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Cantine

È ORA DI RIDEFINIRE IL MARSALA

Florio presenta la sua filosofia attraverso le nuove etichette narranti

 

Sinonimo di Marsala nel mondo, le Cantine Florio, presentano ufficialmente il loro ultimo progetto, un ventaglio di 10 etichette che copre e riscopre altrettante espressioni di questo prodotto.

La nuova linea Florio offre un panorama dinamico, che si muove attraverso le dimensioni: dal basso verso l’alto, ovvero dalle tipologie introduttive e più accessibili, prodotte in un più ampio numero di bottiglie (Classic e Premium), fino ai pezzi da collezione, in edizione ultra limitata (Exclusive); da destra a sinistra sulla linea del tempo, ovvero dal Marsala Superiore del 2017 fino al rarissimo Marsala Superiore Riserva del 1994; infine, da vicino a lontano sulla linea della «profondità», ovvero la distanza che le botti hanno avuto, nel corso della loro storia, dal mare, l’elemento naturale preponderante sulle complesse dinamiche di affinamento dei Marsala Florio Una filosofia produttiva unica e dieci etichette che accolgono e raccontano la verità che non esiste «IL» Marsala. Da quando i commercianti inglesi perfezionarono la tecnica della concia, esistono soltanto «I» Marsala: i percorsi naturali e umani che definiscono «rotte» diverse per ciascuna etichetta in base a continue letture e interpretazioni.

Per la prima volta, il racconto di tutte queste “differenze” non è affidato soltanto alle parole dell’enologo o del sommelier, ma compare in etichetta.

Lo sforzo produttivo di Florio alla «verità» del Marsala è stato tradotto in una «trasparenza narrativa» che diventa patrimonio comune di conoscenze, condiviso e condivisibile.

 

«Etichette narranti» che contengono l’intero e complesso percorso del Marsala verso la singolarità espressiva racchiusa nella bottiglia, aiutando tanto il cliente trade quanto il consumatore finale ad una immedesimazione cosciente nel processo produttivo e ad una scelta più consapevole.

Gli elementi del packaging diventano un diario di viaggio del Marsala attraverso l’indicazione di elementi quali: l'anno della fortificazione, la sintesi del percorso del vino all'interno delle botti, il verbale di miscela, gli anni di affinamento, l’Angel share, il viaggio dei fusti all'interno delle navate.

 

 

La nuova linea Florio rappresenta la più consapevole estensione espressiva del Marsala ad oggi presente sul mercato: l’opportunità concreta di gustare l’«infinita singolarità» di questo prodotto.

 

LINEA CLASSIC

Quattro etichette straordinarie di Marsala Vergine, Secco, Semisecco e Dolce ottenuti da uve Grillo con annate che spaziano dal 2017 al 2008.

Marsala Vergine Riserva – VR0308

Annata 2008, questo Marsala Vergine Riserva affina 13 anni in piccoli tini di rovere nella Cantina Garibaldi, situata a 108 metri di distanza dal mare, in un ambiente carico di umidità salmastra che regala al palato sensazioni di persistente sapidità e croccantezza. Fresco e vibrante, dona al naso profumi mediterranei con note di ginestra e gelsomino.

Marsala Superiore Secco – SS1516

Figlio di una visione nomade di affinamento, questo Marsala Superiore Secco racconta quattro anni di pellegrinaggio nelle navate del Baglio, in tini e fusti di diversa dimensione, che dipingono un vino ambrato, netto e definito al palato, in cui domina la crosta di pane, con profumi eleganti e leggeri di miele di acacia e vaniglia.

 

Marsala Superiore Riserva Semisecco – SR2715

Un lento movimento d’affinamento culla per sei anni questo elegante Marsala Superiore Riserva Semisecco dalle barriques al fusto di rovere 4SBG nella Cantina Garibaldi. All’olfatto bacche di vaniglia e cuoio, mentre il palato si accende di dolce ricchezza naturale.

