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Spumanti & Champagne
UN MARE DI CHAMPAGNE VII EDIZIONE ALASSIO 16 e 17 GIUGNO 2019
DGH
DIANA
GRANDHOTEL
ALASSIO
Via Garibaldi, 110 - Alassio (SV)
#parlamidichampagne
Un Mare di Champagne, l’evento dedicato al mondo dello Champagne, organizzato dal Consorzio Macramé - Dire Fare Mangiare, si prepara alla sua VII edizione che avrà luogo ad Alassio domenica 16 e lunedì 17 giugno 2019.
La città ligure sarà coinvolta in quello che ormai è diventato un appuntamento consolidato nel mondo dello Champagne. Professionisti, esperti, wine lovers convergono ad Alassio per degustare il Roi des Vins, declinato in tutte le sue sfaccettature. Un Mare di Champagne, infatti, è una grande kermesse che racchiude Maison e piccoli Vigneron, per offrire un percorso degustativo completo dell’intero mondo dello Champagne.
La splendida terrazza del Diana Grand Hotel di Alassio, affacciata direttamente sul mare, si riconferma la location ideale per ospitare oltre 150 Champagne: una vetrina di grande fascino e prestigio dal sapore internazionale.
L’evento sarà inaugurato domenica 16 giugno: Champagne Bar, street food gourmet, musica, convivialità, eleganza saranno gli ingredienti della festa. Dall’aperitivo in spiaggia alla musica sulla magnifica Sun Terrace del Diana Grand Hotel, si potrà vivere una serata indimenticabile con gli Champagne selezionati e le eccellenze gastronomiche, magistralmente interpretati dagli chef del Consorzio Macramé.
Lunedì 17 giugno, dalle 12.00 alle 20.00, sarà sempre il Diana Grand Hotel ad ospitare la giornata dedicata alle degustazioni, il clou di Un Mare di Champagne.
Oltre 50 Maison e Vigneron offriranno ad addetti ai lavori, giornalisti e appassionati più di 150 etichette in degustazione, accompagnati negli assaggi dalla competenza dei Sommelier FISAR. L’affascinante mondo dello Champagne verrà approfondito in momenti di formazione e degustazione durante le Masterclass che si terranno nel pomeriggio di lunedì guidate da esperti conoscitori.
Un Mare di Champagne 2019 è anche l'occasione per degustare le eccellenze gastronomiche selezionate da oltre 10 aziende specializzate nella ricerca, commercializzazione e distribuzione di prodotti dall'Italia e dal mondo per il settore ristorativo di eccellenza e qualità.
Novità 2019
La grande novità della VII edizione di Un Mare di Champagne è rappresentata da MEMORvINO, un servizio digitale innovativo che crea una relazione più coinvolgente e interattiva tra i produttori e i visitatori.
Ogni espositore avrà sul proprio desk il dispositivo MEMORvINO che permette uno scambio di informazioni tra il bicchiere intelligente (dotato di un microchip) del partecipante (precedentemente registrato) e la piattaforma.
Semplice, veloce, divertente e in un unico… ”tocco”.
Il Consorzio Macramé - Dire Fare Mangiare
Il Consorzio Macramé – Dire Fare Mangiare, da sette anni si occupa con successo dell’organizzazione di Un Mare di Champagne. Nato da un pool di ristoratori alassini, il Consorzio Macramé – Dire Fare Mangiare è ambasciatore di Alassio e delle sue eccellenze, mantenendo un focus particolare sul Food & Wine. Lo scopo dei ristoratori che fanno parte del Consorzio, infatti, è portare Alassio nel mondo e il mondo ad Alassio.
Scarica qui la Cartella Stampa
Ufficio Stampa Un Mare di Champagne
Antonella Beggiato
Ph. 338.9559338
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L’ALTA LANGA DOCG CHIUDE IL 2018 A QUOTA 1.300.000 BOTTIGLIE
1.500 quintali di uva Pinot Nero e Chardonnay raccolti per una produzione pari a 1 milione e 300 mila bottiglie di Alta Langa Docg millesimo 2018, che uscirà in commercio nel 2021. La bella vendemmia di quest’estate soddisfa in pieno le aspettative del Consorzio Alta Langa che chiude così in bellezza un anno particolarmente dinamico.
