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Cantine

Tenuta Capezzana

 

 

CANTINA CLAVESANA: FESTA DEL DOLCETTO

Marisa Cuomo: The Grand Wine Tour

  

Marisa Cuomo entra nel gruppo di The Grand Wine Tour

 

Marisa Cuomo è un cantina iconica del Sud Italia, nota per i suoi “vini estremi”, figli di una viticoltura eroica. I suoi vigneti crescono sui ripidi terrazzamenti che guardano il Golfo di Salerno. Un’oasi meravigliosa in cui vengono custoditi vitigni autoctoni con oltre 100 anni di storia.

 

Le cantine vennero fondate negli anni 80, anni in cui Andrea Ferraioli, discendente di un’antica famiglia di viticoltori locali, conobbe colei che sarebbe diventata sua moglie, Marisa. Un’anima affine con cui condivideva l’interesse per la vitivinicoltura e l’amore per il territorio di Furore. 

 

Da allora Andrea e Marisa si sono dedicati al terroir unico di Furore, dove le viti crescono aggrappate alla roccia, beneficiando del felice connubio tra il sole e il mare della Costa d’Amalfi. Dal recupero e dall’allevamento di antichi vitigni locali, l’azienda realizza una gamma di nove etichette, simbolo delle potenzialità di questa viticultura eroica e delle felici intuizioni di Andrea e Marisa.

 

Marisa Cuomo è una delle cantine che fanno parte dell'Associazione The Grand Wine Tour

 

Well Com

Annalisa Chiavazza

MIRABELLA: LA FRANCIACORTA RISCOPRE LA FORZA DEL PINOT BIANCO

Vinificato in purezza per esaltarne eleganza e peculiarità. Per i 40 anni dell’Azienda un cofanetto celebrativo di tre monovitigni

 

La Cantina Mirabella di Rodengo Saiano festeggia 40 anni dalla fondazione e celebra le origini della Franciacorta con un nuovo Metodo Classico da sole uve Pinot Bianco.

Da sempre definito enfant terrible, il Pinot Bianco soffre più di altri vitigni dell’instabilità climatica e territoriale. Usato nella cuvée conferisce freschezza e semplicità che vanno ad alleggerire la pesantezza dello Chardonnay e le asperità del Pinot Nero, creando coesione e rotondità.

In Franciacorta è sempre meno coltivato negli ultimi anni e la sua presenza nelle cuvée è andata via via scemando. Mirabella si è sempre dimostrata in controtendenza, mantenendo un’importante quota di vigneto coltivato a Pinot Bianco che nei propri terreni dimostra una particolare vocazionalità. Oggi in tutta la Franciacorta, infatti, sono coltivati appena 78 ettari di Pinot Bianco e Mirabella possiede l’8,71% pari a 7,5 ettari di vigneto a Pinot Bianco dell’intera denominazione, risultando quindi la prima realtà in Franciacorta per questa uva.

Oggi, nel quarantesimo anniversario, l’Azienda condotta dalla famiglia Schiavi ha deciso di lanciare una versione in purezza, dove il Pinot Bianco si esprime al meglio: elegante e complesso, regala un insieme di sentori di alto livello, profumati e delicati, con diverse sfaccettature a seconda della microzona della Franciacorta in cui cresce.

Il Pinot Bianco Metodo Classico in purezza di Mirabella si presenta come un vino elegante, quasi “riservato”, che solo ai palati più fini rivela le innumerevoli sfumature gusto-olfattive. Si scopre avvolgente e ampio, in grado di stupire con la sua lunga persistenza.

“Abbiamo pensato tante volte di omaggiare in termini assoluti quella che è da sempre una delle note stilistiche di Mirabella: il Pinot Bianco. Vitigno, che insieme al Pinot Nero, inaugura la storia della Franciacorta, ma che negli anni si è perso - dichiara Alessandro Schiavi, che con il padre Teresio e il fratello Alberto conduce l’Azienda Mirabella - Noi non l’abbiamo mai tradito, convinti della sua unicità, del suo carattere elegante e distintivo; l’abbiamo accudito in vigna con pazienza e amore e oggi è arrivato il momento di indagarlo in purezza, restituendoci allo stesso tempo un’espressione del territorio autentica e radicale. Autentica perché il Pinot Bianco è l’uva in grado di far “parlare” il nostro terroir senza maschere, mantenendo la sua sottile e costante personalità; radicale perché non potrà essere denominato Franciacorta, ma vogliamo che ne sia nostra rappresentazione pura e semplice”.

