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Cantine

NERENTO CHIANTI CLASSICO GRAN SELEZIONE: VINO ICONA DI VILLA TRASQUA

Single vineyard da uno dei vigneti storici, campione di qualità in Castellina in Chianti

 

Nerento è il figlio prediletto della “scuderia” Trasqua. La storia di questo vigneto, così come quella aziendale, ha radici profonde, ricevendo la sua ufficiale consacrazione nel 1854 quando viene tracciato sulle mappe catastali come appezzamento di prestigio.

 

Alla dizione «Sassi Neri» con cui era indicata sin dall’antichità l’area, è legata l’etimologia del nome Nerento che racchiude in sé, evocandola, la particolare conformazione geologica della zona.

 

Maestoso single vineyard vinificato da uve sangiovese in purezza, Nerento proviene dalle vigne più vecchie della tenuta, a conduzione biologica, come tutta la produzione che dal 2014 ha scelto la sostenibilità integrale. Su un terreno ricco di scheletro, composto da alberese e galestro, viene coltivato il Sangiovese, al vertice qualitativo della denominazione. Complesso, maestoso ed esuberante, racchiude il segreto del terroir di Villa Trasqua, di cui rappresenta il vino icona, summa dei Sangiovese prodotti a Castellina in Chianti.

 

"A Nerento trova la massima rappresentazione il Sanguis Jovi dei romani, vinificato in purezza – racconta Franco Bernabei, enologo storico di Villa Trasqua e tra i massimi esperti italiani del Sangiovese. Nerento è un vino che racchiude un progetto ambizioso, frutto di passione e determinazione, sintesi e trasposizione della bellezza e della storia di questi terreni e di queste viti. È un privilegio poter lavorare in un luogo e con una materia prima dove risorse ed azioni umane si confrontano con il ritmo delle stagioni in una sfida continua, tesa all’armonizzazione. Si è voluto così tracciare una nuova strada produttiva".

 

TERRENI POVERI E QUINDI RICCHISSIMI

 

Terreni sassosi, duri, galestrosi e croccanti che millenni di dilavamento hanno reso ancora più scarni, portando limo e argille verso valle. Terreni perfetti per la vite, che lotta strenuamente per la sopravvivenza cercando in profondità acqua e microelementi, il cui assorbimento lento e dosato regala frutti di perfetto equilibrio e atemporale eleganza. Danno così origine ad un vino dal profumo intenso, con sentori importanti di frutti di bosco a bacca rossa e nera, mirtillo, prugna, marasca matura, speziato di vaniglia, tostatura di caffè, pepe nero, liquirizia selvatica. Al palato, elegante, avvolgente e piacevole, denota equilibrio e struttura, con un tannino ben integrato e un finale sapido.

 

NERENTO Chianti Classico DOCG Gran Selezione

Maestoso single vineyard vinificato da uve sangiovese in purezza, Nerento proviene dalle vigne più vecchie della tenuta, una parcella

la cui qualità produttiva era conosciuta fin dalla metà del XIX secolo. Complesso, maestoso ed esuberante, racchiude il segreto del terroir di Villa Trasqua, di cui rappresenta il vino icona, summa dei Sangiovese prodotti a Castellina in Chianti.

UVAGGIO: 100% Sangiovese

VINIFICAZIONE: In tini troncoconici di legno da 5.000 litri a temperatura

controllata (26/28 °C) con macerazione sulle bucce per almeno 22/25 giorni.

AFFINAMENTO: 30 mesi di invecchiamento in tonneaux di rovere francese da 5.000 litri e almeno 12 mesi di affinamento in bottiglia.

GRADO ALCOLICO: 14% vol. TEMPERATURA DI SERVIZIO: 16/18 °C

ABBINAMENTI: Un classico della cucina chiantigiana e toscana: bistecca alla Fiorentina, brasato al Chianti Classico, peposo all’Imprunetina. Formaggio pecorino di Pienza stagionato.

NOTE SENSORIALI:

Colore rosso rubino profondo e vivace con leggeri riflessi granati.

