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Consorzio Vino

Chianti Academy Latam

Il Consorzio Vino Chianti conquista l’America Latina, buona la prima per la Chianti Academy Latam

Cancun e Città del Messico le tappe della scuola per esperti del settore. Busi: “Un grande evento in un mercato strategico"

 

E' iniziata l'avventura della Chianti Academy Latam. Si è conclusa ieri la prima sessione della scuola realizzata dal Consorzio Vino Chianti per formare esperti e professionisti del settore. Due tappe: prima Cancun  (7-8 ottobre) e poi Città del Messico (10 e 11 ottobre). Alla fine della lezione si è anche tenuto  un cooking show proposto dal gruppo di studenti e professori dell’istituto alberghiero Datini di Prato che,  grazie a un protocollo di intesa finalizzato al miglioramento della formazione sul campo,  accompagna il Consorzio nelle più prestigiose occasioni di promozione  e valorizzazione della denominazione.

I partecipanti all'accademia hanno così avuto  l’opportunità di conoscere la storia e la cultura legata al Chianti, la catena di produzione e le politiche di tutela del prodotto. Gli studenti hanno trattato anche temi molto attuali, come gli abbinamenti con il cibo, il consumo tra i giovani, la comunicazione e il marketing del prodotto.  Le lezioni sono abbinate a degustazioni specifiche delle 30 diverse etichette del Consorzio rappresentative di tutte le tipologie esistenti.

La seconda sessione della Chianti Academy Latam è in programma per il prossimo  febbraio.

Nel corso del tour, il Consorzio ha proposto altri due eventi a Cancun e Città del Messico. La "Chianti Magnum night", una serata dedicata al mondo del Chianti d.o.c.g. e rivolta ad operatori del settore quali giornalisti, importatori, distributori, opinion leader, food&wine blogger e fashion blogger. Un incontro enogastronomico per proporre una vasta  gamma di vini Chianti. "Un grande evento per la denominazione in un paese strategicamente importante - commenta il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi - Per le nostre aziende si aprono prospettive nuove e interessanti, in un mercato in crescita, su cui stiamo investendo risorse e professionalità. L'obiettivo della Chianti Academy è consolidare la nostra presenza e diffondere la conoscenza dei nostri vini attraverso attività promozionali di lungo termine” 

 

 

Clara D’Acunto

ALBIERA ANTINORI PRESIDENTE DEL CONSORZIO BOLGHERI

Da Wine News


ALBIERA ANTINORI NUOVA PRESIDENTE DEL CONSORZIO AFFIANCATA DA PRISCILLA INCISA DELLA ROCCHETTA E CINZIA MERLI PER UN TRIO TUTTO AL FEMMINILE 

APPROVATE ANCHE LE MODIFICHE AL DISCIPLINARE 

L’assemblea dei Soci del Consorzio per la Tutela dei vini DOC Bolgheri e DOC Bolgheri Sassicaia si è riunita il 7 ottobre per deliberare su due importanti questioni: il rinnovo delle cariche sociali e la modifica del disciplinare del bianco. 

ELEZIONI 

Per quanto riguarda il Consiglio di Amministrazione sono stati eletti Consiglieri i seguenti rappresentanti: Marilisa Allegrini (Poggio al Tesoro), Albiera Antinori (Guado al Tasso) , Martina Chiappini (Chiappini), Giovanni Geddes da Filicaja (Ornellaia), Stefano Granata (I Luoghi), Priscilla Incisa della Rocchetta (Tenuta San Guido), Silvia Menicagli (Fornacelle), Cinzia Merli (Le Macchiole), Fabio Motta (Fabio Motta), Michele Satta (Michele Satta), Federico Zileri Dal Verme (Castello di Bolgheri). 

Il Consiglio neo formatosi si è subito riunito per eleggere la carica di Presidente e Vice- presidenti. All’unanimità sono state elette Albiera Antinori quale Presidente e Priscilla In- cisa della Rocchetta e Cinzia Merli quali Vicepresidenti. 

