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Turismo

SAN VALENTINO … INNAMORATI A CAMOGLI 2020

È un’iniziativa promossa da Associazione Commercianti ed Operatori Turistici di Camogli e  Comune di Camogli, con il patrocinio Regione Liguria e Agenzia in In Liguria, Camera di Commercio di Genova in collaborazione con Pro Loco di Camogli

 

 

DUE I BANDI EMANATI PER LA 33a EDIZIONE di SAN VALENTINO A CAMOGLI

 

La RASSEGNA POESIE D’AMORE e il CONCORSO FOTOGRAFICO I LOVE CAMOGLI

 

Molteplici le iniziative d’intrattenimento in programma fra le quali, salita alla ribalta della cronaca, il PIATTO RICORDO di SAN VALENTINO A CAMOGLI, ogni anno dalla diversa immagine, dato in omaggio dai ristoratori durante le giornate dedicate alla festa degli innamorati. Il successo è stato tale da aver innescato nel corso del tempo una vera mania da collezionismo, con scambi di quei piatti ricordo considerati introvabili. Guido Silvestri, in arte Silver, firma il piatto ricordo San Valentino a Camogli 2020. Lupo Alberto e la gallina Marta, la sua fidanzata, ne sono i protagonisti. “Due cuori, un pollaio” è il titolo. Come poteva essere diverso? 

Inverno a Camogli di Alessandra Tommei 

 

Nell’ambito culturale due gli eventi che portano su Camogli l’attenzione del mondo dell’arte più varia, poeti, scrittori, letterati, fotografi, artisti, famosi e non e comunque appassionati del bello e innamorati dell’amore, di Camogli: la Rassegna POESIE d’AMORE e il concorso fotografico  I Love Camogli, entrambi con partecipazione gratuita.

 

La Rassegna POESIE d’AMORE da anni vede arrivare a Camogli, da tutta Italia e dall’estero, centinaia e centinaia di opere. Da sabato 8 a domenica 16 febbraio 2020 le venti migliori poesie, selezionate fra quelle pervenute in concorso, saranno stampate in artistici poster esposti sul molo del porticciolo di Camogli e nelle frazioni di Ruta e San Rocco, location che garantiscono la migliore visibilità alla rassegna. Il pubblico potrà esprimere le preferenze all’info Point “San Valentino a Camogli” dalle ore 15,30 di  venerdì 14 alle ore 15,30 di domenica 16 febbraio; alle ore 16,00 avverranno le consegne degli attestati di “Opera selezionata” agli autori delle 20 poesie pubblicate. Premio Speciale. Una giuria accreditata assegnerà il “Premio Speciale” ad una delle delle 20 poesie selezionate. L’ autore riceverà in premio un week end a Camogli con cena presso uno dei ristoranti di San Valentino a Camogli oltre ad una visita personalizzata guidata dal direttore nell’affascinante Abbazia di San Fruttuoso (costruita tra il X e il XIII secolo, restaurata e aperta al pubblico dal FAI – Fondo Ambiente Italiano dal 1988, un  luogo magico immerso nella natura, raggiungibile esclusivamente via mare o attraverso i sentieri del Parco di Portofino).

Still life balene - Giorgio Galimberti 

Per partecipare, inviare tramite posta o via mail ai recapiti sotto riportati, entro il 12 gennaio 2020, una sola poesia inedita della lunghezza non oltre a 12 (dodici) righe (escluso il titolo ed eventuali righe bianche di spazio se necessarie) in lingua italiana con versi composti al massimo da endecassilabi. 

