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Prodotti DOC e DOP E DOCG

I SALAMINI DOP FANNO IL GIRO DEL MONDO


FORMAGGI, SALUMI E OLIO NEL MIRINO DELL’ONU E DELL’OMS, LA REAZIONE DI AICIG A DIFESA DEL MADE IN ITALY

Una proposta, al vaglio il prossimo 27 settembre, che punta a mettere nuove tasse su prodotti agroalimentari  e avvisi di pericolo sulle confezioni, come già avviene con le sigarette
Il Presidente Baldrighi: “un danno incalcolabile per il nostro comparto agroalimentare se passa il messaggio che gli alimenti della nostra Dieta Mediterranea sono dannosi per la salute, bastano tre regole semplici,  nessun divieto, solo equilibrio”

L’Organizzazione Mondiale della Sanità e l'Onu, nello stilare la lista dei cibi che possono ridurre entro il 2030 la diffusione di malattie non trasmissibili cardiovascolari e metaboliche, ha individuato alcuni cibi che da sempre fanno parte della Dieta Mediterranea. 

Molti dei prodotti della nostra tradizione agroalimentare, che hanno fatto del Made in Italy uno dei driver di successo della nostra economia, rischierebbero di scomparire dal mercato e dalla nostra tavola. 

A creare questo dissesto in quello che è considerato tra i più equilibrati stili di alimentazione, la proposta da parte dell'OMS di una tassazione maggiore, che dovrebbe essere approvata il prossimo 27 settembre, per disincentivarne il consumo implementata da avvisi di pericolo sulle confezioni con chiare ed esplicite immagini dei potenziali danni derivanti dal consumo, al pari di quelle che oggi troviamo sui pacchetti di sigarette. In pratica, consumare prodotti caseari, salumi ed olii, potrà essere considerato pericoloso al pari della nicotina. Ad essere infilata in tale calderone, l’industria agroalimentare italiana non ci sta: ratificare una simile proposta arrecherebbe un danno sia alle aziende che ai consumatori stessi i quali, al contrario, devono essere messi nella condizione di compiere le proprie scelte di benessere ispirandosi ai principi di quella Dieta Mediterranea che Ancel Keys ha riconosciuto come lo stile di vita più salutare al mondo, per l’equilibrio dei nutrienti in essa contenuti. 

 

“Equiparare i gioielli dell’agroalimentare italiano e della Dieta Mediterranea alle sigarette è un paragone inaccettabile – commenta il Presidente di AICIG Cesare Baldrighi – la posizione di AICIG su tale questione è fermamente contraria: essa da sempre si adopera per trasferire una formula di filosofia alimentare cha affonda le radici nelle consuetudini che le famiglie italiane hanno sviluppato nei secoli. Ancora di più nel XX secolo, quando la Dieta Mediterranea è stata studiata e promossa proprio per i suoi principi salutistici, ferma restando l’osservanza delle giuste quantità consigliate nelle tabelle nutrizionali. L’Associazione che presiedo, ad oggi  rappresenta 67 realtà consortili relative a denominazioni agroalimentari  italiane, rappresentative di circa il 95% delle produzioni italiane ad indicazione geografica. Di queste, la maggioranza sono relative a prodotti caseari (23 denominazioni), tuttavia importante è altresì la presenza di prodotti a base di carne (11 denominazioni) e olii (8 denominazioni). Ovvero le produzioni che sarebbero coinvolte da tale provvedimento se esso venisse recepito a livello nazionale”.

 

"Per avere benefici dai nostri prodotti della tradizione e alimentarsi con equilibrio, continua il Presidente Baldrighi,  occorre seguire tre regole basilari, ovvero mangiare le quantità ideali per il proprio organismo in rapporto all'età, all'altezza, al lavoro svolto, poi variare la dieta e fare movimento. Se si rispettano queste tre regole, rispettiamo la nostra salute e la cultura del cibo italiano". Cultura a cui il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e quello dei Beni Culturali e del Turismo hanno dedicato il progetto 'Anno del Cibo Italiano', proprio per valorizzare uno dei driver turistici più importanti indicati da turisti di tutto il mondo come una delle ragioni principali del proprio viaggio nel nostro Paese. “Sacrosanto rendere le etichette più trasparenti possibile – conclude Baldrighi - ma è essenziale salvaguardare la nostra cultura agroalimentare”.

