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Consorzi di tutela

BRUNELLO DI MONTALCINO: AVVIO RECORD NEL 1° TRIMESTRE PER LA SUPER ANNATA 2016, +37% LE FASCETTE CONSEGNATE

 

BINDOCCI (PRESIDENTE CONSORZIO): OLTRE 5,2 MILIONI DI BOTTIGLIE SUL MERCATO, MAI COSI’ TANTE RICHIESTE A MARZO

 

Avvio d’anno da record per le vendite di Brunello di Montalcino. La Riserva 2015 e soprattutto la super annata 2016 fanno infatti volare le consegne delle fascette di Stato per le bottiglie pronte alla vendita, polverizzando i precedenti primati. Nel complesso, il primo trimestre 2021 ha chiuso con un incremento del 37% rispetto allo scorso anno e a +23% sulla media degli ultimi 10 anni. In particolare, dopo un primo bimestre a +19% sul pari periodo (Covid free) dello scorso anno, il mese di marzo è stato di gran lunga il migliore del decennio, con un +92% sulla media riscontrata dal 2011 a oggi.

“Non è retorica affermare come le nostre ultime due annate, tra le migliori di sempre sul piano qualitativo, si stiano rivelando anche più forti della tragedia che stiamo vivendo – ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci -. I numeri – ha aggiunto - dicono che lo scorso anno le bottiglie immesse sul mercato erano state il 12% in più dell’anno precedente, e ora, dopo i successi riscontrati sulla critica internazionale, stiamo facendo i conti con una nuova annata che da metà novembre a oggi fa registrare consegne per oltre 5,2 milioni di bottiglie, che equivalgono a quasi la metà dell’intera nuova produzione in commercio nel 2021”.

Secondo il Consorzio del vino Brunello di Montalcino, in forte crescita sono segnalati in particolare i mercati esteri di sbocco della Docg, a partire dalla storica domanda statunitense che sta riaprendo la propria ristorazione. Un ruolo fondamentale lo ha giocato proprio la critica internazionale, che ha preparato il terreno e creato l’attesa per un prodotto che, commercialmente parlando, rappresenta un ‘must have’ per i collezionisti, gli appassionati e l’alta ristorazione statunitense e di tutto il mondo.

 

Benny Lonardi

A NEW YORK IL BRUNELLO DI MONTALCINO RIPARTE DALLA RISTORAZIONE CON FINALLY BRUNELLO

 

BINDOCCI (CONSORZIO BRUNELLO): USA E HORECA BINOMIO CHIAVE PER NOSTRO MERCATO

 

Riparte il cartellone di Finally Brunello, il progetto di promozione digital e in presenza messo in campo dal Consorzio del vino Brunello di Montalcino per supportare a New York la ripresa della domanda nella ristorazione, uno dei settori più colpiti dalle chiusure imposte dalla pandemia anche oltreoceano.

Dopo gli appuntamenti in streaming dello scorso mese si riparte in presenza il 22 marzo con Finally Graduating: Class of ’16, un appuntamento al ristorante newyorkese Il Gattopardo, vincitore del Leccio d’Oro 2021, e dedicato all’annata 2016 del Brunello, già portata sotto i riflettori da un’entusiasta critica di settore americana. In filo diretto con New York – in presenza, tra gli altri, Silvia Limoncini, Console generale aggiunto e Antonino Laspina, Italian Trade commissioner nel mercato statunitense -, il racconto sulla denominazione a cura di presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci. In collegamento anche l’Ambasciatore italiano negli Stati Uniti, Armando Varricchio.

“New York è la piazza americana più rappresentativa del Brunello di Montalcino – ha detto il presidente del consorzio toscano, Fabrizio Bindocci –, e la ristorazione è storicamente il canale naturale per la penetrazione dei nostri vini negli Usa. Da un’indagine da noi realizzata a inizio 2020 con Nomisma Wine Monitor, nella Grande Mela si contano infatti quasi 2mila referenze di Brunello nei 350 top ristoranti”.