 

E.MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Indirizzo : Comune di Camogli, Assessorato alla Cultura, Via XX Settembre 1, 16032 Camogli 

Il Concorso fotografico I LOVE CAMOGLI 2020 “Un mare d’amore” è lanciato da Ascot Associazione Commercianti di Camogli con il patrocinio Comune di Camogli e la collaborazione dell’Hotel Cenobio dei Dogi. Il tema per il 2020 è “Un mare d’amore”. La partecipazione è gratuita ed aperta a tutti gli appassionati (esclusi i soggetti che a vario titolo collaborano all’organizzazione) e vuole lasciare spazio alla libera fantasia ed interpretazione dei partecipanti perché si possa far trionfare la vena artistica che predomina nei sentimenti degli appassionati di fotografia, ispirati dalla magica atmosfera che si respira in ogni angolo di Camogli, luogo romantico per eccellenza.

Vivo amore - Ubaldo Franco Mantegazza

 

Per ogni partecipante è ammesso l’invio di massimo tre fotografie che non dovranno riportare firme o loghi privati, pena l’esclusione. Le immagini, a colori come in b/n, dovranno avere le seguenti caratteristiche: FORMATO FOTO dimensione mm: 210x297 (in verticale) o 297x210 (in orizzontale); metodo: RGB; risoluzione: 300 pixel/pollice; formato: JPEG; qualità: alta/8. Il file della foto in concorso dovrà pervenire entro il 13 gennaio 2020 tramite posta elettronica all’indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Tre i premi messi in palio da HOTEL CENOBIO DEI DOGI :

1. Soggiorno di una notte presso l’Hotel Cenobio dei Dogi (trattamento b&b)

2. Cena per due persone presso Ristorante “Il Doge”

3. Aperitivo per due persone presso Bar – Hotel Cenobio dei Dogi

La premiazione dei primi tre classificati si svolgerà domenica 16 febbraio 2020 durante la manifestazione San Valentino a Camogli.

 

p. San Valentino … innamorati a Camogli

Comunicazione ufficio stampa

Daniela Bernini

Dimensione Riviera Promozioni

Recco (GE) via XXV Aprile 14

Tel.: 0185730748 - 3357274514

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Natale ad Abbadia San Salvatore

Ad Abbadia San Salvatore le Fiaccole accendono il Natale: si rinnova una delle più antiche feste del fuoco italiane. Un intero paese prosegue la millenaria tradizione popolare delle “Fiaccole”, la cui costruzione inizia con gli inizi di dicembre e illumina la notte del 24 dicembre. Nella città del Monte Amiata (Siena) ogni anno si celebra un rito ancestrale legato al fuoco

 

Ad Abbadia San Salvatore (Monte Amiata - Siena) il Natale profuma ancora di tradizione, di magia, di riti ancestrali grazie alle Fiaccole, una delle più antiche feste del fuoco italiane che nasce da una singolare tradizione millenaria intimamente sentita e molto partecipata che la città del Monte Amiata rinnova ogni 24 dicembre.

 

Un appuntamento che viene a lungo preparato, già dall’autunno, quando i “fiaccolai” iniziano a cercare la materia con cui costruire le “fiaccole”, tipiche cataste di legna a forma piramidale alte fino a sette metri che, innalzate in ogni terziere del piccolo borgo medioevale, si levano al cielo in attesa della vigilia quando poi verranno incendiate. Una lavorazione impegnativa che coinvolge tutta la comunità impegnandola nella costruzione di questi monumenti rurali unici. Si intrecciano tronchi sfidando la gravità grazie a tecniche segrete che qui si tramandano di generazione in generazione, per celebrare un rito del fuoco che coinvolge tutti, sposando simbolici significati pagani e religiosi.

 

Sono “figli del fuoco” infatti gli abitanti dell’Amiata, una montagna vulcanica che nelle sue viscere nascondeva lava incandescente, una terra che da sempre offre cibo e benessere per la collettività. Si estraeva cinabro da cui si ricavava mercurio nella grande miniera che oggi è diventata Museo. Una storia complessa che vede legati indissolubilmente uomo e natura, in un dialogo talvolta difficile ma sempre pieno d’amore.  E’ infatti quella montagna amata e sentita come madre, come presenza sacra che i badenghi celebrano anche attraverso la tradizione delle Fiaccole.

