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Ass. Donne del Vino

SERATA SPECIALE A RECCO CON “LE DONNE DEL VINO” AL RISTORANTE DA O VITTORIO

Lunedì 28 a cena con le Donne del Vino “La Liguria incontra il Piemonte”

 

Le Donne del Vino Liguri

 

Quinto appuntamento dell’estate 2023, serata speciale a Recco CON “LE DONNE DEL VINO”al Ristorante Da O Vittorio, lunedì 28 agosto.

L'Associazione Nazionale Le Donne del Vino, formatasi nel 1988 per merito del brillante intuito della produttrice toscana Elisabetta Tognana, oggi è guidata da Daniela Mastroberardino e conta oltre 1000 iscritte che rappresentano tutte le categorie della filiera vitivinicola, dal vigneto alla cantina, dalla tavola alla comunicazione. L’obiettivo dell’associazione è di diffondere la cultura e la conoscenza del vino attraverso la formazione e la valorizzazione del ruolo della donna nel settore vitivinicolo.

Si tratta di uno dei sodalizi più attivi e vivaci nel vasto scenario enogastronomico ed è tra le espressioni più interessanti dell’imprenditoria femminile, tale da rappresentare un fenomeno unico al mondo.

Ogni regione d’Italia ha una sua Delegazione, 25 le socie Donne del Vino Liguri. Due di Recco: Bisso Paola Ristoratrice Da Ö Vittorio e Daniela Crosignani Bernini Comunicatrice e Ufficio stampa Dimensione Riviera e Consorzio della Focaccia di Recco. 

Ogni anno d’estate si rinnovano appuntamenti enogastronomici che portano sulle tavole delle ristoratrici liguri vini d’eccellenza del panorama enologico nazionale.

Quest’anno le DDV Liguria incontrano DDVino Piemonte.

Iniziati martedì 23 maggio al ristorante Quintillo di Altare (SV) della socia Lorena Germano e i vini dell’azienda Pelissero di Neive e proseguiti lunedì 26 giugno al ristorante Sottosale di Maria Pia Bogazzi con i vini dell’azienda Binè di Novi Ligure, martedì 4 luglio da Cinzia Mattioli del ristorante DOC di Borgio Verezzi con i vini dell’azienda Il Poggio di Gavi,  mercoledì 26 luglio da Barbara Piaggio del ristorante Ligagin di Lumarzo con i vini dell’Azienda La Scamuzza di Vignale Monferrato, approdano ora a Recco da Paola Bisso del ristorante Da Ö Vittorio con i vini della Tenuta Carretta di Piobesi d’Alba per terminare poi lunedì 4 settembre da Pervinca Tirannini del ristorante A Spurcacciun-a di Savona con i vini dell’Azienda Cieck di San Giorgio Canavese.

 

Paola Bisso e Daniela Bernini

 

A cena con le Donne del Vino Lunedì 28 agosto  ore 20,00

Ristorante Da O Vittorio di Recco

 

il Menù della Serata:

Tartare di branzino e crema di pesca al Mohito

 

Focaccia di Recco col formaggio IGP

“Airali” Alta Langa docg Pas Dosè 2019

 

Pansoti d’erbe fini con salsa di noci

“Cayega” Roero Arneis docg 2022

 

Il nostro Ciuppin Gioioso (premiato al Fano Fest come miglior zuppa di pesce d’Italia 2023)

“Canorei” Roero Arneis docg Riserva 2020

 

Il dolce delle Donne del Vino

Moscato d’Asti docg 2022

 

Caffè e bevande incluse 

Costo della serata € 55,00. Info e prenotazione Ristorante Da O Vittorio 0185 74029   

 

 

Daniela Bernini

Dimensione Riviera Promozioni

Recco (GE) via XXV Aprile 14

Tel.: 0185730748 - 3357274514

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TOSCANA - LOMBARDIA ANDATA E RITORNO  

 

IN VERSILIA DEGUSTAZIONE TOP DEI VINI LOMBARDI PER L’ESTATE

 

Dieci cantine di eccellenza tra Franciacorta, Oltrepò Pavese, Lugana, Moscato di Scanzo, Valtellina, e Bergamo ospiti della delegazione Versilia di AIS Toscana, che sposa l’idea di "scambio interregionale" proposta dell’Associazione Nazionale Donne del Vino. 

