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Consorzio Vino
ROSSO MORELLINO SI TINGE DI VERDE
Lunedì 13 maggio torna l’appuntamento con “Rosso Morellino”. L’evento che vede protagonista il Sangiovese della Maremma compie due anni e si rinnova. Oltre al grande banco d’assaggio aperto al pubblico, quest’anno si parlerà di ecosostenibilità, green economy e climate change.
(Scansano, 25 marzo 2019) Ecosostenibilità, cambiamento climatico e turismo ecologico. Saranno questi i temi che caratterizzeranno la seconda edizione di “Rosso Morellino”, l’evento organizzato dal Consorzio di Tutela Morellino di Scansano in programma lunedì 13 maggio nel borgo medievale che dà il nome alla denominazione. Dopo il successo della prima edizione, l’obiettivo di quest’anno sarà approfondire temi sempre più attuali per il settore vitivinicolo e per un territorio come quello maremmano, vocato alla viticoltura di qualità così come ad un turismo sempre più responsabile e rispettoso del paesaggio e dei suoi valori.
«I cambiamenti climatici rappresentano per chiunque si occupi di agricoltura non solo un tema da affrontare con le dovute accortezze, ma anche una sfida da cogliere per tutelare e valorizzare ancora di più ciò che la natura ci ha messo a disposizione» afferma Rossano Teglielli, presidente del Consorzio di Tutela Morellino di Scansano. «La valorizzazione del territorio è per tutti i nostri produttori un obiettivo fondamentale da perseguire anche attraverso l’incentivazione di un turismo sostenibile, che abbia a cuore l’equilibrio di un ecosistema in grado di donare paesaggi di grande fascino e prodotti di qualità eccellente. Durante “Rosso Morellino” abbiamo quindi deciso di approfondire questi temi, che arricchiranno il palinsesto di questa nuova edizione rendendola ancora più interessante e densa di spunti».
L’evento si aprirà lunedì 13 maggio alle ore 9 presso l’ottocentesco Teatro Castagnoli, con una tavola rotonda che vedrà esperti nazionali ed internazionali confrontarsi sul tema del cambiamento climatico esaminando gli strumenti che il settore agroalimentare e quello turistico hanno a disposizione per affrontare con coerenza e consapevolezza queste nuove sfide. A seguire, Alessio Durazzi, direttore del Consorzio, assieme a Roberto Tronci – titolare di Dream Land, il maggior concessionario Jaguar e Land Rover della Toscana – presenteranno il nuovo progetto in ambito turismo ecosostenibile che vede protagonista proprio il Consorzio.
Al termine della tavola rotonda, alle 11.30 “Rosso Morellino” proseguirà fino alle 18 nelle adiacenti ex scuole elementari di Scansano, con un banco di assaggio aperto a giornalisti, operatori del settore e wine lover previa registrazione, che vedrà la partecipazione di una ricca selezione di aziende del territorio. Un’opportunità unica per approfondire la propria conoscenza del Morellino di Scansano attraverso assaggi e momenti di confronto con i produttori presenti. A completare il percorso alla scoperta della denominazione: due masterclass, a posti limitati, condotte dal giornalista e degustatore di fama internazionale Filippo Bartolotta.
Per ulteriori informazioni sulle modalità di partecipazione e iscrizione a “Rosso Morellino” visitare il sito: www.consorziomorellino.it.
LA DENOMINAZIONE E IL CONSORZIO TUTELA MORELLINO DI SCANSANO
Riconosciuto denominazione di origine controllata nel 1978, il Morellino di Scansano ha da poco festeggiato i suoi primi 40 anni. In questo periodo molto è stato fatto per la sua valorizzazione, in virtù delle sue qualità intrinseche e della crescente rinomanza internazionale, tanto da ottenere nel 2006 la Denominazione di Origine Controllata e Garantita, a partire dalla vendemmia 2007.
Attivo in questa opera di promozione e tutela il Consorzio Tutela Morellino di Scansano, nato nel 1992 per volontà di un piccolo gruppo di produttori. Nel corso degli anni il Consorzio è andato man mano ampliando il comparto associativo, fino ad accogliere più di 200 soci, oltre 90 dei quali con almeno una propria etichetta di Morellino di Scansano sul mercato.