Stefano Berni, Direttore del Consorzio Tutela Grana Padano afferma: "Contestiamo energicamente queste valutazioni sommarie che non tengono conto della dose media giornaliera consigliata e abitualmente utilizzata né tengono conto della tipologia dei grassi, che nel Grana Padano per consistente quantità sono i cosiddetti grassi buoni. Inoltre il Grana Padano è uno degli alimenti cardine della Dieta Mediterranea perché usato con la pasta o con le verdure cotte ed è notorio che la Dieta Mediterranea è certamente tra le più salubri tra le varie tipologie di diete sparse per il mondo. Relativamente a queste prime valutazioni, che confermiamo reputare superficiali, per comprenderne in pieno la tenuta e la sostanza occorre preventivamente rispondere alla domanda “cui prodest?” La proposta dell'OMS e dell'ONU  interessa oltre 40 miliardi di esportazioni che l’Italia ha registrato nel corso del 2017, di cui circa 8 miliardi relativi a produzioni DOP e IGP.

Marte Comunicazione snc

  LA MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA DOP PREMIATA DA ALTROCONSUMO


La mozzarella di bufala campana DOP a marchio Spinosa supera i test della più 
importante Associazione a tutela dei consumatori


Spinosa S.p.A., azienda specializzata nella produzione della mozzarella di bufala campana DOP e della ricotta di bufala, ha ricevuto un riconoscimento importante da parte di Altroconsumo – l’associazione italiana senza fini di lucro che ha l’obiettivo di informare e tutelare i consumatori su sicurezza, salute e qualità dei loro acquisti.
 
La mozzarella di bufala campana DOP a marchio Spinosa ha superato così i test effettuati dall’associazione omonima, che l’ha eletta miglior prodotto su 18 etichette competitor. Altroconsumo ha analizzato le mozzarelle, di cui 15 con il marchio DOP, ovvero formaggi che aderiscono al disciplinare di produzione della Mozzarella di Bufala Campana DOP, in cui vengono indicate le zone di origine del latte, di produzione del formaggio, alcuni aspetti tecnologici e caratteristiche del prodotto finito. Analisi dell'etichetta, prove in laboratorio e assaggi di giudici specializzati sono stati i diversi stadi che hanno portato al risultato finale.
 
Un traguardo ricco di significato per Spinosa S.P.A. che da sempre presta la massima attenzione ai suoi prodotti e relativi controlli. I processi produttivi interni all’azienda sono infatti orientati al costante mantenimento dell’alta qualità: ogni giorno tecnici specializzati si adoperano per verificare le materie prime utilizzate, i liquidi di processo e i prodotti finiti assicurando così un monitoraggio continuo di tutta la produzione.
 
La mozzarella campana DOP Spinosa si contraddistingue per caratteristiche d’eccellenza: è un formaggio fresco a pasta filata, derivato esclusivamente da latte intero di bufala. Si riconosce facilmente per la sua consistenza unica, il colore bianco perlato, la superficie liscia come una sorta di scrigno molto sottile che racchiude la squisita pasta interna. Queste sono tutte le peculiarità che hanno portato Altroconsumo ad effettuare una scelta determinante, rappresentata dalla bontà dal punto di vista visivo, olfattivo e dal sapore.
 
Sono orgoglioso di questa importante segnalazione da parte di un’associazione quale è Altroconsumo, che premia i prodotti di qualità” - dichiara Luigi Griffo, Amministratore Unico di Spinosa. – E conclude: “La nostra mozzarella di bufala campana DOP è il risultato di un intenso lavoro di squadra, frutto dell’arte del maestro caseario della produzione Spinosa SpA che dura da decenni, basato sulla scrupolosa scelta della materia prima e della lavorazione del prodotto DOP. I nostri prodotti seguono le regole e le norme vigenti in materia di conformità con gli standard igienico sanitari imposti
L’azienda Spinosa è sinonimo di qualità e tradizione con uno sguardo rivolto al futuro, ricco di innovazione.

www.spinosaspa.com 


Fondata nel 1994 come Spinosa Lucia s.r.l si trasforma in Spinosa S.p.A nel 2013 e grazie al rispetto della tradizione casearia campana ottiene la certificazione di qualità DOP. Nel 2015 viene ampliato lo stabilimento e potenziata la capacità produttiva grazie anche all’inserimento di nuove linee di prodotto. Tra il 2016 e il 2017 l’azienda si apre all’export potenziandone le vendite con un conseguente accrescimento del marchio.

