NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta.

Approvo
image1 image2 image3 image3

Cantine

Authentique Wine Cellars - Wine&Soul

Dall’Oregon al Portogallo: Pellegrini amplia il catalogo con due nuove proposte

Il distributore bergamasco dà il benvenuto alle aziende vitivinicole Authentique Wine Cellars e Wine&Soul 

 

Il distributore di vini e distillati di alta qualità Pellegrini S.p.A. annuncia l’ingresso a catalogo di due aziende vitivinicole provenienti rispettivamente dagli Stati Uniti e dal Portogallo: Authentique Wine Cellars situata nei dintorni di Portland, nell’Oregon, e la giovane Wine&Soul di Pinhão, nella valle dell’Alto Douro. Si conferma così ancora una volta la volontà di Pellegrini S.p.A. di continuare ad ampliare il ricco portfolio di etichette, anche internazionali, tutte selezionate con accuratezza e scrupolosità. 

 

“Conoscere e voler sapere di più sui grandi vini del mondo ci permette di confrontarci con progetti di fronte ai quali risulta difficile dire di no. La scelta di inserire a catalogo Pellegrini Authentique Wine Cellars e Wine&Soul, due realtà a cavallo tra Europa e Stati Uniti, ci permette di portare queste culture, tradizioni ed esperienze anche sul mercato italiano” - spiega Pietro Pellegrini, Presidente di Pellegrini S.p.A. 

 

Il produttore Nicholas Keeler, insieme ai genitori Craig e Gabriele Keeler, conduce la Keeler Estate Vineyard di Amity, piccolo villaggio dell’Oregon. Quando venne acquistata nel 1990 questa terra dimenticata era occupata solamente da bacche selvatiche e sottobosco ma, in seguito a un processo di conversione a vigneti durato diversi anni, è venuto a crearsi un ecosistema perfettamente funzionante: una riserva naturale ricca di fauna selvatica, piccoli laghi, cascate, torrenti, boschi e vigneti condotti con metodi biodinamici. Nicholas Keeler crea artigianalmente i suoi vini a marchio Authentique Wine Cellars con produzioni “small batch” da “single vineyard” sia dal vigneto di famiglia che da altri famosi vigneti situati nella Willamette Valley. Le uve della Keeler Estate Vineyard hanno certificazione biodinamica “Demeter” e “Stellar Organic” e la produzione, tutta naturale, segue altissimi standard qualitativi. Con le uve coltivate si producono Pinot Noir ricchi di note fruttate e delicate, con una struttura profonda e minerale paragonabile a quella dei grandi vini della Côte de Nuits in Borgogna, mentre gli ottimi Chardonnay sono caratterizzati da freschezza, energia e precisione.

 

 

Dall’Oregon al Portogallo, dove troviamo i vigneti pittoreschi di Wine&Soul, nel cuore della valle dell’Alto Douro, una delle regioni viticole più antiche del mondo, classificata Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.  Wine&Soul è un’azienda di fondazione recente ad opera di Jorge Serôdio Borges e di sua moglie Sandra Tavares da Silva, due tra i più celebrati enologi del Portogallo, mossi daldesiderio di incanalare la propria passione ed esperienza in una cantina di loro gestione. Nel 2001, quando Sandra e Jorge iniziarono il loro cammino, non possedevano ancora nulla, né vigne né vini, ma avevano una visione, un sogno, un progetto in comune. E’ quindi facile intuire il perché del nome Wine&Soul, progetto nel quale hanno messo cuore e anima per produrre vini che sono il riflesso della loro vita insieme.  Fin da subito viene prodotto il Pintas, un vino intenso e selvaggio, al quale segue più avanti la produzione del Pintas Character, una versione del Pintas più semplice e dai sapori fruttati, del vino bianco Guru e dei Porto Vintage Pintas. Nel 2009 l’azienda eredita la Quinta da Manoella, una proprietà eccezionale nella Valle di Pinhão. Il primo vino prodotto, il Quinta da Manoella Vinhas Velhas, divenne presto uno dei vini più famosi e rappresentativi del Douro.