“A conclusione del mandato triennale – commenta il presidente del Consorzio Giulio Bava – consegniamo al futuro nuovo consiglio di amministrazione un Alta Langa che ha raggiunto il primo importante obiettivo che si era posto: il superamento del milione di bottiglie. Una crescita seguita con attenzione, con la programmazione dell’aumento dei vigneti e delle aziende produttrici, nel rispetto dei tempi della natura e del lungo affinamento dei vini in bottiglia”.
Intanto prosegue la crescita del vigneto di Alta Langa che raggiungerà i 350 ettari nel prossimo biennio rispetto agli attuali 280 ettari, tra la provincia di Asti (130), quella di Cuneo (130) e quella di Alessandria (20).
“L’Alta Langa è un vino di qualità che non ammette scorciatoie e vede la collaborazione di tutta la filiera produttiva, con i viticoltori in primo piano – prosegue Giulio Bava -. Il prossimo obiettivo è rappresentato dai 3 milioni di bottiglie non appena i 350 ettari saranno completi e in produzione”.
Dal punto di vista delle attività svolte, la presenza in questi ultimi mesi come Official Sparkling Wine alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e, in settembre, all’evento Slow Food Terra Madre - Salone del Gusto ha impegnato il Consorzio delle alte bollicine piemontesi.
Non soltanto. Il 2018 è stato l’anno dell’apertura delle Terrazze Alta Langa (la prima all’interno del Castello di Moasca in collaborazione con il ristorante Tra la Terra e il Cielo, la seconda ad Alba, al “100 VINI caffè la brasilera” inaugurato di recente): esperienze che mettono al centro della carta dei vini dei locali aderenti proprio l’Alta Langa Docg di tutti i produttori del Consorzio.
Rilevante anche il risultato del primo Alta Langa Bar avviato in seno alla pizzeria gourmet astigiana [cRust], una piccola realtà di successo in cui, in un solo anno, a fronte di una quarantina di coperti e della sola apertura serale del locale, sono state stappate oltre mille bottiglie di Alta Langa Docg.
Il Consorzio ha anche creato, alla fine dell’inverno, un proprio evento dedicato al mondo dell’horeca e a giornalisti di settore e opinion leader: “La Prima dell’Alta Langa”, grande degustazione di tutte le cuvée del Consorzio, ha avuto luogo al Castello di Grinzane Cavour e ha registrato il tutto esaurito.
Si lavora alla prossima edizione dell’evento, che si terrà nel marzo 2019.
L’ALTA LANGA DOCG - L'Alta Langa Docg è lo spumante brut del Piemonte. Una denominazione dalla produzione contenuta, con una storia molto lunga: fu il primo metodo classico a essere prodotto in Italia, fin dalla metà dell’Ottocento, nelle “Cattedrali Sotterranee” oggi riconosciute Patrimonio dell’Umanità Unesco.
È fatto di uve Pinot Nero e Chardonnay, in purezza o insieme in percentuale variabile; può essere bianco o rosé, brut o pas dosé e ha lunghissimi tempi di affinamento sui lieviti, come prevede il severo disciplinare: almeno 30 mesi.
L’Alta Langa è esclusivamente millesimato, riporta cioè sempre in etichetta l’anno della vendemmia. L'Alta Langa bianco ha sfumature da giallo paglierino a oro intenso e aromi che ricordano la frutta bianca e gli agrumi con sentori di crosta di pane. Al palato è armonico, caratterizzato da una delicata sapidità.
L'Alta Langa rosé ha un colore rosa cipria o più marcato quando è giovane, l’intensità aromatica tipica del Pinot Nero, con profumi che spaziano dal pompelmo alle spezie, un gusto fruttato, equilibrato, ampio e lungo.
