Cribis- Crif). A livello mondiale sono loro a comprare la maggior parte delle bottiglie, il 40% dei corsisti wine expert Wset sono donne e in Asia, le giovani con gli occhi a mandorla stanno assumendo un ruolo protagonista del mercato. Ecco che la bellezza del vino diventa più importante che nel passato, proprio a seguito del maggior peso del giudizio femminile. Per loro infatti l’immagine conta, anzi conta molto».

 

 

 

 

Il mondo del vino diventa fashion, si lega alle scelte culturali delle persone che lo producono e lo consumano. La bottiglia e gli accessori da vino si trasformano in arredi civettuoli della casa e della tavola e non sono più solo strumenti di un servizio ben fatto. Persino il colore di etichette, packaging, luoghi e accessori del vino viene influenzato dalla femminilizzazione: meno blu, nero e grigio, più rosso e pastelli. Anche il linguaggio che viene utilizzato è spesso fuori dagli schemi, quando non di rottura rispetto alla tradizione, portando ad accendere la discussione sulle nuove forme di comunicazione.

La Festa delle Donne del Vino è un evento diffuso che si svolge in tutte le regioni italiane con eventi collettivi e individuali, nelle cantine, nei ristoranti e nelle enoteche delle socie. L’elenco delle iniziative viene pubblicato nel sito www.festadonnedelvino.it e riguarda iniziative molto diverse fra loro. Sono unite dal tema nazionale 2019 «Donne Vino e Design» e hanno una regia e una comunicazione centralizzata.

Hashtag dell’evento: #festadonnedelvino2019 #donnevinodesign #donnedelvino #womenofwine

 

CHI SONO LE DONNE DEL VINO

Le Donne del vino sono un’associazione senza scopi di lucro che promuove la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino. Nata nel 1988, conta oggi oltre 800 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste. Le Donne del vino sono in tutte le regioni italiane coordinate in delegazioni. Altre info sul sito e sul blog: www.ledonnedelvino.com

 

 

Fiammetta Mussio 

DONATELLA CINELLI COLOMBINI CONFERMATA PRESIDENTE NAZIONALE DELLE DONNE DEL VINO

 

 

 

IMPRENDITRICE DEL VINO TOSCANA, RESTERÀ IN CARICA PER IL TRIENNIO 2019-2022

 

Donatella Cinelli Colombini guiderà per altri tre anni l’Associazione Nazionale Le Donne del Vino. È stata rieletta oggi dal nuovo Consiglio direttivo. Imprenditrice del vino della Toscana, è presidente nazionale delle Donne del Vino dal 2016.

«L’esperienza di guidare le Donne del Vino – commenta Cinelli Colombini - è stata più faticosa di quanto immaginassi, ma anche più entusiasmante perché ho scoperto un patrimonio di talenti, di voglia di fare e di altruismo che poche associazioni possiedono, specialmente dopo trent’anni di vita. Le Donne del Vino sono oltre 800 meravigliose persone. Negli scorsi tre anni, io ho chiesto loro un impegno e uno sforzo supplementari e i risultati sono stati straordinari. Siamo la più grande organizzazione femminile mondiale del settore enologico, la più organizzata e la più attiva».

Nel 2018 per la prima volta le Donne del Vino hanno rinnovato il loro Consiglio direttivo e Collegio dei Probiviri votando on line. Anche le candidature sono state raccolte via internet. Un nuovo metodo di votazione che ha riscontrato il parere positivo del 100% delle associate.  

Donatella Cinelli Colombini sarà affiancata dal nuovo Consiglio direttivo. È composto da tre vice presidenti: Antonella Cantarutti (produttrice, Friuli Venezia Giulia); Daniela Mastroberardino (produttrice, Campania) e Paola Longo (enotecaria – Lombardia). Lo completano le consigliere: Pia Donata Berlucchi (produttrice, Lombardia); Sabrina Soloperto (produttrice, Puglia); Gilda Guida Martusciello (produttrice, Campania); Marilisa Allegrini  (produttrice, Veneto); Lorella Di Porzio (ristoratrice, Campania); Cinzia Mattioli (ristoratrice, Liguria); Cristiana Cirielli  (pr e comunicatrice, Friuli Venezia Giulia); Marina Ramasso (ristoratrice, Piemonte). Nel Collegio dei probiviri, Elena Walch (produttrice, Trentino Alto Adige); Francesca Poggio (produttrice, Piemonte) e Michela Guadagno (sommelier, Campania).