Dalle bollicine della Franciacorta ai vini Oltrepò Pavese, da un rosato della bergamasca a una Malvasia di Candia aromatica, passando per i Lugana e i rossi della Valtellina, per finire con il Moscato di Scanzo. Una strepitosa panoramica dei vini lombardi uniti dal comune denominatore di essere stati pensati e prodotti da Donne del Vino.

Bottiglie straordinarie e wine maker straordinarie, che raccontano, con la sensibilità femminile e l’esperienza sul campo, una regione, che negli ultimi anni, ha saputo rinnovarsi e salire sempre più in alto. 

 

Saranno loro le protagoniste dell’evento in programma per il prossimo 29 giugno a Viareggio, presso l’Hotel Esplanade - albergo storico a pochi passi dal mare con un ristorante rinomato soprattutto per l’ottima carta dei vini. Qui ha sede la delegazione Versilia di AIS Toscana, guidata da Claudio Fonio che con i suoi sommelier darà un supporto fondamentale alla degustazione dei dieci vini lombardi adatti alle serate estive nella Costa Toscana con più storia, fascino e glamour. 

Quella che si terrà in Versilia è la prima di due degustazioni gemelle, ma speculari. Una omologa degustazione è infatti in programma per l’inizio del 2024 a Milano, con le produttrici toscane a loro volta ospiti dei sommelier AIS della Lombardia.

Le Donne del Vino – guidate dalla produttrice campana Daniela Mastroberardino – sono un’associazione senza scopi di lucro che promuove la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino. Fu fondata nel 1988 a Firenze. Oggi conta oltre 1050 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier, esperte e giornaliste. Le Donne del Vino sono in tutte le regioni italiane coordinate in delegazioni. Il gruppo toscano è composto da 84 socie guidate dalla Delegata regionale Donatella Cinelli Colombini, che ha così commentato l’iniziativa: “Un modo di lavorare insieme che, ci auguriamo, farà scaturire opportunità commerciali per le socie di entrambe le regioni e diffonderà la cultura del grande vino”. 

 

L’idea della doppia degustazione è nata dalla collaborazione tra Paola Rastelli, sommelier e vicedelegata delle Donne del Vino della Toscana, insieme a Camilla Guiggi, a capo della delegazione lombarda dell’Associazione. 

Il progetto, che si presenta come un vero e proprio “scambio di cultura enologica” tra le due delegazioni – toscana e lombarda – dell’Associazione Nazionale Donne del Vino, ha come principale obiettivo quello di far conoscere i vini delle reciproche regioni ai sommelier AIS e attraverso di loro ai consumatori. Lo storytelling delle produttrici arricchire gli assaggi con storie, terroir e personaggi. 

 

Le produttrici e i loro vini:

 

1) Laura Boatti Brut Rosè Metodo Classico Monsupello Oltrepò Pavese VSQ

2) Pia Donata Berlucchi Fratelli Berlucchi Freccianera Rosa 2014 Franciacorta DOCG Magnum

3) Giovannella Fugazza Castello di Luzzano Tasto di seta Malvasia di Candia aromatica Colli Piacentini DOC

4) Cristina Bordignon Cascina le Preseglie Lugana Hamsa 2021 Lugana DOC

5) Giovanna Prandini Perla del Garda Lugana Madonna della Scoperta 2019 Lugana Superiore DOC

6) Frida Giorgia Tironi Cascina del Ronco Elegia 2022 I.G.T.Franconia della Bergamasca Rosato