I NUMERI DELL'ALTA LANGA DOCG:
103 soci del Consorzio
78 vigneron
25 case spumantiere
280 ettari di vigneto (130 in provincia di Cuneo, 130 in provincia di Asti, 20 in provincia di Alessandria), non tutti ancora in produzione - diventeranno 350 nel 2021
1.500.000 kg di uva prodotta dalla vendemmia 2018
1.300.000 di bottiglie prodotte dalla vendemmia 2018
Mercato interno 95%
Mercato estero 5% (Usa)
Marianna Natale
ALASSIO IN BOLLA PRIMA EDIZIONE
Una grande prima edizione
La prima edizione di Alassio in Bolla, tenutasi al Diana Grand Hotel lunedì 5 novembre è stata senza dubbio un grande successo.
Sono stati 69 i produttori di spumanti Metodo Classico, 12 i banchi delle specialità gastronomiche che, da tutte le regioni d’Italia, sono arrivati ad Alassio per far conoscere e degustare agli operatori del settore, ai giornalisti e ai tanti appassionati le loro migliori bottiglie.
170 etichette e 500 presenze: sono questi i numeri della prima edizione di Alassio in Bolla.
Tuttavia, i numeri da soli non rendono giustizia a quello che l’evento ha significato per il territorio: a una sola settimana dalla mareggiata che così duramente ha colpito Alassio e l’intera Liguria, lo svolgersi di un evento di questa portata è stato un segnale di come la città sappia reagire e rialzarsi immediatamente, guardando al futuro.
“Abbiamo avuto una partecipazione straordinaria, segno che i produttori, il territorio e le istituzioni hanno creduto in noi e hanno voluto essere al nostro fianco in questa avventura” Racconta Barbara Porzio, responsabile della segreteria organizzativa di Alassio in Bolla. “La vicinanza di tutta la città, a partire dal Comune di Alassio, al Diana Grand Hotel, fino ad arrivare all’Istituto Alberghiero Giancardi – Galilei – Aicardi e ai suoi ragazzi, che per tutta la giornata hanno prestato un servizio impeccabile, è la dimostrazione di come il miglior modo per reagire alle avversità sia fare rete, cooperare.”
Sono nate nuove sinergie e nuovi incontri tra i produttori di Spumanti e le aziende che hanno portato in degustazione le loro eccellenze italiane della gastronomia, che hanno avuto un’area dedicata nella quale mostrare e fare assaggiare le loro specialità: segno che Alassio in Bolla non è stata solo una vetrina ma un’opportunità per chi vi ha preso parte di fare rete per crescere insieme.
Unanime è stato l’apprezzamento per la determinazione e l’organizzazione impeccabile rivolto al Consorzio Macramé – Dire Fare Mangiare e al pool di ristoratori alassini – Il Gabbiano, Caffè Roma, La Prua, Viola, Scola, Lamberti e lo Chef Viglietti, da qualche tempo trasferitosi a Roma – che lo compongono, e che hanno creduto fermamente in Alassio in Bolla: un evento che, come Un Mare di Champagne, porta Alassio nel mondo e il mondo ad Alassio attraverso la classe, l’eccellenza e i sapori.
Non ci resta che aspettare il prossimo anno per la nuova edizione, la seconda, di Alassio in Bolla.
Antonella Beggiato
ALTA LANGA DOCG OFFICIAL SPARKLING WINE DELL’ 88ª FIERA INTERNAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO D’ALBA
Dalle “Ultimate truffle dinner” ai “Foodies Moments” le alte bollicine piemontesi dimostrano la loro forte vocazione gastronomica in abbinamenti a tutto pasto
Bollicine di Alta Langa e tartufo bianco: anche in questa edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba l’Alta Langa Docg sarà Official Sparkling Wine della manifestazione.
Dal 6 ottobre al 25 novembre saranno moltissimi e di diversa natura gli appuntamenti in cui si potranno esplorare tutte le sfumature dell'affascinante abbinamento tra Alta Langa Docg e tartufo bianco: un accostamento che celebra un forte legame di sapori e tradizioni tra eccellenze dei frutti di Langa.
