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Cantine

Cantine Oddero: Langhe Riesling 2016

Oddero Poderi e Cantine presenta la sua nuova etichetta:

il Langhe DOC Riesling 2016

 

 

 

 

In una terra votata ai grandi vini rossi del Piemonte, un bianco fiorito e minerale che nasce sulle colline di La Morra.

 

Un nuovo bianco di Langa, nato da un’intuizione nel vigneto e poi da una sperimentazione in cantina: questa è l’origine del Langhe DOC Riesling di Oddero Poderi e Cantine, che va a prendere il posto dello storico Collaretto, blend di uve chardonnay  e riesling in proporzioni variabili.

 

“Ho sempre apprezzato il riesling, considerandolo il migliore dei vitigni bianchi – dichiara Maria Cristina Oddero titolare insieme alla sorella Mariavittoria, alla nipote Isabella e al figlio Pietro dell’azienda vitivinicola Oddero Poderi e Cantine.  “Nel 2006 decisi di provare a coltivarlo a La Morra, sulle pendici nord ovest della collina di San Biagio, vicino ad un vigneto di chardonnay impiantato nel 1990. 

 

Non ebbi il coraggio di espiantare le viti di chardonnay, perché mi sembrava un atto di smisurato orgoglio nei confronti di viti in buone condizioni colturali, che stavano facendo il loro dovere;  e poi non mi piaceva l’idea di iniziare il mio percorso alla guida dell’azienda di famiglia  con un espianto. Per alcuni anni il vino prodotto fu un Langhe bianco, Il Collaretto, blend di chardonnay e riesling. Anno dopo anno, però, il nostro Langhe bianco perdeva qualche grappolo di chardonnay a favore del riesling, fino a diventare,  a partire dall’annata 2016, un riesling in purezza.

 

Con una nuova etichetta e con una nuova chiusura – per la prima volta abbiamo scelto di utilizzare il  tappo a vite per un vino Oddero Poderi e Cantine -  il nostro 

bianco diventa un Langhe Riesling doc, prodotto per ora in sole 4000 bottiglie”

Le uve vendemmiate durante la prima settimana di settembre provengono da una piccola parcella di poco più di un ettaro all’interno della località San Biagio, a Santa Maria di La Morra.

 

Le uve intere sono state raffreddate per 12 ore a temperatura controllata prima di procedere a diraspatura e pressatura. Dopo la fermentazione alcolica il vino ha risposato per 6 mesi sulle proprie fecce per poi essere imbottigliato tra aprile e maggio e riposare 2 anni in bottiglia prima dell’immissione sul mercato.

 

Il Langhe Riesling DOC 2016 presenta un piacevole naso fiorito, con lievi accenni minerali e di idrocarburi, in bocca è rotondo, di buon corpo, sapido, e con una gentile acidità.

 

Si accompagna assai bene ad antipasti e primi piatti; il migliore abbinamento è con i risotti leggeri, oppure anche con formaggi di media o bassa stagionatura.

 

WELL COM srl

 

Annalisa Chiavazza

 

FATTORIA DEI BARBI: LA NASCITA DEL BRUNELLO

 

 

 

Sabato 5 e Domenica 6 Ottobre, la Fattoria dei Barbi vi invita ad un evento straordinario: la nascita del Brunello. Entrerete in cantina durante la svinatura, quando la fermentazione finisce e il vino esce caldo, profumato e denso. Gruppi guidati di visitatori verranno accompagnati alle ore 11:00 e alle ore 16:30 dal proprietario, Stefano Cinelli Colombini, nella Cantina di produzione e potranno assaggiare il vino del nuovo anno: un'anteprima unica!

 

I gruppi poi verranno accompagnati nelle Cantine storiche di affinamento (orario visite guidate ore 12:00 – 15:30 – 17:30, ogni visita dura circa 30/40 minuti), dove e' allestita anche la mostra delle foto d'archivio della Collezione privata della Famiglia Colombini e dell'anteprima del nuovo libro di Stefano Cinelli Colombini con i "Ritratti a memoria" dei tanti che hanno reso grandi il Brunello e la storia di Montalcino. 

 

Visite guidate anche al Museo del Brunello (ore 14:30 e alle 18:30) dove immergersi nel percorso che ha portato Montalcino dalla prosperita' medievale a essere negli anni '60 il comune piu' povero d'Italia fino alla rinascita come capitale mondiale del mito enologico italiano per eccellenza.