Ufficio stampa Consorzio Tutela Morellino di Scansano c/o fruitecom
Jessica Busoli – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – T. 059-7863883
LE SFUMATURE DEL MORELLINO: A VINITALY LA DOCG SI RACCONTA
Oggi una masterclass guidata da Filippo Bartolotta ha analizzato in profondità le diverse anime della DOCG. Per tutta la durata della fiera, oltre 60 vini in degustazione nello stand del Consorzio Tutela Morellino di Scansano, B17 nel padiglione 9
Il Morellino di Scansano torna a Vinitaly da protagonista con la masterclass “Che Morellino Sei?”, appena conclusasi a Veronafiere. È stato un viaggio alla scoperta delle anime della denominazione, per individuare quei tratti che solo un osservatore attento sa leggere e confrontare. Un appuntamento pensato per offrire spunti sui quali ragionare con i tanti operatori, giornalisti e produttori presenti, in un clima informale e interattivo.
Quello della Maremma è un territorio fortemente identitario, caratterizzato dalla presenza di un vitigno, il Sangiovese, che vi ha preso dimora saldamente e interpreta a pieno lo spirito del luogo. Qui trovano la propria culla anche i vitigni complementari della denominazione, alcuni autoctoni e altri internazionali, anch’essi essenziali nel percorso che dà vita al Morellino, senza dimenticare la mano dei tanti viticoltori e le loro personali scelte in cantina. È stato dunque questo il tema affrontato dal giornalista e degustatore Filippo Bartolotta che ha condotto la degustazione attraverso l’assaggio di 9 etichette del territorio.
“Le colline rocciose di Scansano, intervallate da ulivi secolari e vigneti moderni che guardano verso il mare, appartengono alla famiglia dei grandi terroir italiani - ha spiegato Bartolotta - I produttori del Morellino di Scansano, con oltre quaranta vendemmie alle spalle, stanno assumendo una nuova consapevolezza dell'identità specifica del Sangiovese in Maremma e delle sue relazioni con i vitigni complementari. Una conversazione - ha concluso - che non intende trovare un vincitore tra autoctoni o internazionali da affiancare al Sangiovese, ma capire ancora più a fondo il potenziale e il carattere di questo vino straordinario”.
Una quattro giorni ricca di appuntamenti, dunque, quella che vede protagonista il Consorzio Morellino di Scansano, che propone in assaggio presso il desk consortile (stand B17 nel Padiglione 9) una selezione di oltre 60 vini Riserva e Annata della DOCG, disponibili con servizio à la carte. Un’opportunità pensata in particolare per chi desidera avere una panoramica immediata del Morellino di Scansano tramite assaggi liberi, dove le etichette sono proposte da un sommelier, per poi ampliare le degustazioni facendo visita alle circa 40 cantine presenti in fiera con un proprio stand. A conferma dell’interesse che la denominazione sta riscuotendo non solo in Italia ma anche oltreconfine, sono attesi circa 30 buyer internazionali provenienti da Canada, Stati Uniti, Germania e Austria, interessati a conoscere più da vicino il Morellino di Scansano.
E per chiudere in bellezza la trasferta veronese, il Morellino di Scansano si prepara ad una ulteriore avventura: mercoledì 10 aprile alle ore 12.30, presso il Prosecco Doc Pavilion (area H, dietro al pad. 3), avrà luogo una divertente sfida tra direttori e presidenti di alcuni consorzi. Alessio Durazzi, direttore del Consorzio Morellino di Scansano sarà tra i protagonisti che si cimenteranno con la creazione della pizza ideale da abbinare ai vini della propria denominazione. A giudicare la gara, in un clima goliardico, sarà Marco Colognese, esperto e critico enogastronomico.
“Siamo soddisfatti di come sta andando questa edizione di Vinitaly, - spiega Durazzi,– l’affluenza di pubblico e i riscontri che abbiamo avuto in questi primi due giorni ci confermano la grande attenzione che il Morellino di Scansano continua a suscitare. Subito dopo Vinitaly – prosegue il direttore del Consorzio – il prossimo appuntamento sarà Rosso Morellino: l'evento dedicato alla denominazione e al suo territorio in programma lunedì 13 maggio proprio a Scansano, quest’anno incentrato sul tema del turismo sostenibile.”
LA DENOMINAZIONE E IL CONSORZIO TUTELA MORELLINO DI SCANSANO
Riconosciuto denominazione di origine controllata nel 1978, il Morellino di Scansano ha da poco festeggiato i suoi primi 40 anni. In questo periodo molto è stato fatto per la sua valorizzazione, in virtù delle sue qualità intrinseche e della crescente rinomanza internazionale, tanto da ottenere nel 2006 la Denominazione di Origine Controllata e Garantita, a partire dalla vendemmia 2007.