Nel prossimo futuro le Donne del Vino hanno nuove importanti sfide: «La prima e la più importante – continua la presidente - quella di internazionalizzarsi creando una rete mondiale basata sullo sharing; subito dopo quella di accrescere le opportunità per le socie, puntando sul networking cioè trasformando i rapporti in trasferimento di conoscenze, business, opportunità di stage o di lavoro».

Cinelli Colombini pensa soprattutto alle giovani donne under 30 che si affacciano, o vorrebbero, al settore vino. Per loro l’associazione sta predisponendo il progetto Future ovvero un archivio telematico con tutte le opportunità formative in cantine, enoteche, ristoranti, agenzie giornalistiche e di pr, studi di consulenza enologica cioè in ogni segmento della filiera del vino. Un’idea di Alessandra Boscaini, delegata del Veneto. Nel 2019 ci sono già molte iniziative in calendario: a ProWein 2019 (17-19 marzo) ci sarà una degustazione al femminile; sabato 2 marzo è Festa delle Donne del Vino in tutta Italia; a Milano, a novembre 2019, in occasione di SIMEI, salone delle macchine per l’enologia, si terrà un Forum mondiale di Donne del Vino.

 

 

 

Chi sono le Donne del Vino

Le Donne del Vino sono un’associazione senza scopi di lucro che intende promuovere la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino. Nata nel 1988, conta oggi oltre 800 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste. Questi i numeri a gennaio 2019: 815 donne del vino, di cui la metà sono produttrici, 57 ristoratrici, 90 sommelier, 17 enoteche, 9 enologhe, 130 giornaliste, 30 socie onorarie e 72 attività diverse. Tra le sue più recenti azioni vanno ricordate la convention virtuale di Matera con le donne del vino del mondo con l’obiettivo   di fare network fra le associazioni mondiali offrendo maggiori opportunità alla compagine femminile dell’enologia, la salvaguardia dei vitigni autoctoni italiani rari, la divulgazione dell’abbinamento vino rosato-pizza, le attività benefiche (raccolta fondi per le associazioni che si occupano di contrastare la violenza sulle donne, quella per aiutare i grandi ustionati delle zone povere del mondo e per i pastori del pecorino amatriciano che sono rimasti con le loro greggi nonostante il terremoto). Nell’ultimo triennio è stato anche fatto un sondaggio sul profilo delle Donne del Vino che ha rivelato come le cantine, con direzione femminile, siano molto più attente all’ambiente, internazionalizzate, diversificate e orientate sui vini di qualità rispetto alla media nazionale. Ogni anno, il sabato prima della Festa delle Donne, le socie aprono le porte delle loro attività per mostrare ai winelovers il mondo del vino al femminile. Dal 2016 le Donne del Vino sono anche attive uno staff della comunicazione che si occupa dell’ufficio stampa, di social network e di un blog su www.ledonnedelvino.com.

Curriculum vitae Donatella Cinelli Colombini

Donatella Cinelli Colombini discende da uno dei casati storici del Brunello di Montalcino. È nata a Siena nel 1953, città dove si è laureata in Storia dell’arte con il massimo dei voti. Per prima ha intuito il potenziale turistico dei luoghi del vino e, nel 1993, ha inventato “Cantine aperte”, la giornata che in pochi anni ha portato al successo l’enoturismo in Italia. Oggi insegna turismo del vino nei Master post laurea.

Nel 1998 ha lasciato l’azienda di famiglia per crearne una sua composta dal Casato Prime Donne a Montalcino dove produce Brunello e dalla Fattoria del Colle a Trequanda con cantina di Chianti e centro agrituristico. Le sue sono le prime cantine in Italia con un organico interamente femminile. Nel 2003 Donatella ha vinto l’Oscar di miglior produttore italiano ed ha pubblicato il Manuale del turismo del vino. Nel 2007 è uscito il suo secondo libro Marketing del turismo del vino seguito nel 2016 dal Marketing delle Cantine aperte.

