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Turismo

PASQUA IN CARINZIA

 

Press Way
 
 
 Pasqua in Carinzia

Il buon cibo della tradizione

 

La Pasqua è una festa che riunisce usanze e tradizioni di diversa origine, sacre e profane, aristocratiche e popolari. In Carinzia la Pasqua è un momento particolarmente sentito e atteso, da vivere in famiglia e in comunità, in cui le tradizioni, soprattutto quelle culinarie, sono rispettate e valorizzate come in nessuna altra parte dell’Austria. Un evento ricco di fascino per i locali e per i turisti in vacanza.

 

Pietanze pasquali della Carinzia

 

Nel periodo pasquale in Carinzia si è soliti mangiare pietanze “verdi”, come gli spinaci con uova fritte e pesce, fino a che non è concessa la carne dopo il Venerdì Santo. Gli spinaci sono il piatto preferito in Austria e si mangiano in svariati modi: ridotti in purea con un po’ di panna o saltati in padella. Il Giovedì Santo vengono solitamente serviti con patate arrosto e un uovo fritto e conditi con un po' di noce moscata. Nelle zone rurali, al posto degli spinaci si usano i germogli dell'ortica, che possono essere preparati quasi allo stesso modo. In molte regioni, le verdure verdi come i germogli, la lattuga e le ortiche sono presenti nel menu di questo giorno di digiuno perché, secondo l’antica credenza precristiana, la forza della primavera viene assorbita e dispiega i suoi effetti curativi per tutto l'anno attraverso le verdure.

Il Venerdì Santo è il giorno del pesce, non si mangia carne per commemorare la sofferenza e la morte di Gesù sulla croce. Il pesce delle acque carinziane è quindi particolarmente apprezzato in questo giorno: trote affumicate, trote salmonate al vapore, salmerino carinziano, salmerini fritti, carpe e storioni vengono serviti nelle tavole in questa giornata.

La popolare carne affumicata, invece, è consentita solo dal Sabato Santo, mentre il cibo per il pranzo della domenica di Pasqua prima di essere consumato deve essere consacrato durante la benedizione del cibo alla Santa Messa, all’interno di un cestino coperto da una tovaglia ricamata.

 
 
 
 

Il pranzo di Pasqua in Carinzia: immancabili portate

 

Il Prosciutto di Pasqua

In Carinzia, il tradizionale prosciutto di Pasqua deve essere piuttosto grasso e stagionato al punto giusto. La carne della coscia del maiale viene affumicata a freddo su legno di faggio, poi stagionata fino a cinque settimane e infine cotta. Il prosciutto di Pasqua viene servito freddo e tagliato a fette non molto sottili, con una buona quantità di grasso sul bordo.

Il Reindling carinziano

Non è Pasqua se manca il Reindling in Carinzia. Questo tradizionale dolce con un ripieno di zucchero, cannella e uva sultanina sostituisce il pane integrale nel giorno di Pasqua, aggiungendo l'importante componente dolce al pranzo pasquale. Le fette di Reindling sono accompagnate da prosciutto, guarnite con un pizzico di rafano e spalmate con burro aromatizzato ai semi di papavero.

 
 
 
 
 
©Franz Gerdl/KW 
 Burro di semi di papavero

I semi di papavero utilizzati per il burro carinziano vengono macinati e raffinati con uva sultanina, cannella, rum, vaniglia e miele e poi spalmati su uno strato di burro steso sottile. Lo strato di burro viene poi arrotolato e raffreddato in frigorifero. Prima di servirlo, si tagliano delle fette dal rotolo in modo che il burro di semi di papavero riveli all’interno il suo invitante disegno a spirale.

Il rafano

Il rafano fresco grattugiato è un must della tavola di Pasqua. Con la sua piccantezza, completa la combinazione unica di sapori con il pane bianco dolce e la carne affumicata.

Uova al rafano

Le uova sode vengono mescolate con rafano, panna acida e una mela finemente grattugiata per ottenere una crema che aggiunge una nota dolce e salata al pranzo pasquale.

