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PER SCOPRIRE AREZZO NON BASTA UN GIORNO: ARRIVA EXTRA TIME IL “VOUCHER VACANZA”
Chi prenota almeno una notte ne avrà in omaggio un’altra e un voucher trasporti, chi decide di rimanere più di un giorno avrà in dono anche esperienze turistiche, eventi e musei
Ci sono gli affreschi di Piero della Francesca, Casa Vasari, la splendida Piazza Grande e tanti altri luoghi strepitosi da visitare. È possibile divertirsi con percorsi outdoor nella campagna Toscana ma anche diventare “artigiano” per un giorno, immergendosi nelle atmosfere di una bottega tipica. Si può imparare a cucinare in fattoria o assistere a spettacoli e concerti in spazi meravigliosi come l’Anfiteatro Romano.
Insomma, per scoprire Arezzo non basta un giorno e infatti arriva “Extra Time” il “voucher vacanza” che regala al viaggiatore tempo, esperienze e trasporti.
Prende il via l’originale campagna con la quale la Fondazione Arezzo Intour, DMO digitale di avanguardia, va a gestire in maniera innovativa un importante contributo che il Comune di Arezzo ha stanziato a sostegno delle attività turistiche e che offrirà a chi viaggia molti buoni motivi in più per scegliere di soggiornare nella città toscana.
Fino al 15 novembre (fino ad esaurimento fondi), con “Extra Time” chi decide di prenotare almeno un pernottamento ad Arezzo, ne avrà in omaggio un altro e un voucher per spostamenti in taxi e NCC, mentre coloro che decidono di rimanere in città per più giorni avranno in dono anche esperienze ed eventi.
Usufruire di “Extra Time” è facile: basta compilare il form disponibile all’indirizzo https://extratime.discoverarezzo.com/ e richiedere un coupon omaggio che dovrà essere inviato alla struttura al momento della prenotazione.
Quindi non resterà che godersi del tempo extra, immersi nella bellezza di Arezzo e del suo territorio, ritagliandosi una vera vacanza su misura che ciascuno potrà disegnare in base ai propri gusti e ai propri interessi, lasciandosi ispirare dal portale di destinazione www.discoverarezzo.com che mette a disposizione del visitatore la sezione “My Arezzo” attraverso la quale, con pochi click, chiunque potrà organizzare i contenuti seguendo i propri interessi: una sorta di taccuino di viaggio personale, sempre disponibile per la consultazione.
La Fondazione Arezzo Intour, che ha lanciato la destinazione turistica Arezzo con l’invito “Take your time in Tuscany”, ovvero “prendersi il proprio tempo”, con “Extra Time” (sempre giocando sul concetto del tempo e della straordinarietà) offre così al turista un ulteriore possibilità per scoprire un luogo magico, dove ciascuno può “disconnettersi” ed esplorare la storia, le origini e le tradizioni.
Sono 200 mila euro i fondi messi a disposizione dal Comune di Arezzo nel piano straordinario di interventi “Arezzo non molla e riparte” per questo progetto che, lontano dalle logiche dell’assistenzialismo puro, vuole porsi alla base di originale programma di rilancio turistico con ricadute importanti nell’economia locale grazie all’effetto moltiplicatore che solo questo tipo di azioni può innescare e coinvolgendo direttamente gli operatori del settore.
Una operazione perfettamente in linea con i principi di partecipazione che ispirano l’operato della DMO Arezzo Intour e nella convinzione che “insieme siamo sempre più forti” e, nel caso specifico, anche più accoglienti.
Sonia Corsi
A VARAZZE NASCE LIVE WILD ADVENTURE: IL PRIMO TOUR OPERATOR DELLA CITTÀ
#comefortheplacestayforthepeople
Uno slogan che è tutto un programma e che racconta in poche parole ciò che Live Wild Adventure vuole fare: partire dal bellissimo territorio di Varazze, per far vivere le esperienze... con le persone del posto, con un occhio al benessere dei turisti!
