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Cantine

ALLA LA SCOLCA: VENDEMMIA 101

 

Quest'anno difficile non ferma La Scolca e la previsione di un'ottima annata. A Gavi al via la vendemmia 101, all'insegna dell'eccellenza e dell'ottimismo 

E’ iniziata la vendemmia 2020 di La Scolca, la 101esima per la prestigiosa Cantina di Gavi che, anche in questo anno segnato dall’incertezza e dalle molteplici complessità dovute all’emergenza Covid 19, ha lavorato incessantemente per prendersi cura dei suoi vigneti e per garantire i più alti livelli produttivi. 

“Abbiamo lavorato per incrementare gli standard e l'eccellenza anche in questi tempi incerti per poter regalare un grande millesimo. Il tempo è molto buono, le nostre uve si presentano in ottima condizione sanitaria e, incrociando le dita, attendiamo di assaggiare insieme questa grande annata” – racconta con soddisfazione Chiara Soldati

L’annata era iniziata con abbondanti piogge e, a seguire, in primavera il caldo ha fatto partire velocemente il germogliamento delle viti: l’anticipo vegetativo, rispetto all’anno scorso, è stato di circa una settimana. Come per le precedenti annate, abbiamo un anticipo di maturazione rispetto alla media della zona di quasi due settimane”, continua Chiara Soldati. 

“Dopo una primavera calda e soleggiata, con temperature miti di giorno ed escursioni termiche notturne, e con clima asciutto e ventilato, abbiamo avuto flussi di pioggia regolari e non violenti. Questo ha permesso alle piante di sviluppare un’ottima fioritura e allegagione dei frutti, promettendo un ottimo raccolto. Giugno è proseguito con un graduale aumento delle temperature ma sempre con un buon bilanciamento con le temperature notturne. 

Luglio e agosto sono stati caratterizzati da temperature elevate nella media stagionale che hanno permesso una rapida e costante maturazione dei grappoli, grazie alle riserve idriche del sottosuolo immagazzinate nei mesi precedenti e con le piogge di metà agosto”. 

Un andamento climatico quasi perfetto che ha permesso a tutti gli elementi che compongono la bacca di raggiungere il giusto equilibrio e produrre così sentori eleganti e bilanciati con un’eccellente corrispondenza gusto - olfattiva. 

Partenza quindi il 24 agosto con il taglio di Sauvignon e Pinot Nero per poi proseguire con la raccolta delle basi spumante e del Cortese

La produzione è in linea con i valori degli ultimi anni, ma le rese del Gavi docg saranno diminuite a 82qli/ha anziché i consueti 95qli/ha, come disposto dalla Regione Piemonte rinnovando l’opportunità di attivare la “riserva vendemmiale”, ovvero la possibilità di tenere da parte un certo quantitativo della produzione per renderlo disponibile qualora si aprissero interessanti sbocchi commerciali per la denominazione. 

Tenuta La Scolca
Strada per Rovereto 170/r – 15066 Gavi (AL) 

“Servono azioni forti di rilancio che vadano oltre l’aiuto alla distillazione o la riduzione delle rese, i cui effetti saranno resi evidenti solo con la conclusione delle operazioni vendemmiali e la presentazione delle dichiarazioni di produzione” – spiega Chiara Soldati. 

“Ora più che mai è necessario lo sviluppo di sinergie a livello nazionale, un rinnovato confronto tra Ministero delle Politiche Agricole e la filiera produttiva per definire gli strumenti in grado di rilanciare la domanda ed elaborare nuove strategie di promozione - concertate insieme alle aziende e alle associazioni di categoria - a supporto del posizionamento del vino italiano nel mondo” 

La Scolca è aperta al pubblico per visite e degustazioni per tutta la durata della vendemmia con proposte dedicate a questo momento sempre ricco di emozioni e valori antichi. 

Per informazioni e prenotazioni: +39 0143 682176, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

Camilla Fondelli

RICCARDO COTARELLA E IL SUO TEAM ALLA GUIDA DEI VINI VILLA CRESPIA

L’anno 2020 si è mostrato a tutti noi come un anno difficile, che ha messo a dura prova le nostre vite, le nostre aziende, le nostre ambizioni. La storia ci insegna che i momenti di crisi portano inevitabilmente a dei cambiamenti; cambiamenti che possiamo provare a governare oppure subire.