Il calendario di Finally Brunello prosegue in presenza a maggio con le degustazioni dedicate agli stakeholder newyorkesi. Tra i tasting, quello organizzato dalla Wine Media Guild, che vedrà la partecipazione di 40 giornalisti della stampa di settore, cui seguiranno quelli guidati dall’Institute of Culinary Education della New York University e dalla fondazione James Beard, questi ultimi previsti a maggio con 25 partecipanti ciascuno. Si stappa anche su Instagram con le dirette in compagnia di Wanda Mann, Certified Specialist of Wine e wine blogger fondatrice di Wine With Wanda, che guiderà i tasting virtuali in programma per il 25 marzo e il 1° aprile.

Il progetto di promozione del Consorzio si chiuderà con la Brunello week (dal 14 al 20 giugno), dove in oltre 30 top ristoranti newyorkesi il Brunello e il Rosso di Montalcino saranno protagonisti di abbinamenti culinari e degustazioni anche al bicchiere. Nella stessa settimana focus anche sul Rosso di Montalcino nel ruolo di ‘giovane’ ambasciatore del territorio in due club house esclusivi, il Core House e il Soho Club. In programma, anche in questo caso, degustazioni al bicchiere abbinate ai piatti tipici dei locali per circa 60 ospiti in presenza (www.finallybrunello.com).

 

Benny Lonardi

BRUNELLO DI MONTALCINO: + VENDITE GRAZIE A SUPER ANNATE 2015 E 2016

VINO (CONSORZIO BRUNELLO DI MONTALCINO): BENE LE VENDITE GRAZIE A SUPER ANNATE 2015 E 2016. +12% LE FASCETTE DI BRUNELLO CONSEGNATE NEL 2020

 

Sono circa 9 milioni i contrassegni Docg consegnati nel 2020 dal Consorzio per altrettante bottiglie di Brunello di Montalcino pronte alla vendita. Il dato registrato da Valoritalia è superiore (+12,2%) rispetto alle bottiglie immesse sul mercato nel 2019 e alla media degli ultimi 5 anni (+4,3%). Protagonista il millesimo 2015, giudicato straordinario dalla critica internazionale e oggetto di un boom di ordini da tutto il mondo già prima del suo esordio sugli scaffali. Alla sua prima stagione di vendita (da quest’anno è in commercio la riserva), l’annata 2015 ha già fatto meglio dei due millesimi precedenti rispettivamente del +53% del +32%. Ottime notizie anche da un’altra predestinata - l’annata 2016 - per cui tra novembre e dicembre scorsi sono stati richiesti 2,7 milioni di contrassegni Docg per altrettante bottiglie pronte a essere distribuite nel mondo.

 

“Considerata la congiuntura attuale – ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci – il risultato generale è assolutamente positivo, anche se in condizioni normali la crescita sarebbe stata almeno doppia. Abbiamo avuto la fortuna di affrontare il periodo più difficile con le 2 annate consecutive migliori della storia come alleate, e se la 2015 ci ha consentito di difenderci nel migliore dei modi, la 2016 ha tutte le carte in regola per consolidare il brand Brunello tra i più grandi vini del mondo”.

 

L’emergenza sanitaria, osserva il Consorzio, ha certamente limitato ma non fermato una crescita che sarebbe stata ancora più netta senza i cali di richieste dei mesi di maggio e dicembre. Stabili nel 2020 (-1%, a oltre 4,1 milioni di bottiglie) le consegne di contrassegni per il Rosso di Montalcino.