Live Wild Adventure promuoverà attività per gli amanti dello sport all’aria aperta, come:
● Escursionismo
● Trekking
● Esplorazioni
● Mountain bike
● Parapendio
● Equitazione
● Vela
● Pesca turismo
● Kayaking
● Ciaspolate
● Corsi di orientamento e di sopravvivenza
● Tour enogastronomici
● Pacchetti Wellness mare ed entroterra
Tutto questo con un occhio all’ambiente.
Live Wild Adventure promuoverà, infatti, anche attività volte a sensibilizzare il rispetto per l’ambiente e la salvaguardia del territorio, dedicate anche ai più piccoli.
“Attività - ci spiega il fondatore Fabio Montorro - che daranno vita a una catena di promozione turistica ad ampio spettro, e creeranno una solida collaborazione sia tra associazioni, enti ed istituzioni del territorio, sia tra strutture ricettive e aziende agricole, con l’obiettivo di aumentare il turismo sportivo, culturale e del benessere”.
“L’obiettivo di Live Wild Adventure - continua Fabio - è diventare un punto di riferimento per il turismo e la promozione di attività sul territorio anche perché siamo già in contatto con il Comune di Asiago, Bassano del Grappa e Vo’ (Colli Euganei), posti interessanti a livello culturale e paesaggistico, che possono dar vita a proficui scambi turistici".
“Un altro obiettivo - conclude Montorro - è quello di riqualificare alcune zone del nostro territorio, per ridare vita a sentieri e aree dimenticate.
Ad esempio, esistono delle trincee a Varazze, riscoperte da noi nella zona della Madonna della Guardia, probabilmente risalenti al periodo della Seconda Guerra Mondiale, facilmente raggiungibili e che potrebbero essere rese visitabili con la sola aggiunta di un tratto di sentiero da collegare a uno già esistente e molto frequentato” .
Per il mese di Agosto, dopo il successo delle attività di Luglio sono previste molte esperienze tra cui escursioni di gruppo in Kayak all'alba e al tramonto, aperitivi in barca a vela ed eventi in collaborazione con le strutture locali,in cui si unisce il benessere. l'amore per la Natura e lo sport.
per info, visita la pagina
TURISMO: ARTEX LANCIA "I BORGHI DELL'ARTIGIANATO", PERCORSI LENTI ALLA SCOPERTA DELLA TOSCANA
Lamioni: "Il modello turistico consolidato è stato duramente colpito dalla pandemia. Servono proposte alternative per la valorizzazione dei territori e delle loro attività"
Si chiama “I borghi dell'artigianato” il progetto di Artex per promuovere il turismo di vicinato in Toscana: itinerari alla scoperta dei luoghi nascosti ed etichettati come “minori”, dove si trova il patrimonio artigiano della regione. Artex ha lanciato il progetto all'interno della piattaforma www.toscana.artour.it dove si trovano i percorsi che conducono a paesini che conservano i ritmi lenti di secoli di storia, cultura e tradizione. Dove operano tantissime botteghe artigiane che mantengono viva la tradizione degli antichi mestieri.
“Questa è un'estate insolita e lo sarà anche l'autunno – dice il presidente di Artex, Giovanni Lamioni -. La pandemia di Covid 19 ha avuto un impatto forte sulla mentalità delle persone che adesso sono spinte alla ricerca di luoghi alternativi rispetto ai centri delle grandi città: è un'occasione da cogliere per incentivare il turismo lento nelle zone meno note della Toscana, valorizzando attraverso la presenza dei visitatori anche i mestieri della tradizione e il lavoro delle botteghe artigiane”.
Gli itinerari messi a punto da Artex portano alla scoperta di tradizioni, architetture e opere d'arte uniche al mondo: dalla lavorazione delle pietre a Pietrasanta all'alabastro di Volterra, dall’intaglio del legno ad Anghiari fino alle lavorazioni in tufo di Sorano e Sovana. Sono già online i primi 6 itinerari, a cui si aggiungeranno periodicamente nuove proposte fino alla fine dell'anno.