Abbiamo scelto di cogliere questo momento come un’opportunità per investire sul futuro di Villa Crespia, insistendo sul pilastro cardine che ha sempre guidato la filosofia della nostra Famiglia: la produzione di vini di qualità, in grado di valorizzare al massimo il nostro territorio, La Franciacorta.

Spinti con forza dal completo ingresso in Azienda della seconda generazione della Famiglia, abbiamo condiviso un nuovo obiettivo: il perfezionamento di tutta la selezione dei nostri vini alla ricerca dell’eccellenza.

Investire sulla qualità del prodotto significa provare a cogliere i segnali di un mercato sempre più competitivo e di una clientela sempre più appassionata ed esigente.

Un obiettivo ambizioso: Villa Crespia è cresciuta costantemente negli anni grazie alla professionalità e alla passione di tutta la sua squadra e ha raggiunto oggi nei suoi vini un livello elevato, ampiamente riconosciuto dal mercato. Un’eredità importante, della quale siamo orgogliosi e che deve rappresentare ora il nostro solido punto di partenza per l’inizio di una nuova fase.

Abbiamo lavorato in questi mesi alla ricerca di una figura che condividesse con noi il valore di questa nuova sfida. Tutti insieme abbiamo riconosciuto nel Dott. Riccardo Cotarella e nel suo Team il miglior timoniere possibile per competenze, professionalità,  passione e valori umani e siamo oggi orgogliosi di poter comunicare ufficialmente che, a partire dalla vendemmia 2020, sarà a capo della gamma vini di Villa Crespia, guidando tutte le fasi della produzione, in campagna e in cantina.

 

Famiglia Muratori

 

CASTELLO DI FONTERUTOLI: CANTINA, B&B E OSTERIA

 

Da settembre al via il Vendemmia wine tour e il corso di cucina “Le ricette della Vendemmia” in una delle location più suggestive del Chianti Classico, nel cuore della Toscana.

 

Si avvicina il suggestivo periodo della vendemmia e le Cantine - con il profumo delle uve e del mosto - accolgono gli appassionati coinvolgendoli alla scoperta del lavoro incessante in vigna e della selezione dei grappoli migliori, un periodo davvero speciale per scegliere di visitare i vigneti e assistere magari anche alle prime fasi di lavorazione delle nuove annate!

Castello di Fonterutoli - della Famiglia Mazzei - nel cuore del Chianti Classico in Toscana, dal mese di settembre organizza tour nei vigneti per scoprire i segreti della vendemmia ma si può optare anche per lezioni di cucina con ricette dedicate proprio al tema vendemmia, fino alle visite ai borghi circostanti Gaiole, Castellina, Radda e Greve e alle loro botteghe artigiane. Le Strade Bianche che si ramificano nell’area sono lo scenario ideale per passeggiate a piedi, a cavallo o in bicicletta in mezzo alla natura incontaminata.

 

Il B&B Castello di Fonterutoli è la scelta giusta per un break indimenticabile in un borgo medioevale dove trascorrere momenti tra natura, grandi vini e una cucina territoriale d’autore. Con i suoi 5 appartamenti e le sue 17 camere incastonate nelle diverse zone del piccolo borgo e totalmente ispirate ai colori del Chianti consente di fare un break lontano dai ritmi frenetici della città. All’interno un arredamento accogliente e di charme con pavimenti in cotto antico, le travi a vista, gli antichi mobili della famiglia, tutt’intorno la splendida campagna collinare del Chianti. Fonterutoli si trova nel cuore della Toscana, nelle vicinanze dei maggiori luoghi di interesse, come Firenze, a soli quarantacinque minuti di distanza, Siena a quindici minuti, e altre località come Volterra, San Gimignano e Pienza. A disposizione anche degustazioni guidate nella spettacolare Cantina che si sviluppa su tre livelli di profondità e custodisce un’ampia barricaia dove dimorano oltre 3000 fusti di rovere. La Cantina, realizzata da Agnese Mazzei, faparte del progetto Toscana Wine Architecture, un circuito di 14 cantine d’autore e di design, firmate dai grandi maestri dell’architettura contemporanea.