È con grande onore e particolare piacere che raccolgo la carica di Presidente di una denominazione così importante e innovativa” afferma Albiera Antinori. “Una realtà sempre più riconosciuta sia a livello nazionale che internazionale, come testimonia la presenza all’interno delle carte dei vini più prestigiose del mondo. Ci tengo a ringraziare Nicolò Incisa della Rocchetta e Federico Zileri Dal Verme, che prima di me si sono succeduti in qualità di Presidenti, per il grande lavoro svolto per la nostra denominazione portandola da 7 a 56 produttori e da 190 a 1.370 ettari vitati. Anche se, più che quella quantitativa, la crescita più importante rimane sempre quella qualitativa di tutti i produttori, soprattutto i piccoli produttori emergenti i quali hanno svolto un lavoro approfondito e di grande qualità. Il futuro dovrà essere improntato sulla continuità con particolare attenzione alla qualità diffusa della DOC Bolgheri perché sia sempre rappresentata al meglio delle sue tipicità e delle sue potenzialità qualitative che sappiamo essere altissime. La crescita co- stante delle vendite (+16% nel 2018) e dei prezzi (+11% nel 2018) ci fa inoltre ben sperare per il futuro anche sotto quel punto di vista. Ringrazio ancora una volta tutti i produttori, che sono onorata di rappresentare, e sono altresì molto contenta di continuare 

Consorzio per la Tutela dei Vini DOC Bolgheri e DOC Bolgheri Sassicaia 

Sede: Località San Guido 45 - 57022 Bolgheri LI - Telefono: +39 0565 1827234 E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – Sito: www.bolgheridoc.com Twitter: @cbolgheri – Instagram: @consorziobolgheridoc

l’impegno che da sempre io e la mia famiglia abbiamo rivolto verso questa terra che amiamo profondamente”. 

Albiera Antinori succede a Federico Zileri Dal Verme (in carica per 2 mandati dal 2013) e a Niccolò Incisa della Rocchetta (in carica per 6 mandati dal 1995 al 2013) diventando il terzo Presidente del Consorzio. Ad affiancarla, in qualità di Vicepresidenti (incarico con- fermato per loro), ci saranno Priscilla Incisa della Rocchetta e Cinzia Merli, completando una dirigenza del Consorzio tutta al femminile. Tra l’altro la componente femminile è maggioritaria anche nel Consiglio, con 6 produttrici elette su 11 Consiglieri, a riconferma che quello vitivinicolo è un settore ampiamente popolato da donne estremamente capaci e assennate. 

MODIFICHE DISCIPLINARE 

Prima di passare alle elezioni i produttori bolgheresi si sono espressi su un altro impor- tante argomento riguardante le modifiche al disciplinare del Bolgheri Bianco, una tipologia in cui si nutrono grandi speranze per il futuro e che finora non è stata utilizzata appieno per vie di una base ampelografica desueta e risalente per alcuni aspetti al primo discipli- nare del 1983. Seguendo l’esempio del Bolgheri Rosso sono state individuate tre varietà cardinali su cui impostare questa tipologia: Vermentino, Sauvignon Blanc e Viognier, che potranno essere impiegate da 0% a 100%. Sarà inoltre possibile utilizzare anche vitigni complementari entro il 40 %. 

È stata inoltre prevista per tutte le tipologie del disciplinare ed anche per il DOC Bolgheri Sassicaia la facoltà di utilizzare in etichetta il termine Toscana, naturalmente in caratteri inferiori rispetto a quelli della denominazione. Tale misura consente di contestualizzare meglio Bolgheri per i consumatori, appoggiandosi a uno dei marchi più forti che l’Italia abbia da offrire. Questa possibilità, prima impossibile, si è concretizzata grazie a quanto previsto dal nuovo testo unico della vite e del vino. 

Consorzio per la Tutela dei Vini DOC Bolgheri e DOC Bolgheri Sassicaia 

Sede: Località San Guido 45 - 57022 Bolgheri LI - Telefono: +39 0565 1827234 E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – Sito: www.bolgheridoc.com Twitter: @cbolgheri – Instagram: @consorziobolgheridoc -

Riccardo Binda

“I VALORI DEL PINOT GRIGIO DELLE VENEZIE DOC”, A VENEZIA IL PRIMO CONVEGNO INTERAMENTE DEDICATO ALLA VARIETA’

 

 

Identità, Valorizzazione e Tutela per la DOC del Pinot grigio in scena nel cuore della città lagunare a tracciare il futuro di una giovane grande Denominazione

 

A Venezia, il prossimo 14 ottobre, il Consorzio del Pinot grigio delle Venezie DOC coordina il primo convegno internazionale dedicato ai valori del Pinot grigio. Al centro del dibattito e delle degustazioni, il vino bianco italiano tranquillo più venduto al mondo proveniente da Friuli Venezia Giulia, Trentino, Veneto, si presenterà a stampa specializzata italiana ed estera e a operatori di settore.