 

Dopo giorni di lavoro, arriva il tanto atteso 24 dicembre con il suo rituale consolidato. Alle ore 18, in un momento spettacolare che riunisce centinaia di persone, si dà il via alla Cerimonia di Accensione con la “Benedizione del Fuoco” che segna l’inizio della festa. La filarmonica suona canti natalizi e la fiaccola davanti al Municipio viene accesa con il fuoco sacro. Questo è il segnale convenuto: da qui i Capi Fiaccola, con le loro torce divampanti, portano il fuoco che accenderà le altre decine di Fiaccole disseminate nel centro storico e in tutto il resto della cittadina del Monte Amiata. Uno spettacolo carico di magnetismo e suggestione.

 

E la comunità, che durante tutto l’anno vive e attende la sua incantevole notte, celebra per un intero mese le Fiaccole con un ricco calendario di spettacoli, intrattenimenti, mercatini e moltissime altre iniziative che trasformano Abbadia in un autentico villaggio natalizio. Un Natale unico, che non si trova in nessun altro luogo al mondo.

 

Per maggiori informazioni: tel 0577770361; sito: www.cittadellefiaccole.it

 

Sonia Corsi

IN VACANZA COL GALLO ROSSO

 

Con Gallo Rosso l’inverno è lento

Una vacanza slow sulla neve per rigenerarsi completamente

 

L’inverno è alle porte e l’idea di trascorrere una vacanza sulla neve attira molti, soprattutto dopo le temperature elevate patite la scorsa estate. La neve, infatti, è la grande attrattiva della montagna in inverno perché consente agli appassionati di inforcare gli sci, ma anche di ammirare il magico contesto che crea vestendo il paesaggio con il suo candore. Per coloro che apprezzano della neve l’aspetto più tranquilloromantico e contemplativo, l’ideale è una vacanza in un maso Gallo Rosso: vivere alcuni giorni immersi nella natura e nel silenziocircondati da un soffice manto bianco, in appartamenti caldi e confortevoli, arredati con mobili di profumato legno e dedicarsi a ciò che si preferisce fare

 

Oziare, leggere un bel libro sorseggiando una calda tisana fatta dal contadino, fare una passeggiata con le ciaspole subito fuori dal maso respirando l’aria frizzante dell’inverno, oppure una bella gita su una slitta trainata da cavalli, molto romantica per una coppia e molto divertente e avventurosa per una famiglia, cimentarsi nello sci di fondo grazie alla pista a pochi metri dal maso, o anche nel pattinaggio sul ghiaccio sul laghetto in prossimità della casa.

 

Il concetto di vacanza invernale che Gallo Rosso propone è lo Slow Winter, ossia una vacanza rigenerante attraverso la riappropriazione dei propri ritmi, godendo della bellezza della natura, dei paesaggi innevati che trasmettono quiete e consentono di liberare la mente da preoccupazioni e pianificazioni e della cordiale accoglienza della famiglia contadina che fa sentire l’ospite come uno di famiglia.Nello Slow Winter rientra anche la ricca colazione preparata dalla contadina al mattino, da consumare o all’interno del proprio appartamento, oppure nella stube comune, fatta con i prodotti del maso, sani, freschi e genuini. Mangiare il primo pasto del mattino senza pensare di rispettare orari e outfit, riempirsi la pancia di prodotti golosi come torte fatte in casa, salumi, pane fresco, yogurt, marmellate, latte appena munto, succhi di frutta, rappresenta un altro modo per rilassarsi e apprezzare il “qui e ora”.