 

il Consorzio di tutela del vino Brunello di Montalcino riunisce 212 soci (che rappresentano il 98,2% della produzione di Brunello), per una tutela che si estende su un vigneto di oltre 4.300 ettari nel comprensorio del Comune di Montalcino. Di questi, 3.150 sono iscritti a Doc e Docg (2.100 a Brunello, contingentati dal 1997, 500 a Rosso di Montalcino, 50 a Moscadello, 480 a Sant’Antimo)

 

 

Simone Velasco

ITALIAN SOUNDING, PER IL PARMIGIANO REGGIANO UN DANNO DA 2 MILIARDI DI EURO

 

 

 

“Il fenomeno dell’Italian Sounding ha una dimensione economica rilevante: il Consorzio stima, infatti, che il giro d’affari del falso Parmesan, considerando soltanto l’area extra UE, sia pari a 2 miliardi di euro, circa 200.000 tonnellate di prodotto, vale a dire 15 volte il volume del Parmigiano Reggiano DOP esportato”.

Lo ha detto Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, partecipando al Dairy Summit: la filiera lattiero-casearia che si è data appuntamento per riflettere sulla comunicazione e le fake news. L’incontro è stata anche l’occasione per discutere di Italian Sounding, appunto.

“Per quanto riguarda il Parmigiano Reggiano DOP – ha detto Bertinelli – la maggior parte dei casi di italian sounding consiste nel fenomeno dell’evocazione/imitazione del nome: operatori di tutto il mondo cercano infatti di sfruttare la notorietà e l’ottima reputazione del nostro prodotto richiamandone, con diverse modalità, la denominazione. Sono comuni anche i casi di prodotti trasformati che, in etichetta, segnalano impropriamente la presenza di Parmigiano Reggiano, per trarne un indebito vantaggio”

I casi sono distribuiti un po’ ovunque nel mondo ma sicuramente Stati Uniti e Canada rappresentano i Paesi extra UE più colpiti da questo fenomeno. Il consumatore americano che acquista il parmesan è spesso convinto di acquistare un prodotto italiano. Il Consorzio ha mostrato ad un campione significativo di consumatori americani un Parmesan che riportava in etichetta l’indicazione esplicita ‘Made in Winsconsin’. Due terzi del campione intervistato ha dichiarato di ritenere il prodotto di provenienza italiana. Allo stesso modo, in Nuova Zelanda abbiamo fatto un sondaggio in cui abbiamo interrogato i consumatori sull’origine di alcuni prodotti: latte, pane e uova non sono stati associati a nessuna area di origine. Quando abbiamo mostrato il nome parmesan i consumatori erano concordi sul fatto che provenisse dall’Italia. Ciò significa che parmesan non è generico. Per questo motivo il Consorzio del Parmigiano Reggiano si batte affinché, anche fuori dall’Unione Europea, il nome Parmesan possa essere utilizzato solo per l’autentico prodotto Parmigiano Reggiano. Altrimenti, non saranno solo le aziende italiane a subire un danno, ma tutti i consumatori americani che vengono ingannati perché acquistano un fake nella consapevolezza di acquistare il vero Parmigiano Reggiano. “Mi appello infine al mondo della politica–aggiunge Bertinelli -perché la tutela delle eccellenze italiane non passa più solo attraverso i finanziamenti alla filiera agroalimentare ma anche attraverso il forte sostegno alle azioni legali intraprese dai Consorzi di Tutela in tutto il mondo per difendere i nostri prodotti”.

“Kraft è un colosso da oltre 20 miliardi di euro–precisa il presidente del Consorzio – e il Consorzio del Parmigiano Reggiano si è opposto in Nuova Zelanda alla registrazione del marchio ‘Kraft Parmesan Cheese’, vincendo come Davide nella lotta contro Golia. Il Consorzio è e sarà sempre dalla parte dei nostri 320 piccoli caseifici nella lotta contro i giganti. Ma la nostra ambizione non è quella di mettere una bandierina in Oceania. Non basta”. “I prossimi anni saranno cruciali per la lotta all’Italian Sounding e dobbiamo farci trovare pronti. Per vincere, deve essere chiaro che i prodotti a Indicazione Geografica hanno bisogno del pieno sostegno del Governo. Senza l’appoggio delle istituzioni, i Consorzi non potranno mai ambire alla vittoria contro le mega-multinazionali. Ecco allora –conclude Bertinelli -che il coordinamento tra i Ministeri è fondamentale per evitare cortocircuiti come purtroppo è capitato per l’articolo 23 del ddl di bilancio”.

