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IL BRUNELLO DI MONTALCINO 2018 DI ARGIANO SCEGLIE BE.COME 2023
Il Brunello di Montalcino 2018 di Argiano, giudicato il miglior vino del 2023 da Wine Spectator, la bibbia internazionale del vino, sarà a Be.Come come primo evento dopo il riconoscimento internazionale
La nuova edizione di Be.Come 2023 si terrà a Milano presso il nuovo Radisson Collection Hotel, Santa Sofia Milan il prossimo 27 e 28 novembre. Be.Come è un evento progettato in formula club dai connotati lifestyle dedicato al mondo della produzione vitivinicola di eccellenza del territorio italiano. Tra le aziende che hanno scelto di aderire con la loro partecipazione a Be.Come 2023, una delle massime espressioni enologiche del nostro paese, Argiano, co-fondatore del wine club dedicato all’evento sin dalla sua prima edizione, che on il suo Brunello 2018 ha conquistato il gradino più alto del 2023 all’interno della selezione dell’importante magazine americano Wine Spectator.
Il Brunello di Montalcino 2018 di Argiano ha raggiunto la posizione n. 1 nella classifica annuale dei 100 migliori vini al mondo della bibbia del vino a coronamento di un percorso importante e impegnativo iniziato dieci anni fa. “Per la sua tradizionale espressione del Brunello, la sua qualità e il suo valore, l'Argiano Brunello di Montalcino 2018 non è solo un’etichetta di spicco nella regione, ma è il nostro Vino dell'Anno” queste le parole di Bruce Sanderson, Senior Editor della rivista americana, considerata da oltre trent’anni la bibbia del vino a livello mondiale, per il conferimento di questa ambito riconoscimento.
“Dopo dieci anni di duro lavoro, partito in vigna con un progetto di micro-mappatura dei vigneti e proseguito in cantina con un forte lavoro qualitativo rivolto ad una produzione identitaria di un territorio e culminato con il restauro conservativo del luogo, la Villa di Argiano riportata agli antichi splendori, siamo orgogliosi di questo riconoscimento” spiega Bernardino Sani, Amministratore Delegato ed enologo della tenuta di Argiano, che conclude affermando “il nostro è un nuovo traguardo raggiunto per tutto il territorio”.
Per tutti gli appassionati e gli addetti ai lavori, non c’è occasione migliore che Be.Come 2023 per poter parlare con Bernardino Sani e conoscere la storia di un’eccellenza toscana che ha riportato il vino italiano sul gradino più alto del podio internazionale.
Federica Nitti
PASQUA VINI NOMINATA "INNOVATOR OF THE YEAR"DALLA RIVISTA WINE ENTHUSIAS
E’ la prima azienda vinicola italiana a ricevere il prestigioso Wine Star Award
Pasqua Vini, azienda vinicola leader e alfiere dell'Amarone della Valpolicella e dei vini veneti nel mondo, è stata insignita del prestigioso titolo di "Innovator of the Year" dalla rivista Wine Enthusiast nell’ambito dei Wine Star Awards.
Il premio evidenzia lo speciale contributo della cantina veronese al mondo del vino, riconoscendole un ruolo pionieristico nel settore enologico, sia nei vigneti che sul mercato. L’azienda, infatti, si contraddistingue per l’impegno dedicato alla continua ricerca e sperimentazione nelle tecniche e negli stili di vinificazione che, assieme all’approccio innovativo al marketing e alla comunicazione, l’hanno posizionata strategicamente nei mercati chiave, tra cui gli Stati Uniti e l'Asia.
Fondata nel 1925 e con un’esperienza vitivinicola consolidata in 100 anni di storia, Pasqua Vini guarda al futuro sotto la guida del presidente Umberto Pasqua e dei suoi figli Riccardo e Alessandro, la terza generazione della famiglia. L'approccio innovativo dell'azienda vinicola è sintetizzato dallo slogan "House of the Unconventional" che riflette l'attitudine visionaria a sfidare costantemente lo status quo.
“Questo riconoscimento testimonia la nostra volontà di contribuire a plasmare il futuro del settore”, ha dichiarato Riccardo Pasqua, CEO di Pasqua Vini, “Essere Innovatore dell'anno è un onore e una profonda responsabilità, non solo dunque un risultato eccezionale ma anche una pietra miliare significativa nella nostra storia centenaria”. Alessandro Pasqua, Presidente di Pasqua USA ha concluso: “Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il nostro eccezionale team, che ringrazio profondamente per l’incessante dedizione e il duro lavoro. Esprimiamo la nostra più profonda gratitudine a Wine Enthusiast, pronti a proseguire questo viaggio insieme creando esperienze straordinarie per gli amanti del vino in tutto il mondo”.