 

Dalle ore 9 alle ore 12, la Sala Mozart dell’Hotel Amadeus ospiterà la conferenza “I valori del Pinot grigio delle Venezie DOC”, introdotta da Albino Armani, Presidente del Consorzio, e coordinata da Alessandro Torcoli, direttore di Civiltà del bere. Un importante momento di confronto sulla DOC con un parterre di autorità, sia italiane che estere, chiamate a fare il punto su presente e prospettive future di questo vino di indiscusso successo.

 

All’appuntamento, parteciperanno alcuni noti esperti provenienti dai principali mercati stranieri di riferimento, tra cui Emma Dawson MW (buyer Berkmann Wine Cellars, Londra), per il mercato inglese, sul tema “In UK è una questione di stile”, Christy Canterbury MW (giornalista di New York), per il mercato americano, “Un fenomeno Born in the USA”. Tra le autorevoli testimonianze italiane, Ettore Nicoletto (AD Gruppo Santa Margherita) “La forza del brand, la responsabilità dei pionieri”, Sandro Sartor (MD Constellation Brands Europe, Middle East, Africa and Ruffino) “Una nuova DOC e la tutela dei valori sui mercati globali”, Alberto Marchisio (DG Cantine Vitevis) “Da commodity a progetto di territorio”, Flavio Innocenzi (DC Veronafiere) “Interpretare, promuovere e difendere l’origine italiana nel mondo”.

 

Il vitigno resta al centro della giornata anche nel successivo walk-around tasting riservato ad operatori di settore e stampa presso l’Hotel Principe dalle 12.30 alle 16, durante il quale vi sarà l’opportunità di scoprire le diverse espressioni di Pinot grigio delle Venezie grazie alle oltre 80 etichette in degustazione.

 

Una denominazione unica quindi a rappresentanza di un Triveneto protagonista di questo importante evento: la sfida del Consorzio è partita nel 2016 con il riconoscimento della nuova DOC e l’obiettivo ora diventa il riposizionamento del Pinot grigio italiano sul mercato internazionale attraverso lo sviluppo di una denominazione dal profilo unitario e dalle caratteristiche ben distinte. Quasi la metà della produzione mondiale di questo vitigno proviene dall’Italia, dove l’85% si concentra proprio nell’areale del Triveneto. Non tanto un primato nazionale quanto un “fenomeno Nordest”: un’area produttiva molto vasta che unisce, climaticamente e culturalmente, la Provincia Autonoma di Trento, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. Oltre 26 mila ettari gli ettari oggi finalmente riuniti sotto il cappello “delle Venezie”.

 

“La campagna di comunicazione del Consorzio esprime l’idea dello “Stile Italiano”: una grande sfida dell’eccellenza nel trasmettere una forte identità territoriale legata alla storia di questo vitigno” – dichiara Albino Armani, Presidente del Consorzio “La quasi totalità del prodotto Doc viene venduta oltre confine. In particolare negli Stati Uniti con il 37% delle quote export, a seguire, Gran Bretagna con il 27% e Germania, il 10%”. “Il nostro lavoro vuole garantire un Pinot grigio nazionale capace di distinguersi per personalità e qualità, grazie a una riduzione delle rese per ettaro e a una meticolosa attività di controlli e analisi organolettiche. L’obiettivo è di offrire un vino che vada oltre il vitigno per mostrarsi con un’immagine diversa, in cui emergano territorio e uva di eccellenza”.

 

A Venezia – conclude Armani parleremo a un pubblico di stampa specializzata e operatori di settore con il preciso scopo di comunicare e valorizzare questa denominazione in un contesto internazionale: per farlo bisognerà quindi puntare sui nostri valori più alti come denominazione e come persone”.

 

Lucia Boarini

VENDEMMIA 2019, ENTRA NEL VIVO IL SANGIOVESE: ATTESE PER OTTIMA QUALITA'

 

 

 

Busi (Consorzio Chianti):"Archiviate le preoccupazioni per la grandine, si vendemmia nel rispetto dei tempi”.


La vendemmia nel territorio della denominazione Chianti DOCG procede bene. Archiviate le preoccupazioni per le grandinate che ad inizio settembre avevano colpito alcune aree, entra nel vivo la raccolta del Sangiovese: "All'inizio del mese alcune grandinate avevano colpito alcune zone del Consorzio e temevamo di dover avviare la vendemmia in anticipo - spiega il presidente Giovanni Busi -. Invece il clima è tornato favorevole e la raccolta del Sangiovese sta entrando nel vivo nel pieno rispetto dei tempi. Le uve hanno recuperato benissimo, sono sane e la maturazione sta andando avanti".