CONTE GUICCIARDINI: LA MIGLIOR VENDEMMIA DAL 1199

 

Quest’annata è stata molto positiva. Il Conte Ferdinando Guicciardini fa il punto della situazione produttiva e delle prospettive di mercato, con uno sguardo al futuro e ai progetti in cantiere, tra cui il potenziamento delle strutture produttive, commerciali e ricettive ed infine il lancio del Wine Club

La Conte Guicciardini, storica azienda vinicola toscana che comprende tre tenute per complessivi 210 ettari di vigneto suddivisi tra Castello di Poppiano (140 ha nel Chianti Colli Fiorentini), Massi di Mandorlaia (60 ha nel Morellino di Scansano) e Belvedere Campóli (10 ha, che diverranno 15, nel Chianti Classico), brinda a una vendemmia eccezionale e si prepara a un 2020 ricco di novità.

 

Ad illustrare l’andamento della stagione 2019 e i progetti futuri è lo stesso Conte Ferdinando Guicciardini, fin dal 1964 alla guida di questa storica azienda, che affonda appunto le sue radici nel pieno del Medioevo. Risale infatti al 1199 un documento, inerente a una divisione di eredità, che evidenzia come già allora il Castello di Poppiano appartenesse alla famiglia Guicciardini.

 

"Quest'anno - spiega Ferdinando Guicciardini - abbiamo avuto una vendemmia fuori dalla norma per la qualità delle uve. Se all’inizio dell’estate l'andamento climatico aveva destato qualche preoccupazione, la situazione è poi migliorata sostanzialmente ed al momento del raccolto le nostre uve si sono rivelate sanissime e di alta qualità. A livello quantitativo abbiamo prodotto un po' di meno rispetto al 2018, e questo va naturalmente a vantaggio della qualità. Il grado zuccherino è risultato ottimale e ora ci auguriamo che i polifenoli svolgano bene il loro ruolo, conferendo il giusto equilibrio ai nostri vini. Di tutto ciò avremo ovviamente conferma nei prossimi mesi ma, come dicevamo, le prime impressioni all'indomani della vendemmia sono ottime: ‘forse le migliori dal 1199’, se mi posso concedere una battuta".

 

L'eccellente vendemmia del 2019 arriva peraltro dopo annate impegnative. "In passato vi sono stati anni che hanno presentato qualche complessità", spiega ancora Ferdinando Guicciardini. “Ad esempio il 2017, come si potrà ricordare, è stato l’anno della grande siccità, e ciò ha prodotto vini molto ricchi di gradazione alcolica, quindi con un equilibrio più difficile da raggiungere. Nel 2019 invece il clima, con giusta piovosità estiva ma soleggiato e secco prima e durante la vendemmia, ha creato appunto una situazione eccezionalmente positiva".

 

Nelle tre tenute della Azienda Conte Guicciardini sono impegnati una quarantina di collaboratori.  Si producono diverse tipologie di vini da quelli d'annata e di pronta beva, alle Riserve e Gran Selezione dei vini Docg, fino a proposte di vini IGT che escono dalle denominazioni tradizionali per esprimere al meglio lo stile individuale del produttore oltre al legame con il territorio di provenienza: "Abbiamo 7 etichette Docg – precisa Ferdinando Guicciardini – e 5 Igt di qualità. Si lavora sempre guardando al futuro: anno dopo anno puntiamo infatti a perfezionare, con interventi mirati, le varie fasi della produzione partendo dall’impianto dei nuovi vigneti per finire alla cantina. Non dimentichiamo mai che ci pregiamo di essere esclusivamente produttori, quindi pienamente responsabili della nostra qualità, dall’impianto della barbatella fino alla bottiglia” 

 