Il Pinot Bianco, unito in cuvée con lo Chardonnay e il Pinot Nero dà vita da molti anni in Mirabella alla storica etichetta DØM Riserva. Per celebrare i 40 anni della Cantina questi tre monovitigni vinificati in purezza saranno proposti in un cofanetto celebrativo, a tiratura limitata.

 

Mirabella Franciacorta

Mirabella nasce nel 1979 da un gruppo di appassionati enologi. Tra le prime realtà a credere nella tipicità del proprio territorio e nelle potezialità del Franciacorta. prende il nome dal primo vigneto monovarietale di Pinot Bianco situato sulle colline di Paderno Franciacorta. L’utilizzo del Pinot Bianco, cosa ormai rara in Franciacorta, è infatti una delle caratteristiche che contraddistingue la Cantina Mirabella. Conta 56 ettari distribuiti nella zona orientale della denominazione, nei comuni di Paderno FC, Passirano, Bornato e Provaglio d’Iseo.I vigneti sono tutti iscritti all’albo della DOCG Franciacorta e genstiti in biologico.

 

 

Anna Sperotto

Barolo Riserva Vigna Madonna Assunta La Villa

Barolo Riserva Vigna Madonna Assunta La Villa è tra le etichette che meglio interpretano la filosofia produttiva di Rocche dei Manzoni, azienda vitivinicola piemontese situata nel comune di Monforte d'Alba

 

Un Barolo figlio dell'amore che Rocche dei Manzoni nutre per le colline delle Langhe e per i grandi vini che ne nascono. Un vino che dopo 10 anni di affinamento preserva e racconta fedelmente sia le caratteristiche del vigneto da cui ha origine sia lo stile distintivo di Rocche dei Manzoni, volto alla produzione di vini eleganti e setosi.

Vigneto con esposizione sud-sud est, di formazione calcareo argillosa con marne grigio-azzurre. Offre vini ben strutturati e ricchi di corpo dalla grande intensità colorante e dal bouquet fruttato, con sentori di spezie, frutti rossi e sottobosco. Questa vigna, come il cru S. Stefano, era in passato di proprietà della Curia, infatti sul crinale di questo terreno si erge una magnifica chiesetta del 1500 a rendere ancora più affascinante e caratteristico il paesaggio 

 

L'annata 2009

 

Quella del 2009 è stata sicuramente un'annata interessante che avrà un posto d'onore nell'archivio di Rocche dei Manzoni.

L'andamento climatico è stato caratterizzato da un inverno molto rigido con nevicate importanti e una ripresa vegetativa primaverile più tardiva con piogge nel mese di aprile ed un maggio molto caldo. L'estate ha registrato un andamento alternato. Un mese di agosto molto caldo, seguito da un settembre asciutto e soleggiato con notti fresche, hanno fatto si che la vendemmia delle uve di nebbiolo da Barolo si protraesse fino alla terza settimana di ottobre. Questo ritardo nell'invaiatura e l'escursione termica sono state preziose per lo sviluppo di profili aromatici complessi e sostanze polifenoliche. Il 2009 ha così dato vita a grandi Barolo che si distinguono per potenza, struttura e    longevità.

Profilo organolettico

 

 Il Barolo Riserva Madonna Assunta la Villa 2009 si presenta di un intenso colore rosso granato.

 

Al naso profumi di confettura, viola, tabacco e ancora note aromatiche intense ed eleganti, suadenti e calde che si manifestano con lunga persistenza.

 

Al palato esprime le caratteristiche dell’annata e di questa vigna che già generalmente si rivela con grande potenza, struttura, equilibrio ed eleganza.

Sentori di liquirizia, frutti rossi, sottobosco, compaiono legati ad un quadro acido che ben si unisce al tannino presente, fine e di carattere che evidenzia in questa in questa vendemmia tutto il potenziale evolutivo. tutto il in questa vendemmia tutto il potenziale evolutivo. à.longevità….La dop, “bandiera” del Friuli Venezia Giulia, darà gusto al Giro d’Italia femminile 2019

 

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