Il Consorzio Chianti produce mediamente 850 mila ettolitri di vino: per la vendemmia 2019 ha ottenuto dalla Regione Toscana l'autorizzazione a ridurre le quantità prodotte del 10% per non generare un surplus produttivo che comporterebbe un abbassamento dei prezzi di vendita. Nel 2019, quindi, le aziende associate al Consorzio Chianti immetteranno sul mercato circa 750 mila ettolitri di vino.

"Stiamo facendo gli scongiuri - conclude il presidente Busi - ma ci aspettiamo una buona annata. Il clima favorevole, insieme agli investimenti fatti dalle nostre aziende negli ultimi anni, promettono di regalare un vino di alta qualità". Tra il 2001 e il 2018 sono stati investiti oltre 600 milioni di euro da parte delle aziende associate al Consorzio, per rinnovare il 75% dei vigneti, pari ad una superficie di 850 ettari. Vanno aggiunti gli ulteriori investimenti fatti per ammodernare le cantine e le attrezzature. 

 

 

Lorenzo Galli Torrini

 

Soave Versus 2019

 

 

 

A Verona torna Soave Versus, 3 giorni per celebrare il Soave, patrimonio agricolo globale

A quasi un anno dal riconoscimento, il Soave festeggia con i suoi winelovers il prestigioso riconoscimento e parlerà di cru e enoturismo

 

Saranno tanti i calici giallo oro che si alzeranno sul cielo di Verona dal 31 agosto al 2 settembre, per un’edizione di Soave Versus dedicata al Riconoscimento come Patrimonio Agricolo Globale. La manifestazione è supportata dalla Camera di Commercio di Verona e Banco BPM.

 

I 3 giorni della storica manifestazione, tra le più longeve del mondo del vino italiano, saranno incentrate sui valori che hanno reso questo territorio un patrimonio mondiale. I suoi viticoltori e i vini, rappresentati dalle più di 40 aziende e i loro vini in tutte le loro sfumature e cru, la bellezza del suo paesaggio con le panovisioni e le opportunità che questo territorio offre.

 

Sarà infatti un convegno sull’enoturismo ad aprire il fitto programma di Soave Versus. Sabato 31 agosto alle ore 17 saranno protagonisti del dibattito condotto da Federico Quaranta, Roberta Garibaldi, autrice del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano, Clelia Puzzo, del segretariato FAO, Filippo Magnani, creatore di Fufluns, la prima agenzia in Italia specializzata in turismo enogastronomico, Simona Rossotti, direttrice GAL Baldo – Lessinia Riccardo Borghero – Camera di Commercio di Verona, Great Wine Capitals Ruggiera Sarcina, della camera di commercio del Canada e Simone Visentini, Associazione ristoranti Tipici di Verona.

La serata continuerà con i protagonisti della puntata di Linea Verde dedicata al riconoscimento, con degustazioni e show cooking e gran finale con il Vespa Club Verona, con la presentazione dell’Aida Storica del 1913 e con la Strada del Vino Soave

 

Domenica 1 settembre spazio agli abbinamenti tra il Soave e varie prelibatezze gastronomiche. Con Francesca Negri, Enrico Croatti (chef 2 stelle Michelin) e il macellaio Massimo Santacà faremo un viaggio tra i cru del Soave e il piacere del gusto con le ostriche e la carne. Chiusura della serata con il Consorzio partner di quest’anno, il Gorgonzola DOP che ci stupirà con l’abbinamento con il Recioto di Soave DOCG.

 

Lunedì 2 settembre la giornata sarà come di consueto dedicata all’AIS e al concorso del Migliore Sommelier di Soave, che vede ogni anno tanti giovani sfidarsi a colpi di calice. Mattatore della serata sarà Alessandro Scorsone che assieme ai Ristoranti Tipici di Verona guiderà i winelovers in un percorso di tradizione culinaria veronese e vino Soave.

 

«Soave Versus è sempre stato un momento in cui le aziende prima del momento più importante dell’anno, quello della vendemmia, incontrano i propri clienti in uno dei luoghi più rappresentativi della città di Verona – dice Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio – quest’anno abbiamo un motivo in più per riunirci con tutti i produttori e chi ci segue da tanti anni. Il riconoscimento FAO ci ha portato davanti a nuove sfide anche in chiave di accoglienza enoturistica e il territorio è pronto ad affrontarle»

 

 

Lucia Vesentini

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