A livello di commercializzazione, si stanno aprendo progressivamente nuove prospettive. "Attualmente – spiega Ferdinando Guicciardini – i nostri vini sono distribuiti al 40% sul mercato interno e per il 60% all'estero. Il Paese di riferimento più importante per l’export, è ancora gli Stati Uniti, seguito dalla Germania, da altri Paesi europei e anche dalla Russia. Stiamo seguendo con attenzione il mercato cinese, che si è aperto negli ultimi cinque o sei anni, ha avuto una rapida evoluzione ma è ancora in fase di stabilizzazione. Da esplorare come nuovi possibili sbocchi le zone turistiche oltremare, il Sud America e in particolare il Brasile. Per quanto riguarda il mercato interno, dobbiamo tener presente che l'Italia è uno dei maggiori produttori di vino al mondo, la vendita è molto regionalizzata e la competizione molto forte. Quindi, se la presenza sul mercato nazionale rimane sicuramente importante per l’affermazione del ‘brand’, è comunque evidente che l'export rimane fondamentale per lo sviluppo. Quanto ai canali commerciali, per noi quello principale è da sempre l’HORECA, in particolare enoteche e negozi specializzati, mentre qualche vino si trova anche nella Grande Distribuzione con etichette dedicate".

 

Altro canale in continuo sviluppo è quello della vendita diretta.  "Aumentano le visite di clienti e appassionati e di conseguenza le vendite in azienda", conferma Ferdinando Guicciardini. Cresce il turismo del vino e tale situazione rappresenta un volano per le novità in programma. "Per questo motivo, abbiamo programmato di potenziare le strutture ricettive per accogliere al meglio i turisti che ci vengono a trovare, sia nella tenuta storica Castello di Poppiano sui Colli Fiorentini, sia in quella di Belvedere Campóli, nell’area del Chianti Classico. Ma non ci fermiamo qui. Stiamo lanciando il nostro Wine Club, un invito rivolto a tutti gli appassionati dei nostri vini che offrirà la possibilità di accedere a servizi esclusivi. Un modo per restare sempre aggiornati sulle nostre attività ed entrare quindi, in un certo senso, a far parte della nostra famiglia".

 

Per ulteriori informazioni: www.conteguicciardini.it

Alice Camellini - ufficio stampa c/o fruitecom – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / +39-059-7863820

Jessica Busoli - ufficio stampa c/o fruitecom – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / +39-059-7863883 

 

A POZZUOLI ASPI E NINO FRANCO RACCONTANO 100 ANNI DI PROSECCO SUPERIORE DI VALDOBBIADENE

 

 

Dopo Milano e Roma, il “Viaggio attraverso 100 anni di Prosecco” di ASPI e Nino Franco approda a Pozzuoli (NA), per la masterclass finale del 18 novembre: una degustazione per professionisti e appassionati guidata da Gennaro Buono, sommelier ASPI, e da Silvia Franco, quarta generazione della famiglia che da 100 anni conduce l’azienda emblema del Valdobbiadene Prosecco Superiore

 

Il cammino lungo 100 anni di Nino Franco, l’azienda emblema del Prosecco di Valdobbiadene Superiore fondata nel 1919 sulle Colline di Valdobbiadene oggi Patrimonio Unesco, si intreccia a quello di ASPI - Associazione Sommellerie Professionale Italiana, l’unica associazione di sommelier del nostro paese ad essere riconosciuta a livello internazionale da ASI - Association de la Sommellerie Internationale.

Dopo la partenza a Milano e la tappa nella Capitale, “Un viaggio attraverso 100 anni di Prosecco”, l’iniziativa per far conoscere a professionisti e appassionati in tutta Italia un pezzo della storia del grande vino italiano, approda a Pozzuoli (NA) lunedì 18 novembre, con una masterclass, guidata dal sommelier ASPI Gennaro Buono, in cui sarà possibile degustare diverse etichette di Nino Franco - di cui due proposte in tre annate per comprendere appieno la capacità evolutiva del Prosecco -, per un totale di 8 vini. Non solo: a raccontare le produzioni e la storia dell’azienda interverrà Silvia Franco, figlia di Primo Franco, il titolare della cantina che, attualizzando tecnologia e metodi di lavoro, ha conferito all’azienda l’impostazione moderna che la distingue oggi, a 100 anni dalla sua fondazione.