7) Caterina Brazzola Montelio Solarolo 2016 Oltrepò Pavese Rosso Riserva DOC

8) Valeria Radici Odero Frecciarossa Giorgio Odero 2018 Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese DOC

9) Greta Galanga Mamete Prevostini Sommarovina 2019 Valtellina Superiore Sassella DOCG

10) Francesca Pagnoncelli Moscato di Scanzo 2017 Cantina Pagnoncelli Folcieri DOCG

 

 
Delegata: Donatella Cinelli Colombin

Marzia Morganti

LE DONNE DEL VINO AL TEATRO SOCIALE DI CAMOGLI

 

Domenica 30 aprile 2023 ore 12 l’Associazione nazionale Le DONNE del VINO delegazione Liguria nel foyer del Teatro Sociale di Camogli per un “Concerto Aperitivo” straordinario.

L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE LE DONNE DEL VINO. La costituzione dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino risale al 1988 (presentata in occasione di Vinitaly, vetrina mondiale dell’enologia che si tiene ogni anno in Fiera a Verona) con una ventina di socie. Il suo obiettivo è di promuovere la conoscenza e la cultura del vino attraverso il contributo di esperienze e conoscenze di donne impegnate in questa mission in settori diversi, ma complementari. L’Associazione fu anticipatrice della grande evoluzione della presenza femminile nel variegato mondo del vino consentendo al sodalizio di contare oggi su oltre 800 socie, rappresentative di tutte le regioni d’Italia, ognuna con una propria delegazione. Per essere ammesse nell’associazione occorre avere un vissuto professionale legato alla vigna e alla cantina e da quì alla tavola, quindi produttrici, ristoratrici, sommelier, enologhe, giornaliste, carta stampata, blogger, responsabili della comunicazione e del marketing, donne sempre e comunque frizzanti! La LIGURIA, terra di montagne e colline, con coste alte e frastagliate che scendono a strapiombo sul mare per arrivare a piccole spiagge di sabbia finissima o scogli frastagliati, ha terreni e microclimi estremamente particolari che rendono unici i suoi vini con vigneti spesso difficili da coltivare stretti come sono fra monti e mare. L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE LE DONNE DEL VINO DELEGAZIONE LIGURIA, terra avara di spazi da adibire alla viticultura ma ricca di panorami mozzafiato e di località turistiche famose in tutto il mondo, raduna fra le sue socie signore che ne rappresentano le più varie sfaccettature.

CONCERTO APERITIVO CON LE DONNE DEL VINO. Domenica 30 aprile a Camogli, una delle più belle e famose località turistiche nel panorama internazionale, nel foyer del Teatro Sociale, gioiello fra i teatri all’italiana con pianta a ferro di cavallo, quattro ordini di palco e loggione, alle ore 12,00 in occasione dei “Concerti aperitivo della domenica” le DONNE DEL VINO DELEGAZIONE LIGURIA saranno presenti con i loro vini, profumi e sapori che tanto caratterizzano l’enogastronomia ligure.

Coinvolte nell’organizzazione le socie Laura Angelini con la sua azienda La Pietra del Focolare di Luni (SP), Barbara Piaggio della Trattoria Ligagin di Lumarzo (Ge), Botti Sabrina (La Spezia) e Alessandra Pocaterra (Genova) per il servizio ai vini, Paola Bisso del ristorante Da Ö Vittorio di Recco per l’organizzazione del buffet e l’individuazione del luogo, Daniela Bernini di Dimensione Riviera per il supporto e la comunicazione con il coordinamento della delegata Cinzia Mattioli del Ristorante DOC di Borgio Verezzi (SV).

A seguire il DUO MAX PLANCK – Francesca Giordanino al violino e Marco De Masi al violoncello e Simone Sammicheli al pianoforte. Musiche: Le Quattro Stagioni Portēne, Adiós Nonino, Calambre, La Muerte del Angel di Astor Piazzolla, compositore e musicista argentino che ha elevato il tango a visione del mondo.