 

I contadini, inoltre, nel periodo invernale sono liberi dal lavoro nei campi, per cui hanno più tempo da dedicare all’offerta di attività ai propri ospiti. Spesso, pertanto, è possibile seguire un corso di cucina con la padrona di casa, oppure imparare ad intagliare il legno con il contadino o fare insieme a loro una bella escursione in posti sconosciuti al turismo di massa. Anche i bambini possono aiutare la contadina in cucina o il contadino in stalla a dare da mangiare agli animali, oppure possono anche dare libero sfogo alla loro creatività facendo lavori manuali con materiali naturali del maso come il fieno, il legno, la lana e altro.

 

Momenti di vera pace si compiono anche di sera, dopo una bella giornata trascorsa all’aperto. È un vero piacere rincasare nell’appartamento caldo e accogliente e trascorrere la serata in compagnia davanti al camino.

 

I masi Gallo Rosso in cui apprezzare lo Slow Winter sono davvero moltissimi. L’Huberhof a Villandro e il Großplonerhof a Luson in Val d’Isarco sono due esempi di masi che per la vacanza invernale, oltre ad essere straordinariamente belli, offrono la possibilità di fare colazione con i prodotti del maso, di fare escursioni noleggiando racchette da neve e anche di entrare in contatto con lo stile di vita contadino grazie agli animali presenti in stalla e in cortile.

 

Il maso Kronlechnerhof di Nova Ponente si trova in una posizione meravigliosa con vista sul Catinaccio, per passare giorni meravigliosi in completo relax, scegliendo se approfittare o meno delle escursioni guidate proposte dal contadino.

 

Per ulteriori informazioni sull’attività di Gallo Rosso: www.gallorosso.it  

 

A proposito di Gallo Rosso

Gallo Rosso è il nome del marchio che dal 1999 promuove e favorisce l’attività di oltre1.600 agriturismi in Alto Adige e che appartiene all’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi (Südtiroler Bauernbund). La classificazione dei masi che offrono alloggio (Agriturismo in Alto Adige) è organizzata in fiori, da 1 a 5; più alto è il numero dei fiori, più numerosi sono i criteri soddisfatti dalla struttura. Inoltre, l’Associazione sostiene il lavoro di oltre 100 masi che si dedicano alla ristorazione contadina (Masi con Gusto), all’artigianato autentico (Artigianato contadino) e alla produzione di prodotti gastronomici genuini (Sapori del maso). Sin dalle origini lo scopo principale di Gallo Rosso è sostenere i contadini dei masi nello sviluppo di attività da affiancare all’agricoltura. La filosofia dell’Associazione Gallo Rosso è “Avvicinare le persone allo stile di vita degli agricoltori altoatesini”.

 

Nadia Scioni

Mercatini di Natale di Santa Maria Maggiore (VB - Piemonte)

 

 

Mercatini di Natale di Santa Maria Maggiore (VB - Piemonte)

Dal 6 all'8 dicembre 2019

 

I Mercatini di Natale di Santa Maria Maggiore sono tra i più grandi d'Italia, con oltre 200 espositori selezionati di alta qualità.

 

La 21a ed. si terrà dal 6 all'8 dicembre, nel cuore delle Alpi Piemontesi. Presepi artigianali e casette in pietra e legno, splendide ceramiche, curatissimi manufatti in vetro soffiato, originali decorazioni e addobbi natalizi e molti altri prodotti realizzati interamente a mano.

 

Ancora, mille eventi a corollario, con molte novità per l'edizione 2019, sempre ospitati in un borgo fiabesco, su cui sventola la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.

 

Tutti i dettagli nel comunicato scaricabile da qui.

Da questo link potrete invece scaricare una selezione di fotografie in media risoluzione, in caso necessitiate delle versioni in alta non esitate a scriverci.

Un saluto molto cordiale e grazie per lo spazio che potrete dedicare all'evento.

