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Riconoscimenti

VINOVIP CORTINA: A MARINA CVETIC MASCIARELLI IL “PREMIO KHAIL 2024”

 

L’imprenditrice abruzzese, a capo di Masciarelli Tenute Agricole, riceve il riconoscimento di “Civiltà del bere” per la sua passione e il suo impegno nel dare continuità a un’impresa familiare italiana,divenuta esempio di eccellenza nel mondo.

 

Marina Cvetic, Amministratore Unico di Masciarelli Tenute Agricole, è stata insignita del Premio Khail in occasione di VinoVip Cortina, la manifestazione biennale organizzata dalla storica rivista “Civiltà del bere” e dedicata all’eccellenza del vino italiano attraverso incontri e degustazioni in cui le aziende si raccontano e presentano i loro vini a un pubblico di professionisti e wine lover.

 

Il Premio Khail, istituito da Alessandro Torcoli, Direttore di “Civiltà del bere”, commemora il giornalista Pino Khail, fondatore della rivista e pioniere della promozione del vino italiano di qualità. Quest'anno il riconoscimento è stato conferito a Marina Cvetic per la sua dedizione e impegno nel proseguire il lavoro iniziato insieme al marito Gianni Masciarelli. L’imprenditrice ha saputo esaltare i valori dell'eleganza e della creatività, distinguendosi per le attività di mecenatismo, l’ampliamento dell’offerta di prodotti e l’apertura di nuovi mercati. Il suo coinvolgimento delle nuove generazioni ha garantito la continuità di un’impresa familiare italiana, oggi esempio di eccellenza a livello mondiale.

 

"Ricevere questo premio - afferma Marina Cvetic, Amministratore Unico di Masciarelli Tenute Agricole - è per noi un riconoscimento del nostro impegno quotidiano e della passione che mettiamo nel nostro lavoro. Non smetterò mai di dire che l’Abruzzo è una regione ancora da scoprire e da valorizzare e sono lieta che, con il nostro operato, sempre più persone apprezzino il suo patrimonio enogastronomico e la bellezza della natura che ci circonda. Sono orgogliosa di aver trasmesso questi valori ai miei figli e ora, insieme a loro, custodiamo la nostra terra, che consideriamo un dono prezioso da proteggere con gratitudine, promuovendo la sostenibilità e prendendoci cura del territorio e della sua biodiversità".

 

Negli anni il Premio Khail è stato assegnato a produttori, giornalisti e divulgatori scientifici di spicco nel mondo del vino, celebrando così le eccellenze del settore vinicolo italiano e promuovendo la cultura del vino di qualità. Tra questi: Lucio Caputo, Presidente del GEI e dell'Italian Wine Institute; Lucio Tasca d’Almerita, produttore e ambasciatore del vino siciliano nel mondo; Piero Antinori, titolare della Marchesi Antinori; Pio Boffa, dell’azienda Pio Cesare; Cesare Pillon, giornalista enogastronomico; Piero Mastroberardino, produttore della Mastroberardino; Chiara Lungarotti, dell’omonima famiglia di viticoltori; e, infine, Attilio Scienza, professore e divulgatore scientifico.

 

 

Alessia Rizzetto

 

Masciarelli Tenute Agricole: nasce nel 1981 dall’intraprendenza di Gianni Masciarelli, figura simbolo dell’enologia abruzzese e grande innovatore, che con il suo operato ha contribuito a far conoscere e valorizzare i vini del territorio, posizionando l’Abruzzo tra le regioni italiane più importanti a livello enologico. Dal 2008 l’azienda fa capo a Marina Cvetic Masciarelli, compagna di vita e di lavoro di Gianni, e alla figlia Miriam Lee Masciarelli. Ambasciatrice in Italia e nel mondo dell’eccellenza dei vini abruzzesi, Masciarelli Tenute Agricole conta 8 linee di prodotto, per un totale di 28 etichette, con una produzione annua di oltre 2 milioni di bottiglie e un export che raggiunge 60 Paesi.

LE CANTINE DI VITE IN RIVIERA IN EVIDENZA AL 31° PREMIO VERMENTINO 

Secondo posto assoluto e miglior etichetta della Liguria per i Viticoltori Ingauni. Riconoscimenti e apprezzamenti anche per gli altri produttori della rete. Proseguono intanto, presso la sede di Ortovero dell’Enoteca Regionale, con i consueti tre  appuntamenti alla settimana, i “percorsi di degustazione” di vini liguri. Diverse sono anche le esperienze proposte direttamente presso le sedi delle aziende e nelle vigne. 