«Nel mondo ci ripetono che Nino Franco è un marchio dalla forte personalità. A questo risultato siamo arrivati innanzitutto attraverso una scelta rigorosa delle uve provenienti dai vigneti nella zona Docg del Prosecco di Valdobbiadene. Piccolissime parcelle di territorio capaci di esprimere la cifra distintiva del Prosecco ovvero la migliore espressione di queste colline che, proprio nell’anno del nostro Centenario, sono state riconosciute dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità» – afferma Primo Franco. «Dobbiamo continuare sulla strada della cultura, per questo sono felice di raccontare, insieme ad ASPI, la storia dei nostri vini che coincide con quella della mia famiglia, della mia terra».

«Uno dei principali obiettivi di ASPI è di affermare e promuovere i valori della professionalità e della cultura del vino e delle bevande insiti nella tradizione italiana. Valori che ogni sommelier trasmette ai commensali seduti alle tavole di tutto il mondo.» - dichiara Giuseppe Vaccarini, presidente ASPI. «Per questo ringraziamo Nino Franco per dare, tanto ai nostri sommelier, quanto al pubblico di appassionati che vorrà unirsi a noi, l’opportunità di un racconto in prima persona di un’azienda centenaria che ha scritto un capitolo fondamentale della storia del vino italiano».

 

 

 

“Un viaggio attraverso 100 anni di Prosecco”

18 novembre 2019, ore 18.00

Villa Eubea

Via Monte di Cuma, 3 - Pozzuoli (NA)

 

Accompagnati dalle parole di Silvia Franco e guidati dal sommelier ASPI Gennaro Buono, professionisti e appassionati potranno scoprire la storia centenaria di Nino Franco e comprendere la capacità evolutiva del Prosecco attraverso la degustazione di:

Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg

Vigneto della Riva di San Floriano 2018

complesso bouquet di frutta, glicine e fiori d'arancio, buona acidità, perlage fine e persistente

Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg

Nodi 2017

bouquet floreale, intenso e vellutato al palato, con un sentore di pesca e frutta a pasta bianca

Grave di Stecca 2014, 2008, 2007

vino spumante icona di Nino Franco, dai profumi di frutta matura, erbe aromatiche, salvia a intense note minerali, pietra focaia; all'assaggio è secco, ma cremoso, con finale setoso e persistente con un tocco di mandorla tostata

Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg

Primo Franco 2018

intenso bouquet di frutta esotica e mela matura con note di mandorla e scorza di limone candita

Prosecco di Valdobbiadene DOC

Primo Franco 2000, 1998


Per informazioni e iscrizioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Costo: 30 € per i soci ASPI, 40 € per il pubblico.

 

ASPI - Associazione Sommellerie Professionale Italiana. Si propone come punto di riferimento per la Sommellerie professionale, con l'obiettivo di offrire opportunità di crescita ed affermazione ai Sommelier. Dal 2007, anno della sua nascita, è il solo membro per l'Italia dell'Association de la Sommellerie Internationale, ASI. I principali obiettivi di ASPI sono la formazione, a livello professionale, e la diffusione della cultura sul mondo del cibo e delle bevande. ASPI è presente, sul territorio nazionale, con corsi ed attività.

www.aspi.it

 

NINO FRANCO. È il nome sinonimo del Prosecco di Valdobbiadene dal 1919. Il filo che unisce Antonio, Nino, Primo e Silvia si chiama qualità. Primo è stato l’artefice della modernizzazione: escludendo tutti i vitigni che non si identificano con il territorio, rinnovando gli impianti, ripensando le tecniche e aggiornando l’immagine del marchio e delle etichette. Nel frattempo, continua la sua stretta collaborazione con dei viticoltori della zona, al fine di sviluppare la sua idea di valorizzazione di questo vitigno. Primo è affiancato dalla moglie Annalisa, che si occupa quasi esclusivamente di Villa Barberina, e dalla figlia Silvia che supporta tutte le scelte produttive, strategiche e commerciali. Oggi, a cento anni dalla sua nascita, il prosecco di Nino Franco è apprezzato in tutto il mondo.