Dal 2001 al 2011 è stata Assessore al turismo del Comune di Siena ed in questo periodo ha ideato il “trekking urbano” nuova forma di turismo sostenibile e salutare. Nel 2012 le è stato assegnato il “Premio Internazionale Vinitaly” e nel 2014 il titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana. Dal 2016 è presidente Nazionale delle Donne del Vino.               

 

 

Fiammetta Mussio

LE DONNE DEL VINO A WINE2WINE: «CHE MANAGER DEL VINO SEI?»

LUNEDÌ 26 NOVEMBRE A VERONA INVITO AI WINE MANAGER PER AUTOVALUTARE L’AGGIORNAMENTO E LA PERFORMACE CON WINEMERIDIAN 

 

Le Donne del Vino e WineMeridian tornano a wine2wine 2018, il forum mondiale del wine business ideato da Stevie Kim, con una nuova provocazione: «Che manager del vino sei?».

Si è appena concluso il Forum internazionale di Matera che ha riunito, on line, le associazioni dell’enologia femminile di tutto il mondo ed è stato consegnato il premio Personaggio dell’Anno alla giornalista Matilde D’Errico. Le Donne del Vino si rimettono in moto rinnovando l’appuntamento annuale a Verona lunedì 26 novembre alle 17, in sala SignorVino, per offrire un’opportunità di autovalutazione e crescita ai manager del vino: un quiz e alcune pièces teatrali per capire se il proprio percorso professionale è fermo, leggermente in ritardo oppure up the date. 

Una sessione di 45 minuti che parte da episodi veri e li sviluppa in chiave ironica – con testi scritti da Fabio Piccoli e interpretati da Massimilla Serego Alighieri, produttrice imprestata al teatro - per evidenziare cosa succede a chi non si tiene al passo con il cambiamento dei mercati, dei canali distributivi e soprattutto dei consumatori.

 

Un modo sorridente per mettere alla berlina chi pensa che basti la simpatia per vendere il vino oppure che ripetersi garantisca il successo perché “è sempre andata bene così”.  «È un appello alla formazione continua come complemento necessario al successo professionale dei nuovi manager del vino» dice la presidente delle Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini.  In un Paese che consuma la metà del vino che produce (22 milioni di ettolitri rispetto a una media produttiva di 45) diventa indispensabile imparare a «presidiare costantemente i mercati internazionali, diventando un partner degli importatori e costruendo insieme a loro la notorietà e il posizionamento del proprio brand anche attraverso la relazione con un numero crescente di influencer» ha detto Fabio Piccoli di WineMeridian.

 

Le Donne del Vino, l’associazione femminile del comparto enologico più grande e strutturata del mondo, diventano le portabandiera di una strategia che punta a far crescere la competitività delle cantine italiane qualificando soprattutto le risorse umane e specificamente le donne. È infatti la componente femminile che spesso appare la più adatta a un nuovo stile di management grazie alla maggiore scolarizzazione e interdisciplinarietà, ma anche a una naturale vocazione a creare rapporti. Da queste considerazioni nasce l’alleanza fra Donne del Vino e Wine Meridian in un programma formativo innovativo e capace di incidere sul tessuto produttivo nazionale. Il vino italiano nasce, nella stragrande maggioranza dei casi, in piccole imprese «la dimensione non è, di sé per sé, una pregiudiziale per accedere ai mercati e a essere competitivi, ma lo diventa, e può essere una vero e proprio limite al suo sviluppo, quando manca cultura imprenditoriale» dice ancora Piccoli, evidenziando come i deficit tecnici siano «ben distribuiti un po’ in tutte le tipologie aziendali ma nella piccola dimensione rappresentino un “vincolo” non indifferente». Da qui la decisione condivisa di 

 

Donne del Vino e Wine Meridian di sviluppare azioni di formazione continua con risvolti importanti sia sul piano sociale che, finalmente, sulla parità di riconoscimento delle professionalità e delle remunerazioni.

Chi sono le Donne del Vino Le Donne del vino sono un’associazione senza scopi di lucro che intende promuovere la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino. Nata nel 1988, conta oggi oltre 800 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste. 