 
Alessandra Zaco        

Presentazione Dizionario Enciclopedico Treccani Gusto

 

 

I prodotti DOP e IGP entrano nel patrimonio della lingua italiana 

Treccani e Fondazione Qualivita presentano il primo dizionario enciclopedico delle tipicità enogastronomiche italiane

È online dal 27 giugno il Dizionario dei prodotti DOP e IGP italiani, il primo dizionario enciclopedico che rende facilmente accessibili le corrette informazioni sul patrimonio agroalimentare e vitivinicolo italiano. L’opera, a cura di Treccani Gusto in collaborazione con Fondazione Qualivita, presenta in modo esauriente gli 821 lemmi (526 riferiti a vini e 295 ad alimenti), che definiscono le produzioni ad Indicazione Geografica italiane riconosciute. 

Pubblicato da Treccani, questo dizionario si inserisce coerentemente nella tradizione dell’Istituto della Enciclopedia Italiana, che prende l’avvio, fra il 1955 e il 1961, con il Dizionario enciclopedico italiano, la prima grande opera lessicografica italiana del Novecento giunta a compimento. L’attenzione per la lingua italiana – sia nei suoi specifici aspetti linguistici e lessicografici, sia come specchio dei cambiamenti sociali e civili che il nostro Paese conosce – è una prerogativa costante che la Treccani ha coltivato negli anni, sin dalla sua fondazione.

Tra questi importanti cambiamenti, negli ultimi decenni, ci sono quelli rappresentati dallo sviluppo del mondo agricolo e alimentare e, in particolare, dai prodotti difesi e valorizzati dalle Indicazioni Geografiche. Grazie allo straordinario lavoro dei Consorzi di tutela e dei produttori, sia sui singoli territori che in ambito nazionale, questi prodotti possono essere annoverati tra gli elementi portanti della cultura italiana e i loro nomi e le loro caratteristiche sono entrati nel nostro linguaggio quotidiano. Oggi tutto questo viene accolto in un sistema digitale unificato, capace di parlare a tutti: il portale Treccani. 

Per garantire la massima diffusione dei suoi contenuti, infatti, il Dizionario dei prodotti DOP e IGP italiani entra a far parte della base dati Treccani liberamente consultabile on-line, condividendone gli scopi e le finalità generali, volti a favorire la diffusione di un sapere critico e certificato e a contrastare la diffusione di informazioni false e di conoscenze sbagliate. Nello specifico ambito di pertinenza del Dizionario dei prodotti a Indicazione Geografica, l’offerta di uno strumento di orientamento, che consenta al pubblico più vasto possibile di distinguere ciò che è affidabile e autentico da ciò che non lo è, nasce per essere uno strumento concreto sia per valorizzare queste eccellenze, sia per lottare contro ogni forma di contraffazione.

Le dichiarazioni

“Nell’anno del cibo italiano ho il piacere e l’onore di accogliere i prodotti agroalimentari DOP e IGP nel sistema dei contenuti digitali Treccani. Grazie ai circa 600.000 accessi unici quotidiani al nostro portale” – dichiara Massimo Bray, Direttore Generale Treccani – “le eccellenze italiane del settore agroalimentare hanno a disposizione un nuovo, importante strumento per una tutela delle loro caratteristiche identitarie. Una tutela che, a partire da oggi, sarà sempre più connessa, anche nel panorama internazionale, a una migliore comunicazione dei valori culturali di cui questi prodotti sono portatori”. 