  

Alessandra Perrucchini. +39 340 4212323

A BRESCIA IL VINO E' ROSA

 

Un itinerario targato Visit Brescia tra le migliori cantine a conduzione femminile nei terroir della provincia. In un territorio come quello di Brescia, conosciuto in tutto il mondo per l’immensa varietà di vini eccellenti prodotti tra Lago di Garda e Franciacorta, il vecchio detto secondo cui dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna è sottoposto a una riconversione in senso enologico. Vale infatti la pena, seguendo la traiettoria tracciata da Visit Brescia, lanciarsi in un viaggio alla scoperta delle grandi donne capaci di dettare il destino o quantomeno contribuire decisamente al successo di straordinarie etichette, incredibili vitigni ed eccezionali bottiglie. In un percorso tra degustazioni, visite in cantina e passeggiate nel cuore delle vigne.

 

LAGO DI GARDA

 

Insieme a Vittorio, è ad esempio Ilona a portare avanti il sogno dell’azienda Agricola Giardini dei Conti Thun, a Puegnago sul Garda. Circondato dai propri vitigni autoctoni e da due ettari di ulivi, il casolare si presenta orgogliosamente immerso nelle colline della Valtènesi come cuore dell’inscindibile binomio tra produzione sostenibile e accoglienza famigliare, in grado di regalare agli ospiti piaceri unici, genuini e autentici. Nell’ottocentesca cascina a corte, è possibile visitare la cantina e assaporare vini esaltati dall’accompagnamento di prodotti gastronomici del luogo, frutti preziosi di una terra incastonata tra lago e colline.

La Wine Experience – nella doppia versione Walking Tour a 15 euro a persona e Pink Electric Car Tour a 20 euro per partecipante – è proposta tutti i giorni dell’anno, possibilmente previa prenotazione sul sito www.contithun.com.

 

È invece Paola una delle tre anime che si sono poste l’obiettivo di rinnovare lo sforzo del nonno Giovanni, fondatore negli anni ’30 dell’Azienda Franzosi, sempre a Puegnago. I 6 ettari iniziali si sono estesi fino agli attuali 25, che – insieme ad altri 15 di altre aziende – producono un totale di circa 3500 quintali di uva rossa. Nel lembo di terra compresa tra il Lago di Garda e le colline moreniche della provincia di Brescia, il microclima rende unici vini quali il Lugana DOP, il Garda Classico Chiaretto DOP o il Rebo IGP, che – come olio, aceto e grappe - possono essere degustati e acquistati nello showroom dal lunedì al sabato tra le 9:00 e le 12:00 o tra le 14:00 e le 18.00, e la domenica dalle 9:00 alle 12:00.

 

A Rovizza di Sirmione, Ambra Tiraboschi – autentica mattatrice di visite e degustazioni, oltre che signora indiscussa dell’agriturismo ricavato nello stabile aziendale - conduce insieme a Franco la cantina Ca’ Lojera. Nel terroir argilloso e particolarissimo di Sirmione, la cantina è diventata sin dalla sua fondazione negli anni ‘90 il punto di riferimento per il Lugana, soprannominato il “Signore del Grande Lago”. Al suo fianco, chardonnay, cabernet sauvignon e merlot, che vengono sottoposti a lunghe fermentazioni sulle fecce fini e affinati prevalentemente in acciaio, per mantenere intatte le caratteristiche aromatiche dei varietali di partenza. Di tutta la gamma, un cenno particolare merita il Lugana, declinato nella versione base, superiore e riserva “Del Lupo”, che può essere degustato tutto l’anno, magari contestualmente a una visita della cantina, previa prenotazione all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Giovanna Prandini è la metà femminile della conduzione della cantina Perla del Garda di Lonato del Garda, gestita insieme al fratello Ettore. Il nome dell’azienda è legato a quello di vini di alta qualità, che mantengono l’aroma di fondo del lavoro meticoloso in vigneti occupati per il 90% dal trebbiano di Lugana, detto anche turbiana. Chi volesse toccare con mano e assaporare la filosofia dell’impresa può partecipare a una (o anche più) delle 3 tipologie di tour con degustazione. Proposto a 15 euro a persona, comprensivi di visita della zona produttiva e della barricaia, Happy Wine Km0 è una suggestiva passeggiata tra i filari del vigneto alla scoperta del Lugana eco-sostenibile, protagonista di una degustazione con prodotti tipici che vede alternarsi nel calice il Lugana certificato Biologico “Bio” Lugana DOP 2018, il Best Seller “Perla” Lugana DOP 2018 e il rosso “ Terre Lunari” Benaco Bresciano IGT 2011.