 

E, ancora, per tutti, wine tasting, assaggi di mosto, dei prodotti di Fattoria e di una superlativa Schiacciata con l'uva Sangiovese dei Barbi.

In Taverna dei Barbi - per chi lo desideri - a pranzo e a cena Speciale Menu à la carte dedicato alla Svinatura (scaricabile al link >> http://bit.ly/2mVvgFm)- consigliata la prenotazione a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | tel. 0577 847143 - e merenda pomeridiana con panini appena sfornati, porchetta e Brusco dei Barbi.

 

Per tutti un dolce omaggio beneaugurante da portare a casa, in ricordo di queste giornate cosi' speciali.

Ticket di ingresso: 20 euro e comprende tutte le attivita' (esclusi i pasti alla Taverna dei Barbi). E' gradita la prenotazione >> Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  o tel. +39 0577 841111 - 0577 841205 (sabato e domenica)

La Svinatura. Come nasce il Brunello prosegue la stagione degli eventi 2019 alla Fattoria dei Barbi programmati con cadenza annuale: qui il calendario completo >> http://bit.ly/2GoHVI6

Fattoria dei Barbi 

Loc. Podernovi 170 | Strada Consorziale dei Barbi | Montalcino SI

Info e prenotazioni: t. 0577 841111 - sab e dom t. 0577 841205

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | 

  

The Grand Wine Tour

 

L’anima country di The Grand Wine Tour

 

 Il fascino di un vigneto che arrossisce ai primi freddi autunnali, l’accoglienza e lo charme di una tenuta di campagna, l’occhio che si perde in una distesa di colline, il brusio delle cantine in vendemmia, il profumo del mosto. Un viaggio tra i colori e i profumi dell’autunno in alcuni dei vigneti più affascinanti d’Italia.

 

FATTORIA LE PUPILLE (TOSCANA)

 

Un’azienda a conduzione femminile nella terra di Maremma, un luogo che conquista tanto per la sua natura incontaminata e selvaggia quanto per i piccoli borghi medioevali che sorgono incastonati nelle lussureggianti colline toscane.

Qui, nelle due case coloniche che voltano le spalle al borgo medievale di Pereta, Elisa Geppetti, la Signora del Morellino, ha creato uno dei punti di riferimento dell’enologia toscana dando vita a un vino leggendario, il Saffredi Maremma Toscana IGT.

Un'etichetta che ha portato il nome della Maremma al di fuori dei confini toscani fino all’acclamazione internazionale.

 

BORTOLOMIOL (VENETO)

 

Era il 1949 quando Giuliano Bortolomiol fondò l’azienda vinicola che porta il suo nome nel comune di Valdobbiadene, dove la produzione del Prosecco raggiunge i più alti vertici qualitativi.

 

Un paesaggio mozzafiato fatto di ripidi terrazzamenti dedicati alla vite che ancora oggi la famiglia Bortolomiol, fedele agli obbiettivi e ai valori del fondatore, si impegna a valorizzare e tutelare. Un'impegno che si fonda sulla consapevolezza nell’utilizzo delle risorse naturali volta a un’ agricoltura sempre più sostenibile, sul rispetto delle tradizioni del territorio e sui progetti umanitari.

 

UMBERTO CESARI (EMILIA ROMAGNA)

 

Situata a Castel San Pietro Terme, lungo le colline che dominano il paesaggio dell’antica Via Emilia, al confine tra Emilia e Romagna, l’azienda è stata fondata agli inizi degli anni ’60 da Umberto Cesari e da sua moglie Giuliana.

 

Uno dei primi produttori di vino a credere nel potenziale dell’uva sangiovese in Emilia Romagna, Umberto è rimasto fedele al suo impegno e oggi è conosciuto come un Maestro del sangiovese. Oggi l’azienda vinicola si estende per oltre 175 ettari  e include 8 vigneti (Casetta, Parolino, Ca’ Grande, Laurento, Llano, Tauleto, Miravalle e Claterna) protetti dai Calanchi Azzurri, così chiamati per il loro colore nei giorni di sole.

TRAVAGLINI (PIEMONTE)

 

La cantina Travaglini fu fondata nel 1920 da Clemente Travaglini ed è ora una delle aziende vinicole più rappresentative dell’Alto Piemonte. L’azienda si trova nel cuore di Gattinara un borgo che riporta indietro nel tempo, abbracciato dall’arco alpino e sormontato dal Monte Rosa che conferisce ai vigneti circostanti caratteristiche pedoclimatiche uniche al mondo. 