 

di Agricultura.it 

PARMIGIANO REGGIANO: IL CONSORZIO SARÀ PARTNER DEL FESTIVAL DELLA SPORT CON JANNIK SINNER

 

L’evento si terrà dal 9 all’11 ottobre.  Il Parmigiano Reggiano, prezioso alleato degli sportivi, sarà presente con il nuovo ambassador Jannik Sinner: il giovane campione svelerà i segreti del tennis in uno speciale Talk che si terrà venerdì 9 ottobre alle ore 14:30.

Il Consorzio Parmigiano Reggiano sarà Partner della terza edizione del Festival dello Sport che si terrà dal 9 all’11 ottobre. Il grande evento organizzato dalla Gazzetta dello Sport e dalla Provincia di Trento si svolgerà per la prima volta in formato DIGILIVE sui siti festivaldellosport.it e gazzetta.it. Tre giornate di conferenze, workshop e camp digitali dedicati al tema "We are the champions”. Al Festival dello Sport, il Consorzio sarà protagonista con il giovane campione di tennis Jannik Sinner.

 

È il terzo anno consecutivo – e quindi fin dal principio – che il Parmigiano Reggiano supporta il Festival dello Sport per promuovere valori quali il rispetto, lo spirito di sacrificio e la genuinità, che stanno alla base di un’idea di sport divertente, sano e vicino alle persone. Valori condivisi e rappresentati anche dalla filiera del Parmigiano Reggiano che, ogni giorno, vede coinvolti in un grande lavoro di squadra migliaia di allevatori e 320 caseifici artigianali nella ricerca dell’eccellenza assoluta.

 

Al Festival dello Sport, dopo gli eccezionali risultati conseguiti al torneo Roland Garros, il nuovo ambassador del Consorzio Jannik Sinner racconterà al pubblico il suo modo di intendere il tennis - dalla tecnica di gioco fino all’approccio mentale alle partite. Il Talk, in modalità digilive, si terrà venerdì 9 ottobre alle ore 14:30 con la partecipazione di Sinner e del suo allenatore Riccardo Piatti. Tra gli argomenti in scaletta ci sarà anche l’importanza della corretta alimentazione nella dieta di uno sportivo e, di conseguenza, del contributo che garantisce il consumo di Parmigiano Reggiano. Jannik preferisce il gusto delicato, che trova nelle stagionature dai 12 ai 15 mesi, e lo porta sempre con sé.

Il Parmigiano Reggiano è infatti un prezioso alleato degli atleti grazie alle sue “fenomenali” qualità intrinseche: digeribilità, alto contenuto di calcio presente in forma biodisponibile, assenza di conservanti, fonte di minerali, piacevolezza e gradimento organolettico. 

 

Il Parmigiano Reggiano – ha affermato il presidente del Consorzio, Nicola Bertinelli non è solo buono fa anche bene. Il nostro formaggio è un’icona della tradizione, ma è allo stesso tempo un prodotto estremamente contemporaneo, in linea con uno stile di vita sano e dinamico. Gli ingredienti sono solo tre: latte crudo, sale e caglio. È privo di additivi e conservanti, è facilmente digeribile ed è anche naturalmente privo di lattosio. Una riserva di energia ready-to-use prima, durante e dopo ogni sforzo fisico”.

 

Grazie ai suoi amminoacidi liberi al calcio altamente assimilabile, ai sali minerali e alle proteine, il Parmigiano Reggiano un alimento ideale per gli sportivi: una porzione di soli 25 g di Parmigiano Reggiano apporta una quantità di calcio che contribuisce alla normale funzione muscolare e del metabolismo energetico. Nella stessa porzione da 25 g è inoltre presente una quantità di fosforo che contribuisce al mantenimento di ossa e denti normali

 

Fabrizio Raimondi

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