“La realizzazione di questo progetto è una sfida vinta per la Fondazione Qualivita e per tutti quelli che in questi 18 anni di lavoro l’hanno sostenuta. L’obiettivo era valorizzare il mondo dei prodotti a denominazione – sostiene Mauro Rosati, Direttore Generale della Fondazione Qualivita – e da oggi, attraverso la pubblicazione del Dizionario dei prodotti DOP IGP, che le integra nella base dati Treccani, le Indicazioni Geografiche si consolidano come vero e proprio pilastro della cultura nazionale. Questo lemmario è la prima pietra su cui costruire l’ambizioso obiettivo del progetto Treccani Gusto: una nuova educazione alimentare italiana in cui porre al centro il territorio e la qualità”. 

“Il cibo stesso è sinonimo di cultura – è il commento del Presidente di AICIG Cesare Baldrighi – e trovo che il Dizionario Enciclopedico dei prodotti DOP IGP italiani sia un modo per sancire il valore non solo economico ma altresì culturale che ogni prodotto IG apporta al sistema dell’agroalimentare. Una valorizzazione culturale in più, che per le nostre IG può voler dire anche maggiore tutela”. 

"L’obiettivo principale della Federdoc – dichiara Riccardo Ricci Curbastro, Presidente di Federdoc – è quello di promuovere e valorizzare attivamente l’immagine, la conoscenza e l’educazione al consumo dei vini a denominazione d’origine. Per questo, apprezziamo fortemente l’iniziativa dell’Istituto della Enciclopedia italiana Treccani e della Fondazione Qualivita volta alla valorizzazione delle nostre Denominazioni attraverso un dizionario digitale con il quale condividere tramite un semplice click il sapere enogastronomico italiano. Siamo certi che Treccani, con la sua esperienza secolare, contribuirà a far crescere la rinomanza delle nostre D.O. grazie a questo nuovo ed accattivate strumento, consentendo al tempo stesso di promuovere tra i più giovani la cultura del buon bere”.

Link diretto al Dizionario dei prodotti DOP e IGP italiani: 

http://www.treccani.it/enciclopedia/elenco-opere/Dizionario_dei_prodotti_DOP_e_IGP

 

Ufficio Stampa e Relazioni Esterne Treccani - 06.68982347 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Area Comunicazione Fondazione Qualivita - 0577.15030497 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

IN PIENO FERMENTO LA STAGIONE  DEI SEMINARI FORMATIVI AICIG. DA ISPICA A PACHINO, DA PARMA A NOVARA NEL SEGNO DELLA VALORIZZAZIONE E DELLA TUTELA INTERNAZIONALE

 

 

C’è gran fermento in AICIG per il ciclo di seminari formativi che da oggi al 12 luglio porteranno in giro per l’Italia, tra le varie realtà consortili, i macrotemi della valorizzazione, comunicazione, tutela internazionale e modifica dei disciplinari. Una serie di eventi con frequenza ravvicinata, che sono iniziati oggi 20 giugnocon l’appuntamento a Ispica nei locali de “Il Mercato”, dedicato proprio alla comunicazione e alla valorizzazione di un prodotto a IG, dove sono intervenuti oltre al Segretario AICIG Leo Bertozzi , altresì il Vicepresidente del Consorzio Carota Novella di Ispica IGP Massimo Pavan che ha focalizzato i punti di forza e di debolezza dell’omonimo distretto produttivo e il Direttore del Consorzio Aceto Balsamico di Modena IGP Federico Desimoni, il quale ha portato testimonianza di un progetto di eccellenza portato avanti dal Consorzio ABM nel campo della comunicazione.

 

Domani 21 giugno un nuovo appuntamento, a Pachino, ospiti della sede del Consorzio di Tutela Pomodoro di Pachino Igp: focus dell’incontro, “L’evoluzione dell'attività di vigilanza nel corso degli ultimi 20 anni: esperienze e proposte di evoluzione normativa” nel quale sono previsti gli interventi di Salvatore Lentinello, presidente Consorzio di tutela Pomodoro di Pachino Igp su “Vigilanza e tutela, esperienza del Consorzio di tutela del Pomodoro di Pachino”, Federico Desimoni, direttore Consorzio Aceto Balsamico di Modena Igp con “Le azioni legali nella UE-la tutela del termine balsamico in Germania”, e Leo Bertozzi, segretario Aicig sui “Nuovi orientamenti della Commissione Europea”.