Domenica 30 aprile con questo duplice appuntamento si chiude al Teatro di Camogli il ciclo dei Concerti Aperitivo della domenica, con un ricordo speciale lasciato dalle Donne del Vino della Liguria e dall’affascinante mondo del tango in cui, come scrive Borges, c’è qualcosa “di tremendamente emotivo”.

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Daniela Bernini

BOOM ENOTURISMO, I DATI DELLA NUOVA INDAGINE NOMISMA-WINE MONITOR AL VINITALY 2023

da sinistra: Paolo Corbini e Angelo Radica (Città del Vino), Nicola D’Auria (Movimento Turismo del Vino), Roberta Gabrielli (Nomisma), Daniela Santanchè (Ministra Turismo), Dario Stefàno (Docente enoturismo Luiss),  Donatella Cinelli Colombini e Daniela Mastroberardino (Donne del Vino)

 

Le cantine turistiche del Movimento Turismo del Vino triplicano e diversificano l’offerta per i viaggiatori eno-appassionati. Determinante il ruolo delle donne nelle cantine turistiche delle Donne del Vino, ma non mancano le criticità.  I Comuni Città del Vino confermano il loro ruolo centrale nello sviluppo dell’enoturismo

 

Presentato a Vinitaly oggi, 3 aprile, con la ministra Daniela Santanchè la più grande indagine mai realizzata sul turismo del vino in Italia: 265 cantine e 145 comuni di distretti enologici che fotografano un turismo che accelera, con l’aumento nel numero e nelle tipologie delle esperienze offerte.

A Verona, il 3 aprile di 30 anni fa nasceva il Movimento Turismo del Vino, la prima associazione sull’enoturismo e oggi Città del Vino, Donne del Vino, La Puglia in Più e il Movimento celebrano l’anniversario mostrando gli spettacolari dati di crescita di questo comparto.

 

L’indagine a cura di Nomisma - Wine Monitor diretta da Denis Pantini e realizzata da Roberta Gabrielli e Paola Piccioni va a costituire l’Osservatorio sul turismo del vino ed è la più estesa mai realizzata in Italia.

«Le eccellenze italiane, come il vino, sono un forte traino per il turismo: un settore che può dare grandi possibilità occupazionali ai nostri giovani - ha detto il Ministro del Turismo Daniela Santanchè - Anche per questo dobbiamo investire nella loro formazione e per questo in legge di bilancio abbiamo istituito un fondo di 21 milioni di euro». «Lavorare nel comparto turistico richiede sacrificio - ha proseguito il Ministro - che va ricompensato. Per questo stiamo pensando con il ministro Calderone come sostenere le aziende». E ancora: «L’enoturismo cresce perché è legato a un’esperienza, vuol dire poter camminare nei vigneti: per vedere la vendemmia arriveranno 10 milioni di visitatori. Ma c’è ancora tanto da fare: primo la cartellonistica appropriata, poi potenziare il digitale e destagionalizzare il turismo per stabilizzare anche i lavoratori. La promozione è ancora troppo frammentata, deve essere organizzata: dobbiamo avere la capacità di fare rete». 

A lei si unisce Dario Stefàno, docente di Economia delle imprese turistiche all’Università Lumsa e di Enoturismo  alla Luiss Business School,  a cui si deve il riconoscimento normativo sulle cantine turistiche del dicembre 2017: «Riempie di soddisfazione constatare come l’introduzione di una normativa agile ma puntuale, abbia messo le ali agli investimenti nelle cantine turistiche italiane che, negli ultimi 10 anni, hanno raddoppiato e in certi casi triplicato l’offerta di esperienze prevedendo intrattenimento, pasti, pernottamenti, serate a tema, esperienze legate al vino, allo sport e alla cultura».