Blog: www.ledonnedelvino.com Tel. 02 867577, 

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Fiammetta Mussio

 

A MATERA DONNE DEL VINO DA TUTTO IL MONDO CONTRO LA VIOLENZA

 IL 16 NOVEMBRE SI ASSEGNA IL PREMIO ALLA GIORNALISTA MATILDE D’ERRICO «VIOLENZA SULLE DONNE STOP, BISOGNA PREVENIRE. UNIAMOCI A LIVELLO MONDIALE»

 

 

Un Forum internazionale di Donne del Vino, la consegna del premio «Personaggio dell’Anno 2018» a Matilde d’Errico e un tema forte: la violenza contro le donne. Venerdì 16 novembre le Donne del Vino si danno appuntamento a Matera, la città dei Sassi, patrimonio dell’Umanità Unesco e Città europea, per un evento che segna una pietra miliare nella storia dell’enologia: per la prima volta le donne del vino di tutto il mondo fanno rete con un forum virtuale. Altro tema forte della convention di Matera la violenza sulle donne con il premio a Matilde D’Errico scrittrice, giornalista, autrice e conduttrice televisiva da anni impegnata nel contrasto al femminicidio e la consegna delle somme raccolte dalle Donne del Vino a due associazioni che lavorano per prevenire gli atti violenti. 

 

La convention di Matera – organizzata dalla delegata DDV della Basilicata Carolin Martino e dalla consigliera nazionale Sabrina Soloperto con l’aiuto di Eventi d’Autore - conclude i festeggiamenti per i 30 anni dell’associazione italiana, la prima, la più grande e strutturata a livello internazionale, che proprio qui mette le basi di un network con le associazioni simili di Argentina, Australia, Croazia, Francia, Germania, Spagna, Svizzera e USA. Alla prima convention virtuale di Matera, che serve per conoscersi e raccontarsi, seguirà un vero forum a Milano. L’appuntamento è fissato nel novembre 2019, in occasione di SIMEI, salone delle macchine per l’enologia. «L’obiettivo – spiega la presidente Donatella Cinelli Colombini - è di fare network fra le associazioni mondiali offrendo maggiori opportunità alla compagine femminile dell’enologia.  Un rapporto circolare che ha il fine di diffondere reciprocamente le informazioni sulle attività, favorire stage, scambi di know how e viaggi nelle regioni viticole». 

 

Dall’incontro di Matera, l’Associazione lancerà un messaggio importante: stop alla violenza sulle donne. Nel 2018 le Donne del Vino italiane hanno vissuto il dramma del femminicidio con una delle sue socie, la sommelier Donatella Briosi, uccisa dall’ex marito a Udine. Una tragedia che ha unito le Donne del vino in un’opinione largamente condivisa di cui si fa portavoce la presidente «la repressione degli uomini violenti non basta a fermare i delitti c’è bisogno di prevenzione». 

 

Da qui la scelta di Matilde D’Errico come «Personaggio dell’anno 2018» per la sua opera in favore delle donne oggetto di violenza fisica e psicologica. La D’Errico ha usato i programmi televisivi, di cui è autrice (Amore Criminale) e conduttrice (Sopravvissute), per rivelare, a un vastissimo pubblico, le dinamiche degli amori deviati che producono sofferenza. Un modo intelligente di fare prevenzione e un’autentica rivoluzione in favore dei diritti delle donne, perfettamente in linea con il sentiment della Donne del vino dopo l’uccisione di Donatella Briosi. Una tragedia che ha segnato l’associazione attivandola in una raccolta fondi che ha fruttato circa 10.000 euro a cui si aggiungono i ricavi dell’asta di vini pregiati a Villa Brandolini D’Adda di Vistorta organizzata dalla Delegazione Friuli Venezia Giulia. 

 

Sarà proprio Matilde D’Errico a consegnare il denaro delle Donne del Vino a due associazioni del Friuli Venezia Giulia, regione dove viveva ed è stata uccisa Donatella Briosi.  Si tratta della onlus “Voce Donna” che da vent’anni assiste le donne vittime di violenza, in forma gratuita, offrendo loro servizi nell’immediato e nel percorso riabilitativo con la garanzia del completo anonimato.  L’altra beneficiaria è “In prima persona, Uomini contro la violenza sulle Donne”, associazione fondata nel 2017 da imprenditori pordenonesi e indirizzata direttamente agli uomini violenti.  