 

Marsala Superiore Dolce – SD1217

Equilibrato e piacevole, la sintesi enologica di un viaggio tra legni di rovere dalle molteplici forme e dimensioni nella grandezza delle Cantine Florio, il Marsala Superiore Dolce offre i suoi caldi profumi di dattero e mele ad un palato d’uva matura.

LINEA PREMIUM

Due etichette imperdibili, frutto di un’enologia estrema, di ascolto, d’intimità profonda con le Cantine che creano la vera arte liquida del Marsala.

Marsala Superiore Semisecco Riserva  SR0207

Il fusto 9SAG diventa testimone di una singolarità enologica, creata a 120 metri dal mare, in uno spazio temporale di elevazione lungo quattordici anni. Il Marsala Superiore Semisecco Riserva regala al palato un tannino asciutto, lungo e persistente, accompagnato da una equilibrata dolcezza e un profumo di note speziate e crema pasticcera.

 

Marsala Vergine Riserva  VR1003

Una chiara visione enologica dello spazio delle Cantine guida il movimento in fusti di diversa forma e dimensione, un viaggio lungo 18 anni che regala al palato un lungo tannino e al naso sentori di arachidi e cereali. Questo Marsala Vergine Riserva racchiude nel calice un momento della storia Florio e lo proietta verso l’infinito.

 

LINEA EXCLUSIVE

All'apice della linea quattro preziosi Marsala a tiratura limitata.

Marsala Superiore Riserva Semisecco – SR0301

Vent’anni di affinamento rendono questo Marsala Superiore Riserva Semisecco un piacere da condividere. Il tannino asciutto e persistente, i sapori di liquirizia, torrone e cacao amaro, si accompagnano a profumi di frutta sotto spirito e castagna, a testimoniare un’evoluzione evidente e complessa, figlia di una lunga vita in legni di rovere.

Marsala Superiore Riserva Secco – SS0900

Colore ambra, profumi di genziana e rabarbaro, gusto vibrante e piacevolezza amara, sono queste le eredità del lungo viaggio ventennale all’interno delle Cantine di questo Marsala Superiore Riserva Secco.

Figlio dell’arte antica dell’ascolto, ha respirato, nelle quattro navate del Baglio, legni e dimensioni differenti proiettato verso una nuova idea di Marsala

 

Marsala Vergine Riserva – VR1898

Solo 900 bottiglie per questa raffinata creazione liquida, che racconta del dolce navigare nelle Cantine Florio in balia del tempo. Un profilo organolettico pronunciato e verticale dà a questo Marsala Vergine Riserva note evolutive di mentolo, di te nero, di liquirizia, mentre al palato offre miele di castagno, radice e straordinaria persistenza.

Marsala Superiore Riserva Dolce – SD0294

Caratelli di pregiato rovere da 300 litri, posizionati a 194 metri da mare nella Cantina Garibaldi, raccontano di una visione enologica chiamata SD0294. Una produzione limitata di dolcezza, caratterizzata da una grande spinta acida al palato per questo Marsala Superiore Riserva Dolce e resa unica dai suggestivi profumi di liquirizia ed erbe officinali.

 

 

Marta Sobrino

ABBAZIA DI NOVACELLA: ARTE, CULTURA E VINO PRONTI AD ACCOGLIERE TURISTI E VISITATORI

 

 

Un anno ricco di eventi, mostre e appuntamenti. Abbazia di Novacella attende gli enoturisti, celebrando, quest’anno, gli 880 anni di storia  

 

Immergersi tra le bellezze artistiche e i luoghi sacri di un’Abbazia fondata nel 1142, visitare una delle più antiche cantine attive al mondo, passeggiare tra i filari dei vigneti che custodiscono un patrimonio di grande valore enologico e paesaggistico. L’Abbazia di Novacella anche quest’anno è pronta ad accogliere con la consueta cura e il proverbiale senso di ospitalità i suoi tanti e affezionati visitatori ed enoturisti. 