Il profumo è intenso, di grande personalità con un fruttato d’esordio di ribes nero, mirtillo, gelso nero e amarena a cui seguono note balsamiche di eucalipto e alloro. Il ventaglio olfattivo si amplifica con spezie (liquirizia, pepe nero

e noce moscata) per far emergere sentori di caffè e di cacao. L’impatto al gusto è ricco, di grande personalità e avvolgenza. Il fruttato accompagna il sorso con un tannino ben integrato e un finale sapido. Il percorso al palato denota equilibrio, struttura ed eleganza, con una lunga persistenza di mora, amarena

e liquirizia.

 

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NEL RICORDO DI DIEGO PLANETA

 

 

La mia vita di lavoro non è stata fatica,  è stata il piacere della sfida ed il gusto del riscatto; e la cosa che forse mi ha più aiutato è stata la pazienza, così semplicemente definita da Giacomo Leopardi “la più eroica delle virtù giusto perchè non ha nessuna apparenza di eroico“

Questo l’incipit della Lectio Magistralis dal titolo: "Vino e metamorfosi del territorio. Una Case History: Menfi e le Terre Sicane". È il 2004 e questo racconto viene enunciato in occasione della Laurea Honoris Causa conferita dall’Università degli Studi di Palermo all’agricoltore Diego Planeta.

 

All‘agricoltore, si, non all’imprenditore, al cavaliere, all’uomo nobile. Tale lui si sentiva e si definiva. Questo dimostravano il suo rispetto per la terra, per gli uomini che questa terra lavorano con fatica ed orgoglio, la sua auto infangata, il suo commuoversi davanti al primo carico d’uva arrivato in cantina, il suo saper ascoltare il ritmo delle stagioni.

 

Perchè Diego Planeta amava profondamente la sua terra, questa terra fertile ove affondano le sue radici, questa campagna generosa, incastonata tra mare e colline che è Menfi, ma ancor di più amava quella comunità agricola, che con grande caparbietà ha saputo difendere la propria bellezza e identità.

 

Grazie alla sua guida ed alla sua lungimiranza, in questo lembo di costa di Sicilia oggi c’è una storia unica da raccontare, fatta di uomini, di vigneti e di idee.

 

Questa è la nostra storia, la storia di Cantine Settesoli, una comunità di 2000 viticoltori che ogni giorno da oltre 60 anni si prende cura di un meraviglioso vigneto di 6000 ettari, difendendone la biodiversità e producendo vini distintivi dal carattere unico, distribuiti in oltre 45 paesi nel mondo.

 

Senza la sua visione le 5000 famiglie del Distretto delle Terre Sicane non avrebbero contribuito e sostenuto e reso possibile quella metamorfosi, avviando quella trasformazione sociale ed economica fulcro della Lectio Magistralis all’interno della quale Cantine Settesoli assume ruolo centrale.

 

Diego Planeta soleva dire che di tutte le sue creature Cantine Settesoli era la più amata, e dopo aver tradotto le enormi potenzialità del territorio in azienda feconda, investendo, sperimentando e innovando insieme agli uomini ed alle donne della comunità, dopo aver dimostrato che anche grande è bello e può produrre qualità, nel 2011 aveva fatto quello che definiva un "passo di lato"; proprio come un buon padre di famiglia  che ad un certo punto lascia il proprio figlio camminare da solo e viaggiare per il mondo. I risultati oggi raggiunti sono frutto di due elementi: la coesione della compagine sociale, la solidità dell’impostazione gestionale che guarda sempre più alla qualità ed all’internazionalizzazione, la consapevolezza che bisogna lavorare duro per costruire e garantire reddito ai viticoltori.

 

Giuseppe Bursi, Presidente di Cantine Settesoli, afferma: “Oggi Cantine Settesoli perde certamente una figura carismatica ed un capitolo importante della sua storia, perchè Diego Planeta rappresenta la storia di questa cantina. I suoi insegnamenti e la sua lungimiranza sono le radici e la traccia del nostro futuro“.