Uno dei progetti più rappresentativi della cantina è sicuramente la linea Mai Dire Mai introdotta nel 2016 con l’Amarone 2010 e il Valpolicella 2012. La famiglia Pasqua coltivava da tempo l'idea di una linea iconica che potesse trasmettere l'eccellenza della Valpolicella, e Mai Dire Mai è proprio questo.
Nel 2017 è la volta di 11 Minutes Rosé che si distingue come il primo rosé italiano a effettuare la macerazione sulle bucce. Un blend prezioso che nasce dalle parti più nobili di vitigni autoctoni come la Corvina e il Trebbiano di Lugana insieme a due uve internazionali, Syrah e Carmenère, che regala al bicchiere mineralità e freschezza. Nel 2020 il progetto 11 Minutes raggiunge la sua espressione più potente con Y by 11 Minutes, un blend di Corvina, Trebbiano di Lugana e Carmenère, parzialmente affinato in rovere. L’annata 2021 di Y by 11 Minutes fa un ulteriore passo avanti, ottenendo la certificazione biologica.
Hey French You Could Have Made This but You Didn't, bianco multi-vintage sul mercato nel 2019 e giunto oggi alla sua terza edizione, e Fear No Dark rilasciato nel 2023, blend di Cabernet sauvignon e Oseleta posizionato nel segmento ultra-premium, sono le icone che aggiungono valore e completano il ricco portfolio.
La strategia di Pasqua Vini si fonda sulla ricerca dell’eccellenza nelle diverse interpretazioni del terroir e in cantina con investimenti in infrastrutture e in tecnologia. Nel 2022 l’azienda ha ottenuto la certificazione con lo Standard SOPD "Sustainable Organization Module - OS" di Equalitas, sottolineando il proprio impegno verso la responsabilità ambientale e la sostenibilità. Nel 2018 la cantina ha avviato un progetto pilota di "vigneto naturale" forte della convinzione che l'innovazione inizi nel vigneto.
Questo appezzamento di 1,2 ettari in Valpantena, a San Roccolo di Montorio, ha permesso di sperimentare e implementare tecniche poi applicate anche in altri vigneti, evidenziando la volontà di soddisfare le richieste di consumatori sempre più attenti all'etica e a stili di vita sostenibili. Un progetto che mira a tutelare il vigneto e il suo territorio.
Fuori dal vigneto, l’attitudine all’innovazione della cantina si manifesta nella curiosità nei confronti di mondi e linguaggi vicini a quello del vino, inclusivi e universali, promuovendo attivamente la creatività da più angolazioni con l’obiettivo di raggiungere le nuove generazioni. Negli ultimi anni Pasqua Vini ha collaborato e sostenuto artisti e creator di tutto il mondo nell’ambito dell’arte digitale e contemporanea, in particolare in occasione degli ultimi tre anni di Vinitaly ha commissionato speciali installazioni immersive, da Falling Dreams ad AMYGDALA.n, a Luna Somnium e Superfluo.
Presente in 72 paesi nel mondo e con un fatturato consolidato globale nel 2022 di 72 milioni di dollari, Pasqua Vini è uno dei riferimenti del settore. I vini premium più iconici e dagli stili di vinificazione più innovativi, continuano a guidare le vendite nei mercati chiave tra cui Italia, Regno Unito e Stati Uniti.
PASQUA VIGNETI E CANTINE è un’impresa vinicola veronese, di proprietà della famiglia Pasqua. Fondata nel 1925 e riconosciuta nel mondo come produttrice e ambasciatrice di prestigiosi vini veneti. Ambizione dell’azienda è portare nel futuro, con codici stilistici rinnovati, tutta l’esperienza vitivinicola consolidata in 100 anni di storia. Oggi, accanto al Presidente Umberto, lavorano i figli Riccardo, Amministratore delegato, e Alessandro, Presidente di Pasqua USA. Con la presentazione del manifesto Pasqua House of the Unconventional, oggi l’azienda vuole essere un laboratorio di ricerca, uno spazio di confronto, dove la qualità e la creatività sono protagoniste.
GAMBERO ROSSO PREMIA TERRE MARGARITELLI - UNICA CANTINA ITALIANA
Esempio di viticoltura di qualità rispettosa dell’ambiente e dei valori sociali
Terre Margaritelli conquista il premio per la Vitivinicoltura Sostenibile nella Guida Vini d'Italia 2024. Unica cantina italiana ad essere premiata con questo importante riconoscimento, l’azienda vinicola fa onore all’Umbria e allo storico distretto del vino di Torgiano, dove la famiglia Margaritelli è presente dal 1870.