L’arrivo del periodo primaverile coincide sempre per l’Abbazia di Novacella con l’entrata nel vivo delle tante attività che animano il programma di eventi e manifestazioni che arricchiscono la sua offerta per i visitatori fino all’autunno” spiega Werner Waldboth, direttore vendite di Abbazia di Novacella.Il 2022 è, inoltre, un anno particolarmente importante per l’Abbazia, che celebra i suoi 880 anni di storia: la creazione di un vino celebrativo, il Sylvaner ‘Cor unum et anima una’, in vendita esclusivamente all’interno del negozio dell’Abbazia, ha dato il via a un periodo di festeggiamenti, ricco di moltissime iniziative”.  

 

Il museo dell’Abbazia, rinnovato lo scorso anno e aperto al pubblico dal lunedì al sabato, dalle ore 10.00 alle ore 17.00, oltre a esporre numerose opere d’arte, ospita mostre dedicate a svariate tematiche culturali e religiose. Fino alla fine di maggio è presente la mostra “EX VOTO” dell’artista Lorenzo Brivio, con una serie di dipinti che affrontano in chiave contemporanea il tema tradizionale delle opere votive. Il 14 maggio, alle ore 14.00 e alle ore 16.00, delle speciali visite guidate consentiranno di poter ammirare il più grande dipinto barocco del Tirolo, in occasione del 400° anniversario della nascita del pittore brissinese Stephan Kessler. Fino al 22 maggio la rassegna dal titolo Water Light Novacella mette in mostra a Castel Sant’Angelo le opere di Brigitte Kowanz, Keith Sonnier e James Turrell mentre la sera sono previste passeggiate nel complesso abbaziale all’interno di un percorso che consente di incontrare l’acqua nella sua diversità e la luce come fonte di vita. 

 

Dal 28 maggio al 3 settembre una mostra celebra il fondatore dell’Abbazia di Novacella, Artmanno di Bressanone, e contemporaneamente verranno esposti i dipinti del prevosto emerito Chrysostomus Giner. Nello stesso giorno, il 28 maggio, alle ore 11.30 e alle ore 17.00, si esibirà il coro di San Floriano, uno dei più antichi e tradizionali del mondo. 

Sempre dal mese di maggio è visitabile in autonomia, dal giovedì al sabato, il giardino storico dell’Abbazia, luogo di meditazione, incontro e rigenerazione per i Canonici. 

A luglio, dal 16 al 30, verrà allestito a Castel Sant’Angelo uno spazio a disposizione di pittori amatoriali di Novacella, mentre dal primo agosto sino al 6 settembre, sempre a Castel Sant’Angelo, verrà presentato il “fiat lux” di Albert Mellauner e del Gruppo Artistico Ladino. Dal 17 settembre, infine, una particolare mostra dedicata ai giochi e passatempi nel monastero arricchirà ancora una volta l’offerta del museo abbaziale. 

L’offerta dell’Abbazia di Novacella annovera tra le sue classiche e storiche attività anche la visita in cantina e presso i vigneti, che è possibile prenotare tutto l’anno, dal lunedì al venerdì alle ore 16.00 e il sabato alle ore 14.30. Nell’enoteca (aperta al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 19.00, il sabato dalle ore 9.00 alle ore 18.00.) sono in vendita tutti i vini dell’azienda e tante specialità prodotte nell’Abbazia e in Alto-Adige. Nell’accogliente e tipica Stiftskeller (aperta al pubblico dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle 19.00) invece, è possibile degustare i vini dell’Abbazia in abbinamento a tipicità tirolesi a base di speck, formaggio, salcicce affumicate e Schüttelbrot. 

Siamo pronti a una stagione ricca di appuntamenti – conclude Werner Waldboth –. Siamo desiderosi di accogliere nel miglior modo possibile i tanti turisti che vogliono trascorrere un momento di approfondimento culturale e accrescere la conoscenza dei vini della Abbazia”.  