 

Dopo il doppio appuntamento siciliano, la successiva tappa sarà al Consorzio del Prosciutto di Parma DOP, dove lunedì 25 giugno è in programma un incontro improntato sul macrotema di disciplinari e statuti e dedicato al “Benessere animale, sostenibilità aziendale e responsabilità etica”. A intervenire in tale occasione, il Professore del Dipartimento di Economia Alimentare SMEA Gabriele Canali con un topic sulla sfida della sostenibilità nel mercato agroalimentare globale, il Dirigente Veterinario Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna Luigi Bertocchi che si soffermerà sul significato e prospettive per la sostenibilità etica delle produzioni, dell’esperto di Edilizia Zootecnica e benessere animale C.R.P.A. di Reggio Emilia Alessandro Gastaldo che farà il punto sul benessere animale in allevamento - con esplicazione dei punti critici e proposte di soluzioni sostenibili - e del Responsabile DOP/IGP di CSQA Luca Valdetara, con un focus sulla sfida delle IG verso la sostenibilità.

 

Ancora un appuntamento il 2 luglioa Novara, presso la Camera di Commercio, per parlare di Disciplinari di Produzione e di confezionamento fuori zona.  A parlarne saranno il Segretario di AICIG Leo Bertozzi insieme al Direttore del Consorzio di tutela del formaggio Gorgonzola Stefano Fontana - che spiegherà il perché della certificazione del prodotto preconfezionato fuori zona d’origine – l’Avvocato Giorgio Bocedi che tratteggerà l’evoluzione della normativa e della giurisprudenza sul confezionamento nella zona d’origine dei prodotti agricoli e alimentari DOP/IGP, e il Capo Servizio Affari Legali del Consorzio di tutela del formaggio Grana Padano DOP Alessandro Chiarini che porterà l’esperienza della DOP da esso rappresentata.

 

L’ultimo appuntamento, ancora in via di definizione per la parte inerente ai relatori, è previsto infine per il prossimo 12 luglio a Roma, durante il quale si parlerà e si farà il punto sullo stato d’opera della piattaforma dop-igp.eu.

CHI E’ AICIG – L’Aicig - Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche - è un’associazione senza scopo di lucro costituita tra i Consorzi di tutela riconosciuti dal Mipaaf ai sensi dell’art. 14 della Legge 21 dicembre 1999, n. 526. La maggioranza dei Consorzi di tutela italiani ha individuato nella formula associativa la chiave strategica competitiva per tutelare, valorizzare e promuovere all’unisono le rispettive indicazioni geografiche, espressioni del patrimonio agroalimentare del nostro Paese che rivelano le identità storico - culturali dei distretti di riferimento.

LA MISSION DI AICIG – Nell’ottica di fornire sostegno a tali realtà distrettuali nel 2006 viene istituita l’Aicig, il cui obiettivo principale è supportare la politica delle Indicazioni Geografiche in sede nazionale, comunitaria e internazionale, nonché favorire lo sviluppo omogeneo del settore, promuovendo un costante confronto tra tutti i Consorzi Soci.

I NUMERI DI AICIG – Ad oggi AICIG rappresenta 70 realtà consortili relative a denominazioni agroalimentari (vini esclusi) italiane, rappresentative di circa il 95% delle produzioni italiane ad indicazione geografica. Ad essere maggiormente rappresentati sono i prodotti caseari (23 denominazioni), gli ortofrutticoli e cereali, freschi e trasformati (22 denominazioni), i prodotti a base di carne (11 denominazioni), gli olii (8 denominazioni), le carni fresche e gli aceti balsamici, entrambi con 2 denominazioni ciascuno.

LE IG IN ITALIA ED IN EUROPA – Ad oggi sono 296 le Indicazioni Geografiche italiane (vini esclusi), a fronte di 1.427 a livello europeo. Il valore economico delle DOP e IGP italiane ammonta a circa 15 miliardi di euro (fonte portale EU Door).

  

Marzia Morganti cell. 3356130800 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Niccolò Tempestini cell. 3398655400 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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