Lingua di manzo

La preparazione delle parti meno nobili dell'animale era un tempo diffusa nella cucina contadina. Ecco perché la lingua di manzo bollita, tagliata a fettine sottilissime, non può mancare in ogni autentico pranzo pasquale carinziano.

Uova di Pasqua colorate

Il classico pranzo di Pasqua carinziano comprende anche le uova sode colorate, che però, prima di essere servite, secondo la tradizione, devono essere sbucciate.

La “Potitze”

La Potica o “Potitze” prende il nome dalla parola slovena "poviti", che significa "avvolgere". Le radici di questo dolce affondano probabilmente nel Medioevo. Molto simile al Reindling carinziano, la potica si prepara con una pasta lievitata stesa sottile, che viene spalmata con un ripieno umido di semi di papavero o di noci e arrotolata con molti giri. Quando viene tagliata, la potica assume una sottile forma a spirale.

La potica è oggi diffusa in tutta l'area compresa tra il Veneto giuliano, il Carso, la Stiria e la Carinzia.

Dolci alternativi: pinze di Pasqua, corona di Pasqua e agnello di Pasqua

In alternativa al Reindling, in Carinzia a Pasqua si servono anche altri dolci. Ad esempio, le Osterpinze, un dolce sferico a base di pasta lievitata, dalla caratteristica forma, che si ottiene tagliando l’impasto con le forbici prima della cottura.

Anche la corona pasquale è molto popolare; si tratta di una pasta lievitata a forma di corona intrecciata con un uovo di Pasqua colorato posto al centro. La corona intrecciata simboleggia la vita eterna e l'intreccio tra Dio e l'uomo.

L'agnello dolce di Pasqua è uno di quei dolci che si preparano e si gustano solo una volta all'anno. La pecorella di pasta di spugna simboleggia Gesù Cristo e, insieme all'uovo di Pasqua e al coniglietto pasquale, fa parte della triade iconica delle celebrazioni pasquali in Carinzia.

 

 Pasqua al Warmbaderhof***** di Villach

Per vivere la Pasqua carinziana una proposta interessante è quella del Warmbaderhof, hotel a 5 stelle con terme a Villach: 4 notti (27/03 – 1/4 2024) in mezza pensione gourmet con buffet di prodotti sani e gustosi e menù della cena composto da più portate (su richiesta anche menù sano e leggero), Laboratorio di pasticceria “Impariamo a fare il tradizionale dolce di Pasqua carinziano: il Reindling” con i pasticceri Michaela Neumayr e Stefan Heiser il Venerdì Santo, 1 Reindling come omaggio pasquale in ogni camera, a partire da € 658 a persona

 

Per ulteriori informazioni sulla Carinzia: www.carinzia.at

Hashtag suggeriti: #visitcarinthia #carinzia

Le foto possono essere utilizzate solo con l'indicazione del rispettivo copyright indicato nel nome dell’immagine.

 

Come raggiungere la Carinzia:

In auto da Venezia: 2 ore e mezza di viaggio.

In auto da Bologna: 4 ore di viaggio.

In auto da Milano: 5 ore di viaggio.

In treno da Venezia: 3 ore e 50 min. di viaggio (Villach).

In treno da Bologna: 5 ore e 30 min. di viaggio (Villach).

In treno da Milano: 6 ore e 30 min. di viaggio (Villach).

 

About Carinzia

La Carinzia è composta da 9 destinazioni turistiche: il lago Wörthersee con la Valle Rosental, Villach-Warmbad/Lago Faaker See/lago Ossiacher See, Hermagor-Nassfeld/Pramollo-Pressegger See/Weissensee/Lesachtal, Bad Kleinkirchheim/lago Millstätter See/monti Nockberge, Hohe Tauern - Parco Nazionale Alti Tauri; Klopeiner See e la Valle Lavanttal - Carinzia del sud, la Carinzia centrale, Katschberg-Rennweg e la valle Liesertal e Klagenfurt, che è la città capoluogo della Regione con 100.000 abitanti.