L’Alta Langa Docg sarà presente al taglio del nastro dell’edizione numero 88 della Fiera, con i sindaci delle nove città creative italiane, venerdì 5 ottobre, oltre che nella Cena di Gala che si terrà presso la Fondazione Ferrero.
Nelle settimane della Fiera, uno spazio sarà dedicato ad Alta Langa Docg per le degustazioni all’interno della Grande Enoteca e un punto Alta Langa verrà allestito nella Sala Beppe Fenoglio, nel Cortile della Maddalena.
Tra gli show cooking di grandi chef e gli incontri con gli ospiti, gli appuntamenti dell’Alba Truffle Show vedranno protagonista l’Alta Langa Docg: un sommelier darà il benvenuto agli ospiti della Sala Beppe Fenoglio con un calice di Alta Langa e le alte bollicine piemontesi, presentate dai rispettivi produttori, accompagneranno le proposte degli chef nei Foodies Moments.
Ecco il calendario dei Foodies Moments:
Sabato 6 ottobre alle 11 Chef Elio Keci
Sabato 6 ottobre alle 18 Chef Massimo Carleo
Domenica 7 ottobre alle 11 Chef Sergio Vineis
Domenica 7 ottobre alle 18 Chef Nicola Portinari
Sabato 13 ottobre alle 11 Chef Leandro Luppi
Sabato 13 ottobre alle 18 Chef Andrea Costantini
Domenica 14 ottobre alle 11 Chef Flavio Costa
Domenica 14 ottobre alle 18 Chef Davide Cannavino
Sabato 20 ottobre alle 11 Chef Pasquale Laera
Sabato 20 ottobre alle 18 Chef Andrea Larossa
Domenica 21 ottobre alle 11 Chef Massimiliano Prete
Domenica 21 ottobre alle 18 Chef Andrea Ribaldone
Sabato 27 ottobre alle 11 Chef Gabriele Boffa
Sabato 27 ottobre alle 18 Chef Martino Ruggieri
Domenica 28 ottobre alle 11 Chef Marco Viganò
Venerdì 2 novembre alle 11 Chef Bernard Fournier
Venerdì 2 novembre alle 18 Chef Luca Zecchin
Sabato 3 novembre alle 11 Chef Damiano Nigro
Sabato 3 novembre alle 18 Chef Andrea Ferrucci
Domenica 4 novembre alle 11 Chef Davide Oldani
Domenica 4 novembre alle 18 Chef Serena D’Alesio
Sabato 10 novembre alle 11 Chef Luigi Taglienti
Sabato 10 novembre alle 18 Chef Filippo Sinisgalli
Domenica 11 novembre alle 11 Chef Ugo Alciati
Domenica 11 novembre alle 18 Chef Michelangelo Mammoliti
Sabato 17 novembre alle 11 Chef Mariuccia Roggero
Domenica 18 novembre alle 11 Chef Matteo Baronetto
Il metodo classico piemontese sarà proposto anche in abbinamento al menu delle Ultimate Truffle Dinner, a sottolineare ancora una volta la forte vocazione gastronomica di questo spumante in grado di accompagnare tutto il pasto.
Dalla fine del mese di ottobre banco di degustazione interamente dedicato all'Alta Langa Docg infine sarà presente in piazza Risorgimento: qui si potranno assaggiare, servite da un sommelier dedicato, tutte le cuvée del Consorzio Alta Langa.
Errore. Il nome file non è specificato.
“Un'alleanza forte – commenta il presidente del Consorzio Giulio Bava - quella tra il nostro Consorzio e l'Ente Fiera, che si è stretta nel tempo e si rinsalda sempre di più in una comune visione di sviluppo del territorio”.