 

All’ Osteria di Fonterutoli, tra gli ulivi e i vigneti, si può assaporare un’imperdibile esperienza gourmet, magari abbinata a una verticale dei vini di Castello di Fonterutoli, proposta dallo Chef Lorenzo Baldacci che utilizza solo prodotti locali, stagionali e selvaggina di zona. Si possono prenotare i gazebo dedicati oppure si può approfittare del dehors e dell’ampia terrazza in mezzo alla natura, in totale relax e sicurezza. Per un pranzo veloce o per un aperitivo a base di un'attenta selezione di prodotti toscani, si può invece optare per la Società Orchestrale di Fonterutoli.

 

Mazzei: contemporanei dal 1435 

Uno stretto legame unisce la famiglia Mazzei al mondo del vino fin dai tempi più antichi e, in particolare, vi è un connubio indissolubile con la Toscana e il Chianti Classico, denominazione dove i Mazzei spiccano da sempre per eccellenza e visione. Attenzione ai valori e continua ricerca si incontrano in tutte le Tenute di proprietà della famiglia, due delle quali si trovano in Toscana (Castello di Fonterutoli nel Chianti Classico e Belguardo in Maremma) mentre Zisola, giace a Noto, nella Sicilia sud-orientale.

 

Simonetta Gerra 

TEDESCHI: I SUOI TRE CRU, MONTE OLMI, LA FABRISERIA E MATERNIGO

 

Una passeggiata alla scoperta della natura della Valpolicella

 

L’azienda Tedeschi promuove passeggiate e degustazioni guidate alla scoperta dei vigneti di proprietà della famiglia. Un'occasione enoturistica unica per comprendere e apprezzare lo stile e l’eleganza dei vini della Valpolicella, area da sempre vocata alla produzione di grandi espressioni vinicole.

 

Tre sono gli itinerari proposti: il primo è dedicato al Monte Olmi, storico vigneto che appartiene alla famiglia dal lontano 1918. È da questa accurata selezione d’uve che ha origine uno dei primi cru di Amarone della Valpolicella, il Capitel Monte Olmi Amarone della Valpolicella DOCG Classico Riserva, vino rappresentativo dell’azienda e del territorio. Questa prima passeggiata prevede un’immersione nella natura della collina di Pedemonte con arrivo a Monte Olmi, dove sarà possibile degustare il vino tra le terrazze dei muri a secco, tipici della zona.

 

Il secondo è riservato alla scoperta de La Fabriseria, vigneto in alta collina della zona classica, tra i comuni di Sant’Ambrogio di Valpolicella e Fumane, per conoscere le caratteristiche dei suoli e avvicinarsi ai princìpi della viticoltura. Qui la vista toglie il fiato: dalla Valpolicella si arriva a scorgere il Lago di Garda. Durante questo secondo tour sono in programma assaggi in vigna del cru La Fabriseria Valpolicella DOC Classico Superiore e un’interessante sosta a San Giorgio della Valpolicella, uno dei borghi più belli d’Italia, con la sua caratteristica Pieve romanica dallo straordinario valore architettonico e artistico. Per questo tour è richiesto il trasferimento con la propria auto dall’azienda al vigneto.

 

Al rientro in azienda è prevista una degustazione di altri cinque vini rappresentativi di Tedeschi e del territorio, incluso l’Amarone della Valpolicella Marne 180 abbinato a piccoli assaggi di prodotti di gastronomia locale.

 

Per il terzo itinerario ci si sposta nella Tenuta Maternigo, un’oasi naturale circondata dal bosco con 84 ettari di terreno, di cui 33 a vigneto, tra i comuni di Tregnago e Mezzane di Sopra; siamo in alta collina, con esposizione prevalentemente Sud e Sud-Ovest, ad una altitudine che varia dai 290 ai 480 m s.l.m.. Si parte da Mezzane di Sotto con direzione Maternigo, un luogo particolarmente vocato, dalle singolari caratteristiche del terreno. Tra i filari, la degustazione del cru Maternigo Valpolicella DOC Superiore. La visita enogastronomica continua presso Villa de Winckels (Via Sorio 30, Tregnago) per gustare i piatti tipici della tradizione veronese accompagnati da altri prodotti dell’azienda.

 

Tre esperienze uniche, dai tratti eccezionali, alla scoperta di una Valpolicella autentica, capace di raccontare la storia di un territorio ricco di tradizione, cultura e persone.