“La nostra piattaforma – conclude il presidente di Artex – propone un turismo culturale ed esperienziale alternativo alle grandi mete turistiche tradizionali e indica la strada per ripensare un modo di fare turismo che con l'epidemia di Coronavirus è entrato in crisi. E' un modo innovativo e alternativo per scoprire il fascino della Toscana attraverso l'artigianato artistico e tradizionale, per valorizzare il contenuto storico, culturale, sociale ed economico delle nostre botteghe”.
“L’estate al tempo del Covid – spiega Stefano Ciuoffo Assessore regionale alle attività produttive e turismo - è una estate all'insegna della riscoperta del nostro territorio. Non c’è bisogno di fare chilometri per ritrovarsi immersi in paesaggi iconici e paesi con una vita quotidiana ancora legata alle proprie tradizioni. Tradizioni che bene vengono rappresentate dagli artigiani, dove l'artigianato artistico è a livelli altissimi e spesso conosciuto oltre confine. Queste proposte di itinerario vanno in questa direzione: scoprire un luogo attraverso chi ci abita e chi ci lavora, all’insegna dell’esperienza autentica. Autentica e sicura"
Lorenzo Galli Torrini
LA SICILIA DEL VINO E DELLA BIODIVERSITÀ: BAGLIO DI PIANETTO APRE LE PORTE DEL SUO AGRIRELAIS
Immersa nel silenzio di Santa Cristina Gela, a pochi chilometri da Palermo, sorge la struttura ricettiva dell’azienda fondata dal Conte Paolo Marzotto che ha fatto della vitivinicoltura biologica e della sostenibilità uno dei propri capisaldi. “È la soluzione ideale per chi vuole vivere un’esperienza differente e autentica”
Ospitalità e accoglienza all’insegna del buon cibo e del buon vino, immersi in un’oasi arredata da vigneti e oliveti a pochi chilometri da Palermo. Sono alcuni degli ingredienti per una vacanza rilassante, in completa sicurezza, nell’Agrirelais della cantina Baglio di Pianetto in Sicilia.
A soli 25 km dal capoluogo dell’isola, in prossimità del sito turistico di Monreale, il Conte Paolo Marzotto nel 1997 ha scelto la contrada Pianetto a Santa Cristina Gela per coronare il suo sogno in una regione che amava da sempre, dando vita alla sua azienda vitivinicola. Un luogo incantato, con le sue colline vitate e la sua vegetazione, così come lo sono anche i vini firmati dall’azienda, tutti biologici e apprezzati sia da intenditori che da appassionati per il loro legame con il territorio e la capacità di restituire nel bicchiere profumi e sapori di grande fascino.
Caratteristiche che hanno da sempre contraddistinto anche l’Agrirelais, che dopo i mesi di lockdown ha riaperto le sue porte, pronto ad accogliere i suoi ospiti in totale sicurezza. “Abbiamo adeguato per tempo la nostra struttura alle norme del distanziamento, consci che la sicurezza dei nostri ospiti e dei nostri collaboratori deve venire al primo posto. Siamo stati felici di poter aprire le porte del nostro Agrirelais a luglio e devo dire che i turisti non hanno tardato ad arrivare, anche se a differenza degli scorsi anni gli ospiti italiani hanno superato quelli esteri” spiega Renato de Bartoli, amministratore delegato di Baglio di Pianetto.
Le creazioni dello chef Vito Priolo nel ristorante interno, i grandi saloni, una stanza di lettura, una luminosa veranda sul giardino, la piscina, sono i luoghi dove vivere la vita comune nell’Agrirelais. Senza dimenticare, naturalmente, quello che rappresenta il cuore pulsante della tenuta e della sua attività di accoglienza: la visita in cantina con la degustazione dei vini più rappresentativi che proprio in questa cornice vengono prodotti. Le quattordici stanze dell’Agrirelais portano ognuna il nome di uno dei vini di Baglio di Pianetto e sono caratterizzate da un originale arredamento e immerse nel silenzio. La formula adottata dall’affascinante struttura, che si erge al centro di splendide colline vitate a circa 650 metri sul livello del mare, non prevede l’uso di plexiglass, quanto piuttosto percorsi studiati correttamente sfruttando gli spazi disponibili, sia nella attività ricettiva che nelle visite in cantina, valorizzando al massimo anche le aree esterne.