 

Negli anni, Travaglini, con la forma unica delle bottiglie che funge nel contempo da decanter e i suoi vini dallo stile tradizionale ed elegante si è affermato come il più stimato produttore limitata della denominazione Gattinara DOCG.

 

ZENATO (VENETO)

 

La cantina Zenato si trova a San Benedetto di Lugana, venticinque chilometri ad ovest di Verona sulla costa dell’affascinante Lago di Garda. Un luogo onirico dove nel 1960 Sergio Zenato e sua moglie Carla decisero di fondare l’azienda vitivinicola che oggi conta 75 ettari di vigneti e una reputazione solida per l’alta qualità dei vini prodotti. Il cavallo di battaglia dell’azienda è il Ripassa, un Valpolicella Superiore DOC creato con un metodo unico nel suo genere: la migliore selezione di vino Valpolicella viene fatta “passare sopra” le vinacce ancora calde delle uve usate per produrre l’Amarone.

 Questo metodo antico è stato riscoperto negli anni ’90 da Sergio Zenato e dà vita ad un vino ricco di corpo, intenso nel colore e nell’aroma.

 

 

Annalisa Chiavazza

DIARIO DI UNA SOMMELIER - METTI UNA GITA IN CHAMPAGNE TERZA TAPPA

Fotoservizio di Claudia Paracchini

 

 La Maison Phillipponat 

Riprendono le fila delle bollicine! Sempre quelle vere. Effervescenti,  come il piacere di scriverne. Siete rimasti in buona  compagnia, la mia, una Sommelier che prende i suoi sogni seriamente, e quella dello Champagne. Uno di quei sogni   era di  entrare  nel maestoso mondo di Phillipponat.

Sua Maestà il Carattere !

 

Il prestigioso vigneto Clos des Goisses

In Champagne non è un segreto che ci sono delle famiglie, dei terroirs che hanno fatto la storia. Questo é uno di quelli, uno speciale. Tutto inizio' quando Apvril le Phillipponat era già proprietario nel 1522 delle vigne soprannominate "Le Léon" il Leone tra Ay e Dizy. Da lì, da quasi cinque secoli, dal  XVI secolo gli antenati della famiglia erano vignaioli, negozianti, fornitori delle tavole reali di Louis XIV, magistrati, Sindaci Reali di Ay. Oggi é Charles Phillipponat a rappresentare la sedicesima generazione che conduce la maison, e lo fa estremamente bene.

La Maison Phillipponat con il Clos des Goisses

Poter visitare la loro cantina é stata un'esperienza elettrizzante! Aggirarsi come una bambina  tra i corridoi a pettine delle fondamenta del castello e respirare la storia immaginando di quando le bottiglie uscivano da lì per affacciarsi sul fiume e navigare verso le tavole aristocratiche di Parigi... così come oggi per i locali più trendy e più chic, non ha prezzo.

La scala che porta alla cave

Tutto é cura del dettaglio, ordine, rigore delle regole della Maison, nel pieno rispetto ambientale, una filosofia di stile che si riflette sulla cantina e che abbraccia tutta la loro produzione. Niente é lasciato al caso infatti non é uno champagne per palati rilassati. Lo scopo finale degli assemblaggi é di rendere ogni bottiglia unica, tanto che utilizzano il metodo solera nella tradizione dei Capi cantinieri  del passato.

Il famoso Champagne Clos des Goisses

Mentre si esprime il cuore con la passione e l'attenzione dello stile, gli occhi guardano al futuro controetichettando le bottiglie con l'annata di base dominante, il dosaggio, la sboccatura. Cosi che il cliente finale possa aiutarsi al massimo ed apprezzare al meglio ogni sfumatura.

Le antiche caves con le pieces

Degustare i millesimati, fare il gioco delle coppie con le due  Cuvée 1522 ed arrivare al protagonista il Clos des Goisses é stata un'esperienza unica. Dopo questa intensa  esperienza, quasi mistica, in abbinamento  niente di meglio che poter visitare la Cattedrale di Reims!

Il caveau de la Chapelle

Tappa obbligata per chi fosse per la prima volta nello Champagne, ma esperienza sempre piacevole anche in seconda, terza battuta....si respira il gotico da ogni colonna ! Nonostante le sue vicissitudini storiche, di incendi e tentativi di devastazioni, la Cattedrale troneggia sul panorama della città, punto di riferimento storico e culturale.