Per maggiorni informazioni: www.carinzia.at

 

 

Tiziano Pandolfi

PRESS WAY

 
 

La Pasqua dolce di Merano

 

Fra le “trecce” delle pasticcerie e quelle delle criniere dei cavalli Haflinger. A Pasqua bussano alla tavola le primizie primaverili. Le trecce sono quelle pasquali, la golosa Zopf della tradizione, ma anche quelle, bionde, che ingentiliscono le criniere dei cavalli Haflinger, protagonisti da oltre un secolo della Pasquetta meranese.

 

La primavera, a Merano, arriva presto. Le Alpi riparano il fondovalle, l’aria è mite già a marzo, le giornate sono soleggiate. La Pasqua è golosa e rispecchia l’anima di questa città: alpina e mediterranea, asburgiche e italiana. Le uova sono un must: quello di cioccolato, certo, ma anche quelle sode, provenienti dai masi dei dintorni, che ritrovate sui banconi dei bar per l’aperitivo. 

Un rito pagano e gastronomico. Le pasticcerie offrono la “Zopf”, la treccia: una pagnotta, la forma si fa comprendere dal nome, arricchita con burro e uova: si fa mangiare da sola, ma si presta particolarmente a essere affettata e farcita. Va benissimo sia col dolce sia col salato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La bellezza di questo ortaggio è la sua versatilità, che i cuochi meranesi sanno esaltare, fra risotti e tagliatelle, abbinamenti con il classico prosciutto affumicato o il salmone. 

 

La salsa di accompagnamento si chiama “bolzanina”: senape, olio, e fatalmente… uova, nei suoi ingredienti. Sapidità, dolcezza, la nota “frizzante” della senape: l’abbinamento è succulento. Ancor più nell’abbinamento ai grandi bianchi del territorio, il Sauvignon su tutti ma anche Chardonnay, Pinot Bianco, Riesling. Uve che in Alto Adige danno il meglio di loro, cantano il terroir come un virtuoso della musica, celebre e sensibile, davanti ai suoi fan. 

Se ancora non lo siete, lo diventerete. E se volete addentrarvi nelle bollicine, il 6 maggiovi attende la prima edizione dello Sparkling Festival.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I prodotti del territorio sono inoltre protagonisti al Mercato Meranese, in centro città, in un contesto che unisce residenti e ospiti, in un dialogo con i produttori.

L’appuntamento è per il sabato mattina (dal 30 marzo) e propone prodotti esclusivamente sudtirolesi: specialità di salumeria a partire dallo speck e i formaggi, ma anche pane, frutta, verdure di stagione ed erbe aromatiche. Si supportano i circuiti locali, offrendo alle piccole aziende – anche quelle artigianali - una preziosa opportunità di commerciare i propri prodotti.

Il Lunedì di Pasqua – il 1° aprile – tutti in pista, per le prime corse dei cavalli Haflinger: si tratta di una delle manifestazioni di più lunga data sul territorio, risalgono a fine Ottocento. Le competizioni all’ippodromo, considerato fra i più affascinanti d’Europa, saranno precedute dal corteo per le strade del centro cittadino, fra costumi e acconciature tipiche. All’ippodromo saranno diverse le iniziative di contorno alle corse: ampio spazio alla gastronomia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per ulteriori informazioni

Azienda di Soggiorno di Merano

Tel: (0039) 0473 272 000

Karin Hofer

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www.merano.eu

Press Way – Ufficio Stampa

Tiziano Pandolfi - Mob. 338-6820776

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www.pressway.it  

2023 DA BRINDISI PER IL TURISMO: 16,4 MILIONI DI PRESENZE IN 9 MESI

 

 

Dvg Foundation, le novità per il prossimo anno e un progetto editoriale con Lonely Planet

 

Buone notizie per il comparto turistico veronese: 16,4 milioni di presenze in 9 mesi, iniziative in partnership con Aeroporto, VeronaFiere, Fondazione Arena e vettori aerei e ferroviari, l’avvio dell’Osservatorio Turismo Verona Garda e progetti editoriali con Lonely Planet. Questo è in sintesi il bilancio della stagione turistica 2023 e dell’attività della Destination Verona & Garda (DVG) Foundation, operativa dal 2023 per la promozione e il marketing delle due destinazioni Verona e Lago di Garda Veneto e dei quattro marchi d’area, Lessinia, Pianura dei Dogi, Soave-Est Veronese e Valpolicella.