 

Info: https://visit.tedeschiwines.com/it/5ece5eb49e82f735b9133451?lang=it

 

Lucia Boarini

MATRIMONIO “DIVINO” PER VIOLANTE GARDINI CINELLI COLOMBINI: LA PRINCIPESSA DEL BRUNELLO SPOSA IL SUO PRINCIPE AZZURRO

 

 Un inno alla ripartenza e alla fiducia nel futuro con giovani vignaioli arrivati da tutta Italia, la musica  di Mikele musicista alle feste sul Lago di Como di George Clooney, Fra Adriano detto  “Mago Magone”  ha officiato il matrimonio nell’atmosfera magica del bosco della Fattoria del Colle

 

La principessa del Brunello Violante Gardini Cinelli Colombini sposa il suo principe azzurro Enrico Pelagatti con una festa da fiaba di due giorni: confetti d’autore, sassofonista di George Clooney, un mago molto televisivo, le torte del pasticcere campione del mondo, i formaggi e soprattutto tantissimi vini superpremiati con giovani produttori di vino di tutta Italia

 

LA STORIA D’AMORE DI VIOLANTE E ENRICO

 

Avevano scelto la data dell’11 luglio 2020 più di un anno prima quando Enrico Pelagatti, aveva portato Violante in Piazza della Signoria si era inginocchiato con l’anello in mano "mi vuoi sposare?" e lei, pragmatica come sempre, aveva risposto "certo" invece del più prevedibile "SI".

Violante ha un nome bello ma lunghissimo Gardini Cinelli Colombini e discende da uno dei più nobili e antichi casati del Brunello. La madre Donatella ha fatto nascere il turismo del vino creando la giornata “Cantine aperte” ed ora ha due cantine -il Casato Prime Donne e la Fattoria del Colle - che sono le prime in Italia con un organico tutto al femminile.

Violante è nata a Montalcino nel 1984, pochi mesi prima del suo sposo, che invece è fiorentino e si occupa di marketing e comunicazione in tutt’altro settore: camion e altri grossi mezzi meccanici. Laureata in Economia lei e in Scienze Politiche lui. Si conoscono da più di dieci anni grazie all’associazione LEO Club – giovani del Lions, di cui entrambi facevano parte. All’inizio non si piacevano perché, mentre era Presidente regionale dell’associazione, Violante aveva contrastato le scelte del Leo Club di Enrico guadagnandosi la duratura ostilità dei suoi membri.

Nell’autunno 2016, entrambi si lasciano burrascosamente dai rispettivi partners e poco dopo si trovano a Firenze insieme ad altri amici. << Parlai tutto il tempo della mia ex>> racconta Enrico, ma comunque scatta la scintilla e Enrico chiede a Violante di incontrarsi di nuovo. Il rapporto cresce nonostante i continui viaggi di lei e le scottature precedenti di entrambi, che fanno ancora male.  I dubbi sulla tenuta del loro rapporto si traducono nella battuta <<lo mangeremo il panettone?>>. In realtà le cose vanno sempre meglio e quando arrivarono a Barile per festeggiare il capodanno dalla produttrice Elena Fucci – quella del celebre Titolo- e suo marito Andrea, Enrico ha la foto con Violante e il panettone nel telefono.

I nostri sposini hanno caratteri opposti: esplosiva lei, riflessivo lui, temeraria lei prudente lui. Violante è un motorino nella vita e nel lavoro, mentre Enrico legge e elabora di più. Alla fine si completano a vicenda.

 

UN MATRIMONIO CHE SEMBRA UN INNO ALLA RIPARTENZA

 

La preparazione del matrimonio sembra una sfida al coronavirus. A marzo nessuno avrebbe scommesso di poterlo celebrare ma dopo il loockdown le restrizioni covid vengono ridotte settimana dopo settimana e presto gli sposi ricevono l’agognata autorizzazione a togliere le mascherine. Enrico e Violante cominciano a sperare ….. il matrimonio dei loro sogni inizia a concretizzarsi …. ma bisogna dare una grossa sforbiciata alla lista degli invitati: massimo 200 persone divise in due giorni successivi. Parenti e “amici storici” compresi i giovani produttori di vino di tutta Italia AGIVI associazione di cui Violante è presidente nazionale.