Menfi, 21/09/2020

 

Annalisa Chiavazza

CANTINA TOLLO PROCLAMATA MIGLIOR CANTINA ITALIANA A MUNDUS VINI

 

I vini della realtà abruzzese si sono aggiudicati ben 34 medaglie, 17 d’oro e 17 d’argento

È Cantina Tollo la miglior cantina italiana secondo la giuria di Mundus Vini, il concorso internazionale tenutosi, nella sua edizione estiva, dal 27 al 30 agosto nella città tedesca di Neustadt an der Weinstrasse. Il gruppo abruzzese si è aggiudicato ben 17 medaglie d’oro e altrettante d’argento con un totale di 34 vini premiati.
“Quello ottenuto a Mundus Vini – commenta Tonino Verna, presidente di Cantina Tollo – è un successo indiscusso che premia un percorso lungo sessant’anni, oltre che le scelte fatte da Cantina Tollo finora: ogni giorno ci impegniamo a migliorare sempre di più la qualità dei nostri vini rispettando l’ambiente e il lavoro dei nostri soci. Un risultato, quello ottenuto in Germania, di cui non possiamo che essere orgogliosi”.
Oltre ai vini di Cantina Tollo, sono state premiate anche alcune etichette di Feudo Antico, marchio che si concentra nella zona della Tullum DOCG, e Auramadre, progetto che promuove la viticoltura e il vino biologici.
Cantina Tollo è oggi tra le più importanti e consolidate realtà del settore vitivinicolo italiano. Commercializza 13 milioni di bottiglie all’anno, vanta circa 700 soci e 2.700 ettari coltivati in un territorio da sempre vocato alla produzione vitivinicola. I vigneti di Cantina Tollo si estendono dalle colline del litorale fino alle pendici della Maiella, in un clima tipicamente mediterraneo, contraddistinto da escursioni termiche notevoli. La produzione è concentrata sui vitigni tipici e autoctoni del territorio (Montepulciano, Trebbiano, Pecorino, Passerina e Cococciola), coltivati tradizionalmente a pergola, con una spiccata vocazione alla sperimentazione in campo e in cantina.
Le bottiglie Cantina Tollo sono distribuite in tutte le regioni italiane, in quasi la totalità dei Paesi dell'Unione Europea, in particolare Germania, Paesi Bassi, Francia, Danimarca e Regno Unito e, oltreoceano, in Giappone, Stati Uniti, Canada. Cantina Tollo guarda anche ai nuovi mercati emergenti come Russia, India e Cina.

Chiara Brunato

NEWS DA ZORZETTIG

 
 
La Vite è un orologio eccezionale, che rinnova i propri ritmi attraverso un’armonia di profumi, sapori e colori.
Interpretarne il suo percorso naturale, evolve con lo spettacolo del nettare che riempie i nostri calici.
 
LA CLESSIDRA D'ORO  
Data    12  Settembre 2020
Orario 18.00
Luogo  Santa Maria di Sala Venezia 

A Villa Farsetti di Santa Maria di Sala Venezia ai vini Zorzettig sarà assegnata la Clessidra d'Oro della Guida 2020 'Il Vino per tutti' Club Oliovinopeperoncino Editore.


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CONVIVIO & MITTELFEST 
Data   13 Settembre 2020
Orario 10.30

Luogo  Cantina Zorzettig, Spessa di Cividale  

Rinnovando la collaborazione con il Mittelfest la cantina Zorzettig ospiterà l’incontro con Angelo Floramo  'La pergamena nella bottiglia', dove "assaggi e parole si mescolano bene insieme in un viaggio sensoriale, intimo, introspettivo, capace di abbinare sapienza e sapore..." Prenotazione obbligatoria: www.mittelfest.org

PROGRAMMA 2020
VINO E CAPOLAVORI ALLA FONDAZIONE MAGNANI ROCCA 
Data   21 Settembre 2020
Orario 17.00

Luogo  Mamiano di Traversetolo, Parma 

Un nuovo sodalizio tra Vino e Arte. I vini Zorzettig in degustazione in una delle più vive e importanti istituzioni culturali in Italia, che ospita capolavori di Goya, Monet, Renoir, Cézanne, Dürer, Tiziano, Morandi, Burri, Canova, Rubens, De Pisis, De Chirico, Guttuso e altri celebri artisti.

 
ANTEPRIMA ENOTECHE GAMBERO ROSSO  
Data   14-19 Settembre 2020
Luogo Varie sedi 

Il Refosco Myo' e la Ribolla Gialla Zorzettig nel tour dell'Anteprima Guida Vini d’Italia 2021 nelle  enoteche  recensite dalla Guida Enoteche d’Italia, per presentare i nuovi vini  in attesa dell’uscita della Guida Vini d’Italia 2021.