 

 

Filippo Ceretti e Michela Bianchi

ASIAGO FOLLAGE: COLORI E PROFUMI DELLA MONTAGNA

 

 

 

Il 19 e il 20 ottobre va in scena la manifestazione dedicata alla stagione autunnale, che ad Asiago accende i boschi e le montagne di sfumature uniche. L’occasione per fare festa nelle vie del centro ed esplorare il territorio a piedi, in mountain bike o a cavallo, dedicarsi al trekking e partecipare al grande concorso fotografico dedicato al foliage

 

È tempo di foliage: Asiago si riveste di colori e profumi autunnali, le montagne dell’Altipiano si trasformano in uno dei luoghi più affascinanti d’Italia per chi ama il periodo dell’anno che nel Nord America chiamano “estate indiana”: a partire da settembre i boschi si saturano di colori, l’aria si fa più frizzante, le giornate si accorciano e i raggi del sole, più inclinati, regalano tonalità aranciate al panorama.

L’”innamoramento collettivo” per il foliage di Asiago è talmente sentito che ogni anno viene celebrato con una festa che dura un intero weekend. Asiago Foliage torna il 19 e il 20 ottobre: L’occasione per divertirsi ad esplorare le vie del centro, pervase da un’atmosfera frizzante e autunnale, ma anche e soprattutto per andare a passeggiare nei luoghi più affascinanti dei dintorni, su sentieri, mulattiere e cime, con la macchina fotografica al collo per immortalare panorami unici. Gli appassionati di fotografia, professionisti e dilettanti sono invitati, infatti, a cercare lo scatto perfetto, capace di restituire la magia di questa stagione. Un “grande classico” di Asiago Foliage è infatti il concorso fotografico associato alla manifestazione, durante il quale vengono selezionate, esposte e premiate le foto più belle per composizione, colori, luci ed atmosfere.

 

Asiago Foliage: la festa

Gli amanti dell’autunno, dei profumi e dei sapori del bosco, dei colori caldi e della poesia della montagna “fuori stagione” si tengano liberi per il fine settimana del 19 e del 20 ottobre. Nelle vie e nelle piazze del centro va in scena una festa che coinvolge tutta Asiago, dai negozianti ai ristoratori, dagli artigiani agli animatori. Le attività commerciali proporranno addobbi a tema, ricette, oggetti per la casa e prodotti realizzati con zucche, castagne, funghi.

Non mancheranno laboratori creativi, sensoriali e scientifici per ogni età, l’occasione per allenare la propria manualità, scatenare l’immaginazione, giocare con suoni, colori, consistenze. Particolare spazio viene dedicato ai mestieri della montagna: momenti di vita contadina, con la riparazione degli attrezzi, la raccolta dei frutti, i canti e tanta cucina, ovviamente a base di Asiago Dop, polenta cotta lentamente sul fuoco e altri prodotti locali. Anche i ristoranti e i locali propongono ricette a tema, puntando sulla creatività unita alla tradizione. Non mancano, infine, performance artistiche con artisti di strada e associazioni varie. Per non parlare delle passeggiate anche a due passi dal centro a cura di “Guide Altopiano”, “Asiago Guide” e dei Carabinieri Forestali, alla ricerca degli scorci più interessanti da immortalare.

 

Foliage da scoprire sulle montagne di Asiago

Un mosaico di colori si dipana a vista d’occhio, pronto ad essere “catturato” dal fotografo. Il concorso fotografico abbinato ad Asiago Foliage è la scusa perfetta per andare a caccia di panorami da immortalare. Sono tanti i luoghi, noti e meno noti, che offrono la possibilità di cogliere l’autunno in tutto il suo splendore cromatico. Ad ottobre la bellezza dei panorami di Asiago raggiunge forse il suo massimo picco, tra il rosso intenso degli aceri e dei ciliegi selvatici, l’oro soffuso dei larici e dei faggi, l’ocra e l’arancione che creano un contrasto con il verde degli abeti rossi. 

Che si prediliga un’esplorazione a corto raggio – fino ad un’ora di cammino, se si va a piedi – alla portata di tutti, o si scelga di inoltrarsi sui sentieri da trekking, non si rimarrà delusi, ma al contrario, ci si imbatterà in una vista eccezionale.