Iniziando dai dati, la provincia di Verona nei primi nove mesi dell’anno ha superato i dati pre-Covid del 3,9% toccando i 16,4 milioni di presenze. La crescita è da attribuire alla performance dei turisti stranieri (+5,7% sul 2019), mentre il dato è in calo per gli italiani (-3,0%).

Le giornate di presenza nella Destinazione Lago di Garda nei primi nove mesi dell’anno hanno sfiorato quota 13 milioni (+6,1% sul 2022, +5,5% rispetto al 2019). I dati sono in crescita, rispetto al periodo pre-Covid, per i turisti stranieri (+6,9%), mentre per gli italiani si registra un calo del -1,8%.

Nella Destinazione Città di Verona le presenze da gennaio a settembre sono state 2,2 milioni, in aumento sia rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+19,7%), sia rispetto al 2019 (+3,9%). Anche in questa Destinazione, la crescita sul periodo pre-pandemico è influenzata dall’aumento delle presenze straniere (+7,0%), mentre per quelle italiane il trend è in calo (-1,6%). 

Nel resto della provincia le presenze nei primi nove mesi dell’anno (1,3 milioni di presenze complessive nei quattro Marchi d’Area: Soave-est veronese, Lessinia, Valpolicella e Pianura dei Dogi), pur in forte aumento rispetto al 2022 (+17,0%) non hanno ancora raggiunto i livelli del 2019 (-10,7%).

 

“Le prospettive del turismo nella provincia di Verona sono positive. La provincia ha un potenziale turistico ancora inespresso e le tendenze attuali sono favorevoli alla crescita del settore” afferma Paolo Artelio, presidente della Destination Verona & Garda Foudation, cui aderiscono 68 Comuni che rappresentano il 98% delle presenze turistiche della provincia.

 

Nel 2023 lo staff di DVG Foundation ha promosso il territorio in

numerose fiere internazionali, tra le quali FITUR MADRID, ITB BERLINO, WTM LONDRA, importanti incontri per i mercati esteri, ma anche ad ATM DUBAI e ILTM CANNES, appuntamenti che hanno visto per la prima volta la partecipazione delle destinazioni Verona & Lago di Garda. Sono molti gli appuntamenti fieristici già confermati anche per il 2024.

 

“Importanti passi in avanti sono stati fatti – prosegue Artelio - consolidando i rapporti con VeronaFiere, Fondazione Arena e l’Aeroporto Valerio Catullo di Verona, sia per il coordinamento delle attività legate alle fiere, fam trip e press tour sia per il tramite di accordi previsti con le compagnie aeree, in particolare con la spagnola Volotea, che ha aggiunto nuovi collegamenti con alcune tra le più importanti città europee. Insieme a Volotea è previsto anche un piano di co-marketing che vedrà attivarsi un’ampia campagna multicanale per il 2024. Sono state inoltre attivate partnership a più livelli con le compagnie ferroviarie, Trenitalia su tutte, per valorizzare e promuovere la destinazione. Grandi anche i progetti editoriali che prevedono la realizzazione del format 48 ore di Lonely Planet, uno per il Lago di Garda veneto e uno per la città di Verona e i suoi Marchi d’area Lessinia, Valpolicella, Soave-Est Veronese e Pianura dei Dogi. Una partnership questa che riteniamo cruciale data la visibilità dell’editore e la diffusione del loro brand e delle loro guide verso lettori che vogliono conoscere tutti gli aspetti più nascosti e particolari dei territori”.