 

 

Silvia Roncaglia

VITICOLTORI DI VINCHIO E VAGLIO ASSOCIATI

It is often said that wine is synonymous with conviviality, yet only in Cooperative Wineries these words actually come to life.

In Italy, more than one out of two glasses of wine is produced by cooperative wineries. According to Vivite, in fact, the numbers speak for themselves: 480 wineries, 140.000 united winegrowers, 9.000 employees for a production that reaches 58% of Italian wine. Numbers that speak of traditionsociality and love for our land.

The rules of Vinchio Vaglio Cooperative are simple: each member’s centrality, attention to the territory, search for quality, study of innovation and collective growth. These are the ingredients that allow us to make great wines, without neglecting our roots.

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Vi

CANTINE GIACOMO MONTRESOR FESTEGGIA 130 ANNI DI STORIA NEL CUORE DELLA VALPOLICELLA

 

Per l’occasione uno speciale Amarone Docg Riserva 2012 in bottiglia satinata. Un prodotto iconico di una Cantina che esporta in 56 Paesi in tutto il mondo

 

Anno 1892: Umberto I regna sull’Italia, Giovanni Giolitti presiede il suo primo governo, il celebre scrittore Italo Svevo pubblica ‘Una vita’. In quell’anno nel cuore della Valpolicella c’è un’altra vita a lasciare il segno, una impronta talmente profonda da perdurare sino ai giorni nostri. Succede infatti che a un giovane di nome Giacomo Montresor, a Verona, gli viene intitolata dai genitori un’azienda vitivinicola. È il primo atto di un percorso nel mondo del vino, a cui fanno seguito l’acquisto di una Osteria in pieno centro a Verona negli ’20, e la costruzione, nel 1934, di Cantine Giacomo Montresor in quella che tutt’ora è la sede della cantina che festeggia i 130 anni di storia.  Una vita, quella di Giacomo, tutta dedita alla produzione di vini di eccellenza e allo sviluppo commerciale, prima in Italia e poi all’estero. E se oggi l’approdo nei mercati oltreconfine è un percorso “naturale” per crescere, all’inizio del secolo scorso era una impresa da pionieri temerari. E infatti proprio in quelle peregrinazioni arrivò una intuizione destinata a lasciare ancora oggi un tratto distintivo di Cantine Montresor: la bottiglia satinata. I lunghi viaggi oltreoceano rischiavano di ossidare il vino in quelle spedizioni via mare che non finivano mai. Come fare? La risposta arrivò direttamente da Giacomo che sviluppò l’idea di satinare la bottiglia che lui stesso disegnò, permettendogli di conservare il vino e conquistare il commercio oltreoceano.

 

Le tre generazioni successive hanno poi sviluppato l’azienda che ha fatto conoscere i vini Montresor in tutto il mondo. Dalla prima bottiglia di Recioto Rustego secco del 1946, alla presentazione in Canada nel 1969 di quella che presto è divenuta un’icona dei vini veronesi in Nord America: l’Amarone della Valpolicella in bottiglia satinata. La Montresor in questo modo ha contribuito alla crescita di un territorio, quello della Valpolicella, che oggi è riconosciuto come un’eccellenza viticola in tutto il mondo.

Nel corso di Vinitaly 2022 l’azienda ha festeggiato il suo 130° anniversario in un evento insieme a clienti, dipendenti e operatori da tutto il mondo. La ricorrenza è stata l’occasione anche per riaprire le porte ai propri clienti dopo due anni di lontananza, anni in cui l’azienda, malgrado le difficoltà legate alla pandemia, è stata tutt’altro che ferma.

 

A partire dal 2019, infatti, Cantine Montresor ha portato avanti un progetto di ristrutturazione generale che ha visto la realizzazione di un nuovo impianto di imbottigliamento, un nuovo fruttaio per l’appassimento delle uve destinate all’Amarone, una bottaia completamente ristrutturata e una nuova area di cantina. Il tutto per un investimento di circa 3,5 milioni di euro.