 

Gli itinerari più semplici

Asiago si trova al centro di una rete di sentieri che si inoltra dolcemente nella vegetazione, perfetta per gli escursionisti, ma anche per i cavalieri, con mulattiere da percorrere lentamente in sella al cavallo, e per i biker, che possono pedalare anche sulle bici elettriche per salire a quote più alte e affrontare pendii più ripidi.

A soli 5 km dal centro, in località Meltar, ecco la zona del Golf Club, considerato uno dei più bei campi di montagna d’Europa. Tutto intorno si ammira la veste autunnale di aceri, larici, tigli, ciliegi.

Sempre in prossimità di Asiago troviamo Cima Ekar. Tappa dell’Alta via Tilman, è la sede, tecnologicamente avanzatissima, di una stazione di osservazione dotata del più grande telescopio in Italia. Ma anche senza puntare lo sguardo verso le stelle vale la pena di ammirare la meravigliosa faggeta circostante, specialmente in orario serale.

Da provare anche gli itinerari che fanno parte di “Futourist”, il programma di cooperazione transfrontaliero Interreg Italia-Austria, tutti di grande pregio naturalistico, paesaggistico, storico e culturale. Percorsi che nascono in seguito a una riflessione sulla mobilità dolce e lenta, che ben si sposa all’autunno.

Ad esempio, da Camporovere, in poco più di un’ora, si raggiunge il Forte Interrotto, sentinella che veglia su Asiago, circondato da un bosco dai colori magici. Si parte dal centro di Asiago per raggiungere Cima Zebio, ammirando lungo la strada larici, faggete, pini e abeti rossi. Qui si trova il Museo all’aperto della Grande Guerra, che racconta, attraverso le “cicatrici” del fronte, come trincee e gallerie, come vivevano i soldati nel loro quotidiano.

Più impegnativa la “scala delle Alpi”, Calà del Sasso, un tripudio di colori e un vero monumento storico.  Composta da 4.444 gradini di calcare grigio tra rocce e strapiombi, era la via utilizzata anticamente dai taglialegna per fare rotolare i tronchi d’albero fino al Brenta, e da lì fino a Venezia. In autunno il colore dei faggi e lo scrocchiare delle foglie depositate sul sentiero rendono questo percorso un’esperienza sensoriale speciale.

  

Trekking e adrenalina

La montagna è anche avventura, adrenalina, esplorazione attiva del territorio. Allontanandosi di qualche km, muniti di scarponcini e abbigliamento adeguato, si possono scoprire itinerari semplicemente unici, ben segnalati dal CAI.

Forse la zona che in autunno esprime al meglio la sua tavolozza di colori è la Val Galmarara, dove il giallo del larice, associato al pino mugo, crea una combinazione sorprendente. Si sale da piazzale Lozze, si raggiunge il Baito Ortigara e si arriva a una trincea austroungarica scavata nella roccia, per poi continuare fino alla sommità del monte, a 2105 metri. Qui ci si imbatte in un cippo commemorativo italiano e, pochi minuti dopo, in uno austriaco.

 

Ma ad Asiago c’è molto di più: uno sport molto adatto alla stagione autunnale è l’arrampicata. In tanti sfruttano i cosiddetti mesi tiepidi per andare in parete, approfittando della ricchezza di falesie di Asiago e dell’Altopiano 7 Comuni.

Da provare la Falesia Covolo di Lusiana, con tiri strapiombanti di grande fascino, adatti a tutti i livelli di difficoltà. A Foza, tra gli abitati di Ori e Biasia, ci sono vie esposte a sud, prevalentemente di difficoltà medio-alta, mentre a Camporovere si trova Höll, una falesia all’aperto.

 

OMNIA Relations
Claudia Caliceti, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. M. +39 349 6948840
Martina Strazzari, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., M. +39 3403915248

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