 

“Prosegue inoltre il lavoro di incontri operativi, - conclude Artelio - composti da momenti programmati e da rappresentanti dei Comuni, imprese, operatori e associazioni: si punta a creare nuovi prodotti da poter inserire nel primo catalogo tour, attività ed esperienze della destinazione, oltre a promuoverli e commercializzarli. Esperienze che saranno inoltre create e perfezionate su misura del potenziale turista che DVG è in grado di profilare attivando strumenti, professionalità e tecnologie che la Fondazione stessa porta in dote al territorio, ai Comuni e a tutti gli stakeholders per migliorare la capacità della destinazione di conoscersi e farsi conoscere. A tal proposito, dicembre vede anche la nascita dell’Osservatorio Turistico Verona Garda con l’intenzione di andare a monitorare in tempo reale un numero consistente di posti letto su tutto il territorio legato ai Comuni soci, implementando per la prima volta in destinazione anche la capacità di lettura dei dati dell’extralberghiero. In questa continuità di progettualità, l’obiettivo è sempre quello di restituire ai Comuni e agli operatori dati che possano, al di là dell’aspetto comunicativo, essere utilizzati per prendere decisioni strategiche a più livelli”.

 

La promozione del territorio passa sia da canali on-line che off-line. In particolare, quest’anno, abbiamo lavorato per promuovere la destinazione con importanti testate giornalistiche sia nazionali che internazionali quali La Repubblica, Forbes, The Times, Arcadia Magazine, The Traveler, Viajes National Geographic, TIO- Viaggi Turismo, Music Weekly.

 

Maddalena Faedo

NATALE IN VAL MIVOLA

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VAL MIVOLA A NATALE 

TANTI EVENTI PER FAMIGLIE E BAMBINI

 

Arcevia innevata dal Monte della Croce

Val Mivola, il soggetto turistico che riunisce in un’unica proposta nove comuni – Arcevia, Barbara, Castelleone Di Suasa, Corinaldo, Ostra, Ostra Vetere, Senigallia, Serra De’ Conti, Trecastelli – della provincia di Ancona, in occasione del Natale 2023 si accende con una ricchissima proposta di eventi dedicati soprattutto ai più piccoli. Mercatini, presepi viventi, passeggiate con elfi e tante altre iniziative per festeggiare in compagnia il periodo più amato dell’anno.

 

Ognuno dei nove comuni sarà teatro di tante manifestazioni.

Arcevia nella nebbia

Dall’8 dicembre al 7 gennaio Castiglioni di Arcevia si trasforma nel Paese dei 100 presepicon presepi d'autore per le Vie del Castello. Il piccolo borgo fortificato sotto il periodo di Natale fino all’Epifania è diventato da qualche anno una meta obbligata per gli amanti della natività.  Oltre alla suggestività e l’indiscussa bellezza del borgo, all’interno della città ogni angolo ospita infatti un presepe: più di 50 creazioni artigianali, opere di stili e fatture estremamente eterogenee, ornano il piccolo borgo. Sempre a Castiglioni, poi, il 10 dicembre si allestiranno mercatini natalizi per le vie del paese.

Ostra Vetere

Ad Ostra Vetere il 16 dicembre alle 16 e il 17 dicembre alle 17 si terrà l’iniziativa Un elfo bussa alla tua porta, una passeggiata negli antichi vicoli del centro storico con racconti di fiabe natalizie. Seguiranno in entrambe le giornate due laboratori presso la cantina "Un cuore mille cuori", il primo di preparazione dei biscotti di Natale, il secondo di preparazione delle lanterne natalizie.

 

Trecastelli, invece, il 16 e 17 dicembre si terrà il Magic mercatino, un evento davvero imperdibile: stand gastronomici, spettacoli di magia, sfilata di trampolieri luminosi, spettacoli musicali e teatrali con Babbo Natale, le Renne e gli Elfi… insomma, un’occasione da non perdere per rivivere appieno la vera magia del Natale.