 

 

Fiammetta Mussio

SERATA SPECIALE A RECCO CON “LE DONNE DEL VINO” AL RISTORANTE DA O VITTORIO, GIOVEDI' 12 LUGLIO

L'Associazione Nazionale Le Donne del Vino, formatasi nel 1988 per merito del brillante intuito della produttrice toscana Elisabetta Tognana, oggi è guidata da Donatella Cinelli Colombini e conta oltre 750 iscritte che rappresentano tutte le categorie della filiera vitivinicola, dal vigneto alla cantina, dalla tavola alla comunicazione. L’obiettivo dell’associazione è di diffondere la cultura e la conoscenza del vino attraverso la formazione e la valorizzazione del ruolo della donna nel settore vitivinicolo #donnedelvino.

Si tratta di uno dei sodalizi più attivi e vivaci nel vasto scenario enogastronomico ed è tra le espressioni più interessanti dell’imprenditoria femminile, tale da rappresentare un fenomeno unico al mondo.

Ogni regione d’Italia ha una sua Delegazione, 25 le socie Donne del Vino Liguri.

L’estate 2018, dal 29 Maggio al 24 Settembre sta vivendo la quinta Edizione della manifestazione “A Tavola con le Donne del Vino”  che vede la ristorazione delle “Donne” Liguri a tavola con l’enologia delle “Donne” Toscane. 

Le prime due edizioni hanno visto trionfare i vini liguri, poi quelli del Piemonte e lo scorso anno della Lombardia, quest'anno i piatti liguri più prelibati troveranno invece il loro ideale connubio con la Regione Toscana. Le Produttrici Toscane arriveranno così in Liguria a presentare nei Ristoranti delle Socie Liguri i loro vini raccontandone storia e abbinamenti. Successivamente, nella stagione autunnale, le Produttrici Liguri potranno promuovere i loro  vini nei Ristoranti o Enoteche delle Socie Toscane .

Dopo quindi martedì 29 maggio al Ristorante Quintilio di Altare con i vini Podere Marcampo di Volterra e martedì 26 giugno al ristorante Sottosale di Finale Ligure con i vini Azienda Terradonnà di Suvereto, “A Tavola con le Donne del Vino” fa tappa a Recco giovedì 12 luglio al ristorante Da O Vittorio per incontrare i vini Marchesi Frescobaldi di Firenze. Padrona di casa la Donna del Vino ligure Paola Bisso darà il benvenuto ai clienti con Tiziana Frescobaldi che durante la serata racconterà la storia dei suoi vini e gli abbinamenti scelti con le portate proposte. 

A cena con le Donne del Vino

Giovedì 12 luglio 2018 ore 20,00

Ristorante Da O Vittorio di Recco, il Menù della Serata:

Brindisi di benvenuto alle Donne del Vino

Capasanta lardellata con funghi crudi e cotti

Focaccia di Recco col formaggio IGP

“Leonia” Pomino Brut Metodo Classico 2013 Millesimato

Rose di picagge al basilico di Pra con pinoli tostati

“Massovivo” Vermentino 2017 Toscana IGT Tenuta Ammiraglia

Triglie di scoglio con scaloppa di foie gras e mele al Calvados

Chianti Classico DOCG 2015 Tenuta Perano

Scrigno di pesche e amaretti con crumble di mais

“Quaranta Altari” Vin Santo del Chianti DOC

Caffè servito con i nostri cioccolatini Boeri

Acqua e caffè

Costo della serata € 55,00.

Info e prenotazione Ristorante Da O Vittorio 0185 74029 

 

Prossimi appuntamenti: 24 luglio Ristorante DOC di Borgio Verezzi (Sv) con i vini Tenuta Il Corno di San Casciano Val di Pesa; Lunedì 24 settembre Ristorante A Spurcacciun-a di Savona con i vini Azienda Fortulla di Castiglioncello. 

Daniela Bernini

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