Attivo in questa opera di promozione e tutela il Consorzio Tutela Morellino di Scansano, nato nel 1992 per volontà di un piccolo gruppo di produttori. Nel corso degli anni il Consorzio è andato man mano ampliando il comparto associativo, fino ad accogliere più di 200 soci, oltre 90 dei quali con almeno una propria etichetta di Morellino di Scansano sul mercato.
Contatti stampa:
Ufficio stampa Consorzio Tutela Morellino di Scansano c/o fruitecom
Jessica Busoli – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – T. 059-7863883
Consorzio Tutela Asti Docg
Il Comitato di Presidenza del Consorzio per la tutela dell’ASTI DOCG ritiene opportuno precisare e puntualizzare la posizione in relazione alla Riserva vendemmiale.
In data 4 marzo il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di rinviare a fine aprile 2019 la decisione al riguardo, per poter verificare l’evoluzione delle vendite, in particolare sui mercati internazionali, nonché i riscontri delle manifestazioni fieristiche di Prowein e Vinitaly e l’andamento climatico con i relativi rischi derivanti da gelate tardive.
In considerazione dei trend stabili dei consumi e dei valori delle giacenze esistenti, i rappresentanti della Parte agricola consortile hanno avanzato la proposta di non sbloccare la riserva a seguito di una prima consultazione con i produttori di uva, con l’auspicio di poter ottenere una resa produttiva, per la prossima vendemmia, superiore a quella del 2018.
Si ribadisce e si ricorda che già per la vendemmia 2017 il Consorzio ha proposto all’Assessorato Agricoltura una soluzione orientata nei confronti dei viti-vinicoltori, ottenendo però il parere negativo dei dirigenti della Regione.
Apprende dalla stampa, con piacere e stupore, che l’Assessore Giorgio Ferrero ha trovato la soluzione per lo sblocco differenziato, solo per la suddetta categoria di produttori, per la quale il Consorzio riconosce il ruolo e l’impegno profuso per promuovere e valorizzare il Moscato d’Asti in Italia e nel mondo.
Il Consorzio, ricoprendo un incarico Erga omnes a tutela di tutti i soggetti sottoposti al sistema dei controlli della Denominazione, ha l’obbligo di garantire la corretta interpretazione delle norme vigenti in materia, senza arrecare discriminazioni tra le diverse categorie che compongono la filiera produttiva.
Non è silente né inoperoso e rimane in attesa che l’Assessore formuli criteri che regolamentino, in modo equo, una diversa gestione dello sbloccaggio.
Il Comitato di Presidenza del Consorzio per la tutela dell’Asti DOCG
PINOT GRIGIO ITALIANO: AUSPICABILE UN COORDINAMENTO NAZIONALE
La condivisione dell’idea con il Ministro delle Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio, in visita allo stand del Consorzio delle Venezie al Prowein
Düsseldorf, 19 Marzo_Il Pinot Grigio, primo vino italiano bianco fermo in termini di export mondiale ambisce ad un sistema di coordinamento nazionale tra le diverse aree produttive, in grado di proporre le strategie di valorizzazione di questo grande vino bianco sia in vigna che sul mercato. Su questo tema si è concentrato ieri il confronto tra il Ministro delle Politiche Agricole Centinaio e il presidente del Consorzio DOC delle Venezie Albino Armani svoltosi in occasione della visita del Ministro allo stand del Consorzio al Prowein di Düsseldorf. “E’ stato un incontro costruttivo - ha commentato il presidente Armani– abbiamo apprezzato la concretezza del Ministro nell’affrontare un tema che sta diventando cruciale per l’affermazione del Pinot Grigio italiano sui mercati internazionali. Oggi tutto il Paese deve fare sistema attorno al più importante vino bianco italiano fermo, in termini di esportazioni”.
“Auspichiamo che si trovino momenti concreti di confronto per costruire una strategia coordinata di sviluppo e valorizzazione”, conclude Armani.
Il Consorzio DOC delle Venezie è stato costituito ad aprile 2017 ma ha già conseguito diversi importanti obiettivi che sono basilari per lo sviluppo delle attività di tutela della denominazione di origine del Pinot grigio del Triveneto. La denominazione di origine controllata “delle Venezie” interessa tutta l’area nord-orientale dell’Italia, includendo i territori amministrativi delle regioni Friuli-Venezia Giulia e Veneto e della provincia autonoma di Trento. In termini di numeri, l’85% della produzione italiana di Pinot grigio, prima al mondo per volume, viene prodotta nel Triveneto dove nel 2017 sono stati raggiunti 24.500 ettari vitati.