 

Il nome 100% Lugana dice già tutto del tour offerto al prezzo di 25 euro a persona a chi desidera scoprire i segreti e le varie sfaccettature del vitigno principe dell’azienda. L’esperienza prevede la visita alla cantina - zona produttiva e barricaia - e la degustazione di tutte le tipologie di Lugana DOP previste dal disciplinare: dalla versione spumante a quella giovane, passando per il Lugana Superiore, Lugana Riserva e la Vendemmia Tardiva. L’abbinamento con prodotti tipici del territorio contribuisce a definire i contorni di un’esperienza straordinaria.

Ultimo ma non ultimo, il Tour Lugana Vintage è la soluzione ideale per chi vuole scoprire le potenzialità di invecchiamento del Lugana. Dopo la visita della cantina - zone produttive e barricaia – ci si dedica alla degustazione di 3 annate diverse di Lugana presentate alla cieca, per un viaggio sensoriale unico ed esclusivo – condito da prodotti tipici – proposto al prezzo di 35 euro a persona.

 

Spostando per un attimo il fuoco dal bicchiere al piatto, Visit Brescia punta i riflettori sull’esperienza “Le tagliatelle di Raffaella”, che vede Raffaella ed Elisale, regine del gusto di Cascina Maddalena, a Lugana di Sirmione, proporsi nel ruolo di maestre d’eccezione nella scuola della pasta fresca fatta in casa con uova fresche e farina di mulino. Abbinabile con visite alla cantina o sedute di raccolta nell’orto, il master chef gardesano insegna ai partecipanti l’arte di impastare tagliatelle (al sugo di pomodoro o burro e salvia) e pasta ripiena, secondo una preparazione casereccia ma per nulla scontata che include l’accorta scelta degli ingredienti, l’individuazione delle giuste dosi, la tecnica dell’impasto, la manualità calibrata per tirare la pasta col mattarello, la cottura e il rito dell’impiattamento. Il gran finale è ovviamente la degustazione, forchette alla mano e con un paio di calici di vino selezionato accanto al piatto. L’esperienza si rinnova ogni giovedì, da maggio a metà settembre, con preavviso obbligatorio all’email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., al prezzo di 79 euro a persona.

 

FRANCIACORTA

In un territorio come quello della Franciacorta non ci sarebbe che l’imbarazzo della scelta ma una menzione speciale la merita senza ombra di dubbio la Cantina Castelveder, presso cui Visit Brescia segnala “Franciacorta in Poesia”, esperienza valida tutto l’anno su prenotazione all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. al prezzo di 20 euro a persona. Insegnante, poetessa e scrupolosa coltivatrice di vini, è la Signora Elena Alberti Nulli a fondare, nel 1975, quest’azienda in cui famiglia e vitigni fanno parte della stessa storia. I versi si mescolano allora a eccellenti grappoli di Pinot, Chardonnay, Merlot, Barbera, Cabernet e Nebbiolo, che si riversano nelle bottiglie e conferiscono carattere e qualità al Franciacorta di Elena. Francesco e Camilla Alberti – Presidente della Strada del Franciacorta e grande amante degli animali, al punto da organizzare anche un Dog Trekking tra le vigne - si occupano oggi di accogliere gli ospiti e di guidarli nella visita ai vigneti e nel sottosuolo, verso il punto da cui ammirare la roccia tipica del versante orientale della Franciacorta. Le porte della cantina si aprono infine per sprigionare gli aromi e i sentori delle tanto declamate bollicine, protagoniste di una degustazione guidata che si sofferma sul confronto tra i vari Franciacorta in abbinamento a salumi del posto, formaggi locali e frittatine con le verdure dell’orto.