Trecastelli

Barbara, come ogni anno, ci si avvicina al Natale con i festeggiamenti della Patrona del paese, Santa Barbara. Tra le tante iniziative, sabato 2 dicembre ci sarà la Mostra itinerante interattiva “Il Paese delle Storie” presentata al Teatro Pirata. Non mancherà, poi, domenica 3 dicembre il Mercato di Natale, con oltre 70 bancarelle che esporranno tutte le tipologie di prodotti, oggettistica natalizia e tanto altro. Infine, la chicca degli eventi natalizi della Val Mivola: lunedì 25 dicembre si terrà la 51° edizione del “Presepe Vivente”, oltre 100 personaggi ed animali, tra cui i magnifici centurioni romani a cavallo, che danno vita, subito dopo il tramonto, alla rappresentazione teatrale della Natalità sulla collina barbarese. Un evento suggestivo e magico che permette al pubblico di visitare il presepe per apprezzare da vicino gli affascinanti mestieri dell’epoca, i numerosi animali e le grotte ricostruite in modo particolareggiato con repliche martedì 26 dicembre, lunedì 1° gennaio, sabato 6 e domenica 7 gennaio sempre alle ore 17,30.

Barbara, Presepe vivente

Barbara, Presepe vivente

Serra De’ Conti il Natale arriva l’8 dicembre con l’Accensione delle meravigliose luminarie Natalizie. Ma non mancheranno tanti ricchi mercatini di prodotti tipici, artigianali, dell’usato, solidali e di strenne natalizie, che si terranno l’8, il 9, il 10, il 16 e il 17 dicembre, dalle 11 alle 20.00 presso il Chiostro di San Francesco.

Serra De’ Conti

Anche a Corinaldo il via ufficiale al Natale da favola è fissato per il 1° dicembre con l’accensione delle luminarie al Giardino di Casa Leontina Capotondi Londei e nel Centro Storico. Dal 3 dicembre, poi, non mancheranno spettacoli dentro e fuori il teatro, selfie station e naturalmente la cornice di uno dei Borghi più Belli d’Italia. Il Natale da favola di Corinaldo si svilupperà per le vie e le piazze del centro storico dove ci saranno animazioni e spettacoli per le famiglie, mercatini e laboratori creativi tra i profumi delle castagne e del vin brulè circondati da musica. Tra le novità delle festività 2023/24 la magia della vera Casa di Babbo Natale dove si potrà scrivere la letterina con i propri desideri e aiutare gli elfi nel loro laboratorio. La famosa scalinata di Corinaldo sarà poi ornata da installazioni luminose, vere e proprie selfie station per avere un ricordo unico della giornata. 

Corinaldo

Senigallia risplende grazie alle magnifiche luminarie di Natale: oltre al cielo stellato in piazza Roma, quest’anno le installazioni comprenderanno anche il Foro Annonario, i tronchi degli alberi dei giardini Catalani, Piazza Saffi dove verrà esposta un’installazione luminosa e il pontile della Rotonda a Mare con i pannelli dei cinque archi ricoperti di luce. Tra le occasioni da non perdere assolutamente, dal 2 dicembre al 7 gennaio in
Piazza del Duca il Mercatino di Natale, mentre nei
Giardini della Rocca Roveresca la pista di pattinaggio su ghiaccio; dal 7 al 10 dicembre FANTAFIERA presso il Foro Annonarioche comprenderà un’area espositiva LEGO e aree gioco ed eventi pensati per coinvolgere famiglie, ragazzi e bambini;
e ancora, tra i concerti in programma, il concerto gospel che si terrà il pomeriggio di Natale, il 25 dicembre, al Teatro La Fenice con protagonisti i The Washington Gospel Singers, gruppo insignito del titolo di “dignitari” negli Stati Uniti e considerato uno dei "Migliori ensemble gospel" nella regione di Washington DC. Uno spettacolo che sarà certamente un viaggio indimenticabile in un’atmosfera unica di spiritualità e gioia. Un modo diverso per trascorrere il Natale con i canti celeberrimi del loro repertorio tra cui "Oh when the Saints", "Let The Church Amen", "Oh happy Days", "We wish you a Merry Christmas", "Silent Night”.

Senigallia

Anche a Castelleone di Suasa si festeggia il Natale con eventi speciali. L’8 dicembre, per esempio, dalle ore 15.30 in piazza Vittoreio Emanuele II, un sottofondo di musica natalizia in filodiffusione farà da cornice alla mostra di Presepi artigianali e da collezione. Seguirà poi l’accensione delle luminarie, con artisti di strada e specialità gastronomiche e vendita di prodotti tipici ed articoli da regalo. E ancora, in programma per la giornata canzoni sotto l’albero a cura dei bambini e ragazzi delle scuole di Castelleone di Suasa.