 

IL RUOLO DA PROTAGONISTE DELLE DONNE NELL’OFFERTA E NELLA DOMANDA ENOTURISTICA
Donatella Cinelli Colombini
, che 30 anni fa creò Cantine aperte e il Movimento Turismo del Vino, si unisce alla presidente delle Donne del Vino, Daniela Mastroberardino, per evidenziare il ruolo femminile. Infatti, benché le cantine turistiche italiane siano dirette soprattutto da uomini (55%), il management della wine hospitality è soprattutto femminile (73%).

La wine hospitality delle Donne del Vino si differenzia per una maggiore diversificazione dell’offerta: non solo vino, ma anche attività legate al benessere, alla ristorazione (28%) e ai corsi di cucina (40%), alla ricettività (36%), allo sport (piscine 15%) e all’organizzazione di visite a luoghi limitrofi o di collegamento a eventi culturali (50%). In altre parole, le donne stanno efficacemente trasformando l’attrattiva vino in una proposta di soggiorno di uno o più giorni con attività legate all’arricchimento culturale e alla rigenerazione che ha origine nella natura.

«Una proposta di turismo pensata come un’esperienza culturale attiva e coinvolgente – dicono Cinelli Colombini e Mastroberardino - Ora dobbiamo puntare a formare addetti sempre più competenti e preparati all'accoglienza: un visitatore soddisfatto diventa un autorevole brand Ambassador di territorio e prodotto».

 

LE TIPOLOGIE DI CANTINE TURISTICHE ITALIANE

La tipologia di cantina turistica più diffusa in Italia è quella piccola e familiare (39%) che appare particolarmente presente in Campania, Puglia e Umbria. Seguono le cantine con rilevanza storica o architettonica (14%) che hanno le percentuali più alte in Veneto e in Piemonte. Le imprese con marchio famoso o storico sono il 12% del totale e sono particolarmente diffuse in Veneto e Sicilia.

Piemonte, Toscana, Friuli e Sicilia si caratterizzano per imprese del vino con particolari bellezze paesaggistiche e naturalistiche (11%) mentre in Puglia e in Umbria è più alta la quota di cantine ben organizzate per l’incoming.

«Siamo molto soddisfatti – sottolinea Nicola D’Auria, Presidente nazionale Movimento Turismo del Vino – della crescita dei servizi enoturistici avvenuta negli ultimi 10 anni. E speriamo che tutte le Cantine del Movimento, comprese quelle lontane da itinerari e flussi turistici consolidati – criticità emersa in modo chiaro dalla ricerca – possano contribuire a risvegliare e coinvolgere i diversi territori. Ma un dato emerge in modo chiaro e incontrovertibile: se prima il turismo del vino viaggiava spedito, ora corre velocissimo. E non c’era notizia migliore per celebrare il 30° compleanno della nostra associazione».

 

LE CRITICITÀ DELL’ENOTURISMO ITALIANO

L’indagine evidenzia due elementi critici: il 44% delle cantine sono lontane dai circuiti turistici o enoturistici, problema particolarmente evidente in Friuli Venezia Giulia, Umbria e Campania. Inoltre, la metà delle cantine chiude al pubblico nel fine settimana e nei giorni festivi. Chiusura che riguarda anche molti uffici turistici, costituendo un serio problema rispetto ai flussi dei visitatori che sono invece concentrati nei giorni di festa.   

 

CITTÀ DEL VINO ED ENOTURISMO

«Essere Città del Vino rappresenta sempre più un valore aggiunto – sottolinea il presidente di Città del Vino, Angelo Radica a commento del 19esimo Osservatorio sul turismo del vino, il secondo realizzato da Nomisma Wine Monitor - proprio per una maggiore consapevolezza che hanno gli amministratori locali delle buone pratiche da promuovere in favore dello sviluppo del turismo del vino; il rapporto ci conferma che chi amministra una Città del Vino matura nel tempo una maggiore sensibilità e capacità di intervento e programmazione».

Per i 145 sindaci intervistati, infatti, essere Città del Vino significa promuovere e valorizzare il vino e la sua cultura (per il 76%); essere all’interno di una rete, di un progetto condiviso per poter creare strategie di marketing turistico (65%); avere una capacità di raccontare e di creare occasioni di promozione del territorio, dei suoi prodotti e delle sue aziende (48%).