IL CONSORZIO ALTA LANGA - Quello dell’Alta Langa Docg è oggi un piccolo Consorzio molto attivo: conta 100 soci di cui 25 case spumantiere attive e coinvolte nello sviluppo di un vino, di una denominazione e di un territorio. Tutti legati da una grande scommessa: quella di un vino che non sarà pronto prima di sei anni dall’impianto e che per questo deve necessariamente essere un vino importante. Innamorati delle loro terre, i soci del Consorzio hanno avviato e difendono una viticoltura sostenibile e armonica al delicato, biodiverso tessuto dell’Alta Langa e dei suoi valori, rispettandone i ritmi naturali.
LE ALTE BOLLICINE PIEMONTESI - L'Alta Langa Docg è lo spumante brut di qualità del Piemonte. Una denominazione ancora piccola, ma con una storia molto lunga: fu il primo metodo classico a essere prodotto in Italia, nelle “cattedrali del vino” del Canellese, fin dalla metà dell’Ottocento.
Le alte bollicine piemontesi sono bianche o rosé, brut o pas dosé e hanno lunghissimi tempi di affinamento sui lieviti, come prevede il severo disciplinare: 30 mesi. Anche in questo, nell’attesa paziente, i grandi produttori di Alta Langa come i piccoli assecondano le scansioni del calendario contadino e della tradizione. È un vino che si produce solo nelle annate migliori ed è esclusivamente millesimato, riporta sempre in etichetta l’anno della vendemmia. L'Alta Langa bianco ha sfumature da giallo paglierino a oro intenso e aromi che ricordano la vaniglia, il miele, la crosta del pane. Al palato è armonico, lievemente salato. L'Alta Langa rosé ha un colore rosa cipria, un profumo speziato, un gusto equilibrato, intenso con note di agrumi.
È un vino gastronomico per abbinamenti eleganti con piatti della tradizione piemontese – dai tajarin al tartufo bianco alla fonduta, dai flan di verdure al fritto misto – e per accostamenti riusciti e inaspettati come quelli con il Parmigiano o le grigliate di verdura e di pesce.
Marianna Natale
RUINART, LA PIU’ ANTICA MAISON DE CHAMPAGNE, PARTNER DI COOKIN’MED
Ruinart, Maison caratterizzata dall’eleganza senza tempo, un perfetto equilibrio tra tradizione profonda e modernità creativa, è lieta di essere partner di Cookin’Med, il nuovo appuntamento sul cibo, la sostenibilità e il mare ideato dallo Chef pluristellato Pino Cuttaia. Ed è proprio il tema della sostenibilità, la cura e il rispetto dell’ambiente che lega la Maison Ruinart al progetto Cookin’Med, valori promossi e messi in pratica concretamente da Ruinart attraverso una certificata viticultura sostenibile in Champagne, processi produttivi green, packaging eco-sostenibili e la conservazione di patrimoni storici come la Maison stessa e le cantine che sono registrate Patrimonio dell’ Unesco dal 2015.
Ruinart è il simbolo di un savoir-fairee di un'art de vivre famosi in tutto il mondo. Ognuna delle sue Cuvée reca la caratteristica impronta dello Chardonnay, l'emblematico vitigno della Maison.
Delicate bollicine la cui vivacità forma un alone leggero e persistente, una purezza unica e una freschezza ineguagliabile, pur conservando ognuna, in sé, la ricchezza aromatica di una personalità ben distinta. Complesso e singolare, il gusto Ruinart nasce da una vocazione per l'originalità, il piacere gustativo, l'intensità delle sensazioni, in uno stile inconfondibile.
RUINART BLANC DE BLANCS
L’emblema del Gusto Ruinart
E’ l’archetipo della filosofia produttiva della Maison Ruinart. Uno Chardonnay in purezza (100%), luminoso e limpido che viene creato con le uve dei vigneti Premier Cru della Côte de Blancs e della Montagne de Reims, a cui si aggiungono vini dello Sézannais (per ottenere rotondità) e della Valle della Vesle (per la finezza e la leggerezza).