 

BRESCIA

 

Sul colle Cidneo, ai piedi del Castello di Brescia, Il Vigneto Pusterla è il vigneto urbano più esteso d’Europa (quasi quattro ettari). La vera anima di quest’impresa di ostinazione è Maria Capretti, capace di imporre un nuovo concetto più dinamico e aperto a una particolarissima idea di agricoltura produttiva cittadina. Il Vigneto Pusterla rappresenta la più estesa coltivazione di sola uva invernenga, vitigno autoctono di Brescia, contenente la maggior parte delle viti “originali", non solo cloni selezionati negli anni ’70 (gli unici a disposizione di chi volesse impiantare invernenga attualmente). L’azienda imprime il proprio nome anche su grappa, confetture, gelatine e miele, e conserva gelosamente alcune tra le vecchie tipologie bresciane di alberi da frutto.

 

STRADA VINO COLLI LONGOBARDI

 

Gestita da Anna Botti, l’azienda vitivinicola Tenuta La Vigna di Capriano del Colle si è distinta negli ultimi decenni per la capacità di integrare le nuove tecnologie con una filosofia aziendale che mira a valorizzare il terroir con fedeltà e rispetto. È la stessa Anna ad accogliere gli ospiti con un calice di metodo classico “Blanc de Blancs” da sorseggiare nel corso del tour in cantina, dove si assiste all’illustrazione delle fasi della vinificazione. Condizioni meteo permettendo, la passeggiata in vigna precede la degna conclusione con una robusta degustazione di 5 vini abbinati a prodotti tipici del territorio bresciano.

L’esperienza “Dalla Vigna al Calice”, promossa da Visit Brescia, è proposta al prezzo di 20 euro a persona ed è valida dal lunedì al sabato, previa prenotazione all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

“Eccellenze in Rosso. Il Marzemino di San Michele” apre invece una porta sull’universo della vendemmia biologica voluta da Elena Danesi per ottenere il meglio dai vitigni arrampicati sul Monte Netto. Nel segno della qualità, l’obiettivo principale è stato fin da subito quello di valorizzare il Marzemino, protagonista dei processi di vinificazione illustrati nel corso di un’esperienza unica che alla degustazione, alla spiegazione dei parametri olfattivi e gustativi e ai suggerimenti di abbinamenti gastronomici, aggiunge la realizzazione di un’etichetta personalizzata, fronte e retro. La proposta è offerta al prezzo di 20 euro a persona, con prenotazione all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

VALLE CAMONICA

 

In Località Sendini, a Losine, la Cantina Monchieri sarebbe da visitare anche per la posizione, dalla quale ammirare albe e tramonti sui panorami meravigliosi offerti da un mondo unico che spazia dalla bellezza del Lago d'Iseo al ghiacciaio del Presena, passando per strade, castelli, antichi borghi, siti UNESCO, terme, resti romani e chiese. Gestita dalla signora Silvia, l’azienda è nata per contribuire al recupero e alla valorizzazione di un territorio tradizionalmente vocato alla coltivazione vitivinicola, il conoide di Losine, ai piedi della Concarena, dove tre ettari di vigna hanno consentito di riscoprire un’attività anticamente molto praticata in Valle Camonica. Prenotando sul sito www.cantinemonchieri.it/, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamando direttamente , è possibile degustare e comprare i due vini rossi (IGT Valcamonica) e il Vino Spumante di Qualità - Brut Extra Brut e Pas Dose’ (Metodo Classico) prodotti dalla Cantina.