E un traguardo importante come i 130 anni non capita tutti i giorni, merita di essere onorato con qualcosa di speciale. Ed è infatti con la bottiglia satinata, quella che ha reso celebre l’Amarone Montresor, che è stata celebra questa tappa della lunga storia della cantina. Durante Vinitaly è stato presentato in anteprima il risultato di un progetto enologico decennale arrivato a compimento: Amarone della Valpolicella DOCG Riserva 2012. Una chicca assoluta nel panorama enologico, fatta di dieci anni di affinamento per 6mila bottiglie in tutto. 

Un prodotto iconico intimamente legato alla sua terra di origine, a testimonianza di un progetto iniziato nel lontano 1892, proseguito e consolidato nel corso dei decenni, al punto da fare conoscere i vini Montresor in 56 Paesi in tutto il mondo.

 

 

 Filippo Fabbri

SOAVE VINCE IL BORGO DEI BORGHI: L'ORGOGLIO DI CANTINA DI SOAVE

 

 

È ufficiale: Soave è il borgo più bello d’Italia. La notizia è arrivata la sera di Pasqua, su Rai3, durante la messa in onda della finale de Il Borgo dei Borghi 2021-2022, all’interno del programma Kilimangiaro condotto da Camila Raznovich.

Soave, che rappresentava il Veneto all’interno della nona edizione della competizione, ha avuto la meglio sugli altri diciannove borghi italiani finalisti ed è il primo comune veneto premiato da quando il concorso televisivo è stato istituito, nel 2014.

Questo titolo si aggiunge ad altri prestigiosi riconoscimenti ottenuti da Soave negli anni: dal 2003 è Bandiera Arancione del Touring Club e nel 2018 la FAO ha riconosciuto il Soave Patrimonio dell’Umanità per l’Agricoltura, il primo in Italia legato alla viticoltura, secondo il programma GIAHS. E ora Soave ha vinto Il Borgo dei Borghi!

 

«Soave non è solo il nome di questo bellissimo borgo medievale che si trova appena fuori Verona - spiega il Direttore Generale di Cantina di Soave Wolfgang Raifer - è anche il nome del grande vino bianco che viene prodotto in questo territorio e l’ha reso famoso in tutto il mondo. Cantina di Soave, la più grande e storica cantina cooperativa del territorio, è tra i protagonisti della puntata e siamo molto orgogliosi di questa vittoria che attesta e valorizza la grande bellezza di tutto il comprensorio soavese e insieme l’assoluta qualità delle sue produzioni vinicole che hanno radici antiche».

«Un plauso al Sindaco di Soave Gaetano Tebaldi, alla Vicesindaca Alice Zago e a tutta l’Amministrazione Comunale - dichiara il Presidente di Cantina di Soave Roberto Soriolo - per l’impegno dedicato a questo progetto. È stato un grande lavoro di squadra al quale siamo orgogliosi di aver preso parte. La vittoria, meritatissima, è una grande soddisfazione per tutto il territorio».

 

UN BRINDISI SOAVE

Vi aspettiamo a Rocca Sveva, dove sono state girate parte delle riprese, per visitare la suggestiva cantina sotterranea scavata nella roccia proprio all’interno del monte su cui sorge il castello medievale di Soave e per degustare i vini di Cantina di Soave.

Per celebrare la vittoria a Il Borgo dei Borghi sabato 23 aprile alle 11.00 a Rocca Sveva si terrà una speciale wine experience dedicata al Soave che prevede la visita alla cantina e la degustazione di due grandi espressioni del vino soave: il Soave Classico DOC Rocca Sveva 2021 e il Recioto di Soave Classico DOCG Rocca Sveva 2018. Esperienza a pagamento e su prenotazione 045 6139845 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Vi aspettiamo a Soave!

 

 

Maddalena Peruzzi

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