Il Blanc de Blancs si giova dell’assemblaggio del 20/25% di vini di riserva delle due annate precedenti a quella prodotta. Il dosaggio è 9 grammi per litro (Brut). Colpisce subito la sua raffinata struttura, equilibrata e piacevole. Gli aromi sono di estrema piacevolezza e variano dalla frutta bianca al floreale, con punte di vivacità come il limone e lo zenzero, ma anche sensazioni morbide date dai sentori di miele e pasticceria.
Il palato è caratterizzato da una trama setosa, avvolgente, genuina, acida e fresca, è la luce dello Chardonnay secondo Ruinart.
RUINART ROSÉ
L’ espressione golosa del Gusto Ruinart
Ruinart Rosé è l’espressione golosa del gusto Ruinart. Il matrimonio tra gli Chardonnay Premier Cru della Côte de Blancs (45%) e il Pinot Noir Premier Cru della Montagne de Reims e della Valle della Marne (55%).
Anche nel caso del Rosé, il 20/25% di vini di riserva delle due annate precedenti concorrono al blend ideale.
Il colore corallo brillante è donato anche da una tecnica di produzione che solo qui in Champagne può essere utilizzata, ovvero aggiungere all’assemblaggio un 18-19% di vino Pinot Noir vinificato in rosso.
Aromi di amarena, fragola, agrumi, spezie orientali, zenzero, note fumé: una complessità piacevolissima che introduce un palato ricco e polposo, ma anche finemente acido e leggero.
Elegante e raffinato, leggermente tannico, il Rosé di Ruinart ha un’espressione unica, splendente, con un finale di ciliegia che rimane in mente per molto tempo.
La storia della Maison Ruinart è innanzitutto la saga di una dinastia segnata da un destino fuori dal comune. Per più di due secoli, i Ruinart hanno avuto lo stesso sogno, quello di far diventare il loro Champagne un riferimento assoluto nel mondo. Custodi, gli uni dopo gli altri, del know-how familiare, si sono instancabilmente tramandati di generazione in generazione l'eredità e la sfida dello Champagne. Quasi tre secoli dopo, la “plus ancienne Maison de Champagne” rimane fedele ai suoi valori, quelli racchiusi per sempre nel mistero delle sue delicate bollicine d'oro, divenendo oggi una realtà di riferimento per una clientela internazionale di intenditori, oltre ad essere uno dei fiori all'occhiello del gruppo LVMH. Nelle loro bottiglie uniche, riconoscibili fra tutte, le Cuvée Ruinart sono la dimostrazione dell'eccezionale know-how della Maison nella difficile arte dell'assemblaggio. Si declinano in «R» de Ruinart, Ruinart Blanc de Blancs e Ruinart Rosé. A completare la gamma, le Cuvée de Prestigemillesimate Dom Ruinart. Pregiate e ricercate, queste Cuvée coronano le migliori annate di raccolto, elette fra tutti per le loro qualità.
Gli appassionati e amanti delle Cuvée Ruinart e dei millesimati della più antica Maison de Champagne possono facilmente individuare sul Ruinart Network (www.ruinartnetwork.com) le migliori location italiane dove poter degustare e vivere lo “Spirit della Maison”. Iscrivendosi sul sito è possibile inoltre ricevere la newsletter ed essere aggiornati sulle iniziative della Maison e divenire dei “Ruinarters”. Il Network intende rafforzare il legame tra il mondo dell’arte contemporanea e la Maison Ruinart, che da sempre è profondamente impegnata in questo ambito. Presente in tutte le fiere internazionali più prestigiose, come Art Basel Miami, Art Basel, Fiac, miart e molte altre. Ogni anno Ruinart collabora con un artista diverso il quale, ispirandosi alla Maison, crea un coffret in edizione limitata e masterpiece unici e accattivanti, che restano nel patrimonio storico della Maison. Da Patricia Urquiola a Maarten Baas, da Hubert Le Gall a Jaume Plensa, fino all’artista cinese Liu Bolin. Tutti hanno celebrato in modo del tutto innovativo e personale la storicità e l’unicità della più antica Maison de Champagne (www.ruinart.com)
Verdiana Radaelli