Il Rapporto evidenzia anche gli ambiti in cui i Comuni possono migliorare per favorire l’enoturismo: potenziamento degli uffici di informazione turistica e loro apertura nei giorni festivi; sostegno alla formazione del personale anche per gli uffici pubblici in materia enoturistica; dotazione di strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale; maggiore condivisione delle collaborazioni e fare sempre più rete.

 

Donne del Vino Fiammetta Mussio  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel 3397552481

Marzia Morganti Marte comunicazione Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel 3356130800

Movimento Turismo del vino M. Grazia D’Agata MGLogos Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel 3478729876

LE GIORNATE DELLE DONNE DEL VINO 2023 SI APRONO NEL SEGNO DI UN MONDO UNITO

 

 

DECINE DI EVENTI, CONVEGNI, INIZIATIVE SOCIAL E DIBATTITI COINVOLGERANNO LE DONNE DEL VINO DI UNDICI PAESI, DALL’AUSTRALIA AL CILE. LA PRESIDENTE MASTROBERARDINO: «UN’ALLEANZA INTERNAZIONALE PER ACCRESCERE LE OPPORTUNITÀ E LA CONDIVISIONE DI ESPERIENZE»

 

«Donne, vino: un mondo unito». È con questo tema che si aprono oggi le Giornate delle Donne del Vino, (1°-12 marzo 2023), organizzate in occasione dell’8 Marzo, per trasmettere un messaggio comune di unione, dialogo e apertura a un network internazionale di donne per incrementare la cultura del vino e la valorizzazione femminile nel settore vitivinicolo.

Decine di eventi, convegni, dibattiti in tutta Italia e un’iniziativa social dove saranno proprio le foto delle Donne del Vino, il punto di forza per il loro effetto virale nella rete. Ogni foto ritrae una donna con un mappamondo simbolo scelto sul logo per rappresentare il tema 2023. Partecipano all’iniziativa anche le donne del vino di dieci Paesi del mondo: Amuva (Argentina), The Fabulous Ladies’ Wine Society (Australia), 11 Frauen und ihre Weine (Austria), Donne del Vino del Cile, Wow (Croazia), Femmes de Vin (Francia), Baia’s Wine (Georgia), Vinissima (Germania), Women in Wine – (Nuova Zelanda) e Las Damas del Pisco (Perù).

Le Giornate delle Donne del Vino sono infatti un tassello del network internazionale di cui l’associazione italiana è capofila.

«Dal 2019 abbiamo costituito una rete internazionale - conferma la presidente nazionale delle Donne del Vino Daniela Mastroberardino - con dieci associazioni femminili simili a noi in altre parti del mondo con cui a novembre abbiamo siglato un patto internazionale di collaborazione. Stiamo lavorando per creare una solida alleanza capace di accrescere le opportunità e l'internazionalizzazione usando lo sharing, la condivisione di esperienze, contatti, formazione e comunicazione. Le Giornate delle Donne del Vino saranno il primo tassello di un’identità comune di questa rete di associazioni di cui l’italiana è capofila, in virtù del fatto che abbiamo promosso l’idea e siamo la più grande e organizzata associazione femminile del mondo e, dunque, sentiamo forte la responsabilità di guidare il movimento».

Le Donne del Vino, con oltre mille socie di tutte le regioni italiane e di tutta la filiera enologica, è la più grande e organizzata associazione femminile del mondo e, anche per questo, ha un ruolo guida per l'intero movimento. L’Associazione, fondata nel 1988, copie quest’anno 35 anni.

Hashtag: #donnedelvino #womenofwine #donnevinounmondounito #festadonnedelvino

Tutte le iniziative delle Giornate delle Donne del Vino sono segnalate qui:  https://ledonnedelvino.com/blog/

 

 

Fiammetta Mussio

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