 

Infine, a Ostra, da non perdere il 15 dicembre, presso il Teatro “La Vittoria”, il Teatro Fano Gospel Choir a cui si aggiungono, il 21 e il 22 dicembre, tre appuntamenti specificatamente pensati per i più piccoli: il progetto “Lettori si cresce: Racconti sotto l’albero” presso la Biblioteca Comunale Ostra; “Una Storia Speciale: Oratorio in dialetto ostrano per soli, coro e orchestra”  presso la Basilica Santa Croce Ostra e il 5 gennaio “Pigiama Party in Biblioteca: Aspettando La Befana” presso la Biblioteca Comunale Ostra. 

Ostra

PRONTI AL PONTE DELL’IMMACOLATA?

 

ECCO CINQUE IDEE PER RENDERLO SPECIALE, LUNGO LA STRADA DEL VINO E DEI SAPORI DEL TRENTINO

 

  

Tra luminarie, alberi di Natale e vetrine addobbate, si respira già aria di festa. L’atmosfera incantata entrerà nel vivo con il lungo weekend dell’Immacolata, dedicato a viaggi, relax e regali. Tante le occasioni per trascorrerlo in Trentino, con proposte diverse pronte a soddisfare tutti i gusti!

 

1.  Un giro per i Mercatini: dalle piazze di Trento all’incanto di Canale di Tenno e Rango, tra i Borghi più belli d’Italia, fino al suggestivo Parco Asburgico di Levico Terme, dove il Natale è anche teatro delle Feste del Gusto in collaborazione tra Slow Food e la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino. E poi ancora Perzenland a Pergine Valsugana, Riva del Garda con la sua tradizionale casa di Babbo Natale e la nuovissima e originale casa del Grinch, solo per citarne alcuni. Il Trentino è da sempre tra le mete più ambite per i mercatini, con casette in legno ricche di delizie enogastronomiche e di artigianato locale. Particolarmente ricca la proposta “I Natali della Vallagarina”: dal più conosciuto centro di Rovereto, con le sue luminarie tra i palazzi sei-settecenteschi, a quello di Ala Città di Velluto, con il suo “Natale nei Palazzi Barocchi”. Ad Avio l’appuntamento è al Castello del Fai, per originali visite guidate e momenti di intrattenimento, mentre a Nomi si possono ammirare i presepi monumentali allestiti in tutto il paese. Tra una tappa e l’altra, il consiglio è di ritagliarsi qualche momento per visitare una delle tante cantine che puntellano il paesaggio per una degustazione, come Azienda Agricola Balter, da cui ammirare un meraviglioso panorama; Pedrotti Spumanti, con la sua grotta per l’affinamento delle bollicine, o Azienda Agricola Grigoletti, che vi stupirà per gli ambienti particolari. Se il brindisi per eccellenza è con il Trentodoc, non lasciatevi sfuggire l’occasione di assaggiare il vino tipico della zona, il Marzemino!

 

2. Tra cantine & distillerie nei giorni festivi e per eventi particolari: come nei fine settimana, anche i giorni di festa del Ponte dell’Immacolata diventano occasione per scoprire cantine o distillerie trentine. L’elenco è davvero lungo (qui le aperture complete dei Weekend in Cantina) ma, oltre alle più tradizionali visite, sono previsti anche appuntamenti dedicati. Un esempio? La Wine Experience: 20 anni in 2 calici della Cantina Pelz in Val di Cembra, in programma nelle giornate di giovedì 7 e sabato 9 dicembre alle ore 18.00. Due serate imperdibili in cui si degusteranno due particolari calici di Riesling – uno con le prime dieci annate della cantina e uno con le ultime dieci – in abbinata a un menù di tre portate (prenotazione chiamando il numero 0461 683051). Oppure Madame Martis & Sushi di montagna, in programma venerdì 8 e sabato 9 dicembre, ore 11.00, presso Maso Martis a Martignano di Trento. In questo caso, la visita al vigneto sarà abbinata da una degustazione di Madame Martis Limited Edition Dosaggio Zero 2010 e da una Magnum Madame Martis Brut Riserva 2010, accompagnati da una box da 10 pezzi di sushi di montagna preparato dallo chef Daniele Tomasi del Ristorante Innesti di Pergine Valsugana (prenotazioni online qui).