Un premio che riconosce l’impegno decennale a 360° del Gruppo Margaritelli nell’ambito della sostenibilità ambientale e gestione forestale in Italia e in Francia. Infatti, punti di forza dell’azienda sono il grande lavoro sull’utilizzo dei legni, la ricerca sul rovere di maturazione e la lavorazione del selezionatissimo rovere francese.
Una storia lunga quattro generazioni
Terre Margaritelli è un’impresa familiare, dalle radici antiche che affondano nel tardo ‘800 e che poi attraversano quattro generazioni. La famiglia ha legato il proprio nome e la propria storia alla natura che rende unica questa terra: una regione dal grande patrimonio ambientale e artistico, con alle spalle una tradizione ricca di misticismo e sacralità.
L’azienda produce i vini Torgiano Rosso Riserva DOCG, Torgiano Rosso Bianco DOC e Rosato Umbria IGT, tutti contraddistinti dal certificato di Vino Biologico e interamente prodotte con uve coltivate e trasformate in azienda.
Davide Bonetti
VINOWAY SELECTION 2024
Enrico Coser è “Personaggio dell’anno”
Prestigioso premio per il viticultore friulano,
con la sua famiglia proprietario dell’azienda vinicola Ronco dei Tassi di Cormòns
Enrico Coser, con la sua famiglia proprietario dell’azienda vinicola Ronco dei Tassi di Cormòns (Go) è il “Personaggio dell’anno” per Vinoway Selection 2024, prestigioso evento nato per celebrare i vini italiani di eccellenza e le figure più influenti del settore vitivinicolo. Il viticultore friulano ha ricevuto l’ambito riconoscimento sabato il 21 ottobre nel corso del raffinato Dinner with the Stars ospitato nel suggestivo scenario di Castello Monaci Resort di Salice Salentino.
“La passione, il costante impegno e il desiderio di migliorare costantemente per la sua storica cantina Ronco dei Tassi di Cormòns hanno reso questo giovane imprenditore un modello da seguire per i risultati straordinari che ha ottenuto”. Questa la motivazione del Premio, che gli è stato consegnato da Davide Gangi, CEO e Founder di Vinoway Italia, e presidente dell’autorevole giuria di esperti fra giornalisti, sommelier, addetti ai lavori.
“E' un premio totalmente inaspettato che mi rende estremamente orgoglioso non solo per me, ma anche per la mia famiglia- dice Enrico Coser - E' un traguardo che abbiamo raggiunto insieme, perché è grazie ai miei genitori che mi sono appassionato a questo splendido mondo ed è sempre grazie a loro che ho avuto la possibilità di ritagliarmi i miei spazi all'interno dell'azienda. Grazie alla loro fiducia mi sono fatto carico di responsabilità importanti che ci hanno permesso di crescere e mi hanno permesso di arrivare ad oggi felice e grato, con un grande entusiasmo di voler continuare a migliorare sempre di più.”
Sede sul monte Quarin nel cuore del Collio Goriziano, Ronco dei Tassi si estende per oltre 50 ettari, di cui 23 a vigneto e i rimanenti a bosco. Fondata nel 1989 da Fabio Coser con la moglie Daniela, a cui si sono affiancati i figli Matteo ed Enrico, sviluppa una viticultura ecosostenibile, con tecniche colturali estremamente rispettose dell’ambiente e controlli qualitativi e quantitativi che permettono di produrre un'uva sana con il minor impatto possibile, preservando ricchezza e biodiversità della proprietà. Il suo nome deriva dalla presenza di alcune colonie di tassi, che nel periodo in cui l’uva è matura diventano ghiotti consumatori dei grappoli più dolci e dalla particolare disposizione dei vigneti su terrazze ben esposte al sole, denominate appunto “ronchi”.
“Figlio d'arte, ho vissuto nel mondo del vino sin da piccolo, con i miei genitori che mi hanno sempre coinvolto e portato con loro anche nei viaggi di lavoro- racconta Enrico - Appassionato, grazie alle amicizie e conoscenze di mio padre e poi a quelle maturate nei miei anni sul campo, ho avuto modo di entrare nel dietro le quinte delle cantine più prestigiose italiane e straniere, ascoltando e facendo tesoro dell'enorme esperienza dei loro enologi. Sono molto ambizioso e mi piace sperimentare. Ringrazio il papà, che mi ha sempre permesso di provare sia in produzione che nel commerciale quello che ritenevo potesse essere interessante per la nostra realtà ogni qualvolta tornavo con grande entusiasmo da un viaggio. Siamo un'azienda familiare dove è necessario che tutti alla fine sappiano fare un po' di tutto. Principalmente seguo la produzione soprattutto per la parte di vinificazione in vendemmia, dove curo in prima persona tutte le fasi e le lavorazioni e poi assieme al papà i tagli dei vari vini. Inoltre curo la parte commerciale sia Italia che all’ estero.”