Nonostante le diversità dei singoli terroir, è possibile individuare un’unica macroarea nota come “tre Venezie”, “Triveneto” o “delle Venezie”, in base a un criterio di prossimità e affinità pedo-climatica. Il territorio delle Venezie raggruppa sistemi di terre viticole caratterizzate da elementi comuni, primi tra tutti la storia e la geologia del materiale da cui hanno preso origine i caratteri chimici e fisici del suolo.
Simonetta Gerra
ALBINO ARMANI CONFERMATO ALLA GUIDA DEL CONSORZIO VINI DELLE VENEZIE DOC
Eletto all’unanimità dal nuovo CdA uscito dall’Assemblea dei Soci del Consorzio svoltasi oggi presso la Cantina dei Colli Berici in Lonigo. Lo affiancano i due Vice Presidenti, Valerio Cescon (Veneto) e Goffredo Pasolli (Trentino), con i membri del nuovo Consiglio
“Proseguiremo sulla strada intrapresa” – ha dichiarato Albino Armani a conclusione del CdA - Identità, territorio, Stile Italiano per incrementare il valore del nostro Pinot grigio. Controllo e gestione dell’offerta per uno sviluppo equilibrato dei mercati”.
Inizia la seconda era del Pinot grigio Stile Italiano: con l’elezione del primo Consiglio a 21 componenti (6 per Friuli Venezia Giulia e 6 per Trentino, 9 per il Veneto) e la rielezione di Albino Armani alla presidenza, la DOC Triveneta conferma il percorso di crescita nel segno della continuità, nella valorizzazione di un prodotto-territorio che ha ancora molto da raccontare ai consumatori di tutto il mondo.
"Accolgo la sfida che porteremo avanti insieme al nuovo CdA sviluppando un progetto nato 2 anni fa e che ha già registrato risultati molto significativi – ha sottolineato il Presidente appena rieletto -Ringrazio i Consiglieri fondatori del Consorzio con i quali ho condiviso l’avvio di un percorso che rappresenta un capitolo molto importante nella storia della Viticoltura del Paese, perché il Pinot grigio è il vino italiano per eccellenza a livello mondiale. Siamo consapevoli della responsabilità che ci siamo assunti; questa denominazione ha un grande potenziale da esprimere. Si inizia a parlare in modo nuovo e diverso di questo grande vitigno, un patrimonio che dobbiamo difendere e valorizzare, radicandolo con un’identità forte in Italia, e nel Triveneto in particolare”.
Con l’insediamento del suo primo Consiglio elettivo, il Consorzio Vini delle Venezie DOC entra nella piena operatività. Nella fitta agenda di lavoro dei nuovi amministratori, tra le priorità – oltre allo sviluppo delle azioni promozionali e di valorizzazione della denominazione - c’è la conclusione della procedura di riconoscimento della DOC a livello europeo, l’affinamento degli strumenti di controllo e gestione del potenziale produttivo. L’ampia rappresentanza territoriale del nuovo CdA faciliterà l’espressione delle diverse realtà produttive in una sintesi che costituisce la forza dell’inedito progetto delle Venezie, capace di costruire un’identità di territorio ampia, in grado di proporsi come riferimento Italiano del Pinot grigio a livello globale.
E’ nostra intenzione che il “concetto delle Venezie”, con il suo vino, i suoi prodotti tipici e la cultura espressa dalle tradizioni, proponga l’idea di un territorio e di una denominazione capace di esprimere qualità e al contempo emozioni forti, autentiche e durevoli” ha concluso Armani.
Il Consorzio DOC delle Venezie è stato costituito ad aprile 2017 ma ha già conseguito diversi importanti risultati basilari per lo sviluppo delle attività di Tutela della Denominazione di Origine del Pinot grigio del Triveneto. La DOC “delle Venezie” interessa tutta l’area nord-orientale dell’Italia, includendo i territori amministrativi delle regioni Friuli-Venezia Giulia e Veneto e della provincia autonoma di Trento. In termini di numeri, l’85% della produzione italiana di Pinot grigio, prima al mondo per volume, viene prodotta nel Triveneto dove nel 2017 sono stati raggiunti 24.500 ettari vitati.
Simonetta Gerra