La nostra inviata Claudia tra le pupitres

Per quanto riguarda le esplorazioni a tavola invece i protagonisti di queste giornate sono stati il Ristorante La Banque e La Cave à Champagne, entrambi ad Epernay. Meritano una menzione per  il fortunato destino di una ex banca, ottima scelta dei piatti  il primo,  la cura e selezione della carta dei vini/champagnes per entrambi,  e per il menù tipique  e rapporto qualità prezzo oltre che all'atmosfera per il secondo.

IMPORTANTI RISCONTRI A LIVELLO INTERNAZIONALE PER TEDESCHI

 Wine Spectator, Robert Parker Wine Advocate e Falstaff premiano la storica realtà della Valpolicella con punteggi eccellenti

 

Al via la distribuzione diretta sul mercato americano

 

La Famiglia Tedeschi produce vini eleganti e strutturati, dotati di grande personalità e tipicità, caratteristiche che hanno conquistato la stima delle più prestigiose testate internazionali a partire proprio da quelle targate USA.

 

 

 

 

Riconoscimenti che non arrivano soltanto per l’Amarone ma anche per i Valpolicella e il Valpolicella Ripasso che grazie ad una forte identità ed una spiccata eleganza conquistano mercato e stampa. Si inizia con Wine Spectator che premia l’Amarone della Valpolicella Classico Capitel Monte Olmi Riserva annata 2012 con un punteggio di 92/100, mentre per l’annata 2015 l’Amarone della Valpolicella Marne 180 ottiene 91/100; sempre la rivista americana attribuisce un punteggio di 90/100 a tre vini - l’annata 2015 del Valpolicella Superiore Maternigo e del Valpolicella Classico Superiore La Fabriseria e il Capitel San Rocco del 2016. Wine Advocate, invece, assegna 96 punti all’Amarone della Valpolicella Classico Riserva La Fabriseria annata 2011, 95 all’Amarone della Valpolicella Capitel Monte Olmi Classico Riserva annata 2012, 94 all’Amarone della Valpolicella Marne 180 annata 2015; il Valpolicella Classico Superiore La Fabriseria annata 2015 ottiene 92 punti mentre per il Valpolicella Superiore Maternigo annata 2015 e il Valpolicella Ripasso Capitel San Rocco annata 2016, il punteggio è di 90.

 

Spostandoci in Europa, Falstaff attribuisce 94 punti all’annata 2017 del Capitel San Rocco Valpolicella Ripasso Superiore DOC e al Fabriseria Valpolicella Classico Superiore DOC del 2016, 92 punti al Valpolicella Superiore Maternigo annata 2016 e 90 punti al Valpolicella Superiore Capitel Nicalò 2017, portando l'azienda ai vertici delle classifiche della rivista.

 

Risultati estremamente significativi per l’azienda veronese, a conferma di come il percorso di ricerca intrapreso sulla zonazione e sulla valorizzazione dei singoli vigneti di proprietà si stia rivelando la scelta vincente.

 

Infine, Tedeschi accelera sui mercati internazionali e in particolare negli Stati Uniti dove debutta con un riscontro più che positivo attraverso la distribuzione diretta.

 

 

 

"Gli Stati Uniti si confermano il mercato cruciale per il vino italiano e il nostro obiettivo è proprio quello di crescere anche in questa direzione”, spiega Riccardo Tedeschi, che aggiunge: “Da pochi mesi abbiamo intrapreso la strada dell’importazione diretta e i primi feedback sono molto promettenti. Il consumatore USA - capitanato dai millennial - sceglie sempre più vini di qualità che riflettano una chiara identità del territorio, valori su cui la nostra Azienda investe da sempre. Il rapporto diretto con il distributore ci impegna in prima linea, ma ci consente anche di creare un punto d’incontro più incisivo su un mercato così strategico, lavorando in maniera sinergica su notorietà e posizionamento. Ben vegano quindi i prestigiosi riscontri ottenuti a sostengo del nostro impegno sui mercati internazionali!”.

 

L’azienda, con 400 anni di storia fatta di passione e di ricerca, di valori e di tradizioni, ha “scommesso” sulla grande ricchezza vinicola della Valpolicella, recuperandola in chiave moderna e adottando le tecniche più innovative per la produzione dei suoi vini.

 

Zed  Comm - Lucia Boarini, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., +39 349 4332333

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