La chiave del successo di Ronco dei Tassi sono proprio il forte legame tra la famiglia ed il marchio e la filosofia che fin dall’inizio li caratterizza “Ronco dei Tassi è sempre stata di Fabio e Daniela Coser e ormai da qualche anno pian piano posso dire che è anche di Matteo ed Enrico. Questo passaggio generazionale così fluido e naturale è una cosa che mi rende molto orgoglioso per la sensibilità ed intelligenza dei miei genitori nei confronti miei e di mio fratello - spiega Enrico - La filosofia di mio padre si è sempre fondata sul totale rispetto del territorio e dell'uva prodotta, cercando, e riuscendoci aggiungo io, a portare nel calice una profonda identità varietale e del luogo dove l'uva nasce, in una forma così elegante e corretta che non ha mai dovuto cedere a mode o forme alternative di vinificazione, con i conseguenti vari eccessi che si sono verificati sui mercati in questi 34 anni di storia che ci contraddistinguono. Il concetto di base è rimasto ben saldo ed oggi lo portiamo avanti con orgoglio, anche perché è il concetto che ha fatto conoscere il vino del nostro splendido territorio nel mondo, ed è l'enologia virtuosa, fatta di scienza, cultura e tecnica.”
Agorà di Marina Tagliaferri
UNA LECTIO MAGISTRALIS DELLA CARPENÈ-MALVOLTI ALLA COLUMBIA UNIVERSITY
Nei giorni in cui a New York si è tenuta la Wine Experience, la prestigiosa Università ha invitato la storica Cantina a raccontare le origini e la storia del Prosecco e di Antonio Carpenè.
Una lectio magistralis sulle origini e sulla storia del Prosecco nonché sulla storia di chi gli ha dato i natali nel 1868, Antonio Carpenè, si è tenuta nei giorni scorsi alla Columbia University di New York, mentre la città ospitava la Wine Experience - organizzata da Wine Spectator - uno dei momenti più importanti di promozione del vino italiano sul mercato statunitense.
La storica Cantina ha dunque raccolto l’invito della prestigiosa Università per raccontare l’Impresa di Antonio Carpenè, sia in termini di iniziativa imprenditoriale sia in termini di magistrale contributo alla nascita ed allo sviluppo del fenomeno Prosecco, oggi uno dei Vini Spumanti più apprezzati e bevuti al mondo.
Le gesta di colui che fu pioniere nella spumantistica italiana, sono state quindi al centro della Lectio Magistralis che ha visto coinvolto l’Istituto DeVinimus – The Columbia Law School Wine Society, nella location della Jerome Greene Hall della medesima Columbia Law School.
“DeVinimus – racconta Domenico Scimone della Carpenè-Mavolti – è una realtà che si dedica ad ampliare la conoscenza e la promozione dei vini pregiati di tutto il mondo ed ogni anno vengono ospitate degustazioni con produttori di diverse regioni vinicole. Avere l’opportunità di essere nel novero delle selezionatissime realtà chiamate a raccontarsi in tale prestigioso contesto, ha rappresentato per la Carpenè-Malvolti una occasione unica e straordinaria, soprattutto in relazione al fatto di rapportarsi con una platea di giovani professionisti appassionati di vino ed interessati alla conoscenza vitivinicola ed enologica.”.
Il racconto è stato affiancato in video-conferenza dal saluto agli Studenti di Fabio Chies - Sindaco di Conegliano - e di Mariagrazia Morgan - Dirigente Scolastica della Scuola Enologica di Conegliano; a seguire si è tenuta la degustazione di selezioni premium e superpremium della Carpenè-Malvolti. Si è altresì commentato l'andamento vendemmiale particolarmente complesso; la Glera, che sta alla base del Prosecco D.O.C.G., ha infatti risentito in parte delle alte temperature della stagione estiva facendo registrare una diminuzione della resa di produzione nell’ordine del 5% e, in termini temporali, ha visto le uve maturare leggermente in ritardo rispetto alla stagione precedente.
L’inciso sull’andamento della vendemmia in tale contesto, è correlato alla presentazione delle performance sui mercati esteri e soprattutto quelli oltreoceano, dove l’interesse per il vino italiano ed in particolar modo per il Prosecco è crescente.
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.