Grandi soddisfazioni per le cantine della rete di imprese Vite in Riviera al 31° Premio Vermentino di Diano Castello, cui hanno aderito 94 produttori da sette regioni (Liguria, Toscana, Sardegna, Umbria, Lazio, Puglia e Sicilia), con ben 145 etichette in concorso, di cui 128 nella categoria principale e 17 nella sezione particolari e innovative produzioni. La Cooperativa Viticoltori Ingauni di Ortovero, con il suo “Vermentino 2023”, ha ottenuto un prestigiosissimo 2° posto assoluto, il premio di miglior etichetta della Liguria e la lona (medaglia) d’oro. A salire sul palco del teatro Concordia per ritirare il premio e ricevere i complimenti delle varie autorità presenti è stato Massimo Enrico, presidente della Cooperativa Viticoltori Ingauni e di Vite in Riviera. Ad aggiudicarsi il primo premio, bissando il risultato dello scorso anno, è stata la sarda Siddura con il suo “Spèra 2023”. 

Premiate anche altre quattro aziende di Vite in Riviera: all’azienda Enrico Dario di Albenga è andata la lona d’argento, quella di bronzo è stata assegnata a RoccaVinealis di Roccavignale (sezione speciale), Cascina Nirasca e Tenuta Maffone di Pieve di Teco.
Pur non ottenendo premi, hanno comunque ben figurato e ricevuto apprezzamenti, da parte della giuria (presieduta dal noto giornalista ed esperto Paolo Massobrio) e del pubblico, le altre aziende di Vite in Riviera che hanno preso parte alla storica rassegna di Diano Castello: Lombardi di Terzorio, Foresti Marco di Camporosso, BioVio e Dell’Erba (che nel 2023 si era aggiudicata il 3° posto e il riconoscimento di miglior etichetta del Ponente Ligure) di Albenga. 

Il concorso ha confermato il crescente gradimento del pubblico per il Vermentino, una delle denominazioni che a livello nazionale ha dimostrato maggior dinamicità in questi ultimi anni, e l’elevata qualità raggiunta dalle aziende liguri, il cui prodotto non teme ormai più confronto con quello delle altre regioni.
Il Premio Vermentino, oltre alla parte concorsuale, comprendeva, nelle giornate di sabato 13 e domenica 14 luglio, una vasta serie di iniziative di valorizzazione del prodotto, tra cui l’esposizione e la degustazione guidata di tutte le etichette partecipanti, e del territorio. Tantissimi i visitatori, tra cui numerosi addetti ai lavori. L’iniziativa, promossa dal Comune di Diano Castello, è stata realizzata con la partecipazione di Regione Liguria e Camera di Commercio Riviere di Liguria, con il patrocinio del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. 

LA CASA DEI VINI LIGURI. La sede di Ortovero dell’Enoteca Regionale della Liguria, gestita dalla rete di imprese Vite in Riviera, è il posto più adatto per conoscere e apprezzare la qualità e la varietà dei vini liguri. La location, sita in viale Chiesa 18, è aperta nei giorni di giovedì, venerdì e sabato, dalle ore 18 alle 21, per effettuare un “viaggio”, con la guida di un esperto sommelier, tra le etichette Doc e Igt della nostra regione. Insieme ai vini (percorsi di 5 o 7 calici, al costo di 20 o 25 euro) vengono serviti sfiziosi stuzzichini preparati con materie prime a km0. E’ gradita la prenotazione e, su richiesta, sono previste aperture extra e percorsi personalizzati. Possibilità di acquisto sul posto, scegliendo tra decine e decine di referenze di tutta la regione. ESPERIENZE IN CANTINA E IN VIGNA. Numerose sono le proposte di esperienze (visite, degustazioni, picnic, ecc.) da effettuare nella bella stagione direttamente presso le sedi e le vigne delle aziende della rete. A questo il link sono elencate tutte le iniziative in programma in questo periodo: https://www.viteinriviera.it/esperienze/ 

Vite in Riviera 

La rete di impresa Vite in Riviera è stata costituita nel 2015 e ne fanno parte aziende produttrici di vino e olio, con la mission di valorizzare e promuovere dei prodotti tipici del territorio del Ponente Ligure: Riviera Ligure di Ponente DOC (Pigato, Vermentino, Moscato, Rossese, Granaccia), Rossese di Dolceacqua, (o Dolceacqua) 