“Al di là dei giusti protocolli anti Covid-19, devo dire che tante aziende vitivinicole, che hanno scelto di abbinare alla produzione anche un’attività ricettiva, per loro natura sono abbastanza affini alle esigenze dettate dalla attuale situazione: dispongono, spesso, di ampi spazi e alcune, come la nostra, si trovano in piena campagna”. Se gli ultimi mesi hanno senz’altro avuto un grande impatto sui flussi turistici, specialmente dall’estero, hanno senz’altro lasciato il segno anche sulle abitudini dei viaggiatori nostrani. “Penso che tanti nostri connazionali, desiderosi di una esperienza di relax al di fuori dei percorsi più battuti, potrebbero trovare nel nostro Agrirelais una esperienza di grande arricchimento e uno stimolo per vivere una vacanza diversa all’insegna del buon cibo, del buon vino e della biodiversità“.
Alice Camellini
CON “UNA COPERTA SUL PRATO” IN VAL DI NON, IL PICNIC È BELLISSIMO E GOURMET!
Kit picnic gourmet preparati in collaborazione con gli chef locali
Ogni martedì, sui prati dei picnic, i divertenti esperimenti del MUSE, il museo della scienza trentino. In regalo con il kit, una coperta rossa e una borraccia da riempire con l’acqua freschissima delle fontane della valle trentina.
“Una Coperta sul Prato” è un progetto da vivere in sicurezza, all’aria aperta e riscoprendo il piacere del picnic. A fare da sfondo all’iniziativa i bellissimi spazi verdi della Val di Non dove sarà possibile godersi le leccornie proposte dai ristoratori locali.
Per rendere ancora più bella l’iniziativa, fino al 1° settembre, ogni martedì, dalle 14 alle 15, in località differenti suggerite per i picnic, i curiosi e divertenti momenti di animazione organizzati in collaborazione con il MUSE, il celebre museo delle scienze di Trento, progettato da Renzo Piano: grandi e bambini potranno farsi stupire assistendo in diretta ai sorprendenti esperimenti di Azotomania, Science Training, Teatro Scienza e Science Snack.
Ben 19 sono ristoranti della Val di Non che hanno aderito al progetto, adattando i loro piatti forti al formato picnic. Consultando l’elenco delle esperienze proposte (attraverso la pagina dedicata www.visitvaldinon.it/picnic ), sarà possibile scegliere il menù gourmet che si preferisce e dopo averlo ritirato ci si potrà rilassare in compagnia del verde dell’erba e del blu del cielo, orientandosi, se lo si desidera, tra le località consigliate: in riva a un lago con vista sulle antiche mura di Castel Cles, ai piedi della catena montuosa delle Maddalene, nella pace di un prato verdissimo, ombreggiato da larici e pini…
Con il menù gourmet d'asporto sarà consegnata una pratica borraccia da riempire in una delle fontane della valle e una morbida coperta rossa, il regalo dell’APT della Val di Non ai propri ospiti per augurare loro una vacanza spensierata!
Naturalmente, non viene meno l’attenzione alla sostenibilità ambientale: i ristoranti confezioneranno il menù picnic con materiale biodegradabile e riciclabile. Ai partecipanti viene chiesto di riporre sempre gli imballaggi nel sacchetto che verrà fornito con il kit e di differenziare i rifiuti, portandoli a casa.
La Val di Non è la più ampia valle del Trentino, con moltissimo spazio da vivere nel verde con grande facilità tra prati, boschi e parchi. Il progetto “Una coperta sul prato” valorizza tutti questi luoghi immersi nella natura e invita gli ospiti a riscoprire il piacere del picnic all’aria aperta.
Alessandra Agostini