Per chiudere in bellezza, l'Azienda agricola Scraleca di Darfo è il regno di Anna Tedeschi, che, in un contesto di raro splendore, produce insieme alla famiglia vino, olio e farina. La struttura propone anche autentiche full immersion nei vigneti, grazie alla possibilità di alloggiare in soluzioni abitative moderne e funzionali come Casa Ulivo e – per l’appunto – Casa Vigna, ricavate dal recupero di costruzioni preesistenti e raggiungibili esclusivamente a piedi, con una passeggiata di 15 minuti. I percorsi didattici all’interno di un luogo che ha scelto di affrontare le difficoltà della coltivazione in altura sono autentici viaggi in un mondo di amore e dedizione che gode inoltre di un accesso riservato al Lago Moro. Qua, un sorso di Vino Griso e un filo di Olio Grignano, Scraleca o Grimaldi, ben accompagnati dalla schiettezza della Polenta Isola, sono sufficienti a spiegare il senso della vita. Per informazioni: www.scraleca.it.

CANTINA MACULAN E FONDAZIONE BANCA DEGLI OCCHI: LA GIURIA DI QUALITÀ HA SCELTO IL SANTALUCIA 2018

 

 Località Branza si conferma terra di elezione per il progetto Santalucia sostenuto dalla Cantina di Breganze. Ad essere selezionata una barrique di Cabernet Sauvignon 

 

Da undici anni Cantina Maculan e Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus sono unite nel progetto Santalucia, finalizzato alla raccolta fondi a sostegno della ricerca scientifica per migliorare le tecniche di trapianto di cornea e la cura di malattie della vista

Il panel di selezione ha visto ospiti esperti, giornalisti e critici enogastronomici degustare alla cieca sei diversi monovarietali dalle migliori barrique di Cantina Maculan. Ad aggiudicarsi le preferenze della giuria di qualità, il Cabernet Sauvignon prodotto da uve del vigneto di Branza, in località Fratta, impianto piuttosto recente che tesse la sua trama di filari nel terreno tufaceo dei pendii più alti di Breganze. Per il secondo anno consecutivo, Branza dà i natali al Santalucia: l'esemplare 2017, infatti, era un Merlot da uve coltivate nella stessa area.

L'intera barrique di Cabernet Sauvignon, 225 litri, sarà imbottigliata in 300 esemplari da 0,75 litri di Santalucia 2018 e i proventi raccolti dalla distribuzione delle bottiglie finanzieranno la ricerca di Fondazione Banca degli Occhi. Da 30 anni l'ente non profit ridona la vista attraverso il trapianto, lo studio e la cura delle malattie oculari. Centro di riferimento per le regioni di Veneto e Friuli Venezia Giulia per i trapianti di cornea, è una tra le principali banche degli occhi a livello europeo. 

Il progetto Santalucia nasce da un'idea di Fausto Maculan, titolare dell'Azienda, che nel 2008 organizza la prima edizione dell'iniziativa. "Il mondo del vino e le imprese del territorio devono impegnarsi ad avere una visione non soltanto del mercato di riferimento, ma della società in cui sono inserite – dichiara Fausto Maculan – Aiutare in prima persona realtà importanti come la ricerca per le malattie oculari è un impegno e una responsabilità che abbiamo il piacere di sostenere, insieme a molti amici imprenditori e a cittadini che in occasione delle Feste scelgono di fare un acquisto solidale." 
Santalucia 2018 sarà disponibile su ordinativo presso la Cantina Maculan e presso Fondazione Banca degli Occhi a partire dal 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, con una donazione minima di 100 euro.
"Desidero ringraziare Fausto Maculan per questa collaborazione così lunga e generosa, che per l’undicesimo anno ha fatto nascere il progetto fino a sancire l’ultima edizione – afferma Giuseppe Di Falco, Presidente di Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus – Grazie al suo impegno in questi anni abbiamo potuto raccogliere 300.000 euro a sostegno della ricerca sulle malattie oculari. La nostra riconoscenza va a questo sforzo e al servizio che, da imprenditore del territorio, Fausto Maculan compie anche come Consigliere di Amministrazione pro bono per la nostra organizzazione".

Maggiori informazioni sul progetto: 

Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onl

 

Giulia Tirapelle

2024 © Enocibario P.I. 01074300094    Yandex.Metrica