 

3. La notte degli alambicchi accesi a Santa Massenza: in questo piccolo paesino della Valle dei Laghi, oltre ad uno splendido mercatino allestito negli avvolti del paese, dal 7 al 10 dicembre si svolge La notte degli alambicchi accesi. Un evento davvero originale: i gruppi di partecipanti dotati di radiocuffie, guidati dalla voce narrante di Patrizio Roversi, si immergeranno nelle distillerie del paese in un susseguirsi di tappe tra le quali Casimiro, Francesco Poli, Giovanni Poli e Maxentia. Al loro interno, la magia di uno spettacolo dedicato a storie e curiosità della grappa artigianale, proposta anche in assaggio. E poi via, tutti insieme nella piazza centrale per l’ultimo grande brindisi. Affrettatevi a prenotare, perché i posti finiscono velocemente. Imperdibili in zona anche una visita alla Casa Caveau del Vino Santo di Padergnone (aperta su prenotazione), omaggio a questa eccellenza del territorio, una passeggiata lungo il lago di Toblino con vista sul suo meraviglioso castello, seguito da un pranzo all’Hosteria Toblino, dove la cucina della tradizione incontra la creatività dello chef Sebastian Sartorelli. Per soggiornare nei dintorni, un’idea è l’accogliente Hotel Lillà di Terlago, con un’immancabile cena con tutto il gusto del Trentino presso la vicina Osteria Ca’ dei Giosi.

 

4. Sulla neve in Paganella: il Ponte dell’Immacolata rappresenta da sempre anche il grande ritorno in pista. Per chi sceglie la rinomata skiarea con vista sulle Dolomiti di Brenta, due soste gustose da vivere in quota: Family Chalet Dosson – fermata intermedia della funivia Andalo-Dos Pelà – dove il martedì e venerdì è possibile anche cenare e tornare in telecabina o sciando sotto le stelle, e Alpine Lounge Meriz, all’arrivo della seggiovia che dalla località Santèl a Fai della Paganella porta a località Rocca (1.400 metri). Da qui parte anche una divertente pista da slittini lunga 1 chilometro! Ma per i buongustai che preferiscono rimanere “con i piedi per terra” ci sono anche il Ristorante “El Filò” di Molveno, i Ristoranti “Al Faggio” ed Empatia di Andalo, The Dining Lounge at Solea di Fai della Paganella o l’Alt Spaur di Spormaggiore, dove non può mancare l’assaggio di un tortel di patate accompagnato dai salumi trentini e formaggi locali. Per un soggiorno con il pieno di benessere nel cuore di Andalo, lasciatevi viziare dalle attenzioni del Corona Dolomites Hotel o de Il Piccolo Dolomiti Resort.

 

5.  Passeggiate d’inverno: facile, panoramica, soddisfacente è la passeggiata che conduce da Passo Vezzena al Pizzo di Levico: in caso di neve, preparatevi le ciaspole! Da lì, il panorama sulla Valsugana sottostante è da togliere il fiato, con i laghi di Caldonazzo e Levico e le Dolomiti sullo sfondo ad incorniciare il paesaggio. E dopo la fatica, è tempo di soddisfare anche il palato: la tappa giusta è nella vicina Malga Millegrobbe, dove poter gustare un aperitivo assaporando il formaggio della tradizione Vezzena o una cena tipica. La struttura ospita anche un piccolo, ma accogliente centro benessere e stanze caratterizzate da legno di larice, per un pernottamento che profuma di vera montagna.

 

Per scoprire il calendario completo degli eventi e per altre idee a tutto gusto lungo la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino:  

www.TasteTrentino.it/Vino
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | Tel. 0461.921863

 

Stefania Casagranda  388 7216228

 

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