I preparativi ricominciano. Niente wedding planner e nessun catering ma tanti “contributi eccellenti” scelti uno ad uno fino a un risultato quasi principesco ma molto, molto, molto personale. "Abbiamo messo insieme tanti dettagli che fanno parte della storia del nostro amore…. per organizzare una festa di matrimonio che fosse davvero nostra"

 

Violante bellissima con un vestito di pizzo e organza creato appositamente per lei a Bologna con un modello unico e capace di mettere in evidenza la sua vita sottile "anche troppo" ha commentato lei dopo la dieta forzata. Nella scelta dell’abito e dell’acconciatura ha messo lo zampino Clara Melchiorre, un’amica d’infanzia, fashion photographer che, a soli 27 anni, pubblica regolarmente su Vogue.

Su richiesta degli sposi anche i familiari hanno indossato solo vestiti di stilisti italiani.

 

UNA FESTA DI NOZZE DA FIABA CURATA IN OGNI DETTAGLIO

 

La Messa del matrimonio di Violante ed Enrico è stata celebrata nel boschetto davanti alla villa del Colle. Circostanza straordinaria perché solo chi possiede una Cappella privata può ufficiarvi le proprie nozze e per limitare il rischio del contagio, il Vescovo Stefano Manetti ha autorizzato lo spostamento della Messa fuori dalla Chiesina di San Clemente. Ha celebrato Fra Adriano un francescano che condivide con lo sposo la passione per i giochi di prestigio e li usa per insegnare il catechismo. Da questo suo approccio inconsueto deriva il soprannome“Mago Magone” con cui è stato presentato persino allo Zecchino d’Oro.

 

La colonna sonora di tutta la festa, dalla marcia nunziale in poi, era del sassofonista Michele Lazzarini che Enrico e Violante hanno conosciuto in una meravigliosa serata alle saline di Gozo Malta ballando tutta la notte sotto le stelle. Mikele è un artista piemontese di statura internazionale, sempre ospite, come musicista, alle feste sul Lago di Como di George Clooney.

 

La cena e il pranzo del giorno erano a base di piatti senesi e fiorentini: ecco i coccoli stracchino e prosciutto toscano, ecco il panino col lampredotto e poi l’arista fiorentina preparata con il maiale medioevale cinta senese e lo zuccotto fiorentino con la ricetta utilizzata alla Casa Bianca. Siena e Firenze territori di origine dei due sposi, territori che sono stati in guerra per quattrocento anni trovano una sintesi gastronomica grazie alla Chef Beatrice Segoni, amica della sposa e a Andrea Magi il selezionatore e affinatore di formaggi più premiato in Italia che ha presentato 8 formaggi delle due provenienze. Un menù curato nel dettaglio in cui persino il pane degli sposi, con tutte le farine citate nella Bibbia, era qualcosa di eccezionale, fatto dal Panificio Del Ponte di Prato.

 

Un numero impressionante di vini eccellenti serviti da 12 Sommelier AIS in divisa. C’erano ovviamente le bottiglie delle cantine di famiglia, compreso lo Spumante Metodo Classico Rosè da uve Sangiovese creato per gli sposi da Josef Reiterer di Arunda con etichetta disegnata dal pittore Alessandro Grazi. E poi Brunello Prime Donne e Cenerentola Doc Orcia oltre a 20 magnum degli amici produttori presenti alla serata e provenienti da tutta Italia. Fra loro una Mathusalem di Spumante Metodo Classico Trento DOC Gran Cuvee 2012 Ferrari che Marcello Lunelli ha voluto donare a Violante e Enrico con i loro volti in etichetta.

 

Eccoci al taglio della torta nel boschetto dove l’illuminazione creata dallo scenografo Philip Robinson -quello di “Quattro matrimoni e un funerale”- era stata integrata con un effetto fiabesco azzurro. Per accompagnare i dolci nuziali creati dal campione del mondo di pasticceria Rossano Vinciarelli è arrivato il vincitore del Champagne & Sparkling Wine World Championships 2019 Cuvage Asti DOCG “Acquesi” .

Il bosco della Fattoria del Colle, con la sua atmosfera magica, ha fatto da cornice anche al pranzo della domenica per 100 invitati. E c’era un vero mago: Francesco Micheloni artista prestigiatore che unisce la micromagia a storia di narrativa magica in spettacoli e programmi TV. 

 

Violante e Enrico hanno trascorso la loro luna di miele nella camera del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo che, nel Settecento, incontrava segretamente la sua amante Isabella alla Fattoria del Colle. Un tocco romantico per un matrimonio che sembra un inno al coraggio, alla ripartenza e alla fiducia nel futuro. Un coraggio che solo l’amore è capace di generare

 


Marzia Morganti Tempestini 3356130800
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