DOC, Ormeasco di Pornassio DOC, Terrazze dell’Imperiese IGT, Colline Savonesi IGT, Olio DOP della Riviera Ligure di Ponente. La sede è ad Ortovero.
Le aziende aderenti ad oggi sono: Azienda agricola aMaccia (Ranzo, Im), Azienda agricola Anfossi (Bastia d’Albenga, Sv), Azienda agricola Bruna (Ranzo, Im), Azienda agricola Cascina Nirasca (Pieve di Teco, Im), Azienda agricola Dell’Erba (Albenga, Sv), Azienda agricola Enrico Dario (Bastia d’Albenga), Azienda agricola Foresti Marco (Camporosso, Im), Azienda agricola Innocenzo Turco (Quiliano, Sv), Azienda agricola Lombardi (Terzorio, Im), Azienda agricola Ramoino (Sarola, Chiusavecchia, Im), Azienda agricola Torre Pernice (Albenga, Sv), Azienda Biologica Biovio (Bastia d’Albenga, Sv), Cantine Calleri (Albenga, Sv), Cascina Feipu dei Massaretti (Albenga, Sv), Cooperativa Viticoltori Ingauni (Ortovero, Sv), La Vecchia Cantina (Albenga, Sv), Podere Grecale (Sanremo, Im), Società agricola RoccaVinealis (Roccavignale, Sv), Sommariva Tradizione Agricola (Albenga, Sv) e Tenuta Maffone (Pieve di Teco, Im). 

Vite in Riviera

ARGIANO, IN CIMA ALLA CLASSIFICA MONDIALE DI WINE SPECTATOR

Il Vigna del Suolo 2019 di Argiano è stato riconosciuto da Wine Spectator, la bibbia internazionale del vino, come una delle etichette migliori di sempre nell’annata 2019.

Bruce Sanderson, Senior Editor di Wine Spectator, ha valutato il Vigna del Suolo 2019 il miglior brunello di Montalcino, assegnandogli 98 punti. Così, dopo il titolo di Wine of the Year ottenuto nel 2023 con il Brunello di Montalcino 2018, si aggiunge per Argiano un altro grande riconoscimento.

Questi risultati sono la testimonianza del continuo impegno e la passione che l’azienda dedica alla produzione dei propri vini.

“Dopo dieci anni di duro lavoro, partito in vigna con un progetto di micro- mappatura dei vigneti e proseguito in cantina con un forte lavoro qualitativo volto a fare vini espressione di un territorio, siamo orgogliosissimi di questo ulteriore riconoscimento” spiega Bernardino Sani Amministratore Delegato di Argiano che conclude affermando “continua ad essere per noi un traguardo che condividiamo con tutto il territorio.”

 

La storia di Argiano, da più di 500 anni, s’intreccia con quella di Montalcino. Testimonianza del legame storico con questo straordinario territorio è Villa Bell’Aria, l’edificio cinquecentesco che domina la tenuta e che rappresenta l’ultima villa rinascimentale nel comune di Montalcino. Nel corso dei secoli, è passata di proprietà fra le varie famiglie nobiliari di origine senese qui succedutesi, fino ad arrivare all’800 e alla conduzione di Ersilia Caetani Lovatelli che fece conoscere i vini di Argiano nei migliori salotti dell’epoca. Nel 2013, l’azienda passa alla famiglia brasiliana Esteves, appassionata di Rinascimento toscano e amante di Montalcino e dei suoi vini. A guidare Argiano è Bernardino Sani, in qualità di amministratore delegato ed enologo, in azienda dal 2012. Dal 2014, assieme all’agronomo Francesco Monari, Sani avvia un progetto di investimenti e ristrutturazione produttiva, incentrata in particolare sui vigneti e sul Sangiovese. 

Identità, Tradizione ed Equilibrio: sono queste le parole chiave che descrivono al meglio la filosofia di Argiano. L’Identità: legame con Montalcino e con i micro-terroir aziendali, con la produzione vini di grande struttura, profondi e longevi.

 

Federica Nitti

PREMIO COLLIO: I VINCITORI DELLA 17ESIMA EDIZIONE

 

I vincitori della diciassettesima edizione del Premio Collio saranno premiati oggi, in occasione dei festeggiamenti per anniversario dei 60 anni dalla nascita del Consorzio Tutela Vini Collio.

 

Il Consorzio Tutela Vini Collio, in collaborazione con l’Università degli Studi di Udine, il MIB Trieste School of Management e l'ARGA Friuli Venezia-Giulia, ha istituito la 17edizione del Premio Collio. Il Premio è dedicato al Conte Sigismondo Douglas Attems di Petzenstein, primo Presidente del Consorzio Tutela Vini Collio, colui che ha avuto la lungimiranza di riunire i produttori del Collio nella prima forma consortile.