ENOTECHE DEL TOUR ZORZETTIG 
VINITALY CHINA ROADSHOW
Data   16 e 18 Settembre 2020
Luogo   Shanghai, Xiamen e Chengdu

Un appuntamento imperdibile per il mondo del vino in Cina, ricco di contenuti ed evoluzioni, a cui non mancheremo. Il Vinitaly China Road Show, per questa rinnovata edizione, approda a Shanghai, Xiamen e Chengdu.


 
CANTINA ZORZETTIG
Data    Dal lunedì al sabato
Orario  8.00-12.30 13.30-19.00 e sabato 9.00-17.00

Luogo   Spessa di Cividale 

Mentre i filari delle nostre colline si popolano per la vendemmia, in cantina il nostro wineshop resta aperto dal lunedì al sabato con i consueti orari.  Info e prenotazioni VISITE e CONSEGNE A DOMICILIO:

Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Telefono: 0432 716156
WhatsApp: 392 9859015
ZORZETTIG NEWS 
 
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MIRABELLA PRESENTA I DUE NUOVI VOLTI FERMI DEL PINOT IN FRANCIACORTA

L’Azienda di Rodengo Saiano lancia la nuova linea di vini fermi dedicata ai monovarietali. Un’interpretazione diversa e accattivante per il mercato estero e italiano.

Maniero Pinot nero e Palazzina Pinot bianco sono i due nuovi vini di Mirabella, che potenzia l’attenzione per queste varietà tanto da inaugurare la sua prima linea da vitigni vinificati fermi e in purezza. Una scelta nata dalla volontà di rilanciare un’altra espressione della terra franciacortina, soddisfando una domanda di mercato esistente per l’estero e sollecitandone una nuova a livello nazionale. Freschezza, immediatezza e tipicità sono le peculiarità della selezione, per la quale l’Azienda ha scelto i vitigni che ritiene maggiormente rappresentativi del territorio e del suo stile, con particolare riferimento al pinot bianco. Mirabella oggi è in grado di proporne tre interpretazioni con un approccio che potrebbe definirsi “didattico”: è presente in varie percentuali nelle cuvée dei Franciacorta, è vinificato in purezza nella versione Metodo Classico Brut Nature e fermo in Palazzina.

Per la vinificazione dei fermi Mirabella ha scelto il cemento per la prima fermentazione di entrambi e per la macerazione del pinot nero. La nuova selezione, che sostituisce completamente le precedenti produzioni di fermi dell'Azienda, porta con sé anche una svolta nel packaging. In particolare si introduce l’utilizzo del tappo a stelvin, perfettamente in linea con le caratteristiche dei vini, sia dal punto di vista organolettico che stilistico.

Le uve per Maniero e Palazzina provengono da vigneti condotti a regime biologico tendenzialmente più giovani rispetto a quelli destinati ai Franciacorta, ai quali si è aggiunto nell’aprile 2020 un nuovo impianto di due ettari, uno destinato al pinot nero e l’altro al pinot bianco. 

Due vitigni che quest’anno hanno vissuto una bella stagione per qualità e quantità dei grappoli: “Le rese sono state buona, tra gli 80 e i 90 quintali per ettaro, e lo stato di salute impeccabile – ha dichiarato Alessandro Schiavi, enologo di Mirabella – La vendemmia non è stata facile in quanto a gestione dei diversi stadi di maturazione, ma abbiamo interpretato con lungimiranza gli strani andamenti meteorologici di agosto e garantito la massima operatività in vigna e in cantina, oltre a una perfetta lavorazione delle uve in pressatura”. Da una prima valutazione delle uve e dei mosti, “il pinot bianco e il pinot nero – continua Alessandro Schiavi – hanno ottenuto il massimo delle performance con bellissime acidità. In sintesi, la vendemmia 2020 si è contraddistinta per finezza, eleganza e longevità”.

Palazzina Pinot bianco è stato prodotto in 3.500 bottiglie mentre Maniero Pinot nero in 5.000 unità. La distribuzione sarà esclusivamente nel canale Ho.re.ca., in una fascia di prezzo attorno ai 15 euro.

 

 

Giulia Tirapelle

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