Ecco i nomi dei vincitori divisi per sezioni:

 

Per la sezione “miglior tesi di laurea triennale o magistrale”, abbiamo due vincitrici, ex aequo:

 

-Eveljn Riturante (tesi magistrale) “Il marketing dell’esperienza nell’enoturismo - La Vendemmia Turi-stica Didattica in Friuli Venezia Giulia” Università degli studi di Udine dipartimento di studi umanistici e del patrimonio culturale - Corso di Laurea Magistrale in Gestione del Turismo e degli Eventi Culturali.

 

Antonella Fontanel (tesi triennale) “Selezione di lieviti enologici per fermentazioni a basso impatto energetico” Università degli studi di Udine dipartimento di scienze agroalimentari, ambientali e ani-mali - Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia.

 

Per la sezione “miglior articolo giornalistico divulgativo italiano”

vince Davide Bortone con il suo "Viva il Collio (Bianco) purché non se ne parli".

 

Sezione “miglior articolo giornalistico divulgativo straniero”

vince Michael Godel "Another fine Collio Experience"(Canada).

 

La commissione giudicatrice è composta da: MIB Prof. Pierpaolo Penco, Arga FVG Presidente Carlo Morandini, Università di Udine Facoltà di Viticultura ed Enologia Professor Enrico Peterlunger e Professoressa Lucilla Iacumin, Consorzio Collio Vicepresidente Luca Raccaro.

 

“Siamo veramente soddisfatti di questa edizione che come ogni anno seleziona e promuove professionisti che si sono distinti per il loro impegno sul piano scientifico, applicativo e divulgativo, nei settori della viticoltura, dell’enologia e della valorizzazione della Denominazione e del territorio del Collio” commenta la Direttrice del Consorzio Tutela Vini Collio, Lavinia Zamaro – “oramai è un appuntamento importante che fa parte della storia, del presente del futuro del nostro Consorzio che ha un ruolo importante sia per la promozione che per il sostegno della cultura del vino”.

 

I premi sono conferiti oggi 1 giugno 2024, nel corso di una cerimonia in occasione dei festeggiamenti per l’anniversario dei 60 anni dalla fondazione del Consorzio Tutela Vini Collio.

 

Federica Schir

ISACCO GIULIANI, ELETTO MIGLIOR SOMMELIER DA LE GUIDE RISTORANTI 2024 DI IDENTITÀ GOLOSE

 

È Isacco Giuliani, 30 anni, ferrarese, il Miglior Sommelier secondo Le Guide Ristoranti 2024 di Identità Golose. 

In forza da Makorè dall’estate 2022, il ristorante fine dining nel centro di Ferrara, Isacco Giuliani si è guadagnato l’importante riconoscimento, a poco più di un anno dal suo arrivo nel team.

 

Una grande soddisfazione per Federico Fugaroli proprietario del locale, e di tutto lo staff, a cominciare dallo Chef Denny Lodi Rizzini, dal Maître Nicola Mantovani e dalla chef de rang Elisabetta Holz.

 

Diplomato presso la scuola alberghiera, è sommelier AIS dal 2018. Responsabile della cantina di Makorè, è sempre stato un grande appassionato di accoglienza e vino. Il suo percorso professionale lo ha visto crescere in vari locali della città estense, dove ha approfondito la conoscenza non solo del vino, ma anche del mondo della birra e della mixology, prima di dedicarsi completamente al mondo della sommellerie.

 

Da Makoré propone una carta dove l’identità territoriale è il fil rouge del percorso, con particolare attenzione ai piccoli produttori locali, quelle nicchie che valorizzano l’eccellenza del luogo. Con una selezione prevalentemente italiana ma con tocchi internazionali, la carta esalta i sapori dei piatti dello chef Denny Lodi Rizzini, ponendo un'attenzione speciale al panorama enologico emiliano-romagnolo. Non mancano vini biologici e biodinamici che si affiancano alle grandi etichette che hanno fatto la storia in Italia e in Francia. Una proposta in costante evoluzione, al pari della cucina, che intende far scoprire agli ospiti sia perle nascoste che grandi vini iconici, garantendo un'esperienza enogastronomica memorabile. Tra le ultime novità introdotte il servizio del te in pairing con i piatti.

 

Giuliani ha ricevuto importanti nomine come ambasciatore del Sagrantino nel 2022 e del Lambrusco nel 2019, oltre a conquistare il terzo posto al Master del Sangiovese a Vinitaly 2022.

 

Adele Bandera

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